Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 30 settembre 2020

RFI sbaglia l’instradamento di un treno, comiche lungo la cintura di Udine. Mattinata di disagi: ancora migranti sui binari e disagi lungo la Pedemontana

MIGRANTI SUI BINARI:
altra mattinata da dimenticare per i pendolari della linea Udine-Trieste alle prese con ritardi causati dalla presenza di migranti lungo i binari. La segnalazione di persone che camminavano vicino ai binari è scattata poco dopo le 7, tra San Giovanni al Natisone e Gorizia. Immediatamente sono state allertate le forze dell’ordine per il rintraccio degli stranieri. La situazione è tornata alla normalità alle 8.30. 
Di seguito i treni coinvolti che hanno accumulato ritardo oltre i 30 minuti: 
• ICN 35774/35775 Roma Termini (22:35) - Trieste Centrale (9:01) 
• RV 2800/2801 Venezia Santa Lucia (5:01) - Trieste Centrale (8:02) 
• RV 2444/2445 Trieste Centrale (6:58) - Venezia Santa Lucia (9:59) 
• R 11004/20963 Venezia Santa Lucia (5:13) - Trieste Centrale (8:56) 
• R 20958/20959 Trieste Centrale (6:28) - Sacile (8:43) 
• R 20958/20959 Trieste Centrale (6:28) - Sacile (8:43) 
• R 20955 Udine (7:08) - Trieste Centrale (8:28) 
• R 20955 Udine (7:08) - Trieste Centrale (8:28) 
Nonostante le rassicurazioni di maggiori controlli pare che la questione dei migranti sui binari non abbia mai fine; è evidente che sino a quando non si bloccheranno i passeur ai valici di frontiera sarà difficile evitare in futuro altri episodi simili. 
LINEA DI CINTURA: mentre lungo la linea Udine-Trieste si consumava il triste episodio legato ai migranti sui binari, lungo la Tarvisio-Udine invece andavano in scena le "comiche ferroviarie"
Il R6099 Carnia-Udine delle ore 8.21 giunto a Bivio Vat in perfetto orario è stato erroneamente instradato sul binario della diretta Vat-Udine anziché lungo la linea di cintura Vat-Udine Parco-Udine. 
Il convoglio immediatamente bloccato, ha sostato oltre 10 min. a Vat, poi è stato fatto leggermente retrocedere ed instradato lungo la linea di cintura; proseguendo lentamente ha poi ha raggiunto la stazione di Udine con un ritardo di 12 minuti. 
A bordo l’imbarazzo dell’incolpevole personale Trenitalia che ha spiegato agli utenti che "il treno è stato instradato sul binario sbagliato". 
Si tratta di un errore imperdonabile da parte di RFI, causato sicuramente dalla scarsa attenzione dell’operatore e probabilmente dall’abitudine di instradare i treni passeggeri lungo la linea diretta. 
Da metà settembre infatti 5 treni passeggeri su 30 sono stati deviati lungo la linea di cintura costringendo RFI ad una doppia gestione che come in questo caso sta provocando disagi agli utenti e scarsi benefici per gli automobilisti udinesi visto che questo correttivo non risolve il problema dei passaggi a livello. Tra la sosta e il “giro turistico” in linea di cintura, oggi il treno ha impiegato oltre 20 minuti per percorrere la distanza da Vat alla stazione di Udine. L’errore è doppio visto che una volta sbagliato l’instradamento del treno a Vat, RFI poteva limitare il disagio facendo semplicemente proseguire il treno lungo la via diretta, riducendo di 15 min. la percorrenza visto che da Bv Vat alla stazione il tempo di viaggio è di appena 4 minuti. 
PEDEMONTANA: per concludere bene la mattinata rileviamo che sono stati cancellati e autosostitituiti a causa di un guasto alla stazione di Maniago i R23833 Maniago/Sacile delle 12.40 e il corrispondente R23838 Sacile-Maniago delle 13.36, creando disagi ad oltre un centinaio di studenti.
RETE FS COLABRODO: lo scorso anno avevamo chiesto in maniera provocatoria le teste dei vertici regionali di RFI e Trenitalia per provocare una reazione da parte di FS difronte ad un servizio non accettabile causa ritardi e guasti. 
A distanza di 10 mesi, dopo alti e bassi e un periodo di lockdown (da fine marzo a maggio) che non fa testo, possiamo evidenziare che la qualità del servizio è paurosamente calata; si è tornati indietro di ben 4 anni, con un servizio che appare precario caratterizzato da frequenti ritardi. Ma sono soprattutto i guasti infrastrutturali alla rete che preoccupano e un evidente scollamento tra RFI e Trenitalia: sono infatti troppi gli episodi di guasti e le scelte di circolazione illogiche con una carente informazione a bordo treno e in stazione. E’ evidente che qualcosa nell’organizzazione di FS non sta funzionando e che qualcuno non è all’altezza del ruolo.

