Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 dicembre 2012

Buon 2013 Amici Pendolari !

Buon 2013 !
Quello che sta per terminare è stato un anno intenso e per salutare il 2013, ritenuto da tutti “l’anno della svolta” per il servizio ferroviario regionale, abbiamo voluto pubblicare un semplice filmato amatoriale, per riassumere quanto di buono ci ha regalato il 2012.
La presentazione dei nuovi treni Civity avvenuta lo scorso 30 ottobre a Monte San Savino (AR) e quella recente dei nuovi Vivalto rappresentano certamente i momenti più attesi dagli utenti, che dal prossimo anno potranno servirsi di questi nuovi mezzi, che faranno fare al servizio quel tanto atteso salto di qualità.
Se il rinnovamento del parco rotabile è senza dubbio l’intervento più significativo, molto importante è stato anche l’avvio del collegamento transfrontaliero Mi.Co.Tra fra Udine e Villach; servizio che per la prima volta in Regione non è stato affidato a Trenitalia, ma al binomio F.U.C.-OBB e dai dati in nostro possesso sta dando ottimi risultati.
Il completamento poi dei lavori di riqualificazione delle pensiline della stazione FS di Udine e l’arrivo delle nuove biglietterie self service, vanno ulteriormente a modernizzare il servizio, anche se per quanto concerne le biglietterie automatiche siamo ancora lontani da un servizio di qualità, vista ancora la difficoltà da parte degli utenti di un facile accesso ai titoli di viaggio (pagamenti solo con carte bancomat o carte di credito – impossibilità all’acquisto dei titoli integrati Trenitalia-Saf lungo la linea Udine-Tarvisio) .
Tanti Auguri Amici Pendolari, sperando che i 2013 sia veramente l'anno della svolta !

mercoledì 26 dicembre 2012

Babbo Natale ci ha portato i nuovi treni Vivalto !

Venerdì 22 dicembre sono stati presentati a Udine i nuovi treni Vivalto, che dal prossimo febbraio entreranno in servizio in Friuli Venezia Giulia.
Per tutti i Pendolari del FVG si tratta di un bel regalo di Natale, inaspettato, anche se a dire il vero è giunto in ritardo di 1 anno rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio.
Una breve cerimonia ha salutato l’arrivo del nuovissimo treno Vivalto alla stazione di Udine, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, dei vertici regionali di Trenitalia con il suo Direttore Maria Giaconia e di una sparuta, ma significativa rappresentanza dei Comitati Pendolari (Giorgio Picco e Andrea Palese per il Comitato Pendolari Alto Friuli e Simone Sesta per il Comitato Pendolari Spontaneo FVG).
"Il 2013 sarà l'anno del salto di qualità del Trasporto Pubblico Locale ferroviario in Friuli Venezia Giulia" ha sottolineato l'assessore Riccardi; saranno infatti complessivamente 4 i nuovi Vivalto che entreranno in servizio, di cui i primi 2 già nei primi giorni di febbraio, ha indicato il direttore FVG di Trenitalia Maria Giaconia. Il prossimo anno, ha ricordato Riccardi, oltre ai 4 Vivalto (con un impegno finanziario del Gruppo Ferrovie dello Stato pari a circa 30 milioni di euro), verranno poi messi in circolazione i 12 treni Civity acquistati dalla Regione in Spagna, grazie a risorse regionali per un totale di quasi 80 milioni di euro.
"Dal sogno ... alla realtà", hanno osservato i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari: dopo aver visto con i propri occhi i nuovi treni Civity lo scorso 30 ottobre in Toscana, ora si godono l’arrivo dei Vivalto, i quali garantiranno un servizio di qualità e moderno all’Utenza del FVG.
Il treno Vivalto, a due piani, di ultima generazione è composto da cinque carrozze per un totale di 594 posti a sedere (quattro carrozze da 126 posti a sedere ed una carrozza-semipilota con cabina di pilotaggio e 90 posti). Può viaggiare ad una velocità di 160 km/h, è climatizzato, è dotato di sistemi di informazione audio e video, dispone di prese elettriche ad ogni posto, posti riservati e toilette attrezzate anche per i clienti disabili; è dotato infine di telecamere di videosorveglianza e di attrezzature per il trasporto biciclette.
Ci sono tante questioni ancora da risolvere, soprattutto in ordine al cadenzamento orario e ai servizi di stazione, ma il rinnovamento del parco rotabile costituisce certamente il pilastro sul quale si baserà il servizio tpl del futuro. Un mutamento epocale per il servizio, che garantirà maggior affidabilità, l’aumento della velocità commerciale con la riduzione dei tempi di percorrenza e un sensibile miglioramento degli standard qualitativi.
Ora è d’obbligo però che il servizio venga utilizzato dai Cittadini: fondamentale sarà che il Gestore garantisca un’idonea manutenzione ai mezzi e che gli stessi utenti, li utilizzino al meglio, lasciandoli nelle stesse condizioni in cui li hanno trovati.
Sono stati anni di duro e intenso lavoro per tutti: un lavoro “di squadra”, dove i Pendolari hanno avuto sempre un ruolo importante.
Grazie ad un serio programma di rinnovamento e di riqualificazione del TPL, oggi vediamo i primi risultati di questa politica virtuosa, che ha puntato sul potenziamento del trasporto ferroviario, che siamo certi verrà sempre più utilizzato negli anni a venire. L'assessore Riccardi ha ricordato che in questi anni è stata “ribaltata” la qualità del servizio ferroviario in regione, "siamo l'unica Regione in Italia che, garantendo servizi di TPL senza aumenti tariffari, continua a ritenere il trasporto locale come parte non secondaria della rete di servizi sociali a favore della nostra comunità".
Belle notizie, ma ora l’allarme rosso si sposta sulla questione dei servizi di stazione e in particolare per le biglietterie di Gemona del Friuli e Tarvisio Boscoverde, le quali verranno chiuse a partire dal prossimo 1 gennaio: i nuovi treni costituiranno il pilastro del nuovo servizio, però è assurdo disporre di una nuova “Ferrari” e non disporre delle chiavi per metterla in moto ! 
Siamo molto soddisfatti dei risultati, ma serve ancora l’impegno delle Istituzioni per garantire a tutti i Cittadini del Friuli Venezia Giulia la possibilità di accedere facilmente al servizio di TPL, con particolar riferimento all'acqusito dei titoli di viaggio.
Altrimenti si avranno Cittadini di Serie A ed altri di Serie B ...

lunedì 24 dicembre 2012

Dal sogno ... alla realtà! Buon Natale Amici Pendolari !

Dal sogno … alla realtà !
E’ questo la frase che abbiamo scelto per augurare a tutti i nostri più sinceri Auguri di Buone Feste!
L’anno che sta finendo è stato ricco di disservizi e disagi per gli Utenti, forse il peggiore a nostra memoria. Ritardi e soppressioni causate dalla vetustà dei treni, sempre più inaffidabili, ma anche da una certa disorganizzazione del Gestore.
Qualcosa di buono però questo 2012 ci ha lasciato: dall’avvio del servizio Mi.Co.Tra lungo al direttrice Udine-Villach, al completamente della riqualificazione della stazione FS di Udine, all’arrivo dei nuovi treni.
Il 2013 sarà certamente l’anno della svolta: si porterà a termine il rinnovamento del parco rotabile con l’arrivo di tutti i nuovi treni: ben 16 (4 Vivalto acquistati da Trenitalia + 12 Civity acquistati dalla Regione).
Sarà un mutamento epocale, non solo legato all’arrivo dei nuovi treni, ma soprattutto alla qualità del servizio, la quale è destinata ad aumentare in maniera esponenziale.
Noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio, cercando di far sentire la nostra voce da Utenti, che quotidianamente utilizzano il treno, cercando di sensibilizzare la Regione e Trenitalia su determinate questioni. L’unione però fa la forza ! E quando si fa squadra si vince sempre.
Per questo abbiamo scelto la fotografia scattata in Toscana a Monte San Savino, per augurare a tutti voi Buone Feste: era il 30 ottobre scorso quando una delegazione di Pendolari ha potuto - unitamente all’assessore regionale Riccardo Riccardi -, toccare con mano i nuovi treni Civity; mezzi che arriveranno con il nuovo anno. Un bel momento, emozionante per chi è in prima linea e tanto atteso da tutti, che ci fa ben sperare per il futuro del servizio tpl del Friuli Venezia Giulia.
Il treno però non è solo il mezzo che utilizziamo ogni giorno per spostarci e andare al lavoro o a scuola, è anche un luogo d’incontro, dove nascono e crescono amicizie. Croce e delizia per chi vive il treno ogni giorno, inevitabilmente parte di noi e della nostra vita da Pendolare!
Tanti auguri Amici Pendolari e Buon viaggio !

lunedì 17 dicembre 2012

Mi.Co.Tra. prorogato sino al 31.12.2013: Evviva !

