Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 28 gennaio 2013

Il nostro NO alla deviazione dei treni lungo la linea di cintura. Quali conseguenze deviando i treni?

Ieri si è tenuta la “marcia sui binari” promossa dal Comitato Anti-Treno, il quale ha richiesto che entro 6 mesi venga firmato un protocollo d’intesa con RFI per giungere entro 5 anni alla dismissione totale della tratta ferroviaria da Bivio Vat alla stazione di Udine.
Non nascondiamo che il problema esista, ma le persone che oggi protestano non vivono lì da ieri mattina, ma da decenni e alcuni di loro hanno persino costruito richiedendo l’edificabilità dei terreni vicino alla ferrovia, in deroga alla cosiddetta fascia di rispetto, mentre altri hanno acquistato immobili (a prezzi da saldo) con la consapevolezza dell’esistenza della ferrovia.
Con queste premesse c’è poco da lamentarsi; poi ci sono gli irresponsabili che fanno dell’inutile allarmismo, tirando in ballo la strage di Viareggio, non sapendo che con le nuove normative in materia di sicurezza è più pericoloso un’autocisterna che transita lungo Via Cividale che un treno !
Strano questo Paese, ci sono persone che lottano per riaprire una linea ferroviaria (Gemona-Sacile), mentre altri vorrebbero chiuderne una, perché da fastidio !
Siamo fortemente contrari alla protesta e alle proposte del Comitato Anti-Treno perché strumentali e nate unicamente per fini elettorali di taluni, quasi che qualcuno solo ora abbia scoperto che Udine risulta divisa in due dalla ferrovia …
Non vogliamo scatenare una “guerra fra poveri”, ma al contrario di altri, noi non siamo strumentalizzati e cerchiamo di ragionare a 360°!
Tutti concordano che per l’eliminazione del traffico pesante è necessario far viaggiare il più possibile le merci via ferrovia … ma se poi i treni passano vicino a casa loro, allora diventano pericolosi e allora sono meglio i camion.
La ferrovia Pontebbana è una moderna linea ad alta capacità, potenzialmente in grado di far transitare 220 treni al giorno: oggi ampiamente sottoutilizzata (solo al 40%), nonostante sia costata oltre 1.000 miliardi di vecchie lire.
Pare evidente che la protesta risulti strumentale, soprattutto per l’Amministrazione udinese, che cerca ora di farsi bella, e che nulla ha fatto fino ad oggi in materia ferroviaria, come dimostrato dalla pessima gestione della stazione FS.
Le proposte del Comitato Anti-Treno sono da irresponsabili, che denotano solo la completa ignoranza in materia ferroviaria, forse a causa dell’egoismo e all’ipocrisia di alcuni cittadini, a cui danno fastidio i binari, sorti prima delle loro case, nonché di alcuni Amministratori poco obiettivi e lungimiranti, interessati più alla campagna elettorale che a risolvere i problemi veri.
Se verranno accolte le richieste dei residenti non solo si rischia di non risolvere i problemi, ma si creeranno degli altri, ben peggiori.
La dismissione della linea Pontebbana tra Vat e la stazione e la sua trasformazione in ciclopista cosa comporterebbe? Quanto costerebbe la ciclopista e chi la utilizzerebbe? Serve oppure si fanno opere perché sono di moda?
La deviazione dei treni della Pontebbana lungo la linea di Cintura che conseguenze avrebbe?
  • aumento del percorso di 4km, per gran parte percorribili a soli 30km/h;
  • aumento dei tempi di percorrenza per tutti i treni, sia viaggiatori che merci;
  • si sposterebbe poi il problema del passaggio dei treni in capo ad altri (ovvero sui residenti che vivono vicino alla linea di cintura);
  • aumento dei costi del contratto di servizio fra Trenitalia e Regione FVG;
  • aumento dei pedaggi richiesti del gestore della rete RFI a carico della Regione FVG e delle Imprese ferroviarie merci;
  • aumento delle tariffe per i pendolari (per esempio Udine-Gemona corsa semplice da 3,15€ a 3,80€ e abbonamento mensile da 54,30€ a 61,95€, Pontebba-Udine corsa semplice da 6,45€ a 7,15€ e abbonamento mensile 83,15€ a 89,95€;
  • generale calo dell’attrattività, della competività e sostenibilità economica del trasporto ferroviario, sia per le merci sia per le persone;
  • costo di 70 milioni di euro per lavori di adeguamento della linea di cintura.
Piuttosto che buttare dalla finestra 70 milioni di euro, ammesso e non concesso che si trovino di questi tempi, per realizzare un progetto assurdo, riteniamo che sarebbe più opportuno investirli per mettere in trincea l’attuale linea.
Basterebbe pertanto realizzare in tempi umani (!) i cinque sottopassi ferroviari. Quello di Santa Caterina atteso da 20 anni ad esempio costerà ai Cittadini 3 milioni 980 mila euro …  nel nostro caso invece di sperperare 70 milioni, il problema verrebbe risolto con l’investimento di “soli” 20 milioni !
La realtà è che manca una seria progettazione della mobilità in città, la quale paga da decenni l’incapacità e l’ignoranza dei suoi governanti.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Il vostro ragionamento sembra sensato e..economico. Come mai non viene preso in considerazione? Vi sono altri passaggi a livello da sistemare ?

