Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 21 febbraio 2015

Grazie Direttrice Giaconia !

Nicolini, Giaconia, Pettenella, Giaconia.
Questa è la successione dei direttori regionali di Trenitalia che si sono avvicendati dal 2003 a oggi.
Sono 12 anni, letteralmente volati, che i Comitati Pendolari dell'Alto Friuli, del Nodo di Udine e del FVG si trovano a discutere assieme a questi direttori, assieme a Rete Ferroviaria Italiana e all'Assessore alle Infrastrutture e Mobilità di turno e lo staff dell'ufficio trasporto pubblico locale.
Oggi cogliamo l'occasione di salutare l'Ing. Maria Giaconia, la direttrice che per più tempo si è occupata di ferrovie regionali, pur avendo il quartiere generale nel vicino Veneto.
Nostra coetanea, ci ha dato l'impressione di amare le ferrovie, pur dovendo scontrarsi con gli innumerevoli problemi del trasporto su ferro che hanno caratterizzato la sua direzione.
Ma oltre a questo sicuramente ha scontato anche la giovane età e l'essere donna, forse la prima ad avere un incarico dirigenziale con alle spalle le esperienze in Sicilia, Campania, Abruzzo.
Il rapporto con i Comitati non è stato rose e fiori, gli scontri sono stati violenti, ma aperti, senza ombre ma è prevalso sempre il rispetto reciproco della persona.
Forse, senza troppa modestia, possiamo affermare che i Comitati del FVG hanno finalmente lasciato a casa la tradizionale figura di sotàns, parola friulana che indica una caratteristica comportamentale di queste genti, ovvero di essere sottomessa e rassegnata alle gerarchie.
Gemonesi, udinesi, codroipesi, goriziani, sagradini, monfalconesi, triestini, tarvisiani, pordenonesi, tutti assieme, nel tempo, abbiamo dato voce e corpo alle sacrosante richieste di avere un servizio ferroviario migliore, di essere rispettati e di avere voce in capitolo su questo tipo di trasporto che influenza le nostre vite.
Nella direttrice Giaconia abbiamo trovato un interlocutore serio, deciso a difendere a spada tratta la sua azienda, ma consapevole dei suoi limiti.
Forse in questi mesi cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel, i treni spagnoli dovrebbero entrare in servizio tra pochi mesi, l'attenzione da parte del gruppo FSI verso il mondo pendolare sta mutando (che sia lo spauracchio delle gare?), avremmo voluto festeggiare questi passaggi assieme alla direttrice che per quasi otto anni ci ha affrontato e accompagnato nelle nostre lotte.
Speriamo di vederla qui a giugno direttrice, a bordo dei CAF...
Ci raccomandiamo, sia puntuale!
Un sentito grazie e come si dice qui... Mandi
Giorgio Picco, Andrea Palese, Fabio Lamanna - Comitato Pendolari Alto Friuli
Marco Chiandoni, Andrea Poli, Simone Sesta - Comitato Pendolari FVG
Danilo Moro - Comitato Nodo di Udine

mercoledì 18 febbraio 2015

Treno in fiamme in galleria, linea bloccata per quattro ore

Ieri un incendio della motrice di un treno merci mentre attraversava il tunnel di Malborghetto lungo otto chilometri ha causato il blocco della linea Pontebbana dalle 18.10 alle 22.20; soppressi il R. 6040 da Carnia a Tarvisio e il R. 6034 da Udine a Carnia.
Fortunatamente nessun ferito grazie all'intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco e del personale addetto di RFI.
Ringraziamo per la tempestiva informativa ricevuta con due mail che pubblichiamo nei commenti al post direttamente dal Direttore della Divisione Passeggeri Regionale FVG, Simone Gorini.
Stamattina circolazione regolare.
 
