Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 24 dicembre 2009

Caro Direttore, caro Assessore ...

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta inviata il 24.12.2009 a :

Egregio Direttore Regionale Trenitalia,
Egregio Assessore Regionale ai Trasporti,

dopo tre giornate disastrose per il trasporto ferroviario regionale, più che arrabbiati, siamo dispiaciuti e profondamente delusi.
Questa pesante debacle non è altro che l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza e della disorganizzazione cronica delle nostre Ferrovie.
E’ inutile sottolineare che questa situazione ha minato in maniera forte la fiducia che avevamo riposto in Voi, nonostante i recenti risultati positivi che avevano raggiunto assieme negli ultimi mesi.
Le tre giornate di caos hanno fatto precipitare la situazione del servizio ad un livello mai visto in precedenza.
Se la giornata disastrosa di lunedì poteva essere in qualche maniera giustificata dall’eccezionalità delle condizioni climatiche – seppur ampiamente previste - condizioni che hanno generato soppressioni, ritardi e sovraffollamenti su tutta la rete ferroviaria regionale e nazionale; se i disservizi registrati nella giornata di martedì sono in qualche maniera giustificabili dal necessario riassestamento delle strutture e del materiale rotabile … non hanno invece alcuna giustificazione le soppressioni e i ritardi registrati nella giornata di mercoledì e di oggi mattina.
Anche oggi, per il quarto giorno consecutivo si sono verificate soppressioni di treni lungo la linea Tarvisio – Udine e pesanti ritardi, nonostante non ci fossero quelle condizioni “eccezionali” dei giorni precedenti.
Episodi quali quelli accaduti a bordo dei bus sostitutivi (dove gli utenti si sono “ammutinati” all’autista di turno, per non essere scaricati come pacchi postali sul ciglio della SS13), ovvero la vergognosa chiusura dell’ufficio Informazioni della Stazione di Udine (mercoledì alle ore 17.00) non sono degni di un Paese evoluto come il nostro.
Nel rispetto di quanti lavorano per far funzionare il trasporto ferroviario, ribadiamo la nostra profondamente delusione per come si è gestita l’emergenza, la quale è stata governata più dal caso e lascata alla fortuna che all’organizzazione e alla logica razionale.
I Vostri sforzi e le scuse pubbliche dell’Assessore Riccardi, il quale si addossato la “responsabilità politica” del disastro, seppur apprezzabili umanamente, non sono accettabili visto il ruolo istituzionale che ricoprite.
Seppur retta da una persona professionalmente preparata ed estremamente collaborativa, qual è il dott. Mario Pettenella, la Direzione Regionale Trenitalia, non ha supportato l’urto dell’emergenza dimostrando tutte le sue lacune in ogni settore, anche sotto il profilo delle risorse umane.
La disorganizzazione ha regnato sovrana, a partire dal servizio di assistenza ed informazioni della Stazione di Udine, il quale ha registrato picchi di inefficienza clamorosi, basti pensare che gli addetti non erano in grado di fornire la benché minima informazione circa i ritardi dei convogli in arrivo… quasi fossero caduti all’interno del famigerato “triangolo delle Bermuda”, in barba all’era informatica del GPS e dei telefonini !
Siamo stufi e ora pretendiamo risposte chiare, non vogliamo che passata la tempesta tutto venga messo in fretta nel dimenticatoio ...
Pretendiamo in qualità di cittadini contribuenti del servizio pubblico in questione, nonché in qualità di Utenti, che la Regione svolga un’approfondita e seria indagine, volta a verificare le cause che hanno determinato questo grave stato di inefficienza, individuando anche le specifiche responsabilità personali.
Se vivessimo in un Paese anglosassone, i vertici responsabili del servizio si sarebbero già dimessi dal loro incarico, purtroppo invece viviamo in un Paese dove il capo delle Ferrovie si permette anche il lusso di prende in giro l’utenza con motti di spirito “raccomandando di portare con sé panini, acqua e coperte” ...
Ci hanno spesso etichettati come il “Comitato dei duri” ... niente di tutto questo cari signori ! Da utenti pretendiamo solo rispetto, in primis come persone, nonché quella minima efficienza richiesta affinché un servizio pubblico essenziale, qual è quello ferroviario, possa definirsi decoroso.
Si deve passare da subito dalle parole ai fatti concreti, considerato che sono bastati 20 cm di neve per mettere in ginocchio un’intera Regione per oltre tre giorni, senza pensare alle criticità croniche del servizio, quali pulizia dei convogli, informazioni, puntualità ecc. le quali risultano delle vere e proprie patologie incurabili.
Spiace rilevare che l’arroganza politica e la supponenza di taluni, che credevano di essere in grado di sviluppare progetti faraonici nell’ambito della modernizzazione del trasporto pubblico ferroviario regionale, si sia infranta di colpo contro la cruda realtà dei fatti … forse e meglio volare basso, molto basso, scendendo dal “proprio piedistallo” e incominciando ad ascoltare seriamente la Gente !
Per il miglioramento del servizio continueremo a confrontarci con Voi con la solita concretezza che ci caratterizza, anche “a muso duro” se necessario, sempre però in un’ottica di fattiva collaborazione e critica costruttiva.
Vi auguriamo di cuore buon Natale e soprattutto buon lavoro, affinché il nuovo anno possa finalmente registrare anche in Friuli Venezia Giulia quei progressi tanto attesi.
Dopo quanto successo ci auguriamo che Babbo Natale porti quella serenità e soprattutto quel buonsenso che purtroppo fino ad oggi è mancato.
Cordali saluti
Segreteria Comitato Pendolari Gemona – Udine
www.comitatopendolarigemona-udine.blogspot.com

lunedì 21 dicembre 2009

Giornata infernale per le Ferrovie del FVG

Come ampiamente previsto dalla Protezione Civile regionale, sono gravi i disagi per i pendolari e per chi viaggia in treno in Friuli Venezia Giulia. Circa un terzo dei treni, su una sessantina dei previsti, sono stati soppressi (22 su 59), a causa delle temperature rigide, della neve e della bora, che hanno favorito la formazione di ghiaccio che impedisce la regolare apertura e chiusura delle porte dei convogli, soprattutto delle carrozze più datate. Nonostante corse sostitutive, sono moltissimi i pendolari che non hanno potuto partire.
L’Assessore Riccardi si è scusato per i gravi ritardi e le soppressioni dei treni a causa del maltempo. ''Sono cose che non dovrebbero accadere - ha detto - e chiedo scusa per le responsabilita' politiche che la Rregione ha''. Nel ricordare che il maltempo ha colpito mezza Italia e che ''simili problemi sono stati accusati anche dal Trentino Alto Adige'', Riccardi ha promesso ''ulteriore impegno per evitare che simili disguidi e problemi si ripresentino in futuro''.
Sulla tratta Tarvisio - Udine la giornata è iniziata male ed è proseguita peggio :
- treno n. 5959 delle ore 5.41 da Carnia: 1 ora di ritardo, passeggeri costretti a viaggiare al freddo, mancanza del riscaldamento e porte che si aprivano con difficoltà a causa del gelo.
- treno n. 2843 delle ore 6.06 da Tarvisio: 67 minuti di ritardo.
- treno n. 5963 delle 6.36 da Tarvisio: soppresso e sostituito da autocorsa, la quale non ha servito le stazioni di Artegna e Tricesimo a causa delle strade ghiacciate nonostante ci fossero dei viaggiatori in attesa.
In ordine a tali disservizi, prontamente denunciati dal Comitato via mail già nel corso della mattinata, potete leggere le giustificazioni addotte dalla Direzione Trenitalia nel post di commento. Lasciamo al lettore ogni commento in merito.
Il pomeriggio poi è stato una vera e proprio debacle: soppressioni e ritardi sopra l’ora sono diventati la norma.
Il rientro dal Capoluogo è diventato una vera e propria impresa: in un vero e proprio girone dantesco si sono ritrovati gli utenti del treno n. 5978 delle ore 17.05 da Udine, il quale è stato sostituito con autocorsa, giunta a Tricesimo dopo 1 ora e 10 minuti ed a Gemona alle ore 19.20 dopo 2 ore 15 minuti ! Oltre al danno la beffa, visto che il successivo treno n. 6024 delle ore 17.35 è giunto a Gemona alle ore 18.37 (con 37 minuti di ritardo, ma 43 minuti prima del bus sostitutivo).
La sera (aggiornamento alle ore 19.30) la situazione era pessima: treno n. 2862 delle ore 18.47 da Udine per Tarvisio era annunciato con un ritardo di oltre 1 ora; treno n. 5990 delle ore 20.00 da Udine per Carnia soppresso; treno n. 6003 da Carnia a Cervignano soppresso.
I disagi che hanno colpito in modo generalizzato tutti i passeggeri ed in particolare i pendolari, sono stati causati da condizioni climatiche che, pur inusuali, non possono essere considerate né eccezionali, visto il periodo in cui ci troviamo,né equiparabili ad una calamità naturale.
Non consideriamo accettabili le scuse e le giustificazioni in ordine ai disservizi, in considerazione del fatto che le avverse condizioni climatiche erano state ampiamente preannunciate.
Rimarchiamo la totale disorganizzazione del Gestore di fronte a questo tipo di criticità, nonché la mancanza di un adeguato piano di emergenza. La carenza di informazioni è stato ancora una volta uno dei fattori determinanti del caos odierno: ci sembra che in questi frangenti, Trenitalia si affidi più al caso e alla fortuna, che alla logica e all’organizzazione.
Ci auguriamo che l’Assessore Regionale Riccardi, come dichiarato sulla stampa, proceda ad una analisi delle cause che hanno portato ai pesanti disservizi odierni, promuovendo un’adeguata indagine ispettiva volta ad accertare anche le eventuali responsabilità personali.
Le raccomandazioni dell’A.D. di Trenitalia Moretti a chi sta per mettersi in viaggio: «Portatevi qualche maglione pesante, qualche panino in più e qualche bottiglia d'acqua. Perché può capitare che a causa del maltempo vada via la linea elettrica e che non ci sia il riscaldamento nelle carrozze», si commentano da sole, se questo è il capo delle Ferrovie Italiane comprediamo tante cose …
Domani è un altro giorno … speriamo migliore, buon viaggio !
Segreteria Comitato Pendolari Gemona - Udine

domenica 20 dicembre 2009

Auguri di Buone Feste

Tanti Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno nuovo.
Cogliamo l'occasione per ringraziarVi per il prezioso supporto che quotidianamente ci fornite e Vi invitiamo a continuare a trasmetterci le Vostre segnalazioni al nostro indirizzo di posta elettronica.
Auguri !