In attesa di uno sblocco positivo della situazione della biglietteria FS, il Consiglio Regionale, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ha prorogato sino al 31.12.2013, il progetto Mi.Co.Tra, che dallo scorso giugno garantisce i collegamenti transfrontalieri tra Udine e Villach.
Un investimento di 600.000 euro, mirato e giustificato grazie ai risultati che si sono registrati nell'estate scorsa; i dati rilevano un significativo aumento dell’utilizzo del servizio per pendolari e turisti, in particolare con impiego di biciclette.
Grazie a questa proroga si potrà procedere a garantire i 4 collegamenti quotidiani tra Udine e la Carinzia, collegamenti per ora sperimentali, ma l’intenzione è quella che il servizio possa essere assicurato stabilmente per il futuro.
Si tratta di una bella notizia, sia per l’utenza pendolare, che per il nostro Territorio in prospettiva turistica. Questa è la conferma della bontà del progetto Mi.Co.Tra, gestito da FUC e OBB, frutto di una politica intelligente e virtuosa, che non può prescindere però dai servizi di stazione, quali appunto quelli delle biglietterie FS di Gemona e Tarvisio, per i quali non solo è indispensabile la loro apertura, ma anche il loro potenziamento.

mercoledì 12 dicembre 2012

Cara Trenitalia forse non hai capito che quei treni li abbiamo pagati noi!

L’episodio risale ormai a metà novembre, quando un pendolare friulano ha “pizzicato” a Treviso Centrale un Minuetto acquistato con risorse proprie del Friuli Venezia Giulia far servizio lungo la tratta Treviso C.le-Vicenza (trattasi del Regionale n. 5648 - partenza ore 16.40).
Dalla foto pubblicata, è evidente che la rotabile in questione è fra quelle acquistate con risorse della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, come emerge dalla scritta presente sulla livrea del treno.
Il contratto di servizio all’Art. 7 co. 2 prevede espressamente che “Trenitalia si impegna ad utilizzare il materiale acquistato dalla Regione secondo specifico Contratto d’uso da stipularsi al momento della consegna ed esclusivamente per lo svolgimento dei servizi di competenza regionale…” Ci domandiamo chi ha autorizzato Trenitalia a utilizzare le rotabili “friulane” per servire linee extraregionali?
I Minuetti sono attualmente i treni più moderni della flotta di Trenitalia, visto che solo all’inizio 2013 arriveranno i nuovi treni CAF (acquistati peraltro dalla Regione FVG).
L’utilizzo del Minuetto “friulano” sulla tratta veneta desta ovviamente scalpore, visto che quel mezzo dovrebbe servire per logica al servizio regionale FVG: strana proprio la vita dei pendolari friulani, costretti a viaggiare sulle vecchie e scalcinate rotabili Ale801, mentre i nostri Minuetti servono linee regionali venete.
Trenitalia tuttavia non è nuova a questo tipo di condotte: ricordiamo ad esempio che nel marzo 2005 l’allora Assessore Regionale ai Trasporti Sonego denuncio con una missiva all’AD di Trenitalia il trasferimento in Lombardia di alcune locomotive 464, sostituite con altro materiale più vetusto e soggetto a frequenti guasti.
Non c’è proprio mai fine al peggio per Trenitalia, anche se in questo ultimo anno ci eravamo illusi, che qualcosa fosse cambiato con l’arrivo della giovane e “rampanteDirigente ing. Maria Giaconia, la quale da gennaio ha preso in mano le redini della Direzione Regionale FVG.
Ebbene cara Direttrice Giaconia, ora basta ! Non ci interessa se lei dirige contemporaneamente sia la Direzione del FVG, che quella del Veneto, è bene che Lei sappia che quei treni non sono di Sua proprietà, ma sono nostri (!), acquistati con risorse proprie dei Contribuenti del Friuli Venezia Giulia.
Quelle rotabili devono circolare da contratto SOLO lungo le linee del FVG, salvo ovviamente che la Regione Veneto non abbia pagato per il loro utilizzo, ma pare difficile solo ipotizzarlo.
Non ci risulta che lungo le ns. tratte regionali vengano utilizzati materiali acquistati da altre Regioni … pertanto è bene che questi Signori, abituati a fare sempre i loro comodi, vengano ripresi da chi di dovere e incomincino a rispettare in maniera rigida le regole contrattuali.

martedì 11 dicembre 2012

Biglietteria FS Gemona - Tarvisio: qualcosa si muove !

Dopo la dura reazione del Consigliere comunale con delega alla mobilità di Gemona, Andrea Palese, il quale per garantire il servizio delle biglietterie di Gemona e Tarvisio ha proposto la stipula di una convenzione ad hoc tra la Regione FVG, le amministrazioni gemonese e tarvisiana, l’ex Comunità montana e Trenitalia, la questione della chiusura delle biglietterie ora trova ulteriori spunti, atteso che ieri il consigliere regionale tarvisiano Franco Baritussio ha depositato l’interpellanza che riportiamo integralmente di seguito.
Il nostro auspicio è che non si perda tempo e si riesca a raggiungere un accordo volto a salvare le due biglietterie, che come ricordato offrono al Territorio un servizio di qualità e efficienza.
Nel mentre sono già state consegnate le lettere di licenziamento ai 4 addetti.
Le Amministrazioni locali hanno già manifestato la loro volontà ad intervenire, anche economicamente; ora la palla passa alla Regione e all’Assessore Riccardi, l’unico interlocutore che può far desistere Trenitalia da questa assurda decisione.

INTERPELLANZA
Oggetto: “La chiusura delle biglietterie delle stazioni ferroviarie di Tarvisio Boscoverde e Gemona si può evitare.”.
Il sottoscritto consigliere regionale Franco Baritussio (PDL),
APPRESO della prossima chiusura (dal 1° gennaio 2013) delle biglietterie delle stazioni ferroviarie di Tarvisio Boscoverde e Gemona causa le perdite gestionali da parte della Coooperativa Servizi Valcanale che, attraverso una convenzione che vede coinvolti anche i comuni delle due località, vista l’indisponibilità di Trenitalia di mantenere aperte le sue biglietterie, dal 2004 gestisce lo sportello della stazione di Tarvisio Boscoverde e, dal 2010, anche quello di Gemona;
POICHE’ Trenitalia pare abbia manifestato serena indifferenza a fronte della perdita di questo importante servizio per l’utenza (per detta società sono infatti sufficienti i distributori automatici dei biglietti, che, notoriamente, oltre a non fornire i medesimi servizi della biglietteria, creano spesso disagi all’utenza);
ATTESO che da parte dei Comuni di Tarvisio e Gemona del Friuli, oltre che dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro-Valcanale è già stata manifestata la disponibilità a compensare con fondi propri le quote necessarie per il mantenimento del pareggio economico di gestione delle biglietterie, purchè vi sia la disponibilità, da parte di Trenitalia, a mantenere le medesime condizioni attualmente in essere (aggi e integrazioni sugli aggi);
TUTTO CIÒ PREMESSO, INTERPELLA
l’Assessore regionale ai trasporti per conoscere: - se sia sua intenzione intervenire presso Trenitalia affinchè possano verificarsi, anche alla luce del rinnovato impegno delle istituzioni locali, le condizioni per mantenere attivi i servizi di biglietteria nelle stazioni di Tarvisio Boscoverde e Gemona.
Trieste 10.12.2012                                            F.to FRANCO BARITUSSIO

lunedì 10 dicembre 2012

Biglietterie FS Gemona e Tarvisio: politici muovetevi!

