Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 27 aprile 2020

Unità d'intenti per avvio Fase2-Covid. Lettera a Regione FVG e Trenitalia per condividere linee guida e informazione sul servizio fs regionale

Pubblichiamo la lettera che oggi abbiamo inviato all' Assessore regionale alla Mobilità, Graziano Pizzimenti e alla Direttrice della Direzione Trenitalia FVG, Elisa Nannetti relativa ad alcuni suggerimenti e richieste afferenti alla Fase2 dell'emergenza Covid-19. 


Oggi inizia una settimana decisiva che rivoluzionerà il modo di utilizzare i servizi di trasporto pubblici. Sarà il momento delle scelte per disciplinare la “nuova mobilità”, dando avvio alla Fase2 dell’emergenza Covid-19.
Servirà un’unità d’intenti, organizzazione e determinazione nelle decisioni nell’interesse della salute pubblica. Per questo sosterremo senza se e senza ma le decisioni che verranno assunte dalle Istituzioni e dai Gestori del TPL, i quali dispongono di professionalità in grado di far fronte a questa emergenza.
I Cittadini del FVG si sono distinti tra i più diligenti e rispettosi delle regole nella prima fase delle restrizioni; non abbiamo dubbi che, con il medesimo senso civico, anche gli utenti sappiano accettare e rispettare semplici regole di condotta e di buon senso anche durante la Fase2.
La situazione sanitaria del FVG è di gran lunga migliore rispetto ad altre regioni, ma non dobbiamo pensare che il contagio sia sconfitto.
La decisione di ridurre le corse ferroviarie del 70% è stata lungimirante e ha senza dubbio contenuto il diffondersi del contagio. 
Da oggi dovremo pensare ancor più a costruire gradualmente un futuro più “normale”, contemperando le indifferibili necessità lavorative delle persone e quelle di tutela della salute.
Si stanno leggendo tanti scenari di utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico locale, che spesso possono apparire di difficile applicazione pratica (es. divisori in plexiglas, tornelli, termoscanner e vie di fuga unidirezionali nelle stazioni ecc.); in realtà il ritorno alla normalità dipenderà soprattutto dal comportamento responsabile di ciascuno di noi.
Il rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo di DPI (mascherine o in alternativa foulard, sciarpa, copricollo che garantiscano la copertura di naso e bocca) continueranno ad essere le basi di ogni nostro comportamento, insieme alla spontanea cautela e autoregolamentazione nell’utilizzo dei mezzi di trasporto.
Talune linee del FVG potranno richiedere l’adozione di forme di contingentamento dell’accesso ai treni, dovendosi garantire il distanziamento tra i passeggeri (si potrà viaggiare solo seduti con adeguato distanziamento e ciò ridurrà della metà la capienza dei treni). Da qui potrà sorgere la necessità di potenziare la composizione dei treni con più carrozze, accorgimento non sempre fattibile sotto il profilo tecnico (es. si pensi ai treni CAF a composizione bloccata), ovvero prevedere una rimodulazione del servizio con nuove corse e una sostanziale modifica del normale programma d’esercizio. Ci si attende, in tal senso, un puntuale e tempestivo adeguamento, da parte dei Gestori del servizio, delle caratteristiche dell’offerta a seguito delle criticità che dovessero emergere a partire dai primi giorni di ripresa del servizio.
Al momento, tuttavia, non si vogliono generare allarmismi: è da ritenere che la domanda di mobilità del FVG sia gestibile, preso atto che la realtà della nostra regione ha caratteristiche non paragonabili a quelle di grandi città metropolitane o di altre regioni. Peraltro, una buona parte dell’utenza pendolare è formata da studenti che non utilizzeranno il treno sino a settembre; inoltre molti lavoratori continueranno ad usufruire forme di lavoro da casa. Tutto ciò fa sperare in una ripresa graduale e senza eccessive criticità nel servizio di trasporto pubblico.
Condividiamo l’idea di ridefinire i tempi del lavoro, sensibilizzando imprese private ed enti pubblici a scaglionare gli orari di lavoro nell’arco della giornata per facilitare gli spostamenti.
L’informazione sarà basilare: annunci e cartelli che spieghino ai viaggiatori quali sono le regole da rispettare.
