Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 30 ottobre 2013

Mi.Co.Tra. premiato a Londra all’European Rail Congress. Un successo di tutti

Pubblichiamo il testo della lettera aperta, inviata oggi alla Presidente della Regione FVG, Debora Serrachiani, all’Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, al Direttore Regionale delle Infrastrutture, dott.ssa Magda Uliana, nonché a Ferrovie Udine-Cividale reativa all'European Rail Congress.

Con molto piacere abbiamo appreso che il Progetto Mi.Co.Tra. sarà protagonista al prossimo European Rail Congress, che si svolgerà a Londra i prossimi 12 e 13 novembre, quando verranno resi noti i nomi dei vincitori del prestigioso premio.
Un riconoscimento importante visto che da sempre l’European Rail Congress celebra le eccellenze del panorama ferroviario europeo.
Da sempre siamo stati tra i primi sostenitori del Progetto Mi.Co.Tra., senza dubbio la novità più positiva del nostro sistema ferroviario regionale degli ultimi anni.
I risultati ottenuti sono stati molto incoraggianti, sia per quanto concerne l’aspetto meramente ferroviario, che sotto la propensione turistica del servizio.
Grazie all’organizzazione e alla professionalità del personale di Ferrovie Udine-Cividale e di OBB il servizio ha rilevato elevati standard di qualità e confort di viaggio.
Il Mi.Co.Tra. infatti non rappresenta solo una nuova offerta di mobilità per pendolari dell’Alto Friuli e utenti transfrontalieri, ma soprattutto è una forma virtuosa di promozione turistica del nostro territorio.
Per la prima volta in regione si è utilizzato infatti il treno per fare turismo valorizzando le bellezze naturalistiche e storiche del territorio e in particolare la Ciclovia Alpe Adria grazie al servizio Bici + Treno.
Il Mi.Co.Tra. è diventato la realtà più apprezzata dai pendolari e cicloturisti, che auspichiamo venga non solo confermato, ma potenziato nel prossimo futuro, investendo risorse nella promozione e nel marketing, al fine di far conoscerlo a una platea sempre maggiore di Utenti.
Fin dalla sua costituzione il nostro sodalizio si è impegnato in maniera propositiva e pratica per fornire alle Autorità competenti contributi utili al miglioramento del servizio ferroviario, migliorando le condizioni di viaggio dei pendolari.
Un lavoro costante, svolto sempre con critica costruttiva, che grazie all’esperienza di chi utilizza il treno ogni giorno, ha permesso il raggiungimento di significativi risultati, tanté che il Tavolo di Lavoro dei Pendolari è diventata la sede istituzionale ufficiale del confronto tra l’Utenza rappresentata, la Regione e i Gestori del servizio.
Un confronto costruttivo, che negli anni ha permesso ai Comitati dei Pendolari di diventare parte attiva ed integrante nel processo di riammodernamento del servizio ferroviario regionale. Un percorso che sino ad oggi ci ha soddisfatto, soprattutto grazie al metodo di lavoro applicato, fatto di un dialogo pratico e schietto, che ha garantito il raggiungimento di alcuni significativi risultati.
Ora la nostra Regione sarà premiata a Londra per il Mi.Co.Tra., un riconoscimento importante per il gran lavoro svolto in questi ultimi tre anni, sia da FUC, che dalla Regione stessa e in particolare dall’Ufficio Mobilità.
Riteniamo questa una vittoria di squadra, merito anche del nostro lavoro e per questo ci rende doppiamente fieri, sia come Cittadini di una regione virtuosa, che come rappresentanti dei Pendolari.
Proprio perseguendo quest’ottica è auspicabile che la Regione FVG e Ferrovie Udine Cividale, presenti all’European Rail Congress, invitino all’evento anche uno dei rappresentanti dei Comitati Pendolari regionali.
Questo sarebbe senza dubbio un segno di stima e gratitudine nei confronti di coloro che quotidianamente stanno supportando in maniera fattiva e del tutto gratuita il lavoro delle Istituzioni.
Se Mi.Co.Tra. verrà premiato a Londra parte del merito sarà certamente dell’amico Marco Chiandoni, storico rappresentante del Comitato Pendolari spontaneo FVG, visto che proprio Marco con il suo entusiasmo aveva invitato la Regione e FUC a partecipare al concorso.
Nessuno quindi meglio di lui potrebbe rappresentare al meglio i pendolari friulani a Londra. Marco infatti non è solo una delle anime storiche dei pendolari, ma soprattutto è un esperto e un amante del treno, un connubio perfetto per festeggiare degnamente il successo di Mi.Co.Tra.
Comitato Pendolari Alto Friuli

martedì 29 ottobre 2013

F.U.C. con il Progetto MI.CO.TRA è in nomination nella short list degli Awards proposta da "European Rail Congress"

