Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 27 aprile 2012

Il Comitato: 15 giorni per migliorare l'informazione altrimenti abbandoneremo il Tavolo di Lavoro. Pronti ad altre forme di protesta civili

Di seguito si pubblica il comunicato stampa all'esito dell'ultimo incontro del nostro Direttivo. ringraziamo vivamente tutte le persone (e sono state tante!)  che ci hanno segnalato gli episodi di disservizio e fatto pervenire la loro opinione e i oro suggerimenti .  

"Il Direttivo del Comitato Pendolari Alto Friuli, dopo aver assunto le necessarie informazioni e testimonianze in ordine agli ultimi episodi di disservizio verificati lungo la linea Udine-Tarvisio, comunica che non prenderà parte alla prossima sessione del Tavolo di Lavoro che verrà convocata dalla Regione FVG, fintanto che Trenitalia non garantirà le minime condizioni del servizio, soprattutto quelle legate all'informativa alla Clientela.
La decisione è giustificata dall'immobilismo del Gestore e dal fatto che non sono stati rispettati gli impegni assunti da Trenitalia durante le ultime sessioni del Tavolo di Lavoro. A tal fine riteniamo di interrompere la nostra partecipazione al Tavolo, fintanto non verificheremo sul campo che Trenitalia riuscirà a garantire un'informazione accettabile a bordo treno e in stazione; condizione che riteniamo basilare per l'offerta di un servizio decoroso.
Il Comitato non lamenta le soppressioni dovuti ai guasti al vecchio materiale rotabile o i ritardi dovuti ai lavori di manutenzione alla linea ferroviaria, ma condanna la disorganizzazione aziendale di Trenitalia, la quale in situazioni di criticità risulta incapace a far fronte persino a piccole questioni legate all'elementare assistenza della clientela.
Come già rilevato si tratta di problematiche la cui risoluzione non prevede alcun costo e non legate al malfunzionamento delle vecchie rotabili, bensì unicamente alla condotta del personale viaggiante a bordo treno o in stazione.
A tal fine, se la situazione dell'informativa all'Utenza non migliorerà entro le prossime due settimane, nostro malgrado, saremo costretti a disertare prossimo Tavolo di Lavoro, proclamando altresì una mobilitazione dei Pendolari, con l'avvio di forme di protesta civili e legittime, volte a denunciare in tutte le sedi competenti le omissioni e le vessazioni che quotidianamente i pendolari dell'Alto Friuli sono costretti a subire; Utenti che dall’inizio dell’anno risultano i più penalizzati dell’intera regione.
Ci preme sottolineare che vi è piena condivisione di vedute con la Regione FVG in ordine al programma di ammodernamento del servizio e in particolare con l'Assessore Riccardi, il quale fino ha oggi è stato per noi un punto di riferimento costante.
A dimostrazione di questo rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione, comunichiamo altresì che il sodalIzio ha deciso di far pubblicare a sua cura e spese un depliant informativo che illustrerà tutti gli orari dei treni in circolazione lungo la linea Udine-Tarvisio, compresi quelli del progetto UE Micotra, che a breve copriranno la tratta Udine-Villach. L’opuscolo verrà distribuito gratuitamente agli utenti e messo a disposizione dei cittadini presso i principali punti di interesse dei Comuni dell’Alto Friuli. Il fine dell’iniziativa è ovviamente quella di sensibilizzare l’opinione pubblica all'utilizzo del treno come mezzo di spostamento di massa. " 

sabato 21 aprile 2012

Se continueranno i disservizi abbandoneremo il Tavolo di Lavoro con Trenitalia e Regione FVG. Così ci sentiamo presi in giro.

