Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 30 ottobre 2009

Al via sondaggio sulla qualità del servizio lungo la tratta Udine - Tarvisio

Nei prossimi giorni il Comitato Pendolari svolgerà a bordo treno e in Stazione un sondaggio informativo volto a verificare il gradimento degli Utenti in ordine al servizio passeggeri offerto lungo la tratta Udine - Tarvisio.
Il sondaggio verterà su quattro semplici quesiti relativi rispettivamente a dove l'Utenza acqusita il titolo di viaggio, alla tariffa integrata Saf, alla valutazione degli standard qualitativi del servizio (pulizia, puntualità, confort, informazioni) e alle modifiche agli orari da proporre al Gestore.
Il Comitato, tramite il suo portavoce Giorgio Picco, comunica altresì che ha provveduto a notificare alla Direzione Regionale di Trenitalia Spa e all'Assessore Regionale competente Riccardi una missiva datata 19.10.2009, con la quale si sollecita la convocazione a breve di una riunione tra le parti, più volte promessa dalla Regione, al fine di discutere in comune le modifiche degli orari, che entreranno in vigore il prossimo 13 dicembre, nonchè le altre criticità del servizio già note (biglietteria Gemona, tariffa integrata Saf, potenziamento della linea ferroviaria Pontebbana).

venerdì 9 ottobre 2009

Fvg sempre più isolato. L’orario invernale cancella i collegamenti Venezia-Vienna

