Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 31 dicembre 2018

Penali treni CAF: la Regione FVG transa a 3,7 milioni di €

La fine del 2018 porta una notizia molto attesa: è stata infatti posta la parola fine all'annosa vicenda delle penali contrattuali relative ai nuovi treni Civity.
Si chiude così, con una transazione, l’annosa controversia fra la Regione Friuli Venezia Giulia e la società spagnola CAF in merito ai gravi ritardi (di circa due anni e mezzo) nella consegna degli 8 elettrotreni ERT563, pattuita con contratto del 29.03.2011 al prezzo di 45,6 milioni di € complessivi “franco rotaia” (una specie di “chiavi in mano”, ossia con i treni pronti all’immissione in esercizio), completi di attrezzature e omologazione per circolare sia sulla rete ferroviaria italiana che su quella slovena.
La transazione, appena approvata dalla Giunta Fedriga prevede uno stralcio del 20% rispetto all'importo della penale stabilita nel contratto, pari a 5mila €/al giorno per ciascun giorno di ritardo e per ciascun treno fino a un massimo del 10% del valore contrattuale. Si passa così da una penale complessiva di 4,560 milioni di € a 3,648 milioni (Iva esclusa).
A suo tempo la precedente Giunta Serracchiani era stata duramente attaccata per tali ritardi, accusata di immobilismo difronte a questa vertenza che per oltre 2 anni e mezzo ha reso difficile la vita dei Pendolari friulani; il nostro Comitato aveva anche minacciato il deposito di un esposto alla Corte dei Conti visti gli importi in ballo.
Adesso con questo accordo transattivo ciascuna delle parti rinuncia formalmente a promuovere qualsiasi azione legale: ecco il vero scopo, dal punto di vista regionale, del negoziato e del conseguente accordo.
La CAF, infatti, aveva argomentato che i gravi ritardi nella consegna dei treni – innegabili – non erano imputabili all’azienda bensì alle lungaggini nelle procedure di omologazione da parte dell'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria), dovendosi seguire regole e procedure che all’atto di sottoscrizione del contratto non erano conoscibili.
Si è scelta la soluzione più logica e di buon senso, evitando sicuramente un lungo contenzioso che avrebbe paralizzato la vertenza per anni.
Ripercorriamo le principali tappe di questa vicenda:
• la procedura di acquisto dei primi 8 treni Etr563 è stata decisa con delibera n. 1466 dd 24.06.2009 da parte della Giunta Tondo, per un importo complessivo a base d'asta di 53.650.000,00 € (IVA esclusa). Il bando è stato pubblicato il 30.06.2009 e l'aggiudicazione provvisoria alla ditta spagnola CAF è avvenuta il 29.12.2009;
• all'aggiudicazione provvisoria sono seguiti dei contenziosi al TAR, superati a marzo del 2011;
• con atto di data 29.03.2011 (prot. n. 9421), Regione FVG e CAF hanno sottoscritto il contratto “per la fornitura di 8 elettrotreni Etr563, omologati per la circolazione sulla rete italiana, con opzione per l’acquisto di ulteriori complessi, scorta tecnica, materiale di ricambio e servizio di manutenzione” per un importo di 45,6 milioni di €, comprensivo del servizio di manutenzione ordinaria per i primi 12 mesi e correttiva per i primi 36 mesi; il termine di consegna degli otto Etr563 indicato in contratto è il 16.12.2012;
• a settembre 2013 la Regione FVG (Giunta Serracchiani) ha contestato a CAF formalmente il ritardo della consegna degli 8 treni Etr563; il 16 ottobre 2013 la Regione ha comunicato inoltre la sospensione di tutti i pagamenti in favore del costruttore CAF, sia per l'acquisto degli Etr563 che per l'opzione degli ulteriori 4 Etr564;
• la svolta allo stallo è arrivata con l’autorizzazione alle prove dinamiche a gennaio 2014 e l’avvio dell’omologazione dei primi treni Etr563;
• a marzo 2014 l'Assessore regionale, Mariagrazia Santoro (Giunta Serracchiani), ha annunciato l’applicazione delle penali contrattuali, pari a 4,5 milioni, per la ritardata consegna dei treni Etr563;
• il 14 giugno 2015 i primi tre treni Etr563 sono entrati in esercizio mentre gli altri cinque a fine settembre 2015;
• nel corso del 2016 l’Assessore Mariagrazia Santoro, rimangiandosi quanto detto precedentemente annunciava che si provvederà a transare con CAF;
• a dicembre 2018 la Giunta Fedriga chiude l'annosa vicenda con una transazione dell’importo di € 3,648 milioni (Iva esclusa).
Non è chiaro come verranno ora utilizzati questi denari, pare per l’acquisto di scorte tecniche-ricambi.
Non siamo mai stati particolarmente favorevoli all’idea della transazione definita come semplice baratto di ricambi/scorte tecniche, avendo proposto alla Regione a gennaio 2016 di utilizzare quegli importi per l’installazione del wi-fi sui treni o meglio ancora per l’acquisto di un pianale modulare per gli Etr564 destinato al trasporto di biciclette con oltre 100 posto disponibili, utile da sfruttare lungo la tratta transfrontaliera Udine-Villach a servizio della Ciclovia AlpeAdria.
Chiederemo all’assessore Graziano Pizzimenti garanzie affinché gli importi delle penali vengano utilizzati per l’acquisto del materiale necessario, evitando sprechi, ma soprattutto proporremo che i soldi vengano utilizzati per sottoscrivere un contratto di manutenzione ordinaria dei treni Civity Etr 563/564, in maniera che il costruttore spagnolo CAF possa garantire la perfetta fruizione dei treni per i prossimi anni e la valorizzazione del patrimonio rotabile del FVG.
Resta ancora da risolvere la questione delle penali della fornitura dei 4 elettrotreni ETR564 – pari a 2,7 milioni di € - acquistati nel 2012 dalla Regione ed entrati in esercizio a settembre 2018, dopo oltre 2 anni e mezzo di ritardo.
Sicuramente siamo difronte ad una brutta storia che ancora oggi non trova una giustificazione vera, dove la burocrazia dell’ANSF e la “manona” di FS pare abbiano inciso non poco.
Difendiamo la scelta della Regione, la quale in un momento molto difficile (nel 2011) ha deciso di acquistare in autonomia i treni e rinnovare il parco rotabile, non aderendo alle proposte del monopolista di Stato che aveva offerto una fornitura di treni Vivalto, già ampiamente superati tecnologicamente.