Finalmente una piacevole notizia per le nostre ferrovie: il Progetto Mi.Co.Tra. relativo al servizio transfrontaliero Udine-Villach sarà protagonista al prossimo European Rail Congress (il Congresso della Rete Ferroviaria Europea 2013).
La cerimonia inaugurale si svolgerà a Londra i prossimi 12 e 13 Novembre 2013, quando i vincitori dei 19 prestigiosi riconoscimenti verranno annunciati.
Gli European Rail Congress si propongono di riunire la rete ferroviaria europea per celebrarne i successi nel fornire collegamenti efficienti, di alta qualità e sicuri in tutta Europa; nel ridurre l'emissione di gas serra dell'Europa; nell'incrementare l'occupazione e la crescita economica; e nel facilitare la competitività europea.
Essi prevedono inoltre la possibilità per i principali protagonisti europei di confrontarsi in merito alle sfide e alle opportunità per il mercato ferroviario d’Europa.
Gli Awards si propongono di celebrare e premiare l'eccellenza ferroviaria in 19 aree diverse. Essi sono stati pensati per:
- premiare ed incoraggiare l'eccellenza e l'innovazione del sistema ferroviario europeo
- diffondere la prassi migliore in tutta Europa
- fare in modo che i nuovi operatori possano imparare da quelli più affermati
- promuovere l'inter-funzionalità allo scopo di fornire spostamenti ferroviari il più diretti possibile in tutta l'Europa.
La conferenza fornirà una piattaforma dinamica per figure chiave del settore ferroviario di tutto il continente europeo in modo da mettere in evidenza le migliori prassi, nonché confrontarsi sulle principali sfide e opportunità per il sistema ferroviario europeo.
Da sempre siamo stati sostenitori del progetto Mi.Co.Tra., fortemente voluto dall’Amministrazione Tondo a fronte del taglio da parte di Trenitalia dei collegamenti transfrontalieri con l’Austria.
I risultati fino ad oggi sono stati molto confortanti, soprattutto per quanto concerne il servizio Treno + Bici, grazie al quale si è potuto per la prima volta promuovere questa forma di turismo, valorizzando la Ciclovia Alpe Adria e le bellezze naturalistiche del nostro Alto Friuli.
Sotto il profilo ferroviario il servizio Mi.Co.Tra. garantisce un elevato standard di qualità sia in ordine all’affidabilità, che alla puntualità e al confort. Ottimo anche il personale F.U.C. - OBB, sempre gentile e disponibile con l'Utenza. 
Il servizio Mi.Co.Tra è stato prorogato sino al prossimo 14 dicembre 2013; ci auguriamo di cuore, che questa vera e propria eccellenza ferroviaria del FVG non venga persa e che la Regione continui ad investire in maniera virtuosa su questo tipo di servizio, potenziandolo ulteriormente e valorizzandolo, atteso che vi sono ancora ampi spazi di miglioramento.
Auspichiamo infatti alla realizzazione di una adeguata campagna di promozione e marketing, considerato che la conoscibilità del servizio in questi mesi si è basata essenzialmente su un passa parola, inconcepibile nell’era globale di internet.
Maggiori Info:

venerdì 25 ottobre 2013

Domenica 27 ottobre circolazione interrotta da Carnia a Tarvisio. Servizio sostitutivo bus

Segnaliamo che domenica 27 ottobre la linea ferroviaria Udine-Tarvisio sarà interessata da alcuni lavori di manutenzione in galleria nel tratto da Carnia a Tarvisio.
A tal fine la circolazione ferroviaria dei seguenti treni subirà alcune variazioni:
- R. 20896 Udine – Tarvisio delle ore 9.03
- R. 20941 Tarvisio – Udine delle ore 12.11
- R. 20908 Udine – Tarvisio delle ore 12.16
- R. 20897 Tarvisio – Udine delle ore 14.00
- R. 20903 Tarvisio – Udine delle ore 16.32
- R. 20914 Udine – Tarvisio delle ore 14.40
Il servizio passeggeri da Carnia a Tarvisio e viceversa verrà garantito con bus sostitutivi.
Sarà invece regolare la circolazione del Mi.Co.Tra (Udine-Villach e viceversa).

