Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 30 novembre 2012

Una Staffetta per salvare la Gemona-Sacile: la festa di Cavasso

Pubblichiamo di seguito il video con le più belle foto relative alla giornata di sensibilizzazione svolta domenica scorsa a Cavasso Nuovo, relativa all’arrivo della Staffetta.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e che ancora una volta hanno testimoniato l'importanza di questo servizio per il nsotro Territorio.
In particolare un grazie alla Banda di Meduno, agli amici ciclisti della F.I.A.B. regionale e del Gruppo Sportivo Pedale Gemonese, a Enrico Bianchet ed Alberto Tomé, che hanno allestito la mostra fotografica, nonché ai volontari che hanno offerto il rinfresco e la bicchierata.



giovedì 29 novembre 2012

La Regione FVG acquista altri due nuovi treni

Non solo promesse da marinaio !
Dopo aver visto con i nostri occhi a Monte San Savino a fine ottobre i nuovi treni Civity della CAF, acquistati dalla Regione FVG, i quali dovrebbero, salvo intoppi burocratici, entrare in esercizio a inizio 2013, ieri la Giunta regionale ha deciso di investire ulteriori 21 milioni di Euro per comperare altri due nuovi treni che si aggiungono agli otto già costruiti e agli due già opzionati.
 “In tutto, in questi anni, il Friuli Venezia Giulia ha lavorato per mettere a disposizione 12 nuovi convogli per fare quel salto di qualità atteso nel servizio ferroviario”, così commenta a caldo l’Assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, al termine dei lavori della Giunta regionale che ha approvato la spesa, spiegando altresì come le risorse stanziate garantiranno anche altre tipologie di investimento: ''oltre ai treni i sistemi di politensione per consentirne l'utilizzo anche sulla rete austriaca e le scorte tecniche necessarie per la manutenzione del nuovo parco rotabile''.
Una bella notizia, e soprattutto la conferma che la Regione FVG intende seriamente procedere al potenziamento dei collegamenti transfrontalieri di trasporto pubblico: “la linea ferroviaria Udine-Villaco, realizzata nell'ambito dell'iniziativa UE Micotra e operativa in via sperimentale dallo scorso giugno – continua Riccardi – è importante per la normale mobilità transfrontaliera, ma apre anche la possibilità di incentivare l'attrattività turistica del nostro territorio in connessione con la ciclovia Alpe Adria'', che muove da Salisburgo, attraversa la Carinzia e scende attraverso Tarvisio, Gemona, Udine, fino al mare di Grado.
Anche per questo tutta la flotta di elettrotreni acquistati dalla Regione sarà' dotata di specifiche attrezzature per il trasporto di un adeguato numero di biciclette.
Non possiamo che supportare questo indirizzo virtuoso di politica dei trasporti, che in soli 3 anni ha permesso il rinnovo dell’intero parco rotabile regionale, nonché il suo potenziamento con mezzi moderni, che permetteranno la riduzione dei tempi di percorrenza e l’aumento degli standard qualitativi del servizio.
La Regione sembra aver vinto la sua scommessa, mantenendo fede agli impegni assunti con i Pendolari, ora aspettiamo che altrettanto faccia Trenitalia, visto che l’arrivo dei 4 nuovi Vivalto previsti per fine ottobre, inizi di novembre, sembra ancora una volta slittare …
Differenze tra promesse serie e quelle di marinaio, o meglio di ferroviere !

Domani sera la Staffetta arriva a Montereale Valcellina: Mostra fotografica e letture

Continuano le iniziative legate alla Staffetta per salvare la Gemona-Sacile.
Domani sera alle ore 18.00, il Comitato Gemona-Sacile, in collaborazione con “Chei del Talpa” e l’Amministrazione Comunale di Montereale Valcellina, organizza un incontro tra pendolari vecchi e nuovi presso la stazione ferroviaria di Montereale Valcellina.
Grazie alla disponibilità di Enrico Bianchet e Alberto Tomé, verrà allestita una mostra fotografica, mentre Romano Vecchiet ed Elio Bartolini cureranno alcune letture a tema.
Sarà un’occasione per rivedersi e rievocare ricordi ed emozioni tra pendolari. Seguirà una simpatica bicchierata.
Montereale Valcellina non è una tappa casuale: qui è nata la protesta degli studenti-pendolari, che dopo la chiusura della linea avevano esposto alcuni cartelli di protesta lungo la strade del paese.
Non sappiamo come andrà a finire questa vicenda, certamente però la Staffetta sta unendo il Territorio e le varie Comunità.
Una protesta pacifica e civile, che in maniera costruttiva e propositiva sta sensibilizzando l’opinione pubblica in ordine al rischio concreto della scomparsa di una fra le più belle tratte ferroviarie non solo del Friuli, ma dell’Italia intera.
Appuntamento quindi alle ore 18.00 di venerdì 30 novembre presso la Stazione FS di Montereale Valcellina per testimoniare ancora una volta l’importanza di questo servizio di trasporto per la Pedemontana e per le sue Genti.

mercoledì 28 novembre 2012

Attenzione ! Altro sciopero in arrivo !

I viaggiatori che si servono dei mezzi pubblici potranno incontrare delle difficoltà giovedì 29 e venerdì 30 novembre a causa dello sciopero dei mezzi pubblici: metro, tram, bus, treni, aerei e collegamenti marittimi.
Lo sciopero dei treni è previsto dalle ore 21 di giovedì 29 novembre alle ore 21 di venerdì 30 novembre.
Lo sciopero proclamato dall’organizzazione sindacale Al Cobas-Cub Trasporti è finalizzato a protestare “contro bankster, governo e capitale, che ci riducono in miseria. In questi anni è aumentata vertiginosamente la ricchezza in mano ai più ricchi, mentre lavoratori e pensionati vengono tartassati dalle politiche dei governi”. I dieci italiani più ricchi posseggono quanto i tre milioni più poveri – si legge sui volantini diramati dal sindacato per annunciare l’agitazione – Siamo dei polli che vengono sistematicamente spennati da bankster e governi per conto dei capitalisti. Ma non tutti i lavoratori sono disposti a subire, questa la giustificazione dello sciopero.
Trenitalia ha diffuso un comunicato in cui si afferma che “non si prevedono particolari ripercussioni sulla circolazione dei treni” e che, per quanto riguarda il trasporto locale, i treni saranno comunque garantiti nelle fasce pendolari dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

lunedì 26 novembre 2012

La Staffetta è arrivata a Cavasso.!