A partire dal prossimo 13 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, saranno cancellati tutti i treni viaggiatori diurni da Venezia a Vienna, con passaggio per Udine, Villach e Klagenfurt. Un vuoto nel trasporto pubblico come non s’era mai riscontrato in passato, nemmeno quando l’Austria non faceva parte dell’Unione Europea e il confine era davvero un confine.
Resterà soltanto il treno della notte, comodo forse per chi deve recarsi fino a Vienna, ma non per tragitti più brevi fino in Carinzia, dove si arriverebbe in orari impossibili.
Tale scelta è in netto contrasto con i rilevanti investimenti effettuati in questi anni per potenziare la linea Pontebbana che, attraverso Udine, collega il Friuli con l'Austria; la soppressione del collegamento con Vienna, fa seguito ad altri recenti ridimensionamenti - anche della qualità del servizio pubblico ferroviario - che penalizzano Udine, Pordenone e l'intera Regione Friuli-Venezia Giulia con conseguenze negative sulle attività culturali ed economiche, specie nei comparti del commercio e del turismo.
I tagli dei collegamenti Vienna-Venezia e il pericolo (per ora scongiurato) dei tagli degli altri collegamenti diretti Udine–Milano e Trieste–Roma denotano che l’Italia per Trenitalia incominci a Venezia.
Lo scenario futuro: i cittadini del Friuli Venezia Giulia costretti a cambiare il treno a Mestre per andare a Milano o a Roma. Questo è lo scenario che si prefigura se Trenitalia porterà a compimento il piano d’azione proposto da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi): l’obiettivo dichiarato dalle Ferrovie è quello di contenere i costi e tagliare le partite non remunerative.
Della serie "prendi il treno regionale e poi ti arrangi": l’ultima tappa di un ridimensionamento progettato da Rfi senza che ci si preoccupasse di assicurare valide coincidenze per il traffico nazionale e i collegamenti internazionali attraverso Tarvisio, Gorizia e Trieste.
I nostri transiti internazionali, strategici in vista del lancio dei grandi corridoi europei, sono di fatto emarginati: la Regione potrebbe essere spinta ai margini dei servizi ferroviari. Eurostar, Eurocity, Cisalpini da Venezia direzione Est? La croce sopra. Altro che cuore dell’Europa.
Persi i centri decisionali, rischiano di andarsene ora anche i treni. A sopravvivere, i soli convogli regionali, con le loro notevoli criticità.
Dal punto di vista pratico la penalizzazione più evidente è quella dei tempi. Senza il diretto e con l’obbligo di scendere dal treno regionale e salire sull’Eurostar a Mestre, il passeggero del Friuli Venezia Giulia viaggerà a ritmo di lumaca.
Siamo in presenza di un vero e proprio disimpegno di Trenitalia nei confronti della nostra Regione e in particolare dell’Alto Friuli. La cosa clamorosa è che le Istituzioni tacciono, o brancolano nel buio, cercando interlocutori sbagliati (Trenitalia), quasi elemosinando o supplicando il Gestore a non portare a compimento il piano di smantellamento previsto ... siamo arrivati al punto che si considera una vittoria aver perso ’solo’ il collegamento con Vienna !
Questa è la dimostrazione evidente dell’assoluta incapacità e dell’inconsistente peso politico dei nostri rappresentanti regionali, i quali non riescono a garantire ai propri cittadini i basilari collegamenti a lunga percorrenza con il resto del Paese.
La conseguenza è il rischio concreto di un totale isolamento dell’intera Regione nei collegamenti a lungo raggio, isolamento di fatto già esistente visto che i collegamenti diretti si contano sulle dita di una mano.
Questo è un vero tema da vertenza territoriale verso Governo e Ferrovie: la Regione in primis, con supporto di Provincie e Comuni, deve farsene carico in maniera seria e soprattutto concreta.
E’ di questi giorni l’interrogazione bipartisan firmata dagli onorevoli Rosato, Maran, Strizzolo (Pd), Monai (IdV), Antonione (Pdl) e Compagnon (Udc): “Le Ferrovie dello Stato non abbandonino il Friuli Venezia Giulia”. Nel testo indirizzato al Ministro Altero Matteoli si denuncia come, “nonostante l’attività merci sia tra le più rilevanti in ambito nazionale per la presenza dei poli industriali, dei valichi con Austria e Slovenia, di tre porti regionali e dello scalo di Cervignano, è rimasto un unico centro direzionale del traffico merci, a Udine”. I deputati chiedono inoltre a Matteoli di “assicurare un direttore regionale e un direttore commerciale pienamente responsabili, in grado di studiare il mercato, di impostare un dialogo con Istituzioni e imprese e di interfacciarsi proficuamente con la sede centrale", nonché quali iniziative intenda assumere presso Trenitalia, società interamente partecipata dallo Stato, per far riconsiderare l'opportunità dei tagli preannunciati che determinano pesanti conseguenze economiche, sociali e culturali su Udine, Pordenone e sulla Regione Friuli-Venezia Giulia.

giovedì 1 ottobre 2009

Il Consiglio Comunale di Gemona a sostegno delle problematiche dei Pendolari

Il Consiglio Comunale di Gemona del Friuli nell'ultima seduta del 17 settembre scorso ha approvato all'unanimità dei consensi un importante Ordine del Giorno, proposto dal consigliere Andrea Palese, che sollecita la Regione e la Direzione Trenitalia ad avviare un percorso che verifichi in tempi brevi l’adozione delle soluzioni necessarie a soddisfare i bisogni e le esigenze dell’Utenza pendolare e non, con particolare riferimento al miglioramento degli standard qualitativi del servizio, mediante una riqualificazione delle linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile al fine di un rilancio delle stesse in un’ottica di sviluppo economico e turistico sostenibile.
Riportiamo di seguito il testo integrale del provvedimento approvato dal Consiglio Comunale di Gemona del Friuli (delibera n. 25 del 17/09/2009 - fonte http://www.gemonaweb.it/):

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ANDREA PALESE (Gruppo Gemon@ssieme)

OGGETTO: Problematiche inerenti alla linee ferroviarie Gemona-Udine e Gemona-Sacile