Articolo di Piero Tallandini pubblicato dal Messaggero Veneto del 18 febbraio 2015
MALBORGHETTO. Linea ferroviaria Udine-Tarvisio bloccata per oltre quattro ore tra il tardo pomeriggio e la serata a causa dell’incendio della motrice elettrica di un convoglio merci che si è sviluppato alle 18.10 nella galleria di Malborghetto, lunga 8 chilometri.
Sono stati mobilitati i vigili del fuoco del distaccamento di Tarvisio e di Pontebba per un intervento di soccorso che si è rivelato complicato dal punto di vista logistico, vista la necessità di raggiungere a piedi il punto all’interno della galleria in cui era rimasto bloccato il treno. Si tratta di un convoglio merci che trasportava cisterne vuote e semivuote contenenti sostanza chimiche non infiammabili, ma potenzialmente pericolose per l’ambiente.
I vigili del fuoco sono stati mobilitati su richiesta della centrale operativa delle ferrovie, a sua volta allertata dai due macchinisti del treno. La motrice elettrica, alla testa del convoglio, si è arrestata a una distanza di circa un chilometro dall’uscita della galleria, in direzione nord, sulla tratta Pontebba-Tarvisio Boscoverde.
Vista la tipologia del carico è stato mobilitato anche il nucleo dei vigili del fuoco di Udine, specializzato per le operazioni di soccorso in presenza di sostanze chimico-batteriologiche ma una volta sul posto il loro intervento non si è reso necessario visto che il vagone-cisterna più vicino alla motrice incendiata era ad oltre 15 metri di distanza, e gli altri vagoni-cisterna erano ancora più lontani dalla fonte dell’incendio.
I rischi, insomma, sono stati contenuti e nonostante il denso fumo che si è sprigionato nella galleria a causa dell’incendio i due macchinisti non sono rimasti intossicati.
Grazie all’intervento dei vigili del fuoco il fumo è stato rapidamente smaltito anche se è subito apparso chiaro che il locomotore guasto avrebbe dovuto essere trainato fino alla stazione più vicina, quella di Pontebba, per poter ripristinare la percorribilità della ferrovia che era stata subito interrotta in via precauzionale, così come l’erogazione dell’energia elettrica sulla linea.
Alle 22.15 l’intervento di messa in sicurezza effettuato delle squadre dei vigili del fuoco è stato completato e la grossa motrice elettrica è stata trainata a Pontebba.
Quindi, un altro locomotore ha agganciato i vagoni del convoglio merci rimasto “ostaggio” della galleria. A causa dell’incendio, almeno tre treni a lunga percorrenza hanno subito ritardi, fino a due ore.
Alle 22.20 la piena percorribilità della linea tra il capoluogo friulano e Tarvisio è stata ripristinata. Per quanto riguarda le cause dell’incendio, potrebbe essere stato provocato dal surriscaldamento della ventola di raffreddamento

martedì 17 febbraio 2015

Rimozione dei passagg a livello della Gemona-Sacile: motivi di sicurezza od ostruzionismo?

Dopo la nostra richiesta di chiarimenti in ordine alla questione della rimozione delle sbarre dei passaggi a livello lungo la linea Gemona-Sacile e la presa di posizione del Sindaco di Maniago, Andrea Carli, che ha scritto una lettera ad RFI, alla Regione FVG, a FUC e a tutti i Sindaci interessati, la Regione risponde con una nota inviata dall'Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro agli Amministratori locali.
L’Assessore Santoro nella nota spiega “che l’attività di rimozione delle sbarre dei PL ha riguardato soltanto i PL dotati di sbarre molto lunghe sui quali, già in diversi casi, si sono registrate cadute delle stesse sulla sede stradale in occasione di eventi atmosferici di una certa rilevanza. Tale rimozione pertanto, è stata attuata con il solo scopo di salvaguardare l’incolumità degli utenti della strada e non ha alcuna correlazione con le strategie di mantenimento o chiusura della linea.” Nella nota si legge inoltre che “i PL, peraltro, con le sbarre o senza le sbarre, in questo momento risultano comunque disattivati e l’eventuale transito di un mezzo d’opera prevede la fermata dello stesso, il presenziamento dell’attraversamento stradale con personale della manutenzione ed il successivo transito del mezzo.”
La risposta della Regione è stata resa pubblica dal consigliere comunale di Gemona, delegato alla mobilità Andrea Palese, nostro collaboratore e promotore della “Staffetta Trenitaglia ridacci il nostro treno”.
Palese ha manifestato tutta la sua preoccupazione circa l’intervento di RFI, che coincide con l’avvio delle operazioni legate allo studio di fattibilità di FUC. “Non ha molto senso la rimozione delle sbarre dai PL proprio ora che si dovranno svolgere operazioni tecniche lungo la linea e transitarvi con i mezzi. Purtroppo non è la prima volta che RFI opera così, basti ricordare alla linea Santhià-Arona, dove il traffico ferroviario è sospeso dal 17 giugno 2012 e sono stati successivamente rimossi i PL”.
Secondo Palese “questo non rappresenta un buon segnale in prospettiva della riapertura della linea, visto che l’atteggiamento di RFI potrebbe essere visto come un modo di far ostruzionismo. Gli impegni di RFI verso lo Stato (proprietario della linea) sono contenuti nel Contratto di Programma, il quale stabilisce quali interventi svolgere prevedendo altresì le risorse. Se il ri-montaggio delle sbarre dei PL non è previsto nel Contratto di Programma, non è finanziato, con la conseguenza che bisognerà attendere la prossima negoziazione del contratto di programma ... un trucchetto che potrebbe spostare nel tempo la decisione sulla Gemona-Sacile, mantenendo in sostanza la situazione attuale; status che fa comodo sia a RFI che alla Regione, le quali non hanno mai manifestato chiaramente un serio interessamento alla riapertura."