lunedì 24 dicembre 2018

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo !

Foto Ezio Dal Cin
Chiudiamo questo anno ferroviario pensando positivo: il 2018 sarà ricordato per il ritorno del treno lungo i binari della Pedemontana del Friuli, prima linea d’Italia utilizzabile sia per il servizio passeggeri regionale che per quello turistico, il quale grazie alla determinazione e alla perseveranza di un gruppo di persone “speciali” ha registrato quasi 4.000 passeggeri a bordo dei treni storici della Fondazione FS.
Ma è stato anche l’anno dell’avvio del servizio transfrontaliero Crossmoby (Udine-Trieste-Lubiana) e del prolungamento su Trieste dell’altro servizio transfrontaliero (Mi.Co.Tra.) dando finalmente al Friuli Venezia Giulia una vocazione di regione moderna, che grazie alla nuova fermata di Trieste Airport ha guadagnato un’infrastruttura strategica che ora permette migliori collegamenti con il resto del Paese e con l’estero.
I dati statistici dicono che per i pendolari il 2018 è stato un anno di treni puntuali (quasi il 95%) e affidabili, anche se Trenitalia ogni tanto ha fatto penare ed imprecare non poco, con alcuni "giri a vuoto", dimostrando disorganizzazione e tempi di reazione elefantiaci. L’informazione tempestiva e utile all’utenza resta ancora una volta un risultato da raggiungere.
Il 2019 sarà l’anno del nuovo contratto di servizio, che speriamo venga pensato in base alle reali esigenze dei Pendolari e non sulla base del compromesso tra politica e imprese ferroviarie. La presenza di due player interessati, Trenitalia (Gruppo FS) e Arriva (Gruppo Deutsche Bahn, è una novità per il FVG, dove il servizio è sempre stato nelle mani del monopolista di Stato FS.
Le aspettative per il 2019 sono positive, legate ovviamente alla tenuta e al miglioramento di questi standard qualitativi, ma soprattutto legate al nuovo contratto che ridisegnerà il futuro del trasporto ferroviario FVG, con nuovi servizi e un miglioramento sostanziale dell’orario.
Ora che disponiamo di treni veloci e comodi è necessario impegnarsi per garantire la riduzione dei tempi di percorrenza, i quali si basano ancora su schemi vecchi d'orari di quasi 30 anni fa, facendo fare così al servizio fs quel salto qualitativo da diventare la vera alternativa all’automobile.
Il nostro contributo non mancherà, sempre con la solita determinazione che ci caratterizza, cercheremo di portare la voce di chi utilizza ogni giorno questo straordinario mezzo di trasporto che è il treno.
I propositi sono ottimi, speriamo di non sprecare l’occasione, come in passato.
Tanti Auguri amici Pendolari e a tutti i ferrovieri che ci permettono ogni giorno di viaggiare.
Comitato Pendolari Alto Friuli