Con una bella festa popolare, colorata e affollata, così Cavasso Nuovo ha accolto la “Staffetta per salvare la Gemona-Sacile”.
Doveva essere una giornata dedicata alla gente e così è stata: adulti, studenti-pendolari, ciclisti, bambini con palloncini e persino un simpatico Babbo Natale sulla slitta trainata da un trattore; tutti hanno atteso l’arrivo della Staffetta, per difendere un bene comune come la linea ferroviaria Gemona Sacile, che tutti ritengono parte integrante del sistema ferroviario del FVG, ridotta a ramo secco dal trionfo ineguagliato dell’automobile e da chi del Territorio non sa nulla, ma si arroga il diritto di decidere sul suo futuro.
Sono tante le emozioni e gli stati d’animo provati per chi ha vissuto da protagonista la giornata, difficile descriverle tutte, ma in primis vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che ci hanno aiutato con il loro contributo a realizzare questa iniziativa.
Davvero in FVG non si è mai visto tanto entusiasmo e partecipazione per le ferrovie e questo è anche merito nostro, dei Comitati Pendolari, che da ormai 10 anni battagliano per un servizio ferroviario migliore, per diffondere una cultura del treno e per incentivare il trasporto pubblico locale come stile di vita.
La giornata è incominciata alle 9.56, con la partenza da Gemona del bus sostitutivo, con a bordo i rappresentati del Comitato Pendolari Alto Friuli, i quali a Meduno hanno ricevuto la consegna da parte del Sindaco Lino Canderan dello striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!”.
A Meduno, oltre al Sindaco, ad attendere i pendolari c’era anche la signora Liliana, 83enne assistente di stazione negli anni 70 e 80.
Poi l’arrivo alla stazione di Cavasso, dove ad attendere il bus della Staffetta, c’erano i Sindaci in fascia tricolore e come già detto tanta gente. Dalla stazione, la Staffetta a piedi ha raggiunto in corteo pacifico e festoso Piazza Plebiscito, con i ciclisti della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e del Gruppo Sportivo Pedale Gemonese (quest’ultimi giunti da Gemona), a scortare i Sindaci, che portavano lo striscione simbolo della Staffetta.
In piazza, dove erano stati allestiti alcuni stand, il corteo è stato accolto con le note della banda musicale di Meduno e dagli applausi del numeroso pubblico. E’ stata poi Elisa Miotto di Maniago, studentessa pendolare a consegnare il drappo al Sindaco di Cavasso, Emanuele Zanon, che poi è stato appeso fuori dal Municipio.
Il Sindaco Zanon e i rappresentanti dei pendolari nei loro interventi hanno evidenziato che questa non è una protesta, ma una manifestazione di sensibilizzazione propositiva. Il problema contingente è riaprire al più presto la linea, mentre l’altro tema importante è dare futuro e sviluppo sostenibile alla tratta. Per farlo ci vogliono forti volontà, interesse e sinergie fra le Istituzioni. Non si tratta di tagliare, ma di spendere bene e meglio e trovare nuove forme di sviluppo, che contemplino anche il trasporto merci, visto che diversi imprenditori hanno già manifestato interesse per trasferire il trasporto dalla gomma alla rotaia.
Tante le proposte per il rilancio della tratta, da quelle dei pendolari per un servizio TPL efficiente a quelle degli imprenditori del Consorzio del NIP, rappresentato dal Presidente Marco Bellagamba, a quella dei ciclisti della Fiab, che auspicano lo sfruttamento turistico della linea similare a quello della Dobbiaco-Linz.
Tante anche le Autorità presenti, oltre ai Sindaci dei Comuni interessati, al Vice Presidente della Regione FVG Maurizio Salvador, all’Assessore Provinciale Nicola Callegari. Anche l’’Assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi, assente per altri impegni istituzionali, ha ugualmente fatto pervenire il suo sostegno all’iniziativa, rimarcando l’impegno della Regione nella vertenza.
Conclusi gli interventi la festa è proseguita con una bicchierata benaugurale offerta dalle Associazioni locali.
La Staffetta oggi proseguirà alla volta di Fanna e mercoledì sarà la volta di Maniago, per poi passare il testimone a Montereale Valcellina venerdì 30, dove alle 18.00 presso la stazione FS sarà organizzata una mostra fotografica a cura di “Chei del Talpa”, con letture di Romano Vecchiet ed Elio Bartolini.
Il tempo passa, ma il futuro della Gemona-Sacile è ancora incerto.
La battaglia che ci aspetta sarà lunga e occorrerà mettere in campo molte energie. Il sistema ferroviario in Regione va certamente ripensato integrando alla perfezione treno e bus attuando azioni di marketing sui cittadini affinché siano convinti che il tpl può essere davvero un’alternativa all’automobile.
Per fare questo tuttavia ci vuole impegno e concretezza, basandosi su analisi dei costi e benefici, ma soprattutto investendo sulla promozione del servizio e sul Territorio.
Ieri è stata davvero una bella sensazione di civiltà, collaborazione e coesione; il domani però attende risposte, soprattutto da chi ci rappresenta. Meno chiacchiere e più concretezza, a partire dai parlamentari friulani, che salvo qualche sporadica apparizione e qualche inutile interpellanza, utile solo per farsi pubblicità sui giornali, nulla stanno facendo a livello di governo centrale.
Questa è una battaglia di civiltà, che guarda con lungimiranza al futuro del nostro Territorio, il quale è già stato duramente colpito da tagli e ha già subito nel tempo veri e propri scippi ai propri servizi.