martedì 22 ottobre 2013

Nuovi treni CAF: una partita difficile

Uno soltanto nella sostanza l’argomento trattato nell’ultima sessione del Tavolo di Lavoro tra Comitati dei Pendolari e Regione FVG, rappresentata dal Dirigente Magda Uliana, ovvero la tempistica sull’entrata in esercizio dei nuovi treni CAF acquistati dalla Regione. Il motivo ?
Le assenze di Trenitalia e per la prima volta in cinque anni – ovvero da quando si è costituito il Tavolo di Lavoro - quella dell’organo politico della Regione (Presidente e Assessore alla Mobilità)
A fronte di tali assenze la trattazione dei lavori si è incentrata solo sulle questioni meramente amministrative e contrattuali, atteso che la discussione delle problematiche quali ad esempio l’applicazione delle tariffe 2014, l’utilizzo delle penali contrattuali 2012, l’avvio del piano stazioni minori e la vertenza della linea Gemona-Sacile, sono di espressa competenza della Giunta Regionale.
Sotto certi aspetti l’assenza dell’Assessore Regionale Santoro e della Presidente Serracchiani potrebbe essere vista come una sorta di chiusura nei confronti dei Comitati, nonostante le promesse e l’impegno assunto per instaurare un dialogo continuativo e collaborativo con i Pendolari.
E’ stata tuttavia l’occasione per conoscere la nuova dirigente della Regione, dott.ssa Magda Uliana, neo Direttore Centrale delle Infrastrutture, subentrata da poco al dott. Dario Danese, la quale ha dato un taglio pratico ed efficace al confronto.
Per la prima volta la Regione ha spiegato i motivi dei ritardi dell’entrata in esercizio dei nuovi treni Civity acquistati dalla spagnola CAF.
I treni come noto sono fermi da mesi a Cervignano e a Trieste in attesa della omologazione da parte dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria (ANSF).
In realtà i treni non sono ancora nella disponibilità della Regione in quanto il contratto prevede il passaggio di proprietà “chiavi in mano”; il costruttore CAF dovrà quindi assicurare che i mezzi siano dotati di tutte le certificazioni previste dalla normativa per poter circolare.
Nonostante in questo momento spetti a CAF dialogare con l’ANSF, la Regione ha inviato una formale nota all’Agenzia per richiedere la creazione di un tavolo trilaterale volto alla soluzione del problema, nonché ha sollecitato CAF a rispettare il contratto.
Questo il punto di vista rappresentato dalla Regione, la quale ha fatto sapere che durante l’ultimo incontro svolto a Firenze il 16 ottobre scorso con i vertici di ANSF, quest’ultima si è riservata di far pervenire entro 15 giorni una sorta di cronoprogramma, con l’indicazione dei tempi e degli adempimenti necessari per l’omologazione dei mezzi.
Resta tuttavia un ritardo di 10 mesi, difficilmente giustificabile dinanzi agli occhi del cittadino medio.
E’ ben vero che spetta al costruttore CAF svolgere tutti gli adempimenti necessari per la circolazione dei treni, ma è altrettanto vero che finché i mezzi non saranno consegnati alla Regione CAF non verrà pagata.
Considerato che la commessa prevede il pagamento di un corrispettivo di oltre 60 milioni di euro riteniamo che nessuna società sia così folle nel ritardare volutamente o per propria negligenza la consegna dei mezzi …
Altra ipotesi della lentezza delle procedure di ANSF, - la quale è una Agenzia governativa creata di recente e formata in gran parte da personale di derivazione FS, - può essere ricondotta al fatto che i treni Civity della CAF sono una sorta di prototipi e di conseguenza necessitano di una più meticolosa procedura di controllo rispetto ad altro materiale già in circolazione.
Non tralasciamo però altri motivi, ovvero l’italica burocrazia, in grado sempre di stupire, ovvero ancora altre “cause esterne”, che non vogliamo neppure prendere in considerazione.
Bisognerà quindi attendere i primi di novembre per conoscere gli intendimenti di ANSF, dopodiché sapremo i tempi per l’entrata in esercizio dei nuovi treni, anche se ciò non pare proprio imminente, considerato che una volta omologati i mezzi, si dovrà provvedere all’addestramento del personale FS.
Come detto l’incontro si è incentrato sulla questione dei treni CAF, anche se non è mancata l’occasione per rimarcare altre problematiche tra cui quella della Gemona-Sacile per la quale rimandiamo all’articolo del Messaggero Veneto del 20 ottobre►
Nonostante l’ottimo approccio pratico e apprezzando la disponibilità dimostrata dalla dott.ssa Uliana, rileviamo grave l’assenza dell’organo politico della Regione, atteso che mai prima la politica era mancata a questo appuntamento, e considerato che solo la Giunta Regionale può fornire indicazioni circa l’indirizzo di governo in ordine alla politica del trasporto ferroviario.
Il nostro auspicio è che nella prossima sessione del Tavolo di Lavoro la politica possa fornire alcune risposte pratiche ai quesiti posti dai Comitati.
Solo assumendo alcune determinazioni dimostrando di fare e non solo di promettere si potrà veramente migliorare questo sistema ferroviario bistrattato da anni.
Non chiediamo la luna, ma è evidente che mai si deciderà, mai si faranno dei progressi !
Bando di affido del servizio, politica tariffaria, avvio del piano stazioni minori, orario cadenzato, potenziamento dei collegamenti transfrontalieri, miglioramento delle condizioni di viaggio e in particolare delle informazioni a bordo e in stazione e la promozione del servizio ferroviario in generale, sono solo alcune sfide alle quali la politica non può esimersi dall’affrontare, se veramente si ha a cuore le sorti del sistema ferroviario regionale.

