Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 27 aprile 2018

Lettera-appello ai Candidati Presidente del FVG: il progetto turistico della Gemona-Sacile è un'opportunità per il Territorio, ma serve girare pagina e una regia unitaria

Pubblichiamo la lettera - appello inviata ai candidati Presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga (Centro-Destra), Sergio Bolzonello (Centro-Sinistra), Sergio Cecotti (Patto per l'Autonomia) e Alessandro Fraleoni Morgera (M5S), relativa al progetto della ferrovia Pedemontana del Friuli.

Egregi Candidati alla Presidenza della Regione FVG,
Vi scriviamo per sottoporre alla Vostra attenzione la situazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona, riaperta a dicembre limitatamente alla relazione Sacile-Maniago, la quale si distingue per essere la “pecora nera d'Italia” per il servizio offerto. 
La ferrovia è stata riaperta dopo una mobilitazione di territorio, che ha visto il nostro Comitato in prima linea, promotore del progetto della ferrovia turistica.
Grazie all'interessamento della Fondazione FS, la linea è stata inserita nel progetto nazionale “Binari senza tempo”, che comprende altre 7 ferrovie di interesse turistico come indicato dalla legge 128/2017: Valle dei Templi (Sicilia), della Val d'Orcia (Toscana), della Val Sesia (Piemonte), della Val Tanaro (Piemonte), del Lago d'Iseo (Lombardia), dell'Irpinia (Campania) e della famosissima Transiberiana d'Italia (Abruzzo-Molise). 
La Pedemontana sarà la prima linea d'Italia ad essere utilizzata sia per il trasporto passeggeri regionale che per il servizio turistico mediante i treni storici della Fondazione FS, che prenderà avvio il prossimo 20 maggio. 
La riapertura della ferrovia rappresenta un evento importante per il Territorio, testimoniato dalla migliaia di persone presenti il giorno dell'inaugurazione a salutare il ritorno del treno ma soprattutto una grande opportunità di sviluppo in chiave turistica. Tuttavia, passata la festa e la passerella per i politici, non si è pensato a strutturare il servizio, il quale è stato avviato nell'assoluta precarietà
Si è partiti col piede sbagliato, facendo a gara per sbagliare tutto o quasi
L'infrastruttura ferroviaria, nonostante i 19 milioni dell'investimento da parte di RFI e i lavori di adeguamento svolti, non pare ancora pronta a sopportare la circolazione dei treni e i disservizi sono all'ordine del giorno, causati spesso dal malfunzionamento dei passaggi a livello. 
Il servizio passeggeri a causa di continui guasti all'infrastruttura ferroviaria rileva dati imbarazzanti: dal 10 dicembre al 21 aprile la puntualità entro i 5 min. è stata pari al 84,9% contro gli oltre 95% della media registrata lungo le altre linee del FVG. 
Anche il progetto turistico è fermo ancora al palo: Montagna Leader-Gal delegata da parte della Regione a seguire il “progetto di territorio” ha dimostrato di non essere all'altezza del ruolo, mancando di risorse e competenze, limitando l'azione al solo maniaghese e tagliando fuori Sacile e Gemona, le due stazioni capolinea e tutti gli altri Paesi udinesi interessati dalla linea (Osoppo, Majano, San Daniele e Forgaria). 
Una situazione intollerabile, figlia di aver voluto a tutti i costi anticipare i tempi della riapertura per motivi che nulla hanno a che vedere con l'offerta di un servizio pubblico
E' mancata completamente la programmazione da parte della Regione: non si è pensato a risolvere (con la realizzazione di un sottopasso) la questione del passaggio a livello a Sacile-San Liberale lungo la SS13, la cui prolungata chiusura determina lunghe code di auto, bloccando spesso anche le ambulanze dirette a Pordenone. A Maniago ci sono voluti 37 giorni per aprire la sala d'aspetto e sistemare 7 sedie in stazione, lasciando studenti e pendolari al freddo e sotto la pioggia senza alcun riparo. 
E' mancata una puntuale informativa sul territorio e persino una buona iniziativa qual è la previsione di una tariffa promozionale, volta a incentivare l'utilizzo del treno, è stata gestita malissimo. 
Ma soprattutto è mancato il dialogo con chi utilizza quotidianamente il treno.
Non si è data risposta nemmeno ad una petizione di 753 firme tra studenti e Pendolari e si è voluto procedere a testa bassa, prevedendo un programma d'esercizio di 20 corse/giorno (costo 2,5 milioni/annui), con orari e coincidenze inadeguate, contro il parere dei Comitati dei Pendolari che avevano avanzato una proposta di 12 corse/giorno con orari e coincidenze consoni soprattutto all'utenza scolastica. 
Tutto questo ha determinato risultati deludenti per il numero di passeggeri trasportati (120/180 al giorno), nonostante le grandi potenzialità della tratta che potrebbe integrarsi in maniera efficiente con il servizio bus ATAP presente nelle vallate laterali della Valcellina, Valcolvera, Val Tramontina Val Cosa e Val d'Arzino. 
Il progetto turistico si basa unicamente sugli annunci: nessun Comune – fatta eccezione per Gemona - ha ottenuto ancora il comodato delle stazioni da RFI e che nessun intervento di restyling volto allo sfruttamento turistico degli immobili fs sia stato ancora progettato o avviato, nonostante siano già stati finanziati gli interventi di Maniago, Cavasso Nuovo, Montereale Valcellina e Pinzano per 320mila €. 
Si doveva arrivare preparati e soprattutto organizzati all'avvio del servizio turistico, invece come già successo per il servizio passeggeri si arriverà nella disorganizzazione più assoluta, rischiando così di far fallire un progetto nazionale che altrove sta riscuotendo successo e ha creato un indotto economico legato al treno storico. 
Per evitare questo chiederemo al neo eletto Presidente della Giunta Regionale, la creazione di un vero Tavolo di Lavoro con tutti i portatori d'interesse, il quale dovrà dettare le linee guida del progetto turistico, coinvolgendo tra loro l'Assessorato al Turismo (fino ad oggi assente) e quello alla Mobilità, unitamente al Gruppo FS (RFI, Trenitalia e Fondazione FS), ai Sindaci e al Comitato Pendolari
Sul territorio, replicando il modello già sperimentato e funzionante di altre realtà italiane, dove il progetto turistico è stato avviato con successo, si dovrà coinvolgere le Associazioni, le Pro Loco e soprattutto gli operatori commerciali.
E' necessaria l'individuazione di un soggetto capofila attuatore, condiviso tra tutti, delegato ufficialmente a seguire il progetto, da Sacile a Gemona, dotato di competenze in materia e in grado di dialogare con tutti i portatori d'interesse.
Siamo certi che chi governerà e amministrerà la nostra Regione saprà assumere le giuste determinazioni per la realizzazione del progetto della ferrovia turistica, che rappresenterà per il nostro territorio un'opportunità da non perdere per valorizzare le nostre eccellenze e promuovere un settore che presenta grandi potenzialità, oggi in gran parte inespresse. 
Da parte nostra non mancherà il nostro supporto ! 
Giorgio Picco – Andrea Palese 
Comitato Pendolari Alto Friuli

giovedì 26 aprile 2018

Servizio FS in FVG, bene Trenitalia, bocciata l'Amministrazione Serracchiani. Tanti annunci e pochi risultati. E' mancato il dialogo e la programmazione ad ogni livello