Pubblichiamo di seguito la lettera spedita in data odierna all'Assessore regionale dei Trasporti Riccardo Riccardi e ai Sindaci dei Comuni di Gemona del Friuli, Paolo Urbani e Tarvisio, Renato Carlantoni, in ordine alla grave problematica che sta affliggendo le due biglietterie FS, a rischio chiusura dal prossimo 1 gennaio.
Ora più che mai le Istituzioni devono farsi carico e risolvere questa problematica: è intollerabile che si tagliano servizi efficienti e di qualità !  

Preg.mo Signor
Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Friuli Venezia Giulia
Via Giulia n. 75/1 - 35100 Trieste

Preg.mo Signor Sindaco del Comune di Gemona del Friuli
Piazza del Municipio n. 1 - 33013 Gemona del Friuli (UD)

Preg.mo Signor Sindaco del Comune di Tarvisio
Via Roma n. 3 - 33018 Tarvisio (UD)

OGGETTO: Chiusura Biglietterie FS di Gemona del Friuli e Tarvisio Boscoverde

Egregio Signor Assessore,
Egregio Signor Sindaco, abbiamo appreso purtroppo dalla stampa la notizia della chiusura delle biglietterie con operatore di Gemona e Tarvisio Boscoverde; chiusura che cade come un fulmine a ciel sereno e che rappresenta un notevole passo indietro di quanto fatto di buono in Alto Friuli in questi ultimi anni, e che va a vanificare il lavoro svolto dalla Regione in sinergia con i Pendolari.
Un lavoro, che ha permesso di raggiungere alcuni importanti risultati, dall’abolizione della iniqua maggiorazione tariffaria lungo la tratta Gemona-Udine, all’avvio del servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra., ad un sensibile miglioramento del servizio qualitativo, peraltro ancora insufficiente; senza pensare poi alla politica tariffaria applicata a livello regionale in questi ultimi anni, che finora ha permesso un sostanziale blocco degli aumenti.
Come è noto, il nostro percorso di lavoro è partito dalla biglietteria di Gemona, chiusa da Trenitalia nel maggio 2009, per la messa in quiescenza dei due addetti che ivi vi operavano. La vertenza della biglietteria è stata la “madre di tutte le battaglie” del ns. Comitato: grazie a una vera e propria sollevazione popolare, forte di una petizione di 2.300 firme, al supporto delle Istituzioni locali e all’impegno della Regione FVG, la biglietteria è stata riaperta nel giugno 2010 e affidata alla Coop. Pluriservizii Valcanale.
Ebbene nonostante l’anno di chiusura, la biglietteria di Gemona ha recuperato non solo i numeri per il proprio sostentamento, ma è diventata il centro di riferimento per l’intera Pedemontana, offrendo un servizio efficiente di qualità all’Utenza.
I numeri per Gemona parlano chiaro: nel 2010 i ricavi sono stati pari a 508.000 euro, mentre il 2012 si chiuderà con un netto incremento, in quanto il fatturato supererà i 550.000 euro. Dati che provano insindacabilmente, che il servizio funziona e che gli utenti sono in aumento, atteso che la linea serve prevalentemente studenti e lavoratori pendolari, sempre più orientati all’utilizzo dei mezzi pubblici
Chiudere ora sarebbe l’ennesima “follia” di Trenitalia, ormai leader solo nell’offrire alla propria Clientela disservizi e disagi; incapace non solo a garantire i servizi essenziali in stazione (es. chiusura dei servizi wc), ma perfino a fornire i treni per il servizio: mentre i nuovi elettrotreni CAF acquistati dalla Regione FVG entreranno in servizio ad inizio 2013, non si sa ancora nulla dei 4 treni Vivalto, che in base al contratto di servizio, Trenitalia doveva mettere a disposizione entro la fine del 2011 Chiudere la biglietteria in una stazione FS è paragonabile alla chiusura del pronto soccorso in un ospedale; pesanti sarebbero poi le ricadute anche sulla forza lavoro, atteso che le due chiusure determineranno il licenziamento senza alcun ammortizzatore sociale di ben 4 persone, lavoratori che in questi anni, hanno sempre dimostrato professionali e cortesia nei confronti dell’Utenza e per questo ben voluti da tutti.
La chiusura delle due biglietterie con operatore comporterà di fatto l’impossibilità per le centinaia di pendolari di acquistare i titoli di viaggio, atteso che anche le nuovissime biglietterie self service, recentemente installate in stazione a Gemona e Tarvisio, non permettono l’acquisto dei biglietti e abbonamenti a tariffa integrata Trenitalia-Saf.
Ebbene si, tralasciando che le nuove biglietterie permettono l’acquisto dei titoli di viaggio solo con il pagamento con carta bancomat o carta di credito, il vero problema è che il software non permette l’emissione di titoli di viaggio a tariffa integrata Trenitalia-Saf, l’unica in vigore lungo la linea Udine-Tarvisio.
Un problema contingente gravissimo, e senza soluzione, atteso che ai pendolari non resterà che vagare tra i vari punti autorizzati presenti sul Territorio o direttamente far coda presso la già affollata biglietteria FS di Udine.
Non c’è che dire, ai disservizi presenti se ne aggiunge un altro più gravoso, che non fa altro che disincentivare l’utilizzo del treno, facendo così svilire tutti gli sforzi volti al miglioramento qualitativo del servizio.
Con la chiusura di Gemona e Tarvisio non ci saranno quindi più biglietterie con operatore a nord di Udine e anche ogni tipo di progetto turistico legato al binomio Ciclovia Alpe Adria – treno verrà meno, specie per Tarvisio, da sempre centro di riferimento del progetto, nonché sede dell’impianto ferroviario più moderno e all’avanguardia della nostra regione. Tarvisio Boscoverde senza la sua biglietteria sarà una vera e propria “cattedrale nel deserto” con i suoi 40 milioni di euro spesi per niente !
Fino ad oggi abbiamo sempre posto il massimo affidamento nelle Istituzioni, specie in quella regionale, la quale ha messo i “Pendolari al centro di ogni progetto”, per questo chiediamo a gran voce che ci si attivi da subito per trovare una soluzione per la questione delle due biglietterie. A tal fine ci permettiamo di fare alcune considerazioni propositive:
1) la Regione FVG utilizzi parte dei proventi rivenienti dalle penali contrattuali applicate a Trenitalia per i disservizi accertati nel corso del 2011 per il “piano stazioni”. Il nostro auspicio è che il ricavato delle penali possa essere utilizzato in maniera “virtuosa” in favore dell’Utenza, mediante interventi diretti volti al miglioramento della qualità del servizio in stazione: come noto 500.000 euro sono già disponibili per garantire a livello regionale investimenti su biglietterie, tabelloni informativi e servizi wc;
2) si proceda poi se possibile alla stipula di una convenzione tra le Amministrazioni locali (Comuni interessati e Comunità Montana futura Unione dei Comuni), la Regione, Trenitalia e SAF Autoservizi FVG volta a garantire l’apertura delle due biglietterie, che garantisca l’emissione di tutti i biglietti sia Trenitalia che Saf attesa la vigenza della tariffa integrata nonché l’esistenza di un Centro Intermodale di 2° livello a Gemona;
3) si proceda altresì – mediante un apposito accordo tra SAF e l’Erdisu, ad abilitare le biglietterie di Gemona e Tarvisio Boscoverde all’emissione di titoli di viaggio scontati Erdisu; oggi l’emissione di tali titoli è limitata ai soli punti vendita di Udine Autostazione e Tolmezzo. Non è possibile infatti che i nostri studenti siano costretti a recarsi fino ad Udine per poter beneficiare di un loro diritto.
4) Da tempo chiediamo l’introduzione della “Settimana dell’abbonato”, ovvero l’estensione dell’orario di apertura (sino alle 19.30) della biglietteria di Gemona durante gli ultimi giorni del mese, per permettere ai pendolari di ritorno dal lavoro (dopo le 17.00) di poter rinnovare con più facilità il proprio abbonamento.
Serve quindi migliorare sul Territorio i servizi in stazione (dal mantenimento delle biglietterie con operatore alla riapertura dei servizi wc). Solo con l’implementazione dell’offerta alla Clientela e l’aumento della qualità, siamo certi che i servizi di biglietteria potranno diventare autonomi anche sotto il profilo economico, come peraltro già lo dimostra la biglietteria di Gemona.
Siamo certi che con la realizzazione delle proposte di cui ai punti nn. 3 e 4, il fatturato delle due biglietterie aumenterebbe in maniera significativa, in quanto i punti vendita sarebbero messi nella condizione di attrarre tutta quella Clientela del Territorio che oggi è costretta per motivi contingenti a recarsi altrove.
Certi che il nostro invito venga da Voi accolto e che si provveda da subito ad attivarsi per salvare le nostre biglietterie, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più distinti saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

