
Per questo sarà istituito al Ministero dell'Economia un Tavolo che avrà il compito di definire le procedure di trasferimento.
Così facendo la Regione ha raccolto e condiviso le proteste dei Comitati dei Pendolari e dei Comuni attraversati, puntando a individuare una soluzione alternativa a quella di FS.
Come è emerso nella riunione, RFI non dispone delle risorse (3 milioni di euro) per garantire il ripristino del servizio in condizioni di sicurezza, anche di fronte ai costi di esercizio. D'altra parte, ha confermato l'assessore Riccardi, analoghe procedure di trasferimento, di fronte a problemi simili, sono state portate a termine con successo in altre regioni.
Da ciò la decisione di istituire un Tavolo al Ministero dell'Economia, proprio per far tesoro di altre esperienze positive.
Non ci illudiamo certamente che la linea sia già salva, l’obiettivo è ancora lontano dall'essere raggiunto: sarà una corsa lunga e con tanti ostacoli da superare, ma viste le premesse, siamo ottimisti sul risultato finale.
Nel mentre terremo alta l’attenzione e vigileremo passo passo sull’operato delle Istituzioni competenti, sollecitandole ad addivenire al più presto al perfezionamento dell’accordo, che restituirebbe al Friuli il patrimonio della ferrata Pedemontana.
Ci auguriamo da ultimo che tutte le forse politiche, sia regionali che nazionali, continuino a remare nella medesima direzione, sollecitando il Ministero a svolgere gli atti necessari per il trasferimento della proprietà dell’infrastruttura, affinché la Regione possa gestirla in futuro e rilanciarla con una azione mirata.
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