venerdì 13 febbraio 2015

Monitoraggio gennaio 2015: puntualità entro i 5 min al 83,95%, indice di disservizio all'11,16%

Il monitoraggio effettato sui 500 treni programmati a gennaio 2015 lungo la linea 15 TS-Cervignano-UD-Tarvisio ha evidenziato il protrarsi delle criticità strutturali del servizio.
Nonostante l’allungamento di 10 min. di gran parte delle fasce orarie lungo la Udine-Tarvisio continua a essere insoddisfacente l’indice di puntualità.
Peggiorata anche l’affidabilità, con soppressioni più che quadruplicate, passate dalle 3 del gennaio 2014 alle 14 del 2015.
L’indice di puntualità ha rilevato che il 90,94% dei treni circolati sono giunti al capolinea entro i 10 min., migliorando di poco la performance del 2014 (90,43%).
In considerazione delle modifiche apportate con l’orario invernale lo scorso 15 dicembre, oltre al parametro storico dei ritardi > 10 min. al capolinea, abbiamo deciso di assumere un ulteriore standard prestazionale, dato dai ritardi > 5 min. ma inferiori a 10, sempre rilevati al capolinea.
Questo nuovo parametro ha evidenziato che solo l’83,95% dei treni ha raggiunto il capolinea entro i 5 min. rispetto all’orario di arrivo previsto.

Riassunto Mese Gennaio
2015
2014
2013
Soppressioni
Ritardi entro i 10 min.
Ritardi > 10 min.
Numero treni programmati
Indice di disservizio*
*Sopp+ rit.> 10 min.
14
34
44
500
11,16%
3
n.r.
48
505
10,29%
2
n.r.
16
592
3,04%
Puntualità entro 10 min.
Puntualità entro i 5 min.
90,94%
83,95%
90,43%
n.r.
97,28%
n.r.
L’indice di disservizio globale, che tiene conto delle soppressioni e dei ritardi >10 min. si è attestato al 11,16% contro il 10,29% del 2014 e il 3,04% del 2013.
Risultati molto deficitari causati delle note disfunzioni, divenute ormai strutturali, che derivano dall’utilizzo di materiale rotabile vetusto, ai ripetuti guasti all’infrastruttura ai difetti nell'organizzazione aziendale del gestore.
Nel corso del tavolo di lavoro del 30 gennaio scorso il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale si è impegnato con la Regione FVG e i Comitati dei Pendolari per far cambiar decisamente rotta alla nave, chiedendo parimenti qualche mese di pazienza, necessario per avviare una radicale ristrutturazione della gestione del servizio:
Giugno 2015 sarà l’anno zero per le nostre ferrovie visto che per tale data è prevista l’entrata in esercizio dei nuovi treni CAF e la fine dei lavori infrastrutturali lungo la linea Pontebbana.
I primi dati di febbraio denotano un leggero miglioramento della puntualità rispetto al 2014, speriamo che sia la volta buona !

martedì 10 febbraio 2015

Gemona-Sacile: RFI smantella le sbarre dei passaggi a livello. Manutenzione o dismissione?

