Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 28 settembre 2016

Gemona-Sacile: sabato 8 ottobre il Direttore della Fondazione FS effettuerà un sopralluogo alla linea

Con molto piacere ed orgoglio comunichiamo che l’Ing. Luigi Francesco Cantamessa (nella foto a lato), Direttore della Fondazione Ferrovie dello Stato, ha accolto il nostro invito e quello dell’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli e sarà presente sabato 8 ottobre alle ore 18.00 all’inaugurazione della Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, che si terrà a Gemona del Friuli presso il Museo di Palazzo Elti.
La Mostra è organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto. Info mostra CLICCA QUI
La notizia più attesa però è che l’ing. Cantamessa, ha accolto l’invito dei Sindaci di Cavasso Nuovo, Sacile, Polcenigo, Meduno, Pinzano, Forgaria, Osoppo e Gemona del Friuli, a svolgere un sopralluogo lungo la linea, per verificare se vi siano le condizioni per un rilancio della stessa da parte della Fondazione FS.
Si tratterà di un “sopralluogo informale”, che si svolgerà nel corso della giornata dell’8 ottobre prima dell’inaugurazione della Mostra di Gemona; il programma della visita è ancora in fase di definizione.
L’ing. Cantamessa sarà accompagnato da Andrea Palese, Giorgio Picco e dagli altri referenti del nostro Comitato e nel corso della visita incontrerà i Sindaci.
Già a marzo nel corso dell’inaugurazione della Ferrovia dei Templi ad Agrigento, lo storico rappresentante dei Pendolari, nonché consigliere comunale di Gemona, Andrea Palese, aveva incontrato l’ing. Cantamessa (nella foto a lato); un primo incontro nel corso del quale il Direttore di Fondazione FS aveva parlato di un possibile interessamento sulla Sacile-Gemona e l’inserimento della linea o parte della stessa all’interno del progetto nazionale “Binari senza tempo”, che negli ultimi due anni ha permesso il recupero per finalità turistiche di varie linee della rete ferroviaria d’Italia dal 2014 (Ferrovia del Lago da Palazzolo sull’Oglio a Paratico, la Ferrovia della Val d’Orcia da Asciano a Monte Antico, la Ferrovia del Parco da Sulmona a Castel di Sangro, la Ferrovia dei Templi da Agrigento a Porto Empedocle, la Ferrovia della Valsesia da Vignale a Varallo, la Ferrovia della Val Tanaro da Ceva a Ormea), mentre su altre due linee sono in corso lavori per una loro futura riapertura (Ferrovia dell’Irpinia da Avellino a Rocchetta Sant’Antonio e la Linea Alcantara–Randazzo).
Il Direttore di Fondazione Fs, incontrando Palese, aveva chiarito che “l’obiettivo del progetto Binari senza tempo è unire lo Stivale, da Agrigento al Friuli. Conquisteremo anche il Nordest – aveva dichiarato - è il momento giusto per effettuare una rivalutazione economica della ferrovia. Il nostro principale interesse si concentra sul tratto Pinzano-Gemona, il più panoramico, ma non escludiamo un progetto più ampio”. Leggi articolo
"Binari senza tempo" non è solo un progetto dedicato a treni storici, ma soprattutto economico, volto a promuovere un “turismo lento” e rispettoso dell'ambiente.
Un’ipotesi progettuale quella della Fondazione FS in linea con quanto prospettato da noi nei mesi scorsi: la riapertura dell’intera linea non è in discussione, tuttavia è necessario distinguere le condizioni e gli scenari, considerato che se la tratta Sacile-Maniago può essere ripristinata per un servizio tradizionale di trasporto pubblico vista la domanda effettiva e potenziale, la parte alta della linea (Maniago-Gemona) può essere valorizzata per progetti mirati allo sviluppo turistico-culturale.
La Pedemontana deve quindi rivivere in maniera differente: sia sotto il tradizionale servizio di tpl mediante la rimodulazione del servizio lungo la tratta Maniago-Sacile, tenendo conto delle esigenze di mobilità di studenti e pendolari, che in base ad una nuova logica di trasporto, ispirato alla valorizzazione turistica del nostro Territorio lungo la tratta Maniago-Gemona, grazie al progetto “Binari senza Tempo” curato dalla Fondazione FS.
Si tratta di realizzare un vero e proprio “progetto economico territoriale" che permetta di sfruttare al meglio la ferrovia, prestando attenzione al patrimonio dei manufatti ferroviari esistenti, valorizzandoli e trasformandoli in prospettiva turistica in veri e propri punti di interesse, con percorsi culturali e naturalistici ad hoc, oltre ad ottimizzare le potenzialità inespresse della ciclabile FVG3.
Senza dubbio la visita dell’ing. Cantamessa rappresenta il primo vero e proprio segnale positivo dopo quattro anni di assoluto oblio; finalmente dopo tante chiacchiere, protocolli d’intesa e studi di fattibilità (neanche presentati alla cittadinanza!), qualcosa si muove e il più autorevole Ente ferroviario italiano potrebbe affacciarsi ed interessarsi alla nostra amata Ferrovia.
Un motivo in più per dimostrare l’attaccamento della gente e del Territorio a questa ferrovia e pertanto vi attendiamo numerosi all’inaugurazione della Mostra a Gemona.

