Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 28 maggio 2011

Traffico ferroviario in tilt a causa di un incendio. Altre soppressioni e pesanti ritardi.

Traffico ferroviario in tilt tra Trieste e Venezia per più di tre ore, con ripercussioni a cascata su tutta la regione, 12 i treni regionali soppressi, 8 quelli in ritardo, a causa di un vasto incendio divampato in prossimità della linea ferroviaria tra Bivio Aurisina e Monfalcone.
Le fiamme, alimentate dal vento, hanno intaccato la zona boschiva e si sono propagate in prossimità dei binari provocando la chiusura della linea ferroviaria in entrambe le direzioni. L'incendio è divampato intorno alle 13.30 sul Carso, nei pressi della zona del Lisert a Monfalcone, a ridosso di via Romana. Le fiamme, sospinte dal vento, hanno danneggiato una vasta area di vegetazione.
La linea ferroviaria è rimasta chiusa alle 14 ed è stata ripristinata alle 17.30.
Secondo i Vigili del Fuoco di Gorizia e Monfalcone impegnati nelle operazioni di spegnimento, le fiamme sarebbero state provocate dalle scintille di frenata sui binari, si sarebbero infatti sviluppate in più punti della linea ferroviaria. La zona impervia ha reso necessario anche l'intervento di due elicotteri.
Anche lungo la linea Pontebbana si sono registrati importanti disagi. treni soppressi a causa della mancanza di materiale rotabile, bloccato a Trieste e rilevanti ritardi (oltre 50 minuti).
Anche stamane il traffico ferroviario non era tornato completamente alla normalità: soppressioni e ritardi l'hanno fatta da padroni.
Sul banco degli imputati la carente informazione fornita da Trenialia alla clientela e un servizio sostitutivo improponibile e assolutamente indecoroso per un Paese civile.

mercoledì 25 maggio 2011

Soppressioni & disservizi: Il Comitato chiede la convocazione di una riunione alla Regione

Pubblichiamo di seguito mail inviata alla Regione FVG relativa alle soppressioni registrate negli ultimi giorni, cin la richiesta di specifici chiarimenti e della convocazione di un incontro tra le parti.

Buongiorno,
la presente per segnalarVi alcuni disservizi registrati lungo la linea Udine – Tarvisio negli ultimi giorni.
LUNEDI’ 23 MAGGIO sono stati SOPPRESSI rispettivamente:
- Treno RV n. 2843 in partenza da Tarvisio BV per Udine delle ore 6.06;
- Treno R n. 5984 in partenza da Udine per Gemona delle ore 12.57 soppresso e sostituito con autocorsa;
- Treno R n. 6026 in partenza da Udine per Carnia delle ore 14.26, soppresso e sostituito con autocorsa;
- Treno R n. 5986 in partenza da Udine per Carnia delle ore 17.05, soppresso e sostituito con autocorsa.
MERCOLEDI’ 25 MAGGIO è stato soppresso il Treno RV n. 2843 in partenza da Tarvisio BV per Udine delle ore 6.06.
Ci è stato segnalato inoltre che il giorno MARTEDI’ 24 MAGGIO è stato soppresso il treno R n. 11001 delle ore 4.28 in partenza da Udine per Venezia, per mancanza di materiale rotabile. In questo caso la soppressione ha determinato un grave disagio ad alcuni utenti che dovevano raggiungere in mattinata Roma. La soppressione in questione ha determinato l’impossibilità di raggiungere tempestivamente la stazione di Mestre per poi proseguire con il collegamento Frecciarossa, già prenotato.
Le soppressioni non sono state giustificate in nessun modo e si è registrata una informazione carente all’utenza, la quale è spesso rimasta disorientata e priva di adeguati riferimenti.
Un esempio è dato dal carente servizio sostitutivo fornito, atteso che si sono registrati casi in cui le autocorriere non hanno raggiunto le stazioni intermedie, “scaricando” letteralmente lungo la ss 13 i malcapitati utenti dell’Alto Friuli.
Siamo seriamente preoccupati di questa situazione, che ha riguardato anche altre linee regionali e ha altresì provocato un forte disagio all’Utenza. A tal fine chiediamo quali siano stati i reali motivi delle soppressioni, atteso che da fonti vicine alle FS è trapelato che la mancanza del materiale rotabile è direttamente o indirettamente imputabile a problemi legati alla disponibilità delle risorse umane dell’azienda.
Ci auguriamo che tali voci siano prive di ogni fondamento, atteso che il trasporto ferroviario riguarda un servizio pubblico essenziale. Auspichiamo che la situazione torni tempestivamente alla normalità e che il gestore garantisca tutti i collegamenti previsti dal contratto di servizio; sollecitiamo inoltre la Regione a vigilare sul rispetto del contratto e nel caso all’applicazione delle penalità ivi previste.
Continuando quel percorso collaborativo e partecipativo intrapreso tra le parti, invitiamo la Regione a convocare al più presto un incontro per analizzare assieme lo stato di avanzamento dei lavori di ammodernamento del materiale rotabile, atteso che il restyling delle vecchie Ale 801 dovrebbe essere terminato a breve, e programmando in maniera tempestiva e con il dovuto anticipo eventuali variazioni all’orario invernale 2011 – 2012.
L’incontro a nostro avviso è indispensabile per poter affrontare la ns. proposta relativa alla costituzione della Consulta Regionale degli Utenti Ferroviari, per la quale l’Assessore Riccardi aveva espresso già pubblicamente il suo parere favorevole.
Certi di un Vostro positivo riscontro, cogliamo l’occasione per porgervi i nostri migliori saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

