Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 26 novembre 2017

Roberto Vassilich, macchinista di ieri e di domani della Gemona-Sacile

Roberto Vassilich (a sx) con Umberto Armilli
Roberto Vassilich, classe 1977, professione macchinista, rappresenta sia la storia recente che il futuro della Ferrovia Pedemontana. 
Roberto è un ferroviere, molto noto per la sua passione per il vapore, essendo assieme al Maestro triestino Umberto Armilli uno dei due macchinisti in FVG e tra i pochissimi in Italia (una trentina in tutto) a possedere l’abilitazione per il treno a vapore. 
La passione dei treni Roberto l’ha avuta sin da piccolo, poi nel 1998 entra nel Reggimento Genio Ferrovieri - II° Battaglione Esercizio, prendendo la qualifica di macchinista a Torino e assumendo servizio lungo la linea Chivasso-Aosta, gestita allora dai militari. 
Nel 2003, dopo il congedo dalla Genio Ferroviari, il ritorno in Friuli e il passaggio in Trenitalia come macchinista della Direzione Trasporto Regionale; qui inizia il feeling con la Pedemontana inserito nel "turno diesel" ossia il turno che copriva la Casarsa-Portogruaro e la Gemona-Sacile guida prima le ALn668 poi i Minuetto diesel fino alla chiusura nel luglio 2012. 
Ma è il vapore la vera passione di Roberto visto che nel 2006 con Umberto Armilli è alla guida della vaporiera 740 108, l’ultimo (per ora) treno storico organizzato lungo la Sacile-Gemona. 
Roberto (a dx) con i colleghi a Travesio nel 2004 
A Gemona Roberto con altri appassionati ha creato un’associazione, “Ferrovia Willy”, che all’interno di uno splendido parco ha riprodotto una linea ferroviaria in miniatura lunga oltre 1 km, con trenini a vapore funzionanti, che ogni hanno attrae migliaia di appassionati grandi e piccoli provenienti da mezza Europa. «I giovani sono ancora interessati a entrare in questo mondo - racconta - anche alla stazione di Udine vengono spesso dei papà a mostrare i treni, che restano dei mezzi affascinanti e romantici». 
Recentemente grazie all’impegno della Direzione Trenitalia ha guidato sempre in coppia con Armilli vari treni storici in FVG, dalla Barcolana Express, al Treno di Pasolini, al Trieste-Cormons, al recente Treno della Zucca Trieste-Venzone.
Una vera passione quella di Roberto, che si occupa anche della manutenzione dei mezzi e ci scherza su “è più sicuro portare treni vecchi di quelli moderni. Certo, necessitano di cure, attrezzature e ricambi particolari, ma la macchina a vapore sembra viva, guidarla dà soddisfazione”. 
Molti sono gli aneddoti legati alla Gemona-Sacile, da quelli professionali, visto che Roberto ha fatto la "gavetta" su questa linea, lavorando con dei "mostri sacri" profondi conoscitori della ferrovia, ad altri decisamente più frivoli; "simpatiche erano le scene dei bagnanti che d'estate affollavano il greto del Tagliamento e che al passaggio del treno ci salutavano, come dimenticare poi la ragazza col costume rosso, un'abituè che conosceva gli orari delle corse e si metteva in bella mostra quasi in attesa del nostro passaggio".
Il Maestro Roberto Vassilich
Con la riapertura della linea Gemona-Sacile e l’avvio del servizio turistico Roberto diventerà uno dei macchinisti di punta della Direzione Regionale Trenitalia e della Fondazione FS, con la quale ha già collaborato anche fuori regione. 
"Sarà splendido viaggiare in antichi vagoni dei primi anni del ’900 seduti su poltrone di legno, con il caratteristico fischio dello sbuffo di vapore in sottofondo godersi lo splendido paesaggio della nostra Pedemontana dal finestrino ad una velocità che non supera mai i 50 km all’ora, immergersi in atmosfere di altri tempi”.
Gli chiediamo che macchina utilizzare per l’inaugurazione della ferrovia? La risposta è scontata, una vaporiera, "la 728 022 attende il grande giorno, ma è possibile che Fondazione Fs ci faccia una sorpresa, mai dire mai".
Non solo vapore, visto che per offrire un servizio turistico che possa essere legato al cicloturismo potrebbe essere ideale anche l’utilizzo di una pratica ALn 668, magari in composizione doppia con rimorchio per il trasporto delle biciclette.
Il 2018 non è lontano, caro Roberto, ti aspettiamo a bordo della 728 022, con l’inseparabile Maestro Armilli e chissà magari per l’occasione anche con l’ing. Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, anch’esso in possesso delle abilitazioni alla trazione a vapore.
Un sogno che sta diventando realtà, "quello che si è fatto per la Pedemontana è qualcosa di unico nel panorama ferroviario del Friuli, - concludere Roberto - "una linea chiusa che rinasce grazie all’impegno, alla passione e alla determinazione di tante persone e associazioni che non hanno mai perso la speranza di rivedere viaggiare il treno sui binari".