domenica 25 settembre 2016

Gemona-Sacile:alcuni Sindaci scrivono alla Fondazione FS chiedendo un sopralluogo. Bravi era ora !

Articolo di Giulia Sacchi pubblicato dal Messaggero Veneto in data 23 settembre
La Fondazione Ferrovie dello Stato ha manifestato un primo interesse per il rilancio della Sacile-Gemona e alcuni sindaci dei Comuni che sorgono lungo la linea, cogliendo la palla al balzo, hanno scritto al direttore dell'ente Luigi Francesco Cantamessa per chiedere un sopralluogo sulla tratta tra due settimane.
La scelta della data non è casuale: l'8 ottobre a Gemona, sarà inaugurata la mostra dedicata alla storica ferrovia chiusa da luglio 2012. L'esposizione è organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, che ha coinvolto associazioni ed enti del mondo ferroviario regionale, e patrocinata tra gli altri da Regione, Fondazione FS e Messaggero Veneto.
Ma non tutti gli amministratori hanno firmato la missiva e non sono mancate le perplessità dei primi cittadini sottoscrittori. A siglarla i sindaci di Cavasso, Meduno, Polcenigo, Sacile, Pinzano, Forgaria, Gemona e Osoppo.
Grandi assenti Andrea Carli (Maniago) e Igor Alzetta (Montereale). Sinora i sindaci si sono mossi in maniera compatta per la riapertura della Sacile-Gemona, con tanto di documenti. Ora, però, c'è che chi sembra essersi fermato, se non altro davanti a questa possibilità di giocare la carta della Fondazione, e le ragioni non sono chiare. O se non altro non state rese note da chi ha deciso di non firmare. «Sono perplesso davanti alla posizione assunta da alcuni amministratori - commenta il sindaco di Cavasso Emanuele Zanon, che ha inviato la missiva a Fondazione -. Ho inoltrato la lettera ai sindaci, ma non tutti l'hanno firmata. Chi non ha aderito non ha nemmeno motivato la scelta. Noto che ad alcune iniziative c'è adesione da parte di tutti e ad altre no. Chissà perché». Il riferimento - ironico - è chiaro: quando la Regione chiede di sottoscrivere protocolli, non ci sono defezioni. Quando a muoversi sono i singoli Comuni, magari non "politicamente amici", i giochi cambiano. Eppure la vertenza Sacile-Gemona non dovrebbe avere colori politici.
Al di là delle perplessità, i sindaci hanno chiesto a Cantamessa «una visita in Pedemontana, per visionare il patrimonio ferroviario e verificare se sussistono le condizioni per una collaborazione futura. Il nostro sogno è quello di rivedere i treni viaggiare lungo la linea, come in Irpinia e Piemonte, col progetto della Fondazione "Binari senza tempo" - hanno scritto -. Puntiamo a un servizio turistico con le littorine, impiegate anche come portabiciclette per garantire supporto alla ciclovia Fvg3, il cui tracciato corre parallelo alla linea. Da quattro anni si discute del futuro della ferrovia: noi amministratori siamo convinti che dal recupero della tratta si possano sviluppare opportunità per le comunità».