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che le Istituzioni devono farsi promotori di una politica dei trasporti garantendo ai cittadini il diritto fondamentale alla mobilità assicurando loro un sistema integrato che realizzi il collegamento ottimale di tutte le parti del territorio, favorendo e incentivando l’utilizzo del treno come mezzo di spostamento, al fine di ridurre il traffico veicolare privato sulla rete stradale, l’inquinamento atmosferico e acustico.
CONSIDERATO che sia recentemente che negli anni passati sono stati effettuati ingenti investimenti per la realizzazione e il potenziamento della nuova linea ferroviaria Pontebbana, compresa la costruzione della stazione di Gemona del Friuli che costituisce il punto di riferimento di un ampio bacino di utenza comprendente Gemona e i Comuni limitrofi, in quanto fruita da un’utenza pendolare (studenti e lavoratori) e non, quantificata in circa 150/200 unità giornaliere;
RILEVATO che la predetta Stazione risulta centro modale di interscambio di basilare importanza nell’ambito del sistema del trasporto ferroviario regionale, con riferimento alle linee Gemona-Sacile e Udine-Tarvisio, e riveste un interesse turistico e ambientale fondamentale per l’intera area dell’Alto Friuli, stante l’allocazione strategica della linea Pontebbana, la quale funge da cerniera di collegamento tra la vicina Austria e il capoluogo Udine;
VERIFICATO che lo scorso 21 maggio Trenitalia Spa ha chiuso definitivamente il servizio di biglietteria della Stazione di Gemona del Friuli, senza preventiva convocazione dell’Amministrazione Comunale interessata, a fronte della messa in quiescenza dei due addetti ivi impiegati; che tale servizio forniva ai cittadini sia i titoli di viaggio (regionali, nazionali ed internazionali), le informazioni inerenti gli orari, le coincidenze dei treni, le agevolazioni di trasporto, le tariffazioni e il servizio prenotazioni su tutte le tratte nazionali medio-lunghe.
ATTESO che linea ferroviaria Gemona-Sacile è stata chiusa temporaneamente durante la stagione estiva per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione, senza preventivamente convocare le Amministrazioni Comunali interessate al servizio, e che la stessa linea ferroviaria ha un interesse turistico ed ambientale fondamentale – specie nel periodo estivo - per l’intera Pedemontana, considerato che permette i collegamenti indispensabili per la frequenza di escursionisti nella zona, incentivando modelli nuovi di turismo sostenibile quali iniziative “Bici + Treno”.
APPRESO che l’utenza - costituitasi in Comitato Pendolari Gemona-Udine - ha più volte denunciato una serie di disagi e disservizi che gravano sui cittadini che utilizzano il treno abitualmente per i loro spostamenti, noti a tutta l’opinione pubblica, elencati in modo schematico qui di seguito :
- applicazione obbligatoria per la sola tratta Udine - Tarvisio della tariffa integrata Trenitalia-Saf: sulla relazione Udine-Tarvisio vige obbligatoriamente la tariffa n. 41/7/A (così detta tariffa integrata Trenitalia-Saf) mentre sul resto del territorio regionale è in vigore la tariffa ordinaria n. 40/7/A. La tariffa integrata permette, con il pagamento di un solo biglietto (o abbonamento) di viaggiare indistintamente sia sui mezzi di Trenitalia (treno) sia su quelli di Saf (corriera). L’integrazione treno- bus è stata una scelta obbligata a fronte dell’entrata in esercizio della nuova linea Pontebbana, la quale ha eliminato alcune stazioni prima presenti in alcune località del Canal del Ferro-Val Canale. In particolare si rileva che tra i prezzi delle tariffe 41/7/A e 40/7/A, vi è una discrepanza negli scaglioni di chilometraggio, in quanto per la tariffa ferroviaria ordinaria (40/7/A) le singole fasce vanno ad esempio da 21 a 30 Km e da 31 a 40 Km (quindi da 21,00 a 30,99 Km e da 31 