Pubblichiamo la mail inviata all’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro e all’A.D di Ferrovie Udine-Cividale, Maurizio Ionico, società incaricata di svolgere lo studio di fattibilità lungo la linea Gemona-Sacile.
 
Buongiorno,
Vi segnaliamo questo articolo apparso sulla stampa locale (clicca immagine), relativo ad alcuni lavori in corso lungo la linea Gemona-Sacile; l'articolo segue le numerose segnalazioni pervenute da appassionanti di ferrovia, cittadini e Amministratori Locali della Pedemontana.
Vi chiediamo se siete a conoscenza di un tanto e se RFI – attuale concessionaria della linea - ha comunicato l’avvio di questi lavori. Sarebbe interessante sapere se RFI sta avviando effettivamente interventi migliorativi all'infrastruttura, come comunicato lo scorso 30 gennaio dall'Ing. Botti, o se tali lavori sono invece volti a smantellare i PL esistenti lungo la linea.
In questo caso troviamo assolutamente illogico che da un lato sia in corso uno studio di fattibilità della linea per verificarne la sua riattivazione e dall’altra si smantellino alcune infrastrutture fondamentali per l’eventuale ripristino. Cordiali saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

sabato 7 febbraio 2015

Un buon segnale, ma i disagi continuano ancora

Un buon segnale, anche se i disagi continuano.
La Regione fvg e la Direzione Regionale Trenitalia ci hanno comunicato i motivi dei disagi registrati nel corso della giornata di giovedì 5 febbraio lungo la linea 15 Tarvisio-UD-Cervignano-TS (clicca l’immagine).
Disagi che hanno colpito in particolare i treni della mattina (R. 6013, 6015 e 6017) i quali hanno subito ritardi all’arrivo a Trieste tra i 10 e i 19 min.: le cause dei ritardi sono attribuibili a un guasto al sistema di controllo della marcia dei treni di una corsa raschia-ghiaccio e ad un treno merci.
Anche il R. 6018 Trieste-Tarvisio ha registrato un ritardo di 30 min., addebitabile in questo caso però al trasbordo dei viaggiatori a Udine su materiale rotabile idoneo alla nevicata che stava imperversando sul Tarvisiano.
Continuano a essere difettose invece le informazioni a bordo treno e in stazione.
Da parte nostra continuiamo a monitorare la situazione per fornire periodicamente un report dettagliato a chi di competenza, volto a segnalare le criticità in maniera da contribuire a migliorare il servizio.
Uno strumento efficace è certamente l’invio on line dei reclami a Trenitalia. Clicca qui per le istruzioni: Vi saremmo grati se vorrete girarci via mail le risposte che Trenitalia vi fornirà entro 30 gg. dal reclamo.

mercoledì 4 febbraio 2015

Trenitalia risponde in ordine al disservizio del R. 6015 di ieri

Pubblichiamo la risposta ricevuta dal Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, ing. Orazio Iacono.
Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e continuare a credere che l’impegno assunto venerdì scorso da Trenitalia volto alla revisione dei modelli organizzativi sia genuino.
L’ing. Iacono ci ha messo la faccia, e non era mai successo prima che un manager apicale di FS si comportasse così, rispondendo in prima persona e nel giro di qualche ora alla nostra lamentela.
Apprezziamo questo approccio. Ora però aspettiamo di vedere sul campo i risultati, a partire dal miglioramento dell’informazione e dalla garanzia delle coincidenze, interventi che non presuppongono alcun costo, ma solo buona volontà ed organizzazione.
 