E’ assolutamente importante, inoltre, non diffondere messaggi fuorvianti per quanto attiene a biglietti e abbonamenti: non condividiamo assolutamente l’idea di un totale stop ai controlli dei biglietti, come sembrerebbe previsto dalla bozza del piano ministeriale sui trasporti. E’ un principio sbagliato che potrebbe favorire i furbetti a danno dei viaggiatori corretti, tenuto conto che, in ogni caso, non è prevista la possibilità di viaggiare gratis. 
A tal fine si potranno valutare più possibilità, ad esempio si potrà prevedere che i passeggeri debbano obbligatoriamente essere muniti del titolo di viaggio prima di accedere ai binari; in ogni caso, si ritiene vada prevista – e adeguatamente comunicata – la possibilità di controlli dei biglietti a campione; è importante non trasmettere l’idea che in questo periodo sia consentito viaggiare senza titolo di viaggio. Potrà essere, opportuno che i capitreno siano assistiti da scorte di personale della Polfer, specie quando non sia ipotizzabile che un solo operatore possa gestire in sicurezza convogli molto lunghi.
Quanto ad alcuni aspetti del servizio, nell’ambito della graduale ripresa, sarà necessario comunque, da parte delle Imprese Ferroviarie:
- ampliare le attuali fasce di effettuazione del servizio, pur ancora ridotto, garantendo a tutti i potenziali lavoratori la possibilità di recarsi al lavoro (i primi e gli ultimi treni della giornata dovranno essere ripristinati e si dovrà avere una buona distribuzione delle corse effettuate nel corso della giornata, evitando che fasce orarie prive di servizio possano creare dei picchi di affluenza sui convogli successivi);
- prevedere, per quanto possibile, turnazioni di materiale omogeneo per le stesse corse (evitare che un giorno un certo treno sia composto da sette vetture “media distanza” e il giorno seguente da un Minuetto, come è talora capitato), anche per consentire all’utenza di regolare nuove abitudini in base al servizio offerto;
- garantire la presenza, a bordo treno, di liquidi igienizzanti e la prosecuzione della costante attività di pulizia con la sanificazione quotidiana dei mezzi, che risulta essere stata attuata già dalle prime fasi dell’emergenza.
Sollecitiamo, nel contempo, comportamenti intelligenti da parte degli stessi pendolari: per fare un esempio significativo, i passeggeri diretti a Trieste al mattino dovranno spontaneamente evitare di accalcarsi tutti nella vettura di testa (come molti facevano regolarmente per guadagnare, in realtà, pochi secondi di cammino all’arrivo a Trieste, anche nei periodi in cui l’emergenza era già in atto); tutto si può disciplinare e regolamentare ma occorre, più che mai in questo caso, che tutti si comportino in maniera responsabile e con buon senso, anche se ciò comportasse piccole modifiche alle proprie abitudini.
Considerato che l’ordinario programma d’esercizio verrà in parte modificato e non si sa per quanto tempo ancora, non riteniamo opportuno effettuare, in questa fase, interventi che possano determinare un sensibile peggioramento dell’offerta commerciale con la conseguente perdita della fidelizzazione degli utenti; a tal proposito, in particolare, chiediamo che – per la tratta da Udine verso nord – si sospenda senz’altro il previsto (e non condiviso) trasferimento di parte delle corse passeggeri dalla tratta urbana alla linea di cintura Udine-Bivio Vat. Si tratta, infatti, di un intervento che, in mancanza del completamento delle opere infrastrutturali, causerebbe un peggioramento per i viaggiatori delle stazioni a nord di Udine che, a fronte di ciò, opteranno per l’utilizzo dell’auto. La richiesta appare, peraltro, particolarmente sensata nell’ovvia considerazione che il numero dei convogli complessivamente in circolazione, secondo l’offerta rimodulata per l’emergenza, è comunque ridotto.
Siamo certi che la civiltà e il senso delle regole degli Utenti del FVG agevolerà di molto questa fase che permetterà il ritorno alla normalità e per questo ci appelliamo proprio al senso civico dei passeggeri per prepararci con diligenza ed organizzazione ad affrontare la Fase2 e consentire un più efficace e sereno ritorno alla normalità.
Da ultimo vogliamo ringraziare tutti coloro che in questo momento si stanno prodigando per garantire il servizio pubblico di trasporto in FVG, a partire tutto il personale ferroviario che opererà con compiti ancor più delicati e di gestione non facile.

