Il consultivo dei mesi di luglio e agosto sono stati molto negativi per il trasporto ferroviario del FVG, che è stato caratterizzato da frequenti disservizi, non sempre imputabili al gestore Trenitalia; talvolta i ritardi sono stati causati da guasti infrastrutturali alle linee, altre volte da lavori in corso (es. cantiere di Aurisina) e da ultimo ma non per importanza, dalla presenza di persone estranee sui binari.
Ritardi e cancellazioni sono stati frequenti soprattutto in agosto: la linea più colpita è senza dubbio la Udine- rieste, ma disagi si sono registrati anche lungo la Udine-Cervignano, Udine-Carnia e Udine-Venezia.
L’unica nota positiva è stata a fine agosto il termine dei lavori del cantiere di Aurisina e il ripristino dell’ordinaria circolazione lungo la Udine-Trieste.
MIGRANTI ROTTA BALCANICA: il problema extra ferroviario dei migranti della rotta balcanica ha poi creano ulteriori disagi alla circolazione, divenuti quasi quotidiani; un fenomeno questo tutto friulano, che se non fosse per le nostre denunce e segnalazioni – iniziate ancora a giugno - passerebbe in un assordante silenzio, lontano dai riflettori dei media nazionali.
Purtroppo anche i questi giorni non si fermano i rintracci di migranti e ormai non si contano i casi di avvistamenti di persone estranee sui binari, che obbligano il gestore dell’infrastruttura a far ridurre la velocità ovvero a bloccare la circolazione al fine di tutelare l’incolumità delle persone.
Il tema è molto serio e non può essere trattato con superficialità o in modo strumentale: nei giorni scorsi sui social abbiamo lanciato più volte un appello alle Istituzioni affinché si mobilitino per trovare una soluzione a questo problema.
Di certo così è impossibile pensare di andare avanti.
Ci sentiamo abbandonati, con un totale senso di impotenza dinanzi ad un fenomeno che pare non interessi nessuno.
L’8 settembre è previsto un incontro tra il Ministro dell’Interno Lamorgese e le Istituzioni regionali, sarà l’occasione per evidenziare che il problema dei migranti in Friuli non riguarda solo i confini, le strade, le città, ma corre anche lungo i binari.
RIMBORSI ABBONAMENTI: Trenitalia ha comunicato tramite il proprio portale web l’avvio delle procedure di rimborso degli abbonamenti non utilizzati o parzialmente utilizzati causa Covid-19 (leggi qui l’articolo dedicato).
Sul tema abbiamo inviato una richiesta a Trenitalia e alla Regione per definire alcuni specifici casi e aspetti ancora poco chiari.
CONTINGENTAMENTO DEI POSTI: da martedì 8 settembre dovrebbe entrare in vigore la nuova ordinanza che reintroduce il contingentamento dei posti a bordo, nel limite dell’80% dei posti disponibili.
Si tratta di un provvedimento nato da un compromesso tra Governo e Regioni che verrà applicato su scala nazionale per tutti i mezzi del trasporto pubblico locale (treni, bus, metro).
Un passo indietro senza dubbio che costringerà Trenitalia a segnalare a bordo i posti disponibili e quelli no: siamo curiosi di conoscere quali saranno i criteri di scelta dei posti non utilizzabili a bordo dei treni Caf, dove su 300 sedili 60 saranno inutilizzabili.
Se il limite del contingentamento al 50% dei posti prevedeva una logica alternanza, il limite dell'80% pare assolutamente campato per aria e frutto dell'ennesima italica farsa.
Senza pensare poi a chi dovrà vigilare per garantire il rispetto delle regole in caso di affollamento.
TAVOLO DI LAVORO: la sessione prevista per marzo 2020 del Tavolo di Lavoro tra Comitati dei Pendolari, Regione FVG e Gruppo FS è saltata per l’emergenza Covid, ora a distanza di 6 mesi abbiamo richiesto alla Regione la convocazione del Tavolo per fare il punto della situazione, tenendo conto del prossimo cambio orario del 13 settembre e dell’avvio dell’anno scolastico 2020/2021.
Oltre a Trenitalia e RFI, abbiamo richiesto la presenza di Tpl Fvg e l’allargamento del Tavolo anche al gestore unico del trasporto pubblico su gomma al fine di risolvere alcune problematiche legate all’intermodalità treno+bus.
L’ordine del giorno che abbiamo proposto si basa su temi pratici e questioni che riteniamo facilmente risolvibili a costo zero, come il tema dell’informazione ai viaggiatori, un servizio ancora carente nonostante alcuni passi avanti legati soprattutto alla presenza del personale di assistenza (cd giubbe rosse) di Trenitalia.
Dal Tavolo ci attendiamo alcune risposte in ordine alla questione dei rimborsi Covid, visto che alcuni aspetti risultano ancora poco chiari, sulla sicurezza in alcune stazioni, al programma dei lavori di miglioramento dei servizi/accesso in stazione, tra cui quella di Udine.
CONTRATTO DI SERVIZIO: non da ultimo risulta basilare il tema legato al nuovo contratto di servizio; a dicembre scadrà l’ennesima proroga di un contratto datato maggio 2008 che vede il FVG come ultima regione d’Italia ad andare a contratto.
Un ritardo imbarazzante frutto di scelte politiche degli anni passati fallimentari, che trovano solo parziale giustificazione nel contenzioso, ora risolto, della gara del tpl gomma, che ha visto contrapposte la Regione a Busitalia/Gruppo FS.
Siamo consapevoli che solo con la stipula del nuovo contratto il servizio fs potrà migliorare la qualità dell'offerta, con l'arrivo di nuovi treni (i Pop e i Rock sono già arrivati in tante regioni) e una nuova visione d’orario, oggi statico, ancora basato su vecchi schemi e anacronistici protocolli, spesso con buchi non più tollerabili e con una velocità commerciale troppo bassa e non concorrenziale rispetto ad altri mezzi di trasporto.
E’ proprio sulla riduzione dei tempi di viaggio che si dovrà puntare con decisione, sperimentando soprattutto sulle tratte tecnologicamente già pronte un nuovo orario strutturato.
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