giovedì 22 novembre 2012

Una staffetta per salvare la Gemona-Sacile: domenica incontro a Cavasso Nuovo

Dopo la partenza da Gemona, lo scorso 3 novembre, la “Staffetta per salvare la linea Gemona-Sacile”, ha percorso circa metà tragitto, toccando rispettivamente Osoppo, Majano, Forgaria, Vito d’Asio, Pinzano, Castelnovo, Travesio, Sequals e Meduno.
Domenica mattina lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!” arriverà a Cavasso Nuovo, dove il Comitato Gemona-Sacile, col supporto del Coordinamento dei Comitati Pendolari e delle Associazioni Regionali della FIAB, organizzerà una giornata di sensibilizzazione in ordine alla questione della chiusura della linea Pedemontana.
Come noto, il Comitato chiede che la proprietà della linea venga trasferita dallo Stato alla Regione, affinché possa gestirla direttamente e rilanciarla dopo anni di gestione improduttiva da parte di FS, al fine dello sviluppo del nostro Territorio, nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile e del trasporto delle merci intermodale.
L’appuntamento è fissato per domenica alle 11.00, quando a Cavasso Nuovo, in Piazza Plebiscito arriverà la “Staffetta”, accompaganto dalla banda musicale di Meduno: saranno gli stessi rappresentanti dei pendolari, unitamente al mondo dell’Associazionismo locale, ai ciclisti della Fiab e ai ragazzi che quotidianamente utilizzavano il treno per raggiungere le scuole di Sacile e Pordenone, a portare lo striscione dalla stazione FS al Municipio, dove il drappo verrà consegnato nelle mani del Sindaco Emanuele Zanon.
In piazza verranno allestiti alcuni stand dove verrà distribuito materiale turistico e allestita una mini mostra fotografica.
L’intento degli organizzatori è quello di dedicare una giornata alla gente, agli utenti, vecchi e nuovi e ai ferrovieri che hanno e stanno lavorando lungo la linea.
All’incontro interverranno anche tante Autorità, a partire dai Sindaci della Pedemontana, dai rappresentanti della Regione, con l’assessore Riccardi, delle due Province e alcuni parlamentari.
Non mancherà poi la voce del mondo produttivo, atteso che è prevista la presenza di numerosi imprenditori locali, che testimonieranno sull’attuale difficoltà in ordine al trasporto delle merci via ferrovia.
Il programma prevede: 
Ore 11.00 ritrovo in stazione FS a Cavasso Nuovo 
Ore 11.15 arrivo dello striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!” in Piazza Plebiscito 
Ore 11.20 saluto del Sindaco di Cavasso Nuovo e Interventi delle Autorità
Seguirà una bicchierata benaugurale offerta dalle Associazioni locali

TUTTI SIETE INVITATI A PARTECIPARE ! FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!
L'inziativa è patrocinata da:

                                         

martedì 20 novembre 2012

Ragazza colta da malore in stazione, capotreno insensibile “il treno deve ripartire e noi non abbiamo tempo da perdere !”

Dopo il triste episodio accaduto giovedì scorso sul Frecciarossa Torino-Milano, dove è morto un uomo colpito da infarto, riportiamo di seguito una segnalazione pervenutaci in ordine ad una vicenda similare, fortunatamente terminata però con il lieto fine.
L’episodio risale alla sera del 4 novembre scorso alle ore 19.28, presso la stazione di Sagrado, dove una ragazza è stata colta da malore.
La ragazza stava accompagnando un amico al treno e nel frattempo, scena similare, un’altra signora stava accompagnando il suo compagno che doveva partire.
Nell'attesa, le due coppie si sono riparate dalla pioggia in prossimità della pensilina del sottopasso. Alcuni minuti prima dell'arrivo del treno la ragazza, che stava scherzando e parlando tranquillamente, si è improvvisamente sentita male svenendo e cadendo sulle scale del sottopasso.
Le tre persone presenti, sono intervenute per soccorrerla anche perché, cosa preoccupante, cadendo rovinosamente ha battuto il capo su uno scalino, per fortuna senza riportare contusioni. Rinvenendo, per fortuna quasi subito, ha iniziato a vomitare.
Poco dopo sopraggiungeva il R. 2472 Trieste-Udine-Venezia.
All’arrivo del treno, mentre la signora assisteva la ragazza, gli altri due si sono avvicinati e hanno prontamente avvertito il capotreno che era sceso in banchina (e che non aveva assistito alla scena), facendogli presente che c'era una persona che stava male e chiedendogli di attendere solo un attimo prima di poter ripartire, affinché si potessero verificare le condizioni della ragazza e chiamare, eventualmente, il 118 (poteva essere tutto o niente).
La risposta del capotreno è stata agghiacciante "il treno deve ripartire e noi non abbiamo tempo da perdere, ci sono degli orari da rispettare. Ma figuriamoci che razza di richieste". Il treno non aspetta nessuno".
Forse il capotreno ha ritenuto che si trattasse di uno scherzo. Ad ogni modo, scherzo o no, da queste risposte arroganti, ne è nata una discussione che è poi proseguita anche in vettura dal momento che, fatto ancora più grave, lo stesso non si è nemmeno degnato di guardare o fare una decina di metri per controllare.
L'altra signora non dovendo partire, ha assistito con prontezza e attenzione la ragazza (visto che dal colorito bianco del volto vi era il sospetto che potesse svenire nuovamente) fino all'arrivo di suo padre, che era stato avvertito telefonicamente e che è sopraggiunto di lì a pochi minuti.
L’episodio si commenta da sé... Rileviamo che FS non perde occasione a comunicare in stazione, con cartelli vari, che il personale di bordo riveste la qualifica di pubblico ufficiale … e, se non sbagliamo, nei casi di emergenza come questi, il P.U. dovrebbe attivarsi per primo per prestare soccorso, o perlomeno interessarsi.
Ci domandiamo se quella ragazza fosse stata sua figlia o sua nipote, forse quel capotreno non avrebbe agito in quella maniera? E se in stazione non ci fosse stata quella signora ad assistere la ragazza?
A nostro parere la sosta del treno in questi casi non è solo giustificata, ma un atto dovuto, tanto più che si tratta di un attimo, volto a verificare le condizioni e assumere le determinazioni del caso!
Come non bastasse, una volta in vettura, l'amico della ragazza ha fatto presente subito e in modo esplicito al capotreno che era senza biglietto per la tratta Sagrado-Udine chiedendo di poterlo fare (presumiamo forse perché il distributore di Sagrado, così come altri, è ancora abilitato solo ai pagamenti Bancomat e non a ricevere contanti). Il capotreno spostandosi nell'altra carrozza, ha risposto affermativamente; peccato che, pur essendo stato avvertito, in quaranta minuti di viaggio fino a Udine non si sia mai presentato.
Bravo due volte, un’unica VERGOGNA !

Morte sul Frecciarossa: Torino, passeggero colpito da infarto, ma sul treno non c'è un defibrillatore. Il treno si è fermato dopo quaranta minuti.