Al termine della legislatura facciamo il punto della situazione sul servizio ferroviario in FVG, dando un giudizio su cosa è stata fatto e cosa rimane da fare.
Gran parte delle aspettative dei Pendolari che erano state riposte nella Giunta Serracchiani sono rimaste tali.
Al contrario delle Giunte precedenti (Illy e Tondo), quella Serracchiani partiva con tutte le condizioni per svolgere un ottimo lavoro, grazie al rinnovamento del parco rotabile, alla ristrutturazione nell'organizzazione aziendale di Trenitalia e alla collaborazione dei Comitati dei Pendolari che non è mai mancata.
RAPPORTO REGIONE-PENDOLARI Se il rapporto Pendolari–Trenitalia si è consolidato grazie ad un costante dialogo che ha permesso di instaurare una proficua collaborazione, con la Regione è mancato ogni tipo di confronto.
Emblematico il fatto che l'Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, ha deciso di chiudere il Tavolo di Lavoro dei Pendolari, istituito nel 2009 dall'allora Assessore Riccardi, sede del confronto tra Utenti, Regione e Trenitalia, marcando così una netta distanza tra regione e Comitati.
Insufficiente è stato pure l'operato dell'Ufficio Mobilità, il quale è mancato nella programmazione del servizio, distinguendosi solo per l'immobilità.
PUNTUALITA' AL VERTICI Nonostante ciò, grazie al lavoro della Direzione Regionale Trenitalia, diretta prima da Simone Gorini e attualmente da Elisa Nannetti, dal 2015 ad oggi il FVG ha raggiunto performance che hanno portato il servizio ai vertici delle classifiche nazionali. Nel 2017 il FVG è stata la Regione più puntuale d'Italia con oltre il 95%, precedendo la virtuosa Provincia di Bolzano.
LA SVOLTA L'arrivo del nuovo materiale rotabile - acquistato dalla Giunta Tondo e lungamente atteso sino al giugno 2015 - unitamente al nuovo modello organizzativo di Trenitalia hanno permesso al servizio di fare il salto di qualità.
È necessario però distinguere la gestione del servizio di Trenitalia, dalla programmazione politica dettata dalla Regione: se Trenitalia viene promossa sul campo grazie ai risultati, l'operato della Giunta Serracchiani e dell'Assessore Santoro trovano una sonora bocciatura a causa della mancanza di programmazione ad ogni livello e di risultati.
NUOVI TRENI ERT 563 – PENALI CONTRATTUALI La politica si è distinta solo per annunci, come è successo per la questione dei nuovi treni ETR563, acquistati dalla Giunta Tondo, costati 45,6 milioni (Iva esclusa), i quali dopo varie promesse da parte dell'Assessore Santoro, sono entrati in esercizio con oltre 2 anni e mezzo di ritardo. Ad oggi non si conosce ancora la destinazione delle penali contrattuali, pari a 4,5 milioni di €, applicate alla spagnola Caf per la ritardata consegna. A gennaio 2016 avevamo avanzato alcune proposte all'Ufficio Regionale Mobilità, dall'acquisto di un pianale portabici, al Wi-Fi gratuito a bordo treno, proposte rimaste lettera morta.
NUOVI TRENI ETR 564 Stesso copione per i quattro nuovi ETR564 politensione, i quali sono in grado di viaggiare sia sulla rete austriaca che slovena. I treni acquistati nel dicembre 2012 (costo 25 milioni), dovevano essere omologati e consegnati entro marzo 2016.
Ad oggi non si conosce quando entreranno in esercizio. Anche in questo caso, il ritardo determinerà l'applicazione delle penali contrattuali per 2,5 milioni, che si sommano agli altri 4,5.
NUOVO CONTRATTO Mentre quasi tutte le altre Regioni d'Italia hanno stipulato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, della durata di 6 o 9 anni, inserendo specifiche clausole che impegnano il Gestore a migliorare l'offerta, con un maggior numero di corse ed investimenti al parco rotabile, il FVG è ancora vincolato al vecchio contratto del 2009 che è stato prorogato più volte.
L'ultima proroga tecnica del dicembre 2017 prevede una durata di un anno prorogabile per un altro e un corrispettivo di 41 milioni/annui che garantirà la continuazione dell'attuale servizio nelle more dello svolgimento della gara per l'affidamento del servizio.
E' grave che in 5 anni, non si è riusciti ad avviare la procedura di gara, lasciando il FVG ferroviario nella precarietà contrattuale. Fino a quando non vi sarà un nuovo contratto pluriennale non sarà possibile infatti possibile prevedere un miglioramento dell'offerta, con nuove corse o e con la modifica dell'orario, riducendo i tempi di percorrenza, bloccati ormai da anni e influenzati negativamente “dall'orologio di Mestre”.
POLITICA TARIFFARIA Il FVG è la Regione con le tariffe più care d'Italia.
In questi anni non si è intervenuto sulla tariffazione, la quale è rimasta invariata.
Il biglietto integrato treno-gomma resta ancora un obiettivo da raggiungere. La promozione del treno è stata limitata ai treni spot in occasione di importanti kermesse (Friuli Doc, Barcolana, Festa della Zucca).
Buona invece l'iniziativa di Trenitalia che nel fine settimana ha previsto valide offerte commerciali anche per il servizio treno+bici lungo la Udine-Tarvisio.
SACILE-MANIAGO e POLO INTERMODALE TRIESTE AIRPORT La vera Caporetto ferroviaria si è però assistita nell'avvio della Sacile-Maniago e della fermata di Trieste Airport.
La prima è stata riattivata a dicembre 2017 grazie all'interessamento di Fondazione FS e l'inserimento della linea tra le 18 ferrovia di interesse turistico d'Italia previsto dalla Legge 128/2018.
Nonostante l'investimento di 19 milioni, si è voluto anticipare la riapertura della linea per ragioni che nulla hanno a che vedere con un servizio pubblico, quando la linea non era ancora tecnologicamente pronta. Ciò ha determinato ripetuti guasti e disservizi tanto che la puntualità della linea è tra le peggiori d'Italia (82%). Non si è voluto ascoltare i suggerimenti di chi utilizza il treno ogni giorno e quasi si è fatto a gara per sbagliare tutto: si sono spesi 2,5 milioni/anno prevedendo un numero di corse sproporzionato rispetto alle reali necessità del territorio, con orari e coincidenze sbagliate che hanno da penalizzato l'avvio del servizio.
A marzo 2018 è stata poi inaugurata la fermata fs del Polo Intermodale di Trieste Airport, un'opera da oltre 17 milioni che integra l'aeroporto, con l'autostazione.
Servita da 60 treni/giorno, di cui 52 regionali, 6 Frecce e 2 IC, anche in questo caso è mancata la programmazione e l'inaugurazione è stata solo una passerella elettorale. Purtroppo gli orari attuali non consentono di poter raggiungere da Udine l'aeroporto per prendere i voli mattutini per Roma senza pensare che il tempo di percorrenza della FrecciaRossa Venezia-Trieste è uguale o superiore persino a quello dei treni regionali.
Se Trieste Airport non garantirà un'offerta di voli adeguata e un'efficace intermodalità treno-aereo, sarà destinato a rimanere una Cattedrale nel deserto.