martedì 21 novembre 2017

La seconda vita delle ALe801 friulane

Foto di Luca Seria 
I pendolari friulani si ricordano molto bene di questi convogli sopranominati per i colori delle loro livree prima  “fanta”, poi “bruco mela”; si tratta delle mitiche ALe801, che hanno viaggiato per oltre tren'anni lungo i binari friulani, sino al giugno 2015, quando sono state sostituite dai nuovi treni ETR 563 Civity acquistati dalla Regione.
Non tutte le ALe801 friulane sono andate in pensione, in quanto alcune erano di scorta al nuovo materiale.   
Oggi uno di questi complessi continuerà a svolgere servizio di trasporto pubblico, facendo viaggiare i pendolari toscani, grazie al progetto della compagnia TFT - Trasporto Ferroviario Toscano, che opera ad Arezzo lungo la tratta Stia-Sinalunga-Arezzo.
Nella giornata del 13 luglio scorso è infatti stato trasferito da Trieste il complesso ALe 801.016 della Direzione Regionale FVG di Trenitalia.
Si tratta del secondo complesso Ale801 in forza a TFT, visto che ad Arezzo Pescaiola è già presente un altro treno proveniente dalla Direzione Regionale Liguria di Trenitalia.
Si tratta senza dubbio dei convogli “messi meglio” tra quelli ancora disponibili, visto i milioni di km macinati lungo i binari friulani e non.
Le ALe 801-940 di Trenitalia sono state prescelte da TFT in virtù della maggiore capienza rispetto alle composizioni di elettromotrici E.624 e carrozze Corbellini con passo lungo attualmente impegnate sui treni degli studenti, destinati ad essere sostituiti proprio dalle elettromotrici di Trenitalia per far fronte all'alta domanda di mobilità negli orari di entrata ed uscita dalle scuole. TFT pensa infatti di impegnare le ALe 801-940 in composizione da 5 pezzi, ovvero con 3 rimorchiate intermedie Le 108, che così configurate potrebbero arrivare ad offrire fino a 512 posti.
Lunga vita alle Ale801, anche se sinceramente i pendolari friulani non ne sentono la mancanza !