Un uomo di 56 anni si è sentito male dopo essere salito a bordo del treno AV delle 16.37 in servizio giovedì tra Torino Porta Susa e Milano Porta Garibaldi. Immediatamente alcuni medici presenti a bordo hanno iniziato a rianimarlo e hanno chiesto al personale un defibrillatore. «Lo abbiamo chiesto più volte», racconta una passeggera. «Ma ci è stato risposto che non c'era».
Alle 17.03 dal treno parte la chiamata al 118. «Abbiamo chiesto al capotreno di fermare il treno ma ci è stato risposto che non era possibile», continuano a raccontare i viaggiatori.
Il treno si è fermato a Rho Fiera dopo 40 minuti per permettere i soccorsi. L’uomo purtroppo è deceduto circa un'ora dopo, a bordo dell'ambulanza che lo aspettava alla stazione di Rho Fiera.
E proprio la decisione di Trenitalia di far proseguire il treno fino a Rho Fiera, è al centro delle polemiche, che si stanno scatenando contro le Ferrovie; alcuni hanno criticato la gestione dell'emergenza, sostenendo che il treno avrebbe dovuto deviare e fermarsi prima a Novara.
In realtà da FS rispondono che «il capotreno ha chiesto l'intervento di un'ambulanza alle 17.03, mentre il treno percorreva la linea ad Alta Velocità Torino - Milano. La Sala operativa di RFI ha programmato la fermata straordinaria a Rho Fiera, avvenuta alle 17.22. È stata adottata questa soluzione perché era quella che, in quella situazione, avrebbe consentito il più tempestivo intervento del 118. L'uscita dalla linea dell'Alta Velocità e la fermata a Novara avrebbe ritardato l'intervento, imponendo tempi più lunghi».
«È incredibile che il defibrillatore non sia presente a bordo», spiega un passeggero. «Sugli aerei spesso c'è, perché sul treno no? Soprattutto ora che i treni percorrono tratte di lunga percorrenza?». Il regolamento non lo prevede, fanno sapere da Trenitalia. «Ed è così in tutta Europa, inoltre dovrebbe essere presente a bordo una persona addestrata ad usarlo».
Secondo la legge n° 120 del 3 Aprile 2001, la presenza di un apparecchio elettrico sui treni non è obbligatoria, ma è consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.
La vita umana non ha prezzo, forse questi episodi dovrebbero insegnare che il sistema e i procolli andrebbero modificati.
Il defibrillatore ha un costo abbordabile, sarebbe il caso di incominciare a pensare a dotare almeno i treni a lunga percorrenza di tali strumenti, istruendo a dovere il personale.
Nulla di particolare, basta solo buona volontà e buon senso.

domenica 18 novembre 2012

Gemona-Sacile: anche la Provincia di Pordenone al fianco del Comitato

Prosegue la “Staffetta” per salvare la linea Gemona-Sacile organizzata dai Comitati pendolari regionali. Questo fine settimana lo striscione farà tappa a Castelnovo del Friuli, dove verrà esposto presso la sede municipale.
Ma le iniziative per richiedere la riapertura della linea non sono finite, dopo i Comuni interessati, ora anche la Provincia di Pordenone ha approvato un Ordine del Giorno, proposto dal Capogruppo di maggioranza Antonio Sartori di Borgoricco, che ricalca nella sostanza quello già approvato dai Consigli Comunali.
Di seguito riportiamo integralmente il testo del’’OdG approvato dal Consiglio Provinciale.

Ordine del Giorno
Premesso che:
·        le Istituzioni devono farsi promotrici di una politica dei trasporti volta a garantire ai cittadini il diritto fondamentale alla mobilità e spostamento, assicurando loro un sistema integrato che realizzi il collegamento ottimale di tutte le parti del territorio, favorendo ed incentivando l'utilizzo del treno come mezzo di spostamento al fine di ridurre il traffico veicolare sulla rete stradale, l'inquinamento atmosferico ed acustico; 
Atteso che: 
·        sono stati effettuati ingenti investimenti per la realizzazione ed il potenziamento delle linee ferroviarie Udine – Tarvisio e Gemona–Sacile, compresa la costruzione della stazione di Gemona, e si sono investite risorse per potenziare lo scalo ferroviario del distretto industriale CIPAF di Osoppo, il quale movimenta ogni anno oltre 35.000 carri, 1.500.000 tonnellate di merci, risultando il più importante della regione;
Verificato che:
·        dal 06 Luglio scorso la linea ferroviaria Gemona–Sacile risulta chiusa a fronte dei danni provocati da una frana e dallo sviamento di un treno Minuetto nei pressi della stazione di Meduno; che a fronte di tale incidente il gestore del servizio passeggeri, Trenitalia S.p.a. ha provveduto a garantire i collegamenti con Bus sostitutivi;
·        che il servizio sostitutivo su gomma, con l'avvio del nuovo anno scolastico, sta creando grave disagio all'utenza scolastica di oltre 70 studenti della pedemontana Pordenonese che usufruiscono del servizio per raggiungere gli Istituti Scolastici di Sacile;
·        che non si comprendono i motivi dell'ingiustificato ritardo nella riattivazione del servizio su rotaia, in quanto il tratto di ferrovia danneggiata dalla frana e dal deragliamento del 06 Luglio scorso appare già ripristinato e risulterebbe operativo;
·        a seguito dell'incontro avvenuto lo scorso 10 Settembre tra l'Assessore Regionale ai Trasporti ed i Sindaci dei Comuni interessati dalla linea,la Regione F.V.G. si è impegnata a contattare R.F.I. S.p.a. affinché possa ripartire da subito la circolazione dei treni sulla linea Gemona – Sacile, facendo venir meno i disservizi lamentati dalla utenza;
Considerato che:
·        Ferrovie dello Stato ha più volte paventato una ipotesi di chiusura della tratta Osoppo–Sacile, mantenendo solo il troncone Gemona-Osoppo a servizio delle aziende, riducendo parimenti il fascio dei binari disponibili allo scalo CIPAF di Osoppo;
·        attualmente è vigente un contratto di servizio sottoscritto tra Regione F.V.G. e Trenitalia S.p.a., che prevede il mantenimento del servizio ferroviario passeggeri lungo la linee sino al 31 Dicembre 2014 e che, peraltro, la Regione ha già manifestato l'intenzione di continuare il sevizio anche successivamente, ritenendo la Gemona-Sacile “strategica”, in quanto costituisce una cerniera di collegamento fra la pianura e l'Alto Friuli, risultando potenzialmente utile a decongestionare il traffico lungo la Venezia-Udine e permettendo in tal modo una riduzione dei tempi di percorrenza. Infatti Regione F.V.G. prevede l'installazione di una “Lunetta” presso la Stazione di Sacile che permetta di proseguire verso la Stazione di Pordenone, riducendo così la necessità di corse-bis su gomma;
·        la linea ferroviari Sacile-Gemona potrebbe avere un forte rilancio anche dal punto di vista del trasporto delle merci, non solo attraverso la connessione dei principali siti industriali che insistono sulla linea (Aviano, Maniago e Osoppo), ma anche in funzione di raccordo tra Italia ed Austria, alternativo al trasporto su gomma e pertanto a basso impatto ambientale.
·        che la Regione F.V.G. ha attivato un servizio di trasporto transfrontaliero denominato “MI.CO.TRA”, caratterizzato da una gestione alternativa a Trenitalia S.p.a., cofinanziato dalla U.E., sulla linea Udine-Tarvisio-Villach e finalizzato alla promozione turistica ed al potenziamento del servizio pendolare;
·        il modello MI.CO.TRA, utilizzato da moltissimi turisti e cicloturisti stranieri ha un grande successo, costituendo un binomio intermodale treno-bici di sicuro interesse paesaggistico e di basso impatto ambientale;
·        anche la Sacile-Gemona potrebbe inserirsi in tale modello turistico, anche considerando che la tratta fu definita dal regista Mario Monicelli “...se non tra le prime dieci meraviglie del mondo almeno tra i cento siti in Italia da salvare...”.
Ritenuto :
·        di sollecitate l'Amministrazione Regionale, non solo nella persone dell'assessore Regionale Riccardo RICCARDI ma anche direttamente al Presidente della Giunta Regionale Renzo TONDO, l'avvio di un tavolo di lavoro fra Regione, Trenitalia S.p.a., R.F.I., Amministrazioni Locali, affinché si possa da subito lavorare, ognuno nelle rispettive competenze, a forti programmi sulla possibile riqualificazione della tratta Ferroviaria in oggetto, in un'ottica di sviluppo sostenibile, che possa avere ricadute positive sull'economia della Pedemontana, sia  nell'ottica del trasporto passeggeri, sia nell'ottica della movimentazione delle merci,  sia nell'ottica turistica.
richiede
·         al Consiglio Provinciale di approvare tale Ordine del Giorno;
·         di affermare con forza la necessità di difendere, per le motivazioni sopra elencate, la Linea Ferroviaria Sacile-Gemona;
·         di dare mandato al Presidente della Provincia di Pordenone affinché provveda ad inoltrare tale Ordine del Giorno al Presidente della Regione F.V.G., all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Direzione Regionale Trenitalia S.P.a., alla Direzione R.F.I. S.p.a., a tutti i Comuni interessati dalla linea ferroviaria Gemona-Sacile, al CIPAF ed ai Comitati dei Pendolari.