Continua la sofferenza dei pendolari dell'Alto Friuli, bersagliati da episodi di disservizio causati non solo dalla situazione dei vecchi treni.
La situazione dopo l'ultimo incontro del Tavolo di Lavoro tra Comitati Pendolari, Trenitalia e Regione FVG, aveva segnalato un lento, ma progressivo miglioramento del servizio, rispetto all'incredibile serie di soppressioni di inizio anno.
Purtroppo ogni volta che si intravede un passo in avanti, arriva puntuale la doccia fredda. Soppressioni ed episodi al limite del drammatico.
Dopo la soppressione del treno R. 6019 Tarvisio-Udine di martedì e lo svenimento di una passeggera a bordo di una corriera di linea della Saf, a causa del superaffollamento, tra giovedì e venerdì abbiamo assistito ad altri episodi che ci lasciano letteralmente senza parole. Non ci lamentiamo per le soppressioni causate dai guasti al vecchio materiale rotabile, il quale verrà sostituito entro l’anno dai nuovi treni, ma dalla pessima organizzazione del Gestore, incapace a far fronte a queste situazioni di disagio informando adeguatamente l’utenza e offrendo validi mezzi sostitutivi.
Giovedì 19 sul treno R. 5988 Udine-Carnia, all'arrivo a Gemona verso le 18.45, cinque passeggeri sono rimasti "prigionieri del treno", a causa di una porta bloccata e non segnalata da apposito cartello. Inutile ogni tentativo da parte degli utenti di raggiungere la carrozza successiva, il treno riparte con loro a bordo... Come sempre dopo il danno la beffa: il capotreno immediatamente avvisato del fatto, si è lasciato scappare "scommetto che si tratta della porta del penultio vagone". Allora lo sapevi? E perché non si è fatto un avviso, invitando l'utenza a servirsi delle altre porte? I cinque sfortunati passeggeri sono stati costretti a raggiungere Carnia, per poi scendere a Gemona alle 18.10 con il treno R. n. 6033. Risultato: 25 minuti di gita turistica !
Venerdì 20, stesso treno, altra odissea. Poco dopo aver oltrepassato Bivio Vat il treno, una vecchia Ale 801, si guasta in maniera irrimediabile. Necessario rimorchiare il treno con un mezzo di soccorso sino alla stazioncina di Bivio Vat. Alle 18.50, i passeggeri sono sul marciapiede della stazione. Nel mentre a Udine si decide di far ritardare di 15 minuti la partenza del treno R. 2862 Udine-Tarvisio delle ore 18.47. Il treno 2862 potrebbe essere la salvezza per i passeggeri del 5988 fermi a Vat a soli 5 km. Invece il treno 2862 non si ferma e tira dritto, lasciando a terra una trentina di persone (vedi foto). Il bus sostitutivo arriverà solo alle ore 19.45 ... poi pian piano gli utenti hanno raggiunto le loro destinazioni, con circa 2 ore di ritardo ! Perché non fermare il 2862? Troppo difficile vero?
Il guasto del treno R. 5988 ha ovviamente fatto saltare la corsa di ritorno, ovvero il treno R. 6035 Carnia-Udine delle ore 19.56, il quale è stato soppresso.
Episodi che ci lasciano esterrefatti, così come le dichiarazioni apparse venerdì sul Messaggero Veneto dell'AD di SAF Gino Zottis, e relative alla polemica sulla mancanza di coordinamento tra SAF e Trenitalia in ordine al servizio integrato e in particolare sulla mancanza di un bus sostitutivo a fronte della soppressione del treno di martedì mattina.
In primis ricordiamo all'ing. Zottis che sarebbe più corretto rispondere direttamente al reclamante con uno scritto e non tramite la stampa, atteso che il Comitato ha inoltrato formale protesta a Saf dell'accaduto! Poi Zottis riferisce che la corriera sostitutiva martedì c'era, è solo arrivata a Gemona con oltre 30 minuti di ritardo. Peccato però che nessuno fosse a conoscenza di questo. Chiedere un annuncio o una segnalazione sui tabelloni è forse pretendere troppo? E' possibile che qualcuno pensi che i pendolari alle 7.30 di mattina si mettano fuori dalla stazione a scrutare l'orizzonte, aspettando l'arrivo di una corriera, che forse arriverà o forse no ? Chiediamo almeno il buon gusto di tacere in questi casi!