lunedì 21 settembre 2020

Stazione di Udine: cantiere lumaca. Piano Commerciale RFI: nel 2021 lavori a Udine, Gorizia e Sacile

UdIne: lavori realizzazione ascensore 
Da una settimana circa nella stazione di Udine è stata riaperta una delle due scale di accesso ai binari 5/6 dal sottopasso dell’autostazione, che da oltre un anno è interessato dai lavori per la realizzazione degli ascensori e per l’adeguamento delle banchine. 
La chiusura delle scale di accesso ai binari 5/6 – tra i più utilizzati della stazione - avevano provocato non pochi problemi ai viaggiatori ignari della presenza del cantiere, vista la mancanza di una idonea segnaletica.
Vari utenti, soprattutto cicloturisti hanno persino perso coincidenze a causa di questa inconveniente o sono stati costretti a delle corse per accedere al tunnel principale e raggiungere la banchina 5/6. 
Ci è voluta una serie di segnalazioni a RFI/Trenitalia e alla Regione FVG, tra cui la nostra per risolvere un problema così banale frutto di una superficialità non scusabile. 
Udine: accesso binari 5/6
SITUAZIONE LAVORI UDINE
: procedono con molta lentezza i lavori da parte di RFI che permetteranno di rendere la stazione più facilmente accessibile, soprattutto ai disabili. 
Oggi Udine, con i suoi 7 milioni di passeggeri l’anno è tra le peggiori stazioni del nord-est, sicuramente la peggiore della regione tra le città capoluogo funzionalità ed accessibilità.
I lavori iniziati nel marzo 2019 riguardano l’adeguamento delle banchine e la realizzazione degli ascensori; a dicembre 2019 sono terminati le opere di innalzamento a 55 cm del marciapiede a servizio del 5/6 binario, costate 400mila €, mentre a gennaio 2020 è stato avviato il cantiere per la realizzazione dei due vani ascensore (binario 1 e binario 5/6), per un importo ulteriore di 450mila euro
I lavori in base alle previsioni di RFI dovevano ultimarsi entro giugno, ma vista la situazione è scontato che si prolunghino almeno fino all’autunno inoltrato. 
Una lentezza pachidermica visto che il cantiere è stato fermo per tutto il periodo della quarantena e non solo; un peccato visto che proprio quel periodo si poteva essere sfruttato per velocizzare i lavori in considerazione della ridotta presenza di treni e persone presenti in stazione. 
Piano commerciale di Rfi: le stazioni del FVG sono e saranno oggetto di un significativo adeguamento e restyling, un ingente investimento da parte di RFI che prevede interventi volti a incrementare l’accessibilità, abbattere le barriere architettoniche, aumentare la funzionalità ed il decoro delle stazioni, nonché a potenziare l’informazione al pubblico. 
Il Piano Commerciale di RFI prevede che nel corso del 2021 interventi a Udine, Sacile e Gorizia
Su Udine quindi è probabile un intervento definitivo, che coinvolga anche gli altri binari, non oggetto dell’attuale cantiere: quindi innalzamento dei marciapiedi binario 3/4 e 7/8, nonché la realizzazione degli ascensori. Vedremo, sicuramente se questi sono i tempi e i ritmi dei lavori bisognerà avere tanta pazienza. 
Udine: sopralluogo Ass. Pizzimenti
ALTRE STAZIONI:
lo scorso 6 dicembre sono terminati i lavori di manutenzione e innalzamento del marciapiede del primo binario di Pontebba, con un impegno finanziario di circa 500mila euro da parte di Rfi. 
Nel 2017-2018 i lavori di restyling con l’innalzamento dei marciapiedi ha interessato la stazione di Pordenone, nel 2018 Trieste Centrale e nel 2018/2019 Monfalcone per un importo complessivo di circa 8 milioni di euro.
A oggi le stazioni con marciapiedi alti 55 centimetri in regione sono complessivamente 14; Trieste, Pordenone, Trieste Airport, San Giorgio di Nogaro, Palmanova, Pontebba, Cormons, San Giovanni al Natisone, Manzano, Basiliano, San Vito al Tagliamento, Aviano e Venzone. 
Ascensori: ad ottobre 2019 sono stati attivati i tre nuovi ascensori di Tarvisio Boscoverde, e a dicembre quello di Gemona del Friuli. Anche questi impianti si aggiungono a quelli già in servizio nelle stazioni di Pordenone (2 ascensori), Trieste Airport (2 ascensori e 4 scale mobili) e San Giorgio di Nogaro (2 ascensori).