Giudizio Finale:
TRENITALIA: 7,5 – I risultati ottenuti parlano da soli. C'è da migliorare l'informazione e la promozione.
DEBORA SERRACCHIANI: 3 – Assente. Ha delegato tutto all'Assessore, mai intervenendo se non per far passerella alle inaugurazioni.
MARIAGRAZIA SANTORO: 4 – E' mancato il dialogo con i Pendolari. Da Assessore tecnico, non eletto, si pretendeva molto di più. Verrà ricordata per i Protocolli d'Intesa e gli Accordi Quadro e per la mancanza di risultati pratici sul campo.
UFFICIO MOBILITA' REGIONE FVG: 3 – La musica non è cambiata. Da 10 anni evidenziamo le medesime carenze. Mancano competenze. Serve cambiare pagina, individuando persone all'altezza del ruolo.

lunedì 23 aprile 2018

Maniago: sala d'aspetto chiusa. Serve un Tavolo di Lavoro e un soggetto Capofila per l'attuazione del progetto turistico di Fondazione FS

Stazione di Maniago
Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dal nostro Presidente, Giorgio Picco, al Sindaco di Maniago, Andrea Carli e per consocenza a RFI e Trenitalia, con la quale si denunciano alcune problematiche dei servizi di stazione, nonché la richiesta di costituzione di un Tavolo di Lavoro per il progetto turistico.

Egregio Signor Sindaco, 
faccio seguito alla mia segnalazione del 11 aprile scorso, rimasta ancora senza risposta, per segnalarLe ancora una volta che ieri, domenica 22 aprile, la sala d'aspetto della stazione fs era chiusa. 
Come successo per domenica 8 aprile, ma probabilmente anche per il 15, il locale è rimasto chiuso per tutto il giorno ed inaccessibile per gli utenti, impossibilitati sia a sedersi che a consultare gli orari e le informazioni poste all'interno del locale. A tal fine le allego una fotografia che ci è stata trasmessa da una famiglia maniaghese che approfittando della bella giornata voleva utilizzare il treno per una gita fuori porta. 
Come già lamentato con la precedente segnalazione, ritengo inammissibile che non si riesca a garantire agli utenti il minimo servizio di apertura e chiusura della sala d'aspetto, la quale è stata concessa da RFI in comodato al Comune nel gennaio scorso
Pare quasi che si faccia a gara per sbagliare tutto e disincentivare l'utilizzo del treno in Pedemontana
Un servizio già pesantemente penalizzato dall'avvio precario, a causa di continui guasti alla linea, riaperta troppo frettolosamente per motivi che nulla hanno a che vedere con l'offerta di un servizio pubblico
Una mancanza di visione a 360°, visto che nonostante i roboanti annunci sulla stampa e le buone intenzioni, poi nel concreto si è fatto poco, salvo continuare ad annunciare che lungo la Sacile-Gemona si replicherà il modello della San Candido-Lienz. 
La cruda realtà purtroppo è ben diversa visto che è mancata la programmazione ad ogni livello, dall'organizzazione dei servizi base di stazione, alla promozione e all'informazione del servizio sul territorio
Basti pensare che dopo la riapertura della linea a dicembre, ci sono voluti ben 37 gg, per aprire la sala d'aspetto a Maniago e sistemare al suo interno 7 sedie, garantendo così agli utenti un minimo decoro e riparo dal freddo e dalla pioggia. 
In tutti questi mesi gran parte delle Amministrazioni Comunali sono rimaste silenti dinanzi a questa situazione di precarietà, giustificata da taluni come "periodo di rodaggio". 
Non vi è stato dialogo e non si è voluto ascoltare nessun suggerimento, così si è continuato a sbagliare ogni scelta, dalla previsione di un numero di corse/giorno esagerato, agli orari poco consoni alle esigenze degli utenti, alla biglietteria self-service di Maniago, il quale è l'unico Comune del FVG e probabilmente d'Italia, che ha voluto collocare la self-service al di fuori dei locali della stazione, in un'area scomoda, incustodita ma soprattutto non segnalata. 
Ci domandiamo infatti come possa un utente ignaro dell'esistenza della emettitrice, fare il biglietto se non vi è alcuna indicazione che avvisi dov'è collocata! 
L'imminente avvio del servizio turistico grazie alla Fondazione Fs dovrà vedere i nostri Comuni pronti e preparati. Sarebbe un errore imperdonabile giungere ancora una volta in ritardo, limitandosi ancora agli annunci, rischiando così di far fallire un progetto nazionale che altrove sta riscuotendo successo e ha creato un indotto economico legato al treno storico
Un progetto importante per il nostro Territorio, che ha visto il mio Comitato sempre in prima fila, che necessità però di una puntuale programmazione e l'impegno concreto delle Amministrazioni Locali, delle Associazioni e degli operatori commerciali. 
E innegabile che si è partiti col piede sbagliato, tanté che nessun Comune ha ottenuto ancora il comodato delle stazioni e nonostante i finanziamenti ricevuti dalla Regione per il restyling degli immobili fs per il loro sfruttamento turistico, nessun intervento è stato ancora progettato o avviato
E' necessario pertanto cambiare pagina alla svelta, evitando altre figuracce e per questo auspichiamo e chiederemo alla Regione e ai Sindaci la creazione di un vero Tavolo di Lavoro con tutti i portatori d'interesse
Dopo le elezioni, spetterà alla nuova Giunta regionale, dettare le linee guida del progetto turistico, coinvolgendo tra loro l'Assessorato al Turismo (fino ad oggi assente) e quello alla Mobilità, unitamente al Gruppo FS (RFI, Trenitalia e Fondazione FS). 
I Sindaci, le Associazioni e il Comitato dei pendolari, dovranno supportare l'attività di coordinamento mediante l'individuazione di un soggetto attuatore sul Territorio, condiviso tra tutti, delegato ufficialmente a seguire da Capofila il progetto da Sacile a Gemona
Certo che saprà assumere le necessarie determinazioni al fine di garantire e migliorare la qualità del servizio offerto, restando in attesa di ricevere un Suo pregiato riscontro in ordine alle tematiche evidenziate, porgo i miei più distinti saluti. 
Giorgio Picco - Presidente Associazione Comitato Pendolari Alto Friuli

domenica 15 aprile 2018

Gemona-Sacile: a luglio la partenza del primo treno storico. Saranno 16 i treni turistici nel 2018

