Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 31 marzo 2017

Sopralluogo di Co.Mo.Do. in Pedemontana. Incontro con gli studenti di Maniago

I Responsabili di Co.Mo.Do. con gli studenti del Torricelli di Maniago
Sono in Friuli i rappresentanti nazionali della Confedeazione della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), giunti ieri sera a Gemona del Friuli, dopo la "Maratona ferroviaria trasfrontaliera" che ha permesso loro di viaggiare da Trieste a Gorizia, godendo poi dei magnifici paesaggi della ferrovia Transalpina da Nova Gorica a Bled, per poi toccare Villach e scendere a Gemona con il treno Mi.Co.Tra. 
Oggi la giornata è iniziata presto per gli Organizzatori della "X° Giornata Nazionale delle ferrovie Non dimenticate", impegnati nella diretta televisiva con Udinese TV dalla stazione fs della città Pedemontana. 
I rappresentanti di Co.Mo.Do. hanno incontrato i pendolari gemonesi e il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani, che ha spiegato il progetto di valorizzazione turistica della stazione che l'Amministrazione Comunale sta realizzando proprio in prospettiva della riattivazione della Ferrovia Gemona-Sacile e l'avvio del servizio turistico a cura della Fondazione FS. 
Successivamente dopo una breve visita al Centro storico della cittadina gemonese, i rappresentanti nazionali, Massimo Bottini (Presidente Nazionale di Co.Mo.Do.), Massimo Ferrari (Vice Presidente di Co.Mo.Do.), Anna Donati (Presidente Onorario di Co.Mo.Do.), Alessandra Bonfanti (Responsabile Nazionale Legambiente), Silvio Cinquini (Presidente Ferrovie Turistiche Italiane), Marco Gariboldi (Assoutenti), Andrea Ferraretto (giornalista de La Stampa), accompagnati da Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), coordinatore dell'Organizzazione, hanno svolto un sopralluogo in Pedemontana, visitando alcune stazioni. 
I rappresentanti nazionali hanno in particolare incontrato gli studenti delle classi quarte e quinte dell'ISIS Torricelli di Maniago; il prof Fabio Bonacotta, h salutato gli ospiti e illustrato loro il progetto didattico del ciclotreno, progettato e realizzato dagli studenti, veicolo che domani, unitamente al gemello costruito dagli studenti dell'ISIS Della Valentina di Sacile, sarà il protagonista ad Aviano del "Viaggio col ciclotreno lungo la ferrovia Pedemontana". 
I rappresentanti di Co.Mo.Do accogliendo l'invito di Andrea Palese, promotore sin dalla prima ora della riattivazione e del rilancio per scopi turistici della Pedemontana hanno ringraziato tutte le Associazioni coinvolte che in questi giorni sono impegnate nell'organizzazione delle manifestazioni di chiusura del "Mese della Mobilità Dolce". 
Massimo Bottini, ha ricordato che non è un caso "se abbiamo scelto il Friuli, duramente segnato dal devastante terremoto nel 1976, simbolo della ricostruzione possibile, anche sotto l'aspetto ferroviario". 
Andrea Palese, ha evidenziato come "la rinascita della Pedemontana, interrotta nel 2012 da una frana e di cui si temeva il definitivo abbandono è un successo del Territorio e delle persone che ci hanno creduto con passione e impegno nel progetto che permetterà la riapertura sia per il servizio di pendolari sia per i treni turistici".
Co.Mo.Do. in sopralluogo a Meduno
Bottini nel suo intervento ha concluso che "se opportunamente integrata con le altre forme di mobilità sostenibile, in primis con l'escursionismo a piedi e in bici, pensiamo che la scelta friulana possa trasformarsi in un grande successo, come è avvenuto in Alto Adige con la linea Merano Malles, dove si lavora alla elettrificazione per far fronte alla crescita esponenziale del traffico". 
I rappresentanti di Co.Mo.Do hanno poi raggiunto Meduno (loc. Monteli), il luogo simbolo della ferrovia, dove nel luglio 2012 si è verificata la frana, incontrando i Sindaci di Meduno, Oreste Vanin e di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, i quali hanno sottolineato l'importanza della ferrovia per le Comunità della Pedemontana Pordenonese.
L'appuntamento ora è per stasera alle ore 18.15 a Gemona del Friuli (Palazzo Boton) dove si terrà il Convegno "Gemona-Sacile. Una ferrovia proiettata nel futuro", il quale aprirà ufficialmente il ricco programma di eventi dedicati alla Pedemontana.

giovedì 30 marzo 2017

Domani sera a Gemona il via della X° Giornata Nazionale delle ferrovie Non dimenticate

Domani prenderà il via la tre giorni della "X° Giornata Nazionale delle ferrovie Non dimenticate", che quest’anno dedicherà un  focus alla Ferrovia Pedemontana (Gemona-Sacile), la quale verrà riattivata entro il 2018 grazie all'intervenuto accordo tra RFI e la Regione.
E’ la prima volta che il Friuli ospiterà la manifestazione di chiusura della Giornata Nazionale, alla quale parteciperanno numerose Autorità nazionali.
L'idea lanciata da Andrea Palese, storico leader dei Comitati Pendolari Alto Friuli, è stata accolta da Massimo Bottini, Presidente della Conferenza della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), organizzatrice dell'evento nazionale.
Comitato Pendolari Alto Friuli, Legambiente, Italia Nostra, Fiab, Asd Ciampore e gli Istituti Scolastici d'Istruzione Secondaria di Sacile e Brugnera ed E. Torricelli di Maniago hanno così organizzato un ricco programma d'eventi che si svolgeranno nel corso del week end lungo l'intera tratta della ferrovia, da Gemona a Sacile e che coinvolgeranno numerose associazioni del territorio.
La tre giorni è patrocinata dalla Regione FVG, Fondazione Fs, Trenitalia e RFI e dai Comuni di Gemona del Friuli, Forgaria, Cavasso Nuovo, Budoja ed Aviano che hanno garantito la loro collaborazione.
Come detto si partirà domani alle ore 18.15 nella prestigiosa Sala Consiliare di Palazzo Boton di Gemona dove si terrà il Convegno di apertura, intitolato “Gemona-Sacile: una ferrovia proiettata nel futuro" al quale prenderanno parte autorevoli relatori.
ll programma prevede:
Ore 18.15 inizio lavori "I turismi e la mobilità dolce"
Saluti: Paolo Urbani (Sindaco di Gemona)
Introduzione: Massimo Bottini (Presidente Nazionale di Co.Mo.Do.)
Relatori: Giulietta Pagliaccio (Presidente Nazionale FIAB), Alessandra Bonfanti (Responsabile Nazionale Legambiente Mobilità Dolce), Marco Girolami (Touring Club Italiano).
Moderatore: Andrea Ferraretto (Blogger La Stampa - Tuttogreen)
Alle 19.45 break buffet - momento musicale a cura del Treno dei Poeti
Ore 20.15 ripresa lavori "Ferrovia e Turismo: il caso della Ferrovia Gemona-Sacile".
Relatori: Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), Emanuele Zanon (Sindaco di Cavasso Nuovo), Anna Donati (Presidente onorario di Co.Mo.Do.), Matjaz Marusic (Iniziativa operativa per la Transalpina), Gabriele Cragnolini (Presidente Italia Nostra Sezione di Udine)
Conclusioni: Mariagrazia Santoro (Assessore Mobilità Regione FVG).
Moderatore: Alessandro Puhali (storico ferroviario)

mercoledì 29 marzo 2017

Sabato 1 aprile Budoja in festa con gli artisti della Pedemontana

Nel ricco programma di eventi della “X° Giornata Nazionale delle ferrovie Non dimenticate” è previsto anche un momento culturale e musicale.
Sabato 1 aprile presso la stazione di Budoja-Polcenigo si svolgerà l’happening dedicato agli artisti della Pedemontana.
L’evento è organizzato dalla Ciampore asd di Budoja, da sempre in prima linea per la valorizzazione e il rilancio della ferrovia sotto il profilo del turismo sostenibile.
L'Associazione accoglierà gli studenti dell'ISIS Della Valentina di Sacile, progettisti e costruttori del prototipo di ciclotreno ISD17, che arriveranno alle ore 11.30 per la lezione su "Musica e ferrovia"; nel pomeriggio alle ore 16.00 si apriranno invece i cancelli del vecchio scalo merci di Santa Lucia per la Giornata Nazionale delle ferrovie Non dimenticate nella sua tappa Budoiese.
Il fine è quello di promuovere un percorso ciclabile lungo la ferrovia, promovendo la ciclabile FVG3, la quale dovrebbe diventare la direttrice in grado di raccordare l’AlpeAdria alle località marine di Caorle e poi di Venezia lungo l’asse del Livenza.
Le stazioni ferroviaria non più presidiate dovrebbero diventare punti di accoglienza ed informazione turistica, dando la possibilità al cicloturista di rilassarsi, di collegarsi ad internet, capire cosa c'è di bello e di buono nei dieci chilometri lì attorno. A Budoja si parlerà di questo.
A sottolineare il percorso ideale che ci lega al mare saranno presenti i rappresentanti di Legambiente di Ceggia a parlarci del loro progetto di accoglienza turistica già operativo alla stazione fs di S. Stino di Livenza.
Saranno inoltre presenti i produttori pedemontani (lo Zafferano di Dardago, i prodotti caprini Di Castello di Aviano, i ragazzi del Parco di San Floriano, la birra del Meni di Cavasso Nuovo) ma anche liventini, con la Trota Blu e i pescatori di Caorle. La poetessa dialettale Rita Gusso di Caorle e il poeta Antonio De Biasio di Montereale Valcellina ci faranno vivere l'emozione, assieme al Treno dei Poeti, la Littorina Blues Band e tutta la Comunità degli Artisti che crede nel rilancio del turismo delle emozioni. Turismo esperienziale ma, andando oltre, Turismo emozionale.
La festa è dedicata agli studenti dell'ISIS Della Valentina di Sacile e del Torricelli di Maniago che hanno realizzato i due splendidi ciclotreni che saranno protagonisti sabato mattina sui binari della pedemontana e che saranno a disposizione di piccini e grandi presso la stazione di Aviano.

