Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 27 maggio 2013

Gemona-Sacile: ripartiamo da dove siamo rimasti

(Articolo di Giulia Sacchi, tratto dal Messaggero Veneto del 12.05.2013) Dopo la staffetta per salvare la tratta ferroviaria Sacile-Gemona, ferma dallo scorso 6 luglio in seguito al deragliamento di un Minuetto a Meduno, cui si sono aggiunti convegni e altre iniziative, l'attività dei comitati dei pendolari non si ferma: i gruppi stanno, infatti, pianificando ulteriori eventi per l'estate e si appellano alla Regione affinché tenga fede agli impegni presi dalla giunta Tondo, su cui anche la nuova governatrice Debora Serracchiani non aveva avuto nulla da eccepire.
L'invito è ad avviare al più presto il tavolo operativo coi soggetti interessati per elaborare una programmazione di sviluppo integrato a 360 gradi, in cui siano fissati precisi passi da compiere. Così, infatti, si erano lasciati pendolari e istituzioni il 28 febbraio, al termine dell'incontro tenutosi a Cavasso Nuovo, dove era stato messo in luce che il progetto su questa tratta potrebbe rappresentare un piano pilota per ridisegnare il sistema di trasporti in regione.
Nei giorni scorsi, Laura Magris, rappresentante monterealina degli utenti della linea, e Marica Sarcinelli, autrice di una tesi di laurea sulla Casarsa-Portogruaro, hanno incontrato il sindaco di Maniago Andrea Carli per presentare alcune proposte di eventi da organizzare: prima su tutte un'escursione da Budoia alla città del coltello, lungo la pista ciclabile che costeggia la ferrovia, cui si aggiungerà una serata informativa per discutere della tratta, anche dal punto di vista storico, e delle ipotesi di rilancio.
La prima iniziativa, che verrà messa in cantiere con ogni probabilità a settembre, è ambiziosa e prevede il coinvolgimento dei Comuni ubicati lungo la tratta, le associazioni e i gruppi di cammino e l'organizzazione di attività ludiche e momenti gastronomici nei territori municipali che si trovano lungo il percorso.
La seconda, invece, verrà organizzata entro giugno.
Il 29 maggio è già stato messo a calendario un appuntamento in comune a Maniago, dove i rappresentanti dei comitati illustreranno le progettualità ai gruppi di lavoro dell'amministrazione Carli, per condividere il piano, integrarlo e modificarlo con nuove idee e proposte.
L'auspicio dei comitati dei pendolari è che all'incontro sia presente anche la governatrice Serracchiani o comunque un rappresentante della nuova giunta regionale. A fine febbraio, l'esecutivo Tondo aveva comunicato che l’iter amministrativo volto al trasferimento della proprietà della linea dallo Stato alla Regione era stato avviato in Commissione paritetica. Oltre al trasferimento, erano state richieste le risorse che annualmente Roma garantisce a Rfi per gestire la tratta. Il percorso va quindi portato a compimento. «Ripartiamo da dove siamo rimasti. Lo scopo è accorciare il più possibile i tempi e fare ripartire la linea»: è quanto sostengono i comitati dei pendolari, che rimarcano la necessità di abbandonare le chiacchiere e concentrarsi soltanto sulle azioni.