Anonimo ha detto...

Da cittadino che lotta per vedere riaperta la sua Gemona-Sacile, sono disgustato dalla mentalità degli Udinesi, abituati vivendo in città a tutte le comodità, senza riuscire a capire la ricchezza che hanno!

Gaia Baracetti ha detto...

Chiedo scusa: da dove viene la cifra di 70 milioni di euro di lavori di adeguamento? Mi sembra molto alta.

Marco ha detto...

Vorrei anch'io che la stazione fs di Gemona venisse tirata giù, mi da fastidio, mi rovina il panorama :)

La gente è sempre più assurda !
Marco

Anonimo ha detto...

@Gaia
La cifra di 70 milioni di euro è quanto richiesto da RFI per completare e mettere in sicurezza la linea di circonvallazione.
Federico

Luigi Marcon ha detto...

Sono Luigi Marcon, sindaco di Chiusaforte e pendolare; ogni mattina, dal 1984, mi servo di corriera (linea ferroviaria soppressa da Carnia a Pontebba nel 1995)e treno, per raggiungere il posto di lavoro a Udine. Sono sdegnato e mi unisco a voi per dissentire su questo paventato mega progetto che riguarda la capitale del Friuli. Ora basta.

Diario di viaggio ha detto...

Da udinese e residente in via Mameli, a pochi metri dalla ferrovia e dai passaggi a livello incriminati, dico che spendere tutti quei soldi ora e non quando c'erano, non ha senso.
Avete ragione, questo è udinecentrismo.

Andrea ha detto...

Sinceramente non mi indigno più di nulla. La gente sembra che viva in una dimensione propria, fregandosi degli altri.
I soldi per fare un bel lavoro c'erano, ma o non si è voluto fare (chissà perchè!), oppure si sono spesi male, interrompendo i lavori del raddoppio della Pontebbana a Vat e al contempo costruendo mega strutture, oggi non più utilizzate (Tarvisio Boscoverde e lo scalo di Cervignano).
Quello che mi fa più rabbia è la cecità degli Amministratori udinesi e regionali, alla ricerca di consenso e popolarità, ma incapaci a confrontarsi con le persone in maniera onesta.
Vale la pena di ricordare, che la proposta degli Anti-treno creerebbe un collo di bottiglia sulla stazione di Udine, vincolando di fatto la Pontebbana alla VE-UD: GO-TS e viceversa.
Oggi i treni della Pontebbana entrano a Udine e da lì proseguono per Gorizia e viceversa; dopo, se passasse la proposta anti-treno, per un breve tratto le due linee utilizzerebbero gli stessi binari, con il pericolo che eventuali blocchi della Pontebbana avrebbero conseguenze negative sulla linea VE-UD-GO-TS e viceversa. Non mi sembra una grande idea quindi.
Purtroppo il treno non è un'auto e non può fare una "U" per girare ...

Andrea ha detto...

Dimenticavo, se passasse la proposta Antri-treno potrebbe succedere che un treno proveniente da Go che si blocchi poco fuori la stazione di Udine, impedirebbe l'ingresso in stazione di un treno proveniente da Tarvisio o in partenza verso Tarvisio ...

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno che ha il coraaggio di di dire cose serie.
Questo è solo un gran polverone elettorale e poi tutto tornerà come prima.
Bravi siete gli unici fuori dal coro, segno di coraggio e coerenza, direi gli unici con le idee chiare sull'argomento, ma questa non è una novità :)
Concordo con quanto dite, e gli Udinesi dovrebbero solo vergognarsi.
Cosa devono dire quei cittadini di serie B del Canale del Ferro e Val Canale che si son visti scippare via le stazioni e al tempos stesso la nuova linea Pontebbana ha impattato pesantemente sul loro territorio?
Per non parlare poi della Gemona-Sacile, chiusa per futili questioni economiche.
Dario

Anonimo ha detto...