martedì 28 marzo 2017

Domenica 2 aprile: Pedaliamo la FVG3

FVG3 è una delle dieci sigle che identificano i principali percorsi cicloturistici del Friuli Venezia Giulia e che vanno a comporre la Rete delle Ciclovie di Interesse Regionale (ReCIR). 
È l’itinerario pedemontano che, nella sua parte occidentale, affianca il tracciato della linea ferroviaria Sacile-Gemona.
Un percorso strategico per diversi motivi, non ultima la possibilità di convogliare il turismo ciclistico che proviene da nord e che percorre la pluripremiata ciclabile Alpe Adria, verso il Veneto e, in particolare, verso Venezia. 
Si parte da Gemona in direzione Tagliamento, ultimo grande fiume dell’arco alpino che scorre in un greto naturale con la sua particolare conformazione a rami intrecciati. La strada lungo il Tagliamento dedicata ad Ottavio Bottecchia è un omaggio al grande ciclismo e conduce all’affascinante laghetto di Cornino, uno specchio d’acqua di origine glaciale senza immissari né emissari. In alto, volteggiano i grifoni reintrodotti nella riserva con un progetto di conservazione degli anni Ottanta. Dalla stazione di Pinzano il paesaggio si fa rurale con la cornice, in questa stagione, delle vette innevate del Monte Cavallo e delle Dolomiti Friulane. Qui iniziano anche i castelli, che punteggiano il territorio fino a Toppo, uno dei borghi più belli d’Italia, e poi fino a Cavasso Nuovo, mezzeria ideale della tratta cicloturistica. 
Vi si può arrivare allora partendo da Sacile, lasciarsi alle spalle le anse del Livenza e pedalare verso Budoia e poi Aviano. Anche da questo lato il percorso si snoda attraverso borghi e castelli antichi, immerso nel verde della campagna pedemontana tra i profumi della natura ed i sapori delle specialità gastronomiche tipiche della zona (cinque dei nove presidi Slow Food censiti in regione sono dislocati lungo la ciclovia FVG3). Oltrepassato il Cellina si raggiunge Maniago, capitale dei coltelli, e infine Cavasso Nuovo.
Si stima che il cicloturismo europeo valga ogni anno 44 miliardi di euro e che in Italia le ricadute economiche del settore siano intorno ai 2 miliardi di euro, con un altissimo potenziale di miglioramento. Uno studio dell’European Cyclists' Federation indica che ogni chilometro di ciclabile turistica genera un indotto annuo tra i 100 mila e i 350 mila euro. 
Le opportunità di sviluppo turistico del territorio tra Gemona e Sacile sono quindi molto elevate, soprattutto se si considera anche la notizia della riattivazione della linea ferroviaria.
La FIAB fa parte di quel gruppo di associazioni che si sono impegnate a sostenere il progetto di sviluppo dell’area, che punta a far sinergia tra i mezzi della mobilità sostenibile, in particolare bici e treno: quale miglior modo per entrare in contatto col territorio, con i luoghi, le persone, le tradizioni? 
PEDALIAMO LA FVG3: domenica 2 aprile, nell’ambito della “ X°Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate”, il Coordinamento regionale della FIAB, organizza un’escursione cicloturistica lungo quel tratto della FVG3. 
I gruppi di ciclisti partiranno da Sacile e da Gemona, ma anche da Aviano e da Pinzano, per incontrarsi tutti davanti al cinquecentesco “Palazat”, sede dell’amministrazione comunale di Cavasso Nuovo.
Programma: grazie al contributo della Regione FVG e di Trenitalia sono previsti due coppie di treni speciali che permetteranno ai ciclisti Fiab di raggiungere Gemona del Friuli da Trieste, Monfalcone e Gorizia e Sacile da Venezia S.L. e dal Veneto.
I posti a disposizione sul treno in partenza da Trieste (R. 33580 delle ore 7.27) sono già esauriti 
Arrivo a Gemona presso la stazione ferroviaria alle ore 8:30 e partenza con direzione Cavasso Nuovo: 48 km prevalentemente su sede propria e su strade secondarie, con alcuni tratti sterrati.
Arrivo a Sacile (stazione fs) alle ore 8.45 e partenza con direzione Cavasso Nuovo: 48 km prevalentemente su sede propria e su strade secondarie.
Sono previste altre partenze rispettivamente da Udine (ritrovo ore 7.45 Parco Moretti) ed Aviano (ore 10.00 presso parcheggio birreria Befed di Viale per Costa n. 6).
Ore 12.30 è previsto l'arrivo dei gruppi di ciclisti presso la stazione di Fanna/Cavasso. 
Ore 13.00 si terrà un breve incontro pubblico sul tema del cicloturismo «Ciclovia Pedemontana FVG3: opportunità di sviluppo del territorio alla luce della riattivazione della ferrovia Sacile-Gemona» presso la sala consiliare del palazzo comunale di Cavasso Nuovo.
Interverranno: Emanuele Zanon (Sindaco di Cavasso Nuovo), Andrea Palese (Associazione Comitato Pendolari Alto Friuli), Antonio Dalla Venezia (Responsabile nazionale FIAB), Luana Casonatto (Presidente dell’Ass. Aruotalibera FIAB Pordenone), Mariagrazia Santoro (Assessore regionale Infrastrutture e Territorio), Federico Zadnich (Coordinatore regionale FIAB FVG)
Ore 14.00 Aperitivo a cura del Comune di Cavasso Nuovo a seguire: pranzo presso il Bicigrill 
Ore 15.00 Partenza per il rientro (con destinazione Udine) In alternativa, per rientrare da Cavasso Nuovo sarà disponibile (previa prenotazione entro lunedì 27 marzo e fino ad esaurimento posti) un pullman con carrello bici, con questi orari: - 
Ore 17.00 partenza per Casarsa, da dove partirà il treno speciale Trenitalia n. 33582/83 per Udine e Trieste, orari: Casarsa (18.15), Udine (18.44), Cormons (19.01), Gorizia (19.11), Sagrado (19.24), Monfalcone (19.34), Trieste (19.55) 
Per il pranzo e l’utilizzo del servizio pullman è richiesta l’iscrizione presso le associazioni FIAB di riferimento. 
La manifestazione è organizzata dal Coordinamento Regionale FIAB Friuli Venezia Giulia con il supporto di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Comune di Cavasso Nuovo Trenitalia Ferrovie Udine Cividale ATAP BICIGRILL - Li da Leo e con la partecipazione di: Comitato Pendolari Alto Friuli, Comitato Gemona Sacile, Legambiente, Ciampore ASD, Associazione Pro Loco “Fratellanza”, Associazione Simpri Giovins, Associazione CulturalMente, Circolo Culturale Castel Mizza, PN Motor Sport

domenica 26 marzo 2017

Ciclotreno IDV17: prova generale superata con lode!

Sacile San Liberale - Prova ciclotreno
Nell'assoluto riserbo e lontano dai riflettori, gli studenti dell'Ipsia Della Valentina di Sacile, con la supervisione del Prof. Roberto Zamparini e di un tecnico di RFI, hanno svolto la prova generale col ciclotreno sui binari della ferrovia Gemona-Sacile. 
Nei giorni scorsi i tecnici di RFI avevano messo in sicurezza un tratto di binario dedicato presso la Stazione di Sacile San Liberale, garantendo la massima sicurezza per lo svolgimento del test di prova.
Oltre agli studenti-ingegneri e al Prof. Zamparini, erano presenti il Dirigente Scolastico dell'Ipsia Della Valentina, dott. Alessandro Basso e i responsabili dell'Organizzazione della "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non dimenticate”, Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), Luana Casonato (FIAB), Mauro Giannelli (Asd Ciampore).
Gli studenti hanno testato il prototipo IDV17, svolgendo tutte le verifiche tecniche di messa a punto del veicolo. Il test ha permesso di "prendere le misure" e di assumere gli ultimi accorgimenti prima del gran debutto previsto per sabato 1 aprile 2017. 
Il ciclotreno sarà senza dubbio il protagonista indiscusso della “X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate”, che quest'anno dedicherà un intero fine settimana alla Ferrovia Gemona-Sacile (dal 31 marzo al 2 aprile). 