domenica 19 novembre 2017

Puntualità ed affidabilità del servizio fs in FVG ancora ai vertici nazionali

Quasi 95 treni su 100 puntuali, 8 su mille i cancellati: è questa la fotografia delle corse ferroviarie regionali del Friuli Venezia Giulia gestite da Trenitalia nel corso dei primi 10 mesi del 2017.
La PUNTUALITA' REALE, quella percepita dagli Utenti, che include i treni arrivati entro i 5 minuti dall’orario previsto è del 94,9%.
L’indice di regolarità, ovvero l'AFFIDABILITA' che misura le corse effettuate rispetto alle programmate è del 99,2%.
Risulta superiore alla media generale l’arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 95,5% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno.
Rispetto agli anni passati il trend continua ad essere positivo: la puntualità reale aumenta del 5,3% rispetto al 2014, dello 0,9% rispetto al 2015 e di fatto è in linea con i dati rilevati nel 2016, dimostrando una sostanziale tenuta del servizio.
Sono indici che, considerando le sole cancellazioni (0,2%) e ritardi (1,1%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono al 99,8% come regolarità e 98,9% per la puntualità.
Migliora anche il giudizio dei clienti: nell’ultima indagine chiusa a settembre, il 94% si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, portando la media cumulata dei primi 10 mesi al 93,6%, con una crescita in due anni di 6,5 punti percentuali.
Il bilancio dei primi dieci mesi del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti in Friuli Venezia Giulia, pari a 34mila corse effettuate in tutta la Regione da Trenitalia, percorrendo complessivamente 2 milioni e 597.500 km con più di 6 milioni di passeggeri saliti a bordo.
Il gradimento maggiore a settembre si registra nell’ambito dell’aspetto della cortesia e della professionalità del personale di bordo (98,9%), nella preparazione al viaggio (96,8%) e nella permanenza a bordo del treno (95,4%). Oltre a questi aspetti, a bordo dei treni viene particolarmente apprezzata l’illuminazione della carrozza (97,1%), la sicurezza personale percepita (96,6%)e la disponibilità di posti (95,7%).
Rispetto a settembre 2016 i trend di maggiore crescita si hanno in: regolarità del servizio +7,4%, puntualità +3,8%, security +2,9%, informazioni a bordo +4,2%, climatizzazione +5,7%. Incremento anche per comfort +0,6% e pulizia +0,6%.

venerdì 17 novembre 2017

Sacile-Maniago: i Sindaci pensino alle priorità (orari e stazioni) non alle grandi opere od a progetti irrealizzabili

Prendiamo atto che finalmente il Sindaco di Maniago, Andrea Carli, è uscito dal letargo e che a 25 giorni dal ritorno del treno si interessi della ferrovia Pedemontana.
In un progetto ferroviario e turistico ancora tutto da inventare, basti pensare agli orari che – nonostante la ricca offerta di 20 corse - non garantiranno a tutti gli studenti di utilizzare il treno, qualcuno ora cerca di distogliere l'attenzione dai veri problemi, lanciando proposte fantasiose o tecnicamente irrealizzabili.
Le proposte del Sindaco Carli arrivano fuori tempo massimo, probabilmente per cercare di giustificare l’immobilismo dell’Amministrazione maniaghese sul tema, la quale nel febbraio scorso aveva persino bocciato in Consiglio Comunale l’Ordine del Giorno sulla ferrovia turistica che era stato approvato all’unanimità dalla Regione.
Il degrado della stazione di Maniago
I veri problemi della ferrovia oggi si chiamano stazioni, orari adeguati alle esigenze degli utenti ed una campagna informativa sul territorio.
Oltre un anno fa avevamo invitato i Sindaci a siglare i comodati con Rfi per le stazioni, ad ottenere i finanziamenti dalla Regione ed a iniziare il restyling degli immobili per arrivare preparati all’appuntamento con l’avvio del servizio turistico. Nulla è invece stato fatto, salvo Cavasso Nuovo e Gemona che hanno avviato le progettazioni e stanno appaltando i lavori, gli altri Comuni sono tutti al palo.
Prima di ipotizzare “grandi opere”, come la realizzazione del terminal studenti del Torricelli, sicuramente un’ottima idea che condividiamo, ma di difficile realizzazione (chi metterà i soldi?), riteniamo prioritario ed urgente risolvere i problemi contingenti, perché da lunedì 11 dicembre, passata la festa dell’inaugurazione, ci troveremo difronte una dura realtà, con tanti treni (troppo!) da riempire e un servizio da valorizzare sotto ogni aspetto.