sabato 8 dicembre 2012

Biglietteria di Gemona nuovamente a rischio chiusura

E’ stata la madre di tutte le battaglie del nostro Comitato, ora nuovamente grazie a Treni-taglia la nostra biglietteria è a serio rischio chiusura dal prossimo 1 gennaio.
I motivi? Trenitalia non intende rinnovare la convenzione stipulata con la Coop. Servizi Valcanale che gestisce le biglietterie di Gemona e Tarvisio, in quanto preferisce avvalersi delle biglietterie self service. Così si perderanno i 4 posti di lavoro degli addetti delle due biglietterie, persone cortesi, sempre cordiali e professionali, ma soprattutto si perderà tutto il lavoro svolto sino ad oggi, che grazie al Comitato, all’impegno della Regione FVG e alla professionalità del personale di sportello, aveva fatto si, che la biglietteria di Gemona tornasse il cuore della stazione e del vicino centro intermodale dei bus.
I numeri lo dicono chiaramente: 508.000 euro di fatturato nel corso del 2011 e il 2012 chiuderà con un ricavo di oltre 550.000 euro, quindi con un netto incremento degli incassi, sintomo di un aumento degli utenti pendolari.
La questione della biglietteria era sorta nel maggio 2009, quando Trenitalia decise di chiuderla a fronte della messa in quiescenza del personale ivi addetto. Da lì si è scatenata un vera e propria battaglia di popolo: lì nacque ufficialmente il nostro Comitato, costituitosi legalmente in associazione. Una petizione popolare con oltre 2.300 firme, la mobilitazione dell’Amministrazione Comunale di Gemona e l’impegno dell’Assessore regionale Riccardi riuscirono a far desistere Trenitalia, facendo riaprire la biglietteria dopo 10 mesi di folle chiusura.
Ora ci risiamo. Un fulmine a ciel sereno, atteso che il servizio risulta di qualità e anche i conti (almeno per Gemona) sono in attivo e non giustificano la chiusura.
E’ l’ennesima dimostrazione di incapacità gestionale di Trenitalia, azienda ormai leader nell’offrire disservizi alla sua utenza. Basti pensare che con la chiusura della biglietteria acquistare un titolo di viaggio valido sarà quasi un’impresa, visto che le nuovissime biglietterie Fast Ticket installate a Gemona e Tarvisio, oltre ad essere abilitate solo al pagamento con bancomat e carta di credito, non sono in grado di emettere biglietti integrati Trenitalia-Saf, gli unici validi lungo la linea Udine-Tarvisio. Non c’è che dire …
In questi 11 mesi, l’Ing. Maria Giaconia, Direttrice della Direzione FVG Trenitalia, ci ha solo raccontato delle belle favole.
Cara Giaconia, dove sono i nuovi treni Vivalto che dovevano arrivare prima in primavera e poi ad ottobre? Dove sono tutte le nuove biglietterie self service Fast-Ticket promesse ancora lo scorso anno dal suo predecessore?
Mentre la Regione FVG sta mantenendo fede alle sue promesse (con l’acquisto dei nuovi treni CAF e l’avvio del servizio Mi.Co.Tra lungo la Udine-Villach), qualcun'altra invece fa solo la figura di Pinocchio!
Cara Giaconia, noi pendolari stiamo pagando da anni l’inefficienza di Trenitalia, la quale è bene sottolinearlo non è la Sua azienda, ma è la Nostra, visto che il 100% delle azioni FS sono in mano allo Stato. Stia tranquilla ingegnere, non staremo con le mani in mano a guardare chi, come Lei, continua a perpetrare scippi con destrezza alle nostre Comunità! Se le biglietterie di Gemona e Tarvisio chiuderanno a fine anno sarà “guerra a tutto campo!”
Lo abbiamo già dimostrato con i fatti in altre occasioni, e siamo pronti ad agire in ogni sede legittimata per difendere i nostri diritti di mobilità e spostamento.

mercoledì 5 dicembre 2012

Venerdì 7 dicembre la Staffetta raggiunge Sacile !

Venerdì 7 dicembre, dopo 34 giorni di viaggio e dopo aver fatto tappa nei 16 Comuni interessati dalla linea Gemona-Sacile, la Staffetta, partita da Gemona, raggiungerà Sacile, dove è prevista la manifestazione di chiusura dell’iniziativa promossa dal Comitato Gemona-Sacile con il supporto del Coordinamento regionale dei Comitati Pendolari.
Non si hanno ancora notizie ufficiali circa il futuro della linea, il cui servizio dovrebbe continuare ad essere garantito mediante bus sostitutivi, tuttavia nessuno intende mollare questa battaglia; anzi, grazie alla Staffetta grande è stato il coinvolgimento del Territorio in questi 34 giorni, con i Sindaci in prima fila a sostenere l’iniziativa e le richieste degli Utenti.
Dopo la risoluzione del problema contingente legato agli orari del bus sostitutivo, la richiesta dei Comitati dei Pendolari è solo una: riaprire al più presto la linea.
La battaglia per salvare la Gemona-Sacile è appena iniziata, ora è il momento che la politica, specie i nostri parlamentari, si impegnino seriamente per la riapertura della ferrovia, facendo pressioni sul Governo affinché non si seguano logiche meramente economiche, volte unicamente a tagliare in maniera lineare, depauperando così il Territorio di un servizio fondamentale come la ferrovia.
Servono scelte forti e decise, non vogliamo una linea aperta e gestita come faceva Trenitalia: sarebbe soltanto uno spreco di denaro pubblico. Auspichiamo una riorganizzare del servizio in un’ottica regionale, in maniera adeguata alle richieste del Territorio, pianificando un progetto di area vasta, legato non solo al mero tpl, ma anche allo sviluppo sostenibile dell’economica delle attività produttive locali.
A tal fine invitiamo la Cittadinanza, gli Utenti e gli studenti–pendolari a partecipare numerosi alla giornata conclusiva della “Staffetta per salvare la Gemona-Sacile”, che si terrà venerdì 7 dicembre 2012 a Sacile.
Di seguito vi indichiamo il programma nel dettaglio:
  • ore 8.55: partenza della Staffetta dalla stazione FS di Budoia-Polcenigo a mezzo del bus sostitutivo TS n. 941
  • ore 9.19: arrivo della Staffetta alla stazione FS di Sacile e consegna dello striscione “Treni-Taglia ridacci il nostro treno!” al Sindaco di Sacile
  • ore 9.20: dalla stazione FS di Sacile in corteo la Staffetta raggiungerà Piazza del Popolo
  • ore 9.45: interventi delle Autorità e dei rappresentanti dei Comitati Pendolari
  • Seguirà bicchierata benaugurale
La Staffetta sarà inoltre supportata dagli studenti-pendolari della Pedemontana, i quali raggiungeranno Sacile a mezzo del servizio bus sostitutivo (partenze da Pinzano alle ore 7.03 e da Aviano alle ore 8.40), come indicato nell’allegato volantino - Info: 334 8594470
Tutti uniti per la nostra Ferrovia !

martedì 4 dicembre 2012

Pendolari e studenti non si arrendono: «Rivogliamo il treno»

Pubblichiamo l’articolo del Messaggero Veneto del 1 dicembre 2012 a firma di Giulia Sacchi relativo alla manifestazione di venerdì 30 novembre svoltasi a Montereale Valcellina.