sabato 12 settembre 2020

Linea di cintura: la montagna ha partorito il topolino ! Da lunedì 14 settembre 5 treni trasferiti. Nessuna informativa all'utenza

Con una stringata mail inviata venerdì sera dalla Direttrice di Trenitalia, Elisa Nannetti alle ore 18.53 e per conoscenza all'Assessore Regionale Graziano Pizzimenti ci è stato comunicato il trasferimento di 5 treni lungo la linea di cintura di Udine e la modifica degli orari lungo la tratta Udine-Tarvisio da lunedì 14 settembre.
LA MAIL DI TRENITALIA: di seguito pubblichiamo la mail di Trenitalia di venerdì 11.09.2020 alle ore 18.53:
"Gentili, si informa che dal giorno 14 Settembre verrà attivato l’instradamento dei treni 6009, 6018, 6024, 6036 e 6040 sulla linea di cintura Udine Parco – Posto Movimento Vat. Il nuovo percorso, frutto delle valutazioni del Gestore dell’Infrastruttura su incarico della Regione FVG, comporterà alcune modifiche di orario ai treni interessati, con una revisione dei tempi di percorrenza di 3-4 minuti. Le modifiche nei sistemi di vendita Trenitalia saranno visibili dal 15 Settembre". 
Non si è fatta attendere la nostra risposta, che dopo pochi minuti abbiamo inviato a Trenitalia e alla Regione FVG una secca replica.
"Buonasera, notiamo che la comunicazione è arrivata il venerdì sera alle ore 18.53, a un giorno dal cambio orario.
Poco professionali e per nulla seri e dire poco!
Pensare che una modifica cosi importante e storica per la linea venga svolta in questo modo, alla chetichella senza il minimo contraddittorio e con tutte le difficiltà che sta attraversando il servizio fs, da' l'idea del mancato rispetto verso il nostro operato, nonchè verso gli ignari utenti che si ritroveranno le modifiche al tragitto a giochi già fatti. Peccato perchè da parte nostra non è mai mancata la volontà di dialogo, la correttezza nonchè il confronto per migliorare il servizio e l'offerta. E evidente che la scelta di comunicare la modifica al tragitto con queste modalità denota solo il timore di subire polemiche sulla stampa o strumentalizzazioni, che noi non abbiamo mai fomentato ne' intenso fare.
Se questo e il metodo di lavoro ci domandiamo se dobbiamo ancora continuare a mantenere attivo il Tavolo di Lavoro.