Da Udinese, mi vergogno. Chi protesta vada a vivere in mezzo ai campi e non osi più prendere un treno in vita sua!
COMUNQUE E' SOLO CAMPAGNA ELETTORALE, FATTE LE ELEZIONI TUTTO FINIRA' LI'

Gaia Baracetti ha detto...

Ma con la linea di circonvallazione e la spesa di 70 milioni di euro, se ho ben capito, i binari nella tratta interrata poi dovrebbero essere due. Perché collo di bottiglia? Perché scagliarsi con tanta aggressività contro gli udinesi? Non è colpa loro se ci sono problemi sulle tratte del resto del Friuli.

Andrea ha detto...

@Gaia: questa non è la guerra dei poveri. I residenti non possono pretendere l'erba voglio. Sanno benissimo dove hanno acquistato o costruito visto che in questo caso sono stati loro a richiedere in deroga alla fascia di rispetto l'edificabilità. Riporto quanto già scritto"la proposta degli Anti-treno creerebbe un collo di bottiglia sulla stazione di Udine, vincolando di fatto la Pontebbana alla VE-UD: GO-TS e viceversa.
Oggi i treni della Pontebbana entrano a Udine e da lì proseguono per Gorizia e viceversa; dopo, se passasse la proposta anti-treno, per un breve tratto le due linee utilizzerebbero gli stessi binari, con il pericolo che eventuali blocchi della Pontebbana avrebbero conseguenze negative sulla linea VE-UD-GO-TS e viceversa. Purtroppo il treno non è un'auto e non può fare una "U" per girare ...potrebbe succedere che un treno proveniente da Go che si blocchi poco fuori la stazione di Udine, impedisca l'ingresso in stazione di un treno proveniente da Tarvisio o in partenza verso Tarvisio". Sbagli quando scrivi "Non è colpa loro (udinesi) se ci sono problemi sulle tratte del resto del Friuli"
Non ci sono problemi sulle altre tratte, ma unicamente sul nodo di Udine, perché qualcuno non ha voluto al momento giusto fare le opere necessarie per superare qs problematica e ora che non ci sono più risorse si piange e si pretende che si elimini la linea che esiste dal 1875!
Chiediamoci perché ora la protesta? Ci si è accorti solo ora che a UD passa la ferrovia?

Anonimo ha detto...

Io vivo a Tricesimo e sono pendolare da una vita. Se la proposta dei residenti di Udine passasse a me non converrebbe più prendere il treno in quanto non più vantaggioso, visto che il tragitto si allungherebbe con un aumento dei tempi.
Non dobbiamo mica fare il giro del globo per arrivare a UD per far piacere a chi ha comprato consciamente le case lì.
Ma spensate mica di essere sui scherzi a parte ?
Maurizio

Anonimo ha detto...

Tutt'altro che "irresponsabili", alcuni di questi Signori sanno benissimo perchè hanno sollevato ora questo polverone.
C'è chi compra Balotelli per tirar su voti, altri invece utilizzano altri argomenti, ma il fine è lo stesso...

Gaia Baracetti ha detto...