a 40,99 Km), mentre la tariffa integrata 41/7/A rinvia alla tariffa “E-06” prevista per i servizi di autotrasporto della Saf Spa e va da 20,1 a 30 Km e da 30,1 a 40 Km. A ben vedere la tariffa integrata 41/7/A utilizza gli scaglioni Saf e le tavole polimetriche stradali della stessa azienda (che differiscono sia dagli scaglioni tariffari di Trenitalia sia dalle relazioni ferroviarie di quest’ultima). L’applicazione di questa tipologia di tariffa determina una disparità di trattamento specie per l’utenza di Gemona, in considerazione del fatto che la relazione ferroviaria tra Udine e Gemona del Friuli, dopo la costruzione della nuova linea Pontebbana, è pari a circa 28,8 Km mentre la relazione stradale risultante dalle tavole polimetriche di Saf è di 30,7 Km. L’obbligatorietà della tariffa integrata, a fronte dell’applicazione delle tavole polimetriche di Saf determina quindi un ingiustificato salto di fascia per tutti gli utenti gemonesi che si ritrovano a fronte di 28,8 Km ferroviari e di 30,7 Km stradali, a non poter utilizzare il solo abbonamento ferroviario - che coprirebbe entrambe le distanze - dovendo obbligatoriamente acquistare un abbonamento integrato fascia 30,1- 40,0 Km (scaglione E-06 Saf) che attualmente costa 52,65 Euro mensili anziché 46,15 Euro (scaglione 21-30 tariffa ferroviaria). Appare pertanto del tutto discriminatorio il fatto che alcuni utenti, nella specie i pendolari della tratta Gemona – Udine, debbano acquistare presso le biglietterie della tratta in oggetto dei titoli di viaggio a prezzo maggiorato in quanto la relazione stradale sul quale viene conteggiata la tariffa integrata, risulta errata, rispetto agli altri utenti regionali che a parità di servizio sono soggetti ad una tariffa inferiore. Il sistema di tariffazione regionale, a parità di servizio ferroviario offerto, dove essere uguale per tutti gli utenti in tutto il territorio regionale. L’integrazione tariffaria Saf obbliga tutti gli utenti della tratta Gemona – Udine ad acquistare un servizio aggiuntivo (bus), che buona parte degli stessi non richiede e che non intendono utilizzare, in considerazione del fatto che il bus impiega quasi un’ora per raggiungere Udine mentre il treno copre la medesima tratta in circa 26 minuti. L’integrazione Trenitalia-Saf se da un lato dà un vantaggio meramente teorico, consentendo di utilizzare più vettori, dall’altro e relativamente a Gemona, crea un’evidente disparità di trattamento in quanto la relazione di viaggio Udine - Gemona viene ingiustamente calcolata sulle tariffe e scaglioni stradali che per poche centinaia di metri determinano il passaggio alla successiva e più onerosa fascia di 40 Km, determinando di fatto un sovrapprezzo per il solo utente utilizzatore del solo mezzo ferroviario non interessato a viaggiare in corriera. Ipotizzando in 150 il numero di utenti che utilizzano solamente il vettore ferroviario della tratta Gemona-Udine, il sovrapprezzo annuo globale, con le attuali tariffe in vigore, risulta pari ad Euro 11.700, ovvero Euro 78,00 annuali per ciascun abbonato;
· della mancanza di collegamenti ferroviari verso Udine durante la fascia mattutina dalle ore 9.00 alle ore 13.00: attualmente tali collegamenti risultano garantiti solo da autocorse, le quali impiegano quasi un’ora per coprire la distanza della tratta contro i 26 minuti del treno, disincentivando di fatto all’utilizzo del servizio pubblico;
· della mancanza di un collegamento serale da Udine dopo le ore 20.00, stante la soppressione della fermata del treno internazionale Allegro Don Giovanni (con arrivo a Gemona alle 23.30 circa);
· della richiesta da parte dell’utenza del miglioramento degli standard qualitativi del servizio ferroviario, con particolar riguardo alla puntualità, alle informazioni a bordo treno e in stazione, alla pulizia dei convogli e alle coincidenze.

