Di seguito riportiamo il resoconto dell’incontro svoltosi lo scorso lunedì 15 luglio tra i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari, Trenitalia, RFI e la Regione FVG, la quale era rappresentata dalla Presidente Serracchiani, dall’Assessore Santoro e dai funzionari dell’Ufficio Mobilità.
L’incontro come si ricorderà era stato richiesto dal nostro Comitato ancora lo scorso 3 giugno e sollecitato più volte, poi rinviato dalla Presidente per la necessità di reperire le necessarie informazioni visto il recente cambio di Giunta.
Andremo per punti per riassumere l’esito dell’incontro e degli argomenti trattati:
DATI GESTIONE 2012: la Regione non ha fornito alcun dato ufficiale al riguardo, riservandosi di comunicarli in seguito, atteso che tali sarebbero ancora in elaborazione. E’ stato tuttavia anticipato che Trenitalia nel corso del 2012 non è riuscita a raggiungere gli obbiettivi prestazionali previsti dal contratto di servizio, in ordine a puntualità e affidabilità (soppressioni).
Pare tuttavia strano però che la Regione non disponesse dei dati ufficiali tenuto conto che la stessa Trenitalia li ha già pubblicati nella Carta dei Servizi 2013:
puntualità entro i 5 minuti 92,72% (obbiettivo 93,10%) // puntualità entro i 15 min. 98% (obbiettivo 98,34%) // affidabilità 98,13% (obbiettivo 99,40%)
vedi carta dei servizi ►
E’ stato sottolineato che la maggior parte dei disservizi è imputabile al vetusto materiale rotabile sempre più soggetto a guasti e malfunzionamenti.
Resta ancora insufficiente l’informazione offerta all’utenza sia a bordo treno che in stazione, specie nei casi di traffico perturbato (soppressioni e ritardi).
Vista la mancanza dei dati ufficiali disponibili non è stato comunicato se la Regione applicherà o meno la penale contrattuale. Pare tuttavia ovvio che in considerazione ai dati pubblicati da Trenitalia la sanzione verrà applicata.
La Presidente ha assicurato che la Regione sta raccogliendo tutti i dati, riservandosi di dare maggiori informazioni non appena essi saranno stati opportunamente elaborati.
DATI GESTIONE 2013: nettamente migliore rispetto al 2012 è l’andamento del servizio nei primi sei mesi del 2013. Trenitalia sta rispettando infatti i parametri prestazionali previsti dal contratto: puntualità entro i 5 minuti 93,22% // puntualità entro i 15 min. 98,30% // affidabilità 99,40%.
I nostri dati (limitati alla Udine-Tarvisio) confermano questo trend, anche se è bene sottolineare che peggio del 2012 è ben difficile fare!
NUOVI TRENI: dopo l'entrata in esercizio a marzo di due nuovi treni Vivalto, un terzo complesso entrerà in attività nelle prossime settimane e un quarto sarà consegnato a dicembre. Trenitalia risulta tuttavia inadempiente rispetto al contratto di servizio atteso che l’entrata in esercizio dei nuovi Vivalto doveva avvenire entro la fine del 2011.
Diversa e più complessa è invece la situazione degli otto treni CAF Civity (ETR 563), acquistati dalla Regione, la cui entrata in servizio è condizionata dal mancato avvio delle prove in linea per l'omologazione e l'ammissione tecnica. I treni sono tutti costruiti e già arrivati in Italia. Si tratta di un lungo iter amministrativo legato al rilascio di tutte le autorizzazione da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza. E’ impossibile illuderci, l’entrata in esercizio dei nuovi treni non potrà avvenire prima del 2014.
Nel contempo, sono entrati in produzione gli ulteriori quattro treni CAF ordinati dalla Regione, quelli con azionamento politensione per il servizio transfrontaliero con l’Austria.
PENALE CONTRATTUALE 2011: non è stato fatto alcun cenno all’utilizzo e alla destinazione della penale pari ad € 498.000, anche se è stato confermato l’investimento di 400.000 € per il Piano stazioni minori, che tratteremo in un post a parte
leggi ►
BIGLIETTERIE: quanto alle biglietterie sulla tratta Udine-Tarvisio per l’ennesima volta è stato rilevato che le emettitrici di ultima generazione non consentono l’emissione di biglietti e abbonamenti integrati e a tal proposito è stato richiesto a Trenitalia di adeguare il software e di valutare la riapertura della biglietteria di Gemona.
La Regione ha comunicato che la riapertura della biglietteria di Gemona costerebbe 100.000 €, costo calcolato a catalogo Trenitalia, la quale, senza specificare nulla al proposito, ha rilevato che sono allo studio ulteriori soluzioni, ricordando nel contempo la presenza di punti vendita convenzionati.
Sul punto c’è stata battaglia, anche se la Presidente Serracchiani è rimasta molto vaga e fredda sulla questione.
Il nostro Comitato ha richiesto con fermezza l’immediato adeguamento dei software delle self service (che pare debbano essere ristallati a neppure un anno dall’entrata in funzione delle biglietterie …) oltre ovviamente alla riapertura della biglietteria di Gemona, servizio ritenuto indispensabile ed irrinunciabile per l’utenza dell’Alto Friuli.
Riteniamo una vera e propria "estorsione" la richiesta di Trenitalia di 100.000 € per la riapertura della biglietteria e condanniamo l’atteggiamento troppo remissivo e accondiscendente della Regione al riguardo.