venerdì 23 settembre 2016

Treni speciali e tariffe ridotte per “Gusti di Frontiera”

E’ stata inaugurata ieri sera «Gusti di Frontiera», una fra le più importanti manifestazioni enogastronomiche del Triveneto.
Anche quest’anno Gorizia proporrà leccornie provenienti da tutto il mondo, molte le novità.
Da giovedì 22 a domenica 25 settembre Gorizia ospiterà numerosi personaggi di primo piano del mondo enogastronomico e culturale. Testimonial dell’evento sarà lo chef Alessandro Borghese, volto noto del piccolo schermo e giudice di Junior Masterchef.
Confermata la struttura della manifestazione, tematizzata per area geografica. In piazza Vittoria ci sarà il Borgo Nord Europa, che accoglierà gli stand provenienti dall’area britannica (fish and chips, muffins e stufato alla Guinness) e quelli dell’area scandinava. Via Colobini e via Rabatta saranno propaggini del Borgo Slovenia, che si estenderà anche in piazza Cavour e nell’area limitrofa. Confermatissimi due poli “storici” della kermesse: ai Giardini pubblici tornerà il Borgo Francia, mentre piazza Battisti sarà la patria di wurstel, wienerschnitzel e birra, con il Borgo Austria.
In via Roma ci saranno gli stand balcanici, mentre il Borgo Friuli sarà concentrato quest’anno tutto in piazza Municipio. Saranno complessivamente 372 gli stand allestiti in città, tra questi, per il primo anno, sarà presente anche la Direzione FVG Trenitalia, la quale ha organizzato un imponete piano di servizi aggiuntivi per raggiungere più facilmente la città.
Saranno infatti 116 i treni che nei quattro giorni della kermesse raggiungeranno Gorizia, 41 dei quali straordinari, appositamente allestiti per Gusti di Frontiera.
Nel complesso venerdì saranno 31, tra ordinari e straordinari, i treni che convergeranno su Gorizia, per un totale di 13.057 posti disponibili; 20.256 passeggeri potranno essere trasportati sui 44 convogli di sabato, mentre le 41 corse di domenica garantiranno un posto a 18.566 visitatori.
Per l’occasione è stata pensata anche una tariffa speciale: biglietto ridotto riservato agli under 26, con uno sconto del 20% sul prezzo e il biglietto gratuito per gli under 12 accompagnati da due adulti. Le promozioni sono valide per i viaggi in ambito regionale con arrivo o partenza da Gorizia nelle giornate del 23, 24 e 25 settembre.
Chi raggiungerà Gorizia in treno potrà poi raggiungere la festa mediante i bus navetta gratuiti.
Buona festa e ovviamente utilizzate il treno !  

martedì 20 settembre 2016

Il Comitato organizza una Mostra fotografica e documentaria in onore della Ferrovia Pedemontana