PRESO ATTO: del progressivo depauperamento dei servizi ferroviari lungo le linee Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile a vantaggio del servizio su gomma; tale politica ha portato prima alla soppressione delle fermate dei treni internazionali a Gemona, proseguita con la sostituzione di alcuni collegamenti ferroviari con servizi di autocorsa e recentemente alla chiusura del servizio di biglietteria;
- che la soppressione del predetto servizio di biglietteria risulta un atto penalizzante, non solo per Gemona ma per tutto il gemonese, in quanto tale servizio è usufruito da un ampio bacino d’utenza, specialmente pendolare (studenti e lavoratori) e nel periodo estivo da gruppi di turisti che raggiungono Gemona in varie occasioni (Es. Laboratorio Internazionale della Comunicazione, Sunsplash);
- della sostituzione del servizio di biglietteria con una biglietteria self-service; servizio del tutto inadeguato rispetto ai bisogni e alle esigenze dell’utenza, in quanto le prestazioni della emettitrice automatica sono soggette ad una serie di limitazioni, di seguito elencate a titolo esemplificativo: eroga solo limitati titoli di viaggio, non è predisposta per la completa fruibilità da parte di anziani e disabili, non è in grado di erogare sempre il resto, rilasciando una ricevuta attestante il credito per il cui incasso l’utente dove rivolgersi ad una biglietteria aperta (Es. Udine o Tarvisio), non permette di accedere on line ad un servizio gratuito di informazioni;
- dell’inadeguatezza degli altri punti vendita convenzionati (bar e agenzia viaggi) a emettere i titoli di viaggio al di fuori dei locali della stazione, i quali non garantiscono un servizio completo (l’agenzia viaggi dispone - a prezzo maggiorato - di tutti i biglietti nazionali e internazionali tranne quelli integrati Saf relativi alla linea Udine-Tarvisio, mentre gli altri punti vendita dispongono solo di quest’ultimi e non sono autorizzati a vendere titoli nazionali e internazionali) e continuativo, considerati gli orari di apertura e chiusura dei vari esercizi, costringendo l’utente a peregrinare per ricercare il punto vendita autorizzato per l‘emissione del titolo di viaggio necessario ai suoi bisogni;
- dell’impossibilità per l’utenza di acquistare on line biglietti o abbonamenti integrati relativi ala linea Udine-Tarvisio tramite il portale internet di Trenitalia Spa;
- delle richieste dell’Utenza, rappresentata dal Comitato Pendolari Gemona-Udine, con particolar riguardo all’abolizione dell’obbligatorietà della tariffa integrata Saf per coloro che usufruiscono del solo vettore ferroviario in maniera da eliminare la disparità di trattamento tariffario esistente e al miglioramento degli standard qualitativi del servizio;
- del ruolo attribuito alla Regione in materia di trasporto ferroviario, come disciplinato dalla Legge Regionale n. 23 del 20.08.2007 concernente il trasferimento di funzioni in materia di viabilità e trasporti come previsto dal decreto legislativo del 01.04.204 n. 111;
Ø delle decisioni adottate in data 21.07.2009 dalla Conferenza dei Sindaci - convocata dal Presidente della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale -, che ha deciso di adottare un indirizzo politico-programmatico comune a difesa e rilancio delle linee Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile, richiedendo alla Regione e al Gestore del Servizio l’adozione immediata delle necessarie soluzioni volte all’eliminazione delle criticità denunciate dall’Utenza in ottemperanza a quanto previsto da vigente Contratto di Servizio del 08.05.2009 siglato tra Trenitalia Spa e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;