La situazione è davanti agli occhi di tutti, SAF non è immune da colpe, e non capiamo il coraggio di certe affermazioni. visto che gestisce unitamente a Trenitalia il servizio integrato lungo la Udine-Tarvisio.
A quanto ci risulta SAF non è un subappaltatore a chiamata di Trenitalia, ma garantisce in autonomia un dato numero di corse lungo la linea, e non può pretendere di scaricare le proprie responsabilità su altri.
Visti gli ultimi gravi episodi verificati e la situazione di immobilismo, il Direttivo del Comitato, per protesta sta vagliando l'ipotesi di abbandonare la prossima sessione del Tavolo di Lavoro con Regione FVG e Trenitalia. Nonostante gli sforzi della Regione e dell'Assessore Riccardi, al quale non vanno imputate colpe particolari, notiamo che Trenitalia non è assolutamente in grado di garantire uno standard accettabile del servizio. Ci sentiamo letteralmente presi in giro e pertanto nonostante le promesse è inutile sedersi ad un tavolo di lavoro improduttivo di risultati. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire …
E' proprio la mancanza di informazioni all'utenza, la principale causa di disservizi: lo abbiamo denunciato in tutte le maniere, ma i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto.
E' intollerabile che non si riescano a fare dei semplici annunci a bordo treno. In questo caso non si ci sono giustificazioni tecniche, non si tratta di problemi legati ai treni vecchi, ma unicamente inerente le risorse umane. Mentre alcuni diligenti capotreno effettuano gli annunci, altri restano incredibilmente muti e poi si registrano le situazioni di disservizio denunciate. 
Nei prossimi giorni il Direttivo del Comitato si riunirà per assumere la decisione, la quale verrà comunicata con una lettera all'Assessore Riccardi, l'unico fino ad oggi in grado di garantire un certo supporto alle ragioni dei Pendolari. La misura è ormai colma, ora pretendiamo di vedere già dalla prossima settimana un radicale cambio di rotta, a cominciare dalla gestione degli annunci a bordo treno e in stazione.
A prescindere dalle pretestuose giustificazioni di SAF, chiediamo alla Regione di verificare nel suo complesso la situazione del servizio integrato in Alto Friuli, ove la confusione regna sovrana e ogni gestore fa ciò che vuole, a tal punto che sembra che i due vettori si facciano concorrenza alla faccia dell’integrazione.
I casi di mancato coordinamento sono evidenti, basti pensare che da oltre 1 anno dalla nostra denuncia il bus SAF non entra nel piazzale della Stazione di Tricesimo, ma si ferma a oltre 200 metri di distanza a causa di un albero ! Senza ricordare poi gli spiacevoli episodi di pendolari scaricati a bordo della ss13 ... ma SAF di ciò non è responsabile !
Fino ad oggi non abbiamo mai richiesto chiarimenti su come vengano ripartiti i costi e le entrate tra i due vettori, ma effettivamente sarebbe interessante capire se SAF, per le corse del servizio integrato benefici delle risorse previste dal contratto della gomma TPL stipulato con la Provincia di Udine, ovvero se per le medesime corse percepisca anche una quota derivante dal contratto di servizio ferroviario.
Regione e Trenitalia stanno studiando la programmazione di un orario cadenzato, che dovrebbe entrare a regime entro giugno 2013, ebbene nel caso dell'Alto Friuli si incominci a pianificare anche con SAF un vero coordinamento tra il servizio su ferro e quello su gomma, in maniera da favorire un'efficiente intermodalità treno-bus e garantire così un servizio capillare ed efficiente sul territorio.

