Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 23 aprile 2014

Gemona-Sacile: individuato FUC come soggetto capofila per lo studio di fattibilità. Ora serve muoversi, il tempo stringe !

Dal Messaggero Veneto del 22.04.2014 - Articolo di Giulia Sacchi. La Regione, con specifica delibera, ha individuato la società partecipata Fuc come capofila dello studio di fattibilità per il recupero e rilancio della Sacile-Gemona. Ma un protocollo d'intesa tra gli enti che finanzieranno il progetto, ossia le Comunità Montane del Gemonese e Friuli Occidentale e la Crup, non è stato ancora sottoscritto. 
Per il momento quindi soltanto parole: gli enti montani hanno garantito una compartecipazione alla spesa di 10 mila euro ciascuno, ma un atto formale non c'è (la quota a carico di Crup è di 20 mila euro). «Per la Sacile-Gemona siamo ancora fermi al palo, anche se ora le regole sono state fissate dalla Regione - osserva il consigliere comunale di Gemona, con delega alla mobilità, nonché storico rappresentante del comitato dei pendolari Alto Friuli, Andrea Palese -. E’ora di superare le polemiche e assumere decisioni, anche se mi pare che sull’argomento ci siano poche idee e ben confuse e la Regione continui a fare melina». Palese non risparmia un duro commento sul fatto che «la Regione non sia riuscita a trovare i 40 mila euro per lo studio di fattibilità, mentre si assiste a sperperi da un milione per dipingere un aereo per una discutibile campagna promozionale». Da capire anche se la linea verrà regionalizzata o meno: nella delibera non c'è alcun riferimento a questo aspetto. «Nessun rilancio sostenibile potrà essere effettuato senza il trasferimento della proprietà dallo Stato alla Regione, operazione a costo zero già fatta per la Udine-Cividale - prosegue -. L'auspico è che si stipuli al più presto il protocollo d’intesa tra gli enti finanziatori dello studio, Fuc e la Regione, ma quest'ultima, assieme ai parlamentari, dovrà pure fare pressing sul ministero per chiedere il trasferimento della linea prima del bando di gara del Tpl. Solo così si potrà avere un’effettiva gestione diretta». 
L'obiettivo non deve essere soltanto la linea, ma anche le risorse che annualmente lo Stato riconosce a Fs, in base al contratto di programma per la manutenzione e la gestione. Soldi che oggi vengono trasferiti altrove, dato che la tratta è chiusa. 
«Serve uscire dagli schemi imposti da Fs e riportare la politica dei trasporti a livello regionale, investendo per il miglioramento strutturale, e pensare a una effettiva integrazione intermodale tra treno e bus - aggiunge -. Ragionare su un utilizzo merci sul tratto basso della Sacile-Gemona è pura fantasia, vista l’inadeguatezza strutturale di ponti e gallerie. La scelta di Fuc, comunque, è positiva non solo come soggetto capofila del piano di fattibilità per la Sacile-Gemona, ma anche come possibile affidatario dei servizi ferroviari lungo la Udine-Tarvisio e la Casarsa-Portogruaro, oggi contrattualizzati con Trenitalia». 
E conclude: «All’esito della valutazione di sostenibilità economica che Fuc dovrà effettuare entro fine mese, sapremo se il sogno dei pendolari potrà diventare realtà e se le linee minori potranno essere affidate a Fuc".

lunedì 21 aprile 2014

Un'ordinaria giornata di (DIS)servizio ...

Di seguito pubblichiamo la mail inviata da Danilo Moro, rappresentante del Comitato Pendolari Nodo di Udine all’Assessore regionale alla mobilità Mariagrazia Santoro
Pare che non siamo gli unici lamentosi. 
Pare inoltre che non sia solo la linea 15 (Tarvisio-UD-Cervignano-TS) a creare disagi all’utenza. 
Chi viaggia in treno sa qual è la situazione reale e sa bene che lo stato delle rotabili è pessimo, visto che sulle vecchie Ale 801 non viene garantita la necessaria manutenzione.
Se i nuovi treni CAF non entreranno in esercizio velocemente il rischio concreto è quello del "collasso ferroviario", con soppressioni e ritardi all’ordine del giorno. 