CHIEDE

al Presidente della Giunta Regionale dott. Renzo Tondo e all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto dott. Riccardo Riccardi, di farsi carico verso Trenitalia Spa di avviare un percorso che verifichi in tempi brevi l’adozione delle soluzioni necessarie a soddisfare i bisogni e le esigenze dell’Utenza pendolare e non, con particolare riferimento al miglioramento degli standard qualitativi del servizio offerto mediante una riqualificazione delle linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile al fine di un rilancio delle stesse in un’ottica di sviluppo economico e turistico sostenibile.
In particolare si chiede la risoluzione - in tempi brevi - delle seguenti criticità :
1) riapertura del servizio di biglietteria della Stazione di Gemona del Friuli, ovvero la sostituzione dell’attuale obsoleta emettitrice automatica mediante l’implementazione di almeno numero due biglietterie self-service di nuova generazione (touch screen) che permettano l’emissione di tutti i titoli di viaggio e l’accesso gratuito ad un servizio di informazioni on line;

2) l’abolizione dell’obbligatorietà della tariffa integrata Saf-Trenitalia lungo la linea Udine-Tarvisio per coloro che utilizzano solo il vettore ferroviario, ovvero uniformare le tariffe in vigore in maniera da eliminare la disparità di trattamento esistente;

3) la riattivazione di un servizio ferroviario internazionale con fermata a Gemona e il potenziamento del servizio ferroviario nelle fasce mattutine e serali nonché durante le giornate festive da e verso il capoluogo Udine, incentivando inoltre iniziative rivolte alla promozione turistica del territorio quali Treno+Bici o l’organizzazione di gite con treni storici;
AUSPICA

che per la valutazione dei servizi ferroviari resi ed il miglioramento qualitativo dell’offerta degli stessi servizi, venga avviato un tavolo di lavoro permanente tra Regione, Trenitalia Spa, Amministrazioni locali e l’Utenza (rappresentata dal Comitato Pendolari), come previsto dal’Art. 15 comma 7 del Contratto di Servizio di data 08.05.2009, sui possibili sviluppi di riqualificazione della tratta ferroviaria in esame affinché vengano analizzate di volta in volta le criticità e la loro possibile soluzione.

Il presente Ordine del Giorno verrà inviato:
- al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia;
- alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia;
- all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto dott. Riccardo Riccardi;
- al Comitato Tecnico di Gestione del Contratto come previsto dall’Art. 9 del Contratto di Servizio del 08.05.2009 tra Regione Friuli Venezia Giulia e Trenitalia Spa c/o Direzione Centrale Mobilità Energie e Infrastrutture di Trasporto;
- alla Direzione Nazionale Trenitalia Spa;
- alla Direzione Regionale Trenitalia Spa;
- a tutti i Comuni interessati alla linea Udine-Tarvisio (Udine, Tricesimo, Tarcento, Artegna, Venzone, Moggio Udinese, Resiutta, Chiusaforte, Dogna, Pontebba, Malborghetto, Tarvisio);
- a tutti i Comuni interessati alla linea Gemona- Sacile (Osoppo, Forgaria, Pinzano, Maniago, Aviano, Sacile)


SINDACO: Da facoltà di parola al consigliere Palese.

CONS. PALESE: Illustra brevemente l’odg. (All.1)

CONS. VENTURINI: Il nostro gruppo è assolutamente favorevole allo sviluppo di mobilità alternative al trasporto su gomma e per questo che riteniamo di appoggiare questo odg. Nel contempo siamo assolutamente favorevoli, anche a nuovi sistemi di trasporto e di mobilità quali il treno e la bicicletta, come peraltro nella mozione viene sollecitato. Per questo sosteniamo la mozione e nel contempo però chiediamo a questa Amministrazione di farsi parte diligente e di dotare questa città in tempi rapidi di un sistema ciclabile degno di questo nome.