La biglietteria come noto garantiva un fatturato di oltre 550.000 € l’anno, di per sé già sufficiente a renderla economicamente indipendente.
La verità nuda e cruda è che Trenitalia vuole fare la cresta su questo servizio pubblico e la Regione non fa nulla per evitare tutto ciò. Ricordiamo che il precedente gestore della biglietteria (la Cooperativa Servizi Valcanale che aveva in appalt il servizio da Trenitalia) riusciva a garantire la copertrua dei costi fissi e del eprsonale con il solo aggio dei biglietti (10%) … ora Trenitalia ha raddoppiato tali costi !
Sul punto daremo battaglia senza esclusione di colpi ! Potete contarci.
CADENZAMENTO: è solo stato accennato che l’iter di studio dell’orario cadenzato sta facendo piccoli passa avanti. Ciò è dovuto alla valutazione delle ricadute in termini di costi e alla circostanza che il progetto riguarderebbe direttamente anche il Veneto, non potendo essere limitato ai soli confini regionali.
MI.CO.TRA: non è stato detto nulla di quanto non si sapesse già. Servizio prorogato sino al 31.12.2013. Non ci sono ancora rassicurazioni sulla continuazione del servizio dal 01.01.2014, atteso che la Regione è impegnata nel ricercare le risorse necessarie per la copertura dei costi del servizio. In generale è stata rilevata la bontà del servizio offerto da FUC e OBB con un buon utilizzo da parte dell’utenza, soprattutto in prospettiva turistica. E’ stato evidenziata la insufficiente campagna di marketing necessaria per promuovere e pubblicizzare al meglio il servizio.
NUOVO COLLEGAMENTO VENEZIA-VIENNA: è stato confermato che Trenitalia e OBB, con la variazione dell’orario del 15 dicembre 2013, riprenderanno due collegamenti diurni tra Vienna e Venezia, passando per Villach. Per ora sarà istituita una coppia di treni ÖBB IC al giorno che sarà rinforzata da un ulteriore coppia a partire da dicembre 2014. A medio termine è previsto l'utilizzo di treni ÖBB-premium railjet per Venezia.
I treni saranno composti con vagoni a lunga percorrenza dotati di aria condizionata. Nuovo anche l'utilizzo della motrice politensione ÖBB Taurus 3 ad alta prestazione su tutto il percorso, che elimina così la necessità di cambiare la locomotiva a Tarvisio Boscoverde e fa risparmiare tempo e risorse preziose. In parallelo, OBB prevede di istituire una seconda coppia di treni a partire dal cambiamento d'orario 2014/2015.
Anche in questo caso la Regione non ha fornito nessuna informazione rispetto a quanto già noto e ufficializzato da OBB e dal Ministero dei Trasporti austriaco.
GEMONA-SACILE: è apparso l’argomento più delicato ove manca ogni tipo di idea e progettualità al riguardo.
La Regione, anche alla luce delle recenti quantificazioni dei costi effettuate in maniera unilaterale e arbitraria da RFI, sembra aver modificato il proprio orientamento, fino ad oggi volto all’acquisizione della proprietà della linea.
La Presidente ha dichiarato che l’iter di acquisto della linea appare oneroso e complesso e che allo stato la questione verrà trattata da uno specifico tavolo di lavoro a livello ministeriale, che ne valuterà la riattivazione, almeno nella tratta Maniago-Sacile.
Ci sembra che la Regione, così facendo, sia tornata sui suoi passi, bloccando l'iter di trasferimento della proprietà della linea e assestandosi sulla linea di RFI; in definitiva si continua a procrastinare ogni decisione al riguardo.
CONCLUSIONI: è stato un lungo confronto, pacato, ma dall’esito interlocutorio.
In generale l’impressione che abbiamo avuto della Presidente, titolare delle deleghe di mobilità ed infrastrutture, non è stata del tutto positiva.
La Serracchiani, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale è apparsa vaga e con scarsa cognizione di causa sui temi specifici. Ha parlato infatti tanto della questione delle infrastrutture ferroviarie (es nodo di Uidne, raddoppio della Udine-Cervignano, potenziamento del Bivio di San Polo a Monfalcone e della sistemazione dei raccordi ferroviari di Trieste-Campo Marzio) per le quali ha confermato che sono stati richiesti i necessari finanziamenti allo Stato. Un libro dei sogni per ora, visto che per la realizzazione di queste opere servirebbero oltre 380 milioni di euro.
Pur non contestando la realizzazione di queste opere (fatto salvo la questione del Nodo di Udine, dove riteniamo che la spesa di 70 milioni per l'adeguamento della linea di cintura sia eccessiva e completamente sbagliata nell'impostanzione tecnica), vogliamo essere più pratici: ci basterebbe poter acquistare in maniera più facile e veloce il biglietto/abbonamneto e viaggiare in mnaiera più comoda. pretendiamo troppo ?
Ci spiace inoltre l'atteggiamento tenuto dalla Presidente nei nostri confronti, un atteggiamento prevenuto, preoccupata maggiormente per le dichiarazioni che abbiamo rilasciato alla stampa, rispetto al reperimento delle informazioni che non ha fornito durante l’incontro.
Per ora non intendiamo giudicare, lasceremo alla Presidente e alla sua Giunta tutto il tempo necessario per prendere confidenza con la materia, anche se questo approccio non ci sembra molto efficacie e pratico, troppo remissivo e tollerante nei confronti di Trenitalia e RFI che continuano quotidianamente a causare disservizi agli utenti.