IL PROGETTO: si tratta di un veicolo a pedali delle dimensioni di 3,10 metri di lunghezza per 1,70 di larghezza, che permette di trasportare 4 piloti; il prototipo è costruito in struttura leggera di alluminio e ferro, dotato di freni a disco e di un sistema gps. 
Il prototipo ha le dimensioni di un’utilitaria, con quattro posti, ognuno dotato di pedali. 
Il Viaggio col Ciclotreno è un evento unico a livello nazionale, che è stato possibile organizzare grazie alla disponibilità e collaborazione di RFI e in particolare del Direttore, ing. Giuseppe Albanese
Sacile San Liberale - Prova ciclotreno
Per garantire la massima sicurezza dei ragazzi che piloteranno il ciclotreno, nonché per rispettare le vigenti normative ferroviarie, i tecnici di RFI metteranno a disposizione tre tratti dedicati di ferrovia, lungo i quali si potrà testare il prototipo IDV17. 
Per Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), promotore della tre giorni di eventi, “si tratta di un successo per il territorio che ha dato dimostrazione di compattezza. Siamo onorati di ospitare per la prima volta la “Giornata Nazionale delle Ferrovie Non dimenticate”, alla quale prenderanno parte Massimo Bottini (Presidente Nazionale di Co.Mo.Do.), Giulietta Pagliaccio (Presidente Nazionale Fiab), Alessandra Bonfanti (Responsabile Nazionale Legambiente Mobilità Dolce), Marco Girolami (Touring Club Italiano) e Anna Donati (Presidente onorario di Co.Mo.Do, già componente del Cda di FS), Silvio Cinquini (Ferrovie Turistiche Italiane) e Marco Gariboldi (Assoutenti/Utp). Avremo i riflettori puntati e sarà un’occasione per mettere in vetrina le nostre eccellenze. Lo scopo non è solo quello di rivedere il treno correre sui binari, ma la realizzazione di un vero progetto economico di area vasta, sfruttando la ferrovia sotto il profilo turistico. Il fatto che sarà il ciclotreno degli studenti il primo mezzo che tornerà a percorrere i binari della Gemona-Sacile, è di buon auspico per la rinascita della Pedemontana, i cui binari sono recentemente tornati sgombri dalle erbacce e dagli arbusti grazie agli interventi posti in essere da RFI. 

IL PROGRAMMA: l'appuntamento è fissato per sabato 1 aprile ad Aviano quando gli studenti potranno testare questo straordinario mezzo su alcuni tratti dedicati della Pedemontana
Ore 09.00: partenza del ciclotreno e inizio delle attività didattiche. 
In partenza il ciclotreno percorrerà un tratto di binario dedicato messo in sicurezza dai tecnici di RFI, per poi essere caricato su un furgone e trasportato ad Aviano. 
Gli studenti (una quarantina) seguiranno il ciclotreno in bicicletta e svolgeranno una serie di attività didattiche suddivise in varie tappe.
La 1° tappa al passaggio a livello di Vigonovo sarà dedicata a "La manutenzione delle ferrovie" e sarà curata da un tecnico di RFI; la 2° tappa si terrà a Polcenigo e la lezione verterà su "Il paesaggio" in senso civilistico in riferimento all'articolo 9 della Costituzione Italiana; la 3° tappa si svolgerà alla stazione di Santa Lucia di Budoia e sarà dedicata a “La musica e la poesia sulla ferrovia”; la 4° tappa infine si terrà al Castello di Aviano e sarà dedicata a “L’architettura e la storia della ferrovia Pedemontana”. L'arrivo poi alle ore 13.00 in stazione ad Aviano, dove ad attenderli ci saranno i Sindaci e le Autorità. Qui si terrà la cerimonia con l'incontro dei ciclotreni, uno che giungerà direzione Maniago e l'altro direzione Sacile. 
Seguirà un incontro conviviale a cura del Comune di Aviano, della Pro loco Aviano e dell’Asd Atletica Aviano.

sabato 25 marzo 2017

Treno+bici, nuovi servizi fs per la Ciclabile AlpeAdria

Attivi nei finesettimana, da domenica 26 marzo, i nuovi collegamenti treno+bici per raggiungere la ciclovia Alpe Adria: saranno ventidue treni ogni fine settimana – 11 sabato e 11 domenica – collegheranno Trieste, Udine, Carnia e Tarvisio alle principali località di interscambio con la ciclovia tra cui Gemona, Venzone, Pontebba e Ugovizza.
Verranno utilizzati i nuovi CAF ETR563 che trasportano fino a 30 bici per treno.
Alcuni esempi di partenze da Trieste la domenica: 7.27, 9.27, 11.27, 13.27, 17.27 con rientro nel capoluogo giuliano alle 14.33, 16.33, 18.33, 20.15, 21.38. Da Udine sempre alla domenica partenze alle 9.01, 10.01, 11.01, 13.01, 15.01 e ritorno alle 12.59, 14.59, 16.59, 18.59, 20.25.
Il connubio treno+bici si configura come viaggio ecologico per eccellenza dedicato a tutti gli amanti delle gite fuori porta, in particolare i cicloturisti, che apprezzano la mobilità dolce, slow, salutare.
I collegamenti saranno attivi fino a sabato 21 ottobre 2017. Infine, tutti i viaggiatori possono usufruire della promozione “Weekend FVG”, che il sabato e la domenica consente di acquistare biglietti di corsa semplice scontati del 20%, sia per gli adulti che per i ragazzi per viaggi entro i confini regionali.
Una bella notizia e un altro passo in avanti in direzione di un moderno servizio fs.
L'auspico ora è che col nuovo contratto di servizio in fase di redazione, la Regione preveda la possibilità di coprire anche la tratta bassa della linea 15 (Udine-Palmanova-Cervignano) per garantire il servizio lungo l'intera direttrice della Ciclabile AlpAdria, nonché prevedere particolari convenzioni per il trasporto gratuito delle biciclette.

venerdì 24 marzo 2017

31 marzo, 1 e 2 aprile: "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate. Gemona-Sacile: una ferrovia proiettata nel futuro"

In carrozza, si parte !
Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile la Ferrovia Pedemontana del Friuli sarà protagonista della "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate".
L'idea lanciata lo scorso mese di novembre da Andrea Palese, storico leader dei Comitati Pendolari, nel corso del Convegno di Cavasso Nuovo, è stata accolta da Massimo Bottini, Presidente della Conferenza della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), organizzatrice dell'evento nazionale.
Il Friuli ospiterà così per la prima volta la manifestazione di chiusura del mese nazionale della "Mobilità Dolce".
Comitato Pendolari Alto Friuli, Legambiente Fvg, Italia Nostra, Fiab Fvg, Asd Ciampore e gli Istituti Scolastici d'Istruzione Secondaria di Sacile e Brugnera ed E. Torricelli di Maniago hanno organizzato un ricco programma d'eventi che si svolgeranno lungo l'intera tratta della ferrovia, da Gemona a Sacile.
La tre giorni, intitolata "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate. Gemona-Sacile: una ferrovia proiettata nel futuro" è patrocinata dalla Regione FVG, Fondazione Fs, Trenitalia e RFI e dai Comuni di Gemona del Friuli, Forgaria, Cavasso Nuovo, Budoja ed Aviano che hanno garantito la loro collaborazione.
Nei prossimi giorni dedicheremo dei post dedicati ai singoli eventi.
Un grande lavoro di squadra e uno sforzo organizzativo imponente da parte dei sodalizi che  ha interessato i Comuni dell'intera tratta, i quali a vario titolo saranno toccati dagli eventi.

VENERDI' 31 MARZO
Gemona del Friuli (Palazzo Boton)
Convegno Gemona-Sacile Storia di una ferrovia proiettata nel futuro
A cura di: Co.Mo.Do., Comitato Pendolari Alto Friuli, Italia Nostra, Fiab Fvg e Legambiente Fvg
Col contributo di: Comune di Gemona del Friuli
Ore 18.15 "I turismi e la mobilità dolce"
Saluti: Paolo Urbani (Sindaco di Gemona)
Introduzione: Massimo Bottini (Presidente Nazionale di Co.Mo.Do.)
Relatori: Giulietta Pagliaccio (Presidente Nazionale Fiab), Alessandra Bonfanti (Responsabile Nazionale Legambiente Mobilità Dolce), Marco Girolami (Touring Club Italiano).
Moderatore: Andrea Ferraretto (blogger La Stampa Tuttogreen)
Ore 19.45 break buffet - momento musicale a cura del Treno dei Poeti
Ore 20.15 "Ferrovia e Turismo: il caso della Ferrovia Gemona-Sacile".
Relatori: Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), Emanuele Zanon (Sindaco di Cavasso Nuovo), Anna Donati (Presidente onorario di Co.Mo.Do.), Matjaz Marusic (Iniziativa operatativa per la Transalpina), Gabriele Cragnolini (Italia Nostra Sez. Udine) e Mariagrazia Santoro (Assessore Mobilità Regione FVG)

SABATO 1 APRILE
Aviano (Stazione ferroviaria)
Viaggio con il ciclotreno lungo la ferrovia Pedemontana del Friuli
A cura di: Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore di Sacile e Brugnera e dell'Istututo d'Istruzione Superiore E. Torricelli di ManiagoComitato Pendolari Alto Friuli e Italia Nostra
Col contributo di: Comune di Aviano, Rete Ferroviaria Italiana Spa (RFI), Pro Loco Aviano e Asd Atletica Aviano
Ore 08.30 ritrovo scolaresche presso le stazioni di Maniago e Sacile S. Liberale.
Ore 09.00 partenza dei ciclotreni e inizio delle attività didattiche.
Ore 13.00 arrivo dei ciclotreni alla stazione di Aviano.
Saluto delle Autorità e rinfresco offerto dalla Pro Loco Aviano.