sabato 22 dicembre 2018

Puntualità treni FVG 2018 in linea con gli obiettivi. Ora attenzione al nuovo contratto di servizio


Puntualità treni FVG 2018
Quasi il 95% dei treni del FVG arrivano puntuali entro i 5 minuti, meno di 4 su mille sono stati cancellati: è questa la fotografia delle 140 corse dei treni regionali che ogni giorno viaggiano lungo la rete del Friuli Venezia Giulia gestita da Trenitalia nel corso dei primi 11 mesi del 2018 e che trasportano oltre 20.000 viaggiatori/giorno.
I dati confermano nella sostanza i buoni risultati del 2017, anche se registrano una leggera flessione: -0,39% per la puntualità standard B1 (contrattuale) e -0,64% per quella senza esclusioni, ovvero quella effettivamente percepita dall’utente. Nonostante ciò il servizio resta per parametri di puntualità (0-5 min.) e affidabilità ai vertici delle classifiche nazionali, precedendo altre realtà virtuose come la Provincia Autonoma di Bolzano.
PUNTUALITA’ STANDARD B1: è quella prevista nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia.
Il valore tiene conto di tutte le cause di esclusione non imputabili a Trenitalia (es. scioperi, guasti infrastruttura, ecc.) e di fatto tale valore risulta più alto rispetto alla puntualità reale, ovvero quella percepita dal viaggiatore che è invece un dato senza esclusioni.
Il risultato della puntualità standard B1 nel 2018 è pari al 96,16%, contro il 96,55% del 2017: se nel 2017 l’obiettivo contrattuale (95,40%) è stato ampiamente raggiunto con oltre 1% di scarto, quest’anno il risultato è in linea con l’obiettivo posto al 96,18%.
PUNTUALITA’ SENZA ESCLUSIONI: è quella reale, ovvero quella percepita effettivamente dall’utente.
Nel 2017 il dato di tutte le linee regionali FVG ha fatto registrare un 94,94%, mentre nel 2018 il dato in fase di assestamento è in leggera flessione e si attesta al 94,30%.
PUNTUALITA’ FVG (0-5 MIN.)
CONFRONTO STANDARD B1/PERCEPITA  
Anno
Puntualità
standard B1
Obiettivo
contrattuale
Puntualità
Senza esclusioni
Tutte le linee FVG 2018
96,16%
96,18%
94,30%
Tutte le linee FVG 2017
96,55%
95,40%
94,94
Nella flessione del dato della puntualità regionale 2018 ha sicuramente influito il brutto avvio della linea Sacile-Maniago, riattivata lo scorso 11 dicembre 2017. Fino ad agosto infatti la linea è stata bersagliata da una serie di guasti, gran parte dei quali non imputabili a Trenitalia ma al gestore dell’infrastruttura RFI. Il dato complessivo della puntualità senza esclusioni dal 11 dicembre 2017 al 30 novembre 2018 è pari all’88%, un valore in netto miglioramento rispetto al pessimo 77,6% dei primi mesi. Da settembre infatti anche grazie ad alcuni correttivi tecnici e alla modifica degli orari apportati su nostra richiesta, il servizio ha fatto registrare performance di puntualità in linea o superiori alla media regionale, come testimoniato dal 99,20% di ottobre, nonché un continuo aumento del numero dei passeggeri, soprattutto nelle fasce mattutine e serali.