Segreteria Comitato Pendolari Gemona - Udine



giovedì 17 dicembre 2009

Ferrovie U.E: nuovi diritti per i passeggeri

I passeggeri delle ferrovie a partire da oggi potranno godere di nuovi diritti a tutela della loro persona e dei loro effetti in occasione dei loro viaggi in treno all’interno dell’Unione Europea.
Il Regolamento (CE) n. 1371/2007 dell’UE relativo ai diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, entrato in vigore lo scorso 03.12.2009, stabilisce i diritti fondamentali dei viaggiatori e impone una serie di obblighi alle società ferroviarie in materia di responsabilità verso i loro clienti.
Ogni anno, quasi 8 miliardi di viaggiatori utilizzano il treno per i loro spostamenti. Antonio Tajani, Vice-Presidente della Commissione Europea, competente per i trasporti, ha osservato: “Con milioni di viaggiatori che l’attraversano in lungo e in largo ogni giorno, trovo ovvio che l’Europa debba garantire ai suoi cittadini la possibilità di viaggiare in condizioni di sicurezza e comodità. Questi nuovi diritti, a tutela di quanti viaggiano in treno, promuovono servizi affidabili e di alta qualità a favore dei clienti delle ferrovie. Dopo aver stabilito i diritti di quanti viaggiano in aereo o in treno, il prossimo passo della Commissione sarà di tutelare quanti viaggiano per via d’acqua o in autobus o in pullman.”
I nuovi diritti in vigore dal 03.12.2009 sono diretti a:
  • garantire ai disabili e alle persone a mobilità ridotta assistenza e un accesso non discriminatorio ai treni;

  • rafforzare il diritto dei passeggeri a ottenere un risarcimento quando i loro bagagli vengono smarriti o danneggiati (fino a circa 1.285 euro per ogni bagaglio);

  • rafforzare il diritto dei passeggeri in caso di decesso o di gravi lesioni a ottenere un anticipo immediato del risarcimento per fare fronte alle necessità economiche immediate. Tale anticipo ammonta ad almeno 21 000 euro per passeggero in caso di decesso;

  • rafforzare il diritto dei passeggeri delle ferrovie a ottenere un risarcimento nel caso in cui il loro viaggio venga cancellato o subisca un ritardo. Il risarcimento minimo ammonta al 25% del prezzo del biglietto per ritardi da una a due ore e al 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore;

  • attribuire ai passeggeri delle ferrovie il diritto di essere informati in maniera esauriente prima e durante il loro viaggio, ad esempio in merito ad eventuali ritardi;

  • rendere più agevole l’acquisto dei biglietti ferroviari;

  • imporre alle società ferroviarie e ai gestori delle stazioni di garantire la sicurezza personale dei passeggeri nelle stazioni ferroviarie e sui treni;

  • obbligare le società ferroviarie a istituire un sistema per il trattamento delle denunce relative ai diritti e agli obblighi contemplati dal nuovo regolamento;

  • obbligare gli Stati membri a garantire ai passeggeri la possibilità di presentare una denuncia ad un organo indipendente, quando questi ultimi ritengano che i loro diritti non siano stati correttamente applicati.

Estendere i diritti attuali dei viaggiatori, previsti dalla Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) che riguarda solo il trasporto internazionale, in linea di principio a tutti i servizi ferroviari nazionali.
Per dare il tempo alle società ferroviarie di adeguarsi alle nuove norme sui diritti dei passeggeri gli Stati membri possono chiedere una deroga all’applicazione di alcuni di tali diritti per un periodo fino a 15 anni per servizi limitati al territorio nazionale. Dato che i servizi locali (ad esempio urbani, suburbani o regionali) sono sostanzialmente diversi da quelli a lunga distanza, gli Stati membri possono chiedere delle deroghe permanenti per tali servizi ma non per i servizi transfrontalieri all’interno dell’UE.
I passeggeri del trasporto aereo godono già di una ampia serie di diritti garantiti dalla normativa europea. La Commissione europea ha inoltre proposto una nuova normativa a tutela dei diritti di quanti viaggiano per via d’acqua o in autobus o in pullman. Tali norme potrebbero essere adottate già l’anno prossimo.
Fonte:http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/09/1871&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en

domenica 29 novembre 2009

Il Comitato incassa la prima vittoria !

Dopo la raccolta di oltre 2.500 sottoscrizioni a difesa della biglietteria della Stazione di Gemona e aver sensibilizzato, con varie iniziative, le Amministrazioni Locali ad intervenire sulle problematiche del trasporto ferroviario (O.d.G. Consigli Comunali di Gemona, Forgaria e Pinzano, Conferenza dei Sindaci dell’Alto Friuli), il Comitato Pendolari Gemona – Udine incassa la prima vittoria. Un chiaro segnale di apertura da parte della Regione, concessionaria del servizio e del gestore Trenitalia nei confronti dell’utenza dell’Alto Friuli.
Nell’ultima riunione svoltasi lunedì 23.11.2009 sono state accolte in parte alcune nostre richieste e in particolare:
- per far fronte alla criticità della biglietteria di Gemona è già stata installata nei locali della stazione una nuova biglietteria self service (modello Etf 501), più moderna e semplice nell’utilizzo di quella attualmente in servizio;
- è stata ufficializzata l'installazione - nei primi mesi del 2010 - di un’altra biglietteria self service di nuovissima generazione touch screen (modello Sipax), di norma utilizzata solo nelle grandi stazioni metropolitane e non ancora presente in ambito regionale;
- per quanto concerne le modifiche degli orari: dal 13 dicembre prossimo, il collegamento mattutino Gemona-Udine (treno n. 5957) sarà anticipato in maniera da permettere di raggiungere il Capoluogo alle ore 9.00, mentre sono state migliorate le offerte dei collegamenti pomeridiani da Udine verso Gemona; tali verranno scadenziati con partenze previste tra le 17.05, le 17.35 e le 18.15. Verrà infine garantita la coincidenza dell’ultimo collegamento serale da Udine con tutti i treni da e per Trieste e da e per Venezia.
- Per quanto riguarda il problema della tariffa integrata Saf, l’Assessore Riccardi ha ribadito che tale "necessita di un approfondimento che coinvolga i gestori del servizio (Trenitalia e Saf) ed è pertanto in corso una valutazione delle possibili soluzioni e delle relative implicazioni".
Ci auguriamo che questa volta sia quella giusta, visto che la problematica in esame assilla l'utenza da oltre 10 anni !
Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, ma questo deve rappresentare solo il punto di partenza, il primo passo verso quel rilancio della linea Pontebbana ed in particolare dei nodi di Gemona e Tarvisio che noi auspichiamo.
Durante il serrato confronto non sono mancati momenti di tensione tra il Comitato e l’Assessore regionale Riccardi e la Direzione Trenitalia, non ultimo sulla legittimazione da parte del Comitato a svolgere determinate attività a tutela dell’utenza (es. i sondaggi), tuttavia siamo consapevoli che certe scelte discutibili inerenti la politica del trasporto ferroviario ed alcuni palesi errori gestionali, anche recenti, pesino come macigni e risultino ora di difficile soluzione.
I risultati ottenuti dopo 7 mesi di lavoro ci spronano a continuare su questa strada ed a mantenere alta l’attenzione, considerato l’ampio bacino d’utenza interessato e la potenzialità dello stesso: nel recente sondaggio svolto dal Comitato, che pubblicheremo a breve, si è constatato che solo a Gemona vi sono oltre 200 utenti che quotidianamente utilizzano il treno come mezzo di spostamento.
Siamo orgogliosi che il Comitato sia divenuto il centro di riferimento per tutti gli utenti dell’Alto Friuli e non solo, visti i numerosi contatti e le segnalazioni che giungono tramite il portale web e l’indirizzo mail dedicato (comitatogemonaudine@gmail.com) e per questo ci impegneremo con grande senso di responsabilità per apportare il nostro contributo per il miglioramento del servizio con particolare riguardo alla pulizia, criticità ancora da superare, alle informazioni, alla puntualità e al confort.
Staremo attenti e vigili che, le promesse fatte vengano mantenute e continueremo a confrontarci con senso di critica partecipativa con la Regione e Trenitalia, aspettandoci in breve novità positive in ordine all’annosa questione della tariffazione integrata Saf, un vero e proprio fardello per l’utenza gemonese costretta a subire un iniquo aumento tariffario rispetto agli altri utenti regionali.

Comitato Pendolari Gemona-Udine

martedì 10 novembre 2009

CONTROLLORE TRENITALIA VIETA SONDAGGIO A BORDO TRENO: MEMBRO DEL COMITATO INGIUSTAMENTE FERMATO

Siamo particolarmente amareggiati per quanto successo in data 5.11.2009 sul treno regionale n. 2862, ove una nostra collaboratrice è stata vittima di un grave sopruso posto in essere dall'addetto di controlleria Trenitalia.
La nostra collaboratrice, durante lo svolgimento del sondaggio informativo, organizzato dal Comitato, è stata bloccata dal capotreno ed è stata accusata "di svolgere un sondaggio non autorizzato dall'Azienza, nonché di disturbare i viaggiatori".
L'addetto di controlleria, sentito il proprio responsabile, ha peraltro richiesto l'intervento degli Agenti della Polfer, nonché la consegna di tutti i questionari, minacciando altrimenti di non far ripartire il treno.
Solo l''interento della Polfer ha permesso di risolvere la questione, alla quale hanno peraltro assistito numerosi testimoni presenti sul treno.
Il sondaggio, come ampiamente pubblicizzato sulla stampa locale e tramite il nostro portale internet, è finalizzato ad acquisire dati e informazioni utili per il migliormaneto del servizio ferroviario, nell'ottica partecipativa della valutazione del servizio così come prevista dall'Art. 15 comma 7 del Contratto di Servizio stipulato tra la Regione e Trenitalia Spa.
L'attività in questione non risulta contraria alla Legge e rientra nel monitoraggio dei dati richiesto ai Comitati Pendolari durante l'ultima riunione del 9 settembre scorso dalla stessa Trenitalia e dalla Regione; i dati statistici raccolti verranno elaborati e trasmessi alle Autorità Competenti affinché possano valutare le necessità dell'Utenza e quali soluzioni adottare per un tangibile miglioramento delle condizioni di viaggio.

Il Comitato condanna in maniera ferma e decisa l'attegiamento tenuto dall'addetto di controlleria Trenitalia, il quale senza alcuna ragione legittima ha posto in essere una condotta del tutto arbitraria e vessatoria nei confronti della nostra collaboratrice.
Nell'esprimere tutta la nostra solidairetà alla nostra collega, che con passione e diligenza presta volontariamente la prorpria attività, non possiamo altro che augurarci che simili episodi non si verifichino più a bordo dei treni.

Il Comitato non tollererà pertanto ulteriori azioni arbitrarie, a tal fine è stata inviata una formale lettera in data 06.11.2009 alla Direzione Regionale Trenitalia e all'Assessore Riccardi, affinchè gli Organi Competenti assumano le determinazioni del caso di specie, riservandoci di agire a tutela degli interessi e dei diritti dell'Utenza e dei nostri Associati in qualsiasi sede, compresa quella giudiziaria.

Si comunica che il sondaggio proseguirà nei prossimi giorni; sino ad oggi sono stati raccolti a bordo treno oltre 250 questionari informativi: nessuno dei viaggiatori si è lamentato o ha denunciato il disturbo per tale attività considerato, anzi che l'Utenza si è sempre dimostrata partecipe dell'iniziativa e fattivamente collaborativa.