I Sindaci farebbero pertanto bene a preoccuparsi di questo, visto che gli orari come previsti sembrano fatti ad arte per far chiudere di nuovo la linea.
L’ipotesi del treno diretto Maniago-Pordenone è tecnicamente impossibile, perché una volta che il treno è arrivato a Sacile deve cambiare senso di marcia. In questo caso il macchinista dovrebbe effettuare il cosiddetto “cambio banco” delle attrezzature, che impone 15 minuti circa. Più comodo è invece avere coincidenze immediate con treni veloci provenienti da Venezia, senza pensare alla difficoltà tecnica legata all’utilizzo del binario 1 di Sacile che di fatto è la ragione delle penalizzazioni dell’attuale orario.
Poco creativo appare anche il nome “Freccia delle Dolomite friulane”, brand vendibile a parere del Sindaco Carli per valorizzare la ferrovia.
L’idea del Sindaco è solo la brutta copiatura della storica “Freccia delle Dolomiti”, che viaggiava tra Milano C.le e Calalzo di Cadore.
Condividiamo tuttavia l’idea di individuare un brand unico che possa identificare la ferrovia e il nostro territorio e proprio a tal fine abbiamo lanciato nelle settimane scorse un Concorso d’Idee, dedicato a tutte le Scuole del FVG per realizzare il logo della ferrovia Pedemontana del Friuli, il cui nome per la sua storia non è assolutamente in discussione, ed uno slogan da abbinare al logo.
Oltre 20 Scuole ed Istituti di tutta la regione hanno già aderito al Concorso, con particolare interesse quelli della Pedemontana, dall’Istituto Comprensivo di Maniago, al Torricelli, alle Scuole di Travesio, Meduno, Aviano, Gemona e Sacile, nonché numerosi Istituti Superiori di Udine e Pordenone.
Siamo certi che la creatività dei ragazzi saprà dare quel valore aggiunto alla nostra ferrovia, quello che oggi le Istituzioni deputate non sono ancora riuscite a fare, atteso che il progetto turistico resta nel cassetto dei desideri, vista la mancanza di un soggetto attuatore che riesca a coinvolgere l’intero territorio da Sacile a Gemona.

mercoledì 15 novembre 2017

Ufficiali gli orari della Sacile-Maniago, confermate le anticipazioni. Bocciate le proposte di modifica dei pendolari. Treno inaugurale domenica 10 dicembre