sabato 25 maggio 2013

Mi.Co.Tra dal 9 giugno nuovi orari

A partire da domenica 9 giugno, con l’entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, anche il servizio Mi.Co.Tra., svolto da Ferrovie Udine Cividale tra Udine e Villach, subirà delle modifiche.
I nuovi orari delle 4 corse giornaliere sono pubblicati in questo documento.
È stato, inoltre, confermato che il servizio Mi.Co.Tra. è stato prorogato fino al 31 dicembre 2013.
I nuovi orari Udine-Villach si scostano di poco da quelli attuali: si tratta di spostamenti di pochi minuti che permetteranno una riduzione di 5 – 7 minuti dei tempi di percorrenza.
  • La prima corsa verso l’Austria partirà da Udine alle ore 7.07 anziché alle 7.00, con arrivo a Gemona alle ore 7.29, a Tarvisio alle ore 8.13 e arrivo a Villach alle ore 8.54. Qui confermate le coincidenze delle ore 9.14 per Salisburgo e delle ore 9.16 per Vienna.
  • La seconda corsa verso Villach partirà da Udine alle ore 17.17 anziché alle 17.15, con arrivo a Gemona alle ore 17.38, a Tarvisio alle ore 18 e arrivo a Villach alle ore 19.07. Anche in questo caso sono è stata confermata la coincidenze delle ore 19.16 per Vienna, mentre quella per Salisburgo è stata anticipata di 10 min. alle ore 19.16.
Diverso il discorso delle corse provenienti dall’Austria.
  • La prima partirà da Villach alle ore 10.04 (anziché alle 9.40), arriverà a Tarvisio alle ore 10.32 (anziché 10.08), a Gemona alle ore 11.37 (anziché alle 11.09) e a Udine alle ore 11.58 (anziché alle 11.30). Confermata la coincidenza per Venezia delle ore 12.07, mentre salta quella per Trieste delle ore 11.56.
  • La seconda partirà da Villach sempre alle ore 19.29, arriverà a Tarvisio alle ore 19.57, a Gemona alle ore 20.54 (anziché alle 20.59) e a Udine alle ore 21.15 (anziché alle 21.20). Per chi intenderà proseguire per Venezia la coincidenza sarà alle ore 22.07, mentre per Trieste alle ore 21.56.
A priva vista non ci pare un gran miglioramento degli orari: era fondamentale avere buone coincidenze da e per Venezia e da e per Trieste, tenendo fermi gli orari di Villach. Di positivo, con la conferma del servizio Mi.Co.Tra., resta la possibilità di raggiungere città come Vienna, Salisburgo, Monaco, Varsavia con un solo cambio, Praga con due cambi, specificando che le tariffe da e per Villach possono essere molto economiche sul sito delle ferrovie austriache (la tratta Mi.Co.Tra. costa sempre 12 euro).
Auspichiamo che a partire dal 1 gennaio 2014 il Mi.Co.Tra diventi linea fissa, permettendo coincidenze più ravvicinate con i treni da e per Venezia e da e per Trieste, modificando l’orologio di Mestre.
Questo dovrebbe essere facilitato con l’introduzione dei nuovi treni Civity, l’elaborazione dell’orario cadenzato e un miglior utilizzo della linea Pontebbana, la quale permette velocità commerciali decisamente più elevate rispetto a quelle attuali.
Serve ovviamente anche una migliore promozione pubblicitaria del servizio ad ogni livello (in stazione, on line, Turismo FVG, ecc.).
Il Mi.Co.Tra. è senza dubbio la novità più positiva del panorama ferroviario degli ultimi anni, un valore aggiunto per tutta la regione, che va valorizzato. Un servizio che garantisce qualità ed efficienza anche ai pendolari, la cui sopravvivenza però è legata unicamente dall’aumento del bacino d’utenza.
Buon viaggio !!!

Nella puntata di domenica 26 maggio, Report (Rai3) indagherà sui collegamenti transfrontalieri verso l’Austria e la Slovenia

Domenica 26 maggio alle ore 22.30 andrà in onda su “Off the Report” (Rai 3) un interessante servizio dedicato ai collegamenti internazionali Italia -Austria e Italia-Slovenia.
Grazie al programma di Milena Gabanelli si potrà approfondire le condizioni dei collegamenti ferroviari transfrontalieri tra Friuli Venezia Giulia e Austria e Slovenia.
Il giornalista di Report, Luca Chianca, accompagnato dal nostro amico Alessandro Puhali, ha viaggiato verso Villach (col Mi.Co.Tra.) e poi si è diretto verso Nuova Gorica per verificare i servizi esistenti e approfondire le problematiche esistenti.
Tappa finale al Museo ferroviario di Trieste Campo Marzio.
Puntata da non perdere! Guarda l’anteprima

domenica 19 maggio 2013

Biglietterie: il Comitato scrive alla Presidente Serracchiani. Trenitalia se ci sei batti un colpo !

