Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 1 luglio 2013

Piano stazioni minori: priorità alla riapertura della biglietteria di Gemona e all'adeguamento delle self service

Pubblichiamo la mail spedita in giornata odierna all’Ufficio Mobilità della Regione FVG.

Buongiorno,
con la presente vi segnaliamo che il monitor partenze /arrivi della stazione di Gemona (piano terra) risulta guasto ormai da diversi giorni. A tal fine Vi trasmettiamo fotografia scattata nel pomeriggio di mercoledì 19 giugno.
Nei prossimi giorni Vi trasmetteremo anche il risultato del monitoraggio soppressioni // ritardi >10 min. relativo al mese di giugno effettuato lungo la linea Udine-tarvisio.
Dalla stampa – purtroppo (!) – apprendiamo che l’assessore Santoro ha anticipato l’avvio del progetto stazioni minori. Da quanto si capisce la Regione avrebbe inserito 400mila euro nella manovra di assestamento al bilancio che si sta discutendo in Consiglio Regionale.
L’iniziativa, che non è null’altro quanto da noi già richiesto da mesi (vedi report Stazioni Minori già in Vs. mani), ci sembra meritevole, anche se necessario fare una puntuale ricognizione delle problematiche inerenti i servizi di stazione.
Ci piacerebbe conoscere in particolare come si intende utilizzare questo importo e soprattutto dove? Da mesi sollecitiamo un miglioramento del servizio di biglietteria, soprattutto in Alto Friuli, dove esiste un vero e proprio problema contingente dopo la chiusura della biglietteria di Gemona.
A tal fine chiediamo che parte di queste risorse vengano utilizzate per la riapertura del servizio con operatore di Gemona e per l’adeguamento del software delle nuove biglietterie automatiche, in maniera da garantire l’emissione dei biglietti integrati Trenitalia-Saf.
A nostro a parere questi interventi risolverebbero gran parte dei problemi legati all’accesso ai titoli di viaggio. Non ci pare di chiedere la luna, atteso che la biglietteria di Gemona garantiva un fatturato sufficiente per il proprio sostentamento, oltre un servizio di qualità in favore dell’Utenza.
Ribadiamo che siamo disponibili, come abbiamo sempre fatto in passato, a confrontarci e a collaborare con lealtà e correttezza con la Regione, e pertanto restiamo in attesa che venga convocato il Tavolo di Lavoro dei Pendolari come richiesto ad inizio giugno.
Cordiali saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io mi auguro che con questo "Piano stazioni minori" vengano prese in considerazione anche altre problematiche, oltre a quelle citate sulla Pontebbana.

Ci sono anche altre stazioni che meriterebbero attenzione: San Vito al Tagliamento, ad esempio, nonostante abbia un flusso viaggiatori maggiore di Gemona (come riporta il Piano Regionale del TPL), oltre a non disporre di una biglietteria (magari non necessaria), non ha nemmeno una self-service, non ha un monitor che indica le partenze, ha un sistema informativo vocale inadeguato, ha un fabbricato viaggiatori non accessibile ai viaggiatori.

E come San Vito, così è anche per le altre stazioni intermedie della Casarsa-Portogruaro, che io sappia.
Io sono di parte con la Casarsa-Portogruaro, ma spero che vengano risolti i problemi anche in altre stazioni, dopo i pesanti disservizi che si sono verificati negli ultimi anni.

Carlo

Anonimo ha detto...

Cominciamo bene il mese: treno R. 5988 Udine-Carnia delle ore 18.15 soppresso
Idem R. 6035 Carnia-Udine delle 19.16.
tre volte negli ultimi 20 gg. li hanno soppressi.
Marco