E' stata così tradita la nostra fiducia, visto che da parte nostra non è mai venuto a mancare il confronto con Regione FVG e Trenitalia, soprattutto in questo particolare periodo molto travagliato per il servizio fs. 
Non meriterebbe nemmeno un commento il modo con il quale ci è stata comunicata la notizia (venerdì sera, un giorno prima del cambio orario), nascondendo e tacendo fino all'ultimo una decisione così importante, senza nemmeno convocare il Tavolo di Lavoro. 
Una gran brutta caduta di stile sia per l'Assessore Pizzimenti che per Trenitalia.
MANCATA COMUNICAZIONE ALL'UTENZA: per l'ennesima volta si evidenzia una superficialità imbarazzante nella gestione della materia, visto che solo da martedì 15 settembre le modifiche all'orario saranno recepite dai sistemi di vendita e dal sito web Trenitalia.
Gravissimo è non aver fornito nessuna informativa all'utenza: nessun annuncio è stato svolto né a bordo treno, né in stazione e ciò potrebbe determinare disagi a molti gli utenti, visto che alcune partenze (R6009 e R6036 e R6060) sono state anticipate di qualche minuto. 
DECISIONE STRUMENTALE E POLITICA: analizzando nel dettaglio le modifiche, è evidente che la montagna ha partorito il topolino. Il trasferimento in cintura riguarderà 5 treni e non 9 come annunciato4 treni (R6018, R6024, R6036, R6040) lungo la tratta Udine-Tarvisio e uno (R6009) lungo la Carnia-Udine.
Se qualcuno pensava che questa fosse la soluzione al problema delle code ai passaggi a livello resterà molto deluso, visto che i treni interessati dallo spostamento riguardano fasce non di punta per il traffico veicolare; pertanto ai PL di via Cividale o al Bearzi dalle 7 alle 9 del mattino e dalle 16 alle 18 tutto resterà invariato come prima.
Si tratta solo di un intervento meramente ideologico voluto per accontentare "i capricci" di un senatore udinese alla disperata ricerca del consenso elettorale, nonché di un manipolo di residenti interessati a far rivalutare i loro immobili.
Da sempre abbiamo sostenuto che il problema andava affrontato in altra maniera, ragionando sotto il profilo tecnico in base alle logiche che governano la circolazione ferroviaria, invece la soluzione adottata rischia di scontentare tutti.
Un mero palliativo visto che fino a quando non verranno completati tutti i lavori del Nodo di Udine non sarà possibile ipotizzare il trasferimento del traffico passeggeri lungo la linea di cintura.
Come noto la linea di cintura è un falso doppio binario ad andamento curvilineo che non permette grandi velocità; i lavori per il raddoppio effettivo della linea non sono mai stati conclusi, cosicché la linea oggi è un mero raccordo con due bretelle distinte, una servente il traffico dei treni merci provenienti dall'Austria che raggiungono Trieste o lo scalo di Cervignano senza passare per la stazione di Udine; l'altra una bretella che collega PM Vat a Udine Parco. La circolazione è pertanto regolata come una linea a binario unico, con tutte le conseguenze del caso.
MAGGIORI TEMPI DI PERCORRENZA: l'instradamento dei treni lungo la cintura comporterà modifiche agli orari e in particolare ad alcune partenze, di fatto facendo saltare il cadenzamento, principio che fino a ieri pareva un dogma inderogabile per Regione e FS. Da lunedì le partenze pomeridiane da Udine verso Carnia/Tarvisio seguiranno il seguente strampalato cadenzamento: 13.35, 14.35, 16.35, 17.22, 17.35, 18.00,18.35, 18.58 e 20.01. 
I maggiori tempi di percorrenza conseguiti dall'instradamento in linea di cintura sono stati quantificati in 5 minuti (da Udine a Tricesimo la durata del viaggio passerà da 10 a 15 min./da Udine a Gemona si passerà da 26 a 30/31 min.); non sappiamo ancora e lo constateremo da lunedì se questi tempi di percorrenza verranno rispettati visto che da fonti ferroviarie ci sono molte perplessità al riguardo
A fronte dell'aumento dei tempi di percorrenza lungo la tratta Udine-linea cintura - PM Vat, ci attendevamo una corrispondente riduzione dei tempi da Vat a Tarvisio, in maniera da neutralizzare il maggior tempo di viaggio in cintura. 
Anche in questo caso ogni aspettativa è venuta meno visto che RFI lungo gli 84 km da Vat a Tarvisio prevede al massimo 2 minuti di recupero, peraltro tra le stazioni di Ugovizza/Valbruna e Tarvisio. 
Una vera pagliacciata visto che lungo i 75 km che dividono Vat e Ugovizza/Valbruna vengono confermati i tempi di percorrenza attuali, mentre il recupero dei 2 minuti viene fatto negli ultimi 9 km della linea tra Ugovizza/Valbruna e Tarvisio.
Di seguito il dettaglio degli orari dei treni interessati dalle modifiche:
R6009 Carnia-Udine: la partenza viene anticipata di 1 minuto alle ore 8.21, mentre l'arrivo a Udine è posticipato di 3 minuti alle ore 9.02. 
Il tempo di percorrenza complessivo passa così da 37 a 41 minuti (+4). Da Carnia a Tricesimo resta immutata la percorrenza, mentre da Tricesimo a Udine si passa da 10 a 14 minuti.
Nel dettaglio: Carnia p. 8.21, Venzone 8.26, Gemona 8.32, Artegna 8.38, Tarcento 8.42, Tricesimo 8.48, Udine 9.02.