Comitato Pendolari Gemona - Udine

venerdì 30 ottobre 2009

Al via sondaggio sulla qualità del servizio lungo la tratta Udine - Tarvisio

Nei prossimi giorni il Comitato Pendolari svolgerà a bordo treno e in Stazione un sondaggio informativo volto a verificare il gradimento degli Utenti in ordine al servizio passeggeri offerto lungo la tratta Udine - Tarvisio.
Il sondaggio verterà su quattro semplici quesiti relativi rispettivamente a dove l'Utenza acqusita il titolo di viaggio, alla tariffa integrata Saf, alla valutazione degli standard qualitativi del servizio (pulizia, puntualità, confort, informazioni) e alle modifiche agli orari da proporre al Gestore.
Il Comitato, tramite il suo portavoce Giorgio Picco, comunica altresì che ha provveduto a notificare alla Direzione Regionale di Trenitalia Spa e all'Assessore Regionale competente Riccardi una missiva datata 19.10.2009, con la quale si sollecita la convocazione a breve di una riunione tra le parti, più volte promessa dalla Regione, al fine di discutere in comune le modifiche degli orari, che entreranno in vigore il prossimo 13 dicembre, nonchè le altre criticità del servizio già note (biglietteria Gemona, tariffa integrata Saf, potenziamento della linea ferroviaria Pontebbana).

venerdì 9 ottobre 2009

Fvg sempre più isolato. L’orario invernale cancella i collegamenti Venezia-Vienna

A partire dal prossimo 13 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, saranno cancellati tutti i treni viaggiatori diurni da Venezia a Vienna, con passaggio per Udine, Villach e Klagenfurt. Un vuoto nel trasporto pubblico come non s’era mai riscontrato in passato, nemmeno quando l’Austria non faceva parte dell’Unione Europea e il confine era davvero un confine.
Resterà soltanto il treno della notte, comodo forse per chi deve recarsi fino a Vienna, ma non per tragitti più brevi fino in Carinzia, dove si arriverebbe in orari impossibili.
Tale scelta è in netto contrasto con i rilevanti investimenti effettuati in questi anni per potenziare la linea Pontebbana che, attraverso Udine, collega il Friuli con l'Austria; la soppressione del collegamento con Vienna, fa seguito ad altri recenti ridimensionamenti - anche della qualità del servizio pubblico ferroviario - che penalizzano Udine, Pordenone e l'intera Regione Friuli-Venezia Giulia con conseguenze negative sulle attività culturali ed economiche, specie nei comparti del commercio e del turismo.
I tagli dei collegamenti Vienna-Venezia e il pericolo (per ora scongiurato) dei tagli degli altri collegamenti diretti Udine–Milano e Trieste–Roma denotano che l’Italia per Trenitalia incominci a Venezia.
Lo scenario futuro: i cittadini del Friuli Venezia Giulia costretti a cambiare il treno a Mestre per andare a Milano o a Roma. Questo è lo scenario che si prefigura se Trenitalia porterà a compimento il piano d’azione proposto da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi): l’obiettivo dichiarato dalle Ferrovie è quello di contenere i costi e tagliare le partite non remunerative.
Della serie "prendi il treno regionale e poi ti arrangi": l’ultima tappa di un ridimensionamento progettato da Rfi senza che ci si preoccupasse di assicurare valide coincidenze per il traffico nazionale e i collegamenti internazionali attraverso Tarvisio, Gorizia e Trieste.
I nostri transiti internazionali, strategici in vista del lancio dei grandi corridoi europei, sono di fatto emarginati: la Regione potrebbe essere spinta ai margini dei servizi ferroviari. Eurostar, Eurocity, Cisalpini da Venezia direzione Est? La croce sopra. Altro che cuore dell’Europa.
Persi i centri decisionali, rischiano di andarsene ora anche i treni. A sopravvivere, i soli convogli regionali, con le loro notevoli criticità.
Dal punto di vista pratico la penalizzazione più evidente è quella dei tempi. Senza il diretto e con l’obbligo di scendere dal treno regionale e salire sull’Eurostar a Mestre, il passeggero del Friuli Venezia Giulia viaggerà a ritmo di lumaca.
Siamo in presenza di un vero e proprio disimpegno di Trenitalia nei confronti della nostra Regione e in particolare dell’Alto Friuli. La cosa clamorosa è che le Istituzioni tacciono, o brancolano nel buio, cercando interlocutori sbagliati (Trenitalia), quasi elemosinando o supplicando il Gestore a non portare a compimento il piano di smantellamento previsto ... siamo arrivati al punto che si considera una vittoria aver perso ’solo’ il collegamento con Vienna !
Questa è la dimostrazione evidente dell’assoluta incapacità e dell’inconsistente peso politico dei nostri rappresentanti regionali, i quali non riescono a garantire ai propri cittadini i basilari collegamenti a lunga percorrenza con il resto del Paese.
La conseguenza è il rischio concreto di un totale isolamento dell’intera Regione nei collegamenti a lungo raggio, isolamento di fatto già esistente visto che i collegamenti diretti si contano sulle dita di una mano.
Questo è un vero tema da vertenza territoriale verso Governo e Ferrovie: la Regione in primis, con supporto di Provincie e Comuni, deve farsene carico in maniera seria e soprattutto concreta.
E’ di questi giorni l’interrogazione bipartisan firmata dagli onorevoli Rosato, Maran, Strizzolo (Pd), Monai (IdV), Antonione (Pdl) e Compagnon (Udc): “Le Ferrovie dello Stato non abbandonino il Friuli Venezia Giulia”. Nel testo indirizzato al Ministro Altero Matteoli si denuncia come, “nonostante l’attività merci sia tra le più rilevanti in ambito nazionale per la presenza dei poli industriali, dei valichi con Austria e Slovenia, di tre porti regionali e dello scalo di Cervignano, è rimasto un unico centro direzionale del traffico merci, a Udine”. I deputati chiedono inoltre a Matteoli di “assicurare un direttore regionale e un direttore commerciale pienamente responsabili, in grado di studiare il mercato, di impostare un dialogo con Istituzioni e imprese e di interfacciarsi proficuamente con la sede centrale", nonché quali iniziative intenda assumere presso Trenitalia, società interamente partecipata dallo Stato, per far riconsiderare l'opportunità dei tagli preannunciati che determinano pesanti conseguenze economiche, sociali e culturali su Udine, Pordenone e sulla Regione Friuli-Venezia Giulia.

giovedì 1 ottobre 2009

Il Consiglio Comunale di Gemona a sostegno delle problematiche dei Pendolari

Il Consiglio Comunale di Gemona del Friuli nell'ultima seduta del 17 settembre scorso ha approvato all'unanimità dei consensi un importante Ordine del Giorno, proposto dal consigliere Andrea Palese, che sollecita la Regione e la Direzione Trenitalia ad avviare un percorso che verifichi in tempi brevi l’adozione delle soluzioni necessarie a soddisfare i bisogni e le esigenze dell’Utenza pendolare e non, con particolare riferimento al miglioramento degli standard qualitativi del servizio, mediante una riqualificazione delle linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile al fine di un rilancio delle stesse in un’ottica di sviluppo economico e turistico sostenibile.
Riportiamo di seguito il testo integrale del provvedimento approvato dal Consiglio Comunale di Gemona del Friuli (delibera n. 25 del 17/09/2009 - fonte http://www.gemonaweb.it/):

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ANDREA PALESE (Gruppo Gemon@ssieme)

OGGETTO: Problematiche inerenti alla linee ferroviarie Gemona-Udine e Gemona-Sacile

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che le Istituzioni devono farsi promotori di una politica dei trasporti garantendo ai cittadini il diritto fondamentale alla mobilità assicurando loro un sistema integrato che realizzi il collegamento ottimale di tutte le parti del territorio, favorendo e incentivando l’utilizzo del treno come mezzo di spostamento, al fine di ridurre il traffico veicolare privato sulla rete stradale, l’inquinamento atmosferico e acustico.
CONSIDERATO che sia recentemente che negli anni passati sono stati effettuati ingenti investimenti per la realizzazione e il potenziamento della nuova linea ferroviaria Pontebbana, compresa la costruzione della stazione di Gemona del Friuli che costituisce il punto di riferimento di un ampio bacino di utenza comprendente Gemona e i Comuni limitrofi, in quanto fruita da un’utenza pendolare (studenti e lavoratori) e non, quantificata in circa 150/200 unità giornaliere;
RILEVATO che la predetta Stazione risulta centro modale di interscambio di basilare importanza nell’ambito del sistema del trasporto ferroviario regionale, con riferimento alle linee Gemona-Sacile e Udine-Tarvisio, e riveste un interesse turistico e ambientale fondamentale per l’intera area dell’Alto Friuli, stante l’allocazione strategica della linea Pontebbana, la quale funge da cerniera di collegamento tra la vicina Austria e il capoluogo Udine;
VERIFICATO che lo scorso 21 maggio Trenitalia Spa ha chiuso definitivamente il servizio di biglietteria della Stazione di Gemona del Friuli, senza preventiva convocazione dell’Amministrazione Comunale interessata, a fronte della messa in quiescenza dei due addetti ivi impiegati; che tale servizio forniva ai cittadini sia i titoli di viaggio (regionali, nazionali ed internazionali), le informazioni inerenti gli orari, le coincidenze dei treni, le agevolazioni di trasporto, le tariffazioni e il servizio prenotazioni su tutte le tratte nazionali medio-lunghe.
ATTESO che linea ferroviaria Gemona-Sacile è stata chiusa temporaneamente durante la stagione estiva per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione, senza preventivamente convocare le Amministrazioni Comunali interessate al servizio, e che la stessa linea ferroviaria ha un interesse turistico ed ambientale fondamentale – specie nel periodo estivo - per l’intera Pedemontana, considerato che permette i collegamenti indispensabili per la frequenza di escursionisti nella zona, incentivando modelli nuovi di turismo sostenibile quali iniziative “Bici + Treno”.
APPRESO che l’utenza - costituitasi in Comitato Pendolari Gemona-Udine - ha più volte denunciato una serie di disagi e disservizi che gravano sui cittadini che utilizzano il treno abitualmente per i loro spostamenti, noti a tutta l’opinione pubblica, elencati in modo schematico qui di seguito :
- applicazione obbligatoria per la sola tratta Udine - Tarvisio della tariffa integrata Trenitalia-Saf: sulla relazione Udine-Tarvisio vige obbligatoriamente la tariffa n. 41/7/A (così detta tariffa integrata Trenitalia-Saf) mentre sul resto del territorio regionale è in vigore la tariffa ordinaria n. 40/7/A. La tariffa integrata permette, con il pagamento di un solo biglietto (o abbonamento) di viaggiare indistintamente sia sui mezzi di Trenitalia (treno) sia su quelli di Saf (corriera). L’integrazione treno- bus è stata una scelta obbligata a fronte dell’entrata in esercizio della nuova linea Pontebbana, la quale ha eliminato alcune stazioni prima presenti in alcune località del Canal del Ferro-Val Canale. In particolare si rileva che tra i prezzi delle tariffe 41/7/A e 40/7/A, vi è una discrepanza negli scaglioni di chilometraggio, in quanto per la tariffa ferroviaria ordinaria (40/7/A) le singole fasce vanno ad esempio da 21 a 30 Km e da 31 a 40 Km (quindi da 21,00 a 30,99 Km e da 31 a 40,99 Km), mentre la tariffa integrata 41/7/A rinvia alla tariffa “E-06” prevista per i servizi di autotrasporto della Saf Spa e va da 20,1 a 30 Km e da 30,1 a 40 Km. A ben vedere la tariffa integrata 41/7/A utilizza gli scaglioni Saf e le tavole polimetriche stradali della stessa azienda (che differiscono sia dagli scaglioni tariffari di Trenitalia sia dalle relazioni ferroviarie di quest’ultima). L’applicazione di questa tipologia di tariffa determina una disparità di trattamento specie per l’utenza di Gemona, in considerazione del fatto che la relazione ferroviaria tra Udine e Gemona del Friuli, dopo la costruzione della nuova linea Pontebbana, è pari a circa 28,8 Km mentre la relazione stradale risultante dalle tavole polimetriche di Saf è di 30,7 Km. L’obbligatorietà della tariffa integrata, a fronte dell’applicazione delle tavole polimetriche di Saf determina quindi un ingiustificato salto di fascia per tutti gli utenti gemonesi che si ritrovano a fronte di 28,8 Km ferroviari e di 30,7 Km stradali, a non poter utilizzare il solo abbonamento ferroviario - che coprirebbe entrambe le distanze - dovendo obbligatoriamente acquistare un abbonamento integrato fascia 30,1- 40,0 Km (scaglione E-06 Saf) che attualmente costa 52,65 Euro mensili anziché 46,15 Euro (scaglione 21-30 tariffa ferroviaria). Appare pertanto del tutto discriminatorio il fatto che alcuni utenti, nella specie i pendolari della tratta Gemona – Udine, debbano acquistare presso le biglietterie della tratta in oggetto dei titoli di viaggio a prezzo maggiorato in quanto la relazione stradale sul quale viene conteggiata la tariffa integrata, risulta errata, rispetto agli altri utenti regionali che a parità di servizio sono soggetti ad una tariffa inferiore. Il sistema di tariffazione regionale, a parità di servizio ferroviario offerto, dove essere uguale per tutti gli utenti in tutto il territorio regionale. L’integrazione tariffaria Saf obbliga tutti gli utenti della tratta Gemona – Udine ad acquistare un servizio aggiuntivo (bus), che buona parte degli stessi non richiede e che non intendono utilizzare, in considerazione del fatto che il bus impiega quasi un’ora per raggiungere Udine mentre il treno copre la medesima tratta in circa 26 minuti. L’integrazione Trenitalia-Saf se da un lato dà un vantaggio meramente teorico, consentendo di utilizzare più vettori, dall’altro e relativamente a Gemona, crea un’evidente disparità di trattamento in quanto la relazione di viaggio Udine - Gemona viene ingiustamente calcolata sulle tariffe e scaglioni stradali che per poche centinaia di metri determinano il passaggio alla successiva e più onerosa fascia di 40 Km, determinando di fatto un sovrapprezzo per il solo utente utilizzatore del solo mezzo ferroviario non interessato a viaggiare in corriera. Ipotizzando in 150 il numero di utenti che utilizzano solamente il vettore ferroviario della tratta Gemona-Udine, il sovrapprezzo annuo globale, con le attuali tariffe in vigore, risulta pari ad Euro 11.700, ovvero Euro 78,00 annuali per ciascun abbonato;
· della mancanza di collegamenti ferroviari verso Udine durante la fascia mattutina dalle ore 9.00 alle ore 13.00: attualmente tali collegamenti risultano garantiti solo da autocorse, le quali impiegano quasi un’ora per coprire la distanza della tratta contro i 26 minuti del treno, disincentivando di fatto all’utilizzo del servizio pubblico;
· della mancanza di un collegamento serale da Udine dopo le ore 20.00, stante la soppressione della fermata del treno internazionale Allegro Don Giovanni (con arrivo a Gemona alle 23.30 circa);
· della richiesta da parte dell’utenza del miglioramento degli standard qualitativi del servizio ferroviario, con particolar riguardo alla puntualità, alle informazioni a bordo treno e in stazione, alla pulizia dei convogli e alle coincidenze.