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E' ufficiale che Fondazione FS curerà il servizio turistico mediante treni storici in FVG. 
Saranno 21 i treni, di cui 16 dedicati alla Sacile-Gemona, che nel 2018 verranno organizzati in regione. 
Due le tipologie di treni a disposizione del Deposito Locomotive di Trieste: la splendida vaporiera di costruzione austroungarica Gr 728.022 e la locomotiva diesel D345.1055 appena restaurata ed inserita nel Parco Storico Operativo della Fondazione FS. 
Tutti i treni disporranno di 234 posti grazie all'utilizzo di carrozze Centoporte o Corbellini. 
L'investimento è di 361.741 euro che la Regione corrisponderà alla Fondazione FS, la quale a sue spese riattiverà inoltre il Deposito Ferroviario di Casarsa della Delizia, che fungerà da struttura logistica per la ferrovia Pedemontana e completerà la ristrutturazione del Polo Museale di Trieste Campo Marzio.
Foto Stefano Palamin
BINARI SENZA TEMPO: sarà la Gemona-Sacile, riconosciuta dalla legge 128/2017 come ferrovia di interesse nazionale, l'ottava linea turistica d'Italia, grazie al progetto di Fondazione FS “Binari senza Tempo”, che comprende anche la Ferrovia dei Templi (Sicilia), della Val d'Orcia (Toscana), della Val Sesia (Piemonte), della Val Tanaro (Piemonte), del Lago d'Iseo (Lombardia), dell'Irpinia (Campania) e della famosissima Transiberiana d'Italia (Abruzzo-Molise). 
Dopo la riattivazione del servizio passeggeri lungo la tratta Sacile-Maniago, RFI ha confermato infatti che entro la metà dell'anno verrà ripristinata la circolazione lungo l'intera tratta fino a Gemona, consentendo l'avvio del servizio turistico. 
A tal fine Fondazione FS ha già ipotizzato un programma di servizi ferroviari per il periodo estate-autunno 2018. 
L'inaugurazione con l'arrivo del primo treno turistico a Gemona è previsa per luglio
La stazione di Gemona diventerà il punto di riferimento, dove l'Amministrazione Comunale realizzerà un InfoPoint turistico. 
Locomotiva D345.1055
Un sogno che diventa realtà”, per Andrea Palese, portavoce del Comitato Pendolari Alto Friuli e promotore del progetto turistico, “l'avvio del servizio con treni storici sarà una grande opportunità di sviluppo per la nostra regione. La presenza della Fondazione FS è una garanzia di successo”. 
Era la primavera del 2016 quando Palese e la giornalista, Giulia Sacchi, incontrarono ad Agrigento lungo la ferrovia dei templi, il Direttore della Fondazione FS, Luigi Cantamessa. Fu l'incontro che anticipò lo sbarco di Fondazione FS in FVG: nell'ottobre 2016, infatti proprio a Gemona, Cantamessa annunciò la riapertura della linea e l'avvio del servizio turistico lungo la Sacile-Gemona entro il 2018.
"Tante sono le proposte per lo sfruttamento turistico della ferrovia, anche se purtroppo manca ancora una regia unitaria in regione" – commenta Palese – "l'idea è quella di collegare il treno storico con le eccellenze del Territorio, dalla gastronomia con il Prosciutto di San Daniele, alle attrattive naturalistiche della Riserva del lago di Cornino e Piancavallo, alle città storiche (Gemona e Sacile), ai Borghi più belli d'Italia (Poffabro, Polcenigo e Toppo)." 
Non mancano gli eventi che potrebbero essere collegati al treno storico: da Aria di Festa di S.Daniele, al Tempus est Jocundum di Gemona, al Mercatino dell'Antiqurariato di Aviano, alla Sagra della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, senza dimenticare poi le grandi potenzialità legate dalle ciclabili AlpeAdria e FVG3 che proprio a Gemona si incrociano. 
EVENTO SPECIALE: per l'inaugurazione, Palese, anticipa che ci potrebbe essere anche un treno dedicato alla musica
L'Associazione Controtempo di Cormons, partner del progetto nazionale “JAZZRAIL - treni, stazioni, arte e jazz tra natura e paesaggi storici d’Italia”, si è resa disponibile a collaborare per realizzare un progetto unico legato alla ferrovia Pedemontana. Si tratta di un progetto nazionale, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali che si prefigge di esaltare il viaggio del treno storico proprio mediante la musica jazz, unendola alla bellezza paesaggistica dei luoghi attraversati. 
L'iniziativa coinvolge i migliori giovani talenti jazzisti d'Italia che oltre al Friuli coinvolgerà i binari del Salento, della Sardegna, del Piemonte e la Toscana BIGLIETTI: viaggiare sui treni storici della Fondazione FS costerà 15 € (andata/ritorno) per adulti e 7,5 € per ragazzi (4-12 anni) per i treni a vapore, mentre il costo sarà di 10 € per adulti e 5 per i ragazzi per i treni trainati da locomotiva diesel. I bambini con età inferiore di 4 anni viaggeranno gratis. 
I titoli verranno emessi attraverso i canali di vendita di Trenitalia.

venerdì 13 aprile 2018

I ragazzi delle elementari di Maniago protagonisti della prima tappa di "Alla scoperta dei mestieri del ferroviere"

Ha preso il via oggi da Maniago la prima tappa di “Alla scoperta dei mestieri del ferroviere”, iniziativa organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli e da Italia Nostra sez. di Udine e Pordenone, con la collaborazione della Direzione Regionale Trenitalia FVG
Il progetto rivolto a tutte le scuole elementari del FVG è finalizzato a promuovere la mobilità sostenibile mediante l’utilizzo del treno, con visite guidate a bordo treno e in stazione, dove vengono illustrati agli alunni le mansioni delle figure chiave del mondo ferroviario: macchinista, capotreno e capostazione. 
Sessanta sono i bambini delle classi III° e IV° delle Scuola Primaria di Maniago Capoluogo, che accompagnati dalle maestre Bruna Emanuela, Lucia Brau, Ilenia Bernardon, Maura Blarasin, Giusy Cascio e Michela Centazzo, sono saliti festosi a bordo del Minuetto con destinazione Sacile. 
A bordo treno è stato spiegato il funzionamento del treno e i compiti del personale di bordo, mentre una volta rientrati a Maniago, il personale Trenitalia ha dato una dimostrazione pratica sull’uso dei servizi automatici di acquisto dei biglietti e su come interagire con le nuove tecnologie on line e l’app Trenitalia per smartphone e tablet. 
Ad accompagnare i bambini c'era pure il referente dell'iniziativa, Andrea Palese del Comitato Pendolari Alto Friuli, promotore della riapertura della Ferrovia Pedemontana in chiave turistica, che ha illustrato ai bambini brevi cenni sulla storia della ferrovia. Palese ha sottolineato che si è “voluto partire da Maniago proprio per valorizzare la ferrovia Pedemontana, alla quale è stato dedicato un particolare focus del progetto. Numerose le scuole che hanno aderito all'iniziativa, che è giunta alla sua seconda edizione grazie alla collaborazione della Direzione Regionale Trenitalia diretta dalla dott.ssa Elisa Nannetti, sempre sensibile a questi progetti di cittadinanza attiva”.
Dopo la prima tappa dedicata alle scuole di Maniago, nelle prossime settimane sono previste altre uscite con le scuole elementari di Gemona del Friuli ed Aviano, nonché l'organizzazione di una giornata in Pedemontana dedicata alle scuole, nel corso della quale verranno esposti gli oltre 140 elaborati realizzati dagli studenti di 15 scuole del Friuli Venezia Giulia che hanno aderito al Concorso d'Idee “Un logo per la ferrovia Pedemontana”.
In tale sede verranno resi noti i vincitori del concorso, grazie al quale si sceglierà il logo che diventerà il brand rappresentativo della ferrovia turistica Gemona-Sacile.
La giornata si è conclusa con la visita al Coricama dove i bambini hanno allestito una mostra con alcuni lavori e disegni dedicati alla ferrovia Pedemontana del Friuli, illustrando la loro iniziativa che culminerà il 12 giugno con lo spettacolo teatrale 'Pedemontana Tour' che andrà in scena al teatro Verdi di Maniago.