sabato 17 novembre 2012

La Staffetta per salvare la Gemona-Sacile arriva a Castelnovo del Friuli

Procede come da programma il viaggio della “staffetta per salvare la Gemona-Sacile”, la quale dopo aver toccato tutti i Comuni interessati dalla linea, si concluderà il 7 dicembre a Sacile.
Lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, dopo la partenza da Gemona e dopo aver fatto tappa a Osoppo, Majano, Forgaria, Vito d’Asio e Pinzano e arrivato a Castelnovo del Friuli. Nella foto il momento della consegna e la sua esibizione.
Prossime tappe della Staffetta: lunedì 19 a Travesio, mercoledì 21 a Sequals e venerdì 21 a Meduno, da dove partirà domenica mattina alla volta di Cavasso Nuovo, dove si svolgerà una giornata di sensibilizzazione aperta alla Cittadinanza; una giornata che vedrà ancora una volta tutti i Sindaci presenti al fianco del Comitato, ma soprattutto sarà una giornata dedicata alla gente, agli utenti e ai ferrovieri, che negli anni hanno lavorato lungo la linea.
Sarà ancora una volta l’occasione per dimostrare al mondo della politica e alle Ferrovie dello Stato l’importanza strategica di questa linea, sia per in ordine al trasporto pubblico locale, che di quello merci a supporto delle attività produttive del Territorio.
La campagna di sensibilizzazione in atto e sostenuta da tutte le parti sociali, dalla Regione, dalle Province, dai Comuni, dai Comitati dei Pendolari, dal mondo dell’imprenditoria, dalle Associazioni presenti sul territorio, nonché dalle Scuole degli studenti-utenti.
La richiesta del Comitato promotore è una sola: chiedere il trasferimento della proprietà della ferrovia dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla Regione FVG, affinché possa gestirla direttamente e rilanciarla dopo anni di gestione improduttiva da parte di FS, al fine dello sviluppo del nostro Territorio, nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile e del trasporto delle merci intermodale.

venerdì 16 novembre 2012

Ma la voce c’è l’avete ?

Nei giorni scorsi abbiamo inviato ben 2 lettere di reclamo alla Direzione regionale Trenitalia e alla Regione FVG, segnalando la pessima qualità del servizio in ordine all’informazione all’utenza.
Non si tratta certamente di una novità … tuttavia dopo l’esito, poco confortante dell’ultimo Tavolo di Lavoro dei Pendolari, abbiamo voluto approfondire la tematica, la quale è di fondamentale importanza per l’efficienza del servizio.
La realtà dei fatti è che Trenitalia e RFI – come da copione – continuano a scaricarsi a vicenda le responsabilità e gran parte del personale di bordo risulta poco diligente a provvedere a svolgere gli annunci a bordo treno.
Ebbene si, ormai sentire gli annunci a bordo di un treno Trenitalia è quasi una rarità, salvo che non funzioni il sistema automatico di annunci O.Bo.E.
Annunciare il percorso del treno e le corrispondenti fermate, l’esistenza di un ritardo e le corrispondenti cause, le coincidenze ovvero l’esistenza di attrezzature o elementi a bordo non funzionanti (es. porte guaste o wc inutilizzabili) dovrebbe rientrare nell’ambito delle mansioni ordinarie del personale viaggiante.
Anzi, rientra certamente nelle mansioni del personale viaggiante, così come previsto dal vigente contratto di servizio, dove al punto 6.2 degli allegati, si disciplinano le informazioni a bordo treno e si prevedono altresì precise sanzioni a carico di Trenitalia in caso di inadempimento.
Purtroppo questa disposizione è inattuata, salvo ovviamente qualche raro caso di capotreno diligente, riconducibile più alla buona volontà dei singoli, che ad una adeguata organizzazione aziendale.
Le proteste sull’inadeguatezza di informazioni alla clientela si susseguono da anni; generalmente dopo le proteste segue un periodo di ordinaria diligenza, ma poi torna tutto come prima, probabilmente a causa di una rara “malattia di perdita di memoria” che colpisce Trenitalia e il suo personale.
Anche ieri il copione non è mutato, quando nel pomeriggio (ore 16.30 circa) abbiamo inviato l’ennesima mail di protesta a Trenitalia e incredibilmente già verso le 17.30 i capotreni in servizio diligentemente provvedevano a svolgere gli annunci a bordo treno. Miracolo, coincidenza ? Chissà, ma la domanda giusta è quanto durerà ?
Non intendiamo continuare a tollerare questa grave situazione di disservizio, soprattutto alla luce del fatto che a parere della Dirigenza di Trenitalia la mancanza degli annunci a bordo treno è dovuta dalla mancata di una adeguata formazione del personale … ci domandiamo, serve mandare a scuola i ferrovieri per fare dei semplici annunci a bordo treno?
In ogni caso pretendiamo che la Regione FVG applichi in maniera rigorosa e senza fare sconti le disposizioni del contratto di servizio, le quali stabiliscono penali di € 100 per ogni informazione non fornita dal personale a bordo treno.
Lungo la linea Udine-Tarvisio, nei gironi feriali vi sono 22 collegamenti ferroviari: azzardando che sulla metà di questi non venga fornita l’informazione come prevista dal contratto (e il dato è calcolato per difetto), Trenitalia dovrebbe essere sanzionata con 1.000 euro al giorno, 6.000 euro alla settimana, 24.000 euro al mese, 288.000 euro all’anno !
E questo solo lungo la Udine-Tarvisio, senza prendere in esame le altre linee regionali.
Auspichiamo che Trenitalia segua l’esempio virtuoso del personale di F.U.C. e OBB in servizio a bordo del Mi.Co.Tra Udine-Villach, dove con cortesia e professionalità non solo vengono forniti gli annunci delle fermate, rigorosamente bilingue (italiano e tedesco), ma l’utente viene persino avvisato su quale lato del treno verrà effettuata la discesa ! Miracolo? No, solo efficienza nell’organizzazione e tanta diligenza nell’esercizio dello svolgimento delle mansioni da parte del personale.