MONTEREALE. «Una battaglia pacifica e propositiva che sta unendo il Friuli, senza distinzioni tra province e ragionamenti in ottica campanilistica». È stata definita così la lotta per la tutela della tratta Sacile-Gemona, a Montereale Valcellina, dove ieri ha fatto tappa la staffetta per salvare la linea. L’accoglienza riservata allo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, appeso poi sulla facciata della stazione locale, è stata calorosa: numerosi i cittadini presenti, nonché gli amministratori locali, tra cui i sindaci di Montereale, Maniago, Cavasso Nuovo e Sacile, i componenti del comitato Gemona-Sacile, lo storico della tratta Romano Vecchiet e i rappresentanti dei pendolari. Immancabile l’appello a riaprire al più presto la linea, lanciato direttamente dagli studenti-pendolari.
«Rivogliamo il nostro treno – ha affermato la monterealina Alice Borghese, che frequenta un istituto superiore a Sacile –. Il tempo per andare a scuola, col treno, era dimezzato rispetto al bus e a ciò si aggiunge tutta una serie di comodità e vantaggi di cui sentiamo la mancanza. Questa linea per noi è importante e lo stiamo dimostrando anche col lavoro di sensibilizzazione che stiamo portando avanti con impegno, perché ci crediamo davvero».
A ribadire la necessità di riaprire e rilanciare la Gemona-Sacile «nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile e del trasporto delle merci intermodale» sono stati Massimiliano Verdini per il comitato dei pendolari e Laura Magris, la quale ha sottolineato le ricadute positive, anche in termini di un minore impatto ambientale.
«È necessario trovare una soluzione progettuale per creare il fondamentale collegamento con Pordenone – ha rimarcato il sindaco di Montereale Pieromano Anselmi –. Così si otterrebbero due risultati, in primis un maggiore utilizzo della linea, anche per scopi turistico-culturali, e in secondo luogo si creerebbe una valida alternativa al trasporto su gomma. È chiaro che l’elaborazione di questo progetto, con un’attenta valutazione anche delle sue ricadute, andrà discussa in un tavolo di concertazione tra più soggetti».
Una battaglia difficile, quella della riapertura, perché pare che Rfi non abbia intenzione di riattivare il servizio con dicembre, ma che, come ha sottolineato Roberto Ceraolo, sindaco di Sacile, dove venerdì prossimo si chiuderà la staffetta, vale la pena di combattere in sinergia.

lunedì 3 dicembre 2012

E’ arrivato il “Generale Inverno” … e siamo alle solite!

E’ arrivato l’inverno e ovviamente sono arrivati i consueti ritardi dovuti ai soliti problemi.
Il bollettino odierno segnala per fortuna solo ritardi contenuti lungo la Udine-Tarvisio:
- R. n. 6018 Trieste-Carnia p. 6.06: ritardo 24 min.
- R. n. 5983 Carnia-Udine p. 8.20: ritardo di 13 min.
Fonti ufficiose FS danno la colpa dei ritardi al congelamento di uno scambio nei pressi di Vat. Più fortunati i pendolari degli altri treni mattutini (R. 5981 Carnia-Udine p. 5.41; RV. 2843 Tarvisio-Trieste p. 6.06; R. 6019 Tarvisio-Cervignano p. 6.06), i quali hanno subito ritardi entro i 2 minuti. Situazione assolutamente normale, speriamo solo che nei prossimi giorni Trenitalia sappia prendere le contromisure del caso, visto che il meteo prevede temperature in picchiata.

sabato 1 dicembre 2012

Convegno sul trasporto ferroviario in FVG

Vi segnaliamo il programma del Convegno organizzato dall'A.F.E. di Udine (Associazione Friuli Europa) intitolato “Il trasporto ferroviario nel Friuli Venezia Giulia: salvaguardia e valorizzazione della rete ferroviaria esistente in attesa dei corridoi transeuropei”.
L’incontro si terrà lunedì 3 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine – Piazza Venerio n. 24.
Il programma prevede il saluto dell’on. Renzo Pascolat, Presidente dell’A.F.E., gli interventi dell’Avv. Alessandro Puhali e dell’ing. Roberto Carollo, Presidente del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, del dott. Carlo Fortuna e dell’Avv. Germano Pettarin.
Temi del convegno saranno lo sviluppo storico e l’attuale configurazione della rete ferroviaria in Friuli Venezia Giulia e il progetto ADRIA_A, relativo alla creazione di una metropolitana leggera tra Italia e Slovenia.
All’incontro interverrà anche il testimonial della Staffetta per salvare la Gemona-Sacile, dott. Romano Vecchiet e i rappresentanti dei Comitati pendoalri, i quali testimonieranno l'esperienza dell'associazionismo tra Utenti.
Chiudera il convegno l'intervento dell’Assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi.

venerdì 30 novembre 2012

Una Staffetta per salvare la Gemona-Sacile: la festa di Cavasso

Pubblichiamo di seguito il video con le più belle foto relative alla giornata di sensibilizzazione svolta domenica scorsa a Cavasso Nuovo, relativa all’arrivo della Staffetta.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e che ancora una volta hanno testimoniato l'importanza di questo servizio per il nsotro Territorio.
In particolare un grazie alla Banda di Meduno, agli amici ciclisti della F.I.A.B. regionale e del Gruppo Sportivo Pedale Gemonese, a Enrico Bianchet ed Alberto Tomé, che hanno allestito la mostra fotografica, nonché ai volontari che hanno offerto il rinfresco e la bicchierata.



giovedì 29 novembre 2012

La Regione FVG acquista altri due nuovi treni

Non solo promesse da marinaio !
Dopo aver visto con i nostri occhi a Monte San Savino a fine ottobre i nuovi treni Civity della CAF, acquistati dalla Regione FVG, i quali dovrebbero, salvo intoppi burocratici, entrare in esercizio a inizio 2013, ieri la Giunta regionale ha deciso di investire ulteriori 21 milioni di Euro per comperare altri due nuovi treni che si aggiungono agli otto già costruiti e agli due già opzionati.
 “In tutto, in questi anni, il Friuli Venezia Giulia ha lavorato per mettere a disposizione 12 nuovi convogli per fare quel salto di qualità atteso nel servizio ferroviario”, così commenta a caldo l’Assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, al termine dei lavori della Giunta regionale che ha approvato la spesa, spiegando altresì come le risorse stanziate garantiranno anche altre tipologie di investimento: ''oltre ai treni i sistemi di politensione per consentirne l'utilizzo anche sulla rete austriaca e le scorte tecniche necessarie per la manutenzione del nuovo parco rotabile''.
Una bella notizia, e soprattutto la conferma che la Regione FVG intende seriamente procedere al potenziamento dei collegamenti transfrontalieri di trasporto pubblico: “la linea ferroviaria Udine-Villaco, realizzata nell'ambito dell'iniziativa UE Micotra e operativa in via sperimentale dallo scorso giugno – continua Riccardi – è importante per la normale mobilità transfrontaliera, ma apre anche la possibilità di incentivare l'attrattività turistica del nostro territorio in connessione con la ciclovia Alpe Adria'', che muove da Salisburgo, attraversa la Carinzia e scende attraverso Tarvisio, Gemona, Udine, fino al mare di Grado.
Anche per questo tutta la flotta di elettrotreni acquistati dalla Regione sarà' dotata di specifiche attrezzature per il trasporto di un adeguato numero di biciclette.
Non possiamo che supportare questo indirizzo virtuoso di politica dei trasporti, che in soli 3 anni ha permesso il rinnovo dell’intero parco rotabile regionale, nonché il suo potenziamento con mezzi moderni, che permetteranno la riduzione dei tempi di percorrenza e l’aumento degli standard qualitativi del servizio.
La Regione sembra aver vinto la sua scommessa, mantenendo fede agli impegni assunti con i Pendolari, ora aspettiamo che altrettanto faccia Trenitalia, visto che l’arrivo dei 4 nuovi Vivalto previsti per fine ottobre, inizi di novembre, sembra ancora una volta slittare …
Differenze tra promesse serie e quelle di marinaio, o meglio di ferroviere !