lunedì 20 aprile 2020

Emergenza Coronavirus: si pensa alla Fase2 nel servizio fs regionale

Anche per la presente settimana il trasporto ferroviario regionale seguirà il programma ormai consolidato, con una riduzione di oltre il 70% delle corse.
La nostra attenzione però è già incentrata alla Fase 2 dell’emergenza Covid-19, ovvero quando cesseranno le attuali limitazioni di mobilità e spostamento e verranno autorizzate le riaperture delle attività produttive.
Il ritorno alla vita normale dovrà essere scandito da cautele e precauzioni, per quanto riguarda i trasporti pubblici questa fase richiederà di adottare forme di contingentamento dell’accesso ai treni e nelle stazioni, per assicurare il distanziamento tra i passeggeri.
Ciò dovrebbe implicare un maggiore utilizzo di mezzi con una diversa composizione dei treni e un incremento del numero di corse nelle ore di punta.
In FVG sulla carta la domanda di mobilità dovrebbe risultare gestibile visto che una bella fetta dell’utenza pendolare è formata da studenti che non dovrebbero riutilizzare il treno nel corso della Fase 2. A questi dovrebbero aggiungersi anche tutti i lavoratori che continueranno ad usufruire forme di lavoro in smartworking.
In ogni caso si dovrà assolutamente essere rigidi nell’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico, prevedendo l’obbligatorietà dell’uso di mascherine o in alternativa foulard, sciarpa, copricollo che garantiscano la copertura di naso e bocca.
Par garantire il distanziamento tra i passeggeri si dovrà inoltre consentire di viaggiare solo seduti in posti spaiati; questo accorgimento andrà a ridurre della metà la capienza dei treni.
Da qui sorge la necessità di potenziare la composizione dei treni con più carrozze, accorgimento non sempre fattibile sotto il profilo tecnico, ovvero prevedere una rimodulazione del servizio con nuove corse e una sostanziale modifica del normale programma d’esercizio.
A bordo treno dovranno essere garantiti i liquidi igienizzanti e una costante pulizia con la sanificazione dei mezzi.
Le diposizioni dovrebbero riguardare inoltre anche gli accessi presso le stazioni, prevedendo percorsi unidirezionali o l’entrata uno per volta nei casi dove non sia possibile garantire il distanziamento sociale.
I controlli dovranno essere rigidi: i capitreno dovranno a nostro parere essere assistiti da scorte del personale della Polfer. Non è ipotizzabile che un solo operatore riesca infatti a controllare un convoglio lungo più di 100 metri.
Siamo certi che la civiltà e il senso delle regole degli utenti del FVG agevolerà di molto questa fase che permetterà il ritorno alla normalità.
Ci appelliamo proprio al senso civico dei passeggeri per prepararci con diligenza ed organizzazione ad affrontare la Fase 2.
Nei prossimi giorni ci confronteremo con la Direzione Trenitalia FVG e la Regione FVG che stanno seguendo la situazione mediante la cabina di regia del tpl.