lunedì 12 novembre 2012

Stazioni allagate: soliti problemi, nessuno interviene

Ieri il maltempo ha martellato tutto il nord Italia e ha fatto registrare danni e interruzzioni alla viabilità stradale e ferroviaria.
È stata sospesa la circolazione sulla ferrovia della Val Pusteria per la caduta di alcune frane provocate dalle piogge intensissime delle ultime ore. La pioggia ha anche causato l'allagamento della stazione di Villabassa.
Treni fermi anche sulla Padova-Calalzo; circolazione sospesa dalle 11.50 fra le stazioni di Montebelluna e Belluno per l'allagamento della sede ferroviaria e delle stazioni di Alano, Santa Giustina, Feltre e Sedico, causato dalle abbondanti piogge che stanno interessando la zona.
Il maltempo ha colpito duramente anche la nostra regione e in particolare Gemona del Friuli, dove il forte vento e la pioggia incessante ha fatto sospendere la tradizionale “Festa del Formaggio”, costringendo tutti gli stands alla chiusura anticipata.
Un utente ci ha inviato alcune foto scattate dopo le 15.00 di ieri che documentano il parziale allegamento della stazione di Gemona, probabilmente dovuto alle porte lasciate aperte da qualcuno o aperte dal forte vento.
La situazione è stata sicuramente simile a quella di altre stazioni, dove soprattutto le scalinate di accesso ai binari risultavano allagate e impraticabili.
Soliti problemi, purtroppo noti agli utenti, dovuti a una progettazione carente delle strutture ferroviarie, le quali ad ogni ondata di maltempo (anche minima) vanno in sofferenza, presentando ampie superfici allagate, che costringono gli utenti a fare dei veri e propri salti mortali!
Il sottopasso della stazione di Udine né è un esempio concreto …

venerdì 9 novembre 2012

Una Staffetta per salvare la Gemona-Sacile: oggi si fa tappa a Forgaria

Con grande piacere rileviamo che l’iniziativa “Una staffetta per salvare la Gemona-Sacile” sta procedendo con grande interesse da parte del Territorio, in primis i Sindaci, che non hanno fatto mancare il loro sostegno.
Come noto lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, verrà esposto in tutte le sedi municipali interessate dalla linea ferroviaria Gemona-Sacile: il viaggio, dopo 34 giorni e 18 tappe, si concluderà il 7 dicembre a Sacile.
Dopo la presentazione dell’iniziativa, avvenuta lo scorso sabato 3 novembre a Gemona del Friuli, dinanzi a una folta platea e numerosissime Autorità, lo striscione ha fatto tappa a Osoppo e Majano e oggi è arrivato a Forgaria nel Friuli.
Nella foto riportiamo il momento della consegna dello striscione tra l'Assessore di Majano Roberto Battigelli e il Consigliere Comunale di Forgaria nel Friuli, Luigino Ingrassi.
Lunedì sarà la volta di Vito d’Asio, per poi passare a Pinzano mercoledì 14 e Castelnovo del Friuli venerdì 16.
Ricordiamo che il Comitato Gemona-Sacile, unitamente al Coordinamento dei Comitati pendolari regionali sta già lavorando per organizzare domenica 25 novembre una giornata di sensibilizzazione a Cavasso Nuovo, dove lo striscione arriverà da Meduno; una giornata che sarà dedicata alla gente, agli utenti e ai ferrovieri che negli anni hanno lavorato lungo la linea. Sarà ancora una volta l’occasione per dimostrare al mondo della politica e alle Ferrovie dello Stato l’importanza strategica di questa linea per la Pedemontana friulana.

giovedì 8 novembre 2012

Manca forse la voce per fare gli annunci a bordo treno ? Ancora disservizi legali all'informazione

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata in data odierna alla Direzione Regionale Trenitalia e alla Regione FVG con la quale abbiamo segnalato alcuni disagi patiti dall’Utenza nel corso della giornata di martedì 6 novembre.
Con la segnalazione in questione sollecitiamo inoltre Trenitalia ad attivarsi affinché ricerchi soluzioni all’annoso problema dell’informazione a bordo treno e in stazione, la quale risulta insufficiente.