Cortese Assessore, 
di seguito le riporto lo scambio messaggi avvenuto tra un pendolare e me iniziato alle 21:33 di mercoledì 16/04 u.s. Un pendolare sperduto nella stazione di Buttrio che, come obbiettivo, aveva la comprensibile intenzione di rientrare a casa in quel di Codroipo, dopo una “intensa” (considerando l’ora) giornata di lavoro, mi scrive un SMS dal testo: 
Prendi nota: treno R20994 da Trieste per Udine delle ore 20:40 viaggia con +90 min di ritardo (Firma) 
Alle 22:48 ricevo questo ulteriore SMS: 
Sono le ore 22:00 e non abbiamo (plurale!) nessuna notizia neanche del treni Rv2472 per Venezia che è indicato fermarsi a Buttrio alle ore 21:40 
(Firma) 
Quindi il giorno seguente gli scrivo: 
Oggetto: Re: com'è finita l'avventura? 
Danilo 
Al che la risposta è stata: 
L'avventura è finita che alle 22.30 ho chiamato mio figlio perchè mi venga a prendere (da Codroipo ndr)  alla stazione di Buttrio. 
(Firma) 
Al che chiedo: 
Era soppresso o cosa? Ieri sera quello delle 18:40 a Buttrio è andato fino Venezia per cui il suo normale rientro a Ts era soppresso (periodo Pasquale) . . . a che ore, li cun duç i studens e studiôs ca son . . . 
Danilo 
La risposta: 
Caro Presidente, nessuna indicazione di soppresso e nessuna comunicazione vocale. 
La prima comunicazione vocale di ritardo di 20' e stata data alle ore 21.20 Ecco come si presentava il tabellone alle ore 22.30: Treno R 20994 delle ore 20.40 90' di ritardo Treno R 2472 delle ore 21.40 Treno R 20.(996 aggiungo) delle ore 23.32, Treno R 2473 delle ore 00.04 295' di ritardo. Con due chiamate alla stazione di Trieste 0403794381 il telefono squillava ma nessuno rispondeva ore 22.17 e 4 chiamate al n° 892021 con la seguente risposta: "telefonata gratuita tempo di attesa a pagamento”, e come da normale amministrazione, mi mettevano in attesa poi ho cadeva la linea o mi dicevano che tutti gli operatori erano occupati di richiamare più tardi. saluti e Auguri di Buona Pasqua. 
(Firma)
Questa è la cruda realtà che vorremmo farvi capire al di la delle polemiche e le strumentalizzazione nonché dietrologie che vorrete aggiungere. 
Come pensate ragioni una persona che vive queste “crude” esperienze che, anche se non di questa gravità, sono ahimè quotidiane. 
Da domenica scorsa l’orario di partenza dalle stazioni di Sacile, Pordenone, Casarsa e Codroipo con direzione Udine, è stato anticipato di 3 min. con lo scopo di mantenere l’orario d’arrivo a Udine inalterato. Quante volte ad oggi pensate che ciò sia accaduto? Considerando l’ultimo cambio d’orario del dicembre, il Treno R 11002 è arrivato in orario non più volte delle dita delle mani. 
La quasi totalità delle volte, ciò non era/è dovuto ai rallentamenti conseguenti ai lavori in linea bensì al rallentamento/fermata che regolarmente avviene all’altezza di S. Osvaldo (ingresso stazione lato Venezia x intenderci). 
Buona Pasqua 
ComPeNoUd 
DMoro

lunedì 14 aprile 2014

Multateli e non pagateli !

Pubblichiamo la mail inviata questa mattina all'Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro a seguito dei nuovi disagi registrati lungo la linea 15.

Buongiorno,
Vi segnaliamo che oggi il R. 6015 è stato soppresso da Tarvisio a Udine e sostituito con bus. Bus peraltro partito da Carnia alle 7.05 e utilizzato solo da 3 persone, visto che gran parte degli utenti visti i tempi di percorrenza ha preferito attendere il treno successivo, ovvero il R. 6017.
E’ inutile sottolineare che questi continui disagi stiano mettendo a dura prova la pazienza dei pendolari, ormai esasperati e quasi rassegnati.
La vergognosa vicenda della sospensione del R. 6023 (treno soppresso per 1 mese senza che sia stata data alcuna preventiva informativa all’utenza) è l’esempio più lampante di quale sia oggi l’atteggiamento di Trenitalia verso la sua clientela.
Abbiamo apprezzato la lettera tempestiva, e dai toni appropriati, dell’Assessore Santoro, che a seguito della nostra segnalazione, ha intimato al gestore di assumere le misure più opportune per la riduzione del disagio causato dalla soppressione del R 6023.
Una lettera che non deve però rimanere isolata e alla quale deve seguire una dura presa di posizione della Regione nei confronti dei vertici di Trenitalia.
Le giustificazioni dei lavori e del cantiere di Ugovizza sono paradossali, visto che dai ns monitoraggi (stazione per stazione) è facilmente desumibile che i disagi trovino origine altrove.
Sappiamo tutti che i problemi sono ben altri, legati soprattutto all’utilizzo di materiale rotabile inadeguato e da una programmazione d’un orario cadenzato lungo una linea che presenta molte criticità di circolazione. Basti pensare che tra UD e Cervignano c’è un solo binario, con scarse possibilità di incrocio e sezioni di blocco troppo lunghe.
Non c’è pertanto da stupirsi che in questa situazione il peggioramento del servizio è causato dall’errata scelta dell’orario cadenzato, il quale ha previsto un aumento del numero dei treni in circolazione lungo il tratto basso della linea.
In mancanza di interventi migliorativi all’infrastruttura è di palese evidenza che non si potrà pretendere un miglioramento del servizio offerto.
Sulla carta l’idea del cadenzamento della linea 15 è positiva, ma sotto il profilo pratico i benefici per i viaggiatori sono stati ben pochi rispetto ai disagi patiti. Auspichiamo pertanto una dura presa di posizione della Regione nei confronti di Trenitalia e RFI, considerato l’obbligo della Regione stessa a vigilare e controllare l’operato di FS.
Riteniamo impossibile che Trenitalia si faccia pagare (40 milioni l’anno !) e in anticipo (90%) e al contempo si permetta di fare il bello e il cattivo tempo, offrendo un servizio imbarazzante. Servono correttivi d’orario perché così non è possibile continuare.
Come già anticipato durante l’incontro del 7 aprile scorso ribadiamo il nostro indirizzo: la Regione deve multare e non pagare Trenitalia (almeno per quanto concerne la quota del corrispettivo dovuto della linea 15).
Purtroppo questa è l’unica musica che Trenitalia è in grado di sentire … Fatevi valere !
Buon lavoro.
Comitato Pendolari Alto Friuli