mercoledì 18 aprile 2012

La dura vita del pendolare: una sofferenza continua

Dopo l’esito positivo dell’ultimo incontro con Regione FVG e Trenitalia e dopo aver accertato un netto miglioramento del servizio nel corso delle ultime due settimane, eravamo ottimisti per il futuro, soprattutto in considerazione dello sviluppo del piano di riammodernamento del servizio ferroviario regionale, che avrà culmine all’inizio del 2013 con l’arrivo dei nuovi treni e l’introduzione di un orario cadenzato.
Purtroppo ogni volta che si fa un passo in avanti, “sognando  il servizio del futuro, poi succede qualcosa di negativo, che ci fa ricadere nuovamente “nel dramma”, facendoci tornare subito con i piedi per terra …
L’episodio in questione è dato dalla soppressione del treno R. 6019 Tarvisio-Udine delle ore 6.36 di martedì 17 aprile scorso. Non si conoscono le cause della soppressione del treno, il quale non è stato sostituito da bus, lasciando così a piedi più di un centinaio di persone in attesa nelle stazioni di Tarvisio, Pontebba, Carnia, Venzone, Tarcento e Tricesimo.
Ai pendolari di Gemona e Artegna è andata però meglio, atteso che questi “privilegiati” hanno potuto beneficiare dell’autocorsa SAF n. 705 in partenza da Gemona alle ore 7.25 e diretta a Udine. Il bus in questione è partito già carico di pendolari e ad Artegna ha imbarcato gli ultimi “fortunati” mentre a piedi sono rimasti tutti gli altri utenti in attesa nelle fermate successive.
Fin qui normale amministrazione per un pendolare … se così si può dire, visto che per oltre 50 minuti alcuni utenti hanno viaggiato in piedi e stipati come sardine, ma perlomeno hanno potuto ridurre il disagio dato dalla soppressione del treno.
La situazione sul bus - in base al racconto dei pendolari  - era al limite dell’umano: gente in piedi in ogni spazio e mancanza d’aria. Inevitabile in questi casi che accada quello che normalmente può accadere, ovvero il verificarsi di qualche malore. Una signora infatti non ha retto alla situazione ed è svenuta quando l’autobus stava raggiungendo Udine.
L’autista, al quale non si possono imputare colpe, ha provveduto a prestare immediato soccorso all’utente, fermando l’autobus e facendo prendere aria alla sfortunata passeggera. Nulla di grave per fortuna, salvo registrare l’ennesimo episodio di mala gestio.
La mattinata del 17 è proseguita con l’ulteriore sofferenza dei viaggiatori del treno R. n. 5983 Carnia-Udine delle ore 8.20, visto che il treno ha raggiunto Udine con oltre 20 minuti di ritardo a causa di un guasto a un segnale all’altezza di Tarcento.
Nonostante i progressi fatti, ci vediamo costretti a denunciare questa cronica situazione di disservizio, che origina dalla disorganizzazione di Trenitalia e dalla mancanza di un vero e proprio coordinamento con SAF Autoservizi FVG, la quale non è assolutamente immune da colpe, visto che il servizio lungo la linea Udine-Tarvisio risulta integrato e permette di viaggiare in maniera indistinta su entrambi i vettori con il pagamento di un medesimo titolo di viaggio..
Lo abbiamo già denunciato altre volte, i pendolari non sono merci, ma persone (!), che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a lavoro o per studio, e da Cittadini chiedono solo di essere trattati con dignità e rispetto!
Quella dignità che purtroppo manca invece a certi responsabili di Trenitalia e SAF, i quali sono dei professionisti solo nello “scarico delle responsabilità”, veri maghi nel trincerarsi dietro a regolamenti e normative.
Ci domandiamo dov’erano quei funzionari che dovevano decidere quali soluzioni adottare a fronte della cancellazione del treno R. 6019. Forse, vista l’ora, erano ancora a letto ?
Non vorremmo che la colpa dell’episodio venisse attribuita - come sempre succede - all’ultima ruota del carro, ovvero al povero autista, che in questo caso ha fatto solo quello che poteva fare.
Cari Signori, viviamo un momento difficile, una crisi economica mai vista prima, dove un litro di benzina costa quasi 2 euro, ma al tempo stesso alcuni funzionari sono pagati a peso d’oro … discorso noto e arcinoto purtroppo!
Serve sobrietà e soprattutto serietà; in altri Paesi ci sono Ministri che si dimettono per aver copiato una tesi di laurea, da noi invece quel semplice atto di responsabilità e al tempo stesso di civiltà, dato dalle dimissioni non fa invece mai capolino nella mente di questi pseudo manager. Pseudo perché di manageriale questi non hanno proprio nulla, visto che non sono in grado nemmeno di organizzare una corriera sostitutiva !

sabato 14 aprile 2012

Tavolo di Lavoro: Comitati dei Pendolari soddisfatti. Niente bonus sconto ma presto arrivano nuovi servizi