Buongiorno,
comunichiamo che anche durante la giornata di martedì 6 novembre si sono verificati alcuni disagi lungo la linea Udine-Tarvisio, legati essenzialmente ad alcune soppressioni e ritardi. A tal fine segnaliamo che:
1) il R. n. 5986 Udine-Carnia delle ore 17.05 è stato soppresso a causa di un guasto tecnico;
2) il R. n. 6033 Carnia-Udine delle ore 17.56 è stato soppresso per mancanza del materiale rotabile;
3) il R. n. 6030 Udine-Tarvisio delle ore 17.36 ha maturato all’arrivo a Tarvisio un ritardo di 15 minuti rispetto all’arrivo programmato. Il treno - Ale 501077 - garantito da materiale di tipo Minuetto è partito da Udine con 24 minuti di ritardo a causa di “problemi di linea” lungo la Pontebbana.
Ci permettiamo di chiedere quali problemi ? Rammentiamo che solo 20 minuti prima, il treno Mi.Co.Tra Udine-Villach della F.U.C. era partito regolarmente da Udine alle 17.15 e da quello che ci consta non ha avuto alcun problema di circolazione lungo la linea.
Salvo che il Mi.Co.Tra non abbia viaggiato lungo la statale 13 (!!!) … riteniamo intollerabile che Trenitalia continui a giustificare le sue inefficienze con problemi tecnici addebitabili alla rete, scaricando su altri la responsabilità dei disservizi.
Nel caso di specie pare inverosimile infatti che il Mi.Co.Tra non abbia trovato alcun problema lungo la linea mentre lo sfortunato R. 6030 si sia bloccato per oltre 20 minuti a Udine!
Il R. 6030 risultava inoltre superaffollato, ma questa è una situazione del tutto fisiologica vista la ravvicinata soppressione del precedente treno R. 5986 delle ore 17.05.
Assenti le informazioni in stazione e insufficienti a bordo treno, nonostante la buona volontà dimostrata della capotreno in servizio.
Continuiamo a ritenere insufficienti le informazioni a bordo treno e in stazione. Nulla è cambiato, salvo qualche sporadico miglioramento dovuto più alla buona volontà dei singoli e probabilmente alle nostre lamentele. Tuttavia ogni qual volta viene meno la nostra attenzione sulla questione dell’informazione, la stragrande maggioranza del personale sembra quasi dimenticarsi degli annunci …
La giustificazione di impianti sonori non funzionanti a bordo treno sono inverosimili, atteso che Trenitalia non perde occasione per martellare i viaggiatori con annunci preregistrati relativi alla campagna antievasione.
Anche la giustificazione della mancanza di un’adeguata formazione del personale, pare assurda, atteso che è evidente che tra le mansioni tipiche del capotreno o del responsabile di stazione rientri l’assistenza e l’informazione alla clientela. Se per fare un semplice annuncio a bordo treno è necessario mandare a scuola il personale, crediamo che forse qualcuno non viva sulla Terra ma su Plutone !
A prescindere da sterili e inutili polemiche, chiediamo alla Regione FVG e alla Direzione Trenitalia di assumere senza ulteriore ritardo le necessarie determinazioni del caso.
Salvo che gran parte dei capotreni risultino “incapaci” a fare un semplice annuncio (pare però difficile sposare questa ipotesi!), manca una vera e propria organizzazione aziendale volta a far rispettare semplici protocolli, che dovrebbero essere pacifici nello svolgimento di una mansione.
L’informazione non può essere lasciata, come avviene oggi, alla buona volontà di pochi e diligenti capotreno, ma deve essere regolata e disciplinata da un preciso protocollo.
Vogliamo rimarcare che in questa stagione alle 17 è già buio e molte volte una piccola disattenzione non ti permette di capire quale sarà la prossima stazione d’arrivo; l’informazione diventa poi indispensabile per avvertire i viaggiatori – specie le persone anziane con difficoltà di deambulazione - in ordine a eventuali porte guaste presenti a bordo treno.
Siamo consapevoli degli sforzi e dell’impegno profuso sino ad oggi dalla Direzione Regionale Trenitalia per migliorare la qualità del servizio, tuttavia è necessario procedere ulteriormente ad aumentare l'impegno, per dimostrare sul campo, anche con piccoli accorgimenti, che il Gestore è vicino e rispettoso all’utenza.
Ognuno deve fare il suo, partendo in primis dai dirigenti, dai responsabili di settore, fino al personale di bordo; quest’ultimo spesso risulta spaesato.
Chiediamo solo quello che dovrebbe già essere previsto dal normale buon senso, nulla di più !
Serve un segnale concreto e positivo per continuare ad aver fiducia in Voi: un’attenta e tempestiva offerta dell’informazione a bordo treno e in stazione (specie nei momenti di disservizio) e la rapida messa in funzione delle nuove biglietterie self service (già presenti in alcune stazioni e da mesi non ancora funzionanti), sono alcune risposte concrete che l’Utenza attende da tempo.
Cordiali saluti
Comitato pendolari Alto Friuli

martedì 6 novembre 2012

Frecciarossa deviato per i calciatori della Roma

La faccenda è ormai nota e risale alla scorsa settimana, quando il Fecciarossa 9544, in servizio da Napoli a Milano è stato deviato dalla linea dell’alta velocità a quella normale per consentire mediante una fermata straordinaria ai calciatori della Roma di scendere alla stazione di Parma, dove la quadra giallorossa era impegnata in una partita di campionato.
L’episodio ha fatto scatenare una bufera mediatica, anche grazie alla cassa di risonanza data dai social networks all’indignazione dei viaggiatori.
Ma partiamo con ordine: 1) i calciatori della Roma hanno pagato il biglietto 2) Trenitalia ha comunicato, che come già fatto con altre squadre di calcio, il servizio di trasporto del club capitolino risulta disciplinato da un particolare accordo firmato il 16 ottobre scorso, con il quale quanto possibile si cercherà di far viaggiare la squadra di calcio il più possibile usufruendo il treno 3) anche in passato la richiesta di fermata straordinaria era stata effettuata, ma non accordata da Trenitalia 4) il treno è arrivato a Milano in ritardo.
E qui si è scatenata la bufera … per alcuni passeggeri il ritardo è stato di 40 minuti, senza parlare dell’informazione assente sia in stazione che a bordo treno in ordine alla fermata straordinaria.
Per il responsabile alle comunicazioni di Trenitalia invece il ritardo sarebbe stato solo di 19 minuti, di cui 14 dovuti “a problemi di circolazione”, mentre altre fonti sempre di FS hanno fatto salire il ritardo a 33, di cui 19 minuti dovuti alla deviazione su Parma. In ogni caso FS ha fatto sapere rimborserà il 25% del prezzo del biglietto, nonostante il rimborso non sia previsto.
Ordinaria pazzia per un’azienda abituata a destare scalpore per i suoi disservizi quotidiani, speci a discapito dei milioni di pendolari italiani. Basta così? Ovviamente no, alcuni parlamentari hanno già pronte interrogazioni per il Ministro Passera sul caso del Frecciarossa di Parma: “come se non bastassero i disservizi, ora Trenitalia accumula ritardi per far scendere Totti & C. Il Ministro spieghi a Trenitalia che non svolge servizio a noleggio con conducente a favore delle grandi squadre di calcio”.
Anche il Codacons ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Parma chiedendo di aprire un’indagine per interruzione di pubblico servizio, spiegando come alcuni passeggeri abbiano denunciato alla Polfer un ritardo di 40 minuti e totale mancanza di informazioni.
Anche il dg della Roma Baldini ha preso posizione sulla vicenda: “siamo tirati per la giacca per uso improprio del treno, ma non c’è stato alcun dirottamento o trattamento di favore. E’ un accordo che la Roma, come altri, ha con Trenitalia per il quale magari doveva esserci comunicazione da parte loro. E invece pare che dobbiamo chiedere scusa noi per qualcosa successo a nostra insaputa”.
Che strano eh … magari le informazioni a bordo treno e in stazione sono risultate insufficiente o del tutto carenti ? Che novità eh !