Andamento puntualità treni FVG
DATI STORICI: dal 2009 anno di stipula del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia ad oggi, Trenitalia ha quasi sempre raggiunto l’obiettivo contrattuale, fatto salvo nel 2012 e 2014.
Dal giugno 2015 grazie all’entrata in esercizio dei nuovi treni ETR563 acquistati dalla Regione nel 2010 (Giunta Tondo) è cambiato il modo di viaggiare in FVG visto che il nuovo materiale rotabile ha permesso il grande salto qualitativo, sia per puntualità che per affidabilità.
Il dato del 2018 conferma questa crescita del servizio visto che la puntualità è passata dal 89,78% del 2014 al 96%, (dato contrattuale) e al 95% (puntualità percepita).
Contratto FVG
Indice di Puntualità 0-5 min.- Standard B1
Anno
Obiettivo
contrattuale
Risultato contrattuale
conseguito
2009
90,96%
92,48%
2010
91,40%
92,81%
2011
92,13%
92,88%
2012
93,20%
92,72%
2013
93,22%
93,42%
2014
93,46%
89,78%
2015
93,52%
95,75%
2016
94,22%
96,27%
2017
95,40%
96,55%
2018
96,18%
96,16% (fino a nov.)
Nell’analisi del 2018 l’andamento del servizio registra un decadimento a marzo, maggio e ottobre, mesi nei quali si sono registrati vari guasti all’infrastruttura ferroviaria e alcuni “giri a vuoto di Trenitalia”.
Proprio la situazione infrastrutturale pare ora quella che necessiti maggiori attenzione, visto che le performance di Trenitalia dal 2016 ad oggi sembrano aver raggiunto il limite massimo rispetto alle reali possibilità di sfruttamento dell’infrastruttura ferroviaria.
Per migliorare ulteriormente le performance si dovrà lavorare pertanto sull’infrastruttura, con investimenti mirati volti alla riduzione delle sezioni di blocco, migliorando l’instradamento dei treni in stazione, nonché la situazione di alcuni passaggi a livello; tutti interventi necessari per garantire la riduzione dei tempi di percorrenza che con i nuovi treni sono ampiamente possibili.
L’ECCELENZA: la linea 15 (Tarvisio-Udine-Trieste) continua a far registrare le migliori performance di puntualità del FVG, superiori a quella della media regionale, attestandosi al 96,76% (standardB1-contrattuale) e al 95,13% (senza esclusioni). Dati che confermano un servizio quasi “svizzero”, che negli ultimi 3 anni hanno permesso un significativo aumento dell’utenza nell’ordine del 15-20%.
NOVITA’ DEL 2018: l’anno si è concluso con varie novità, dall’inaugurazione della fermata di Trieste Airport, oggi servita da oltre 60 treni al giorno, all’avvio del servizio transfrontaliero Crossmoby (Udine-Trieste-Lubiana) che in tre mesi ha fatto registrare oltre 5000 passeggeri, all’entrata in esercizio degli ultimi 4 treni Civity Etr564 acquistati dalla Regione.
Il ripristino della ferrovia Pedemontana del Friuli (Sacile-Gemona), unica linea d’Italia utilizzabile sia per il trasporto passeggeri che per quello dei treni storici-turistici della Fondazione FS chiude il quadro d’insieme del 2018.
Un anno sicuramente buono ma che attende le scelte strutturali legate ad una nuova impostazione contrattuale e tariffaria.
NUOVO CONTRATTO: il 2019 sarà infatti l’anno del nuovo contratto di servizio, visto che la Regione ha già annunciato che non intende prorogare il contratto attuale con Trenitalia.
Un contratto che peserà per 43milioni/annui e che ridisegnerà il futuro del trasporto ferroviario FVG.
Si tratta di una scelta importante, dopo un’impasse durata oltre 3 anni che vede il FVG, l’ultima regione d’Italia ad andare a contratto (quello attuale è la proroga della proroga di quello del 2009).
Un immobilismo politico che ha creato una situazione di attesa su alcune scelte strategiche, in primis sugli investimenti del materiale rotabile, sulla rimodulazione dell’orario cadenzato e sull’integrazione intermodale treno-bus.
Per ora i player convolti sono due: Trenitalia (Gruppo FS) e Arriva (Gruppo Deutsche Bahn): la presenza di più interessati, in concorrenza tra loro, è certamente condizione essenziale per aumentare ulteriormente l’offerta qualitativa del servizio attuale.
Linee Guida: abbiamo chiesto alla Regione di partecipare e condividere la definizione delle linee guida del nuovo contratto di servizio, che dovrà prevedere in maniera puntuale precisi standard prestazionali non solo per puntualità e affidabilità, ma soprattutto sull’informazione e comunicazione, che dovranno diventare pilastri della nuova offerta all’utenza e che oggi rappresentano i veri talloni d’Achille del sistema di Trenitalia.
Chiederemo inoltre precise garanzie sulla manutenzione del parco rotabile di proprietà regionale (del valore di oltre 80 milioni di €) e sulla rivisitazione dell’orario cadenzato, prevedendo nuovi servizi fs e soprattutto una riduzione dei tempi di percorrenza lungo alcune linee (Udine-Trieste e Tarvisio-Udine), rendendo così il treno più concorrenziale rispetto all’auto.
Per fare ciò, a prescindere di chi sarà il nuovo gestore del servizio, indispensabile sarà il coinvolgimento di RFI, gestore dell’infrastruttura, la quale dovrà essere responsabilizzata e chiamata a rispondere di eventuali disagi a lei direttamente imputabili.  