Nessun bonus-sconto per i 20 mila pendolari della Regione, ma un servizio migliore e da subito. Questo è l’esito dell’incontro di martedì scorso tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari e Trenitalia. Nonostante la Regione FVG non sia contraria al riconoscimento del bonus, la normativa vigente non permette l’erogazione di una siffatta agevolazione, la quale risulterebbe contra legem.
I Comitati non fanno drammi: il bonus non è un dogma, anche se certamente rappresenta una forma di ristoro del danno civile.
Come detto, non ci sono le condizioni normative, atteso che la Legge Regionale n. 23/2007 e lo stesso contratto di servizio non prevedono la possibilità di destinare le penali contrattuali a sconti in favore della clientela, ma unicamente ad interventi volti a miglioramenti della qualità del servizio.
Si tratta indubbiamente di un handicap da superare al più presto; a tal fine il nostro Comitato ha richiesto all’Assessore Riccardi di procedere nel più breve tempo possibile ad adeguare la normativa regionale in materia, apportando le necessarie modifiche, svolgendo tra l’altro uno studio comparato con quelle delle altre regioni, ove il bonus è già una realtà e con la stessa normativa UE.
Le penali contrattuali verranno ugualmente utilizzate per migliorare la qualità del servizio. Regione FVG e Comitati hanno deciso di destinare l’importo delle multe per un intervento mirato e simbolico, che potrebbe essere individuato nell’acquisto o nella riqualificazione di una carrozza per la formula “Treno+Bici”, per favorire il turismo verde, specie lungo le linee ferroviarie ove sono presenti Ciclovie, come l’Alpe Adria
A prescindere dalla destinazione della penale contrattuale, la notizia più attesa è però quella che il servizio è pian piano rientrato nella normalità, dopo che si era registrata una situazione insostenibile. Le soppressioni sono quasi scomparse, mentre i ritardi sono più contenuti.
I pendolari dell’Alto Friuli dovranno tuttavia "stringere ancora i denti" ancora fino a fine maggio, quando si concluderanno i lavori di manutenzione alla galleria posta tra Carnia e Pontebba; lavori che sono causa di alcuni ritardi. La situazione è tuttavia migliorata dopo la dura presa di posizione del nostro Comitato, che ha denunciato i disservizi a Trenitalia con la lettera del 4 aprile scorso. Il Direttore di Trenitalia, Maria Giaconia, ha garantito che gli eventuali ritardi saranno contenuti entro i 10 minuti e che l’informazione verrà migliorata sia a bordo treno che in stazione, specie per garantire le coincidenze a Udine. I risultati del lavoro di Trenitalia negli ultimi giorni ci rendono fiduciosi.
La riunione è servita poi per discutere su altre tematiche quali:
1) bando di gara per l’affido del servizio: dopo l’incontro svolto a Roma il 2 aprile scorso tra l’Assessore Riccardi e l’AD di FS Mauro Moretti, l’Assessore ha confermato che "c’è piena condivisione sull’importanza dello strumento contrattuale, sulle modalità e sui tempi per arrivare alla gara per l’assegnazione del servizio". La predisposizione del bando non tarderà, anche se i tempi della gara non saranno certamente brevi (un anno circa), visto che l’iter burocratico non appare dei più semplici. A prescindere delle tante “fantasie” che si leggono sui giornali, non sembra che ci siano tante compagnie (es gli austriaci di OBB) pronte a partecipare alla gara, vista la marginalità del mercato friulano. Anche a tal proposito Riccardi ha confermato, come «ipotesi di lavoro», l’idea di una partnership Regione FVG-Trenitalia per gestire il servizio. Questo permetterebbe la presenza della Regione come garante del servizio, riferendosi alla compagnia ferroviaria regionale Ferrovia Udine-Cividale (FUC). Ipotesi di lavoro che verrà valutata attentamente visti i tempi di ristrettezza economica, che non ci vede per nulla contrari e che ci auguriamo venga approfondita nelle sedi competenti in maniera seria, evitando le solite strumentalizzazioni da parte di certi politici “tuttologhi”.
2) E’ stato ufficializzato dalla responsabile di Trenitalia Maria Giaconia l’avvio del progetto del “cadenzamento degli orari”, il quale interessa non solo il Friuli ma anche il vicino Veneto. Entro aprile saranno definite le linee guida, che verranno sottoposte alla Regione e ai Comitati dei Pendolari. Il nostro auspicio è che si vada verso un sistema ferroviario di tipo metropolitano regionale, simile allo SFMR del Veneto, il quale prevede l'attivazione di un servizio a elevata frequenza, con orario cadenzato, favorendo l’interscambio gomma/rotaia. La predisposizione di un orario cadenzato, unito all’arrivo dei nuovi treni (2 Vivalto entro luglio, altri 2 entro settembre e 8 treni CAF entro gennaio 2013), avvicina quella tanto attesa rivoluzione ferroviaria, che permetterà un significativo aumento della qualità del servizio. Appuntamento per il giugno 2013, quando il sistema dovrebbe entrare a regime.
3) Progetto UE MICOTRA: dal prossimo giugno, 4 nuovi treni della FUC collegheranno nuovamente Udine a Villach. Un progetto a cui il nostro Comitato ci tiene in maniera particolare, vista l’importanza strategica che riveste il collegamento per il nostro territorio. Anche noi vogliamo fare la nostra parte e per questo ci siamo resi disponibili a fornire il nostro contributo. A breve renderemo note le iniziative che intendiamo svolgere a supporto del progetto.
4) La riunione si è chiusa con la novità che dal prossimo incontro, anche RFI Spa, parteciperà attivamente al Tavolo di Lavoro. Sarà l’occasione per confrontarsi per ricercare con il proprietario della rete e delle infrastrutture una soluzione e avere risposte concrete in ordine ad alcune problematiche in capo a RFI. A partire dalla riapertura dei bagni in stazione a Gemona, Carnia e Tarvisio, atteso che in questo momento la situazione è in fase di stallo. Se a Gemona la riapertura è scontata, atteso che il Piano Regionale del TPL prevede l’obbligatorietà dell’apertura dei servizi wc nei Centri Intermodali di II° livello, come quello gemonese, per le altre località, si sta invece lavorando per cercare soluzioni concrete. Stesso discorso per il completamento dei lavori di riqualificazione delle pensiline di Udine, dove RFI si è impegnata a investire oltre 1 milione di euro. Dopo l’intervento “tampone” realizzato sul binario 7/8 (costato dicono 42.000 euro!) i problemi causati dai piccioni si sono ridotti, ma i lavori definitivi non sono stati nemmeno appaltati. Le opere in parola dovevano partire ad aprile, ma per ora tutto tace ... Su questo punto non intendiamo transigere. RFI tenga fede agli impegni assunti, e porti a compimnto i lavori. Noi non molleremo “Ferroviere avvisato, mezzo salvato !"