lunedì 21 ottobre 2013

Gemona-Sacile: il mistero dei lavori. Regione FVG non pervenuta.

Interventi di ripristino da una parte, con un investimento di 300 mila euro, e di smantellamento dall'altra. Lungo la linea ferroviaria Sacile-Gemona, Rfi sta mettendo in campo azioni che vanno in direzioni opposte e di cui la Regione non è a conoscenza.
A Meduno la società sta consolidando la parete di ghiaia franata sulle rotaie a luglio 2012 (lo smottamento ha causato il deragliamento del Minuetto e lo stop della linea), mentre lungo il tratto Cavasso Nuovo-Maniago sarebbe in atto lo smantellamento di alcune componenti dei binari. A denunciare la situazione, con anche le foto relative ai lavori medunesi, sono stati i Comitati dei Pendolari Alto Friuli e Sacile-Gemona nell'incontro con la Regione di venerdì, in cui sono stati discussi vari problemi della mobilità friulana.
I funzionari regionali, tra cui il direttore centrale delle infrastrutture Magda Uliana, hanno dichiarato di non sapere nulla in merito alle azioni intraprese da Rfi. Inoltre, nessuna risposta è arrivata dalla Regione sul futuro della ferrovia, nonostante la richiesta dei pendolari di inserire questo punto nell'ordine del giorno. Grande assente al tavolo la governatrice Debora Serracchiani, da cui i comitati attendevano precise risposte in primis sullo studio di fattibilità per il recupero e il rilancio della Sacile-Gemona. 
L'obiettivo dei pendolari era capire se la Regione intenda finanziare il progetto, ma l'interrogativo è rimasto senza risposta. «Non conosciamo ancora né la posizione dell'esecutivo Serracchiani né quale sarà il futuro della linea - hanno tuonato i comitati -. Dinanzi all'assenza di un progetto chiaro, non si riesce a capire come mai Rfi stia spendendo soldi pubblici per interventi di ripristino a Meduno. Una situazione assurda, considerato pure che da settimane circola la notizia di un presunto smantellamento di componenti dei binari nel Maniaghese. Sorgono spontanei quindi alcuni interrogativi: qual è il gioco di Rfi? E soprattutto perché la società tiene all'oscuro la Regione dei suoi progetti?»
Al di là delle foto del cantiere medunese, il comitato Sacile-Gemona ha consegnato ai funzionari regionali una bozza di studio di fattibilità. La proposta è che il progetto venga finanziato con le risorse che la Regione sta risparmiando nel contratto per il servizio di trasporto su gomma, che sostituisce quello su rotaia. «Si potrebbe pensare pure di impiegare queste economie per abbattere i costi degli abbonamenti, che quest'anno sono aumentati - hanno suggerito i comitati -. Non è giusto che la Regione risparmi, mentre noi piaghiamo di più e siamo anche penalizzati dall'assenza del treno».
Articolo di Giulia Sacchi pubblicato sul Messaggero Veneto del 20.10.2013

giovedì 17 ottobre 2013

E’ stato convocato per il 18 ottobre il Tavolo di Lavoro tra Comitato dei Pendolari – Regione FVG – Trenitalia