Pubblichiamo la mail inviata in data 18.05.2013 alla Presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, all’Ufficio Mobilità della Regione FVG e alla Direzione Regionale Trenitalia in merito alle problematiche legate alle biglietterie lungo la linea Udine-Tarvisio
 
Buongiorno,
con la presente segnaliamo che nonostante lo spiacevole episodio accaduto ad un utente in data 15.05 u.s. a bordo del R. 5988 Udine-Carnia delle 18.15, perdura ancora il grave disservizio relativo al servizio di biglietterie in Alto Friuli.
Ribadiamo quanto già segnalato all’Ufficio Mobilità regionale, è evidente che esiste una vera e propria emergenza al riguardo, atteso che i viaggiatori dell’Alto Friuli sono di fatto impossibilitati ad acquistare i titoli di viaggio integrati (gli unici peraltro validi lungo la tratta Udine-Tarvisio) prima di salire a bordo treno.
La responsabilità è da ascriversi unicamente alla cieca visione di Trenitalia, gestore incapace a garantire il minimo servizio di accesso alle biglietterie e quindi inadempiente rispetto a quanto prevede il contratto di servizio vigente.
E’ emblematico che tutte le nuove biglietterie self service installate lungo la linea Udine-Tarvisio non permettano l’emissione dei titoli integrati Trenitalia-Saf.
Anche un bambino si chiederebbe perché si acquistano biglietterie nuove, che non sono in grado di emettere titoli di viaggio utilizzabili per quella tratta...
Un assurdo che è difficile da giustificare, salvo non ricercando le responsabilità del caso.
Non solo, oltre all’impossibilità di acquistare i titoli integrati, le nuove biglietterie automatiche emettono titoli di viaggio utilizzando solo carte di debito o bancomat, mettendo spesso in difficoltà i tanti studenti universitari che viaggiano verso Trieste o Venezia, visto che non tutti posseggono tali mezzi di pagamento.
A Gemona poi l’emergenza diventa quasi un dramma, se consideriamo che dopo la chiusura della biglietteria con operatore, l’accesso ai titoli di viaggio viene garantito da due biglietterie automatiche. Una Fast Ticket che non è in grado di emettere i titoli integrati per i motivi sopra indicati; l’altra invece, modello ETF 501, risulta guasta da giorni, se non da settimane.
A tal riguardo segnaliamo che il contratto di servizio vigente prevede espressamente nell’Allegato 2 - Sezione C “Trenitalia garantisce la rimessa in funzione delle emettitrici entro 2 giorni lavorativi dal verificarsi di ciascun guasto”.
E’ evidente in questo caso l’inadempimento contrattuale di Trenitalia, con tutte le conseguenze del caso di specie.
Gli utenti dell’Alto Friuli devono essere messi nelle condizioni di poter viaggiare come tutti gli altri e non possono subire le vessazioni o le limitazioni di Trenitalia, la quale senza alcuna sensibilità verso l’utenza continua a limitare il diritto di spostamento delle persone, costringendole a fare lunghe code in biglietteria a Udine, ovvero a pellegrinare nei vari punti vendita dislocati sul territorio.
buttare ulteriore benzina sul fuoco”. Non riusciamo a fare il biglietto a terra, non danno la possibilità di farli a bordo e adesso proprio in prossimità della stazione di Gemona del Friuli (sede storica del Comitato Pendolari) Trenitalia fa annunci a bordo treno relativi alla campagna antievasione, ricordandoci che salire a bordo treno senza biglietto è vietato e punito con salate multe e che sono stati intensificati i controlli sia a bordo che nelle stazioni.
Nonostante i disservizi, segnaliamo che Trenitalia, nostro malgrado, non perda occasione per “
Se questa non è una provocazione o una presa in giro poco ci manca …
Sarebbe utile che Trenitalia facesse ben altri annunci, tipo quelli basilari richiesti (es. fermate, ritardi, coincidenze, ecc.), atteso che l’informazione a bordo treno risulta come noto carente se non inesistente, contravvenendo anche in questo caso a quanto previsto dal contratto di servizio.
E’ necessario pertanto risolvere da subito la questione legata alle biglietterie, modificando il software delle self service in maniera da garantire l’acquisto dei titoli di viaggio integrati, oltre ovviamente a riaprire la biglietteria con operatore di Gemona, stazione strategica lungo la linea visto il suo bacino d’utenza.
Siamo contrari ai punti vendita fuori stazione, i quali per orari e distanza dalla stazione non permettono un servizio efficiente e di qualità all’utenza. Non è possibile pretendere che un’agenzia viaggi o un tabacchino (anche fronte stazione) possano sostituirsi alla biglietteria FS, visto che tali punti vendita aprono alle 8.30 – 9.00 e rispettano turni di chiusura durante la settimana, mentre la biglietteria in stazione garantiva un servizio di qualità, continuato dalle ore 6.30 alle 17.00, tutelando soprattutto le fasce pendolari.
Oltre all’emissione dei titoli di viaggio, la biglietteria con operatore garantiva un servizio informazioni alla Clientela, che ovviamente un tabacchino non può dare per ovvi motivi.
In tutti questi mesi il Gestore non ha saputo indicare una, dicasi una alternativa, nonostante altri Enti (come il Comune di Gemona), peraltro non competenti in materia, si siano attivati e prodigati per ricercare una soluzione, convocando incontri e sensibilizzando Trenitalia e Regione FVG ad assumere le necessarie decisioni per eliminare il disservizio esistente.
E’ evidente il disinteresse di Trenitalia, che in base al contratto di servizio, percepisce annualmente un corrispettivo dalla Regione FVG per il servizio pari ad Euro 49 milioni circa.
Restiamo disponibili a confrontarci con tutte le parti interessate e rimaniamo in attesa di ricevere un cenno di risposta motivata in ordine alla soluzione dei disservizi denunciati.
RingraziandoVi per l’attenzione, Vi chiediamo però di evitare di inviarci risposte di cortesia, che non contengano alcun tipo di risposta concreta alle problematiche lamentate.
Non è possibile continuare a perdere tempo con le parole o con le promesse, perché purtroppo i problemi restano e anzi aumentano giorno dopo giorno, disincentivando i Cittadini ad utilizzare un servizio pubblico qual è il treno.
Cordiali saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