Forgaria nel Friuli (Stazione fs di Cornino)
La Riserva dei Grifoni e la ferrovia Pedemontana
A cura di: Circolo di Legambiente della Pedemontana Gemonese  
Col contributo di: Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino
Ore 15.00 ritrovo presso la stazione di Cornino.
Visita ai Laghetti Pakar e al Centro Visite della Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino

Budoja (Stazione fs di Budoja-Polcenigo)
Aspettando la riapertura della Gemona-Sacile
A cura di: "Treno dei Poeti" by Ciampore asd
Col contributo di: Rete Ferroviaria Italiana Spa (RFI)
Ore 16.00 Stazione di Budoja-Polcenigo: happening poetico musicale e di scambio di opinioni con la partecipazione degli artisti della Pedemontana.
Sarà presente una delegazione del Circolo Legambiente “Pascutto-Geretto” con un intervento "Apertura di un punto di supporto al turismo slow. Testimonianza di un percorso di successo"

DOMENICA 2 APRILE
Cavasso Nuovo Pedaliamo la FVG3
A cura di: Fiab Fvg e Fiab Veneto, Comitato Pendolari Alto Friuli
Col contributo di: Comune di Cavasso Nuovo, Trenitalia, Apt, Fuc e delle Associazioni di Cavasso Nuovo
Ore 9.00 ritrovo dei gruppi e partenza dalle stazioni di Gemona del Friuli, Aviano, Sacile e Udine
Ore 12.30 arrivo dei ciclisti alla stazione di Fanna/Cavasso
Ore 13.00 Convegno “Ciclovlia Pedemontana FVG3: opportunità di sviluppo alla luce della riattivazione della Ferrovia Gemona-Sacile
Relatori: Emanuele Zanon (Sindaco di Cavasso Nuovo), Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), Antonio Dalla Venezia (Responsabile Nazionale Fiab), Luana Casonato (Presidente Aruotalibera Fiab Pordenone), Federico Zadnich (Coordinatore Regionale Fiab), Mariagrazia Santoro (Assessore alla Mobilità Regione Fvg)
Ore 14.00 Pranzo presso area Bici Grill di Cavasso Nuovo
Eventi collaterali: inaugurazione Mostra fotografica “Friulani nella Transiberiana: una avventura scolpita nella pietra” (Palazat di Cavasso Nuovo) a cura dell'Associazione Culturalmente

martedì 21 marzo 2017

Anche Italia Nostra protagonista della Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate 2017

Anche Italia Nostra sarà protagonista, unitamente a Co.Mo.Do., Comitato Pendolari Alto Friuli, Legambiente, Fiab e asd Ciampore, della X° edizione della "Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate", che si svolgerà in Friuli Venezia Giulia da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile, dedicando proprio alla ferrovia Pedemontana un ricco programma di eventi.
Nel 2016 la sezione Italia Nostra di Udine, condividendo l’iniziativa con il Comitato Pendolari Alto Friuli e con un insieme di associazioni, ha provveduto alla catalogazione della “Pedemontana del Friuli” (Gemona-Sacile) nel censimento nazionale delle ferrovie storiche tenuto da Italia Nostra nella sua sede di Roma.
Una scelta non solo per la mobilità e turismo lento e sostenibile, ma anche perché una ferrovia storica è di per sé un bene culturale e un bene comune, che con le sue architetture e strutture è testimone della storia degli spostamenti quotidiani o definitivi delle popolazioni di un territorio. 
Oggi la ferrovia e il suo itinerario sono una risorsa per mettere in rete i soggetti e le risorse culturali ed ambientali. 
Per la Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate 2017, Italia Nostra allestirà un corner informativo itinerante per presentare le proprie iniziative (Lista Rossa, Giornata nazionale dei Beni Culturali) con laboratori didattici presso le stazioni ferroviarie del percorso, presentando alle scuole ed agli insegnanti “15 minuti per il paesaggio” , e la proposta di progetto dedicato all’arte e letteratura lungo la ferrovia, sulle tracce di autori friulani (Elio Bartolini).

domenica 19 marzo 2017

Presentato il ciclotreno IDV17 che viaggerà sui binari della Gemona-Sacile

Andrea Palese con il Sindaco di Sacile 
E' stato presentato ieri mattina presso l'Ipsia Della Valentina di Sacile il ciclotreno, progettato e costruito dagli studenti delle quinte alla guida del Prof. Roberto Zamparini.
Alla cerimonia erano presenti oltre agli studenti-ingegneri e ai docenti referenti del progetto, il dirigente scolastico, dott. Alessandro Basso, il Sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo, l'Assessore alla Cultura di Sacile, Carlo Spagnol, il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, l'Assessore al Turismo del Comune di Aviano, Carlo Tassan Viol e i rappresentanti della Associazioni organizzatrici della X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate, Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), Luana Casonato (Fiab), Renato Marcon (Legambiente), Alessio Pizzul (Italia Nostra) e Mauro Giannelli (asd Ciampore).
Il ciclotreno sarà senza dubbio il protagonista indiscusso della X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate, che quest'anno dedicherà un intero fine settimana alla nostra Ferrovia Gemona-Sacile (dal 31 marzo al 2 aprile).
Sabato 1 aprile gli studenti potranno testare questo straordinario mezzo, battezzato IDV17, sui binari della Pedemontana. L'appuntamento è fissato alla Stazione di Aviano alle ore 13.00.
In quell'occasione tutti coloro che lo vorranno potranno provare questo prototipo, IDV17, creato dai ragazzi.
Si tratta di un evento unico a livello nazionale, che è stato possibile organizzare grazie alla disponibilità e collaborazione di RFI e in particolare dell'ing. Giuseppe Albanese; per garantire la massima sicurezza nonché le normative ferroviarie, i tecnici di RFI metteranno a disposizione dei tratti dedicati di ferrovia, lungo i quali si potrà testare il ciclotreno.


Il programma specifico della giornata prevede la partenza dalla stazione di Sacile San Liberale alle ore 9,00. Successivamente il ciclotreno verrà caricato su un mezzo e trasferito alla stazione di Aviano mentre i ragazzi in bicicletta inizieranno una serie di attività didattiche che si svolgeranno in varie tappe.
La 1° tappa al passaggio a livello con la lezione su "La manutenzione delle ferrovie"; la 2° tappa a Polcenigo dove si terrà la lezione su "Il paesaggio" in senso civilistico in riferimento all'articolo 9 della Costituzione Italiana; la 3° tappa alla stazione di Santa Lucia di Budoia per gli eventi organizzati da Asd Ciampore; la 4° tappa a Castello di Aviano ed arrivo ad Aviano, dove ad attenderli ci saranno i Sindaci e le Autorità.
I nostri più sinceri complimenti ai ragazzi l'Ipsia Della Valentina di Sacile ed un plauso al prof. Roberto Zamparini, docente referente del progetto e al Dirigente Scolastico, dott. Alessandro Basso, per l'originale idea che sarà l'evento clou della tre giorni della "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate".

venerdì 17 marzo 2017

Presentata la X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non Dimenticate: venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile lungo la ferrovia Pedemontana

E' stata svelata oggi nel corso della conferenza stampa svolta a Palazzo Boton a Gemona del Friuli il programma della manifestazione "Gemona-Sacile: una ferrovia proiettata nel futuro", la quale chiuderà gli eventi della "X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non Dimenticate", organizzata dalla Confederazione della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.).
Domenica 5 marzo è iniziato il “Mese della Mobilità Dolce e delle Giornate Nazionali delle ferrovie non dimenticate”, manifestazione giunta alla X° edizione; fino al 9 aprile saranno infatti tante le celebrazioni e i tour divulgativi lungo tutta la penisola intorno al tema del turismo storico-ferroviario, vissuto come occasione per avvicinare alle bellezze italiane e alla riscoperta della mobilità dolce.
Sarà la filosofia del “dolce viaggiare” declinata a piedi, in bicicletta e tour su treni storici e ferrovie minori a ravvivare gli eventi dedicati a gusto e bellezza, paesaggio, tradizioni e storia, cercando di riscoprire il territorio.
La “Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate” avrà il suo clou, venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile 2017 nel corso del quale la Ferrovia Pedemontana del Friuli sarà la vera protagonista, con eventi a tema che si svolgeranno da Gemona a Sacile.
L'idea lanciata lo scorso mese di novembre da Andrea Palese, storico leader dei Comitati Pendolari FVG, nel corso del Convegno di Cavasso Nuovo, è stata raccolta da Massimo Bottini, Presidente Co.Mo.Do.
Il programma della manifestazione è stato presentato dai rappresentanti delle Associazioni organizzatrici: Andrea Palese e Giorgio Picco per il Comitato Pendolari Alto Friuli, Gabriele Cragnolini per Italia Nostra, Luana Casonato per Fiab, Andrea Wehrefering per Legambiente e Mauro Giannelli per asd Ciampore; presente anche il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani, il quale ha rimarcato "l'importanza del risultato raggiunto con l'impegno da parte del Gruppo FS e della Regione FVG di riattivare la ferrovia Gemona-Sacile entro il 2018 e di avviare un servizio turistico lungo tutta la linea". Urbani nel suo intervento ha sottolineato "che il servizio turistico della Gemona-Sacile va nella stessa direzione del progetto Sportland, nel quale Gemona è capofila, un progetto che ha già permesso la valorizzazione turistica del nostro territorio, con importanti ricadute economiche”.
Andrea Palese e Giorgio Picco, rappresentanti del Comitato Pendolari Alto Friuli, non nascondono la loro soddisfazione per aver portato in FVG la Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate: "dopo la bella notizia della riapertura della ferrovia con la stipula del Protocollo d'Intesa tra RFI e Regione, questa è la ciliegina sulla torta. Ringraziamo Co.Mo.Do per questa grande opportunità e siamo felici di ospitare questa importante manifestazione nazionale che per la prima volta si svolgerà in FVG. Le Ferrovie non dimenticate rappresentano un importante patrimonio nazionale paesaggistico e culturale che merita di essere valorizzato e sono un’opportunità preziosa per avviare e incentivare una riconversione sostenibile all’insegna di un turismo di qualità”.
La Gemona-Sacile non è più una ferrovia dimenticata e queste manifestazioni testimoniano l’interesse delle Comunità verso la propria ferrovia; grazie all'impegno delle Associazioni promotrici degli eventi, da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile, la Pedemontana diventerà una sorta di vetrina per valorizzare le sue eccellenze, naturalistiche, storiche ed enogastronomiche, sfruttando il progetto della ferrovia turistica.
Di seguito il programma specifico della manifestazione, alla quale hanno già dato la loro adesione i vertici nazionali di Co.Mo.Do., Legambiente, Fiab e Italia Nostra, oltre ad altri importanti ospiti.

mercoledì 15 marzo 2017

Non dimenticare le ferrovie per far più bella l’Italia

Pubblichiamo un  bel articolo di Andrea Ferraretto, giornalista de La Stampa, da anni impegnato sul tema della "Mobilità Lenta".
L'articolo si riferisce alla edizione 2016 della Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate. 
Andrea Ferraretto ha accolto il nostro invito e quello delle altre Associazioni organizzatrici delle manifestazioni della X° Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate è sarà uno dei protagonisti degli eventi dedicati alla ferrovia Pedemontana del Friuli che si svolgeranno dal 31 marzo al 2 aprile. 