PRESO ATTO: del progressivo depauperamento dei servizi ferroviari lungo le linee Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile a vantaggio del servizio su gomma; tale politica ha portato prima alla soppressione delle fermate dei treni internazionali a Gemona, proseguita con la sostituzione di alcuni collegamenti ferroviari con servizi di autocorsa e recentemente alla chiusura del servizio di biglietteria;
- che la soppressione del predetto servizio di biglietteria risulta un atto penalizzante, non solo per Gemona ma per tutto il gemonese, in quanto tale servizio è usufruito da un ampio bacino d’utenza, specialmente pendolare (studenti e lavoratori) e nel periodo estivo da gruppi di turisti che raggiungono Gemona in varie occasioni (Es. Laboratorio Internazionale della Comunicazione, Sunsplash);
- della sostituzione del servizio di biglietteria con una biglietteria self-service; servizio del tutto inadeguato rispetto ai bisogni e alle esigenze dell’utenza, in quanto le prestazioni della emettitrice automatica sono soggette ad una serie di limitazioni, di seguito elencate a titolo esemplificativo: eroga solo limitati titoli di viaggio, non è predisposta per la completa fruibilità da parte di anziani e disabili, non è in grado di erogare sempre il resto, rilasciando una ricevuta attestante il credito per il cui incasso l’utente dove rivolgersi ad una biglietteria aperta (Es. Udine o Tarvisio), non permette di accedere on line ad un servizio gratuito di informazioni;
- dell’inadeguatezza degli altri punti vendita convenzionati (bar e agenzia viaggi) a emettere i titoli di viaggio al di fuori dei locali della stazione, i quali non garantiscono un servizio completo (l’agenzia viaggi dispone - a prezzo maggiorato - di tutti i biglietti nazionali e internazionali tranne quelli integrati Saf relativi alla linea Udine-Tarvisio, mentre gli altri punti vendita dispongono solo di quest’ultimi e non sono autorizzati a vendere titoli nazionali e internazionali) e continuativo, considerati gli orari di apertura e chiusura dei vari esercizi, costringendo l’utente a peregrinare per ricercare il punto vendita autorizzato per l‘emissione del titolo di viaggio necessario ai suoi bisogni;
- dell’impossibilità per l’utenza di acquistare on line biglietti o abbonamenti integrati relativi ala linea Udine-Tarvisio tramite il portale internet di Trenitalia Spa;
- delle richieste dell’Utenza, rappresentata dal Comitato Pendolari Gemona-Udine, con particolar riguardo all’abolizione dell’obbligatorietà della tariffa integrata Saf per coloro che usufruiscono del solo vettore ferroviario in maniera da eliminare la disparità di trattamento tariffario esistente e al miglioramento degli standard qualitativi del servizio;
- del ruolo attribuito alla Regione in materia di trasporto ferroviario, come disciplinato dalla Legge Regionale n. 23 del 20.08.2007 concernente il trasferimento di funzioni in materia di viabilità e trasporti come previsto dal decreto legislativo del 01.04.204 n. 111;
Ø delle decisioni adottate in data 21.07.2009 dalla Conferenza dei Sindaci - convocata dal Presidente della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale -, che ha deciso di adottare un indirizzo politico-programmatico comune a difesa e rilancio delle linee Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile, richiedendo alla Regione e al Gestore del Servizio l’adozione immediata delle necessarie soluzioni volte all’eliminazione delle criticità denunciate dall’Utenza in ottemperanza a quanto previsto da vigente Contratto di Servizio del 08.05.2009 siglato tra Trenitalia Spa e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;

CHIEDE

al Presidente della Giunta Regionale dott. Renzo Tondo e all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto dott. Riccardo Riccardi, di farsi carico verso Trenitalia Spa di avviare un percorso che verifichi in tempi brevi l’adozione delle soluzioni necessarie a soddisfare i bisogni e le esigenze dell’Utenza pendolare e non, con particolare riferimento al miglioramento degli standard qualitativi del servizio offerto mediante una riqualificazione delle linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile al fine di un rilancio delle stesse in un’ottica di sviluppo economico e turistico sostenibile.
In particolare si chiede la risoluzione - in tempi brevi - delle seguenti criticità :
1) riapertura del servizio di biglietteria della Stazione di Gemona del Friuli, ovvero la sostituzione dell’attuale obsoleta emettitrice automatica mediante l’implementazione di almeno numero due biglietterie self-service di nuova generazione (touch screen) che permettano l’emissione di tutti i titoli di viaggio e l’accesso gratuito ad un servizio di informazioni on line;

2) l’abolizione dell’obbligatorietà della tariffa integrata Saf-Trenitalia lungo la linea Udine-Tarvisio per coloro che utilizzano solo il vettore ferroviario, ovvero uniformare le tariffe in vigore in maniera da eliminare la disparità di trattamento esistente;

3) la riattivazione di un servizio ferroviario internazionale con fermata a Gemona e il potenziamento del servizio ferroviario nelle fasce mattutine e serali nonché durante le giornate festive da e verso il capoluogo Udine, incentivando inoltre iniziative rivolte alla promozione turistica del territorio quali Treno+Bici o l’organizzazione di gite con treni storici;
AUSPICA

che per la valutazione dei servizi ferroviari resi ed il miglioramento qualitativo dell’offerta degli stessi servizi, venga avviato un tavolo di lavoro permanente tra Regione, Trenitalia Spa, Amministrazioni locali e l’Utenza (rappresentata dal Comitato Pendolari), come previsto dal’Art. 15 comma 7 del Contratto di Servizio di data 08.05.2009, sui possibili sviluppi di riqualificazione della tratta ferroviaria in esame affinché vengano analizzate di volta in volta le criticità e la loro possibile soluzione.

Il presente Ordine del Giorno verrà inviato:
- al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia;
- alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia;
- all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto dott. Riccardo Riccardi;
- al Comitato Tecnico di Gestione del Contratto come previsto dall’Art. 9 del Contratto di Servizio del 08.05.2009 tra Regione Friuli Venezia Giulia e Trenitalia Spa c/o Direzione Centrale Mobilità Energie e Infrastrutture di Trasporto;
- alla Direzione Nazionale Trenitalia Spa;
- alla Direzione Regionale Trenitalia Spa;
- a tutti i Comuni interessati alla linea Udine-Tarvisio (Udine, Tricesimo, Tarcento, Artegna, Venzone, Moggio Udinese, Resiutta, Chiusaforte, Dogna, Pontebba, Malborghetto, Tarvisio);
- a tutti i Comuni interessati alla linea Gemona- Sacile (Osoppo, Forgaria, Pinzano, Maniago, Aviano, Sacile)


SINDACO: Da facoltà di parola al consigliere Palese.

CONS. PALESE: Illustra brevemente l’odg. (All.1)

CONS. VENTURINI: Il nostro gruppo è assolutamente favorevole allo sviluppo di mobilità alternative al trasporto su gomma e per questo che riteniamo di appoggiare questo odg. Nel contempo siamo assolutamente favorevoli, anche a nuovi sistemi di trasporto e di mobilità quali il treno e la bicicletta, come peraltro nella mozione viene sollecitato. Per questo sosteniamo la mozione e nel contempo però chiediamo a questa Amministrazione di farsi parte diligente e di dotare questa città in tempi rapidi di un sistema ciclabile degno di questo nome.