E’ stato convocato per domani alle ore 18.30 presso la sede della Regione FVG di Udine, il Tavolo di Lavoro dei Pendolari. All’incontro parteciperanno i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari regionali, la Regione FVG e la Direzione Regionale di Trenitalia.
Sarà l’occasione per conoscere la neo Direttrice Centrale, dott.ssa Magda Uliana, che ha sostituito da poco il dott. Danese a capo della Direzione Infrastrutture della Regione, la quale avrà il gravoso compito di portare a termine l’operazione dei nuovi treni Caf, il cui utilizzo è come noto bloccato dalla burocrazia e soprattutto dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) in sede di omologazione.
A tal fine segnaliamo che proprio il 16 ottobre l’Assessore alla Mobilità Maria Grazia Santoro incontrerà i vertici dell’ANSF per verificare i motivi di questi ritardi.
Pare assurdo che treni nuovi, costruiti con tutte le più moderne tecnologie, siano bloccati da quasi un anno a causa di un iter burocratico così assurdo.
Abbiamo più volte chiesto alla Regione FVG di farsi sentire presso le Autorità competenti, perché certo la sicurezza è importante, ma non deve essere la giustificazione tout court di questo ritardo, che penalizza oltre 20.000 utenti del FVG.
A nostro parere i veri motivi sono ben altri: a partire dalla lentezza delle procedure e dalla solita prassi italiana dello scaricabarile delle responsabilità.
Da mesi si attendono le prove in linea dei treni: basterebbero 15 giorni in tutto. Perché non si sono fatte in questi mesi ? E ora che qualcuno sia responsabile di questi ritardi, e che risponda alla collettività, atteso che questi ritardi provocano ogni giorno disservizi agli utenti costretti a viaggiare sulle vecchie carrette Ale 801.
Il Tavolo di Lavoro servirà inoltre per discutere altri importanti problematiche d’interesse comune:
- l’avvio dell’orario cadenzato, che partirà dal prossimo mese di dicembre, e che porterà da voci di corridoio notevoli vantaggi per il Friuli, visto che i tempi di attesa delle coincidenze a Mestre verranno dimezzati; - la valutazione della situazione generale e l’andamento del servizio 2013;
- ”Piano Stazioni Minori”, per il quale il ns. Comitato ha già raggiunto l’importante risultato del progetto gemonese
- tariffe servizio ferroviario regionale anno 2014;
- trasparenza e correttezza delle informazioni tra Regione FVG e Comitati dei Pendolari.

domenica 13 ottobre 2013

Stazione di Gemona: il progetto per una stazione a misura di pendolare

La stazione di Gemona in comodato al Comune e il progetto di restyling presentato dal Comitato Pendolari Alto Friuli, per il rilancio della struttura piacciono alla Regione FVG. 
Questo è l’esito dell’incontro di mercoledì 9 ottobre, tra Comune di Gemona (rappresentato dal Sindaco Paolo Urbani e dal consigliere con delega alla mobilità Andrea Palese), Regione FVG (rappresentata dall’Assessore alle Infrastrutture Maria Grazia Santoro, dal consigliere regionale, Roberto Revelant e dal Direttore del Servizio Mobilità, Mauro Zinnanti) e dal nostro Comitato, rappresentato dal presidente Giorgio Picco. 
All’incontro hanno preso parte anche alcuni funzionari di Trenitalia, RFI e il Comandante della Polfer del Presidio gemonese. 
L’Assessore Santoro, dopo aver visitato la stazione, ha seguito con attenzione il progetto di valorizzazione della struttura, presentato a Palazzo Boton da Elena Casani ed Eleonora Picco, due giovani architette che hanno realizzato il progetto per il ns Comitato. 
Il progetto di restyling, primo nel suo genere in regione è stato realizzato tenendo conto delle criticità della struttura, e in particolare delle esigenze di chi utilizza ogni giorno il treno. 
Ecco il video completo del progetto.