venerdì 6 aprile 2012

Martedì 10 nuovo incontro Regione, Comitati Pendolari e Trenitalia

E’ stato convocato per il prossimo martedì 10 aprile, alle ore 18.30 presso la sede della regione a Udine, il Tavolo di Lavoro composto tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari e Trenitalia, la quale stavolta non dovrebbe mancare.
Sul piatto, tanti argomenti da discutere, soprattutto dopo il recente incontro di Roma del 2 aprile scorso tra l’Assessore Riccardi e l’AD di FS Mauro Moretti; quest’ultimo ha assicurato che il servizio ferroviario in Friuli sta progressivamente tornando alla normalità e annunciato che l’arrivo dei 4 nuovi treni Vivalto, acquistati da Trenitalia, è ormai prossimo.
I treni entreranno in esercizio il prossimo mese di luglio e andranno a sostituire il materiale rotabile più vetusto: I nuovi convogli saranno composti da 4 carrozze e una carrozza semipilota e verranno agganciati alle locomotive E 464 già in dotazione nel parco-mezzi Trenitalia; sono a due piani – da 558 posti a sedere, di sola II classe, dotati di tavolini e prese elettriche, impianti di climatizzazione e videosorveglianza in ogni vettura, toilette per disabili. A gennaio 2013 l’arrivo degli altri 8 nuovi treni Civity
Questo sono i punti posti all’OdG del Tavolo che verrà proposto dal nostro Comitato
1)  Discussione sulla situazione generale del servizio: nelle ultime settimane vi è stato un netto miglioramento, tuttavia a fronte dei lavori di manutenzione lungo la Pontebbana vi è la necessità di ricercare rapide soluzioni per ridurre al minimo i ritardi e i disservizi che stanno pesantemente colpendo l’utenza pendolare che usufruisce dei treni del mattino (specie R. n. 6019), così come indicato nella ns. lettera dd. 04.04.2012 (clicca sull’immagine sotto per leggerla).  Riteniamo necessario che Trenitalia provveda ad applicare dei protocolli che garantiscano informazioni più tempestive e coincidenze certe a Udine;
2)  Rinnovo contratto di servizio // indizione bando gara per l’affido del servizio: riteniamo a tal fine necessario provvedere nelle sede competenti ad un adeguamento della normativa vigente (legge regionale n. 23/2007), procedendo ad uno studio comparato con le normative delle altre regioni e con quella Comunitaria, al fine di poter bandire una gara che preveda parametri prestazionali del servizio adeguati alla nostra realtà, regole non più interpretabili e soprattutto forme di ristoro in favore dell’utenza oltre ad un’Autorità di garanzia per gli Utenti che risulti terza.
3)  Destinazione delle penali contrattuali: se l’erogazione del bonus-sconto non sarà possibile per questioni normative, riteniamo opportuno che si debba procedere d’intesa a prevedere un intervento-simbolo mirato. L’acquisto di una carrozza da destinare a portabici o portasci con la dicitura “Turismo FVG” o qualcosa di simile potrebbe essere un’idea. In regione ci sono molte Ciclovie, tra cui quella Alpe Adria, una delle più belle d’Europa, e al tempo stesso manca un vero e proprio servizio di Treno+Bici.
4)  Riapertura immediata dei bagni nelle stazioni di Gemona, Carnia, Tarvisio
5) Interventi nella stazione di Udine: garanzie e tempi circa la conclusione dei lavori di riqualificazione delle pensiline dei binari 1 e 7/8, nonché l’installazione di altre sedie all’interno della hall. Recentemente sono state sostituite le vecchie 17 sedie con altre nuove. In tutto, ora ci sono a disposizione dei viaggiatori 24 sedie; tuttavia c’è la possibilità di inserire almeno un’altra decina di seggiolini nel corridoio di accesso al bar. E’ una questione di civiltà, visto che parliamo di una stazione, ove in un anno vi transitano oltre 7,2 mln di passeggri
6)  Progetto UE MICOTRA (Udine-Villach):  chiediamo di collaborare con la Regione FVG per il lancio del servizio, coinvolgendo anche gli Enti Locali interessati dal nuovo servizio
7) Operazione Stazioni Minori:  chiediamo che RFI metta a disposizione, mediante contratti di comodato gratuito i locali e le aree ferroviarie non più utilizzate, al fine di etterle a disposizione di Comuni e Associazioni in maniera che i beni vengano vandalizzati o anco peggio.