CONS. PATAT MARIOLINA: Del problema legato ai trasporti, alla biglietteria, ci siamo occupati anche noi, e anch’io personalmente ho seguito la vicenda; il comitato dei pendolari ha svolto un lavoro egregio e penso che debba essere per questo riconosciuto l’impegno che è stato messo. Evidentemente anche noi sosteniamo le richieste: Gemona deve avere una stazione funzionante ma anche un servizio di treni il più possibile efficace ed efficiente. È evidente che con la razionalizzazione il servizio viene tagliato anche perché l’utenza, effettivamente, non è tantissima, quindi plaudo all’odg del cons. Palese che ha veramente puntualizzato in maniera dettagliata tutti gli aspetti critici del problema. Quello che dal nostro punto di vista potrebbe essere aggiunto è un controllo periodico di un delegato da parte di questo C.C. il quale verifichi l’iter, l’andamento, se le richieste sono state accolte, se non sono state accolte e ogni 6 mesi riferisca al C.C. a che punto è la situazione: è un problema importante del quale vogliamo essere informati.

SINDACO. Ritengo che abbiamo già un cons. delegato così attento e quindi sia superfluo aggiungere questo.

CONS. DOROTEA: Personalmente, come il mio gruppo condivido e ritengo importante questo intervento e quindi il Sindaco o chi per lui si faccia parte attiva nei confronti della Regione. Mi sorprende la dicotomia che ha però questa maggioranza nel senso che giustamente pone anche un problema economico della tariffa differenziata per cui ci sono € 7,00 in più mensili, 25 centesimi al giorno, grosso modo il 16%; ora noi riteniamo che sia giusto tentare di andare incontro anche se sembrano pochi soldi, ai nostri concittadini e quindi di attivarsi anche in questa direzione. È legittimo che il cittadino paghi il giusto ma quello che vale per il treno vale anche per gli altri servizi: che esista un elemento di differenziazione per cui si paghi una tariffa equa e anche differenziata rispetto al reddito. Credo che un’Amministrazione dovrebbe fare in modo che i suoi concittadini risparmino il più possibile su tutti i servizi e questo sulla base del reddito.

CONS. PALESE: Vorrei tranquillizzare la collega Patat Mariolina sul fatto della partecipazione. Io riterrei opportuno che la Conferenza dei Sindaci si faccia parte diligente nel valutare, nel vigilare e nel portare progetti, iniziative o, comunque, critiche costruttive a Trenitalia e alla Regione: proprio per questo è stata formata una mini commissione dove tra l’altro Gemona è presente e questo rientra anche nella logica indicata dall’assessore Riccardi nell’ultima riunione, dove più gruppi organizzati hanno contatti con la direzione di Trenitalia e con la direzione dei trasporti regionali. Per quanto riguarda invece i € 7,00 forse mi sono spiegato male: non è che i cittadini gemonesi debbono obbligatoriamente pagarli. I € 7,00, derivano da un iniqua tariffazione applicata alla fascia di Gemona, quindi i € 7,00 devono essere eliminati dalla tariffa mediante un adeguamento delle fasce chilometriche ferroviarie; non è possibile che Gemona sia distante 28 km da Udine e paghi € 7,00 in più rispetto al cittadino di Codroipo che a parità di distanza paga invece € 7,00 di meno. Tutto ciò nasce appunto dal fatto che le tariffe vengono calcolate sulle tavole polimetriche della SAF che prevedono delle relazioni stradali leggermente più alte rispetto a quelle ferroviarie tutto qua.

SINDACO: Pone ai voti la proposta di delibera che viene approvato all’UNANIMITÀ di voti espressi in forma palese senza astenuti.

PER LA VERBALIZZAZIONE DELLA DISCUSSIONE

IL SEGRETARIO DIRETTORE/GENERALE IL VICE SEGRETARIO COMUNALE
dott.ssa Maria Giuditta Lanari dott.ssa Annamaria Bianchini

IL CONSIGLIO COMUNALE

SENTITA la lettura dell’ordine del giorno predisposto dal cons. Palese (Gruppo Gemon@ssieme);

AD UNANIMITA’ di voti espressi nelle forme di legge

D E L I B E R A

- di approvare l’ordine del giorno, relativo alle problematiche inerenti alle linee ferroviarie Gemona-Udine e Gemona-Sacile (All.1).






martedì 29 settembre 2009

SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE: RITARDI E DISAGI COSTITUISCONO VIOLAZIONE DEI DIRITTI. TRENITALIA CONDANNATA

Treni, risarcito il danno esistenziale: Pendolare vince la causa contro trenitalia.
Altri viaggiatori pronti a chiedere l'indennizzo
MILANO — É scritto chiaro, che più chiaro non si può: è un danno esistenziale, che provoca «grave stato di disagio oltre che fisico anche psicologico ». Treni in ritardo, vagoni sporchi e sovraffollati, riscaldamenti rotti e aria condizionata fuori servizio — insomma tutti i guai che i pendolari ben conoscono — sono infatti una «violazione delle norme che regolano l'erogazione dei servizi pubblici, ma anche, anzi soprattutto, dei diritti fondamentali della persona che ispirano la nostra Costituzione, come quelli che attengono al rispetto della personalità e alla intangibilità della dignità dei cittadini, indubbiamente mortificate, per quelli di loro che sono costretti a raggiungere col mezzo ferroviario lontani posti di lavoro, dalle inacettabili e umilianti condizioni alle quali debbono sottostare per diretta conseguenza di disservizi di vario tipo riconducibili a responsabilità del vettore».
È la sentenza del giudice di pace piacentino Luigi Cutaia, depositata il 30 dicembre, con la quale il pendolare Umberto Fantigrossi, che aveva promosso la causa all'inizio del 2008, si è visto riconoscere 1.000 euro di risarcimento, mentre Trenitalia dovrà sborsarne anche altri 1.500 per le spese processuali. «Abbiamo fissato questo principio, è una bella soddisfazione », dice Fantigrossi che si è affidato alla difesa dell'avvocato Maria Paola Canepari, una sua collega. Fantigrossi stesso — studio a Piacenza e a Milano, lezioni all'università Cattaneo di Castellanza — è infatti un legale esperto in diritto amministrativo, con particolare attenzione alle questioni ambientali, urbanistiche, sanitarie. Sarà per questo, e per i vent'anni che ha passato sulla Piacenza- Milano, che — in accordo con il comitato pendolari di cui sarà difensore — ha fatto da apripista: perché ora, vinta questa causa, almeno altri cinque viaggiatori sono pronti ad aprirne altrettante a Piacenza (compreso Ettore Fittavolini, il presidente dell'Associazione dei viaggiatori), e chissà quanti potrebbero imitarli in Lombardia (350 mila utenti) e nell'intero Paese.
Trenitalia preparerà un ricorso in Cassazione? «Non lo temiamo — sottolinea Fantigrossi —. La sentenza è molto forte, appunto perché sottolinea che i disservizi vanno a incidere su valori protetti dalla Carta costituzionale». Non è tutto: «Per la prima volta è stato riconosciuto a un viaggiatore il risarcimento non per un singolo episodio di ritardo (come avviene ad esempio per il bonus), ma per il mancato rispetto degli standard di qualità e pulizia». Secondo la difesa di Trenitalia, solo la Regione — titolare del contratto di servizio — sarebbe stata autorizzata a reclamare quello standard, appunto definito nell'intesa: «Siamo riusciti a ribaltare questa logica, sostenendo che il diritto a essere trasportati e quello alla qualità del viaggio si integrano». Avvocato Fantigrossi, c'è un viaggio terribile dietro la decisione di intentare questa causa, un episodio preciso? «No, non uno. È la quotidianità del disagio che stanca. La sera, da Milano a Lodi, per fare un solo esempio, si sta in piedi: è una certezza matematica».
(Articolo di Laura Guardini - Corriere della Sera del 07 gennaio 2009)

lunedì 28 settembre 2009

Fs/ Corte conti: Azzerare disagi passeggeri, più treni pendolari

Roma: Agosto 2009 (Fonte Apcom) - Le Ferrovie dello Stato devono fare "uno sforzo" per migliorare il servizio di trasporto passeggeri, azzerando o almeno riducendo i disagi a bordo (soprattutto sui treni regionali) e aumentando la frequenza dei treni per i pendolari. Lo afferma la Corte dei conti nella relazione sulla gestione finanziaria delle Fs nel 2007-2008. "È stata evidenziata la necessità - sottolinea la Corte - che il gruppo, e per esso segnatamente Trenitalia, produca uno sforzo, gravoso e difficile da realizzare nel contesto di una situazione finanziaria difficile come quella evidenziata, per assicurare in tempi non più procrastinabili un servizio di trasporto passeggeri a livello regionale (ma anche, seppur meno avvertito, a livello di tratte a media-lunga percorrenza) accettabile in termini di soddisfazione dell'utenza sia a bordo treno, con l'azzeramento o almeno una forte attenuazione dei disagi che hanno finora caratterizzato il servizio universale, sia con una maggiore frequenza dei treni destinati al trasporto dei cosiddetti 'pendolari', penalizzato, oltre che dalla cronica insufficienza di risorse finanziarie, che non ha consentito un adeguato rinnovo del materiale rotabile, da una scarsa efficienza dei servizi di bordo, spesso apparsi inadeguati alle esigenze degli utenti-clienti". In questo contesto, aggiunge la magistratura contabile, "un contributo al miglioramento dei servizi universali potrebbe essere assicurato, oltre che da un adeguamento dei corrispettivi, sensibilmente inferiori a quelli erogati alle analoghe imprese di trasporto di altri paesi europei (Francia e Germania), e da un allungamento della durata dei contratti di servizio che, indipendentemente dalle modalità di affidamento (diretto o di tipo concorsuale), appare un elemento indispensabile per qualunque operatore che disponga di risorse da investire con la ragionevole certezza di un ritorno in termini di redditività".

venerdì 11 settembre 2009

Giovedì 17 settembre Consiglio Comunale a Gemona sulle problematiche dei Pendolari