lunedì 3 dicembre 2018

Lunedì nero per numerosi pendolari. Trenitalia ancora nel caos. Novità sul nuovo contratto di servizio

Il R2444/2445 in arrivo a Udine oggi
Altra mattinata di passione per i pendolari del FVG e altra figuraccia di Trenitalia.
Il RV2444 delle ore 6.57 Trieste-Udine-Venezia è partito con oltre 40 min. di ritardo. Idem il R2206 Trieste-Venezia delle 6.15.
Motivo? Dalle informazioni ricevute dalla Direttrice di Trenitalia FVG, Elisa Nannetti  “un guasto che si è verificato alle 5.30 che ha rallentato e in qualche caso impedito, l'uscita dei treni dal deposito”. Ciò ha costretto Trenitalia a cambi di materiale, con conseguenti partenze ritardate e composizioni ridotte dei convogli.
In realtà dalle testimonianze dei pendolari che hanno scritto sulla pagina fb dedicata ai Comitati Pendolari FVG si apprende che il treno RV2444 è arrivato sul binario alle 7.15, ma è partito solo alle 7.40, dopo il R20962 delle ore 7.27 (che ferma in tutte le stazioni), allungando così ulteriormente i tempi di percorrenza.
Ancora una volta sotto accusa la capacità di comunicazione di Trenitalia e di RFI, ma soprattutto i tempi “lumaca” di reazione. Inaccettabile una gestione di questo tipo, dove i passeggeri vengono abbandonati: emblematica la situazione odierna, dove nessuno si è preoccupato di avvisare chi era a bordo del R2444 fermo sui binari a Trieste, che sarebbe partito dopo il R20962 delle 7.27. Oltre al danno la beffa!
Per la cronaca il R2444 è arrivato a Udine e poi a destinazione a Venezia con 60 min. di ritardo, mentre il R2206 con 45 min.
Come hanno evidenziato alcuni pendolari, questa situazione era già successa altre volte nelle ultime settimane. Inutile rappresentare che i treni in questione sono affollatissimi in quanto viaggiano in piena fascia pendolare.
Il 29 novembre scorso Trenitalia ha inaugurato in FVG il servizio di customer care nelle stazioni di Udine e Trieste, con 10 operatori dedicati in esclusiva ai pendolari. Ebbene è imbarazzante che nessun operatore – nonostante la loro cortesia e buona volontà – è stato in grado di fornire informazioni oltre a quelle già presenti sui tabelloni partenze/arrivi.
Non ci interessano le giustificazioni o le scuse dei vertici di Trenitalia o RFI, visto che abbiamo più volte sensibilizzato - in maniera costruttiva e collaborativa – chiedendo in questi casi di migliorare la comunicazione, ma nulla invece è stato fatto e ogni vota il copione è lo stesso.
Non ci interessano neppure le statistiche sulla puntualità e sull’affidabilità del servizio (il migliore d’Italia), perché ora pretendiamo un salto di qualità nell'offerta, che si basi anche su altri parametri, in primis l’informazione e la capacità del Gestore di far fronte alle situazioni come quelle odierne per limitarne il disagio.
NUOVO CONTRATTO: dalle anticipazioni giornalistiche (vedi articolo Gazzettino Veneto) abbiamo appreso che la Regione non intende prorogare il contratto a Trenitalia e che nel 2019 si andrà a stipulare un nuovo contratto di servizio, il quale peserà 43milioni/annui.
Una bella notizia senza dubbio, visto che il FVG è una delle poche Regioni d’Italia che non è andata ancora a contratto (l’attuale è la proroga della proroga di quello che risale al 2008). Da oltre tre anni si sta pagando un immobilismo politico che ha creato questa situazione precaria di “attesa”.
Improbabile la gara europea: pare che la Regione opterà per l’affidamento diretto del servizio al gestore che formulerà la miglior offerta. Per ora i player convolti sono due: Trenitalia (Gruppo FS) e Arriva (Gruppo Deutsche Bahn).
In quest’ottica riteniamo positiva la scelta di arrivare a contratto nel 2019, evitando i termini di una lunga gara, che bloccherebbe il servizio almeno per altri 2 anni, come si è visto per il tpl gomma dove la gara ha portato solo contenziosi al TAR e Consiglio di Stato.
Senza fare il tifo per nessuno, riteniamo salutare la presenza di più soggetti interessati, in concorrenza tra loro, condizione quest’ultima essenziale per aumentare l’offerta qualitativa del servizio attuale.
A tal fine chiederemo alla Regione di partecipare alla definizione delle linee guida del nuovo contratto di servizio, che dovrà prevedere in maniera puntuale precisi standard prestazionali non solo per puntualità e affidabilità, ma soprattutto per l’informazione e comunicazione, che dovranno diventare pilastri della nuova offerta all’utenza del FVG.
Inoltre chiederemo precise garanzie sulla manutenzione del parco rotabile di proprietà regionale (del valore di oltre 80 milioni di €) che verrà affidato al nuovo gestore e sulla rivisitazione dell’orario cadenzato, prevedendo riduzioni significative ai tempi di percorrenza lungo alcune linee (Udine-Trieste e Tarvisio-Udine in particolare), rendendo così il treno più concorrenziale dell’auto.
Sulle tariffe almeno sino alla stipula del nuovo contratto auspichiamo che vengano bloccate quelle attuali, in attesa di valutare nel concreto i costi dei nuovi servizi che verranno offerti e quanto ammonteranno i km/treno del nuovo programma d’esercizio.