venerdì 17 maggio 2013

Emergenza biglietterie anche a Udine, ma tornano gli sceriffi a bordo treno ...

Articolo di Giusy Gubiani tratto dal Messaggero Veneto del 17.05.2012.
Oltre al danno, la beffa. Pendolare gemonese, impossibilitato a procurarsi un biglietto integrato in stazione, una volta a bordo si presenta dal capotreno per acquistarlo, ma il pubblico ufficiale, che in un secondo momento ha allertato anche la Polfer, gli impone il sovrapprezzo e in seguito lo multa, senza volere redigere a verbale le dichiarazioni aggiuntive dell’interessato.
A subire lo spiacevole episodio Andrea Palese, il consigliere comunale di Gemona con delega alla mobilità, che da anni è impegnato nella difesa dei diritti dei pendolari e nel miglioramento del servizio ferroviario. Mercoledì sera, Palese stava rientrando da Udine con il treno numero 5988 delle 18.15. Dopo aver atteso inutilmente per 20 minuti nella stazione provinciale per poter acquistare il biglietto integrato per Gemona, è salito sul convoglio e si è diretto immediatamente dal capotreno per fornirsi del titolo di viaggio. Premesso che a Udine sono solo due gli sportelli con operatore che possono emettere biglietti integrati (obbligatori nella tratta Tarvisio - Udine) e che spesso uno risulta chiuso, e che le biglietterie automatiche presenti in stazione non sono abilitate a questo servizio, il consigliere si è trovato impossibilitato all’acquisto, come ha riferito lo stesso.
Del resto, premunirsi del biglietto a Gemona sarebbe stato altrattanto improbabile, visto che Trenitalia, che ha chiuso la biglietteria ferroviaria a inizi 2013, non ha ancora riparato l’emettitrice dei titoli di viaggio integrati nella stessa stazione e che questi non sono reperibili nemmeno da Internet.
«Dal 2012 - spiega Palese -, è stato modificato il sistema delle sovrattasse e delle multe applicate. Ora è possibile acquistare il biglietto a bordo treno con l’applicazione di una sovrattassa di 5 euro oltre al prezzo del biglietto, mentre nessuna sovrattassa è invece dovuta qualora all’interno della stazione non vi siano punti vendita aperti o vi siano emettitrici guaste». «La mancanza di una biglietteria con operatore a Gemona non risulta più tollerabile visto che, oltre a disincentivare l’utilizzo del treno, provoca disagi continui all’utenza relegandola di fatto a cittadini di serie B. Auspico un’immediata assunzione di responsabilità da parte della direzione Trenitalia e della Regione. Non pretendo le scuse, ma solo che il servizio venga offerto in maniera decorosa, senza atteggiamenti da “sceriffo” da parte del personale proposto, che in questo caso era anche sprovvisto di cartellino di riconoscimento» conclude Palese, che ha già inoltrato le segnalazioni del caso alle forze dell’ordine e a Trenitalia.