Sabato 8 ottobre alle ore 18:00 verrà inaugurata la Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, che si terrà a Gemona del Friuli (UD) presso il Museo di Palazzo Elti.
La Mostra resterà aperta dall’8 al 30 ottobre e ripercorrerà la storia gloriosa della ferrovia Gemona-Sacile, dalla sua costruzione sino ad oggi, con fotografie, modelli e documenti ferroviari, alcuni dei quali inediti.
L’evento è organizzato dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership dell’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto.
La Mostra è patrocinata da numerosi Enti e Istituzioni (Regione FVG, Province di Udine e Pordenone, Turismo FVG, Comunità Montana Friuli Occidentale, Fondazione CRUP, Fiab e numerosi Comuni interessati dalla tratta (Osoppo, Forgaria, Pinzano, Vito d’Asio, Castelnovo, Travesio, Meduno, Cavasso Nuovo, Fanna, Aviano, Polcenigo, Budoia e Sacile).
L’iniziativa nasce dalla volontà degli appassionati del mondo ferroviario del Friuli Venezia Giulia di ricordare, nel 40° anniversario del terremoto che colpì il Friuli, l’importanza e la funzione strategica che rivestì la Ferrovia Pedemontana in quei tragici momenti, consentendo l’arrivo dei primi soccorsi alle zone terremotate; numerosi sono i documenti e le loro collezioni fornite rispettivamente dal Circolo Fotografico Friulano, Dopolavoro Ferroviario – Sat di Udine, Ferrovia Willy, dal Gruppo 835 Vapore Vivo, Italia Nostra, I Treni di Romano, Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, Vecchi Binari FVG e Viaggi Lenti.
La linea Gemona-Sacile venne inaugurata il 28 ottobre 1930; con i suoi 74 km e le 18 stazioni si snoda lungo una delle zone più belle e suggestive della nostra Regione, attraversando ben 19 Comuni tra le Provincie di Udine e Pordenone.
Come noto, dal 6 luglio 2012 il servizio ferroviario è sospeso a causa di una frana che si è verificata nei pressi della stazione di Meduno: da 4 anni ci si batte per la sua riapertura e valorizzazione.
Il Comitato Pendolari Alto Friuli fin da subito si è mobilitato per sollecitare le Istituzioni deputate alla riapertura e rilancio della ferrata: basti pensare alla Staffetta “Treni-Taglia” che ha percorso tutta la linea da Gemona a Sacile nel novembre 2012, coinvolgendo numerosi enti e associazioni della Società Civile.
In questi ultimi anni si è discusso sul futuro della Pedemontana, pensando al suo rilancio e a nuove prospettive di sviluppo economico per le nostre Comunità, non solo legate all’utilizzo del treno come mezzo di trasporto tradizionale, ma anche come veicolo del “viaggio lento”, volto a promuovere sul Territorio il turismo mediante l’utilizzo di convogli storici.
L’obiettivo è quello di rivedere presto viaggiare il treno lungo i binari della Gemona-Sacile, con un nuovo servizio in grado di soddisfare sia la domanda di mobilità locale, che la funzione turistica a supporto della Ciclovia Fvg3.
La Mostra si pone come occasione per una riflessione sul futuro della Pedemontana, che rappresenta indiscutibilmente uno dei pilastri irrinunciabili delle nostre Comunità: in quest’ottica, nel giorno di inaugurazione sono previsti interventi di autorevoli relatori, tra cui quello del Direttore della Fondazione FS, ing. Luigi Cantamessa, dello storico ferroviario, dott. Romano Vecchiet e di vari rappresentanti istituzionali.
Particolarmente interessante sarà la presenza della Fondazione Ferrovie dello Stato, con il suo direttore, l’ing. Luigi Cantamessa, ritenuto dagli appassionati e non un vero "salvatore delle ferrovie", protagonista indiscusso nella salvaguardia del patrimonio ferroviario italiano.
Grazie al progetto “Binari senza tempo”, infatti, Fondazione FS sta garantendo il recupero per finalità turistiche di varie linee della rete ferroviaria d’Italia: dal 2014 sono ben sei le linee riaperte (Ferrovia del Lago da Palazzolo sull’Oglio a Paratico, la Ferrovia della Val d’Orcia da Asciano a Monte Antico, la Ferrovia del Parco da Sulmona a Castel di Sangro, la Ferrovia dei Templi da Agrigento a Porto Empedocle, la Ferrovia della Valsesia da Vignale a Varallo, la Ferrovia della Val Tanaro da Ceva a Ormea), su altre due linee sono in corso lavori per una loro futura riapertura, rispettivamente la Ferrovia dell’Irpinia (Avellino-Rocchetta Sant’Antonio) e la Linea Alcantara–Randazzo.
Un progetto importante quello della Fondazione FS, che potrebbe abbracciare anche la Gemona-Sacile, o almeno un tratto della stessa (Maniago-Gemona).
La riapertura dell’intera linea non è in discussione, tuttavia è necessario distinguere le condizioni e gli scenari, considerato che se la tratta Sacile-Maniago gode senza dubbio di una domanda effettiva e potenziale in grado di giustificare un servizio di trasporto pubblico locale, la parte alta della linea (Maniago-Gemona), risulta invece scarsamente popolata, con le stazioni molto distanti dai Paesi, che però può essere valorizzata per progetti mirati allo sviluppo turistico-culturale.
La Pedemontana deve quindi rivivere in maniera differente: sia sotto il tradizionale servizio di tpl mediante la rimodulazione del servizio lungo la tratta Maniago-Sacile, ottimizzando le corse in base alle coincidenze da e per Venezia e da e per Udine/Pordenone, tenendo conto delle esigenze di mobilità di studenti e pendolari, sia in base ad una nuova logica di trasporto, ispirato alla valorizzazione turistica del nostro Territorio lungo la tratta Maniago-Gemona, grazie al progetto “Binari senza Tempo” curato dalla Fondazione FS.
Si tratta di realizzare un vero e proprio progetto territoriale che permetta di sfruttare al meglio la ferrovia, prestando attenzione al patrimonio dei manufatti ferroviari esistenti, valorizzandoli e trasformandoli in prospettiva turistica in veri e propri punti di interesse, con percorsi culturali e naturalistici ad hoc, oltre ad ottimizzare le potenzialità inespresse della ciclabile FVG3.