martedì 17 maggio 2011

Al via “Operazione stazioni minori”: il Comitato sollecita una maggior collaborazione tra Enti locali, Regione e Trenitalia per recuperare le piccole stazioni non custodite.

La Regione ha comunicato che per tutta la durata dei lavori di manutenzione della linea Gemona-Tarcento, saranno rispettate le coincidenze per Trieste e Venezia. I lavori stanno comportando ritardi dei convogli fra i 5 e i 10 minuti e per ora non stanno causando gravi disservizi, se non qualche sporadico ritardo di poco superiore rispetto alle previsioni, peraltro fisiologicamente tollerabile tenuto conto delle difficoltà correlate alle complicate mansioni previste nelle operazioni di sostituzione sia delle traversine che dei binari.
Ribadiamo la nostra soddisfazione per l’attenzione che Regione FVG e Direzione Regionale Trenitalia dimostrano nei confronti dell’Utenza dell’Alto Friuli; il miglioramento del servizio è evidente, a partire dalle comunicazioni a bordo treno e dal coordinamento nella gestione delle coincidenze a Udine, come nel caso in esame.
Mantenendo ben saldi i piedi a terra, possiamo dire che l’Alto Friuli può essere considerato un vero e proprio “laboratorio virtuoso” del servizio ferroviario regionale: tanti sono stati i risultati ottenuti, anche se tanti sono ancora gli obiettivi da raggiungere per garantire agli utenti un servizio al passo con i tempi.
L’instaurazione di un fattivo dialogo tra Comitato, Regione e Trenitalia ha permesso di capire le reciproche esigenze e assumere un metodo di lavoro condiviso, rispettando le competenze e le professionalità.
Non solo lamentele quindi, ma proposte che talvolta si sono trasformate in fatti concreti a vantaggio dell’Utenza: da sempre riteniamo che gli Utenti debbano fornire il proprio contributo, in quanto rappresentano il “termometro” del servizio. Per questo motivo, il Comitato sta promuovendo con decisione l’idea di una Consulta Regionale degli Utenti Ferroviari per garantire la partecipazione dei viaggiatori rappresentati al processo di programmazione del sistema ferroviario regionale, favorendo così il confronto e lo scambio di informazioni.
Senza alcuna polemica, rileviamo che alcuni rappresentanti del movimento pendolari continuano a teorizzare idee e progetti faraonici, destinati a rimanere lettera morta, utilizzando peraltro la stampa solo per creare polemiche gratuite fini a se stesse. I fatti dimostrano infatti che questa linea ha dato un modesto contributo costruttivo, mentre in Alto Friuli, grazie ad azioni mirate ed organizzate, si è riusciti a migliorare sensibilmente lo standard qualitativo del servizio, sensibilizzando nelle giuste forme sia le Istituzioni che Trenitalia, le quali hanno avviato un serio processo di ammodernamento del servizio, dando risposte concrete al territorio (la riapertura della biglietteria di Gemona, l’eliminazione della maggiorazione integrata SAF e i lavori di rifacimento delle pensiline della stazione di Udine ne sono gli esempi più lampanti).
A fine anno, grazie all’impegno della Regione FVG, prenderà corpo il progetto comunitario MICOTRA, che garantirà 4 collegamenti giornalieri Udine – Villach. Il Friuli ferroviario ritornerà così ad essere collegato con la vicina Austria e la Pontebbana tornerà a essere il fulcro dei collegamenti transfrontalieri.
Dopo i risultati ottenuti e il dialogo fattivamente instaurato, riteniamo ora necessario dare avvio ad una seconda fase, coinvolgendo maggiormente e in maniera più capillare gli Enti Locali e tutti i portatori di interesse, affinché si crei una vera e propria sinergia tra tutte le Autorità e i portatori di interesse che possa permettere una miglior gestione del servizio sul territorio. Per questo ci siamo posti altri importanti obiettivi da raggiungere:
- OPERAZIONE STAZIONI MINORI: è questo lo slogan che abbiamo coniato per sensibilizzare le Istituzioni e gli Enti Locali per recuperare e potenziare le piccole stazioni remotizzate, le quali costituiscono veri e propri centri di interesse nella vita delle nostre Comunità. L’iniziativa prevede l’impegno di RFI e il coinvolgimento diretto dei Comuni e della Regione per garantire l’implementazione dei servizi (es. installazione di biglietterie self service ove mancanti), migliorando l’accesso, la sosta e la sicurezza dei passeggeri (es. apertura delle sale di aspetto e dei servizi igienici).
Il progetto riguarda le stazioni remotizzate, oggi prive di custodia, che sono interessate da una frequentazione inferiore a 250 persone al giorno: l’intento è quello di recuperarle e farle diventare elementi importanti della vita dei cittadini, dando la possibilità di utilizzo anche per finalità sociali e ricreative, garantendo la sicurezza e il decoro degli ambienti e delle aree limitrofe.
- POTENZIAMENTO DEI TRENI SPOT: il lancio di campagne promozionali finalizzate ad incentivare l’utilizzo dei treni spot, quali mezzi di spostamento alternativi all’auto in occasione dello svolgimento di manifestazioni aventi carattere regionale o nazionale (es. Friuli Doc, Barcolana, Festa della Zucca, ecc.).
- TRENO + BICI: favorire l’agevolazione di specifiche convenzioni per incentivare il turismo ecologico, sfruttando in particolare le potenzialità della Ciclovia Alpe Adria o del Bici Sharing nelle città.
- DISTRIBUZIONE DI ORARI TASCABILI: la pubblicazione di un orario in formato tascabile per singola linea ferroviaria regionale, sponsorizzata da privati o da Istituzioni - Enti locali che intendano promuovere eventi e / o manifestazioni.
- INTERMODALITA’ FERRO – GOMMA: favorire sistemi integrati di trasporto, razionalizzando le corse attuali, eliminando i doppioni e garantendo un servizio efficiente su tutto l’arco della giornata.
Da ultimo, tante voci circolano sulla possibilità di un abbandono dalla guida dei trasporti regionali dell’Assessore Riccardi, per assumere un altro prestigioso incarico istituzionale. Non entrando nel merito di questa decisione così delicata, non possiamo altro che testimoniare il gran lavoro svolto fino ad oggi dall’Assessore. Certamente i momenti di tensione e disaccordo non sono mancati, ma i risultati e soprattutto il metodo di lavoro condiviso pian piano col tempo stanno dando ragione a questo tipo di confronto.
Se Riccardi abbandonerà, certamente perderemo una persona capace e preparata, che ha il merito e soprattutto il coraggio di aver iniziato questo lungo processo di ristrutturazione del sistema ferroviario in Friuli.
Il nostro auspicio è che questo processo non si fermi, anzi, prosegua sempre più veloce e spedito, rispettando le tappe che ci si è prefissati, a partire dal rinnovo del materiale rotabile.
Parafrasando una frase dell’Assessore “questa è una partita lunga, che deve essere giocata da tutti in quanto o si vince tutti assieme o si perde tutti assieme”. Del domani non v’è certezza, tuttavia siamo certi che se si continuerà a lavorare con metodo, confrontandosi senza paura, altri importanti risultati non tarderanno ad arrivare.
Il Comitato è pronto a fare la sua parte, rispettando ruoli e competenze altrui, noi ce la metteremo tutta, l’abbiamo dimostrato e per questo non molleremo.
Buon viaggio !

giovedì 5 maggio 2011

Moretti: priorità al Corridoio Adriatico-Baltico potenziando la Pontebbana.

