Non possiamo non replicare alla lettera di Trenitalia pubblicata sul Messaggero Veneto di venerdì 16 maggio.
Ennesima dimostrazione della totale mancanza di rispetto nei confronti delle migliaia di pendolari regionali, che da mesi subiscono incolpevoli i disservizi e le inefficienze di una società incapace a svolgere diligentemente il proprio dovere.
I numeri sono insindacabili e la situazione di disservizio è sotto gli occhi di tutti.
Trenitalia dovrebbe solo chiedere SCUSA ai pendolari friulani per un servizio imbarazzante, sempre più scadente e per l’incapacità conclamata nell’affrontare le criticità da anni denunciate dai Comitati dei Pendolari.
La lettera diffusa dall’Ufficio Stampa di Trenitalia è scritta con la presunzione di chi dall’alto del suo piedistallo si ritiene intoccabile.
Assistiamo allibiti a una situazione paradossale dove un’azienda anziché attivarsi per migliorare il servizio offerto verso i propri clienti, fa di tutto invece per vessarli, prendendoli persino in giro !
Tutto però a un limite e ora la misura è colma: non tollereremo ulteriori affronti e offese. Seguendo quanto fatto da altri Comitati in altre regioni italiane, siamo pronti a tutelare i nostri diritti in ogni sede competente, compresa quella giudiziaria.
Abbiamo già invitato la Regione, anch’essa parte lesa come noi pendolari, a non pagare a Trenitalia il corrispettivo previsto dal contratto di servizio (circa 40 milioni di euro).
Su quanto affermato da Trenitalia puntualizziamo:
1) sulla contestazione dei numeri del nostro monitoraggio: il report prende in esame i dati ufficiali tratti dal sito Viaggiatreno di Trenitalia. Quindi se Trenitalia contesta i numeri afferenti a ritardi e soppressioni significa che contesta se stessa !
2) Informazione all’Utenza: chi viaggia sa che il servizio è lasciato alla discrezionalità del capotreno di turno. Un tempo gli annunci rientravano nelle normali mansioni del capotreno, oggi invece l’informazione è lasciata alla buona volontà dei singoli ! Da anni chiediamo miglioramenti dell’informazione, la quale deve essere tempestiva ed efficace. Un problema risolvibile a costo zero; siamo nell’era di internet e con tutte le tecnologie esistenti Trenitalia non riesce ad offrire un’informazione soddisfacente !
Basterebbe seguire l'esempio di FUC, l'unica che svolge un'informazione di qualità
3) Orario cadenzato: Trenitalia scarica sulla Regione la responsabilità dei disservizi legati all’orario cadenzato, negando che i ritardi e le soppressioni siano dovute a guasti riconducibili al materiale rotabile.
La verità è che l’orario è stato mal progettato e che il materiale rotabile, vetusto e senza manutenzione (basta vedere le livree delle rotabili ruggini e scrostate) non è in grado di garantire la traccia oraria.
Un orario che non è mai stato condiviso con gli utenti e che a distanza di 6 mesi, nonostante i suggerimenti e le richieste, Trenitalia non riesce ad introdurre neppure semplici modifiche (es. anticipi di 5/10 min. necessari per garantire le coincidenze dei treni a Udine).
4) Nuovi treni CAF: senza entrare nel merito della problematica, divenuta una vera e propria soop opera (!), da quanto riferitoci dalla Regione, Trenitalia non pare proprio soggetto estraneo alla questione visto che i funzionari della Direzione Centrale Infrastrutture della Regione FVG hanno recentemente incontrato l’AD di Trenitalia, Vincenzo Soprano, per cercare di velocizzare il processo burocratico posteriore alla concessione dei certificati di omologazione in maniera tale da velocizzare l’entrata in esercizio dei treni.
5) Pulizia dei treni: più che i risultati di un discutibile sondaggio parlano i fatti. Basta salire e sedersi su un treno e si avranno subito tutte le risposte del caso ! Trenitalia parla di un sondaggio svolto da una società indipendente ... pagata da chi ?