R6018 Trieste-Udine-Tarvisio: è stata confermata la partenza da Udine alle 13.35, mentre l'arrivo a Tarvisio è posticipato alle 14.53 anziché alle 14.50. 
Il tempo di percorrenza complessivo passa quindi da 75 a 78 minuti (+3). Da Udine a Tricesimo la percorrenza passa da 10 a 15 minuti, da Udine a Gemona si passa da 26 a 31 minuti. L'unica modifica migliorativa è data dalla riduzione di 2 minuti di percorrenza tra le stazioni di Ugovizza/Valbruna e Tarvisio.
Nel dettaglio: Udine p. 13.35, Tricesimo 13.50, Tarcento 13.56, Artegna 14.00, Gemona 14.06, Venzone 14.12, Carnia 14.19, Pontebba 14.35, Ugovizza/Valbruna 14.45, Tarvisio 14.53

R6024 Trieste-Udine-Carnia: confermata la partenza da Udine alle 14.35, mentre l'arrivo a Carnia è posticipato di 3 minuti alle 15.16. 
Il tempo di percorrenza complessivo passa quindi da 38 a 41 minuti (+3). Da Udine a Tricesimo la percorrenza passa da 10 a 14 minuti, da Udine a Gemona si passa da 26 a 30 minuti. L'unica miglioria è la limatura di 1 minuto tra Venzone e Carnia.
Nel dettaglioUdine p. 14.35, Tricesimo 14.49, Tarcento 14.55, Artegna 14.59, Gemona 15.05, Venzone 15.11, Carnia 15.16

R6036 Trieste-Udine-Tarvisio: la partenza da Udine viene anticipata di 1 minuto alle ore 18.00, mentre l'arrivo a Tarvisio è posticipato di 2 minuti alle 19.17. 
Il tempo di percorrenza complessivo passa quindi da 74 a 77 minuti (+3). Da Udine a Tricesimo la percorrenza passa da 9 a 14 minuti, da Udine a Gemona si passa da 25 a 30 minuti. Da Tricesimo a Ugovizza/Valbruna non vi è nessuna riduzione dei tempi di percorrenza, mentre da Ugovizza/Valbruna a Tarvisio vi è una limatura di 2 minuti.
Nel dettaglioUdine p. 18.00, Tricesimo 18.14, Tarcento 18.20, Artegna 18.24, Gemona 18.30, Venzone 18.36, Carnia 18.43, Pontebba 18.57, Ugovizza/Valbruna 19.09, Tarvisio 19.17

R6040 Trieste-Udine-Tarvisio: la partenza da Udine viene anticipato di 3 minuti alle 18.58 anzichè delle 19.01; la sosta del treno a Udine pertanto viene ridotta (l'arrivo da Trieste resta alle 18.54). L'arrivo a Tarvisio viene confermato alle 20.15. Il tempo complessivo di percorrenza passa da 74 a 77 minuti (+3). Da Tricesimo a Ugovizza/Valbruna non vi è nessuna riduzione dei tempi di percorrenza, mentre da Ugovizza/Valbruna a Tarvisio vi è una limatura di 2 minuti.
Nel dettaglioUdine p. 18.58, Tricesimo 19.12, Tarcento 19.18, Artegna 19.22, Gemona 19.28, Venzone 19.34, Carnia 19.41, Pontebba 19.55, Ugovizza/Valbruna 20.07, Tarvisio 20.15