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Di seguito pubblichiamo l’articolo del Messaggero Veneto di ieri 30 giugno di Alessandro Cesare dal titolo “Regione: alle piccole stazioni 400 mila euro - L’assessore Santoro risponde al Comitato pendolari. «Avremo un rapporto collaborativo e leale»
La giunta regionale risponde alle perplessità sollevate ieri dal Comitato dei pendolari annunciando l’inserimento, in assestamento di bilancio, di 400 mila euro per la riqualificazione delle piccole stazioni ferroviarie. «La nuova giunta - chiarisce l’assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro - intende instaurare un rapporto collaborativo e leale con il Comitato e con tutti gli utenti delle infrastrutture di trasporto. Proprio per rispetto di questo principio di franchezza e trasparenza, e per evitare promesse o parole vane, stiamo finendo una prima ricognizione cercando al contempo di dare anche tangibili risposte su alcuni dei numerosi problemi presenti. A brevissimo fisseremo, assieme alla presidente Debora Serracchiani, un incontro con il Comitato».
E’ dall’inizio di giugno che i pendolari attendono di parlare a quattr’occhi con gli esponenti della giunta, per poter riallacciare quel filo diretto avviato durante la scorsa legislatura.
«Non ci appartiene la politica degli annunci, soprattutto in settori nei quali è necessario instaurare rapporti saldi e duraturi con soggetti che operano a livello nazionale, come Rfi o la Regione Veneto, - chiarisce l’assessore Santoro -. Rapporti che vanno costruiti e curati nel corso di anni, e non improvvisati in pochi giorni. Con la presidente Serracchiani stiamo tenendo alcuni incontri proprio con Rfi per affrontare i nodi del trasporto passeggeri e merci, e abbiamo in programma anche un incontro sul progetto di cadenzamento, per il passaggio da un’offerta per lo più eterogenea costruita corsa per corsa, a un’offerta strutturata e integrata».
Detto questo, Santoro illustra quanto già fatto dalla giunta in queste prime settimane di lavoro: «Abbiamo confermato la prosecuzione del Progetto Micotra per il collegamento ferroviario Udine-Villaco, attivando contatti con gli amministratori carinziani per proseguire la progettazione europea e reperire le risorse necessarie a coprire il servizio oltre il 2013, dandogli continuità anche nel futuro». Santoro parla anche dei 400 mila euro inseriti nella manovra di assestamento per la sistemazione delle piccole stazioni regionali, provvedimento passato venerdì in IV Commissione. «Riteniamo che il “luogo” stazione e i servizi offerti (informazione, vendita, attesa, interscambio, spazi esterni, servizi igienici) - precisa l’assessore alla Mobilità - siano centrali per rendere efficiente il servizio complessivo e che il suo miglioramento possa rappresentare un’indiscutibile risposta ai disagi che spesso si creano. Questo progetto di riqualificazione delle stazioni - chiosa Santoro - sarà partecipato con gli attori interessati: enti locali, Rete Ferroviaria Italiana, Comitati dei pendolari».
Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/06/30/news/regione-alle-piccole-stazioni-400-mila-euro-1.7349464

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Prendiamo atto dell’impegno dell’Assessore Santoro; daremo il tempo richiesto e attenderemo fiduciosi la convocazione del Tavolo di Lavoro.
Anche da parte nostra non ci sarà nessun tipo di chiusura e la collaborazione sarà leale e fattiva.
Ci attendiamo puntuali risposte ai quesiti posti, nonché comprendere quale sarà la linea di indirizzo della Regione FVG in ordine al servizio ferroviario e quali saranno le priorità e gli interventi che intende perseguire per il miglioramento del servizio.
In attesa di vedere quali saranno i passi della Regione FVG, resteremo alla finestra, facendo da vedetta e monitorando il servizio.
Non tollereremo però nessuna strumentalizzazione di sorta della materia da parte di nessuno; materia che riguarda un servizio pubblico essenziale, strategico per la ns. regione, la quale ha il dovere di favorire un’offerta di trasporto moderna, capace di attrarre e soddisfare sempre una maggior quota di utenti, garantendo altresì un elevato standard qualitativo.
I treni nuovi stanno arrivando, bisognerà partire da qui, progettando il servizio del futuro.
Oltre ai treni però servirà una nuova mentalità sia da parte dei politici, che da parte della monopolista Trenitalia.
Vedere qualche politico utilizzare in treno sarebbe un ottimo esempio …