È il treno il compagno di viaggio per viaggi che possono trasformarsi in scoperte, avventure, vacanze: un itinerario fatto di stazioni, coincidenze e binari, su linee che spesso si allontanano dai percorsi più semplici e veloci per diventare esperienze, con emozioni e ricordi.
In questi mesi, per portare in giro per l’Italia il blog Quattro passi nei parchi, ne ho presi di treni, scattando foto da condividere con altri viaggiatori appassionati e intenditori di treni e stazioni: le Trenord, per Monza e Busto Arsizio; le Sud Est, tra Lecce, Maglie e Otranto; la Adriatico Sangritana per raggiungere Ortona; la Vigezzina-Centovalli, tra Domodossola e Locarno; il treno Rovigo–Verona, per poi cambiare e proseguire fino a Bressanone-Brixen; la Transiberiana d’Italia, tra Sulmona e Roccaraso. Treni che, non necessariamente, sono treni turistici ma treni che quotidianamente svolgono il lavoro di collegare l’Italia, trasportando pendolari, studenti, lavoratori.
Treni dove la regolarità del servizi e le condizioni di puntualità, efficienza e comodità dovrebbero essere sempre la priorità ma che, talvolta, stentano a recepire la domanda di innovazione.
Linee che hanno una potenzialità considerevole, in termini di capacità di attrarre visitatori e rendere i territori delle esperienze di viaggio dove è il treno stesso a diventare il motivo che spinge a scegliere quella destinazione. Un modo di viaggiare per cogliere il senso del tempo, della distanza, della lentezza, apprezzando i tratti del paesaggio, scorrendo sui binari e accorgendosi di qualcosa che è differente dall’idea stessa di spostamento da un luogo a un altro.
Per non dimenticare queste ferrovie è nata, la “Giornata Nazionale delle Ferrovie NON Dimenticate” giunta, quest’anno, alla IX edizione per affermare che “NON DIMENTICATE”, è anche il frutto del lavoro decennale della CO.MO.DO., la confederazione della mobilità dolce che riunisce associazioni regionali e nazionali che operano nel settore del turismo ecompatibile, del trasporto pubblico locale, del cicloturismo, del trekking su vie storiche e vie verdi, del turismo ferroviario, dell’ippoturismo, comitati locali che difendono la dismissione delle linee ferroviarie regionali. Da domenica 6 marzo al 6 aprile sarà dedicato un mese intero alla mobilità dolce, con vari appuntamenti e tour, con molte occasioni per riscoprire tratte ferroviarie e compiere viaggi a bordo di treni d’epoca.
In collaborazione con Fondazione FS saranno proposti eventi su linee di interesse turistico di rilevanza nazionale come la Verona-Mantova, la Palermo-Agrigento, la Cagliari-Carbonia, la Milano-Varallo Sesia, la Isernia-Sulmona. Dietro a questi treni e al lavoro delle associazioni ci sono i volontari, appassionati e attaccati all’idea che le linee ferroviarie possano diventare un motore per lo sviluppo del territorio e del turismo: nel 2015 il Rapporto sul turismo ferroviario, presentato da Fondazione FS indica che sono stati organizzati 166 viaggi turistici con 45mila viaggiatori in 13 regioni italiane. Lombardia e Toscana sono in testa, con 33 e 32 eventi, seguite da Abruzzo e Sicilia, con 25 e 23 eventi.
Sono numeri che fanno intravedere un futuro per il turismo ferroviario e la definizione di programmi di sviluppo del territorio che vedono, nella riattivazione delle linee ferroviarie un’opportunità per attrarre visitatori e raccontare la ricchezza della diversità del paesaggio italiano.
Una risorsa importante, sulla quale è necessario saper investire con intelligenza e lungimiranza, proponendo eventi tematici e raccordando i sistemi di offerta locale con l’opportunità di un calendario di corse di treni storici. Lungo i binari italiani si muove un turismo che vuole sperimentare nuove esperienze, con le stazioni che possono diventare la porta di ingresso alla scoperta del territorio: dall’idea dell’abbandono e del degrado si può immaginare un futuro differente, legato al valore della bassa velocità. Treni, ferrovie dismesse, cammini: sono pezzi di un mosaico che si può tradurre in turismo nuovo, fatto di esperienze e racconti, di territori che riscoprono la vocazione dell’accoglienza e della viandanza. Si tratta di immaginare il futuro, comprendendo l’importanza di investire in treni ad alta vivacità, con un legame con i luoghi e le risorse locali che solo un treno sa poter dare.

martedì 14 marzo 2017

Treni promossi in Fvg. Ma questa non è una novità !

E' stato reso pubblico qualche giorno fa il report di Trenitalia con i dati di sintesi a livello nazionale delle performance registrate da Trenitalia FVG nel primo bimestre 2017. 
Un indice di affidabilità (99,3%) su valori di assoluta eccellenza in ambito europeo, puntualità (0-5 min.) al 94,6% e quasi 90 viaggiatori su cento che si dichiarano soddisfatti del viaggio nel suo complesso.
SOPPRESSIONI: il 99,3% delle corse programmate in regione è partito regolarmente.
Le cancellazioni si attestano infatti complessivamente allo 0,7%, e soltanto allo 0,2% per cause imputabili a Trenitalia.
Dati di tutto rispetto a livello regionale tutte le linee), eccezionali quelli della linea 15 Trieste-Cervignano-Udine-Tarvisio, con l’indice di affidabilità del I° bimestre 2017 evidenziato dal nostro monitoraggio pari al 99,51% (rispetto al 99,41% del 2016 e al 98,10% del 2015).
PUNTAULITA’ ENTRO I 5 MIN.: la media regionale è del 94,6%, contro una media nazionale del 91% nella fascia oraria dei pendolari del mattino e al 90,1% in quella pomeridiana.
Anche in questo caso i dati della linea Trieste-Cervignano-Udine-Tarvisio risultano al top, visto che i 1.016 treni circolati nel primo bimestre 2017 hanno viaggiato con una puntualità del 96,46%, con il mese di febbraio che ha fatto registrare il record storico con una media assoluta del 98,16%.
La statistica tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, e descrive quindi quanto realmente vissuto dai passeggeri. Se si tenessero invece in considerazione i soli ritardi imputabili a Trenitalia, la puntualità a livello regionale raggiungerebbe il 98,7%, mentre quella sulla linea 15 sfiorerebbe il 100%, confermando il trend positivo che prosegue ininterrottamente da marzo 2015.
INDICE DI DISSERVIZIO: la buona qualità del servizio offerto è parimenti testimoniata dal risultato dell’indice di disservizio, che nel I° bimestre 2017 è stato pari al 3,13%, contro il 2,34% del 2016, il 9,50% del 2015 e il 12,18% del 2014.
L’indice tiene in considerazione come parametri prestazionali le soppressioni e i ritardi superiori ai 10 min.
GRADIMENTO DEGLI UTENTI: il buon andamento delle performance registrato negli ultimi anni si riflette positivamente anche sul gradimento manifestato dai clienti.
Le rilevazioni relative alle prime settimane del 2017 - condotte da una società demoscopica esterna al Gruppo FS attraverso una serie di interviste mirate - evidenziano infatti che l’89,1% dei passeggeri regionali si dichiara soddisfatto del viaggio nel suo complesso: una media in crescita di 1,2 punti rispetto allo stesso periodo del 2016. In particolare l’indagine segnala, nel confronto 2017 vs 2016, un incremento di gradimento alle voci pulizia (+6,5%), puntualità percepita (+1,9%), livello complessivo di comfort offerto (+0,5).
A Trenitalia va riconosciuto un costante impegno a soddisfare tutte le richieste che in questi ultimi anni abbiamo avanzato per migliorare continuamente l’offerta qualitativa del servizio.
I dati del report dimostrano una sostanziale tenuta della qualità del servizio ferroviario in FVG e un significativo miglioramento a livello nazionale, visto che anche nelle altre regioni, la "cura del ferro" sui treni pendolari sta producendo gli effetti sperati, merito dell'entrata in esercizio del nuovo materiale rotabile e di una nuova organizzazione gestionale di Trenitalia. 
IL FUTURO: ora in FVG disponiamo di treni puliti, affidabili e puntuali, il prossimo passo è quello di velocizzare le tracce, riducendo i tempi di viaggio e stipulare il nuovo contratto di servizio, visto che quello attuale è in regime di proroga.
il contratto sarà fondamentale per prevedere quei nuovi servizi, tanto attesi, con nuove corse e mettendo finalmente mano all’orario cadenzato, eliminando le attuali criticità e trasformandolo in un vero orario strutturato, così come auspicato da tempo dai Comitati dei Pendolari.