Il prossimo Consiglio Comunale di Gemona del Friuli, convocato dal Sindaco Paolo Urbani per giovedì 17 settembre ore 18.30, sarà chiamato a discutere un Ordine del Giorno relativo alle problematiche delle tratte ferroviarie Udine – Tarvisio e Gemona – Sacile.
Un’identica iniziativa è già stata votata all’unanimità dei consensi dai Consigli Comunali di Forgaria nel Friuli e Pinzano, nonché è già stata oggetto di trattazione della Conferenza dei Sindaci del Gemonese – Canal del Ferro – Val Canale.
Vista l’importanza dei temi che verranno trattati (biglietteria di Gemona, abolizione della tariffa integrata Trenitalia – Saf, potenziamento del servizio e condivisione degli orari dei treni), Vi invitiamo a partecipare numerosi.
Solo con una massiccia partecipazione cittadina e con il contributo di tutti si potrà continuare a mantenere alta la sensibilizzazione sociale in ordine alle nostre problematiche, le quali rivestono un interesse generale e che riguardano il fondamentale diritto di mobilità e spostamento garantito al cittadino.
Giovedì 17 settembre 2009 ore 18.30 - Sala del Consiglio Comunale di Gemona (Palazzo Boton)

giovedì 10 settembre 2009

Prove di dialogo tra Pendolari, Regione e Trenitalia

Mercoledì 9 settembre si è tenuta presso la sede di Udine della Regione una riunione avente ad oggetto le problematiche del servizio ferroviario regionale.
Alla riunione erano presenti l’Assessore Regionale Riccardo Riccardi, il nuovo Direttore Regionale di Trenitalia Mario Pettenella, una delegazione del Comitato Pendolari Gemona-Udine rappresentata dal portavoce Giorgio Picco, il consigliere delegato ai trasporti del Comune di Gemona Andrea Palese e alcuni pendolari del Comitato Spontaneo F.V.G. rappresentati dalla coordinatrice Cristina Sartor.
La riunione è stata l’occasione per gettare le basi di un percorso di lavoro comune: in particolare il Direttore di Trenitalia e l’Assessore Riccardi hanno illustrato alcuni aspetti del recente contratto di servizio sottoscritto lo scorso 8 maggio.
L’Assessore ha spiegato quale ruolo si è voluto attribuire all’Utenza, la quale in base all’Art. 15 del predetto contratto sarà chiamata a fornire il suo contributo per la valutazione del servizio e il miglioramento qualitativo dell’offerta. A tal fine entro ottobre verrà pubblicata la Carta dei Servizi 2009, la quale prevederà un indirizzo mail dedicato all’Utenza.
Si è data conferma dell’investimento di 103 milioni di Euro (74 della Regione e 29 di Trenitalia), finalizzato al rinnovo del parco rotabile entro la fine del 2011 e in particolare la messa in esercizio di 8 nuovi treni leggeri che sostituiranno i vetusti Ale 801, nonché l’avvio dei controlli volti a verificare il rispetto degli standard qualitativi del servizio relativi alla puntualità, pulizia e confort.
Il Direttore Pettenella a fronte dell’entrata in vigore del cd macchinista unico ha ricordato che da settembre i capitreno ritorneranno a svolgere servizio di controlleria e assistenza a bordo treno.
Di contro il Comitato Pendolari Gemona – Udine, tramite il portavoce Giorgio Picco ha sollecitato Trenitalia e Regione a trovare una rapida soluzione alle criticità presenti e già note, con particolare riferimento alla questione della biglietteria di Gemona, che determina la difficoltà di accesso ai titoli di viaggio da parte dell’Utenza e di fatto disincentiva l’utilizzo del mezzo ferroviario a favore di quello su gomma privato; il Comitato ha inoltre rinnovato la richiesta, già peraltro fatta per iscritto nello scorso mese di agosto, di concordare in comune le modifiche degli orari dei treni.
I rappresentanti del Comitato Gemona – Udine hanno inoltre sottolineato che tale è l’unico gruppo di pendolari attualmente organizzato a livello regionale, attivo grazie a un dettagliato blog e un indirizzo di mail dedicato, costituito formalmente nella forma del Comitato, forte di oltre 2.000 sottoscrizioni che garantiscono una forte rappresentatività dell’Utenza lungo la linea Pontebbana.
Il Direttore Pettenella, preso atto della problematica della biglietteria, si è impegnato a far installare a Gemona una biglietteria self service di nuova generazione, al momento tuttavia non disponibile presso la Divisione Regionale, nonché verificare le modalità più opportune per un miglioramento globale del servizio di emissione dei titoli di viaggio tramite i punti vendita convenzionati fuori stazione.
Il Consigliere Andrea Palese da parte sua, anche in considerazione del particolare periodo di crisi economica, ha chiesto all’Assessore Riccardi di trovare un’immediata soluzione alla annosa questione della tariffazione integrata Saf, visto l’iniquo trattamento riservato all’utenza gemonse, che a parità di servizio offerto è soggetta ad un sopraprezzo pari a circa 78 euro annui.
Il Consigliere ha inoltre dichiarato che la questione sarà presentata come Ordine del Giorno nel prossimo Consiglio Comunale di Gemona.
Tale problema affligge l’Utenza di Gemona ormai dal 1995 e nonostante tutte le denunce svolte dai Pendolari mai nessuno ha voluto fare veramente chiarezza sul tema. Si è rilevato che il problema potrebbe essere risolto con il semplice adeguamento delle attuali fasce kilometriche stradali Saf con quelle ferroviarie Trenitalia.
La riunione si è conclusa con il rinvio dei lavori alla prossima seduta fissata per ottobre, che verrà convocata per condividere le modifiche degli orari dei treni.
Gli obiettivi dichiarati da Regione e Trenitalia appaiono molto ambiziosi in considerazione delle criticità esistenti; il coinvolgimento dell’utenza pendolare appare tuttavia già un primo significativo passo avanti rispetto al passato che fa sperare in una gestione innovativa del servizio ferroviario regionale, mediante la condivisione tra tutte le parti interessate di progetti, iniziative e piani di lavoro.Il Comitato continuerà a contribuire con senso di responsabilità al processo di rinnovamento in corso e appoggerà fattivamente ogni iniziativa volta a condividere le scelte per un miglioramento del servizio nonché, monitorerà l’operato del Gestore e della Regione, verificando il puntuale adempimento dei progetti.
Comitato Pendolari Gemona - Udine

lunedì 3 agosto 2009

Questa mattina è nato Stefano Picco, nuovo membro del Comitato Pendolari Gemona - Udine. Congratulazioni ed auguri alla neo mamma e al neo papà Giorgio.
Lo Staff di segreteria del Comitato Pendolari

venerdì 31 luglio 2009

Suggerimenti per le modifiche degli orari

A seguito dei recenti contatti intercorsi tra il Comitato Pendolari ed alcuni funzionari di Trenitalia, si comunica che si prospetta la possibilità di una partecipazione attiva dell’utenza in ordine alla stesura dei nuovi orari dei treni (i quali entreranno in vigore a dicembre 2009).
Le osservazioni e le proposte dovranno essere presentate al competente ufficio della Regione ed a Trenitalia entro il 10 agosto prossimo. Le richieste di modifica di orario dovrebbero tener conto solo dei collegamenti attualmente in servizio e non potranno riguardare nuove corse, tuttavia sarà nostra cura segnalare e proporre l’introduzione anche di nuovi collegamenti al fine del miglioramento del servizio lungo la tratta Udine - Tarvisio.
A tal fine, Vi invitiamo a comunicarci e segnalarci le vostre proposte da portare all’attenzione del Gestore, le quali potranno essere inviate al seguente indirizzo mail: comitatopendolarigemonaudine@gmail.com
Considerate le segnalazioni sino ad oggi pervenute, vi indichiamo di seguito alcune proposte di modifica agli attuali orari:
PARTENZE DA GEMONA VERSO UDINE (giorni feriali)
- Treno n. 6031 delle ore 7.28: si chiederà un miglioramento del servizio relativamente alla pulizia dei convogli attualmente in esercizio, considerato che il collegamento viene servito attraverso un vetusto treno modello Ale 801
- Treno n. 33703 delle ore 8.51: si chiederà di anticiparlo alle ore 8.15 – 8.20 con arrivo previsto a Udine alle ore 8.45 – 8.50
Si segnalerà inoltre che nella fascia 9.00//13.00 non vi alcun servizio su ferro che collega Gemona a Udine: si solleciterà pertanto la reintroduzione del treno delle ore 11.20 con arrivo a Udine alle ore 11.50 circa. Attualmente la fascia in questione risulta coperta solo da autocorse Saf, le quali impiegano quasi un’ora per coprire la distanza della tratta, disincentivando di fatto l’utilizzo del servizio pubblico.

PARTENZE DA UDINE PER GEMONA (giorni feriali)
- Treno n. 5978 delle ore 17.00: si chiederà di posticiparlo alle ore 17.10/17.15
- Treno n. 21012 delle ore 17.45 e Treno n. 5998 delle ore 18.15: si chiederà di confermarli per tutto il periodo dell’anno;
- Treno n. 2862 delle ore 18.47: si chiederà di posticiparlo in maniera tale da permettere la coincidenza con il treno proveniente da Venezia;
- Treno n. 5990 delle ore 20.00: dovrà garantire tutte le coincidenze da e per Venezia e da e per Trieste in considerazione che allo stato risulta l’ultimo collegamento della giornata;
Si segnalerà inoltre che nella fascia 8.00//12.00 non vi alcun servizio su ferro che collega Udine a Gemona: si solleciterà pertanto la reintroduzione di un collegamento che copra tale fascia.
Si chiederà inoltre la reintroduzione della fermata a Gemona del treno EN Allegro Don Giovanni n. 236 delle ore 21.05 da Venezia (con arrivo a Gemona alle ore 23.20 circa). Tale permetterebbe il collegamento con Venezia anche in fascia serale.
Resta inteso che tutte le eventuali modifiche d’orario dovranno essere coordinate con i collegamenti bus previsti dal servizio integrato Saf in maniera da garantire tutte le coincidenze.
Il Comitato in un’ottica di collaborazione partecipativa, come previsto dallo stesso contratto di servizio - sottoscritto nel maggio scorso da Regione e Trenitalia -, continuerà a lavorare per proporre agli Enti competenti le soluzioni più idonee a soddisfare le esigenze dell’Utenza al fine del miglioramento degli standard qualitativi del servizio offerto lungo la tratta Udine – Tarvisio.
Vi invitiamo inltre a segnalarci tutti i disservizi legati al servizio passeggeri lungo la linea Udine – Tarvisio con particolar riguardo al servizio di biglietteria (guasti, orari punti vendita, ecc), alla carenza di comunicazioni e informazioni in stazione o a bordo treno, ecc.
Grazie per la vostra collaborazione

venerdì 17 luglio 2009

Martedì 21 luglio Conferenza dei Sindaci

In attesa del maxi incontro pubblico previsto per la fine dell’estate, già questo martedì nella sede della Comunità Montana del Gemonese 22 sindaci si riuniranno, invitati dal presidente della Comunità, Ivo Del Negro, per mettere i ferri in acqua relativamente alle problematiche del servizio passeggeri lungo le linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile. «Questo incontro – fa sapere Andrea Palese, consigliere comunale delegato alle politiche e iniziative dei trasporti – ha lo scopo di esaminare congiuntamente le problematiche inerenti il servizio ferroviario lungo le due linee con particolare riferimento alle criticità relative ai servizi di biglietteria lungo le intere tratte nonché l’obbligatorietà della tariffazione integrata Trenitalia-Saf». All’incontro sono stati invitati i 16 primi cittadini di Artegna, Bordano, Chiusaforte, Dogna, Forgaria, Gemona, Malborghetto, Moggio Udinese, Montenars, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis e Venzone, nonché 8 sindaci di altrettanti comuni interessati dal servizio ovvero Buja, Magnano in Riviera, Osoppo, Reana del Rojale, Tarcento, Tolmezzo, Tricesimo e Udine. Insomma, si fa sul serio: «La riunione – dichiara Palese – servirà a gettare le basi per la costituzione di un tavolo di lavoro tra enti competenti in un’ottica di riqualificazione del servizio su entrambe le tratte». A chiederlo forte e chiaro, stavolta, non è più un gruppo sparuto di fruitori del servizio ferroviario, ma ben duemila e più pendolari (Articolo di Maura Delle Case - Messaggero Veneto del 17 luglio 2009)

mercoledì 1 luglio 2009

COMUNICATO STAMPA: 2.016 firme per chiedere il rilancio della linea Udine - Tarvisio