venerdì 16 settembre 2016

Ferrovia Gemona-Sacile: un binario morto ?

In questi ultimi anni si è discusso a 360° sul futuro della Pedemontana, pensando al suo rilancio: una discussione spesso caduta sui "massimi sistemi", poco utile però a risolvere il vero problema, discussioni spesso utili a strumentalizzazioni politiche e personalismi.
Le Istituzioni deputate in materia, la Regione FVG in questo caso, fino ad oggi ha giocato di rimessa, procrastinando e rinviando sempre ogni decisione volta a risolvere il problema.
In campagna elettorale si erano fatte le più disparate ipotesi in ordine al rilancio della ferrovia, illudendo le persone, senza purtroppo avere la benché minima idea su come veramente risolvere la questione.
Poi quando si è trattato di essere concreti e ci si è trovati ad approcciare il problema, si è pensato bene di alzare un muro di gomma, inventandosi i più disparati atti e adempimenti, ritenendoli indispensabili.
Così si è perso oltre un anno per la redazione di uno studio di fattibilità, il quale doveva dettare le linee guida, nonché il “piano industriale” per il rilancio futuro della Pedemontana.
Un documento talmente indispensabile a parere dell'Assessore regionale Mariagrazia Santoro che ad oggi non è stato ancora presentato alla cittadinanza …
Per comprendere la sensibilità della Regione alla questione "ferrovia" basta ricordare che lo studio di fattibilità, redatto da Ferrovie Udine-Cividale (FUC) – e costato 40mila € - è stato pagato da due Enti Locali (Comunità Montana del Gemonese e del Friuli Occidentale) e da un Ente privato (Fondazione CRUP), i quali sono stati utilizzati dalla “ricca” Regione, titolare di un bilancio milionario (!), come meri bancomat.
Poi quando "la patata" è diventata ancora più bollente, l’Assessore Santoro, ha imposto ai Sindaci di sottoscrivere un protocollo d’intesa, cercando così di sterilizzare ogni possibile protesta proveniente dal Territorio, scaricando le responsabilità sui Primi Cittadini.
Se la politica regionale è ferma, immobile e incapace a comprendere le opportunità che può fornire la ferrovia, in altre parti d’Italia invece si stanno riaprendo kilometri e kilometri di ferrovie;.grazie al progetto nazionale della Fondazione FS, “Binari senza tempo”, dal 2015 ad oggi sono ben sette le linee recuperate: dalla ferrovia della Valle dei Templi di Agrigento, alla Ferrovia dell’Irpinia, alla Ferrovia della Val Tanaro a quella della Val Sesia, quest’ultime riaperte solo qualche settimana fa.
Il progetto della Fondazione FS rappresenta un'occasione unica da prendere al volo, un'opportunità di sviluppo economico per le nostre Comunità, non solo legate all’utilizzo del treno come mezzo di trasporto tradizionale, ma anche come veicolo del “viaggio lento”, volto a promuovere sul Territorio il turismo mediante l’utilizzo di convogli storici.
La proposta di far inserire la linea Gemona-Sacile nel progetto “Binari senza tempo” è stata lanciata ancora lo scorso febbraio dallo storico rappresentante dei pendolari friulani, nonché consigliere comunale di Gemona, Andrea Palese, il quale ha invitato la Regione FVG e i Sindaci ad approcciarsi con la Fondazione FS.
Una proposta accolta però in maniera fredda "dall’attendista" Assessore regionale Santoro, la quale non sapendo più che pesci pigliare, dopo aver archiviato lo studio di fattibilità, ora si è orientata nel far inserire la Pedemontana nell’elenco delle linee turistiche previsto dalla proposta di legge in fase di discussione in Parlamento.
A tal fine Santoro ha infatti dichiarato che si è in attesa di un sopralluogo da parte della Commissione Parlamentare competente; sopralluogo peraltro che doveva già essere svolto a giugno…
Vedremo se nel corso delle prossime settimane qualcosa si muoverà … la speranza è l’ultima a morire, anche se l’atteggiamento delle Istituzione non permette alcun tipo di ottimismo.
Nel frattempo sulla Pedemontana continuano ad imperversare personalismi e sterili dibattiti promossi da chi nemmeno sa com'è fatto un treno ! 