Domani sera la Staffetta arriva a Montereale Valcellina: Mostra fotografica e letture

Continuano le iniziative legate alla Staffetta per salvare la Gemona-Sacile.
Domani sera alle ore 18.00, il Comitato Gemona-Sacile, in collaborazione con “Chei del Talpa” e l’Amministrazione Comunale di Montereale Valcellina, organizza un incontro tra pendolari vecchi e nuovi presso la stazione ferroviaria di Montereale Valcellina.
Grazie alla disponibilità di Enrico Bianchet e Alberto Tomé, verrà allestita una mostra fotografica, mentre Romano Vecchiet ed Elio Bartolini cureranno alcune letture a tema.
Sarà un’occasione per rivedersi e rievocare ricordi ed emozioni tra pendolari. Seguirà una simpatica bicchierata.
Montereale Valcellina non è una tappa casuale: qui è nata la protesta degli studenti-pendolari, che dopo la chiusura della linea avevano esposto alcuni cartelli di protesta lungo la strade del paese.
Non sappiamo come andrà a finire questa vicenda, certamente però la Staffetta sta unendo il Territorio e le varie Comunità.
Una protesta pacifica e civile, che in maniera costruttiva e propositiva sta sensibilizzando l’opinione pubblica in ordine al rischio concreto della scomparsa di una fra le più belle tratte ferroviarie non solo del Friuli, ma dell’Italia intera.
Appuntamento quindi alle ore 18.00 di venerdì 30 novembre presso la Stazione FS di Montereale Valcellina per testimoniare ancora una volta l’importanza di questo servizio di trasporto per la Pedemontana e per le sue Genti.

mercoledì 28 novembre 2012

Attenzione ! Altro sciopero in arrivo !

I viaggiatori che si servono dei mezzi pubblici potranno incontrare delle difficoltà giovedì 29 e venerdì 30 novembre a causa dello sciopero dei mezzi pubblici: metro, tram, bus, treni, aerei e collegamenti marittimi.
Lo sciopero dei treni è previsto dalle ore 21 di giovedì 29 novembre alle ore 21 di venerdì 30 novembre.
Lo sciopero proclamato dall’organizzazione sindacale Al Cobas-Cub Trasporti è finalizzato a protestare “contro bankster, governo e capitale, che ci riducono in miseria. In questi anni è aumentata vertiginosamente la ricchezza in mano ai più ricchi, mentre lavoratori e pensionati vengono tartassati dalle politiche dei governi”. I dieci italiani più ricchi posseggono quanto i tre milioni più poveri – si legge sui volantini diramati dal sindacato per annunciare l’agitazione – Siamo dei polli che vengono sistematicamente spennati da bankster e governi per conto dei capitalisti. Ma non tutti i lavoratori sono disposti a subire, questa la giustificazione dello sciopero.
Trenitalia ha diffuso un comunicato in cui si afferma che “non si prevedono particolari ripercussioni sulla circolazione dei treni” e che, per quanto riguarda il trasporto locale, i treni saranno comunque garantiti nelle fasce pendolari dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

lunedì 26 novembre 2012

La Staffetta è arrivata a Cavasso.!

Con una bella festa popolare, colorata e affollata, così Cavasso Nuovo ha accolto la “Staffetta per salvare la Gemona-Sacile”.
Doveva essere una giornata dedicata alla gente e così è stata: adulti, studenti-pendolari, ciclisti, bambini con palloncini e persino un simpatico Babbo Natale sulla slitta trainata da un trattore; tutti hanno atteso l’arrivo della Staffetta, per difendere un bene comune come la linea ferroviaria Gemona Sacile, che tutti ritengono parte integrante del sistema ferroviario del FVG, ridotta a ramo secco dal trionfo ineguagliato dell’automobile e da chi del Territorio non sa nulla, ma si arroga il diritto di decidere sul suo futuro.
Sono tante le emozioni e gli stati d’animo provati per chi ha vissuto da protagonista la giornata, difficile descriverle tutte, ma in primis vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che ci hanno aiutato con il loro contributo a realizzare questa iniziativa.
Davvero in FVG non si è mai visto tanto entusiasmo e partecipazione per le ferrovie e questo è anche merito nostro, dei Comitati Pendolari, che da ormai 10 anni battagliano per un servizio ferroviario migliore, per diffondere una cultura del treno e per incentivare il trasporto pubblico locale come stile di vita.
La giornata è incominciata alle 9.56, con la partenza da Gemona del bus sostitutivo, con a bordo i rappresentati del Comitato Pendolari Alto Friuli, i quali a Meduno hanno ricevuto la consegna da parte del Sindaco Lino Canderan dello striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!”.
A Meduno, oltre al Sindaco, ad attendere i pendolari c’era anche la signora Liliana, 83enne assistente di stazione negli anni 70 e 80.
Poi l’arrivo alla stazione di Cavasso, dove ad attendere il bus della Staffetta, c’erano i Sindaci in fascia tricolore e come già detto tanta gente. Dalla stazione, la Staffetta a piedi ha raggiunto in corteo pacifico e festoso Piazza Plebiscito, con i ciclisti della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e del Gruppo Sportivo Pedale Gemonese (quest’ultimi giunti da Gemona), a scortare i Sindaci, che portavano lo striscione simbolo della Staffetta.
In piazza, dove erano stati allestiti alcuni stand, il corteo è stato accolto con le note della banda musicale di Meduno e dagli applausi del numeroso pubblico. E’ stata poi Elisa Miotto di Maniago, studentessa pendolare a consegnare il drappo al Sindaco di Cavasso, Emanuele Zanon, che poi è stato appeso fuori dal Municipio.
Il Sindaco Zanon e i rappresentanti dei pendolari nei loro interventi hanno evidenziato che questa non è una protesta, ma una manifestazione di sensibilizzazione propositiva. Il problema contingente è riaprire al più presto la linea, mentre l’altro tema importante è dare futuro e sviluppo sostenibile alla tratta. Per farlo ci vogliono forti volontà, interesse e sinergie fra le Istituzioni. Non si tratta di tagliare, ma di spendere bene e meglio e trovare nuove forme di sviluppo, che contemplino anche il trasporto merci, visto che diversi imprenditori hanno già manifestato interesse per trasferire il trasporto dalla gomma alla rotaia.
Tante le proposte per il rilancio della tratta, da quelle dei pendolari per un servizio TPL efficiente a quelle degli imprenditori del Consorzio del NIP, rappresentato dal Presidente Marco Bellagamba, a quella dei ciclisti della Fiab, che auspicano lo sfruttamento turistico della linea similare a quello della Dobbiaco-Linz.
Tante anche le Autorità presenti, oltre ai Sindaci dei Comuni interessati, al Vice Presidente della Regione FVG Maurizio Salvador, all’Assessore Provinciale Nicola Callegari. Anche l’’Assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi, assente per altri impegni istituzionali, ha ugualmente fatto pervenire il suo sostegno all’iniziativa, rimarcando l’impegno della Regione nella vertenza.
Conclusi gli interventi la festa è proseguita con una bicchierata benaugurale offerta dalle Associazioni locali.
La Staffetta oggi proseguirà alla volta di Fanna e mercoledì sarà la volta di Maniago, per poi passare il testimone a Montereale Valcellina venerdì 30, dove alle 18.00 presso la stazione FS sarà organizzata una mostra fotografica a cura di “Chei del Talpa”, con letture di Romano Vecchiet ed Elio Bartolini.
Il tempo passa, ma il futuro della Gemona-Sacile è ancora incerto.
La battaglia che ci aspetta sarà lunga e occorrerà mettere in campo molte energie. Il sistema ferroviario in Regione va certamente ripensato integrando alla perfezione treno e bus attuando azioni di marketing sui cittadini affinché siano convinti che il tpl può essere davvero un’alternativa all’automobile.
Per fare questo tuttavia ci vuole impegno e concretezza, basandosi su analisi dei costi e benefici, ma soprattutto investendo sulla promozione del servizio e sul Territorio.
Ieri è stata davvero una bella sensazione di civiltà, collaborazione e coesione; il domani però attende risposte, soprattutto da chi ci rappresenta. Meno chiacchiere e più concretezza, a partire dai parlamentari friulani, che salvo qualche sporadica apparizione e qualche inutile interpellanza, utile solo per farsi pubblicità sui giornali, nulla stanno facendo a livello di governo centrale.
Questa è una battaglia di civiltà, che guarda con lungimiranza al futuro del nostro Territorio, il quale è già stato duramente colpito da tagli e ha già subito nel tempo veri e propri scippi ai propri servizi.

