Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 25 luglio 2013

Gemona-Sacile: se è questo l'andazzo ditelo pure che è già chiusa ...

Pubblichiamo di seguito l'articolo del Messaggero Veneto del 21 luglio a firma di Giulia Sacchi sul resoconto dell'incontro-dibattito "Quale futuro per la linea Sacile Gemona?", tenutosi venerdì 19 luglio a Maniago.
Nulla di nuovo, salvo che anche le promesse fatte in campagna elettorale dalla Presidnete Serrachiani sembrano essere svanite nel nulla ... Chi lamenta la nostra posizione di "duri e puri" sulla questione, ricordiamo solo una cosa, vogliamo fatti, siamo stufi di sentire le solite chiacchierare !
Siamo stati noi i primi a sollevare seriamente la questione, con una serie di iniziative di sensibilizzazione del Territorio mai viste prime, poi qualcuno ha utilizzato ad arte per la propria campagna elettorale la questione e adesso ?  

Articolo di Giulia Sacchi: «Ora è ufficiale: a Maniago è stata messa la parola fine alla ferrovia Sacile-Gemona». Non usano mezzi termini il comitato dei pendolari Alto Friuli e tanti utenti, all’indomani dalle dichiarazioni di Debora Serracchiani nel convegno “Quale futuro per la linea Sacile-Gemona?”, ospitato al Museo delle coltellerie.
Ma non soltanto i pendolari sono persuasi che per la tratta, chiusa da poco più di un anno, non ci sia futuro: la governatrice non ha convinto né tanti cittadini presenti alla serata né diversi amministratori. La cessione gratuita della ferrovia dallo Stato alla Regione è un’operazione ardua, come ha rilevato Serracchiani, forse irrealizzabile. Uno specifico tavolo di lavoro a livello ministeriale ne valuterà la riattivazione, almeno nel tratto Maniago-Sacile, ma tempi e risultati restano un’incognita.
Nessuna garanzia quindi dalla Regione, salvo l’annuncio della Serracchiani di un incontro, giovedì, con l’amministratore delegato di Rfi Michele Elia, in cui la governatrice chiederà la riapertura del tratto Maniago-Sacile, non interessato dalla frana che ha causato lo stop della ferrovia.
Ma ai pendolari questo non basta. «E’ molto difficile ottenere a titolo gratuito il trasferimento della proprietà della Sacile-Gemona dallo Stato alla Regione – ha sostenuto la presidente –. Chi lo ritiene semplice ragiona in modo superficiale: stiamo parlando di 75 chilometri di linea e non di 14, come per la Udine-Cividale, ceduta gratis».
Una dichiarazione che ha accentuato il disappunto di pendolari e gruppi a tutela della tratta: il comitato Alto Friuli aveva già messo in evidenza come in occasione del convegno maniaghese né si sarebbe approdati a qualcosa di concreto né la governatrice avrebbe fornito risposte certe. «Le dichiarazioni di Serracchiani ci lasciano senza parole: da avvocato dovrebbe sapere che il trasferimento deve essere fatto a titolo gratuito, come chiediamo da mesi, perché la linea è già dello Stato – hanno rimarcato i pendolari –. Si consideri il caso della Udine-Cividale. Rfi è concessionaria dell’infrastruttura e non proprietaria e riceve finanziamenti statali per la manutenzione. Inutile continuare a parlare di investimenti ingenti per l’acquisto: questi rappresentano soltanto un alibi».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono ridicoli. In campagna elettorale solo promesse, solo parole. Se il trasferimento era possibile fino a 3 mesi fa, com'è che adesso non lo è più? Ah certo, è molto più importante usare quei soldi per i loro stipendi e i loro rimborsi.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Pubblichiamo il comunicato stampa della Regione FVG relativo all'incontro avuto dalla Presidente Serracchiani con l'AD Elia di RFI.

FERROVIE: SERRACCHIANI, CON RFI PER VELOCIZZARE TRIESTE-VENEZIA
25.07.2013 17:20

Trieste, 25 lug - "La velocizzazione della linea Trieste-Venezia e l'eliminazione dei passaggi a livello sul tracciato dell'Adriatico-Baltico, da sostituire con sottopassi o sovrappassi". Questi sono stati due dei temi che oggi a Roma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, assieme all'assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro, ha posto all'attenzione dell'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Michele Mario Elia. "Il confronto è stato a largo raggio - ha spiegato Serracchiani - dal momento che abbiamo discusso di più punti specifici che interessano il sevizio ferroviario nella nostra Regione, tra i quali le possibili soluzioni per la riapertura della biglietteria di Gemona e la riattivazione della relazione Sacile-Pinzano-Gemona, che dal luglio 2012 è sostituita da autocorse, valutando anche la riattivazione della tratta Sacile-Maniago. Un altro problema affrontato - ha aggiunto - è stato quello del trasporto delle bramme d'acciaio fuori dalla zona industriale dell'Aussa Corno, per il quale nei prossimi giorni sono attese delle ipotesi di soluzione". "Siamo tornati anche sul nodo ferroviario di Udine - ha sottolineato Serracchiani - per il quale ovviamente non bastano i dieci milioni previsti nel 'decreto del Fare' per l'upgrade tecnologico, ma su cui Rfi sta lavorando alla progettazione complessiva dell'efficientamento". ARC/Com/PPD