lunedì 5 settembre 2016

Il Comitato Pendolari Alto Friuli sbarca su facebook

E’ stato creato recentemente il profilo facebook del Comitato Pendolari Alto Friuli, una pagina dedicata interamente all’attività del nostro sodalizio e a tutti gli utenti della linea Tarvisio-Gemona-Udine-Cervignano-Trieste, nonché a quelli della Pedemontana del Friuli (Gemona-Sacile).
Il profilo va ad affiancare lo storico gruppo facebook “Quelli che aspettano … il treno Gemona-Udine” e la pagina ufficiale dei “Comitati Pendolari del Friuli Venezia Giulia”.
Il nuovo profilo social, unitamente al seguitissimo blog, va ad allargare la piattaforma web dedicata agli utenti ferroviari friulani, offrendo la possibilità agli utenti di interagire tra loro.
La pagine fb permetterà di ampliare l’informazione, nonché ci permetterà di raccogliere i vostri suggerimenti e proposte per il miglioramento del servizio ferroviario regionale.
Non vi resta che cliccare e chiederci l’amicizia !

giovedì 1 settembre 2016

Tavolo di Lavoro dei Pendolari: alcune luci e molte ombre all'orizzonte

Si è svolto ieri presso la sede di Udine della Regione, il Tavolo di Lavoro dei Pendolari, convocato a distanza di ben 10 mesi dall'ultima sessione.
Presenti oltre ai rappresentanti dei Comitati Pendolari, il Direttore Regionale di Trenitalia, dott. Simone Gorini, l’Assessore Santoro e alcuni funzionari regionali, tra cui la dott.ssa Magda Uliana, direttrice della Direzione Infrastrutture della Regione FVG.
In apertura di riunione sia la Regione che i Comitati dei Pendolari si sono congratulati con il Direttore di Trenitalia e la sua squadra per l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi 18 mesi, che hanno visto il Friuli Venezia Giulia scalare le classifiche nazionali per puntualità e affidabilità del servizio.

ANALISI DEL SERVIZIO: Il Direttore Gorini ha evidenziato tutta una serie di dati e obiettivi raggiunti.
In particolare la puntualità entro i 5 min. parametro contrattuale si attesta nel 2016 al 97,53%, contro il 95,74 del 2015 e il 93,06% del 2014; questo risultato è ampiamente al di sopra dell'obiettivo contrattuale, fissato nel 94,24%.
Interessante è il dato della puntualità entro i 5 min. senza esclusioni, ovvero della puntualità effettiva percepita dal viaggiatore: il 2016 rileva un 96,27%, contro il 94,55% del 2015 e il mediocre 89,78% del 2013.
Un miglioramento continuo, conseguito grazie all’entrata in esercizio dei nuovi elettrotreni ETR563 (giugno 2015) ma soprattutto da una nuova organizzazione di lavoro di Trenitalia (febbraio 2015).

Puntualità contrattuale entro 5 min.
 
2013
2014
2015
2016
Risultato
93,42%
93,06%
95,74%
97,53%
Obiettivo
93,22%
93,46%
93,52%
94,24%


Il dott. Gorini ha evidenziato che questo miglioramento si evince anche dai risultati della custumer satisfaction, la quale “pesa” il gradimento da parte dei viaggiatori: oltre il 90% dei clienti hanno dichiarato di essere soddisfatti del viaggio nel suo complesso, per puntualità, pulizia, comfort e informazioni a bordo.
E’ indubbio il miglioramento, anche se la stessa Trenitalia, pungolata dai Comitati ha dichiarato che punta a migliorarsi ancora, soprattutto in ordine alle informazioni e per il comfort treno.