venerdì 11 aprile 2014

R. 6023 sospeso dall’8 aprile al 2 maggio, poi si vedrà


Martedì mattina Trenitalia ha regalato un’altra sorpresa ai pendolari dell’Alto Friuli: un perfetto “pesce d’aprile”, anche se in ritardo di qualche giorno, ma parliamo di Trenitalia …
Il R. 6023 Carnia-Udine delle ore 8.21 è stato sospeso e sostituito con bus.
Nessuna informazione è stata fornita all’utenza: i tabelloni partenze/arrivi delle stazioni non segnalavano la soppressione, né erano presenti avvisi cartacei. Nessuno sapeva nulla di nulla.
Il R. 6023, come si evince dall’avviso di Trenitalia (clicca immagine) affisso nelle stazioni della linea solo il giorno 10 aprile (due giorni dopo la sospensione!), viene sospeso da martedì 8 aprile a venerdì 2 maggio.
La sospensione si rende necessaria per lo svolgimento di alcuni interventi di manutenzione straordinaria dei binari sulla linea Tarvisio – Udine: in particolare saranno sostituite tutte le traverse e risanato il pietrisco della massicciata, per una lunghezza complessiva di circa 15 chilometri, fra le stazioni di Tarcento e Carnia.
Questi i provvedimenti di circolazione:
  • Il treno R 6023 Carnia (8.21) - Udine (8.59) sarà CANCELLATO e sostituito con bus dal 8 aprile al 2 maggio, tranne nelle giornate del 18, 19 e 26 aprile.
Orario dei bus sostitutivi :
TS903: Carnia p. 8.17 – Udine a. 9.18. Ferma solo a Gemona del Friuli (8.32)
TS907: Carnia p. 8.21 – Udine a. 9.41. Ferma a Venzone (8.28), Gemona del Friuli (8.39), Artegna (8.49), Tarcento (8.59) e Tricesimo S.P. (9.09)

I lavori interesseranno anche:
  • il treno RV 6016 Udine (9.01) - Tarvisio (10.35): domenica 13 aprile sarà CANCELLATO e sostituito con bus da Udine a Carnia.
  • Il treno R 21002 Trieste (9.26) - Tarvisio (12.05): domenica 13 aprile sarà CANCELLATO e sostituito con bus da Udine a Tarvisio.
  • Il treno Micotra R 1881 Tarvisio (10.22) - Udine (11.30) partirà da Tarvisio alle 10.50 dall’8 al 17 aprile, dal 22 al 24 aprile e dal 28 aprile al 2 maggio. A fronte di ciò il treno subirà un ritardo di 28 min. lungo l'intera percorrenza e arriverà a Udine alle ore 11.58. 
Una condotta vergognosa quella di Trenitalia che dimostra per l'ennesima volta la mancanza di sensibilità e di rispetto verso i suoi Clienti, i quali non vengono nemmeno più informati se un treno circola o meno.
Da qui la nostra ferma reazione: il nostro Presidente Giorgio Picco ha immediatamente contattato nella giornata di mercoledì 9 aprile sia l’Ufficio Mobilità della Regione che l’Assessore Mariagrazia Santoro, lamentando il grave disservizio subito dall'utenza.
L’Assessore Santoro ha immediatamente scritto a Trenitalia, intimandole di assumere senza ritardo le misure correttive del caso finalizzate a ridurre al minimo il disagio all’Utenza (LEGGI LA LETTERA CLICCA L'IMMAGINE).
La Regione avrebbe altresì già avviato l’iter previsto dal contratto per sanzionare Trenitalia in considerazione dell’omessa informativa all’utenza.
Continua il disagio lungo la linea 15 (Tarvisio-UD-TS), già pesantemente colpita da ritardi e soppressioni da record.
Molti pendolari del R. 6023 che hanno già pagato l'abbonamento di aprile sono ora costretti ad utilizzare l'auto privata, con un aggravio di spese. Oltre il danno la beffa ... ma ci siamo abituati purtroppo! 