Buonasera,
faccio seguito alla vostra mail sottostante.
L’anormalità di oggi è stata causata dal guasto in linea di un treno merci, al pari di quelle accaduta ieri (tra Carnia e Pontebba) e che ha coinvolto sempre il R 6015. Il 30 gennaio invece la soppressione del treno 6013 è da imputare al mancato rilevamento di tensione elettrica del treno Ale 801.940.
La decisione di far retrocedere a Cervignano l’odierno R 6015 è stata possibile solo dopo che il gestore dell'infrastruttura ha inviato i propri tecnici per proteggere un passaggio a livello posto alle spalle del punto dove era fermo il treno 6015 (e di conseguenza riaperto dopo il passaggio del treno).
Dopo circa un ora dall'arresto del treno si è potuta iniziare la marcia di rientro a Cervignano. In quel momento è stato deciso di trasferire i passeggeri del 6015 a bordo del RV 2205, in arrivo da Venezia.
Il protrarsi dei tempi di retrocessione induceva però a ritornare su questa scelta, per non gravare di ulteriore ritardo il RV 2205. Da qui l’informazione fornita ai passeggeri del 6015, peraltro rettificata subito all’arrivo a Cervignano.
Come già anticipato lo scorso Venerdì, riguardo all'informazione, ci sono ampi margini di miglioramento che fanno parte del nostro piano d'azione che produrrà effetti nel breve/medio termine.
Il tema dei treni merci nelle ore di punta, che interferisce spesso e a volte assai pesantemente con il nostro servizio, e' una questione che stiamo affrontando con il gestore della rete per risolverlo definitivamente entro breve.
Cordiali saluti
Orazio Iacono

martedì 3 febbraio 2015

Siamo alla frutta! Un servizio senza capo ne coda … ora basta e questo vale per tutti !

Pubblichiamo la mail inviata ai vertici di Trenitalia e alla Regione Fvg a fronte del pesantissimo disservizio accorso oggi ai pendolari del R. 6015 Tarvisio-UD-Cervignano-TS.
Con questa si è toccato veramente il fondo. Ora serve che tutti incomincino a remare, basta promesse e basta belle parole!
Non siamo arrabbiati, ma incazzati !
 
Alla c.a. del Direttore della Divisione Trasporto Pubblico Regionale Trenitalia, ing. Orazio Iacono
Alla c.a. del Direttore Regionale FVG Trenitalia, ing. Maria Giaconia
Alla c.a. dell’Assessore regionale alla Mobilità, arch. Mariagrazia Santoro.
 
Buongiorno,
siamo consci che non si possano risolvere con la bacchetta magica tutti i problemi esistenti, ma non vogliamo essere presi in giro.
Ieri mattina è stato soppresso il R. 6015 (uno dei treni più utilizzati dalla gente che si reca a lavorare a UD, TS o PN con cambio a UD), il 31 gennaio era toccato al R. 6013, sempre per i medesimi motivi.
Ieri sul R. 6017 come promesso dall’ing. Iacono, c’era personale Trenitalia di scorta per verificare la qualità del servizio a bordo treno e tutto è filato liscio: treno puntuale, annunci fatti in maniera esemplare, coincidenza ok. Oggi invece sullo stesso R. 6017 tutti zitti … e si è tornati alla solita musica!
Ma la cosa più grave è quello che sta succedendo a bordo del R. 6015 Tarvisio-UD-TS, fermo a Cervignano per un guasto a un treno merci che lo precedeva. Abbiamo superato i 120 minuti di ritardo!
Certo non esiste il teletrasporto e non si pretende che il treno voli come l’Enterprise di Star Trek (!), tuttavia è inaudita un’organizzazione e una gestione del disservizio di questo tipo, dove la mano destra non sa cosa fa la sinistra.
Vi riportiamo la testimonianza di una passeggera a bordo del R. 6015:” ci han detto che tornavamo a Cervignano e cambiavamo binario...poi che dovevamo scendere a Cervignano x salire su un altro treno e appena scesi a Cervignano hanno comunicato che dovevamo risalire sul treno da cui eravamo appena scesi...”
Pretendiamo RISPETTO e soprattutto che i ferrovieri (TUTTI, nessuno escluso!) facciano il loro dovere, altrimenti come detto chiaramente dall’ing. Iacono durante l’incontro di venerdì scorso tra Comitati Pendolari-Trenitalia e Regione, è bene che chi non vuole lavorare in maniera seria vada a fare altro nella vita !
La nostra pazienza non è eterna e oggi con questa gestione siamo arrivati veramente alla frutta!
Pretendiamo che la Direzione Regionale Trenitalia prenda immediatamente i provvedimenti del caso, e avvii senza indugio quella "rivoluzione" promessa dall’ing. Iacono, cambiando decisamente passo, evitando così che le belle promesse fatte venerdì restino solo belle parole!
Cordiali saluti
Comitato Pendolari Alto Friuli

