
L'invito è ad avviare al più presto il tavolo operativo coi soggetti interessati per elaborare una programmazione di sviluppo integrato a 360 gradi, in cui siano fissati precisi passi da compiere. Così, infatti, si erano lasciati pendolari e istituzioni il 28 febbraio, al termine dell'incontro tenutosi a Cavasso Nuovo, dove era stato messo in luce che il progetto su questa tratta potrebbe rappresentare un piano pilota per ridisegnare il sistema di trasporti in regione.
Nei giorni scorsi, Laura Magris, rappresentante monterealina degli utenti della linea, e Marica Sarcinelli, autrice di una tesi di laurea sulla Casarsa-Portogruaro, hanno incontrato il sindaco di Maniago Andrea Carli per presentare alcune proposte di eventi da organizzare: prima su tutte un'escursione da Budoia alla città del coltello, lungo la pista ciclabile che costeggia la ferrovia, cui si aggiungerà una serata informativa per discutere della tratta, anche dal punto di vista storico, e delle ipotesi di rilancio.
La prima iniziativa, che verrà messa in cantiere con ogni probabilità a settembre, è ambiziosa e prevede il coinvolgimento dei Comuni ubicati lungo la tratta, le associazioni e i gruppi di cammino e l'organizzazione di attività ludiche e momenti gastronomici nei territori municipali che si trovano lungo il percorso.
La seconda, invece, verrà organizzata entro giugno.
Il 29 maggio è già stato messo a calendario un appuntamento in comune a Maniago, dove i rappresentanti dei comitati illustreranno le progettualità ai gruppi di lavoro dell'amministrazione Carli, per condividere il piano, integrarlo e modificarlo con nuove idee e proposte.
L'auspicio dei comitati dei pendolari è che all'incontro sia presente anche la governatrice Serracchiani o comunque un rappresentante della nuova giunta regionale. A fine febbraio, l'esecutivo Tondo aveva comunicato che l’iter amministrativo volto al trasferimento della proprietà della linea dallo Stato alla Regione era stato avviato in Commissione paritetica. Oltre al trasferimento, erano state richieste le risorse che annualmente Roma garantisce a Rfi per gestire la tratta. Il percorso va quindi portato a compimento. «Ripartiamo da dove siamo rimasti. Lo scopo è accorciare il più possibile i tempi e fare ripartire la linea»: è quanto sostengono i comitati dei pendolari, che rimarcano la necessità di abbandonare le chiacchiere e concentrarsi soltanto sulle azioni.
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