© Copyright 2013 – Tutti i diritti riservati - Comitato Pendolari Alto Friuli

L’assessore ha apprezzato l’iniziativa del Comune per l’ottenimento del comodato della stazione, che ha permesso dopo 18 mesi la riapertura dei servizi wc e garantirà per i prossimi 5 anni la gestione diretta dell’infrastruttura. Un’iniziativa lodevole e virtuosa, che permetterà di aumentare la qualità del servizio per i cittadini. 
Particolare attenzione è stata fornita dall’Assessore Santoro alle idee del Sindaco Urbani e del consigliere Andrea Palese: soprattutto a quella dell’apertura di un varco di collegamento tra la stazione e il centro commerciale Le Manifatture. L’intervento permetterebbe così di avere a disposizione ulteriori parcheggi, riallacciando un contatto diretto con la parte ovest della cittadina, oltre a facilitare lo sviluppo di un vero e proprio centro intermodale per lo scambio gomma-rotaia. 
Il progetto di Elena Casani ed Eleonora Picco prevede infatti interventi volti a migliorare l’assetto funzionale ed estetico della stazione, sia al piano terra che al piano dei binari. Oltre al varco del sottopasso verso il centro commerciale, le due giovani architette hanno previsto l’installazione di quattro cupolini in plexiglass a copertura delle scalinate di accesso dei binari al fine di evitare l'allagamento e limitando la scivolosità dei gradini, l’installazione di un moderno tabellone partenze-arrivi nell’atrio centrale, la sostituzione dell’attuale pavimento logoro con uno in resina antiscivolo e di facile pulitura, oltre ad un restyling generale della cartellonistica e dell’estetica delle pareti. 
Il tunnel in particolare diventerà una vera e propria galleria fotografica, dove verranno collocate alcune fotografie d’epoca della stazione e della linea ferroviaria, richiedendo altresì il patrocinio alla Fondazione Ferrovie dello Stato.
L’Assessore Santoro ha confermato che “la Regione è presente e darà sostegno, con il Progetto "Piccole Stazioni" per il quale la Giunta regionale ha messo a disposizione 400.000 euro, anche alla riqualificazione della Stazione ferroviaria di Gemona che risulta strategica sia nell'ambito dell'asse Adriatico-Baltico, sia nella prospettiva di dare supporto con la mobilità sostenibile al turismo d'area, che qui ha già visto ottimi risultati derivanti proprio dall'intermodalità treno-bici realizzata con il progetto transfrontaliero Micotra". 
In particolare l’Assessore ha indicato tra le priorità di intervento concordate con l'Amministrazione Comunale, la copertura delle scale di accesso ai binari e la realizzazione dell'apertura del tunnel di collegamento tra i binari che verso il centro commerciale, per consentire un facile accesso al parcheggio coperto
Resta ancora aperta la partita per la riapertura della biglietteria; a tal proposito, Alessandro Signorini di Trenitalia, ha fatto sapere che le trattative per l’affidamento diretto della biglietteria sarebbero in corso e già con l’inizio del 2014 la questione potrebbe trovare una soluzione concreta. «La Regione ci crede - ha concluso l’assessore Santoro - e sia con Rfi che con Trenitalia stiamo tenendo rapporti a tutti i livelli».
Anche noi ci crediamo e auspichiamo che la vertenza della biglietteria trovi finalmente soluzione.
Un grande grazie infine alle amiche Elena ed Eleonora che hanno realizzato il progetto di restyling della stazione e che ci hanno permesso di presentare in maniera seria e professionale, curata in ogni dettaglio, una proposta di intervento, che siamo certi, una volta realizzato andrà a beneficio non solo dei pendolari, ma di tutta la città di Gemona, trasformando così la stazione in un luogo di tutti.

domenica 6 ottobre 2013

Monitoraggio settembre 2013 linea Udine-Tarvisio: aumento dell'affidabilità, ma difficile miglioramento del servizio con questo materiale rotabile

Dopo un mese di luglio pessimo, con l’indice di disservizio (soppressioni+ritardi superiori ai 10 min.) schizzato al 6,81%, e un mese di agosto in ripresa (4,44%), settembre si è chiuso ancora con un miglioramento, presentando un indice di disservizio pari al 3,52%
Si tratta della terza miglior performance del 2013, dopo quelle di gennaio e aprile. 
Le soppressioni accertate a settembre lungo la Udine-Tarvisio sono state 6, mentre i ritardi superiori ai 10 min. sono in tutto 14 (con un ritardo medio pari a quasi 34 minuti). 
Come detto l’indice di disservizio si è attestato al 3,52% sui 568 treni programmati lungo la Udine-Tarvisio, ben un punto percentuale al di sotto della media del 2013 (4,57%). 
Rispetto al 2012, il mese di settembre è stato sicuramente migliore per quanto riguarda l’affidabilità: 6 soppressioni contro le 12 dell’anno scorso. Discorso a parte invece per i ritardi, i quali sono aumentati (14 nel 2013 contro gli 8 del 2012). 
In generale nel corso del 2013 abbiamo assistito a una riduzione delle soppressioni (-30% rispetto all’anno corso), ma ad un aumento significativo dei ritardi > 10 minuti, tale che su 5142 treni effettivamente circolanti sulla Udine-Tarvisio, il 3,32% registra un ritardo > ai 10 min. 