Nulla ci è stato comunicato circa modifiche del servizio Mi.Co.Tra.

venerdì 11 settembre 2020

Ancora clandestini sui binari, circolazione rallentata lungo la Udine-Trieste. La pazienza degli utenti è allo stremo: appello ai prefetti pattugliate le frontiere

Quello dei clandestini che camminano lungo i binari del Friuli Venezia Giulia e in particolare lungo la Udine-Trieste non è più un'emergenza, ma di un vero e proprio problema strutturale che da oltre tre mesi sta creando tantissimi disagi alla  circolazione ferroviaria.
Non si contano più i ritardi e le cancellazioni di convogli, con pendolari ormai stanchi di questa situazione.
Alcuni utenti hanno proposto di lanciare una petizione on line; da parte nostra non possiamo che manifestare il nostro totale disappunto su come questa vicenda viene (NON)gestita dalle Istituzioni.
Da cittadini e utenti siamo disarmati dinanzi ad una situazione molto complessa che richiede l'intervento deciso delle Istituzioni competenti (Ministero degli Interni/Difesa). 
Solo martedì scorso il Ministro agli Interni Luciana Lamorgerse aveva promesso nel corso del vertice che si è tenuto a Trieste un aumento dei controlli, ma nulla sembra cambiato visto che il flusso dei migranti della rotta balcanica risulta costante a fronte di frontiere colabrodo.
Questa mattina alle 8.30 il treno R20955 Udine-Trieste ha maturato 15 minuti di ritardo a causa di un rallentamento nei pressi di Ronchi dei Legionari; stessa sorte per il R20962 Trieste-Udine.
La Direzione Trenitalia aveva informato la possibilità di ritardi nell'ordine di 30 minuti per i treni in arrivo a Trieste a causa di un gruppetto di migranti che poi è stato intercettato verso le 8.40 nei pressi della stazione di Sistiana-Visogliano. 
Ieri sera, verso le 20, stesso copione lungo il tratto della Gorizia-San Giovanni al Natisone; altri migranti avevano messo in difficoltà sempre la circolazione fs provocando la cancellazione del R20989 Trieste-Udine e ritardi nell'ordine dei 20 minuti. 
CONTROLLO DEI CONFINI: Non possiamo che rinnovare il nostro appello alle Autorità competenti, in primis i Prefetti di Trieste, Gorizia e Udine affinché assumano una linea dura, prevedendo maggiori controlli ai confini.
Senza polemica alcuna riteniamo che come durante il lockdown le Forze dell'Ordine hanno utilizzato droni ed elicotteri per rintracciare "pericolosissimi" runners, così oggi è potrebbero impegnare questi mezzi per controllare chi entra nel Paese.  
Riteniamo infatti inutile pattugliare le linea ferroviarie, vista la loro estensione, parimenti è assolutamente necessario controllare i confini, bloccando le varie auto e i furgoni dei passeur che da mesi stanno facendo la spola con la Slovenia, scaricando poi il loro carico umano lungo le nostre strade e le linee ferroviarie ben lontano dalla frontiera.
L'intervento dell'Esercito a supporto delle Forze dell'Ordine pare quindi un atto non più procrastinabile per debellare questo fenomeno tutto friulano che sta assumendo dimensioni molto preoccupanti.
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto alla Regione, la convocazione del Tavolo di Lavoro dei pendolari, chiedendo tra l'altro l'inserimento nell'ordine del giorno anche questo tema.

lunedì 7 settembre 2020

Estate difficile sui binari del FVG: chiesta la convocazione del Tavolo di Lavoro Regione FVG, Comitati Pendolari, Gruppo FS e Tpl Fvg