Treni d'archivio di Romano Vecchiet

Abbiamo la fortuna di conoscere la storia delle nostre ferrovie grazie al lavoro di storici e appassionati tra i quali un ruolo importante è rivestito dal nostro amico Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca Civica V. Joppi di Udine.
Vi invitiamo quindi alla presentazione del suo ultimo lavoro "Treni d'archivio", che si terrà giovedì 5 febbraio 2015 presso il Salone del Consiglio della Provincia di Udine alle ore 17.30.

lunedì 2 febbraio 2015

Resoconto incontro Comitati-Trenitalia-Regione FVG: buono approccio e filosofia. A giugno i nuovi treni e nuovo orario

Venerdì 30 gennaio i Comitati Pendolari regionali hanno incontrato presso il palazzo della Regione di Udine l’Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro, la direttrice centrale infrastrutture della Regione FVG, Magda Uliana e il suo staff del trasporto pubblico locale, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana.
Era da due anni che i rappresentanti delle società FS non presiedevano gli incontri con l’utenza a scapito quindi di un rapporto diretto.
Per i Comitati erano presenti, Giorgio Picco, Andrea Palese e Barbara Gamberini per il nostro Comitato, Simone Sesta, Marco Chiandoni e Piero Visintin per il Comitato FVG, assenti come già scritto in altro post il Comitato Nodo di Udine.
Lo schieramento offerto da Trenitalia e RFI era quello delle grandi occasioni: il neo direttore della Divisione trasporto pubblico regionale, Ing. Orazio Iacono, la direttrice regionale per Veneto e FVG Maria Giaconia e alcuni suoi stretti collaboratori, tra cui il nuovo responsabile per la produzione. RFI era rappresentata dall’Ing. Giorgio Botti, direttore RFI commerciale ed esercizio rete della Direttrice Asse Orizzontale.
L’incontro è durato circa due ore, nelle quali gli ingegneri Iacono e Botti, hanno illustrato la situazione regionale e nazionale e successivamente ascoltato alcune delle criticità rilevate dai Comitati grazie al loro capillare ascolto del Territorio e naturalmente utilizzo del treno.
Possiamo dire che finalmente siamo soddisfatti per il metodo utilizzato e per le risposte ricevute.
Ci è piaciuto soprattutto l'approccio e vedere che i responsabili di FS ci hanno messo la faccia, non accampando scuse o giustificazioni come fatto in passato, attenti alle richieste dei Comitati, dando l'idea di voler scendere sui treni, abbandonando il "Palazzo".
L'ing. Iacono di Trenitalia, manager dallo spiccato senso del fare e dalla volontà di migliorare il servizio per i pendolari ha manifestato la volontà aziendale di prestare la massima attenzione al servizio ferroviario regionale, innalzando il livello qualitativo, dopo anni che si è privilegiato il trasporto dell’alta velocità.
Il manager di Trenitalia lo ha detto senza giri di parole che l'azienda "ha messo al primo posto il tema del trasporto regionale", ricordando che in Italia il trasporto regionale riguarda oltre 2.000.000 di passeggeri al giorno e oltre 8.000 treni regionali quotidiani.
Questa attenzione è rivolta in primo luogo a quelle regioni virtuose, come la nostra, che pagano puntualmente l’importo pattuito nel contratto di servizio e, ci permettiamo di aggiungere, cercano un dialogo con l’azienda e la regione FVG non solo per migliorare il servizio ferroviario, ma anche di aumentare offerta e domanda di servizio.
Tutta questa attenzione è positiva, ma certamente non causale, visto che coincide con l’imminente uscita del bando di gara che deciderà chi gestirà per i prossimi 15 anni la ferrovia in FVG. Un piatto da oltre 675 milioni di euro.
Il piano di miglioramento dell’ing. Iacono passa attraverso tre punti principali:
nuova flotta che corrisponderà agli 8 treni acquistati dalla Regione FVG (allora l’assessore competente era Riccardo Riccardi) dall’azienda spagnola CAF. Questi andranno a sostituire le vecchie Ale801, che da 45 anni garantiscono il servizio sulle nostre linee.