E’ nata la Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane

Il 6 marzo scorso è nata la Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, un’iniziativa della capogruppo Ferrovie dello Stato, di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), con lo scopo di valorizzare e preservare l’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in modo da consegnarlo integro alle generazioni future, come importante memoria condivisa di progresso e coesione dell’unità nazionale.
Le tre Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane conferiranno alla neonata Fondazione circa 200 rotabili del “parco storico operativo”, costruiti nella prima metà del ‘900 ed ancora funzionanti, oltre 50 mezzi storici non in esercizio custoditi nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (NA), nonché l’intera dotazione libraria ed archivistica del Gruppo.
L’obiettivo della Fondazione FS Italiane non è quello di celebrare il passato ma dare impulso nel Paese alla riscoperta della storia delle ferrovie nazionali divulgandone la cultura, valorizzando il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, organizzando l’attività di treni storico-turistici.
Grazie al personale altamente specializzato, la Fondazione metterà inoltre a disposizione l'expertise del Gruppo su aspetti di “archeologia industriale” che in Italia nessun’altra impresa ferroviaria è in grado di mettere in campo.
Particolarmente importante sarà la gestione degli archivi storici: migliaia di fascicoli di carattere cartografico e fotografico relativi a progetti di ponti, gallerie e linee ferroviarie; disegni, progetti e immagini fotografiche di locomotive e veicoli storici; la più grande raccolta fotografica e audio-video – anche cinematografica – di tema ferroviario presente oggi in Italia. Collezione, quest’ultima, che già nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali. Articolo tratto da fsitaliane.it

domenica 12 maggio 2013

L'8 giugno il Coordinamento dei Pendolari organizza una gita treno + bici col Mi.co.Tra., vieni anche tu !

Per celebrare il primo anniversario del servizio transfrontaliero MiCo.Tra. Udine Villach, il Coordinamento dei Pendolari ha intenzione di organizzare una gita treno+bici sabato 8 giugno 2013, partendo da Udine (ore 7.00), direzione Tarvisio.
Là partiremo con le bici, correndo lungo la ciclovia Alpe Adria e fermandoci a pranzare in un locale oppure, chi vuole al sacco.
La giornata sarà conviviale, ma simbolica: la promozione del Mi.Co.Tra., il servizio sperimentale transfrontaliero fortemente voluto dalla Regione FVG e affidato a Ferrovie Udine Cividale (FUC) e ÖBB.
Cogliamo l'occasione per passare una giornata assieme, a gruppi, ognuno con la sua velocità e modalità di viaggio, l'importante è trascorrere una giornata in bici e sperimentare l'accoppiata ferrovia e ciclabile.
Il servizio Mi.Co.Tra è migliorabile, ma è basilare che la sperimentazione del collegamento divenga presto linea definitiva.
Questo è un punto di partenza sul quale dobbiamo discutere e se veramente vogliamo questo servizio, bisogna usarlo.
Per favore, per organizzare il viaggio occorre sapere per tempo quanti di voi vorranno aderire e da dove partiranno (è possibile prendere il Mi.Co.Tra a Udine, Gemona, Venzone, Carnia, Pontebba).
Chiederemo un prezzo speciale alla F.U.C., sulla base del numero dei partecipanti e prenoteremo i posti a bordo treno. Sarebbe bene ricevere le adesioni entro il 27 maggio.
La modalità di viaggio (veloce, lento, pranzo assieme, al sacco, ecc.) dipenderà dai desideri di ognuno, come ognuno potrà decidere di far ritorno a casa dalla stazione che più ritiene opportuno in base alla “gamba” (Tarvisio, Valbruna, Pontebba, Carnia, ecc.). Il percorso della ciclabile è facile e non richiede grandi allenamenti.
Lungo la ciclovia è possibile pedalare con ogni tipo di biciclette (mtb, bici da corsa, citybike, cicloni, tandem ecc).
Fate passaparola grazie !
 