mercoledì 4 aprile 2012

Sondaggio a bordo treno: 3 utenti su 4 votano per il bonus

All’esito dell’incontro svolto in febbraio tra Regione FVG, Direzione Regionale Trenitalia FVG e rappresentanti dei Pendolari, il nostro Comitato aveva deciso di svolgere a bordo treno un sondaggio informativo, finalizzato ad assumere ulteriori elementi da trasmettere alla Regione FVG per decidere come destinare le penali contrattuali applicate a Trenitalia (oltre 1 milione di euro), per le inadempienze accertate nel corso del 2011.
L’intento del sondaggio è quello di assumere direttamente “sul campo” l’orientamento degli utenti, favorendo inoltre l’acquisizione di pareri e suggerimenti da parte dell’utenza, con particolar riferimento a quella pendolare.
Il sondaggio ha permesso l'acquisizione di un adeguato campione rappresentativo dell’Utenza e con particolar riferimento a quella della tratta Udine-Tarvisio. Grazie al lavoro di dieci volontari dal 27.02 al 03.03.2012 sono stati distribuiti oltre 1.000 moduli a bordo dei seguenti treni: R. n.  5981 Carnia-Udine p. 5.32; R. n. 2843 Tarvisio B.-Trieste p. 6.06; R. n. 6019 Tarvisio B.-Cervignano p. 6.36; R. n. 5983 Carnia-Udine p. 8.20; R. n. 6027 Carnia-Udine p. 13.13; R. n. 5985 Carnia-Udine p. 15.15; R. n. 6019 Carnia-Udine p. 15.51; R. n. 6031 Carnia-Udine p. 16.53; R. n.  6024 Udine-Carnia p. 13.35; R. n.  6026 Udine-Carnia p. 14.26; R. n. 6028 Udine-Carnia p. 16.04; R. n. 5986 Udine-Carnia p. 17.05; R. n. 6030 Udine-Tarvisio B. p. 17.36; R. n. 5988 Udine-Carnia p. 18.15; R. n. 2862 Udine-Tarvisio B. p. 18.47; R. n. 6034 Udine-Carnia p. 20.00. Sono stati altresì interessati alcuni treni a campione lungo le tratte Udine-Trieste, Udine-Gorizia e Udine-Pordenone.
Risultati: 
Votanti:                                                                                             1.009
Bonus – sconto:                                                                                757 pari al 75,02%
Interventi mirati al miglioramento del servizio:        252 pari al 24,98%  

L’esito del sondaggio dimostra come il campione dell’Utenza intervistata preferisca nettamente la soluzione del bonus, rispetto a quella dei reinvestimenti mirati per il miglioramento del servizio. Ben 3 utenti su 4 hanno infatti votato per questo modalità di destinazione delle penali.
La soluzione del bonus risulta preferibile per le seguenti ragioni:
-      Trenitalia ha stipulato con la Regione FVG un contratto di servizio che prevede un determinato programma d’esercizio. A tal fine il Concessionario è tenuto già a garantire i servizi e standard qualitativi previsti dal contratto. 
-      Il bonus è una forma di risarcimento del danno di natura contrattuale, volto ad indennizzare l’Utenza a fronte dei disservizi subiti nel corso dell’anno; si tratta ovviamente di una forma di risarcimento parziale, in quanto se il ristoro dei disagi patiti fosse calcolato sull’effettivo danno, si dovrebbe calcolare oltre al danno patrimoniale emergente (es. tutte le ore di permessi, ferie), anche quello di natura esistenziale, derivante dalla lesione del diritto al libero dispiegarsi delle attività umane e alla libera esplicazione della personalità (es. tutte le ore di vita rubate alla famiglia e regalate agli inefficienze di Trenitalia).
-       L’ipotesi del reinvestimento delle penali per interventi mirati al miglioramento del servizio risulta poco preferibile perché significherebbe sovvenzionare Trenitalia, la quale potrebbe utilizzare ulteriori risorse, derivate dalle sue stesse inadempienze contrattuali. Non vi sarebbe quindi nessun incentivo per il Gestore a investire nel servizio.
Il risultato del sondaggio è stato illustrato alla Regione FVG, la quale non si è dichiarata contraria a questa soluzione, purché sussistano le condizioni normative e regolamentari.
Spetterà ora alla Regione FVG verificare la possibilità di erogazione del bonus e individuare, nel caso, le modalità e i criteri di riconoscimento dello socnto in favore dei pendolari, d’intesa con i Comitati dei Pendolari.