sabato 11 marzo 2017

Gemona-Sacile: proseguono i lavori di pulizia dei binari

Mauro Giannelli con gli operai di RFI
Molta curiosità ed entusiasmo stanno destando i lavori lungo la ferrovia Pedemontana, interventi che stanno interessando vari tratti della linea tra Maniago e Budoja.
In tanti hanno postato su facebook sul Gruppo della Ferrovia Pedemontana commenti e foto dei binari ripuliti dalla erbacce e dai rovi.
Da Manaigo ad Aviano fino a Budoja, così come testimoniano le foto di Gabriele Mamone e Gian Marco Sartor, la ferrovia è tornata al suo originario splendore.
Mauro Giannelli, Presidente dell’Asd Ciampore, da sempre in prima linea per richiedere la riapertura della ferrovia, è andato perfino a salutare gli operai impegnati a Budoja.
Una sorta di gemellaggio che testimonia la vicinanza della Gente della Pedemontana verso la sua ferrovia.
Dandri, Cereghini e Palese a Meduno
Oggi si è svolto anche il sopralluogo da parte degli organizzatori della X° Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate, che dedicherà un intero fine settimana di eventi dal 31 marzo al 2 aprile proprio alla nostra ferrovia.
Stazione di Budoja-Polcenigo
Capeggiati dal coordinatore dell'iniziativa, Andrea Palese (Comitato Pendolari Alto Friuli), i responsabili di Fiab (Fabio Dandri) e Legambiente (Sandro Cereghini), hanno pedalato lungo la Ciclovia FV3, svolgendo una perlustrazione della linea, toccando varie stazioni (Pinzano, Meduno, Cavasso) e arrivando poi al luogo simbolo della linea, ovvero alla frana di Meduno.
Si è trattato di una ricognizione tecnica che ha permesso agli organizzatori di verificare di persona lo stato dei luoghi che saranno protagonisti degli eventi a fine mese.
Dopo i primi interventi già effettuati a fine 2016, quando è stata ripulita la sede dei binari da Osoppo a Pinzano, attualmente le squadre di RFI sono impegnate nei tratti a valle.
La ferrovia nei pressi di Aviano
L'intenzione di RFI è quella di completare entro la prossima settimana questa prima fase, terminando la pulizia della linea sino a Sacile.
I lavori riguardano in particolare il decespugliamento e il diserbo, nonché la verifica della sagoma libera per la circolazione di alcuni tratti, il controllo tecnico dello stato dell’armamento al fine di consentire i primi sopralluoghi sui binari.
Questi lavori saranno infatti propedeutici alla redazione del programma di riattivazione della ferrovia, previsto entro il 2018 dal Protocollo d’Intesa siglato lo scorno novembre da Regione FVG e RFI.
La linea come noto diventerà la prima in Italia ad essere utilizzata sia per il trasporto passeggeri regionale che per il servizio turistico, diventando l’ottava ferrovia del progetto nazionale “Binari senza Tempo” di Fondazione FS.
Stazione di Aviano
Gli interventi di RFI consentiranno la riattivazione per fasi del traffico ferroviario: a fronte di ciò la prima fase prevede la riattivazione entro il 2018 dei servizi commerciali sulla tratta Maniago-Sacile e l'avvio del servizio turistico a cura della Fondazione FS lungo tutta la linea.
La linea tra Cavasso e Fanna
Il 2017 sarà l’anno decisivo per il futuro della Gemona-Sacile, la quale sarà oggetto di un significativo intervento di maquillage ferroviario, per permettere di riparare i danni causati dalla frana del 2012 e adeguare l’intera linea agli odierni standard di sicurezza.
L’impegno economico del Gruppo FS è di quelli importanti, ben 17 milioni di euro, che garantiranno il rifacimento di parte del piano binari e la sostituzione della segnaletica.
I lavori di pulizia sono stati programmati anche per garantire lo svolgimento delle manifestazioni della “X° Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate” che si svolgeranno in Pedemontana il 31 marzo, 1 e 2 aprile.
Un grazie al Direttore di RFI, Giuseppe Albanese e alla sua squadra che hanno creduto e sostenuto questo nostro progetto, che verrà presentato ufficialmente nel corso della conferenza stampa che si terrà venerdì 17 marzo a Gemona del Friuli – Palazzo Boton alle 10.30.
In tale sede le Associazioni organizzatrici (Co.Mo.Do, Comitato Pendolari Alto Friuli, Legambiente, Fiab e Italia Nostra), sveleranno il ricco programma di eventi che interesseranno l’intera linea con numerosi manifestazioni sparse sul Territorio.

giovedì 9 marzo 2017

Itinerariesaporifvg alla scoperta della nostra splendida Pedemontana

Con molto piacere dedichiamo un post al progetto Itinerariesaporifvg di Claudia Alberti e Maurizio Dalla Mora, che verrà presentato venerdì 10 marzo alle ore 18.00 presso il Palazat di Cavasso Nuovo (PN).
Un lavoro certosino, con passione e professionalità che ha permesso di creare un sito web www.itinerariesaporifvg.com dedicato alla Pedemontana, che permette al visitatore di conoscere itinerari turistici del Friuli Occidentale, eventi, manifestazioni, prodotti tipici e i produttori presenti sul Territorio.
Un lavoro a 360° che si inserisce perfettamente nel "progetto Pedemontana", lanciato dal nostro Comitato unitamente ad altre associazioni lo scoro mese di novembre il quale è finalizzato a promuovere le attività legate all’avvio del servizio turistico lungo la ferrovia Gemona-Sacile.
Complimenti a Claudia e Maurizio, questo è lo spirito giusto e il modo corretto per promuovere il nostro Territorio, mettendo in rete le nostre eccellenze e creando le sinergie tra i vari operatori del settore.   

Itinerariesaporifvg di Claudia Alberti e Maurizio Dalla Mora 
Il Friuli, questo sconosciuto…
Da qui nasce l’idea di voler proporre il Friuli, partendo proprio dalla Provincia di Pordenone per farlo conoscere ed apprezzare.
I borghi più belli del Friuli e non solo. Paesi e cittadine da scoprire.
Vedo questa regione, una regione che ha invece molto da offrire: mari, monti, laghi e bellissime pianure. E, il tutto fuori dalle rotte trafficate, dal turismo di massa, dagli ingorghi stradali.
Un turismo a tutto campo in una regione di confine e dai ritmi più lenti, slow.
A questo dobbiamo aggiungere il prodotto tipico artigianale, i vini, vogliamo dar voce al piccolo produttore, a chi si alza la mattina con tanta buona volontà e che con determinazione e sacrificio porta avanti la sua attività. Mi piace pensare all’artigianato locale, a chi produce oggetti in legno, le maschere veneziane,i monili. Quante ore e passione dedicate!
Mi piace far conoscere la possibilità di far sport, la bicicletta, il parapendio, il nordic walking, kayak e canoa, la palestra di roccia.
A chi il territorio lo vive a vuole illustrarlo al turista, le nostre guide turistiche che propongono itinerari. dal giardino della Serenissima, Sacile, fino alla città giardino Spilimbergo per arrivare fino a Pordenone. In questo tragitto partiamo da Sacile e passiamo per Polcenigo e le foci del Livenza, il Palù del Livenza, sito Unesco, poi arriviamo a Maniago capitale del coltello, continuiamo con una visita di Poffabro, e proseguiamo verso Cavasso Nuovo ed ammiriamo le verdi colline fino a Toppo di Travesio, scendiamo fino a Spilimbergo, città giardino e capitale del mosaico. Vogliamo ritrovare noi stessi e guardare l’infinito? Un giro nei magredi, sito natura 2000, dove l’occhio si perde…
La natura può essere raccontata dalle nostre guide naturalistiche che con gioia vi presenteranno questi itinerari e quelli delle vicine montagne, fino alla Valcimoliana.
Queste sono alcune tappe che trovate proposte nel nostro sito www.itinerariesaporifvg.com 
Abbiamo coinvolto fotografi locali, guide turistiche e naturalistiche, produttori di prodotto tipico locale, ad ogni stop un assaggio…
E comincia così la scoperta del Friuli partendo dalla Pedemontana friulana con le sue verdi colline, le case in sasso, la forra del Cellina.
Questo nasce da una passione, da chi il territorio lo vive.

mercoledì 8 marzo 2017

Altro che binari morti. I treni del passato rinascono coi turisti

E' scattato domenica 5 marzo e durerà fino al prossimo 9 aprile il "mese della Mobilità Dolce", e delle "Giornate delle Ferrovie Non Dimenticate", X° Edizione organizzata dalla Conferenza della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.).
La notizia bella, ufficializzata da Co.Mo.Do. domenica a Macerata nel corso dell'inaugurazione del "Mese della Mobilità Dolce", è che per la prima volta l'evento clou si svolgerà proprio in Friuli, il quale ospiterà la chiusura della manifestazione, dedicando un intero fine settimana alla Ferrovia Pedemontana.
Il nostro Comitato sarà l'Associazione che coordinerà l'organizzazione, alla quale parteciperanno Legambiente Fvg, Italia Nostra, Fiab Fvg, Ferrovia Willy, Gruppo835 Vapore Vivo, Asd Ciampore, la Sat-DlF di Udine,  l'Istituto Scolastico d'Istruzione Superiore di Sacile e Brugnera e l'I.S.I.S. Torricelli di Maniago, nonché altre numerose Associazioni locali che cureranno gli eventi collaterali.
L'iniziativa è supportata dai Comuni di Gemona del Friuli, Forgaria, Cavasso Nuovo ed Aviano che hanno già garantito il loro cotnributo.
Venerdì 17 marzo a Gemona del Friuli si terrà la conferenza stampa con la quale verrà svelato il ricco programma di eventi che si svolgeranno da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile lungo vari Comuni della linea Gemona-Sacile. 
Per ora gli organizzatori hanno svelato solo il titolo della tre giorni: "X° giornata nazionale delle ferrovie Dimenticate. Gemona-Sacile: una ferrovia proiettata nel futuro".      