mercoledì 11 aprile 2018

Progetto terminal Maniago-Torricelli: una fermata nel deserto per la Freccia delle Dolomiti

PL a Maniago
Maniago non perde occasione per distinguersi in negativo in ambito ferroviario: nei giorni scorsi alcuni vandali hanno imbrattato i muri della stazione fs, appena ridipinta da RFI.
Purtroppo, come segnalato dal Vice Sindaco, Umberto Scarabello, “le stazioni di treni e dei bus possono finire facilmente nel mirino di vandali, soprattutto di notte”, per questo chiediamo ancora una volta al Sindaco Andrea Carli ed a Trenitalia di provvedere al trasferimento immediato della biglietteria self-service, dall'area incustodita dell'autocorriere, all'interno della sala d'aspetto della stazione fs. La collocazione della biglietteria all'intero della sala d'aspetto, già in gestione diretta del Comune, andrebbe a beneficio dei servizi di stazione, oggi di fatto inesistenti; inoltre si eviterebbe il rischio che l'emettitrice possa essere interessata da vandalismi nelle ore notturne. 
Stazione Maniago
SALA D'ASPETTO CHIUSA: alcuni utenti ci hanno segnalato che domenica scorsa la sala d'aspetto della stazione fs – dove all'interno sono posti gli orari e tutte le informazioni sul servizio – era chiusa, nonostante il Comune con delibera n. 8 del 12 gennaio, si sia fatto carico di tenerla aperta. 
A tal fine, abbiamo segnalato l'episodio al Comune, chiedendo garanzie circa l'apertura della sala, atteso che l'Amministrazione ha appaltato il servizio di apertura e chiusura della sala alla Cooperativa Sociale Onslus “FENICE”. In base agli accordi con RFI, il Comune provvede infatti a propria cura e spese all'apertura e alla chiusura della sala, in orari compatibili con il servizio viaggiatori, con apertura nella fascia oraria mattutina dalle ore 5.30/5.45 e chiusura nella fascia oraria serale 19.30/20.00
Dopo i propagandistici annunci sulla "Freccia delle Dolomiti" da parte del Sindaco Andrea Carli, è evidente che il tema della ferrovia sia caduto nel dimenticatoio, diventando un tabù quasi da non trattare, visto che non è stata data risposta nemmeno alla petizione di 753 firme degli studenti. 
E' impossibile pensare a “Grandi Progetti”, soprattutto in chiave turistica, dove tutto è ancora da inventare, se mancano completamente le basi, a partire dai servizi di stazione e di accoglienza. 
FERMATA MANIAGO-TORRICELLI: singolare inoltre che difronte ad un numero di passeggeri esiguo, come quello rilevato verso il Polo Scolastico di Maniago (10/12 studenti) e con un servizio ancora precario a causa di una mancata programmazione, il Sindaco, Andrea Carli, spinga per la realizzazione della nuova fermata Maniago-Torricelli, il cui costo è stato valutato da RFI e dalla Regione in € 750mila più iva, come indicato dalla recente delibera n. 778 dd 21.03.2018 della Giunta Regionale. 
L'investimento è a carico dell'Uti delle Valli delle Dolomiti Friulane, presieduta dallo stesso Carli, Ente che ha espresso parere favorevole all'opera, ma che con nota del 19 marzo, ha comunicato alla Regione che al momento non risultano stanziati a bilancio i fondi di competenza per la realizzazione del nuovo terminal
La nuova fermata, tenendo conto dei numeri odierni, rappresenterebbe uno spreco di risorse, vista la vicinanza delle scuole con la stazione fs (1 km circa) e atteso che gli studenti già usufruiscono del servizio navetta stazione fs-Torricelli.
Sotto il profilo tecnico, la nuova fermata verrebbe realizzata tra i due passaggi a livello di Via Pordenone e via Siega, distanti tra loro appena 670 metri; una distanza minima che comporta tecnicamente la chiusura di entrambi gli attraversamenti ad ogni transito del treno; chiusura che verrebbe ulteriormente prolungata di qualche minuto a causa della nuova fermata.
Si replicherebbe pertanto ciò che si sta già verificando a Sacile-San Liberale, dove la stazioncina è causa di lunghe code e arrabbiature da parte degli automobilisti, spesso prigionieri dei passaggi a livello.
Prima di avventurarsi in nuove opere, riteniamo prioritario rimodulare il servizio, con orari e un numero di corse adeguato alle esigenze di mobilità del territorio, prevedendo i servizi minimi in stazione, oggi mancanti.
Per questo motivo bocciamo l'idea della fermata Maniago-Torricelli che sotto il profilo tecnico andrebbe a creare ulteriori criticità non solo alla circolazione ferroviaria, ma soprattutto a quella delle auto in città.

domenica 8 aprile 2018

Sacile-Gemona. A tutto c'è un limite, intervenga il Prefetto. E' tutto da rifare, serve una regia unica