Coordinamento Pendolari FVG

martedì 7 maggio 2013

Giunta regionale del FVG: la composizione del nuovo esecutivo

Trieste, 03 mag – La Presidente della Regione Debora Serracchiani ha annunciato oggi, incontrando i giornalisti, la composizione della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di otto persone, quattro donne e altrettanti uomini. Le scelte, ha precisato la presidente, sono state basate sulla volontà di “mettere al centro le competenze, la rappresentanza territoriale, la rappresentanza di genere, per fare una squadra in grado di farsi carico non solo dell’ordinario, ma anche delle esigenze straordinarie in un momento di difficoltà non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per l’intero Paese, che richiede la capacità di reagire rispetto alle continue emergenze”.
Questa la composizione della nuova Giunta e l’attribuzione delle deleghe che saranno affidate ai singoli assessori con il cambiamento del Regolamento di organizzazione della struttura amministrativa regionale.
Vicepresidente e assessore alle Attività produttive e all’Agricoltura: Sergio Bolzonello. Assessore al Bilancio, alle Finanze, al Patrimonio, alla Programmazione, alle Politiche comunitarie e alla Ricerca: Francesco Peroni. Assessore alla Funzione pubblica, alle Autonomie locali e con delega alla Protezione civile: Paolo Panontin. Assessore alla Salute, all’Integrazione sociosanitaria, alle Politiche sociali e alla Famiglia: Maria Sandra Telesca. Assessore alla Cultura, allo Sport e all’Associazionismo: Gianni Torrenti. Assessore al Lavoro, alla Formazione, alle Pari Opportunità, all’Istruzione e alle Politiche giovanili: Loredana Panariti. Assessore all’Ambiente, all’Energia e alle Risorse forestali: Sara Vito. Assessore alla Pianificazione territoriale, ai Lavori pubblici e all’Università: Maria Grazia Santoro.
La Presidente Serracchiani ha annunciato di aver tenuto per sé le deleghe alle Relazioni internazionali, alle Infrastrutture, alla Mobilità, ai Trasporti e alle Politiche per la Montagna. ARC/PPD (Articolo tratto dal sito della Regione FVG)
 
Ora abbiamo i nuovi interlocutori regionali e nazionali, ci auguriamo che il trasporto pubblico locale, a Roma come in FVG sia considerato una risorsa strategica e si intraprendano programmi di sviluppo efficaci e efficienti di medio lungo periodo. Buon lavoro a tutti.
Coordinamento Pendolari FVG

sabato 4 maggio 2013

Gemona come Lavagna, biglietteria chiusa. Quanto costa riaprirla?

La chiusura assurda della biglietteria di Gemona è solo un esempio della gestione fallimentare di Trenitalia, la quale non intende più investire su questo tipo di servizi, ritenuti antieconomici rispetto alle biglietterie self service.
Gemona non è un esempio isolato però, questa politica assurda ha colpito anche altrove: i colleghi Pendolari Liguri hanno recentemente denunciato la chiusura della biglietteria di Lavagna, comune della Riviera di Levante con oltre 12.000 residenti, ai quali nella bella stagione si devono aggiungere i turisti.
Anche qui, come a Gemona, la biglietteria era gestita da una cooperativa, dal Consorzio Tassano di Casarza Ligure che, dal 2005, gestiva lo sportello.
La decisione di chiudere la biglietteria deriva dalla scelta di non accettare le condizioni economiche proposte da Trenitalia.
Il problema è sempre quello legato agli aggi sulla vendita dei biglietti che Trenitalia riconoscere al gestore della biglietteria. Nel caso di Lavagna, sono venute meno le condizioni minime necessarie al mantenimento del servizio, in quanto Trenitalia ha ridotto l’aggio al 4% dal precedente 7%. Un margine troppo esiguo e insufficiente per il mantenimento del servizio.
La chiusura di questa biglietteria rappresenta l’ennesimo autogol di Trenitalia, atteso che Lavagna è una località di mare e la stazione, posta a due passi dalla battigia, rappresenta un nodo cruciale del turismo ligure.
Come al solito gli “illuminati” dirigenti di FS non riescono a vedere più in là del proprio palmo e sempre più spesso badano ai propri pseudo interessi aziendali, ignorando quelli della gente… Trenitalia è una spa di diritto privato, con unico azionista lo Stato che gestisce un servizio pubblico … quindi ci facciano il piacere di non tagliare i veri servizi e si taglino invece i veri sprechi!
Anche a Gemona il problema è legato esclusivamente al riconoscimento degli aggi.
A febbraio, grazie all’impegno della Regione FVG e del Comune di Gemona, era stata ipotizzata un’ipotesi di riapertura, peccato che Trenitalia abbia preteso il pagamento del “servizio a catalogo”, ovvero 300 euro a turno circa, che moltiplicato per i giorni di apertura fanno 90.000 euro l’anno! Una proposta irragionevole che la Regione non ha potuto accogliere.
Per capire gli sprechi di Trenitalia basti pensare che ad oggi, ad oltre 4 mesi della chiusura, il gestore continua a pagare a RFI (proprietaria della stazione) un canone di locazione per i locali della biglietteria, pari a 7.500 l’anno.
Perché, se l’interesse è quello di chiudere la bigleitteria?
Il sostentamento economico della biglietteria di Gemona è possibile con il bacino d’utenza esistente, visto che il fatturato 2012 è stato pari a 550.000 euro e la prospettiva per il 2013 era quella di un suo ulteriore incremento.
Il servizio per essere autonomo necessita di un margine netto del 10% rispetto al fatturato. Tenendo conto dell’ultimo fatturato, basterebbe che Trenitalia concedesse al gestore della biglietteria un aggio del 7% e che le Istituzioni intervenissero con un contributo di 15-18.000 euro l’anno, necessario quest’ultimo per pagare la locazione dei locali e le spese generali.
La vendita dei biglietti SAF (tutte le categoria e non solo quelli integrati), vista la vicinanza del Centro Intermodale dei bus, potrebbe ulteriormente far crescere il fatturato della biglietteria.
La chiusura delle biglietterie con operatore non rappresenta solo una questione di servizi che vengono meno, ma anche di sicurezza. Il rischio è che le stazioni si trasformino in aree degradate, terra di sbandati e vandali.
Ben vengano quindi i progetti, come quello promosso dal Comune di Gemona, volto ad assumersi in comodato la gestione di alcuni locali della stazione, gestendo i servizi wc e l’apertura-chiusura del locali con il contributo della Polfer.
Non solo, l’Amministrazione gemonese intende anche migliorare l’accessibilità della stazione e renderla più confortevole, realizzando ad esempio il tunnel di collegamento con il Centro Commerciale Le Manifatture, dove esiste un ampio parcheggio, nonché un infopoint turistico.
Belle idee che necessitano però dell’OK di Ferrovie dello Stato, che si è già detta favorevole a parole, ma non ha ancora riscontrato per iscritto le richieste del Comune.