Ennesima dimostrazione della totale mancanza di rispetto nei confronti delle migliaia di pendolari regionali, che da mesi subiscono incolpevoli i disservizi e le inefficienze di una società incapace a svolgere diligentemente il proprio dovere.
I numeri sono insindacabili e la situazione di disservizio è sotto gli occhi di tutti.
Trenitalia dovrebbe solo chiedere SCUSA ai pendolari friulani per un servizio imbarazzante, sempre più scadente e per l’incapacità conclamata nell’affrontare le criticità da anni denunciate dai Comitati dei Pendolari.
La lettera diffusa dall’Ufficio Stampa di Trenitalia è scritta con la presunzione di chi dall’alto del suo piedistallo si ritiene intoccabile.
Assistiamo allibiti a una situazione paradossale dove un’azienda anziché attivarsi per migliorare il servizio offerto verso i propri clienti, fa di tutto invece per vessarli, prendendoli persino in giro !
Tutto però a un limite e ora la misura è colma: non tollereremo ulteriori affronti e offese. Seguendo quanto fatto da altri Comitati in altre regioni italiane, siamo pronti a tutelare i nostri diritti in ogni sede competente, compresa quella giudiziaria.
Abbiamo già invitato la Regione, anch’essa parte lesa come noi pendolari, a non pagare a Trenitalia il corrispettivo previsto dal contratto di servizio (circa 40 milioni di euro).
Su quanto affermato da Trenitalia puntualizziamo:
1) sulla contestazione dei numeri del nostro monitoraggio: il report prende in esame i dati ufficiali tratti dal sito Viaggiatreno di Trenitalia. Quindi se Trenitalia contesta i numeri afferenti a ritardi e soppressioni significa che contesta se stessa !
2) Informazione all’Utenza: chi viaggia sa che il servizio è lasciato alla discrezionalità del capotreno di turno. Un tempo gli annunci rientravano nelle normali mansioni del capotreno, oggi invece l’informazione è lasciata alla buona volontà dei singoli ! Da anni chiediamo miglioramenti dell’informazione, la quale deve essere tempestiva ed efficace. Un problema risolvibile a costo zero; siamo nell’era di internet e con tutte le tecnologie esistenti Trenitalia non riesce ad offrire un’informazione soddisfacente !
Basterebbe seguire l'esempio di FUC, l'unica che svolge un'informazione di qualità
3) Orario cadenzato: Trenitalia scarica sulla Regione la responsabilità dei disservizi legati all’orario cadenzato, negando che i ritardi e le soppressioni siano dovute a guasti riconducibili al materiale rotabile.
La verità è che l’orario è stato mal progettato e che il materiale rotabile, vetusto e senza manutenzione (basta vedere le livree delle rotabili ruggini e scrostate) non è in grado di garantire la traccia oraria.
Un orario che non è mai stato condiviso con gli utenti e che a distanza di 6 mesi, nonostante i suggerimenti e le richieste, Trenitalia non riesce ad introdurre neppure semplici modifiche (es. anticipi di 5/10 min. necessari per garantire le coincidenze dei treni a Udine).
4) Nuovi treni CAF: senza entrare nel merito della problematica, divenuta una vera e propria soop opera (!), da quanto riferitoci dalla Regione, Trenitalia non pare proprio soggetto estraneo alla questione visto che i funzionari della Direzione Centrale Infrastrutture della Regione FVG hanno recentemente incontrato l’AD di Trenitalia, Vincenzo Soprano, per cercare di velocizzare il processo burocratico posteriore alla concessione dei certificati di omologazione in maniera tale da velocizzare l’entrata in esercizio dei treni.
5) Pulizia dei treni: più che i risultati di un discutibile sondaggio parlano i fatti. Basta salire e sedersi su un treno e si avranno subito tutte le risposte del caso ! Trenitalia parla di un sondaggio svolto da una società indipendente ... pagata da chi ?