Se il progetto del Corridoio ferroviario Ovest-Est rimane e deve venir rispettato nella sua dignità, la priorità di oggi è rappresentata dalla direttrice Sud-Nord, oltre le Alpi verso l’Austria, facendo perno sulla linea Pontebbana, ancora poco sfruttata”. Lo ha detto Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, nel corso del suo intervento al Convegno “Costruire le reti, fare rete”, promosso nell’ambito della sesta edizione del Festival delle Città Impresa a Venezia.
Secondo Moretti, è indubbio che il bacino turco e delle Repubbliche dell’ex Jugoslavia, avrà bisogno del Corridoio V verso l’Est Europa e di un’asse lungo i Balcani, anche in considerazione delle potenzialità della Serbia e degli investimenti Fiat in questo Paese. Tuttavia, poiché occorre del tempo affinché maturino economie e prospettive legate all’area balcanica e da qui verso la Turchia, oggi sembra più urgente sviluppare il Corridoio Nord – Sud, potenziando la linea Pontebbana in direzione dell'Austria.
Ed è proprio in riferimento alla direttrice baltico-adriatico che – come ha confermato l’assessore ai Trasporti della Regione Friuli, Riccardo Riccardi – Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, assieme al ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, stanno lavorando per proporre a Bruxelles una sua estensione Sud, in direzione alto Adriatico, in connessione con i porti di Trieste, Monfalcone, Venezia e Ravenna.
Durante l’incontro l’AD di Ferrovie ha annunciato che l’alta velocità (TAV) sbarcherà a Venezia non prima del 2020. "La Tav collegherà Milano a Venezia tra il 2019 e il 2020, se si rispetterà l’attuale ritmo di realizzazione tenuto sulla tratta in costruzione Milano-Treviglio - ha precisato Moretti - così il Nordest non sarà più emarginato da questa importante infrastruttura che già collega i due grandi poli italiani, Roma e Milano. Manca il terzo, il quadrilatero Treviso-Vicenza-Padova- Venezia. E si cureranno i raccordi verso il Brennero, l’asse internazionale che ci lega alla Germania e verso l’est in due direzioni, Austria e Slovenia. È fondamentale poi finire di potenziare la linea "Pontebbana" che ci collega a Vienna e al Nord Europa".
Più dubbioso il n. 1 di Fs per la tratta Venezia-Trieste, parte del Corridoio europeo 5 (Kiev-Lisbona). "Trieste e Lubiana non hanno bacini di passeggeri sufficienti a ripagare l’opera. Ci sono problemi finanziari da noi e maggiori in Slovenia. Il progetto comunque rimane" ha chiarito Moretti.
Per il top manager "si procederà usando in maniera razionale i soldi che saranno dati che non sono infiniti». Ma ha fatto capire che senza schei di ritorno sugli investimenti non c’è da sperare in project financing, capitali privati per finanziare la Tav. «I privati sono i benvenuti - ha detto l’ad di Fs - ma se si impegnano anche nella progettazione e gestione della linea. Se devono solo prestare soldi non servono, sul mercato mondiale troviamo capitali più a buon mercato".

domenica 1 maggio 2011

Il Comitato è anche su facebook

Il Comitato ora lo trovi anche su facebook.
Alcuni amici hanno creato un gruppo denominato QUELLI CHE ASPETTANO ... IL TRENO GEMONA - UDINE // E RITORNO,
Il gruppo intende con la giusta ironia sdrammatizzare “la vita del pendolare”, informando e sensibilizzando i navigatori sui problemi quotidiani degli utenti dell’Alto Friuli e non solo.
E’ un altro modo per condividere col sorriso e la giusta filosofia, la quotidianità del pendolare, contribuendo al tempo stesso allo scambio di informazioni, segnalazioni e suggerimenti utili al miglioramento degli standards qualitativi del servizio.
Iscriviti e fai anche tu parte della compagnia !
Buon viaggio !