giovedì 2 maggio 2013

Monitoraggio soppressioni & ritardi aprile 2013: il trend positivo tiene

Il monitoraggio effettuato nel corso del mese di aprile lungo la linea Udine-Tarvisio ha evidenziato 7 soppressioni e 6 ritardi superiori ai 10 minuti. Un risultato migliore rispetto a quello di marzo, quando le soppressioni furono 13 e 23 i ritardi superiori ai 10 minuti. Il dato non tiene conto della giornata di sciopero del 12.04.2013 (dalle ore 9 alle 17); lo sciopero ha visto un’adesione massiccia dei ferrovieri (son o state ben 9 le soppressioni registrate in quel giorno solo lungo la nostra linea).
Le soppressioni valide ai fini contrattualistici (non derivanti da sciopero) si sono concentrate in particolare sui due giornate: il 15 e il 18 aprile.
Non si segnalano treni critici, anche se le due soppressioni ravvicinate (27.04 e 30.04) del R. 2862 Udine-Tarvisio p. 18.47 potrebbero destare allarme e per questo abbiamo chiesto i motivi delle cancellazioni alla Regione FVG, atteso che a nostro parere queste soppressioni sono state programmate da Trenitalia e non sono giunte improvvise.
Nel complesso sono stati 22 i casi di disservizio riscontrati ad aprile; 13 non tenendo conto delle 9 cancellazioni dovute a causa dello sciopero. In ogni caso un buon dato rispetto ai  36 casi di disservizio registrati a marzo.
I disservizi risultano spalmati su tutto l’arco della giornata.
Il ritardo medio (superiore ai 10 min.) si attesta sui 14 minuti; praticamente dimezzato rispetto alla media del I° trimestre 2013.
Segnaliamo ancora una volta l’inadeguatezza del servizio d’informazione alla Clientela, e del servizio integrativo Un esempio per tutti è quanto accaduto il 30.04. Il R. 2862 Udine-Tarvisio è stato soppresso e autosostituto, assenti ogni tipo di informazioni e alle richieste dei pendolari che alle 19.00 chiedevano informazioni circa l’arrivo o meno del bus sostitutivo, il personale Trenitalia rispondeva “arriva subito”.
Morale della favola il bus è arrivato alle ore 19.30 con quasi un’ora di ritardo. Oltre al danno la beffa visto che il bus era un corrierina con una capienza di 20 posti circa, già piena di passeggeri.
In generale però i numeri del monitoraggio dimostrano una tenuta del trend positivo registrato in questi ultimi 6 mesi. Dal grafico (clicca foto), emerge che la media mensile delle soppressioni 2013 (7,5) risulta dimezzata rispetto a quella del medesimo periodo 2012 (16,7).
L’indice delle soppressioni di aprile segnala un 0,29//gg. feriali in linea con la media di 0,30//gg. feriali rilevata nel primo trimestre 2013 (nel 2012 l’indice era più del doppio, pari a 0,84//gg. feriale).
Il miglioramento è altresì evidente se si conta il numero di treni in circolazione lungo la linea (dal lunedì al venerdì 24 treni al giorno, mentre 16 il sabato). In totale ad aprile hanno circolato (lun-sab.) 544 treni e l’indice delle soppressioni è stato pari a 0,0128 in linea con la media dei mesi precedenti.
Da gennaio ad oggi su 2264 treni che hanno circolato si sono segnalate 30 soppressioni e 67 ritardi superiori ai 10 minuti. Questo significa che il 4,28% dei treni in servizio lungo la Pontebbana ha evidenziato un disservizio.
Con la fine dell’inverno e del freddo le vecchie rotabili Ale 801, rmai iper spremute, dovrebbero soffrire di meno gli acciacchi dell'età e quindi essere soggette a meno guasti.
Riteniamo che questo sia – al momento - il massimo che Trenitalia possa offrire in termini di affidabilità e puntualità, visto che il vetusto parco rotabile non è in grado di offrire uno standard qualitativo più elevato.
In attesa dell’arrivo dei nuovi treni, ormai in fase di omologazione, riteniamo fondamentale che Trenitalia focalizzi la propria attenzione sul sistema informativo e di assistenza all’utenza, troppo approssimativo e del tutto inadeguato.
Di seguito pubblichiamo l'elenco dei disservizi monitorati ad aprile.
 