Il consultivo dei mesi di luglio e agosto sono stati molto negativi per il trasporto ferroviario del FVG, che è stato caratterizzato da frequenti disservizi, non sempre imputabili al gestore Trenitalia; talvolta i ritardi sono stati causati da guasti infrastrutturali alle linee, altre volte da lavori in corso (es. cantiere di Aurisina) e da ultimo ma non per importanza, dalla presenza di persone estranee sui binari. 
Ritardi e cancellazioni sono stati frequenti soprattutto in agosto: la linea più colpita è senza dubbio la Udine- rieste, ma disagi si sono registrati anche lungo la Udine-Cervignano, Udine-Carnia e Udine-Venezia. 
L’unica nota positiva è stata a fine agosto il termine dei lavori del cantiere di Aurisina e il ripristino dell’ordinaria circolazione lungo la Udine-Trieste. 
MIGRANTI ROTTA BALCANICA: il problema extra ferroviario dei migranti della rotta balcanica ha poi creano ulteriori disagi alla circolazione, divenuti quasi quotidiani; un fenomeno questo tutto friulano, che se non fosse per le nostre denunce e segnalazioni – iniziate ancora a giugno - passerebbe in un assordante silenzio, lontano dai riflettori dei media nazionali. 
Purtroppo anche i questi giorni non si fermano i rintracci di migranti e ormai non si contano i casi di avvistamenti di persone estranee sui binari, che obbligano il gestore dell’infrastruttura a far ridurre la velocità ovvero a bloccare la circolazione al fine di tutelare l’incolumità delle persone. 
Il tema è molto serio e non può essere trattato con superficialità o in modo strumentale: nei giorni scorsi sui social abbiamo lanciato più volte un appello alle Istituzioni affinché si mobilitino per trovare una soluzione a questo problema
Di certo così è impossibile pensare di andare avanti. Ci sentiamo abbandonati, con un totale senso di impotenza dinanzi ad un fenomeno che pare non interessi nessuno. 
L’8 settembre è previsto un incontro tra il Ministro dell’Interno Lamorgese e le Istituzioni regionali, sarà l’occasione per evidenziare che il problema dei migranti in Friuli non riguarda solo i confini, le strade, le città, ma corre anche lungo i binari. 
RIMBORSI ABBONAMENTI: Trenitalia ha comunicato tramite il proprio portale web l’avvio delle procedure di rimborso degli abbonamenti non utilizzati o parzialmente utilizzati causa Covid-19 (leggi qui l’articolo dedicato). Sul tema abbiamo inviato una richiesta a Trenitalia e alla Regione per definire alcuni specifici casi e aspetti ancora poco chiari. 
CONTINGENTAMENTO DEI POSTI: da martedì 8 settembre dovrebbe entrare in vigore la nuova ordinanza che reintroduce il contingentamento dei posti a bordo, nel limite dell’80% dei posti disponibili. Si tratta di un provvedimento nato da un compromesso tra Governo e Regioni che verrà applicato su scala nazionale per tutti i mezzi del trasporto pubblico locale (treni, bus, metro). 
Un passo indietro senza dubbio che costringerà Trenitalia a segnalare a bordo i posti disponibili e quelli no: siamo curiosi di conoscere quali saranno i criteri di scelta dei posti non utilizzabili a bordo dei treni Caf, dove su 300 sedili 60 saranno inutilizzabili. 
Se il limite del contingentamento al 50% dei posti prevedeva una logica alternanza, il limite dell'80% pare assolutamente campato per aria e frutto dell'ennesima italica farsa.
Senza pensare poi a chi dovrà vigilare per garantire il rispetto delle regole in caso di affollamento. 
TAVOLO DI LAVORO: la sessione prevista per marzo 2020 del Tavolo di Lavoro tra Comitati dei Pendolari, Regione FVG e Gruppo FS è saltata per l’emergenza Covid, ora a distanza di 6 mesi abbiamo richiesto alla Regione la convocazione del Tavolo per fare il punto della situazione, tenendo conto del prossimo cambio orario del 13 settembre e dell’avvio dell’anno scolastico 2020/2021. 
Oltre a Trenitalia e RFI, abbiamo richiesto la presenza di Tpl Fvg e l’allargamento del Tavolo anche al gestore unico del trasporto pubblico su gomma al fine di risolvere alcune problematiche legate all’intermodalità treno+bus
L’ordine del giorno che abbiamo proposto si basa su temi pratici e questioni che riteniamo facilmente risolvibili a costo zero, come il tema dell’informazione ai viaggiatori, un servizio ancora carente nonostante alcuni passi avanti legati soprattutto alla presenza del personale di assistenza (cd giubbe rosse) di Trenitalia. 
Dal Tavolo ci attendiamo alcune risposte in ordine alla questione dei rimborsi Covid, visto che alcuni aspetti risultano ancora poco chiari, sulla sicurezza in alcune stazioni, al programma dei lavori di miglioramento dei servizi/accesso in stazione, tra cui quella di Udine. 
CONTRATTO DI SERVIZIO: non da ultimo risulta basilare il tema legato al nuovo contratto di servizio; a dicembre scadrà l’ennesima proroga di un contratto datato maggio 2008 che vede il FVG come ultima regione d’Italia ad andare a contratto. 
Un ritardo imbarazzante frutto di scelte politiche degli anni passati fallimentari, che trovano solo parziale giustificazione nel contenzioso, ora risolto, della gara del tpl gomma, che ha visto contrapposte la Regione a Busitalia/Gruppo FS. 
Siamo consapevoli che solo con la stipula del nuovo contratto il servizio fs potrà migliorare la qualità dell'offerta, con l'arrivo di nuovi treni (i Pop e i Rock sono già arrivati in tante regioni) e una nuova visione d’orario, oggi statico, ancora basato su vecchi schemi e anacronistici protocolli, spesso con buchi non più tollerabili e con una velocità commerciale troppo bassa e non concorrenziale rispetto ad altri mezzi di trasporto. 
E’ proprio sulla riduzione dei tempi di viaggio che si dovrà puntare con decisione, sperimentando soprattutto sulle tratte tecnologicamente già pronte un nuovo orario strutturato.