nuova organizzazione del lavoro, che prevede una strutturazione per flotta, di tipo funzionale. Ci sarà un responsabile per ogni tipologia di materiale rotabile che curerà la manutenzione e tutti i necessari interventi di upgrade in termini di prestazioni e comunicazione. Sono previsti nuovi pannelli informativi, per citare un esempio, a bordo dei treni regionali.
nuovo servizio di qualità per i pendolari. L'Ing. Iacono ha sottolineato con fermezza "il cambio di passo" con la gestione precedente, confermando la sua disponibilità ad una serena collaborazione con i Comitati, di cui ha apprezzato molto il nostro dossier, chiedendo ancora qualche mese di pazienza per vedere le ricadute effettive sulla qualità del servizio.
NUOVI TRENI CAF: la bella notizia è l'impegno di Trenitalia a far entrare in esercizio i treni della nuova flotta; al riguardo dovrebbe aver fine la storia infinita dei treni CAF ”Civity” ETR563 (8 ETR563 e 4 ETR564 abilitati alla circolazione transfrontaliera in Austria e Slovenia) risale al 2012.
Iacono ha preso l’impegno di concludere le prove e la conseguente certificazione entro marzo 2015 e mettere in esercizio i treni al prossimo cambio orario, il 14 giugno 2015.
Questo sarà senz'altro la condizione che farà fare il salto di qualità al servizio.
A scampo di inutili strumentalizzazioni poste in essere da alcuni esponenti politici, Trenitalia e la Regione hanno confermato che i Civity hanno superato a pieni voti tutte le prove tecniche compiute sotto l'egida dall'ANSF, palesando eccellenti standard prestazionali, che danno conferma della buona scelta fatta.
CONTRATTO DI SERVIZIO E GARA: Trenitalia e Regione FVG hanno comunicato che, in attesa dell'esito della gara sul servizio ferroviario, si procederà a breve alla stipula della proroga tecnica del contratto di servizio, scaduto lo scorso 31.12.14; una proroga di 2 anni + 1, che non prevede  modifiche sostanziali rispetto a quello scaduto.
LAVORI LINEA UDINE-TARVISIO: l’ing. Botti di RFI ha illustrato la situazione infrastrutturale della regione, spiegando come lo sblocco, finalmente, dei soldi stanziati per interventi sulla rete da parte del Governo, abbia reso possibile l’intervento urgente sulla linea per Tarvisio, in particolare nella tratta di galleria tra Carnia e Pontebba.
Tali lavori, che hanno costretto il gestore a compatibilizzare manutenzione ed esercizio ferroviario escludendo alternativamente un binario si concluderanno entro il 30 aprile, in anticipo di 20 giorni circa rispetto al previsto.
Da giugno 2015 saranno svolte attività di routine su alcuni deviatoi tra Gemona e Pontebba che non provocheranno particolari disagi alla circolazione.
LINEA DI CINTURA:  l'ing. Botti ha confermato che entro giugno 2015 tutto il traffico merci sarà deviato sulla linea di cintura che da Bivio Vat attraversa Laipacco ed entra a Udine da Udine Parco, con buona pace delle proteste del Comitato Anti Treno.
Non si è capito se i treni regionali saranno anche deviati entro tale data o lo saranno in futuro: al riguardo è nota la netta posizione contraria dei Comitati dei Pendolari, sia per evitare una percorrenza sensibilmente più lunga (4 km) che del corrispondente aumento tariffario.
ALTRI INTERVENTIa breve sarà attivata la gestione centralizzata di segnalamento e gestione linea presso la stazione di Monfalcone. Questo apparato controllerà diverse stazioni limitrofe, Ronchi Nord, Sud e probabilmente la futura Ronchi Aeroporto.
I pendolari hanno rilevato poi altre criticità (già note sia agli uffici regionali che a RFI), tra cui il problema infrastrutturale del passaggio a livello di Risano, la necessità di eliminare le ipo diurne (interruzioni programmate alla circolazione), al fine di organizzare corse anche nelle ore intermedie del mattino tra le 9 e le 12, la riduzione della lunghezza di alcune sezioni di blocco, la modifica degli itinerari di stazione a Udine, che permetterebbe così la riduzione dei tempi di viaggio.