1
09.04.2013
R. n. 6034 - p. 20.00
Udine-Carnia
Ritardo 15 min.
2
12.04.2013
R. n. 6025 - p. 12.52
Carnia-Cervignano
Soppresso - sciopero
3
12.04.2013
R. n. 6027 - p. 13.35
Gemona-Udine
Soppresso – sciopero
4
12.04.2013
R. n. 5985 - p. 15.15
Carnia-Udine
Soppresso – sciopero
5
12.04.2013
R. n. 6029 - p. 15.12
Tarvisio-Udine
Soppresso – sciopero
6
12.04.2013
R. n. 5982 - p. 12.00
Udine-Carnia
Soppresso – sciopero
7
12.04.2013
R. n. 5984 - p. 12.57
Udine-Gemona
Soppresso – sciopero
8
12.04.2013
R. n. 6024 – p. 13.35
Udine-Tarvisio
Soppresso - sciopero
9
12.04.2013
R. n. 6026 – p. 13.35
Udine-Carnia
Soppresso – sciopero
10
12.04.2013
R. n. 6028 – p. 16.04
Udine-Carnia
Soppresso - sciopero
11
15.04.2013
R. n. 5981 - p. 5.41
Carnia-Udine
Soppresso
12
15.04.2013
R. n. 6030 - p. 17.36
Udine-Tarvisio
Soppresso
13
15.04.2013
R. n. 2837 - p. 19.11
Carnia-TS
Soppresso
14
18.04.2013
R. n. 5983 - p. 8.20
Carnia-Udine
Ritardo 10 min.
15
18.04.2013
R. n. 5985 - p. 15.15
Carnia-Udine
Soppresso
16
18.04.2013
R. n. 6018 - p. 6.06
TS- Carnia
Ritardo 10 min.
17
18.04.2013
R. n. 6026 – p. 13.35
Udine-Carnia
Soppresso
18
18.04.2013
R. n. 6030 - p. 17.36
Udine-Tarvisio
Ritardo 10 min.
19
22.04,2013
R. n. 6034 - p. 20.00
Udine-Carnia
Ritardo 22 min.
20
26.04.2013
R. n. 6019 - p. 6.36
Tarvisio-Udine
Ritardo 17 min.
21
27.04.2013
R. n. 21018 - p.18.47
Udine-Gemona
Soppresso
22
30.04.2013
R. n. 2862 - p. 18.47
Udine-Tarvisio
Soppresso