NUOVA OFFERTA TRENO+BICI 2017: le novità riguardano alcuni nuovi collegamenti (sabato e domenica) dedicati ai cicloturisti della Ciclovia Alpe Adria.
Le modifiche entreranno in vigore dal 26 marzo al 28 ottobre 2017: modifiche non più soggette al cambio orario estivo di giugno, bensì all’avvento dell'ora legale, per venire così incontro a questa tipologia di utenza.
Sulla linea 15 (Tarvisio-Udine-Cervignano-Trieste) Trenitalia ha accolto le richieste dei Comitati e prolungherà nei giorni festivi i collegamenti ferroviari verso Palmanova, Cervignano e Trieste e viceversa, garantendo così la copertura dell’intera tratta bassa della Ciclovia Alpe Adria.
I nuovi treni saranno rispettivamente:
- Trieste-Tarvisio p. 7.52 e Tarvisio-Trieste p. 17.53 al sabato
- Tarvisio-Trieste p. 13.53 al sabato
- Udine-Tarvisio p. 10.01 e Tarvisio-Trieste p. 19.11 alla domenica
La Ciclovia Alpe Adria sarà poi più facilmente raggiungibile anche da Sacile e Pordenone, visto che Trenitalia, venendo incontro alle richieste dei cicloamatori e in particolare alla Fiab, ha previsto nei festivi un nuovo treno Sacile-Udine p. 8.07, il quale troverà una comoda coincidenza a Udine in direzione Tarvisio.
Un’altra novità riguarderà le livree dei treni, le quali saranno caratterizzate da un nuovo logo dedicato al servizio treno+bici, in grado al tempo stesso sia di individuare facilmente la carrozza portabici, che di promuovere sotto il profilo turistico la Ciclabile Alpe Adria.
Tutte novità gradite ai Comitati, che le richiedevano da tempo (!): purtroppo però queste offerte arrivano fuori tempo massimo per il 2016, visto che la stagione ormai volge al termine.
Seppur non confermato, pare più di un’ipotesi anche il prolungamento del servizio Mi.Co.Tra nelle giornate di sabato e domenica, su Trieste.

OMOLOGAZIONE ETR 564 E PENALI CONTRATTUALI CAF: è di qualche giorno fa la notizia che l’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) ha autorizzato l’avvio delle prove in linea per l’omologazione dei quattro nuovi ETR 564 politensione, i quali potranno viaggiare anche lungo la rete austriaca e slovena.
L’iter di omologazione non sarà però veloce, in quanto l’entrata in esercizio dei treni è prevista non prima della primavera 2017.
Al riguardo i Comitati dei Pendolari hanno chiesto alla Regione un aggiornamento circa l’utilizzo delle PENALI contrattuali inflitte a CAF per la ritardata consegna dei treni ETR 563: trattasi di 4,5 milioni di Euro, per i quali ancora a gennaio Regione e Comitati Pendolari avevano ipotizzato un riutilizzo delle somme per la fornitura da parte della CAF di una cassa-pianale porta bici supplementare per i nuovi ETR 564, ovvero per dotare tutti i treni del servizio Wi-FI.
Purtroppo la burocrazia ha vinto ancora (!), in quanto nessuno di questi interventi potrà essere realizzato, non avendo CAF accettato la proposta della Regione.
Le penali verranno pertanto utilizzate per l’acquisto di materiali di scorta tecnica (ricambi), che a parere dei funzionari della Regione erano già stato previsti con un ulteriore intervento. Questo determinerà quindi la liberazione di quelle risorse già impegnate a bilancio;  risorse quindi che potranno essere disponibili per ulteriori interventi in materia ferroviaria da decidere in futuro. Quali non si sa ... 
E’ avvilente che a distanza di mesi non si riescano a utilizzare per scopi pratici e strategici queste risorse pubbliche, derivanti dalle penali e si debba inchinarsi ancora una volta alla legge dei burocrati, che con la giustificazione delle solite procedure, si sostituiscono alle scelte che dovrebbe fare la politica.
Se CAF è inadempiente non si capisce perché si debba ricercare una transazione per tacitare la questione, acquistando materiale tecnico che chissà se mai verrà utilizzato …
Di certo la questione dell’acquisto dei treni CAF è iniziata male e si sta chiudendo nel peggior dei modi; ieri sera l’imbarazzo dei funzionari regionali era palpabile, visto che – seppur senza fare riferimenti espliciti – pare che l’intera vicenda sia attualmente al vaglio del controllo della Corte dei Conti.
Non poteva che finire così ... anzi ci auguriamo che le eventuali responsabilità vengano accertate  dagli organi competenti.   