giovedì 3 settembre 2020

Rimborsi per mancato o parziale utilizzo degli abbonamenti per Covid-19

Come definito dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la DGR n.1238 del 07.08.2020 fino al 30 novembre 2020 è possibile procedere alla richiesta di rimborso per gli abbonamenti regionali FVG Trenitalia con origine e destinazione entrambe comprese nell’ambito dei confini regionali, estesi alle località di Portogruaro e Teglio Veneto. In particolare, sono rimborsabili gli abbonamenti:
mensili validi per il mese di marzo 2020;
annuali, con un massimo di 2/12 del valore dell’abbonamento;
annuali scolastici, con un massimo di 3/10 del valore dell’abbonamento;
annuali scolastici residenti FVG, con un massimo di 3/10 del valore dell’abbonamento.
Il rimborso avverrà tramite voucher: l’importo del voucher sarà calcolato in misura proporzionale in giorni di mancato utilizzo tra il periodo di non utilizzo e il periodo di validità dell’abbonamento, in base a quanto indicato nella dichiarazione sostitutiva. Ad esempio, se l’abbonamento mensile aveva una validità di 31 giorni e si dichiara di non averlo utilizzato per 10 giorni, il rimborso sarà pari a 10/31 del valore dell’abbonamento.
Il voucher potrà essere utilizzato entro il 31/12/2020 e sarà spendibile, in un’unica transazione, solo nella biglietteria indicata nel modulo di richiesta. Qualora non si spenda l’intero valore del voucher, la differenza non potrà essere recuperata in alcun modo.
Per richiedere il rimborso, il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva e il modulo di richiesta da consegnare o inviare a Trenitalia con allegata la fotocopia o la scannerizzazione o la foto dell’abbonamento (solo per richieste tramite mail) e del documento d’identità (salvo consegna in biglietteria attraverso identificazione e apposizione della firma sulla dichiarazione in presenza del dipendente addetto a riceverla): 
• tramite e-mail, all’indirizzo: rimborsi.friuli@trenitalia.it;
• presso le Biglietterie Trenitalia;
• tramite posta ordinaria, all’indirizzo: Trenitalia - Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia, via Giulio Cesare, 5 - 34123 Trieste. Modulo per la richiesta di rimborso Dichiarazione sostitutiva