domenica 2 dicembre 2018

Trenitalia, servizio di customer care dedicato ai pendolari, sui treni e nelle stazioni

Nasce in Italia, per la prima volta in Europa, un servizio di customer care dedicato in esclusiva ai pendolari, sui treni e nelle stazioni.
Obiettivo di FS Italiane migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno usano i servizi di Trenitalia e chiedono, insieme a puntualità, pulizia e comfort, anche più attenzioni, informazioni e sicurezza. In FVG la novità è stata inaugurata lo scorso 29 novembre a Udine, dove il nuovo servizio è stato presentato dalla Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia e dall’Assessore alle Infrastrutture della Regione, Graziano Pizzimenti.
In Friuli Venezia Giulia l’attività vedrà impegnati 10 operatori con desk dedicati nelle stazioni di Udine e Trieste Centrale e su duemila corse all’anno.
A livello nazionale saranno 520 i ferrovieri coinvolti nel progetto, in prevalenza giovani e neoassunti, che coprirà complessivamente 100mila treni regionali all’anno e si estenderà in tutta Italia con un’attenta focalizzazione al territorio.
Gli operatori saranno facilmente individuabili da un gilet rosso e tutti con adeguata preparazione professionale e linguistica, saranno dedicati a informare e assistere i viaggiatori, all’ascolto e alla soluzione delle necessità di quelle persone - nei giorni feriali sono circa un milione e mezzo - che in Italia si spostano per lavoro, studio e turismo con i treni regionali di Trenitalia.
A loro si aggiungono, in stazione e a bordo treno, altri 200 colleghi della protezione aziendale, preparati professionalmente per affrontare e prevenire situazioni problematiche sul fronte della security. Addetti che operano in stretto contatto con le Forze dell’Ordine alle quali è affidata in via esclusiva l’attività di prevenzione e repressione dei reati.
Accogliamo positivamente il nuovo servizio che va ad implementare l’offerta commerciale alla Clientela, auspicando che al contempo migliori anche l’informativa fornita direttamente in stazione e a bordo treno, specialmente nei casi di anomalie alla circolazione, quando è basilare che le informazioni vengano fornite con tempestività e in maniera corretta all'utenza.