Il Comitato Pendolari Gemona - Udine, a seguito della riunione del 30.06.2009, comunica che il 24 giugno scorso si è conclusa la petizione popolare promossa per richiedere alla Direzione di Trenitalia Spa e alla Regione la riapertura del servizio di biglietteria della Stazione di Gemona, nonché l'abolizione dell'obbligatorietà della tariffa integrata Saf, oltre al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi lungo la linea ferroviaria Udine - Tarvisio.
A tal fine si rende noto che la campagna si è conclusa con la raccolta di ben 2.016 sottoscrizioni, effettuata nell'ultimo mese a bordo treno, in Stazione e presso vari esercizi commerciali di Gemona, Bordano, Venzone, Artegna e Tarcento.
Il risultato ottenuto va oltre ogni più rosea aspettativa: con grande soddisfazione si è constatato il grande interesse riscontrato nell'utenza e nella cittadinanza verso le problematiche dei pendolari e più in generale verso il servizio passeggeri della linea Udine – Tarvisio
Il Comitato Pendolari, avendo come obiettivo il miglioramento del servizio sulla linea Pontebbana, intende farsi portatore delle problematiche dell'utenza dinanzi a Trenitalia spa e alle Amministrazioni Competenti, rappresentando le istanze degli utenti - viaggiatori, pendolari e non, proponendo l’accoglimento delle ragioni dell’utenza dell'intera linea da Tarvsio a Udine.
Si ribadisce che le decisioni - unilaterali e senza preavviso - attuate da Trenitalia spa, e di fatto avvallate dalla Regione, relative alla chiusura del servizio di biglietteria di Gemona, nonché alla sospensione provvisoria del servizio ferroviario passeggeri lungo la tratta Gemona – Sacile, costituiscono l'ennesima dimostrazione della politica attuata da Trenitalia, la quale opera secondo un'ottica di mero profitto, senza curarsi della qualità dei servizi offerti e delle necessità del territorio, creando di fatto una situazione di isolamento dell'intero Alto Friuli rispetto al resto della Regione.
La chiusura della biglietteria di Gemona, giustificata dalla scarsa movimentazione passeggeri, rappresenta l'esempio tipico dell' inadeguatezza di questa politica, basata unicamente sui tagli e non sugli investimenti in un'ottica di sviluppo, causando di fatto un forte disincentivo all’utilizzo del servizio ferroviario a vantaggio del trasporto “su gomma”.
Trenitalia, nonostante l'allocazione strategica della linea Pontebbana, la quale funge da cerniera di collegamento con la vicina Austria - sta attuando in Alto Friuli una vera e propria politica di smantellamento del servizio ferroviario, iniziata con la soppressione delle fermate dei treni internazionali, proseguita poi con la chiusura della biglietteria di Gemona; ora si prospetta anche la soppressione graduale di altri servizi, tra cui quella del dirigente di movimento, che si vuole sostituire con il servizio di telecontrollo di Mestre.
La soppressione del predetto servizio di biglietteria risulta un atto penalizzante, non solo per Gemona ma per tutto il gemonese, verificato il vasto bacino d'utenza interessato e tenuto conto che l'attuale biglietteria self service risulta inadeguata e limitata rispetto alle necessità dell'utenza, che ora si vede costretta a recarsi ad Udine o a Tarvisio per richiedere il medesimo servizio.
Il Comitato convocherà un incontro pubblico con la Direzione Regionale Trenitalia, l'Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi e con tutti i Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea Udine – Tarvisio, al fine di costituire un tavolo di lavoro permanente per discutere e ricercare in comune le adeguate soluzioni alle problematiche esistenti, nonché chiedere con forza un impegno finanziario volto al potenziamento del servizio passeggeri mediante investimenti mirati.
In tale sede i rappresentanti del Comitato consegneranno all'Assessore Riccardi e alla Direzione Regionale di Trenitalia la petizione popolare con le 2.016 firme raccolte, rivendicando quel ruolo di partecipazione nella verifica del servizio quotidiano, il quale trova la sua fonte nello stesso contratto di servizio sottoscritto l’8 maggio scorso tra Trenitalia e la Regione.
Il Comitato si appella inoltre a tutti i Sindaci dei Comuni interessati, in un'ottica di fattiva collaborazione, affinché si impegnino ad adottare una linea politica comune volta al rilancio dell’intera linea Pontebbana, mediante il progetto di una metropolitana leggera volta a permettere un rapido collegamento tra le varie località, favorendo un sistema di trasporto pubblico a basso impatto ambientale.
La riunione si è conclusa con l’elezione di Giorgio Picco, quale nuovo portavoce del Comitato, il quale succede ad Andrea Palese.
Il Comitato ringrazia il dott. Andrea Palese per tutta l’attività svolta e per l'impegno profuso in questi anni, augurandogli un buon lavoro in ordine all'importante incarico istituzionale che è stato recentemente chiamato a svolgere.
Il nuovo portavoce sarà affiancato da uno Staff di Segreteria composto rispettivamente da Giusy Gubiani, Michele Londero, Giulia Mardero e Vanessa Lepore.

lunedì 29 giugno 2009

Riunione Comitato Pendolari

Martedì 30 giugno alle 21 presso il Bar Al Feralut di Gemona si riunirà in Assemblea il Comitato Pendolari Gemona – Udine.
All'ordine del giorno della riunione ci saranno l’esito finale della campagna raccolta firme volta alla richiesta di riapertura del servizio di biglietteria di Gemona, la discussione sulle iniziative future da intraprendere con particolare riferimento alla convocazione di una Conferenza Pubblica sulle problematiche della linea ferroviaria Udine – Tarvisio e la nomina del nuovo portavoce del Comitato e della struttura di segreteria.

mercoledì 17 giugno 2009

Il Comitato Pendolari: storia di una battaglia lunga 10 anni

E' lunga 10 anni la battaglia dei Pendolari della tratta ferroviaria Udine - Tarvisio. Ecco le principali tappe che hanno portato i Pendoalri ad organizzarsi, costituendosi in Comitato:

- 1999: si forma un primo gruppo di utenti, tra cui Marco Venturini e Adriano Venchiarutti che si fanno portavoci delle perplessità dei Pendolari Gemonesi in ordine all'applicazione obbligatoria della tariffa integrata Saf per i fruitori del mero vettore ferroviario;

- 2003/2004 si costituisce - in maniera più articolata ed organizzata - un secondo gruppo di pendolari, tra cui Alessandro Pischiutti, Donatella Cocconi e Antonella Tempesti, che si fanno portatori delle ragioni e dei problemi dell'utenza pendolare. Il gruppo raccoglie per la prima volta a bordo treno e in Stazione una petizione di firme, volta a chiedere all'Assessore ai Trasporti Regionale e a Trenitalia l'abrogazione dell'obbligatorietà della tariffa integrata Saf per gli utenti che usufruiscono del solo vettore ferroviario, nonché il miglioramento degli standard qualitativi del servizio (ritardi - e pulizia dei convogli).

- 16.02.2004: articolo Messaggro Veneto "Treni insicuri, sporchi e in ritardo" : i pendolari denuncano pubblicamente lo stato di particolare degrado del servizio, nonché l'iniquità del sistema tariffario applicato lungo la tratta Gemona - Udine.

- 22.07.2004: Il Sindaco di Gemona, Gabriele Marini. scrive una lettera alla Regione affinchè intervenga con Trenitalia al fine di risolvere i problemi lamentati dai pendolari gemonesi.

- luglio 2004: il gruppo di pendolari scrive all'Assessore Regionale ai Trasporti, Lodovico Sonego e alla Direzione Regionale di Trenitalia Spa per richiedere un incontro.

- 10.09.2004: incontro tra Pendolari (rappresentati da Alessandro Pischiutti, Barbara Zilli, Donatella Cocconi e Marco Chiandoni) e l'Assessore Regionale ai Trasporti, Lodovico Sonego. L'incontro è servito ad approfondire i problemi del trasporto passeggeri lungo la linea Udine - Tarvisio e fare una dettaglata rassegna dei disservizi provocati da Trenitalia (ritardi, guasti al materiale rotabile, soprressione improvvisa di treni, sporcizia delle carrozze) e soprattutto sensibilizzare la Regione in rdine alla questione della tariffa integrata Saf - Trenitalia. L'Assessore prendendo atto delle problematiche si è auspicato che lo Stato provveda celermente a trasferire la competenza del trasporto ferroviario alla Regione al fine di poter apportare i necessari correttivi.

- gennaio 2005: l'Avv. Andrea Maieron su incarico del pendolare Alessandro Pischiutti si oppone ad un verbale di accertamento (contravvenzione per il mancato possesso del titolo di viaggio integrato Saf). Nell'opposizione si ribadisce la legittimità della tariffa ordnaria lungo la tratta Gemona - Udine e si contesta a Trenitalia l'iniquità della tariffazione integrata Saf.

- 11.02.2005: lettera del Direttore Trenitalia all'Avv Andrea Maieron: Trenitalia respinge l'opposizione a verbale e ribadisce la legitimità del sistema di tariffazione integrata Saf. La multa tuttava non verrà mai pagata e il procedimento non avrà alcun seguito.

- 20 maggio 2005: il pendolare Andrea Palese provvede ad inoltrare un esposto - denuncia rispettivamente all'Amministratore Delegato di Trenitalia Spa, dott. Roberto Testore, al Direttore Regionale di Trenitalia, dott. Vittorio Nicolini, all'Assessore Regionale ai Trasporti, dott. Lodovico Sonego, al Sindaco di Gemona del Friuli, Sig. Gabriele Marini e al Codacons del FVG. Unitamente all'esposto, Andrea Palese, trasmette una petizione di n. 92 sottoscrizioni raccolte a bordo treno a sostegno dela richiesta di abrogazione della tariffa integrata Saf.

- 10.06.2005: articolo Messaggero Veneto: Andrea Palese rende pubblico l'esposto-denuncia e la petizione di firme raccolte ed inviate agli Organi Competenti.

- 28.07.2005: Il Direttore Regionale di Trenitalia, dott. Vittorio Nicolini, risponde all'esposto inoltrato da Palese Andrea, e riconosce espressamente il problema della tariffa integrata Saf. In particolare si legge che Trentalia "è consapevole delle problematiche emerse rispetto ad una parte della propria clientela e sta valutando quali possibili iniziative adottare per venire incontro alle richieste di coloro che sulla linea Udine - Tarvisio - sulla tratta a sud di Carnia utilizzano il solo mezzo ferroviario".

- 08.08.2005: opposizione a verbale di accerttamento inoltrato da Andrea Palese a Trenitalia. Andrea Palese si oppone a una contravvenzione notificatogli dagli addetti di controlleria, richiamandosi al precedente esposto del maggio 2005.

- 30.08.2005: lettera del Direttore Regionale Trenitalia, dott. Vittorio Nicolini. Trenitalia comunica ad Andrea Palese l'annullamento del verbale di accertamento opposto con il reclamo dd 08.08.2005, senza aggiungere ulteriori motivazioni.