CONFRONTO PER TRIMESTRI - ANNO 2013

Soppressioni
Ritardi >10 min.
Indice disservizio
I° Trimestre 2013
23
61
4,87%
II° Trimestre 2013
18
49
3,95%
III° Trimestre 2013
28
61
4,96%
Totali
69
171

Media del periodo
1,32% su 5211
Treni programmati
3,32% su 5142
treni circolanti
4,57%

Ottobre 2013 come sarà ? 
Quello del 2012 è stato molto positivo con 0 soppressioni e soli 5 ritardi oltre i 10 min. Eguagliare questo risultato sarebbe già molto positivo. 
Nessuna news invece sul fronte dei nuovi treni della CAF, ancora desolatamente fermi sui binari a Trieste C.le e allo scalo di Cervignano 
La Regione FVG fa la gnorri e non risponde alle varie richieste inviate dai Comitati dei Pendolari regionali (Comitato Pendolari Alto Friuli, Comitato Spontaneo FVG, Comitato Nodo di Udine); ci auguriamo solo che tutte le belle parole e promesse fatte solo qualche mese fa non siano già state dimenticate.
Nessuna risposta è stata fornita neppure in ordine all'applicazione delle penali a Trenitalia per il mancato raggiungimento degli obiettivi contrattuali anno 2012, come nulla si sa al riguardo dell’avvio dell’iter del bando di gara per l’affidamento del servizio ferroviario, essendo ormai il contratto di servizio con Trenitalia in scadenza (31.12.2014) e non più prorogabile.
 Della serie “chiedere è lecito, rispondere cortesia

venerdì 4 ottobre 2013

Antico vs Nuovo: vince l’Antico per forfait … i nuovi treni ancora fermi sui binari.

Pubblichiamo la mail odierna inviata alla Regione FVG in ordine alla questione dei nuovi treni Civity acquistati e da mesi fermi a Trieste e Cervignano in attesa dell’omologazione.

Buongiorno,
facendo seguito alle pregresse richieste, non evase, vi chiediamo un aggiornamento in merito all’entrata in esercizio dei nuovi treni Civity della CAF.
Orami la situazione langue da mesi e nessuna risposta è mai stata fornita al riguardo, né a noi, né agli altri Comitati pendolari richiedenti informazioni.
Nel corso dell’ultimo incontro del 15 luglio scorso – seppur in via ufficiosa – ci era stato anticipata la probabilità dell’entrata in esercizio del nuovo materiale entro fine anno.
I dati dei nostri monitoraggi (quello di settembre è in corso di elaborazione) denotano una sostanziale tenuta degli standard, con soppressioni limitate rispetto al passato, ma un aumento dei ritardi significativi oltre i 10 min..
La situazione del materiale rotabile esistente non pare garantire miglioramenti agli attuali standard, in quanto le vecchie Ale 801 risultano ormai “spremute” e non più in grado di assicurare affidabilità.
L’inverno - stagione più critica per il vecchio materiale – sta arrivando velocemente; da parte nostra ribadiamo che sarà difficile viaggiare un altro inverno con questi mezzi e pertanto sollecitiamo un impegno da parte della Regione – in tutte le sedi competenti – per sbloccare l’iter amministrativo di messa in esercizio dei nuovi treni CAF.
Vedere questi convogli fermi sui binari a Trieste C.le e allo scalo di Cervignano, alla mercé dei vandali – mentre i pendolari sono costretti a viaggiare sulle "vecchie carrette", è una vera e propria sofferenza.
Qualora la situazione di stallo dovesse continuare ancora per mesi, si rischia il pericolo concreto che al momento in cui entreranno in esercizio, questi mezzi saranno già “vecchi” …
Emblematica è la fotografia allegata, scattata qualche giorno fa a Trieste C.le da un utente. In attesa di un Vs. pregiato riscontro, porgiamo i ns. migliori saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

mercoledì 2 ottobre 2013

“A.A.A. nuovo gestore treni regionali cercasi": maxi bando europeo della Regione Emilia Romagna