Articolo di Antonio Ruzzo pubblicato in data 05.03.2017 su Il Giornale (VAI ALL'ARTICOLO)
L'Italia vista dai vagoni recuperati: fino al 9 aprile un tour lungo le tratte "dimenticate".
Si parte da Macerata. O forse è meglio dire si riparte, perché da queste parti purtroppo ora i verbi si coniugano così.
Vale per tutto anche per treni e ferrovie dimenticate su cui però, com'era successo anni fa all'Aquila dopo il sisma, viaggiano aiuti e soccorsi della Protezione civile. Rami secchi per modo di dire.
Rami secchi che però arrivano quasi ovunque e che in questi ultimi anni rivivono con una vocazione turistica che trasporta persone e risorse. Treni di una volta, littorine a gasolio che si avventurano nel bel mezzo dell'Italia e fanno rivivere paesi, borghi, valli e montagne.
È il viaggio lento che però è il tempo giusto per conoscere, per tornare a meravigliarsi e a riannodare una cultura e una storia popolare che sui binari può essere riscoperta. Via alla decima edizione della «Giornata delle Ferrovie NON Dimenticate».
Una sfida, con un ricco calendario di iniziative in programma da oggi fino al 9 aprile, lanciata da Co.Mo.Do. (la Confederazione della Mobilità Dolce) con la missione di censire, salvaguardare e valorizzare le linee ferroviarie in esercizio o i treni turistici.
Un'idea lungimirante che ha visto poco tempo fa una legge approvata alla Camera per lo sviluppo delle Ferrovie Turistiche e di cui ora è attesa l'approvazione al Senato.
«Nell'anno dedicato dalle Nazioni Unite al Turismo sostenibile e ai Piccoli Borghi, mentre le istituzioni sono chiamate a prendere decisioni strategiche per la ricostruzione di tanti comuni devastati e per riportare sul territorio occasioni di lavoro altrimenti perdute - afferma Massimo Bottini, presidente di Co.Mo.Do. - è necessario guardare non solo alla ricucitura della maglia stradale ma a tutte le forme di mobilità rispettose dell'ambiente, a partire dalle ferrovie».
Una spina dorsale in grado di tenere insieme un Paese che, attraversato dalla arterie veloci, rischia di passare inosservato.
E invece sulle 18 linee turistiche e sulle tante altre presenti in tutta Italia, si fanno i viaggi «delle meraviglie» lungo le tratte storiche, tra vecchie stazioni abbandonate organizzati da Legambiente e Italia Nostra, insieme alla Fiab, la federazione amici della bici, in una intermodalità turistica che però potrebbe anche tornare ad essere di uso quotidiano.
Treni promossi dall'Associazione ferrovie museali come quello sulla linea Sulmona-Carpinone, la cosiddetta «Transiberiana d'Italia», una delle linee più alte e spettacolari d'Europa. O come quello che viaggia sulla Noto-Pachino, la «Ferrovia del Vino», perché utilizzata per la spedizione viti-vinicola verso il Nord-Italia e la Francia. Dal Treno Barocco, allestito con rotabili storici, alla Pontremolese lungo la via Francigena, al treno della Sila, alla Valmorea, al treno della Magna Grecia alla riscoperta dei siti archeologici da Crotone a Sibari, lungo i binari della storica linea ferroviaria che dal 1875 lambiscono il mar Jonio (l'elenco completo è disponibile su www.mobilitadolce.net).
Il mese della Mobilità Dolce si chiuderà in Friuli, duramente segnato dal devastante terremoto nel 1976, simbolo della «ricostruzione possibile», dove l'amministrazione regionale ha recentemente deciso di riattivare la ferrovia Pedemontana Sacile-Gemona, interrotta alcuni anni fa da una frana e di cui si temeva il definitivo abbandono. La riapertura riguarderà sia il servizio di pendolari e studenti, segnatamente nei giorni feriali, sia i treni turistici, soprattutto nel fine settimana.
«Da rami secchi le ferrovie dismesse, sospese o abbandonate possono trasformarsi in modello di vita e trasporto quotidiano- spiega Marco Parini, presidente di Italia Nostra-, ma anche in opportunità economica di sviluppo occupazionale e territoriale.
Svizzera e Alto Adige sono un esempio. Sulla rete ferroviaria dismessa al pubblico hanno investito i privati. Ed è stata una scommessa vinta».

martedì 7 marzo 2017

Mercoledì 8 marzo sciopero generale dei trasporti

Mercoledì, nel giorno della festa della donna, è stato programmato uno sciopero generale del settore pubblico e privato che potrebbe causare molti disagi a chi deve viaggiare e vuole spostarsi, coinvolgendo anche bus, tram, metropolitane, ferrovie e aerei. 
Per quanto riguarda i treni, Trenitalia ha comunicato che lo sciopero inizierà a mezzanotte di martedì 7 marzo e si concluderà alle 21 dell'8 marzo 2017.
Fs fa sapere che le Frecce circoleranno regolarmente ma i treni regionali potranno subire ritardi, cancellazioni e variazioni. 
Per i treni a lunga percorrenza le modifiche sono riportate sul sito. 
Verranno garantiti i servizi minimi garantiti del trasporto locale nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali).
Di seguito riportiamo il link dei TRENI REGIONALI GARANTITI IN CASO DI SCIOPERO IN FVG

sabato 4 marzo 2017

Il caso FUC: macchinisti in fuga, un futuro a rischio?

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato un post avente ad oggetto il servizio Mi.Co.Tra. gestito da Ferrovie Udine Cividale, approfondendo alcune problematiche e svolgendo alcune considerazioni circa il futuro del servizio ferroviario transfrontaliero Udine-Villach.
Alla luce dei recenti accadimenti interni a FUC, denunciati sulla stampa locale, riteniamo opportuno allargare l’analisi all’intera attività di FUC.
Non era mai successo che un gruppo di dipendenti di Ferrovie Udine-Cividale, società ferroviaria, partecipata al 100% dalla Regione FVG, si dimettesse.
Le dimissioni di quattro macchinisti hanno scoperchiato il caso FUC: un gesto forte che dà conto dell’insoddisfazione che si respira in azienda tra le file delle maestranze che da mesi chiedono di vedersi adeguare gli emolumenti a quelli dei colleghi di RFI.
Con le dimissioni dei quattro macchinisti i contraccolpi si faranno sicuramente sentire, visto che la società dovrà fare i conti con meno personale da mettere sui turni, con un organico ridotto.
ATTIVITA’: la società svolge il servizio passeggeri lungo la linea Udine-Cividale, il servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra. (Udine-Villach), nonché alcuni servizi cargo per il partner InRail.
COMPAGINE SOCIALE: FUC è la società ferroviaria regionale, nata nel 2004, subentrata a ST nell’esercizio della linea Udine-Cividale. L’unico azionista è di fatto anche l’unica cliente (la quale corrisponde 3,7 mln/annui per i servizi offerti lungo la linea Udine-Cividale e per il Mi.Co.Tra).
Servizi passeggeri - Anno 2015
Servizio
Udine-Cividale
Servizio
Mi.Co.Tra
Lunghezza linea
Km 15
Km 89
Num. corse/giorno
48
4
Num. corse/anno
15.620
1.456
Num. Passeggeri/anno
447.268
78.802*
Media Passeggeri/treno
28,63
54,12
Biciclette trasportate
11.879
*sono conteggiati tutti i passeggeri trasportati anche quelli in possesso di biglietto/abbonamento Trenitalia/Saf
Da notizie di stampa nel corso del 2016, il servizio passeggeri ha registrato un incremento dell’1% lungo la Udine-Cividale e del 17,5% su Mi.Co.Tra, con un incremento del 25,1% delle biciclette trasportate.
CORRISPETTIVI: nel 2017 la Regione FVG continuerà a garantire a FUC corrispettivi per 3,7 milioni per il servizio tpl, di cui 2,2 per la linea Udine-Cividale (contratto di servizio dd 23/12/2016 – prot. n. 144) e 1,5 milioni per i servizi transfrontalieri Mi.Co.Tra (Udine-Villach).
INVESTIMENTI: oltre ai corrispettivi riconosciuti per il servizio passeggeri, si debbono poi aggiungere i finanziamenti che l’azionista unico riconosce a FUC per gli investimenti previsti dal POI (Programma Operativo degli Investimenti), il quale tiene conto degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile e dell’infrastruttura della linea Udine-Cividale.
900mila € nel dicembre 2015 e 996mila € nel dicembre 2016 su 2,1 mln. previsti dal quadro complessivo degli interventi del POI 2017-2018.

DATI BILANCIO FUC (Fonte Cerved)
Utile/Perdite

Ricavi

Costo

Personale

Num.

Dipendenti

Corrispettivi

Regione FVG

2013

-264.455

2.768.994

2.357.528

56

3.500.000

(1,5 mln per Mi.Co.Tra)

2014

92.964

3.018.465

2.464.590

56

3.500.000

(1,5 mln per Mi.Co.Tra)

2015

282.392

3.694.172

2.587.074

59

3.600.000

(1,5 mln per Mi.Co.Tra)

2016

Bilancio non ancora approvato

?

3.600.000

(1,5 mln per Mi.Co.Tra)

2017


?