Sono stati pubblicati ieri sera sul sito di Trenitalia gli orari ufficiali della Sacile-Maniago, il cui servizio fs verrà riattivato a partire da lunedì 11 dicembre. Confermata l’anticipazione di stampa della rivista Ferrovie.Info che avevamo ripreso lo scorso 3 novembre sul nostro blog.
LE CORSE Molto ricca è l’offerta di corse messa a disposizione da Trenitalia, forse anche abbondante per questa prima fase di avvio del servizio. Saranno infatti 20 (10 coppie di treni) dal lunedì al venerdì, 16 il sabato e 12 nei festivi che in circa 35 minuti collegheranno Sacile a Maniago e viceversa. Due i mezzi (Minuetto diesel) che verranno utilizzati nei giorni feriali, con incrocio ad Aviano e Montereale Valcellina.
Per ora non ci saranno corse festive, in quanto il servizio verrà avviato solo il prossimo 25 marzo 2018, con ogni probabilità con l’avvio del servizio turistico a cura della Fondazione FS. Nei festivi fino a marzo ci sarà ancora il servizio sostitutivo bus.
BOCCIATE LE PROPOSTE DI MODIFICA DEI PENDOLARI Nessuna delle proposte di modifica avanzate dal nostro Comitato è stata accolta. Le proposte riguardavano segnalazioni raccolte da studenti, docenti e pendolari.
Andrea Palese e Giorgio Picco referenti del nostro Comitato esprimono preoccupazione: “pare che il passato non abbia insegnato nulla, si continua a calare dall’alto scelte, senza ascoltare le esigenze dell’utenza. Avevamo proposto tempestivamente (a luglio) a Regione e Trenitalia una proposta d’orario snello che prevedeva 12 corse feriali che si basava sulle esigenze degli studenti dei poli di Sacile e Maniago e garantiva comode e veloci coincidenze da e per Venezia e da e per PN/UD. C’era tutto il tempo per lavorare bene e far meglio”.
ORARIO CRITICO L’orario purtroppo è penalizzante in alcune corse.
Il treno Maniago-Sacile delle 7.22 arriverà a S.Liberale alle 7.52 e costringerà gli studenti a fare una corsa per raggiungere in tempo gli Istituti più lontani (Isis Sacile, Liceo Pujatti che distano 1 km dalla stazione), nonché sfuma per soli 6 minuti la coincidenza per Venezia, obbligando gli utenti a fermarsi a Sacile sino alle 8.24 per prendere poi il treno regionale (non veloce) che arriva a Venezia alle ore 9.46 anziché alle 9.00. A Mestre nessuna coincidenza con i treni Alta velocità. Una soluzione nell'insieme poco competitiva visto che la tratta Maniago-Venezia verrà percorsa in 2 ore 24 min. contro l’ora e 40 da noi proposto.
Problemi anche per la corsa Sacile-Maniago delle 13.19, visto che a S.Liberale il treno partirà alle 13.24, lasciando gran parte degli studenti a piedi. Bocciata quindi la proposta di posticipare il treno, Regione e Trenitalia hanno pensato di tamponare il problema prevedendo un bus sostitutivo con partenza da Sacile alle 13.40, S.Liberale 13.45 e arrivo a Maniago alle 14.46, con un tempo di percorrenza di 1 h 6 minuti, doppio rispetto a quello garantito dal treno.
In questa prima fase è prioritario rifidalizzare l’utenza scolastica e considerata la ricca offerta di corse messa a disposizione dalla Regione che ne supporterà la spesa, sbagliare l’orario è come condannare già a morte il servizio. Prevedere un bus sostitutivo di rinforzo a un treno che probabilmente non caricherà studenti dimostra la cecità e una mancanza di programmazione totale da parte degli uffici regionali che non hanno mai coinvolto gli Istituti scolastici.
PREZZI Il biglietto di corsa semplice lungo la relazione Maniago-Sacile (Km 33) costerà 4,05 €, l’abbonamento quindicinale € 43,85, l’abbonamento mensile € 65,30, mentre l’annuale € 653. Per ora non è dato conoscere se vi saranno integrazione tariffarie Trenitalia-Atap o sconti o tariffe speciali
INCONTRO A MONTAGNA LEADER Ieri si è svolto nella sede di Montagna Leader a Maniago un incontro operativo al quale hanno partecipato i Sindaci interessati dalla tratta (tranne Sacile), la Direzione Trenitalia e Rfi e i funzionari dell’Ufficio Mobilità della Regione. Presenti anche le Associazioni e i Comitati dei Pendolari i quali hanno rilevato le criticità dell’orario, non ottenendo tuttavia risposta.
TRENO INAUGURALE L’incontro in realtà è servito solo per organizzare le iniziative legate all’inaugurazione della ferrovia. Domenica 10 dicembre verrà infatti organizzato un treno speciale da Sacile a Maniago, dedicato alle Autorità. Il treno, un Minuetto, con 140 posti disponibili fermerà nelle stazioni di Budoja, Aviano, Montereale e Maniago, dove verranno organizzati degli eventi a cura dei Comuni per festeggiare il ritorno del treno. E’ sconfortante che a 25 giorni dal ritorno del treno si pensi unicamente ad organizzare una festa con la solita sfilata dei politici e nulla sia stato invece fatto per costruire un progetto strutturato per promuovere adeguatamente il servizio fs.
CAMPAGNA INFORMATIVA Nessuna campagna informativa sul territorio è stata avviata e nessuna notizia è stata fornita in ordine al progetto turistico che dovrebbe curare Montagna Leader, sempre che sia mai stato abbozzato!
Il 10 dicembre sarà una giornata di festa, peccato che lo scenario sarà desolante visto lo stato in cui versano le stazioni. A Maniago il taglio del nastro si svolgerà in una stazione vandalizzata, la peggiore dell’intera tratta. In oltre 2 anni non si è riusciti ad approfittare dell’opportunità dei finanziamenti del piano stazioni, avviando il restyling degli immobili, che come detto versano nelle stesse condizioni, se non peggio, del 2012.
Come da noi pronosticato si è arrivati tardi all'appuntamento, dimostrando immaturità e scarsa visione della politica locale e regionale che non sono riuscite ancora una volta a cogliere l'opportunità.
La ferrovia bisogna meritarsela, ora spetta ai Sindaci voler quel trenino che tanto ha fatto discutere e lottare negli ultimi 5 anni.
In tal senso sposiamo la proposta del Sindaco di Maniago, Andrea Carli, interessato a realizzare un terminal a poca distanza dall’Istituto Torricelli. Un’opera che servirebbe il polo scolastico maniaghese, costosa e non di facile realizzazione. Ci auguriamo che non sia però solo la solita boutade per fare bella figura da parte del politico che fino ad oggi praticamente non si è mai interessato della ferrovia.