giovedì 22 novembre 2012

Una staffetta per salvare la Gemona-Sacile: domenica incontro a Cavasso Nuovo

Dopo la partenza da Gemona, lo scorso 3 novembre, la “Staffetta per salvare la linea Gemona-Sacile”, ha percorso circa metà tragitto, toccando rispettivamente Osoppo, Majano, Forgaria, Vito d’Asio, Pinzano, Castelnovo, Travesio, Sequals e Meduno.
Domenica mattina lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!” arriverà a Cavasso Nuovo, dove il Comitato Gemona-Sacile, col supporto del Coordinamento dei Comitati Pendolari e delle Associazioni Regionali della FIAB, organizzerà una giornata di sensibilizzazione in ordine alla questione della chiusura della linea Pedemontana.
Come noto, il Comitato chiede che la proprietà della linea venga trasferita dallo Stato alla Regione, affinché possa gestirla direttamente e rilanciarla dopo anni di gestione improduttiva da parte di FS, al fine dello sviluppo del nostro Territorio, nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile e del trasporto delle merci intermodale.
L’appuntamento è fissato per domenica alle 11.00, quando a Cavasso Nuovo, in Piazza Plebiscito arriverà la “Staffetta”, accompaganto dalla banda musicale di Meduno: saranno gli stessi rappresentanti dei pendolari, unitamente al mondo dell’Associazionismo locale, ai ciclisti della Fiab e ai ragazzi che quotidianamente utilizzavano il treno per raggiungere le scuole di Sacile e Pordenone, a portare lo striscione dalla stazione FS al Municipio, dove il drappo verrà consegnato nelle mani del Sindaco Emanuele Zanon.
In piazza verranno allestiti alcuni stand dove verrà distribuito materiale turistico e allestita una mini mostra fotografica.
L’intento degli organizzatori è quello di dedicare una giornata alla gente, agli utenti, vecchi e nuovi e ai ferrovieri che hanno e stanno lavorando lungo la linea.
All’incontro interverranno anche tante Autorità, a partire dai Sindaci della Pedemontana, dai rappresentanti della Regione, con l’assessore Riccardi, delle due Province e alcuni parlamentari.
Non mancherà poi la voce del mondo produttivo, atteso che è prevista la presenza di numerosi imprenditori locali, che testimonieranno sull’attuale difficoltà in ordine al trasporto delle merci via ferrovia.
Il programma prevede: 
Ore 11.00 ritrovo in stazione FS a Cavasso Nuovo 
Ore 11.15 arrivo dello striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno!” in Piazza Plebiscito 
Ore 11.20 saluto del Sindaco di Cavasso Nuovo e Interventi delle Autorità
Seguirà una bicchierata benaugurale offerta dalle Associazioni locali

TUTTI SIETE INVITATI A PARTECIPARE ! FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!
L'inziativa è patrocinata da:

                                         

martedì 20 novembre 2012

Ragazza colta da malore in stazione, capotreno insensibile “il treno deve ripartire e noi non abbiamo tempo da perdere !”

Dopo il triste episodio accaduto giovedì scorso sul Frecciarossa Torino-Milano, dove è morto un uomo colpito da infarto, riportiamo di seguito una segnalazione pervenutaci in ordine ad una vicenda similare, fortunatamente terminata però con il lieto fine.
L’episodio risale alla sera del 4 novembre scorso alle ore 19.28, presso la stazione di Sagrado, dove una ragazza è stata colta da malore.
La ragazza stava accompagnando un amico al treno e nel frattempo, scena similare, un’altra signora stava accompagnando il suo compagno che doveva partire.
Nell'attesa, le due coppie si sono riparate dalla pioggia in prossimità della pensilina del sottopasso. Alcuni minuti prima dell'arrivo del treno la ragazza, che stava scherzando e parlando tranquillamente, si è improvvisamente sentita male svenendo e cadendo sulle scale del sottopasso.
Le tre persone presenti, sono intervenute per soccorrerla anche perché, cosa preoccupante, cadendo rovinosamente ha battuto il capo su uno scalino, per fortuna senza riportare contusioni. Rinvenendo, per fortuna quasi subito, ha iniziato a vomitare.
Poco dopo sopraggiungeva il R. 2472 Trieste-Udine-Venezia.
All’arrivo del treno, mentre la signora assisteva la ragazza, gli altri due si sono avvicinati e hanno prontamente avvertito il capotreno che era sceso in banchina (e che non aveva assistito alla scena), facendogli presente che c'era una persona che stava male e chiedendogli di attendere solo un attimo prima di poter ripartire, affinché si potessero verificare le condizioni della ragazza e chiamare, eventualmente, il 118 (poteva essere tutto o niente).
La risposta del capotreno è stata agghiacciante "il treno deve ripartire e noi non abbiamo tempo da perdere, ci sono degli orari da rispettare. Ma figuriamoci che razza di richieste". Il treno non aspetta nessuno".
Forse il capotreno ha ritenuto che si trattasse di uno scherzo. Ad ogni modo, scherzo o no, da queste risposte arroganti, ne è nata una discussione che è poi proseguita anche in vettura dal momento che, fatto ancora più grave, lo stesso non si è nemmeno degnato di guardare o fare una decina di metri per controllare.
L'altra signora non dovendo partire, ha assistito con prontezza e attenzione la ragazza (visto che dal colorito bianco del volto vi era il sospetto che potesse svenire nuovamente) fino all'arrivo di suo padre, che era stato avvertito telefonicamente e che è sopraggiunto di lì a pochi minuti.
L’episodio si commenta da sé... Rileviamo che FS non perde occasione a comunicare in stazione, con cartelli vari, che il personale di bordo riveste la qualifica di pubblico ufficiale … e, se non sbagliamo, nei casi di emergenza come questi, il P.U. dovrebbe attivarsi per primo per prestare soccorso, o perlomeno interessarsi.
Ci domandiamo se quella ragazza fosse stata sua figlia o sua nipote, forse quel capotreno non avrebbe agito in quella maniera? E se in stazione non ci fosse stata quella signora ad assistere la ragazza?
A nostro parere la sosta del treno in questi casi non è solo giustificata, ma un atto dovuto, tanto più che si tratta di un attimo, volto a verificare le condizioni e assumere le determinazioni del caso!
Come non bastasse, una volta in vettura, l'amico della ragazza ha fatto presente subito e in modo esplicito al capotreno che era senza biglietto per la tratta Sagrado-Udine chiedendo di poterlo fare (presumiamo forse perché il distributore di Sagrado, così come altri, è ancora abilitato solo ai pagamenti Bancomat e non a ricevere contanti). Il capotreno spostandosi nell'altra carrozza, ha risposto affermativamente; peccato che, pur essendo stato avvertito, in quaranta minuti di viaggio fino a Udine non si sia mai presentato.
Bravo due volte, un’unica VERGOGNA !

Morte sul Frecciarossa: Torino, passeggero colpito da infarto, ma sul treno non c'è un defibrillatore. Il treno si è fermato dopo quaranta minuti.