Il nostro auspicio, a prescindere dall’erogazione o meno del bonus, è quella di procedere da subito all’adeguamento normativo e in particolare alla legge n. 20 del 20.08.2007 che disciplina la materia di trasporto pubblico regionale e locale in attuazione del decreto legislativo n. 111/2004.
Questa è una condizione essenziale per poter garantire in futuro l’offerta di un servizio moderno ed efficiente: la normativa regionale, come già succede in altre realtà italiane (es. Lombardia, Veneto), dovrebbe infatti individuare determinate forme di ristoro del danno in favore dell'Utenza.
L’adeguamento della normativa regionale in questo senso favorirebbe l’introduzione di strumenti di garanzia a tutela dei diritti dei Cittadini e dell’Utenza per quanto concerne la quantità, la qualità e l’efficacia dei servizi di trasporto pubblico, nel rispetto delle regole della concorrenza, nonché il controllo delle politiche tariffarie.

lunedì 2 aprile 2012

Il Comitato consegna a Riccardi la tessera n. 1. Oggi incontro a Roma Regione FVG-Trenitalia

Al termine dell'incontro del 19 marzo scorso, il nostro Presidente Giorgio Picco, ha consegnato all’Assessore regionale Riccardo Riccardi la tessera "numero 1" del Comitato, motivando così il simbolico riconoscimento: "in questi anni lei è stato, e ci auguriamo sarà ancora, un punto di riferimento costante per noi pendolari, in grado di fornire sempre risposte concrete alle richieste dell'utenza e dimostrando sul campo impegno e dedizione per questo tipo di problematiche”.
E' innegabile che grazie al lavoro dell’Assessore si sono raggiunti alcuni significativi risultati, quasi impensabili solo qualche anno fa. In primis l'instaurazione di un proficuo dialogo con l'Utenza, che mai prima aveva avuto la possibilità di interloquire e interagire con il Gestore e il Concessionario del servizio.
Nonostante la grave situazione in cui versa il servizio, è impossibile non rilevare quanto si è fatto sino a oggi,
Con particolare piacere ricordiamo la riapertura della biglietteria di Gemona e la soluzione della questione della maggiorazione della tariffa integrata SAF, criticità quest'ultima che vessava l'utenza gemonese da oltre 10 anni, ma non solo, la pianificazione e programmazione degli interventi a livello regionale permette ora di guardare con ottimismo al futuro, a condizione che tutte le parti facciano il loro dovere e rispettino gli accordi presi.
La scelta del Comitato di assegnare a Riccardi la tessera n. 1 del sodalizio vuol essere un segnale e uno sprone al mondo della politica, atteso che l’impegno profuso da Riccardi dovrebbe essere un esempio per la nostra classe Dirigente.
Non sempre le idee e le decisioni dell’Assessore sono state da noi condivise, anzi, i momenti di tensione non sono mancati, ma in questi anni abbiamo imparato a conoscerci a vicenda, ci siamo scambiati opinioni, idee e suggerimenti, talvolta ci siamo anche scontrati, ma sempre nel reciproco rispetto, con schiettezza e civiltà.
E’ proprio il rispetto delle promesse date e degli impegni assunti nei confronti dell’utenza la caratteristica del mandato di Riccardi, il quale fino ad oggi è stato il garante del servizio ferroviario in FVG.
Un esempio per il mondo della politica in generale, il quale, purtroppo non ha ancora capito l'importanza strategica del servizio ferroviario e con una certa testardaggine continua a ritenere la materia residuale rispetto ad altre.
La missiva (clicca l'immagine a lato) si chiude con un invito all’Assessore “probabilmente Lei non utilizzerà il treno ogni giorno come noi, ma in questi anni ci è salito tante volte, contribuendo a risolvere i tanti problemi quotidiani di noi Pendolari, e pertanto per noi è a tutti gli effetti un Pendolare ! Il 2012 sarà certamente un anno difficile, ma probabilmente sarà anche l'ultimo di sofferenza per i Pendolari, atteso che i nuovi treni entreranno in servizio a primavera 2013. Noi ci crediamo e per questo continueremo a sostenere questo progetto di rinnovamento, contribuendo da Utenti al miglioramento della qualità del servizio ferroviario del Friuli Venezia Giulia”.
Intento oggi a Roma l’Assessore Riccardi incontrerà l’AD di Ferrovie Moretti per discutere delle problematiche del servizio ferroviario in Friuli; l’auspicio è che il numero 1 di FS si impegni a investire in Friuli, non marginalizzando la nostra Regione dal mondo ferroviario italiano. La Regione FVG fino ad oggi ha dimostrato di essere presente, investendo oltre 50 milioni di euro nel rinnovo del parco rotabile,  ci attendiamo che anche Trenitalia faccia la sua parte.