GARA O NUOVO CONTRATTO: la proroga tecnica dell’attuale contratto di servizio scadrà il prossimo 31.12.2017 e ad oggi la Regione non ha ancora ufficializzato se intenderà bandire una gara (come fatto per il tpl gomma) o procedere con un affidamento diretto a Trenitalia.
Nel 2014 più volte l’Assessore Santoro aveva annunciato l’intenzione di andare a gara, tuttavia l’idea ora pare tramontata, tenute conto delle condizioni del mercato e forse all’esito della sfortunata esperienza della gara del tpl gomma, ancora non conclusa.
Un dietrofont quello della Regione, trincerato da risposte in politichese: “stiamo valutando quale iter e metodo seguire, sulla base delle indicazioni che ci verranno fornite dall’Autorità dei Trasporti”, queste in sintesi le parole stringate parole dell’Assessore Santoro sul punto.
E’ evidente che il nuovo contratto costituirà la base per il nuovo servizio ferroviario regionale, dettando modalità e programmi d’esercizio.
Per queste ragioni riteniamo in questo momento quasi impossibile procedere ad apportare modifiche all’orario cadenzato.
Da mesi – e anche ieri in modo molto puntuale e deciso – si sono chieste modifiche all’orario, in maniera da trasformarlo in un vero orario strutturato in base alle esigenze degli utenti; modifiche e riduzioni dei tempi di percorrenza che - come detto - allo stato sembrano difficili da ottenere, anche se il Direttore di Trenitalia ha proposto la creazione di un Tavolo Tecnico per analizzare nel dettagli la fattibilità delle singole richieste di modifica.
Alla luce di un tanto, in mancanza di una determinazione da parte della Regione circa il futuro del trasporto ferroviario del FVG non si può altro che continuare a sensibilizzare il Gestore a migliorare l’attuale offerta prevista dal vigente contratto di servizio.
E’ grave che ad oggi la Regione non sappia ancora quale strada intraprendere visto che l’affidamento del servizio regionale ferroviario costituirà uno degli impegni di spesa più rilevanti, oltre 500 milioni in 10 anni !

TARIFFE 2017: il nostro Comitato ha chiesto all’Assessore Santoro di confermare anche per il 2017 il blocco delle tariffe ferroviarie.
Per la prima volta dal 2009 infatti quest’anno la Regione aveva deciso di congelare gli adeguamenti tariffari: un provvedimento richiesto da tempo dagli Utenti che è stato accolto con particolare favore. Ora la palla passa alla Regione, vedremo a dicembre, se questa importante richiesta in ordine alla politica tariffaria verrà accolta.

PROGETTO RESTYLING PICCOLE STAZIONI: la Regione ha confermato che è stato rifinanziato il capitolo di spesa in ordine agli interventi di riqualificazione delle piccole stazioni. Saranno disponibili risorse per due ulteriori interventi, dopo quelli già finanziati lo scorso anno. Le domande dovranno essere presentate entro il termine del 12.10.2016. Un progetto previsto dalla legge n. 6 del 26.07.2013 e finanziato solo a novembre del 2015: tre Comuni, Gemona del Friuli, Tarvisio e San Vito al Tagliamento si sono visti già assegnatari delle somme (80mila per ciascun intervento) per procedere agli interventi di restyling; progetti tutti in fase di realizzazione.

GEMONA-SACILE: nulla di nuovo, l’Assessore ha ribadito quanto già noto e appreso dalla stampa. In sostanza siamo fermi al palo, aspettando Godot !