sabato 5 aprile 2014

Monitoraggio I° Trimestre 2014: dati da incubo. Trend sempre molto negativo

Si è chiuso il primo trimestre 2014, senza dubbio il peggior periodo ferroviario per i viaggiatori dell’Alto Friuli (e non solo), caratterizzato da un numero imponente di disservizi. 
Il monitoraggio effettuato sui 1515 treni programmati lungo la linea n. 15 (Tarvisio-UD-Cervignano-TS e viceversa) ha evidenziato 152 ritardi > 10 min. (+249,18% rispetto al medesimo periodo 2013) e 20 soppressioni (contro le 23 del 2013). 
L’indice di disservizio del primo trimestre 2014 è stato pari al 11,35%: questo significa che oltre un treno su dieci ha viaggiato con un ritardo >10 min. (ritardo medio di 18 min. 52 sec.), oppure è stato soppresso. 
Un dato pesantissimo visto che l’indice di disservizio si è più che raddoppiato rispetto al medesimo periodo del 2013. 
La situazione è precipitata come noto dopo il 15.12.2013 con l’avvio della sciagura dell’orario cadenzato. 
A distanza di tre mesi e mezzo la Regione sta ancora cercando di attuare i correttivi d’orario richiesti dai Comitati dei Pendolari (le ns. proposte sono in mano agli uffici dalla fine di dicembre!). 

Riassunto comparato I° trimestre Anno 2013 / Anno 2014
Anno
Num.
Soppressioni
Num.
Ritardi
Media
Ritardo
Num.
Treni
Indice
di
disservizio
Gennaio 2013
2
16
25 min. 55 sec.
592
3,04%
Gennaio 2014
3 parziali
48
16 min. 36 sec.
505
10,29%

Febbraio 2013
8
22
30 min.
547
5,48%
Febbraio 2014
6 (di cui 3 parziali)
64
21 min. 30 sec.
488
14,34%

Marzo 2013
13
23
32 min. 18 sec.
584
6,16%
Marzo 2014
11 (di cui 4 parziali)
40
17 min. 36 sec.
522
9,77%

I° Trimestre 2013
23
61
29 min. 50 sec.
1.723
4,87%
I° Trimestre 2014
20 (di cui 10 parziali)
152
18 min. 52 sec.
1.515
11,35%

Una lentezza che pone in capo alla Regione gran parte delle responsabilità visto che continua a lasciare mano libera a Trenitalia. 
Il trend di aprile purtroppo non è cambiato, anzi è ancora peggiore: dal 1 al 4, su 88 treni programmati, si sono accertati 11 ritardi > 10 min. e 1 soppressione parziale. L’indice di disservizio è stato pari al 13,63%.
Trenitalia e Regione imputano gran parte dei disagi ai lavori di adeguamento delle gallerie tra Carnia e Pontebba. 
Una giustificazione però che non ci convince del tutto, visto che dal monitoraggio appare evidente che i ritardi sono sorti altrove. 
A tal proposito molti pendolari ci hanno segnalato che apparentemente nessun lavoro è in corso tra Carnia e Pontebba e solo la scorsa settimana si sono uditi a bordo treno gli annunci che avvisano i viaggiatori della possibilità di ritardi di 5-10 min. per lavori di adeguamento all’infrastruttura. 
Cosa significa ciò ? Dopo quasi 4 mesi dall’avvio del nuovo orario ci si è accorti che il materiale rotabile non è in grado di sostenerlo? Con questo annuncio si “legalizzano” i ritardi che ormai sono sistematici sulla linea 15, giustificandoli sull'esistenza di un cantiere. 
Lunedì 7 aprile si terrà l’incontro tra l’Assessore Santoro e i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari
Ci auguriamo che sia presente anche Trenitalia, assente dal Tavolo ormai da diversi mesi (perché?), ma soprattutto ci aspettiamo risposte puntuali e specifiche: quali correttivi d’orario verranno applicati? Quando? Nonché risposte concrete in ordine alle note criticità relative all’informazione all’utenza, alla garanzia delle coincidenze e alle biglietterie.