3.700.000

(1,5 mln per Mi.Co.Tra)
Riteniamo che non si possa continuare a trattare FUC in modo autoreferenziale, pensando che tutto vada bene.
Le recenti dimissioni dei macchinisti sono un forte campanello dall’allarme che dovrebbero far riflettere. Tanti sono infatti i nodi da sciogliere, soprattutto quello legato all’applicazione del decreto Madia e del D.lgs n. 112/2015 che ha recepito la Direttiva UE n. 34/2012 che impongono di fatto la separazione tra la gestione del tpl da quella della rete; da ciò deriva la necessità di una rivisitazione generale della configurazione societaria e contabile di FUC al fine di conformarli alle nuova normativa.
Il futuro di FUC dipenderà pertanto da una seria riflessione che tenga conto di numerosi fattori, in particolare:
- da un bilancio che non brilla, nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi esercizi, oggetto anche di alcuni rilievi da parte della Corte dei Conti, la quale ha evidenziato come la Regione abbia erogato a FUC 2,7 milioni di € per un obsolescente sistema di sicurezza poi bocciato nel 2015 dal Ministero dei Trasporti.
Gli indici del bilancio 2015 evidenziano in particolare un rapporto di indebitamento altissimo (95,9%), in gran parte influenzato dal debito derivante da mutuo contratto nel 2010 per l’acquisto dei nuovi locomotori e dei carri e da una bassa capacità a far fronte con mezzi propri agli impegni.
Si rileva che ad oggi i locomotori stadler atr001 e atr002, acquistati per il rinnovo del parco rotabile, sono fermi da mesi e non si sa ancora se per problemi tecnici o per questioni burocratiche legate all’immatricolazione. In ogni caso non si conosce ancora quando potranno essere utilizzati.
- di un organico ridotto, che non permette allo stato una vera crescita dell’Impresa, tenuto conto che la Regione stessa, tramite la Direzione Centrale delle Finanze (nota n. 104735 dd 11.05.2015), ha raccomandato alla propria partecipata un intervento contenitivo sulla spesa sul personale;
- della gestione di una modestissima linea ferroviaria, a binario unico, lunga appena 15 km, che evidenzia 447.268 passeggeri trasportati nel 2015 su 15.620 corse (media passeggeri trasportati 28,63/corsa).
Una linea ferroviaria peraltro sfornita del sistema di sicurezza Scmt (Sistema di Controllo Marcia Treno) presente altresì su tutte le linee nazionali e regionali RFI: a tal fine da tempo la Regione ha finanziato un progetto da 8,4 milioni per adeguare il sistema di sicurezza della linea, soprattutto dopo l’incidente di Manduria che ha evidenziato tutte le pericolosità delle linee a binario unico sfornite del Scmt. L’intervento ritenuto dalla Giunta Regionale (delibera n. 1098 dd 17.06.2016) non più prorogabile, dovrebbe essere messo a gara quest’anno dopo due anni di ritardi;
- del futuro del servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra (Udine-Villach) e della possibilità di un suo prolungamento verso Trieste, via Cervignano, in grado di coprire l’intera direttrice della Ciclabile Alpe Adria;
- delle possibilità di sviluppo nell’ambito del settore cargo.
Interessante è l’analisi del risultato d’esercizio delle gestioni delle tre attività di FUC.
Utile/Perdita
2013
2014
2015
Servizio Udine-Cividale
104.012,87
-101.683,60
2.329,27
Servizio Mi.Co.Tra
 62.511,79
   13.256,33
 75.768,12
Servizio Cargo
 34.227,64
 129.462,42
163.690,06
Nella sottostante tabella si evidenziano i corrispettivi riconosciuti nel 2015 dalla Regione FVG a FUC in base al contratto di servizio e i ricavi conseguiti nel medesimo esercizio dalla vendita di biglietti/abbonamenti e dall'attività riveniente il trasporto merci (Fonte Bilancio FUC - Anno 2015)
Corrispettivi
Regione FVG
Anno 2015
Ricavi
Anno 2015
Servizio Udine-Cividale
2.100.000
671.190,64*
Servizio Mi.Co.Tra
1.500.000
123.283,38*
Servizio Cargo
--
630.655,00**
SCENARI FUTURI: quale futuro per FUC?
Da un lato si pensa a rafforzare la società, con investimenti per potenziarla sul mercato, cercando in particolare di acquisire ulteriori quote di tpl.
Altri, visto che l’offerta del servizio tpl offerto risulta assolutamente residuale, ipotizzano una sua incorporazione in Trenitalia.
Sino ad oggi la politica friulana (tutta senza distinzione di colore) ha sempre ritenuto FUC un asset strategico per il FVG. Tale pare più una “scelta di bandiera”, volta a mantenere un centro di potere in FVG, utile per piazzare “il manager amico” che altro.
In questi anni è mancato un vero e proprio piano industriale in grado di far crescere la società, arricchendo in particolare l’offerta dei servizi e dando così un vero valore aggiunto al FVG.
Si è sempre preceduto “a vista”, senza una visione d’insieme del tpl a 360°; in questo contesto c’è da chiedersi quanto vantaggioso sia continuare con la gestione di un servizio tpl residuale lungo una linea di appena 15 km?
In passato siamo stati sostenitori e promotori di una valorizzazione di FUC a livello regionale, vista le difficoltà che evidenziava Trenitalia e il pessimo servizio offerto.
Oggi gli scenari sono radicalmente mutati: Trenitalia ha fatto passi da gigante, recuperando la fiducia dell’utenza e l’affidabilità, portando il FVG ai vertici delle classifiche nazionali per puntualità e qualità del servizio, mentre FUC perde pezzi. In questi due anni è stato superato il clima di conflittualità con il monopolista di Stato, il quale sta garantendo la tenuta del servizio e un dialogo continuo con la Regione e i Comitati dei Pendolari.
Qualche anno fa si era ipotizzato di puntare su FUC, permettendo così una sua graduale crescita, affidandole la gestione della linea Gemona-Sacile, dove la circolazione ferroviaria è sospesa dal luglio 2012. A tal fine nel 2015 la Regione aveva commissionato a FUC uno studio di fattibilità volto a verificare la possibile riattivazione della linea Pedemontana: uno studio che però ha evidenziato tutti i limiti della struttura di FUC, stante la previsione di modelli gestionali poco credibili (1,1 milione di passeggeri trasportati all’anno su 14 corse/giorno, con una media di 215 passeggeri/corsa). Oltre a ciò lo studio ha tralasciato la vera vocazione della ferrovia, ovvero quella turistica.
Proprio queste gravi omissioni di vedute (oggi la Gemona-Sacile è una delle linee inserite nell’elenco della legge nazionale sulle ferrovie turistiche appena approvata dalla Camera), unitamente al sopravvenire dell’intesa tra Regione e Gruppo FS sulla riapertura della linea, hanno fatto tramontare l’ipotesi di una gestione in house della linea da parte di FUC. Una gestione che avrebbe comportato un potenziamento della società con l’implementazione dell’organico, con almeno 18 nuove risorse umane (3 addetti/corsa e 15 stabilmente dedicati lungo la linea).
Di fatto l’operazione avrebbe richiesto significativi investimenti da parte dell’azionista Regione e una volontà politica di sviluppo della società; volontà che nei fatti concreti non si è mai concretizzata.
GESTORE UNICO O CONCORRENZA TRENITALIA/FUC? In ambito ferroviario è basilare che il Gestore sia strutturato con una propria organizzazione, con risorse umane specializzate e qualificate, nonché con una capacità d’investimento non residuale.
Per questi motivi in una Regione piccola, come il FVG, caratterizzata da sole 6 linee ferroviarie e in uno scenario dove il Gestore è in grado, per struttura e risorse, di garantire affidabilità e qualità al servizio, pare preferibile optare per un gestore unico.
La gestione del servizio in house è preferibile invece quando è in grado di garantire una maggior efficienza ed economicità.
Scartando a priori l’idea di una società mista Trenitalia/FUC, visto che le esperienze nazionali risultano fallimentari (es. Trenord), si pone la questione di quale sarà il futuro ferroviario del FVG, attesa l’avvicinarsi della gara per l’affidamento del servizio.
Per ora tutto tace, ma è evidente che nessuno voglia scombinare gli equilibri esistenti e pertanto è probabile che a Trenitalia venga confermata la gestione delle linee Rfi (Ve-Ts, Ve-Ud-Ts, Ts-Cervignano-Tarvisio, Gemona-Sacile, Casarsa-Portogruaro) e a FUC quella della Udine-Cividale oltre al servizio Mi.Co.Tra.
Alla luce dei recenti accadimenti su FUC, visto il clima sindacale e la mancanza di un vero e proprio piano industriale in grado di far crescere la società, è doveroso che la politica svolga una seria riflessione sul futuro di FUC.
Come abbiamo già rilevato nel precedente post riteniamo che sia necessario tutelare le professionalità e le maestranze in FUC e assumere determinazioni volte a evitare che la partecipata resti il solito “poltronificio”.
E’ emblematico tuttavia che se il personale si licenzia un motivo ci sarà, soprattutto in tempi di crisi come quelli odierni dove il posto di lavoro fisso rappresenta un privilegio per pochi.
E' chiaro che se l'azionista unico, Regione FVG, non investirà più, il futuro di FUC non potrà che essere molto nebuloso e difficile; il licenziamento e il clima poco sereno all’interno a FUC dovrebbe allarmare la Regione, la quale dovrebbe prendere atto che l’azienda è gestita male e di conseguenza la colpa non deve ricadere sui lavoratori, bensì unicamente sugli amministratori.