lunedì 5 novembre 2012

Partita la staffetta per salvare la Gemona-Sacile

In una gremitissima sala consigliare dinanzi a tutti i Sindaci dei Comuni della linea e a tante Autorità regionali e nazionali si è svolta è partita sabato da Gemona la “Staffetta per salvare la linea Gemona-Sacile”.
Lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, viaggerà lungo i 81 km della linea e dopo 18 tappe raggiungerà il 7 dicembre Sacile.
A nome dei Comitati promotori, ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e che continueranno in questo mese a sostenere l’iniziativa, la quale vuole sensibilizzare il mondo della politica ad assumere le necessarie determinazioni per risolvere la problematica
Vedi video

Politici e pendolari uniti dal treno Gemona-Sacile (articolo di Giusy Gubiani, pubblicato il 4.11.2012 sul Messaggero Veneto).-
Successo a palazzo Boton per la presentazione della staffetta che ha l’obiettivo di salvare dai tagli la ferrovia. L’assessore Riccardi ribadisce l’interesse della Regione a prendersi in carico la linea Alla presentazione della “Staffetta per salvare la Gemona-Sacile”, organizzata dal neo-costituito comitato dei pendolari, tutti i soggetti presenti, istituzionali e non, hanno dato il proprio sostegno all’azione intrapresa dalla Regione Fvg, ben esemplificata nelle parole dell’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, che considera la Gemona-Sacile all’interno di un quadro più generale e razionale di sviluppo del trasporto pubblico locale (Tpl) per cui si chiede la sua cessione diretta da parte del ministero delle Infrastrutture e Traporti, vista la gestione ritenuta inefficiente di Trenitalia.
In una sala consiliare al completo, gli interventi delle autorità hanno evidenziato con equilibrio le esigenze e le potenzialità del servizio, ma anche le relative problematiche.
Tra i sindaci, tutti in fascia tricolore, quelli di Budoia – Forgaria rivendicano «un progetto di sviluppo costruito dagli amministratori della tratta che rappresenti uno strumento di area vasta condiviso dai diversi soggetti coinvolti».
L’onorevole Angelo Compagnon ricorda l’interrogazione parlamentare presentata a settembre riguardo il destino della linea, mentre l’eurodeputata Debora Serracchiani sottolinea la possibilità di accedere a finanziamenti europei nel piano di investimenti al trasporto ferroviario.
Che il rilancio della tratta, affinché sia sostenibile, implichi necessariamente anche il rispetto dell’equilibrio di bilancio, è una condizione da cui non si può prescindere, afferma il senatore Pegorer. L’onorevole Ivano Strizzolo ancora ricorda, invece, la valenza sociale del servizio. Mentre, i consiglieri regionali Pietro Colussi e Franco Baritussio sottolineano rispettivamente l’importanza della commissione paritetica e la necessità di sviluppare una «cultura del treno», indispensabile nell’ottica di potenziamento del servizio.
A tirare le fila dell’incontro, l’assessore Riccardi: la prima vera politica di investimenti sul trasporto ferroviario è iniziata nel 2008, da quando si è portato avanti un progetto generale e razionale di sviluppo del trasporto pubblico locale che prevede il potenziamento di quello su rotaia, su cui poi si modella e si integra quello su gomma. Certo, le illusioni non servono, ma il sogno della Gemona-Sacile rientra in questo quadro di sviluppo, nonostante gli ammodernamenti e gli alti investimenti che richiederebbe la tratta. Ora - conclude Riccardi - il fulcro della questione risiede nel rapporto col governo: se il ministro Corrado Passera è già al corrente della situazione, decisiva sarà la pressione politica che la Regione e i parlamentari friulani eserciteranno a livello politico affinché la proprietà della linea venga trasferita alla Regione stessa tramite la commissione paritetica.

giovedì 1 novembre 2012

Gemona-Sacile: sabato parte la staffetta !

Sabato parte la “Staffetta per salvare la linea ferroviaria Gemona-Sacile”: portando lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!” percorreremo tutte le stazioni della linea ferroviaria Pedemontana, recentemente chiusa con un pretesto dal gruppo Ferrovie dello Stato.
Da Gemona a Sacile, idealmente tutti uniti per chiedere un’unica cosa: la riapertura della linea e il trasferimento della stessa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla Regione FVG, affinché possa gestirla direttamente e rilanciarla dopo anni di gestione improduttiva da parte di FS, al fine dello sviluppo del nostro Territorio, nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile, del trasporto e delle merci intermodale.
La “staffetta” partirà sabato da Gemona e dopo 81 km di viaggio e 18 tappe, raggiungerà Sacile il 7 dicembre.
L’iniziativa verrà presentata durante un incontro aperto al pubblico che si svolgerà sabato 3 novembre 2012 alle ore 10.30 presso la sede municipale (Palazzo Boton) di Gemona del Friuli.

Programma:
ore 10.30: Saluto del Presidente del Comitato e del Sindaco di Gemona
ore 10.40: Presentazione “Una staffetta per salvare la linea Gemona-Sacile” – relatore dott. Romano Vecchiet
ore 11.00: Interventi Autorità e dibattito
ore 11.45: Conclusioni

Cari amici, Vi invitiamo a partecipare numerosi per testimoniare l’importanza della ferrovia per il nostro territorio, la quale non rappresenta un mero costo economico, ma un servizio pubblico essenziale!