Continua l'incubo lungo la Sacile-Maniago: dopo il calvario della settimana scorsa, culminato nelle disastrose giornate di Pasqua e Pasquetta, ieri un'anormalità di circolazione causata da un guasto ad un passaggio a livello nei pressi di Budoia ha causato il ritardo di 44 minuti del R24882 Sacile-Maniago e due soppressioni (R24889 e R24888).
Anche venerdì la giornata aveva registrato la soppressione del R24886 da Aviano a Maniago e dei R24888 e R24893 per l'intera tratta a causa di un guasto a un PL tra Aviano e Montereale.
Una situazione surreale che ormai è scappata di mano a tutti.
Siamo stati i promotori della riattivazione del treno in Pedemontana, proponendo e suggerendo tante cose in questi anni: dagli orari, all'attivazione di adeguati servizi di stazione, al riutilizzo delle stazioni in chiave turistica, allo sviluppo di un progetto economico di territorio capace di sfruttare l'avvio del servizio turistico del treno storico. Purtroppo nulla di questo è stato fatto, nonostante ci fosse stato tutto il tempo per arrivare preparati all'appuntamento.
Una grave impreparazione da parte delle Istituzioni, che hanno fatto a gara per sbagliare tutto. I numeri oggi sono impietosi e la Pedemontana è diventata la "barzelletta ferroviaria d'Italia".
Si stanno spendendo, visto che i lavori di adeguamento della linea non sono conclusi, 19 milioni di euro, affrettando l'apertura per evidenti ragioni elettorali.
L'apertura è avvenuta infatti dopo appena tre giorni di pre-esercizio, un periodo che alla luce di tutti i guasti appare del tutto insufficiente a testare l'affidabilità di una linea chiusa da oltre 5 anni e ancora in fase di ammodernamento.
E' mancata la programmazione visto che si è badato esclusivamente ad organizzare la grande festa/passerella dell'inaugurazione per le Autorità, disinteressandosi di organizzare sul territorio il servizio (sale d'aspetto, biglietterie self-service, campagna informativa ecc.).
Le responsabilità politiche sono evidenti, dalla Presidente Serracchiani, all'Assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, a quella dei funzionari regionali che dovevano coordinare con RFI e Trenitalia l'avvio del servizio.
Anche il Territorio non è immune da colpe: Montagna Leader, ente delegato a seguire il progetto turistico e il Sindaco di Maniago, Andrea Carli, hanno dimostrato di non essere all'altezza a svolgere il ruolo di capofila di un progetto così importante. Il fatto che a Maniago il Sindaco abbia deciso di far installare la biglietteria self-service nell'autostazione e non all'interno della stazione fs è emblema di questa superficialità.
il progetto di Montagna Leader
Ad oggi, non esiste alcun progetto turistico, nonostante i 15mila € elargiti dall'UTI della Valli delle Dolomiti Friulane a Montagna Leader: nessuna delle stazioni della linea, tranne Gemona - che ha seguito un percorso diverso - è stata concessa in comodato ai Comuni e nessun finanziamento degli oltre 400mila € dedicati a Montereale, Maniago, Cavasso Nuovo, Meduno e Pinzano, sono stati utilizzati per il restyling degli immobili di stazione in chiave turistica.
A questi si aggiungono ora i 18mila concessi a Meduno nell'ambito del I° Bando 2018 L.R.9/12/16 n.21 in ordine al progetto “Da Sacile a Gemona 74,114 km di bellezza”, i quali però dovranno essere implementati da altre risorse da parte dei Comuni.
Una confusione totale, ma soprattutto la mancanza di una regia unica che rischia di pregiudicare tutto e sperperare tanti denari pubblici.
INTERVENTO DEL PREFETTO: è inutile parlare di turismo quando la linea è quotidianamente colpita da guasti che recano disservizi non solo agli utenti, ma soprattutto agli automobilisti.
A tal fine, visto il silenzio della Regione, riteniamo opportuno che intervenga il Prefetto, al quale invieremo un dettagliato report della situazione.
E' necessario convocare un Tavolo di Lavoro con tutte le parti (RFI, Trenitalia e Comuni, Utenti) e assumere le determinazioni necessarie volte al superamento della situazione contingente, compresa la decisione di sospendere la circolazione fs finché non saranno ultimate le opere di adeguamento tecnologico della linea e svolto un adeguato pre-esercizio.
PROGETTO TURISTICO: verificato il disastroso operato di Montagna Leader e il disinteresse sul tema dell'Assessore regionale competente, Sergio Bolzonello, è necessario svoltare pagina.
Spetterà alla nuova Giunta regionale individuare un soggetto attuatore, dotato di competenze specifiche in materia, capace di programmare le attività da Gemona a Sacile, stazioni capolinea, nonché città più popolose della tratta, che fino ad oggi per motivi politici sono state escluse da ogni attività.
Proprio Gemona è l'unico esempio virtuso, che per tempo ha saputo ottenere il comodato della stazione nell'ottobre 2013 e avviare i lavori di restyling dell'immobile, prevedendo specifici interventi per promuovere il servizio bici+treno e collocando all'interno della stazione un InfoPoint turistico, il primo della regione.

venerdì 6 aprile 2018

Bassa Friulana: criticità di una terra di confine

Stazione di Latisana
Pubblichiamo di seguito le riflessioni di Andrea e Giacomo, pendolari di Latisana.

SERVIZIO FRECCE La stazione di Latisana e il territorio della Bassa Friulana occidentale è praticamente tagliato fuori dal servizio Frecce che la Regione FVG paga (circa 3 milioni): Cervignano può infatti usufruire di una coppia di Frecce in più (9710 e 9757 TS/Torino) che permette di fare andata-ritorno in giornata, con orari più consoni anche per eventuali pendolari che devono andare a Padova e oltre, e che non può comunque essere considerata di interscambio non avendo un treno che arrivi da Udine/Palmanova che permetta di prenderla a Cervignano.
Latisana invece ha solo la coppia 9707/17 (Torini-TS) e 9758 (TS-Milano).
Non riteniamo giusto che, pagando le tasse esattamente come i cervignanesi, possiamo usufruire di tale servizio solo se qualcuno si ricorda di aggiungere la fermata di Latisana a una Freccia per Milano in orario mattutino nei mesi della stagione estiva.
SERVIZIO REGIONALE Dalla Bassa Friulana, cioè Latisana e San Giorgio di Nogaro, è impossibile fare i pendolari su Udine, per i lunghissimi tempi di percorrenza dati da coincidenze inesistenti per la linea Udine-Cervignano: ci sono infatti solo due treni percorrenti la tratta Cervignano-Udine fra le 6 e le 12.
Riteniamo assurdo che Latisana possa contare su collegamenti diretti per Mestre, Padova, Vicenza e Verona (quest'ultimo regionale grazie al l'interessamento delle Regione Veneto) e non per il nostro Capoluogo e città di riferimento Udine.
Un collegamento diretto fra Latisana e Udine sarebbe fattibile in tempi decisamente inferiori rispetto ad altri trasporti sfruttando la bretella che da Torviscosa si allaccia alla linea Udine-Cervignano senza bisogno di entrare in quest'ultima.
Ci chiediamo quindi come mai, mentre il Veneto riesce ad aggiungere un collegamento interessante come quello per Verona (RV 1773-1772, per ora solo festivo), il FVG non riesca a collegare la Bassa Occidentale al suo Capoluogo e al Medio/Alto Friuli pur avendo le infrastrutture.
Precisiamo che, a nostro avviso, tale collegamento sarebbe utilissimo non solo a pendolari e studenti che ogni giorno devono raggiungere Udine, ma anche da un punto di vista turistico, potendo teoricamente collegare mare con montagna e favorire il cicloturismo sul quale la regione sembra puntare tanto, vista la vicinanza con le spiagge di Lignano e Bibione (la stazione si chiama infatti Latisana-Lignano-Bibione).

giovedì 5 aprile 2018

Sacile-Maniago: tariffa promozionale prorogata sino al 31 maggio. Chiesto lo spostamento della biglietteria self-service a Maniago