- si susseguano dall'agosto 2006 al marzo 2008 una serie di contestazioni, tra Pendolari e addetti di controlleria Trenitalia. Gli accertamenti di Trenitalia si basano sul possesso da parte dei pendolari di abbonamenti a fascia ordinaria (km 30), anziché di abbonamenti a tariffa integrata Saf. Tutte le opposizioni a verbale effettuate dai vari pendolari non hanno esito positivo: Trenitalia, pur rigettando i ricorsi, non procede tuttavia all'incasso delle contravvenzioni. Si rileva altresì che Trenitalia in alcuni casi, non provvede neanche a notificare le contravvenzioni elevate agli asseriti trasgressori (i pendolari Andrea Palese e Michele Londero nonostante la redazione di alcuni verbali di accertamento a loro carico, non riceveranno mai la notifica della contravvenzione ...).

- gennaio 2008: si forma un gruppo di lavoro, costituito da Andrea Palese, Michele Londero e Michele Marmai, che da vita all'attuale Comitato Pendolari Gemona - Udine. Il gruppo coinvolgendo anche altri pendolari si confronta più volte con la Direzione Regionale di Trenitalia, richiedendo un miglioramento degli standard qualitativi del servizio, nonchè ribadendo la necessità di apportare una modifica al sistema di tariffazione vigente. L'attività del gruppo è in particolare rivolta ad opporre tutte le contravvenzioni che gli addetti di controlleria Trenitalia elevano ai pendolari in possesso di biglietti non a tariffa integrata Saf. A tal fine si rileva che nessuna contravvenzione è mai stata pagata dai Pendolari.

- 10.04.2008: incontro tra Pendolari (rappresentati da Andrea Palese, Michele Londero e Michele Marmai) e Direttrice Regionale di Trenitalia, Ing. Maria Giaconia. I pendolari espongono alla Direttrice le problematiche già sollevate e chiedono con forza un intervento volto all'abolizione dell'obbligatorietà della tariffa integrata Saf. La Direttrice di Trenitalia si fa carico di portare alla Direzione Nazionale i problemi dei pendolari.

- 11.04.2008: articolo Messaggero Veneto "A Roma le richieste dei pendolari". La stampa locale riporta l'esito dell'incontro tra Pendolari e Direzione Trenitalia.

- 17.04.2008: i pendolari Andrea Palese, Michele Londero, Michele Marmai e Giusy Gubiani inviano una formale diffida a Trenitalia e a Saf Autoservizi Spa in ordine alla notifica di verbali di accertamento // contravvenzioni basate sull'obligatorietà della tariffa integrata Saf.

- 23.04.2008: Saf Autoservizi Spa, con lettera dell'Ammiistratore Delelgato, rag Silvano Barbiero, riscontra le lettere di diffida inviate da Andrea Palese, Michele Londero, Michele Marmai, Giusy Gubiani in ordine alla questione della tariffa integrata. Saf nella sua risposta ribadisce la legittimità dell'integrazione tariffaria e giustifica il maggior costo del biglietto con una maggior qualità del servizio offerta alla clientela, saf in particolare ribadisce che "nello specifico caso non si è adottato un incremento di tariffa in senso stretto, bensì si è fatto riferimento al quadro tariffario ed alle polimetriche in vigore per il sistema su gomma, in quanto lo stesso opera in regime di contratto di servizio pubblico con la Provincia di Udine e discende dagli obblighi posti a base della gara esperita per l'affidamento del servizio. Peraltro la questione è stata a suo tempo sottoposta alla Direzione Centrale Pianificazione Territoriale Energia Mobilità e Infrastrutture di Trasporto della Regione Friuli V.G. la quale con nota n. 16735 del 08.11.2006 e con nota n. 18026 dd 23.11.2006 ha dichiarato la condivisione dei contenuti dell'accordo Saf - Trenitalia per la citata integrazione tariffaria"

- 23.05.2008: lettera della Direzione Regionale Trenitalia. La Direttrice Regionale, Ing. Maria Giaconia, comunica ad Andrea Palese, Michele Marmai, Michele Londero che si farà carico di continuare a sensibilizzare la struttura centrale preposta in ordine alla questione della tariffa integrata Saf - Trenitalia.

- 13.12.2008: articolo Gazzettino Veneto "Pendolari sempre più arrabbiati nei riguardi di Trenitalia". Si denuncia a mezzo stampa alcuni disservizi verificatisi lungo la linea Udine- Tarvisio (soppressione senza motivazione di alcuni convogli).

- 08.05.2009: Regione FVG nella persona dell'Assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi e Trenitalia firmano il nuovo contratto di servizio. L'accordo prevede la soppressione del servizio di biglietteria di Gemona.

- 12.05.2009: su inziativa di Andrea Palese, Michele Londero, Michele Marmai, Giusy Gubiani, Giorgio Picco, Silvia Cossio e Lodovico Copetti viene costituito ufficialmente il Comitato Pendolari Gemona- Udine. Andrea Palese viene nominato Portavoce del Comitato. Viene creato un blog dedicato alle problematiche dei pendolari e un indirizzo mail.

- 21.05.2009: Trenitalia chiude il servizio di biglietteria a Gemona.

- 19.05.2009: Il Comitato Pendolari per spingere la Direzione Regionale Trenitalia a valutare l’opportunità di riapire la biglietteria ferroviaria di Gemona e abolire la tariffa integrata Saf per coloro che usufruiscono del solo vettore ferroviario, lancia una petizione popolare aperta a tutti i pendolari e agli utenti. La campagna di raccolta di firme, in stazione e a bordo treno, avrà una durata di una settimana, dal 25 maggio sino al 29 maggio.

- 26.05.2009: Il Sindaco di Gemona, Gabriele Marini, si appella a Trenitalia e alla Regione affinché venga garantito il servizio di biglietteria almeno part time.

- 30.05.2009: articolo Messaggero Veneto "Comitato Pendolari, raccolte mille firme in una settimana". A mezzo stampa si comunica l'esito della petizione popolare lanciata dal Comitato: 924 firme in 5 giorni. A fronte dell'interesse e del notevole risultato ottenuto il Comitato rilancia la petizione popolare promossa per chiedere agli Organi Competenti la riapertura della biglietteria della stazione di Gemona e l’abolizione dell’obbligatorietà della tariffa integrata Saf - Trenitalia per coloro che usufruiscono del solo vettore ferroviario. Viene deciso di prorogare la raccolta firme fino al 24 giugno.

- 04.06.2009: La Regione, tramite Dario Danese, Direttore Centrale Pianificazione Territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture di Trasporto, interviene sulla chiusura della biglietteria ferroviaria di Gemona. Nella nota la Regione ritiene la chiusura intempestiva e contrastante rispetto a quanto concordato nel contratto di servizio. Nella lettera, oltre a domandare dettagliate informazioni sulla situazione, la Regione ribadisce la necessità di installare in stazione una biglietteria automatica in grado di garantire la vendita diretta dei biglietti ferroviari.

- 05.06.2009: articolo Messaggero Veneto "Sospesa per tre mesi la circolazione sulla tratta ferroviaria Sacile-Gemona". A causa di lavori al binario, viene sospeso il servizio ferroviario lungo la linea Gemona - Sacile; il servizio sarà comunque garantito attraverso corse sostitutive in autobus. Il collegamento, quindi, è salvo, anche se viene meno la valenza turistica di quel percorso, proprio nella stagione estiva, ovvero quella più interessante per visitare la montagna pordenonese.

- 13.06.2009: i Sindaci di Gemona, Paolo Urbani e di Forgaria, Pierluigi Moloinaro, scrivono a Trenitalia e alla Regione per chiedere chiarienti n ordine alle soppressione dei servizi.

-19.06.2009: i Consiglieri Regionali, Enero Picco e Sandro Della Mea presentano due interrogazioni al Presidente della Giunta Regionale, Renzo Tondo e all'Assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, in ordine alla chiusura del servizio di biglietteria della Stazione di Gemona.

- il 26.06.2009 si concluderà la campagna di raccolta firme lanciata dal Comitato a sostegno della biblietteria della stazione di Gemona.

lunedì 1 giugno 2009

COMUNICATO STAMPA: 924 firme per la biglietteria di Gemona

Il Comitato Pendolari Gemona - Udine comunica che nell'ultima settimana sono state raccolte 924 sottoscrizioni a sostegno della petizione popolare volta a chiedere la riapertura della biglietteria della Stazione di Gemona e l'abolizione dell'obbligatorietà della tariffa integrata Saf - Trenitalia per coloro che usufruiscono del solo vettore ferroviario.
Visto il particolare interesse riscontrato presso l'opinione pubblica, non solo di Gemona, ed al fine di coinvolgere ulteriormente i cittadini sulla questione, il Comitato ha deciso di proseguire la campagna di raccolte firme sino al 24 giugno.
Gli interessati potranno sottoscrivere la petizione presso i seguenti locali di Gemona: Bar Al Feralut (Centro Storico), Edicola Cargnelutti Attilia (Centro Storico), Bar Monte San Simoene (Taboga), Bar Pittini, Edicola Bellina Silvia (Zona Stazione), Bar da Giulio (Centro Studi).
E’ intenzione del Comitato indire una riunione pubblica entro la fine del mese di giugno, convocando tutti gli Amministratori Locali interessati, l'Assessore Regionale ai Trasporti e la Direzione Regionale di Trenitalia, al fine di istituire un tavolo di lavoro volto a ricercare in comune le soluzioni che permettano un progressivo miglioramento della qualità del servizio lungo la linea Pontebbana.
Il Comitato intende sostenere e promuovere un sistema moderno del trasporto pubblico locale, attraverso un dialogo costruttivo e sereno con Trenitalia e tutte le Amministrazioni Competenti, al fine di favorire uno scambio continuo di informazioni utili per il miglioramento del servizio.
Il Comitato si farà portavoce degli interessi dell’utenza pendolare e non, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per il perseguimento dei propri obiettivi, chiedendo di partecipare attivamente alle decisioni inerenti le problematiche legate al servizio, come più volte auspicato dallo stesso Assessore Regionale ai Trasporti, apportando le necessarie considerazioni in base alle esigenze dell'utenza.
Visti i notevoli investimenti effettuati lungo la linea e considerato l’ampio bacino d’utenza interessato (tutto l’Alto Friuli), si ribadisce la necessità di perseguire una politica basata sugli investimenti e non sui tagli, ottimizzando il servizio attraverso una seria riqualificazione delle risorse umane e una miglior razionalizzazione delle risorse finanziarie disponibili, cercando di evitare il più possibile gli sprechi esistenti.
Da subito chiederemo a Trenitalia l’immediata sostituzione dell’attuale biglietteria self service presente in Stazione con altre di nuova generazione (touch screen), più funzionali ed accessibili, in maniera da limitare il disagio all’utenza.
Ringraziando tutti coloro che ci hanno appoggiato e ci sosteranno in futuro, comunico che è stata creata una mailing list con oltre 200 contatti, la quale permetterà di far conoscere e diffondere ogni iniziativa del Comitato, nonché consentirà agli utenti di segnalarci gli eventuali disservizi e tutti i suggerimenti utili alla causa - Info: comitatopendolarigemonaudine@gmail.com
Sito web: http://comitatopendolarigemona-udine.blogspot.com/

Andrea Palese
Portavoce Comitato Pendolari Gemona - Udine