Un uomo di 56 anni si è sentito male dopo essere salito a bordo del treno AV delle 16.37 in servizio giovedì tra Torino Porta Susa e Milano Porta Garibaldi. Immediatamente alcuni medici presenti a bordo hanno iniziato a rianimarlo e hanno chiesto al personale un defibrillatore. «Lo abbiamo chiesto più volte», racconta una passeggera. «Ma ci è stato risposto che non c'era».
Alle 17.03 dal treno parte la chiamata al 118. «Abbiamo chiesto al capotreno di fermare il treno ma ci è stato risposto che non era possibile», continuano a raccontare i viaggiatori.
Il treno si è fermato a Rho Fiera dopo 40 minuti per permettere i soccorsi. L’uomo purtroppo è deceduto circa un'ora dopo, a bordo dell'ambulanza che lo aspettava alla stazione di Rho Fiera.
E proprio la decisione di Trenitalia di far proseguire il treno fino a Rho Fiera, è al centro delle polemiche, che si stanno scatenando contro le Ferrovie; alcuni hanno criticato la gestione dell'emergenza, sostenendo che il treno avrebbe dovuto deviare e fermarsi prima a Novara.
In realtà da FS rispondono che «il capotreno ha chiesto l'intervento di un'ambulanza alle 17.03, mentre il treno percorreva la linea ad Alta Velocità Torino - Milano. La Sala operativa di RFI ha programmato la fermata straordinaria a Rho Fiera, avvenuta alle 17.22. È stata adottata questa soluzione perché era quella che, in quella situazione, avrebbe consentito il più tempestivo intervento del 118. L'uscita dalla linea dell'Alta Velocità e la fermata a Novara avrebbe ritardato l'intervento, imponendo tempi più lunghi».
«È incredibile che il defibrillatore non sia presente a bordo», spiega un passeggero. «Sugli aerei spesso c'è, perché sul treno no? Soprattutto ora che i treni percorrono tratte di lunga percorrenza?». Il regolamento non lo prevede, fanno sapere da Trenitalia. «Ed è così in tutta Europa, inoltre dovrebbe essere presente a bordo una persona addestrata ad usarlo».
Secondo la legge n° 120 del 3 Aprile 2001, la presenza di un apparecchio elettrico sui treni non è obbligatoria, ma è consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.
La vita umana non ha prezzo, forse questi episodi dovrebbero insegnare che il sistema e i procolli andrebbero modificati.
Il defibrillatore ha un costo abbordabile, sarebbe il caso di incominciare a pensare a dotare almeno i treni a lunga percorrenza di tali strumenti, istruendo a dovere il personale.
Nulla di particolare, basta solo buona volontà e buon senso.

domenica 18 novembre 2012

Gemona-Sacile: anche la Provincia di Pordenone al fianco del Comitato

Prosegue la “Staffetta” per salvare la linea Gemona-Sacile organizzata dai Comitati pendolari regionali. Questo fine settimana lo striscione farà tappa a Castelnovo del Friuli, dove verrà esposto presso la sede municipale.
Ma le iniziative per richiedere la riapertura della linea non sono finite, dopo i Comuni interessati, ora anche la Provincia di Pordenone ha approvato un Ordine del Giorno, proposto dal Capogruppo di maggioranza Antonio Sartori di Borgoricco, che ricalca nella sostanza quello già approvato dai Consigli Comunali.
Di seguito riportiamo integralmente il testo del’’OdG approvato dal Consiglio Provinciale.

Ordine del Giorno
Premesso che:
·        le Istituzioni devono farsi promotrici di una politica dei trasporti volta a garantire ai cittadini il diritto fondamentale alla mobilità e spostamento, assicurando loro un sistema integrato che realizzi il collegamento ottimale di tutte le parti del territorio, favorendo ed incentivando l'utilizzo del treno come mezzo di spostamento al fine di ridurre il traffico veicolare sulla rete stradale, l'inquinamento atmosferico ed acustico; 
Atteso che: 
·        sono stati effettuati ingenti investimenti per la realizzazione ed il potenziamento delle linee ferroviarie Udine – Tarvisio e Gemona–Sacile, compresa la costruzione della stazione di Gemona, e si sono investite risorse per potenziare lo scalo ferroviario del distretto industriale CIPAF di Osoppo, il quale movimenta ogni anno oltre 35.000 carri, 1.500.000 tonnellate di merci, risultando il più importante della regione;
Verificato che:
·        dal 06 Luglio scorso la linea ferroviaria Gemona–Sacile risulta chiusa a fronte dei danni provocati da una frana e dallo sviamento di un treno Minuetto nei pressi della stazione di Meduno; che a fronte di tale incidente il gestore del servizio passeggeri, Trenitalia S.p.a. ha provveduto a garantire i collegamenti con Bus sostitutivi;
·        che il servizio sostitutivo su gomma, con l'avvio del nuovo anno scolastico, sta creando grave disagio all'utenza scolastica di oltre 70 studenti della pedemontana Pordenonese che usufruiscono del servizio per raggiungere gli Istituti Scolastici di Sacile;
·        che non si comprendono i motivi dell'ingiustificato ritardo nella riattivazione del servizio su rotaia, in quanto il tratto di ferrovia danneggiata dalla frana e dal deragliamento del 06 Luglio scorso appare già ripristinato e risulterebbe operativo;
·        a seguito dell'incontro avvenuto lo scorso 10 Settembre tra l'Assessore Regionale ai Trasporti ed i Sindaci dei Comuni interessati dalla linea,la Regione F.V.G. si è impegnata a contattare R.F.I. S.p.a. affinché possa ripartire da subito la circolazione dei treni sulla linea Gemona – Sacile, facendo venir meno i disservizi lamentati dalla utenza;
Considerato che:
·        Ferrovie dello Stato ha più volte paventato una ipotesi di chiusura della tratta Osoppo–Sacile, mantenendo solo il troncone Gemona-Osoppo a servizio delle aziende, riducendo parimenti il fascio dei binari disponibili allo scalo CIPAF di Osoppo;
·        attualmente è vigente un contratto di servizio sottoscritto tra Regione F.V.G. e Trenitalia S.p.a., che prevede il mantenimento del servizio ferroviario passeggeri lungo la linee sino al 31 Dicembre 2014 e che, peraltro, la Regione ha già manifestato l'intenzione di continuare il sevizio anche successivamente, ritenendo la Gemona-Sacile “strategica”, in quanto costituisce una cerniera di collegamento fra la pianura e l'Alto Friuli, risultando potenzialmente utile a decongestionare il traffico lungo la Venezia-Udine e permettendo in tal modo una riduzione dei tempi di percorrenza. Infatti Regione F.V.G. prevede l'installazione di una “Lunetta” presso la Stazione di Sacile che permetta di proseguire verso la Stazione di Pordenone, riducendo così la necessità di corse-bis su gomma;
·        la linea ferroviari Sacile-Gemona potrebbe avere un forte rilancio anche dal punto di vista del trasporto delle merci, non solo attraverso la connessione dei principali siti industriali che insistono sulla linea (Aviano, Maniago e Osoppo), ma anche in funzione di raccordo tra Italia ed Austria, alternativo al trasporto su gomma e pertanto a basso impatto ambientale.
·        che la Regione F.V.G. ha attivato un servizio di trasporto transfrontaliero denominato “MI.CO.TRA”, caratterizzato da una gestione alternativa a Trenitalia S.p.a., cofinanziato dalla U.E., sulla linea Udine-Tarvisio-Villach e finalizzato alla promozione turistica ed al potenziamento del servizio pendolare;
·        il modello MI.CO.TRA, utilizzato da moltissimi turisti e cicloturisti stranieri ha un grande successo, costituendo un binomio intermodale treno-bici di sicuro interesse paesaggistico e di basso impatto ambientale;
·        anche la Sacile-Gemona potrebbe inserirsi in tale modello turistico, anche considerando che la tratta fu definita dal regista Mario Monicelli “...se non tra le prime dieci meraviglie del mondo almeno tra i cento siti in Italia da salvare...”.
Ritenuto :
·        di sollecitate l'Amministrazione Regionale, non solo nella persone dell'assessore Regionale Riccardo RICCARDI ma anche direttamente al Presidente della Giunta Regionale Renzo TONDO, l'avvio di un tavolo di lavoro fra Regione, Trenitalia S.p.a., R.F.I., Amministrazioni Locali, affinché si possa da subito lavorare, ognuno nelle rispettive competenze, a forti programmi sulla possibile riqualificazione della tratta Ferroviaria in oggetto, in un'ottica di sviluppo sostenibile, che possa avere ricadute positive sull'economia della Pedemontana, sia  nell'ottica del trasporto passeggeri, sia nell'ottica della movimentazione delle merci,  sia nell'ottica turistica.
richiede
·         al Consiglio Provinciale di approvare tale Ordine del Giorno;
·         di affermare con forza la necessità di difendere, per le motivazioni sopra elencate, la Linea Ferroviaria Sacile-Gemona;
·         di dare mandato al Presidente della Provincia di Pordenone affinché provveda ad inoltrare tale Ordine del Giorno al Presidente della Regione F.V.G., all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Direzione Regionale Trenitalia S.P.a., alla Direzione R.F.I. S.p.a., a tutti i Comuni interessati dalla linea ferroviaria Gemona-Sacile, al CIPAF ed ai Comitati dei Pendolari.