Biglietteria a Maniago
Sabato 31 marzo è cessata la possibilità di acquistare lungo la relazione Sacile-Maniago il biglietto con la tariffa promozionale ad 1,55 €. Il costo del biglietto di corsa semplice dovrebbe tornare quindi alla tariffa ordinaria di 4,05 €.
Da alcune fonti ufficiose pare tuttavia che la promozione sia stata prorogata fino al 31 maggio, anche se ad oggi non vi è alcuna comunicazione ufficiale in tal senso
A fronte di ciò, abbiamo scritto una lettera alla Regione FVG, competente in materia, a Trenitalia e per conoscenza ai Sindaci, chiedendo informazioni al riguardo. 
La Regione oggi con una mail ci ha confermato la possibilità di acquistare lungo la relazione Sacile-Maniago fino a 31 maggio il biglietto di corsa semplice con la tariffa promozionale ad 1,55 € a seguito di quanto deliberato dalla Giunta regionale nella seduta del 21 marzo 2018. 
Ancora una volta è mancata un'esaustiva informativa sul territorio in grado di segnalare all'utente la possibilità di acquisito del titolo di viaggio a prezzo ridotto, oltre a ciò non si capisce il motivo della proroga dell'offerta solo fino al 31 maggio, visto che poteva essere mantenuta sino al cambio orario previsto per il prossimo 10 giugno.
SERVIZIO DI BIGLIETTERIA: abbiamo inoltre chiesto di garantire la possibilità ai viaggiatori di acquistare a bordo treno i titoli di viaggio senza il supplemento dei 5 € previsti dal regolamento Trenitalia. Tale esonero è possibile solo se la stazione risulta priva di biglietteria o se risulta chiusa o guasta l'emettitrice self-service, o se risultano assenti punti vendita alternativi ubicati in ambito stazione. 
A fronte di ciò, è stata garantita ai viaggiatori delle stazioni di Aviano, Budoia e Montereale la possibilità di acquistare i biglietti a bordo treno senza il pagamento del supplemento
BIGLIETTERIA SELF-SERVICE DI MANIAGO: diverso invece il discorso per Maniago, dove la self-service è stata installata su richiesta del Sindaco, Andrea Carli, nell'autostazione, distante 150 metri dalla stazione fs. 
Una scelta profondamente sbagliata visto che Maniago è l'unico Comune del FVG che nonostante disponga di una stazione fs e di una sala d'aspetto aperta che gestisce in comodato, ha deciso di installare la self-service fuori dai locali ferroviari, in un'area aperta e incustodita nelle ore notturne. 
Una scelta che determina disservizio agli utenti, atteso che in stazione fs non vi è alcun avviso che informa dov'è collocata la biglietteria: il rischio per gli utenti - ignari dell'esistenza della self-service - è quello di salire sul treno e pagare oltre al biglietto anche il supplemento di 5 €.
Il supplemento non è dovuto infatti solo nel caso che nella stazione di partenza non sia funzionante o non sia presente una biglietteria, ovvero come specificato dalla Regione ove risultino assenti punti vendita alternativi ubicati in ambito stazione.
Per evitare quindi spiacevoli malintesi, i viaggiatori maniaghesi dovranno munirsi del titolo di viaggio prima di salire sul treno, evitando così di pagare il supplemento a bordo treno.
A tal fine abbiamo richiesto a Trenitalia e al Sindaco Andrea Carli di provvedere a spostare la self-service all'interno della sala d'aspetto della stazione fs eliminando alla radice ogni possibile problema e dando maggior qualità al servizio di stazione a Maniago, il quale risulta ancora carente sotto il profilo informativo vista l'assenza di monitor partenze/arrivi.

mercoledì 4 aprile 2018

Sacile-Maniago: servizi di biglietteria carenti. Chieste migliorie a Regione, Trenitalia e Comuni

Self-service a Maniago
Sabato 31 marzo è cessata la possibilità di acquistare lungo la relazione Sacile-Maniago il biglietto con la tariffa promozionale ad 1,55 €. Il costo del biglietto di corsa semplice tornerà quindi alla tariffa normale (€ 4,05). 
Resta fermo che gli abbonamenti annuali e scolastici emessi prima del 11.12.2017, rilasciati da Trenitalia o ATAP, resteranno validi senza necessità di sostituzione,.
Da alcune fonti ufficiose pare tuttavia che la tariffa promozionale venga prorogata per tutto aprile e maggio, anche se ad oggi non vi è alcuna comunicazione ufficiale in tal senso.
A fronte di ciò abbiamo scritto una lettera alla Regione FVG, competente in materia, a Trenitalia e per conosceneza a tutti i Sindaci, chiedendo se corrisponde al vero la notizia del prolungamento della promozione tariffaria, rilevando inoltre che purtroppo per una mancanza assoluta di una adeguata campagna informativa, la tariffa promozionale non ha permesso di fidelizzare utenza come previsto.
E mancata un'esaustiva informativa sul territorio in grado di segnalare all'utente la possibilità di acquisito del titolo di viaggio a prezzo ridotto: emblematico il caso a Sacile, dove in stazione non vi era alcun cartello informativo al riguardo e chi utilizzava le self-service, ignaro della promozione, ha acquistato il biglietto a prezzo pieno
ACQUISTO DEL BIGLIETTO A BORDO TRENO: a fronte delle lamentate di alcuni utenti nel reperimento dei titoli di viaggio, abbiamo chiesto a Trenitalia e alla Regione che venga garantita agli utenti di Budoia, Aviano e Montereale Valcellina, la possibilità di acquistare i biglietti a bordo treno senza il pagamento del supplemento di 5 € previsto dal Regolamento in vigore. 
La richiesta è giustificata dal fatto che le citate stazioni risultano sprovviste di biglietterie self-service e che i punti vendita autorizzati sono lontani dalla stazione e presentano orari e turni di servizio non sempre consoni alle esigenze dei viaggiatori.
BIGLIETTERIA SELF-SERVICE DI MANIAGO: un discorso a parte va fatto per Maniago, dove è stata recentemente istallata una self-service. 
Purtroppo l'emettitrice è stata posizionata, su richiesta dell'Amministrazione Comunale, presso l’area dell’autostazione, distante circa 150 metri dalla stazione fs. 
Una scelta che riteniamo profondamente sbagliata visto che la locazione naturale della biglietteria è senza dubbio quella all’interno della sala d’aspetto della stazione fs. Non si comprende la logica di tale decisione atteso che l'emettitirce è posta all'aperto, in zona non custodita nelle ore notturne; parimenti il Comune di Maniago – tramite una convenzione con RFI - garantisce l'apertura e la chiusura della sala d'aspetto fs. 
A tal fine abbiamo chiesto a Trenitalia e al Comune di Maniago, di provvedere all’immediato spostamento della self-service all'interno dei locali della stazione fs. 
Il rischio è infatti che l’utente che non sa dov’è posizionata la self-service, visto che in stazione non vi è alcuna indicazione al riguardo, salga sul treno sprovvisto di biglietto, dovendo poi pagare oltre al prezzo del biglietto, anche il supplemento di 5 €, previsto dal regolamento. Il supplemento in parola non è dovuto infatti solo nel caso che nella stazione di partenza non sia funzionante o non sia presente una biglietteria. 
NUOVE BIGLIETTERIE SELF-SERVICE: da ultimo abbiamo chiesto a Trenitalia di valutare la necessità di dotare di una biglietteria self-service la stazione di Aviano, visto che la città è sede sia del C.R.O, che di un affollata base Nato.

lunedì 2 aprile 2018

Sacile-Maniago la farsa continua. Non siamo arrabbiati, ma incazzati ! Vergognatevi tutti!