Ma i 70 milioni di euro non servirebbero per raddoppiare il binario ed evitare proprio il collo di bottiglia?
Per quanto riguarda l'acquistare le case lì, a quanto so sono anni che si parla di togliere il passaggio al livello (qualcuno dice che era scritto nel piano regolatore, ma non ho le prove) quindi chi ha scelto di vivere in quella zona poteva ragionevolmente aspettarsi che il problema venisse risolto prima o poi.
Dire 'potevano pensarci prima' è come dire a un pendolare: 'potevi pensarci prima di prendere casa a Gemona e trovare lavoro a Udine, adesso gli udinesi fanno le spese della tua fretta'. Ma è assurdo! Uno alle volte si ritrova in una situazione per tutta una serie di motivi anche comprensibili e non c'è niente di male se cerca di migliorarla. L'importante è che si trovi una soluzione condivisa.
Tra l'altro per me questa non è una questione neanche prioritaria, ma d'altronde io non vivo lì. Però mi dispiace vedere tanta acredine contro gli udinesi.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Gaia: ti invitiamo a leggere l'ultimo post, nonché alcuni articoli pubblicati da Marco Chiandoni nel blog "Strade Ferrate FVG". Ti illustreranno meglio la situazione.
L'utilizzo della linea di cintura non risolverà i problemi, ma li complicherà, visto che il "collo di bottiglia" si avrà dietro a via Buttrio - zona Via Pradamano - dove le due linee (Pontebbana e UD-GO-TS) dovranno condividere gli stessi binari.
La ferrovia segue logiche particolari perché il treno non può svoltare come l'auto!
Sul resto ribadiamo che Udine non ha MAI avuto una politica in materia di mobilità e qs ne è un esempio, senza pensare alla questione dei bus (vedi autostazione o terminal del Centro studi, da decenni in programma!).
Purtroppo si seguono le solite logiche, dove per guadagnare il consenso è più importante lottizzare e rendere edificabili aree, che pianificare un'urbanizzazione ordinata della città.
Chiediamoci semmai perché nel '96la giunta Barazza non ha voluto risolvere la questione e idem prima e dopo: per incompetenza oppure per altri interessi ?
Una linea ferroviaria, pagata con i soldi di tutti e utile per la collettività (persone e imprese) e non può essere legata a semplici interessi di pochi. Ci sono regole da rispettare (es. le fasce di rispetto dai bianri) e in qs caso si sono derogate ..
Purtroppo in qs Paese le cose si fanno sempre male, e chi è competente in materia o non viene ascoltato o non può decidere.
Pretendere poi di risolvere da soli la questione - senza senitre le altri parti - solo in base ai propri interessi è da "irresponsabile", visto che le conseguenze economiche e del servizio si ridondano poi sull'intera comunità.
La nostra domanda è perché ora la protesta? Verificheremo tra 6 mesi se qualcosa sarà stato fatto, o se gli stessi promotori "politici" di qs. protesta continueranno a mantener fede alle promesse date.
Ma se i risultati sono quelli avuti sulla stazione di Udine allora sappiamo già come andrà a finire anche stavolta!
Parole, parole e parole... intanto imperversa la guerra fra poveri !

Maurizio ha detto...

@Gaia: ma che ragionamenti fai ?
Vorrà dire che verremo tutti a vivere A Udine !
Cerchiamo di guardare un po' oltre il proprio naso !
Io vivo a Tricesimo e grazie al treno raggiungo Udine in 12 minuti, non inquino il mondo (ovvero in minima parte), e sfrutto un servizio pubblico pagato con la fiscalità generale.
Se a voi non sta bene la ferrovia a me non sta bene la SS13 a tricesimo e tutto il traffico delle auto che devo respirare... stesso problema.
Maurizio

paolo petronio ha detto...

Paolo ha detto:

Ho conosciuto Honsell quando era rettore, mi sembrava una persona seria. Chi poteva pensare che per motivi elettorali cominciasse a dar credito a fesserie del genere...
Ogni giorno sulle strade circolano camion pericolosissimi e nessuno fiata. Invece i treni danno fastidio. Ma a chi? A chi non ha la pazienza di aspettare ad un passaggio a livello. Per costoro il passaggio a livello ideale è quello con le sbarre sui binari.
Il vero sbaglio è stato quello da parte del Comune di impedire a suo tempo la posa del secondo binario, il che ha fortemente penalizzato la circolazione sia dei treni che delle automobili.

paolo petronio ha detto...

Paolo ha detto:

Ho conosciuto Honsell quando era rettore, mi sembrava una persona seria. Chi poteva pensare che per motivi elettorali cominciasse a dar credito a fesserie del genere...
Ogni giorno sulle strade circolano camion pericolosissimi e nessuno fiata. Invece i treni danno fastidio. Ma a chi? A chi non ha la pazienza di aspettare ad un passaggio a livello. Per costoro il passaggio a livello ideale è quello con le sbarre sui binari.
Il vero sbaglio è stato quello da parte del Comune di impedire a suo tempo la posa del secondo binario, il che ha fortemente penalizzato la circolazione sia dei treni che delle automobili.

Anonimo ha detto...

Vi siete messi d'accordo per scrivere tutti commenti negativi? Ed alcuni poco corretti? Non si cancella nessuna linea ferroviaria, come scrive qualcuno, ma semplicemente si fa passare quella esistente per un'altra interrata che è già presente. Per farla passare per quella linea occorre che le due tratte vengano collegate. A cambiamento avvenuto, ci saranno per i pendolari "ben" 4 km da percorrere in più.
L'unica cosa che a me dà fastidio è il costo esorbitante che FS chiede per compiere questi lavori che, di questi tempi, sono ovviamente una mazzata per tutti. Non fosse per quello, direi che, alleluia!, finalmente ci si sta interessando a questo annoso e fastidiosissimo problema per i residenti di quella zona ed anche per tutti quelli che quotidianamente ci transitano.