Articolo tratto dal Resto del carlino del 30.09.2013 - Una base d’asta di 153 milioni di euro all'anno contro i 120 spesi attualmente, per un affidamento di 15 anni prorogabili di altri sei e mezzo: una partita, dunque, da tre miliardi e 430 milioni di euro.
E’ la gara predisposta dalla Regione Emilia-Romagna per l’affidamento dei servizi ferroviari, presentata oggi in conferenza stampa dall’assessore ai Trasporti, Alfredo Peri. Oltre alle risorse garantite dalla Regione, il nuovo gestore potrà tenere per sé gli introiti del servizio che, attualmente, si aggirano sui 100 milioni di euro. Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione, la Regione prevede la realizzazione di un’unica società’ di gestione, un “massiccio” rinnovo dei treni e la piena integrazione tariffaria del sistema unificato “Mi muovo”.
In questi giorni Fer, la società in house della Regione individuata come stazione appaltante, invierà’ alla Comunità Europea il bando di prequalifica. In seguito, selezionati i candidati provvisti dei requisiti richiesti, potranno pervenire le offerte e bisognerà’ attendere l’estate del 2014 per l’aggiudicazione del bando.
Il soggetto vincitore a quel punto avrà’ 30 mesi di tempo “per prepararsi con i treni, la logistica e l’organizzazione industriale- spiega Peri- necessaria a poter svolgere il servizio”, così da rendere la gara “più competitiva”.
Il nuovo affidamento, dunque, prenderà il via dall’1 luglio 2016 con la cessazione dell’attuale gestione transitoria in capo al Consorzio trasporti integrati (Cti) formato da Trenitalia e Tper.
Per il primo anno di contratto, il nuovo gestore dovrà garantire 18 milioni di treni-chilometro più 1,2 milioni di bus-chilometro per i servizi sostitutivi. “E’ la prima volta che una Regione italiana produce una gara di questo tipo”, sottolinea l’assessore: quella al via è una partita “importante” ed “impegnativa, che sta dentro- sottolinea Peri- alle regole europee”. Con questo bando “vogliamo dare una svolta alla qualità dei servizi”, per questo “cerchiamo gestore che sia capace- aggiunge l’assessore - ed abbia l’intenzione di produrre un vero progetto industriale” per la definizione di un servizio “ad alta affidabilità’”.
La qualità del materiale rotabile, per viale Aldo Moro, va in primo piano: “Un terzo dei treni circolanti sono nuovi e di fatto sono quelli acquistati dalla Regione, gli altri due terzi contiamo di rinnovarli grazie alla nuova gara”, con l’obiettivo di determinare “un salto di qualità, sapendo che in questi anni è la Regione che sta coprendo i mancati trasferimenti statali”.
Il bando, inoltre, “prevede già, a regime - spiega Peri- il completamento del Servizio ferroviario metropolitano” di Bologna.
Dal futuro gestore si attendono investimenti per mezzo miliardo di euro, continua Peri, con effetti positivi sul piano dell’occupazione, della tecnologia e dell’innovazione. Il bando, inoltre, prevede una clausola sociale “a garanzia dei livelli occupazionali e delle professionalità impiegate oggi sul servizio”, sottolinea Peri: sono circa 1.600 gli operatori attuali.
L’assessore regionale, poi, replica alle accuse lanciate dall’Usb: il sindacato di base “invita i cittadini ad opporsi a quella che definisce una privatizzazione, ma questa è una notizia destituita di fondamento”. Si potrebbe evocare il rischio di una privatizzazione “se si vendessero delle quote”, continua Peri, ma “noi non stiamo privatizzando nulla” perchè “questa è una gara per l’affidamento di servizi, così come si dovrebbe fare in tutti i Paesi normali”. Inoltre, “se qualcuno andasse a cercare in Europa i soggetti che possono partecipare a questa gara, farebbe fatica- fa notare l’assessore- a trovarne privati”.
Peri respinge anche il dubbio che chi vincerà la gara alzerà le tariffe per aumentare i ricavi: “Un’altra sciocchezza, i prezzi li stabilisce la Regione” prestando la dovuta “attenzione sociale” al tema.
Potrebbe non vincere Trenitalia? “E’ una gara europea”, allarga le braccia Peri, “potranno partecipare tutti gli operatori che hanno le caratteristiche previste dalle norme, a partire dalla certificazione di sicurezza”.
Se l’asta andasse deserta, cosa succederebbe? “Vedremo, ma penso - conclude Peri - che ci sia un discreto interesse, il prezzo che mettiamo sul tavolo non è inventato”.-

Anche in Friuli Venezia Giulia si lavora da tempo per mettere in piedi la gara europea per l’affidamento del servizio, atteso che il contratto di servizio con Trenitalia è ormai arrivato a scadenza.
Tuttavia pare che l’iter burocratico per addivenire alla gara abbia subito un brusco rallentamento negli ultimi mesi.
Insomma dopo l’euforismo iniziale e le grandi aspettative di investimenti sul trasporto pubblico locale, sembra che le cose ora si siano complicate.
I nuovi treni CAF acquistati dalla Regione FVG, continuano a stazionare da quasi un anno allo scalo di Cervignano, fermi sui binari, mentre i pendolari sono costretti a viaggiare ancora sulle vetuste e scassate Ale 801; nessuna news neppure in ordine alle penali contrattuali 2011 e 2012.
In realtà quelle del 2011 sono state quantificate in 498.000 euro, ma non si sa come siano stati spesi questi soldi.
Se questo è lo scenario c’è poco da star allegri … visto soprattutto il silenzio di tomba che è calato sulla questione del trasporto ferroviario regionale.