INFORMAZIONE/COINCIDENZE: i Comitati hanno chiesto maggior attenzione alla comunicazione sia a bordo treno che in stazione, vero "tallone d'Achille" del servizio.
A tal fine l'Ing. Iacono ha comunicato l'avvio di una ridefinizione operativa del ruolo comunicativo del capotreno, il quale deve svolgere un'efficiente comunicazione a bordo, soprattutto nei casi di coincidenza dell'ultimo treno serale, in modo da permettere ai pendolari di non essere abbandonati al loro destino, avendo perso l’ultimo collegamento.
Per garantire certe coincidenze, oggi critiche a Udine, l'ing. Iacono ha manifestato l'intenzione di affiancare ai colleghi della Direzione Passeggi Nazionale un team della Divisione Regionale, per coordinare al meglio le esigenze di stazione.
L'Ass. Santoro ha inoltre evidenziato la necessità di reintegrare l'ultimo treno notturno in partenza da Venezia per Trieste, la cui cancellazione ha causato notevoli disagi.
MODIFICA ALL'ORARIO: con l'entrata in esercizio dei nuovi treni Civity e il termine dei lavori lungo la linea Pontebbana (che oggi prevedono tracce orarie più lunghe di 10 min.), è evidente che si dovrà rimettere mano all'orario.
Trenitalia e Regione FVG hanno aperto ad una rivisitazione generale dell'orario cadenzato, a partire da giugno 2015, il quale a nostro avviso dovrà essere ripianificato tenendo conto delle esigenze di mobilità e di tutte le proposte formulate in questi anni dai Comitati.
SITUAZIONE DEL SERVIZIO: l'ing. Iacono ha confermato i dati forniti dal ns dossier, confermando una situazione critica lungo la linea 15 e soprattutto che non ci inventiamo nulla.
Trenitalia non ha cercato giustificazioni, sottolineando che l'unico dato che importa è dato dall'indice di disservizio percepito dall'utente.
Lungo la linea TS-UD-Tarvisio la puntualità 0-10 min. è passata dal 96,29% del 2013 al 89,59% del 2014. Confrontando gli ultimi due mesi dicembre 2013 aveva registrato una puntualità pari al 91,91% contro il 87,67% del 2014. Gennaio 2014 aveva rilevato invece una puntualità del 90,43% contro il 90,94%  del 2015  (dati Comitato Pendolari Alto Friuli).
Dati che sostanzialmente coincidono con quelli illustrati da Trenitalia, il cui indice è dato dalla puntualità entro i 15 min., la quale è passata dal 74,34% del dicembre 2013, al 92,31% del 2014. Gennaio 2014 aveva registrato una puntualità 0-15 pari al 92,70% contro quella attuale pari al 89,58% (dati Trenitalia).
I numeri parlano che il servizio versa in una situazione di precarietà, visto che il gestore neppure con l'aumento dei tempi di percorrenza riesce a garantire la puntualità.
CONCLUSIONI: cosa aspettarsi ora?
I manager di Trenitalia e RFI, mettendoci la faccia, ci hanno chiesto pazienza per alcuni mesi, per poter raggiungere gradualmente i risultati, i quali arriveranno solo con l'avvio della riorganizzazione aziendale, la fine dei lavori all'infrastruttura e l'arrivo dei nuovi treni CAF.
Ci sarà quindi ancora da soffrire, ma il metodo di lavoro e la filosofia di approccio alle problematiche da parte dei manager di FS ci è piaciuta.
E' chiaro che alle promesse dovranno seguire i fatti e soprattutto i risultati.
L'importante è che "la rivoluzione" abbia inizio da subito e che tutti remino nella medesima direzione.
Da parte nostra continueremo a fare da vedette e continueremo a monitorare il servizio, offrendo il nostro contributo a Trenitalia e alla Regione FVG.
Anche la Regione FVG pare soddisfatta: "Finalmente possiamo registrare una reale predisposizione alla collaborazione con il territorio - ha dichiarato l'Ass. Santoro -; la Regione continuerà a fare da pungolo per assicurare i livelli di servizio che la nostra regione merita".
Si è avvertito positivamente quindi questo cambio di management FS, più attento agli obiettivi e probabilmente più attento alle regioni ove le gare stanno diventando realtà.
Ad aprile nuovo incontro e verifica della situazione, a giugno arriverà il momento della verità.