Un guasto a un passaggio a livello
Ora basta, la misura è colma! 
Una serie interminabile di guasti e disservizi, mai visti prima per il FVG ferroviario che hanno relegato la Sacile-Maniago a barzelletta ferroviaria d'Italia.
Da quattro mesi, ovvero fin dalla sua attivazione nel dicembre scorso, non è passato giorno senza che si registrino soppressioni e ritardi causati da guasti alla linea e in particolare ai passaggi a livello. 
L'ultima settimana è stata un calvario: da giovedì 29 a sabato 31 marzo sono state 10 le soppressioni e vari i ritardi superiori ai 25 min.; il giorno di Pasqua altri guasti con 2 soppressioni e ritardi, oggi nuovamente linea ko. 
Indice puntualità
Un disagio sia per chi utilizza il treno, letteralmente abbandonato in stazione senza informazioni, che per i tanti automobilisti prigionieri dei passaggi a livello.
Scene ormai di ordinaria follia: oggi una famiglia partita per la tradizionale gita di Pasquetta, è salita a Maniago con il R24883 alle 14.14 ed è giunta ad Aviano alle 16.30, con 2 ore di ritardo, con il treno fermo in linea a causa di un passaggio a livello guasto. Sconsolati sono scesi e si sono fatti venire a prendere dai parenti. Il treno per la cronaca è giunto a Sacile con 107 minuti di ritardo.
Non è andata meglio a chi aspettava il R24882 Sacile-Maniago delle ore 15.10, soppresso dopo 50 minuti di attesa e non autosostituito, mentre il R24889 Manaigo-Sacile delle ore 16.14 è stato soppresso e autosotituito. Il primo treno a partire è stato il R24888 Sacile-Maniago delle 17.10. 
Una situazione da girone dantesco, ne sanno qualcosa gli studenti del Polo di Sacile che per tutto l'inverno, attendendo al freddo visto che le sale d'aspetto erano chiuse, hanno subito ritardi e soppressioni arrivando spesso in ritardo all'inizio delle lezioni, alcuni di loro utilizzando persino mezzi alternativi come il taxi per raggiungere la scuola.
Non è bastata una petizione di 753 firme consegnata all'Assessore Regionale Mariagrazia Santoro e ai Sindaci, a cui nessuno ha dato ancora una risposta. 
E' evidente a tutti che l'apertura della linea è stata affrettata, dopo appena tre giorni di pre-esercizio, senza testare in maniera seria gli apparati; una riapertura anticipata per evidenti fini elettorali e per dispensare probabilmente appalti, visto che l'investimento è di quelli importanti, oltre 17 milioni di euro. 
Treno fermo a Montereale Valcellina
Il risultato è una linea che non funziona e persino le facciate delle stazioni appena ritinteggiate si stanno già scrostando. 
Si è sbagliato tutto: dagli orari e alle coincidenze, alla previsione di un numero sproporzionato di corse (20). E' mancata poi una campagna informativa e promozionale sul territorio, senza pensare alla carenza dei servizi di stazione (sale d'aspetto chiuse e assenza di biglietterie self-service).
Siamo stati tra i principali promotori della riattivazione della linea e spiace che dopo una battaglia ed un impegno del Territorio durato oltre 5 anni, dopo aver raggiunto l'obiettivo, non solo per il trasporto passeggeri, ma anche in chiave turistica, visto l'inserimento della Pedemontana nel progetto nazionale “Binari senza Tempo” della Fondazione FS e il suo riconoscimento come ferrovia turistica nella legge 128/2017, ora si rischia di pregiudicare tutto a causa dell'incapacità di politici e di qualche dirigente FS !
I responsabili hanno nomi e cognomi: Debora Serracchiani, Presidente FVG, Mariagrazia Santoro, Assessore alla Infrastrutture e Sergio Bolzonello, Assessore al turismo, unitamente al cerchio magico degli Sindaci, a partire da quello di Maniago, Andrea Carli, che ha cercato di salire sul carro dei vincitori, prendendosi meriti non suoi ribattezzando la littorina in “Freccia delle Dolomiti Orientali” e proponendo la realizzazione di una nuova e inutile stazione (Terminal Torricelli) del costo di 750mila € e al Presidente di Montagna Leader, Gino Martinuzzo, delegato a seguire il progetto turistico ancora insesitente.
Non mancano ovviamente le responsabilità a livello amministrativo da parte dei funzionari regionali e dei dirigenti FS che dovevano programmare e coordinare il servizio.
Non siamo arrabbiati, ma incazzati e ora riteniamo che qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.
Per questo chiederemo spiegazioni a tutte le Istituzioni interessate, dalla Regione, ai Sindaci, a RFI e Trenitalia. Interesseremo pure il Ministero dei Trasporti, e quello del Tesoro (azionista unico di FS), nonché l'A.N.F.S. (Autorità Nazionale Sicurezza Ferroviaria) e l'Autorità Nazionale Anticorruzione del Presidente, Raffaele Cantone.
Vogliamo vederci chiaro e valuteremo quali azioni svolgere, in ogni sede opportuna, perché è impossibile che questa vicenda passi in sordina e che si cerchi di mettere la polvere sotto il tappeto, mettendo tutto sotto silenzio.

domenica 1 aprile 2018

Linea Udine-Tarvisio dal 3 aprile al 9 giugno limitazioni alla circolazione e possibili ritardi per lavori di adeguamento nella tratta Pontebba-Tarvisio

Da martedì 3 aprile a sabato 9 giugno a causa di alcuni lavori di adeguamento della linea ferroviaria sono previste delle modifiche alla circolazione lungo la linea Trieste-Udine-Tarvisio che interesseranno il tratto Pontebba-Tarvisio.
I treni potranno subire ritardi fino a 10 minuti, ad eccezione dei treni sotto indicati che subiranno le modifiche come meglio specificate:
  • R21000 Trieste C.le p.7.21 - Tarvisio a. 10.07 (si effettua nei giorni festivi): CANCELLATO da Pontebba a Tarvisio e sostituito con bus nei giorni del 25.04.2018, 01.05.2018 e 02.06.2018
  • R6008 Trieste C.le p.7.50 - Tarvisio a. 10.07 (si effettua i sabati lavorativi dal 31.03.2018 al 09.06.2018): CANCELLATO da Pontebba a Tarvisio e sostituito con bus dal 07.04.2018 al 09.06.2018
  • R6010 Udine p. 10.01 - Tarvisio a. 11.07 (si effettua nei giorni festivi dal 01.04.2018 al 03.06.2018): CANCELLATO da Pontebba a Tarvisio e sostituito con bus nei giorni del 25.04.2018, 01.05.2018 e 02.06.2018
  • R21004 Trieste C.le p.7.50 - Tarvisio a. 10.07: CANCELLATO da Pontebba a Tarvisio e sostituito con bus dal 8.04.2018 al 03.06.2018, eccetto nei giorni 25.04.2018, 01.05.2018 e 02.6.2018
  • R21003 Tarvisio p. 11.53 - Trieste C.le a. 14.36: CANCELLATO da Tarvisio a Pontebba e sostituito con bus nei giorni di 25.04.2018,01.05.2018 e 02.06.2018
  • R21007 Tarvisio p. 13.53 - Trieste C.le a. 16.36: CANCELLATO da Tarvisio a Pontebba e sostituito con bus nei giorni festivi dal 08.04.2018 al 03.06.2018, eccetto nei giorni 25.04.2018, 01.05.2018 e 02.06.2018