CONS. PATAT MARIOLINA: Del problema legato ai trasporti, alla biglietteria, ci siamo occupati anche noi, e anch’io personalmente ho seguito la vicenda; il comitato dei pendolari ha svolto un lavoro egregio e penso che debba essere per questo riconosciuto l’impegno che è stato messo. Evidentemente anche noi sosteniamo le richieste: Gemona deve avere una stazione funzionante ma anche un servizio di treni il più possibile efficace ed efficiente. È evidente che con la razionalizzazione il servizio viene tagliato anche perché l’utenza, effettivamente, non è tantissima, quindi plaudo all’odg del cons. Palese che ha veramente puntualizzato in maniera dettagliata tutti gli aspetti critici del problema. Quello che dal nostro punto di vista potrebbe essere aggiunto è un controllo periodico di un delegato da parte di questo C.C. il quale verifichi l’iter, l’andamento, se le richieste sono state accolte, se non sono state accolte e ogni 6 mesi riferisca al C.C. a che punto è la situazione: è un problema importante del quale vogliamo essere informati.

SINDACO. Ritengo che abbiamo già un cons. delegato così attento e quindi sia superfluo aggiungere questo.

CONS. DOROTEA: Personalmente, come il mio gruppo condivido e ritengo importante questo intervento e quindi il Sindaco o chi per lui si faccia parte attiva nei confronti della Regione. Mi sorprende la dicotomia che ha però questa maggioranza nel senso che giustamente pone anche un problema economico della tariffa differenziata per cui ci sono € 7,00 in più mensili, 25 centesimi al giorno, grosso modo il 16%; ora noi riteniamo che sia giusto tentare di andare incontro anche se sembrano pochi soldi, ai nostri concittadini e quindi di attivarsi anche in questa direzione. È legittimo che il cittadino paghi il giusto ma quello che vale per il treno vale anche per gli altri servizi: che esista un elemento di differenziazione per cui si paghi una tariffa equa e anche differenziata rispetto al reddito. Credo che un’Amministrazione dovrebbe fare in modo che i suoi concittadini risparmino il più possibile su tutti i servizi e questo sulla base del reddito.

CONS. PALESE: Vorrei tranquillizzare la collega Patat Mariolina sul fatto della partecipazione. Io riterrei opportuno che la Conferenza dei Sindaci si faccia parte diligente nel valutare, nel vigilare e nel portare progetti, iniziative o, comunque, critiche costruttive a Trenitalia e alla Regione: proprio per questo è stata formata una mini commissione dove tra l’altro Gemona è presente e questo rientra anche nella logica indicata dall’assessore Riccardi nell’ultima riunione, dove più gruppi organizzati hanno contatti con la direzione di Trenitalia e con la direzione dei trasporti regionali. Per quanto riguarda invece i € 7,00 forse mi sono spiegato male: non è che i cittadini gemonesi debbono obbligatoriamente pagarli. I € 7,00, derivano da un iniqua tariffazione applicata alla fascia di Gemona, quindi i € 7,00 devono essere eliminati dalla tariffa mediante un adeguamento delle fasce chilometriche ferroviarie; non è possibile che Gemona sia distante 28 km da Udine e paghi € 7,00 in più rispetto al cittadino di Codroipo che a parità di distanza paga invece € 7,00 di meno. Tutto ciò nasce appunto dal fatto che le tariffe vengono calcolate sulle tavole polimetriche della SAF che prevedono delle relazioni stradali leggermente più alte rispetto a quelle ferroviarie tutto qua.

SINDACO: Pone ai voti la proposta di delibera che viene approvato all’UNANIMITÀ di voti espressi in forma palese senza astenuti.

PER LA VERBALIZZAZIONE DELLA DISCUSSIONE

IL SEGRETARIO DIRETTORE/GENERALE IL VICE SEGRETARIO COMUNALE
dott.ssa Maria Giuditta Lanari dott.ssa Annamaria Bianchini

IL CONSIGLIO COMUNALE

SENTITA la lettura dell’ordine del giorno predisposto dal cons. Palese (Gruppo Gemon@ssieme);

AD UNANIMITA’ di voti espressi nelle forme di legge

D E L I B E R A

- di approvare l’ordine del giorno, relativo alle problematiche inerenti alle linee ferroviarie Gemona-Udine e Gemona-Sacile (All.1).