venerdì 10 novembre 2017

Richieste a Regione e Trenitalia correzioni alla bozza d’orario della Sacile Maniago

Lunedi 13 novembre sarà il giorno della verità per i nuovi orari della Sacile-Maniago visto che verranno pubblicati gli orari ufficiali sul sito di Trenitalia.
Verificheremo se la bozza d’orario, anticipata dalla stampa, sarà confermata.
A tal fine abbiamo raccolto una serie di suggerimenti da parte di studenti, docenti e pendolari, inviando alla Regione FVG e a Trenitalia/RFI una proposta di modifica di alcuni orari della bozza d'orario.
Il ritorno del treno è senza dubbio una riconquista storica per il territorio, fortemente voluto, in primis dal nostro Comitato, promotore del progetto del treno turistico.
Tra un mese esatto il treno tornerà a sferragliare sui binari della Pedemontana, ma ad oggi però manca la minima campagna informativa sul territorio e nulla si sa circa le tariffe e la possibilità di integrazione treno/bus annunciata a più ripresa dalla Regione.
A luglio avevamo inviato tempestivamente a Regione/Trenitalia una nostra proposta d’orario che prevedeva un programma sperimentale basato su 12 corse feriali, rispetto alle 20 oggi programmate. Restiamo dell’idea, che in questa fase di lancio del servizio, senza una adeguata campagna informativa, sarebbe stato più opportuno limitare le corse a 12 o 14, lavorando al contempo per strutturare e promozionare il servizio.
C’era tutto il tempo per svolgere le azioni più opportune per arrivare preparati all’appuntamento, purtroppo invece – ma speriamo di sbagliarci – c’è il rischio che il servizio parta col piede sbagliato per colpa di una carente programmazione soprattutto dalla Regione e di alcuni Municipi, che oltre a presenziare agli incontri, non hanno prodotto alcun atto tangibile.
Il treno tornerà si fermerà purtroppo in stazioni che versano in evidenti situazioni di degrado, dove dal 2012 ad oggi nulla è cambiato se non in peggio, nonostante i proclami urbi e torbi dell’Assessore regionale Santoro.
Non vorremmo che questo frettoloso avvio della riapertura, senza un vero progetto globale condiviso, rappresenti solo un mero spot elettorale, che possa mettere a repentaglio, screditandola, l’intera proposta progettuale, vanificano una battaglia di oltre 5 anni.
LE PROPOSTE DI MODIFICA: la ricca offerta di corse (20 nei feriali) necessita a nostro parere solo di una migliore rimodulazione.
La nostra proposta di modifica si sostanza essenzialmente nel garantire a Sacile le coincidenze con treni veloci verso Venezia, nonché a garanzia agli studenti di Sacile e Maniago di avere orari consoni rispetto a quelli di entrata /uscita dalle scuole.
In questa prima fase è prioritario rifidalizzare l’utenza scolastica, la prima a beneficiare del ritorno del treno. Sbagliare la previsione d’orario nella fascia scolastica sarebbe una Caporetto vista l’offerta di corse messa a disposizione dalla Regione che ne supporta la spesa.

BOZZA ORARIO ATTUALE
PROPOSTA DI MODIFICA
Sacile (p. 6.34) – Maniago (a. 7.08)
Sacile (p. 6.30) – Maniago (a. 7.04)
Maniago (p. 7.22) - Sacile (a.7.59)
Maniago (p. 7.13) - Sacile (a. 7.48)
Maniago (p. 8.24) - Sacile (a. 8.58)
Richiesto anticipo di 10 min.
Sacile (p. 13.19) - Maniago (a. 14.00)
Sacile (p. 13.41) - Maniago (a. 14.16)
Sacile (p. 19.10) – Maniago (a. 19.44)
Sacile (p. 20.10) – Maniago (a. 20.44)

Maniago (p. 7.22) - Sacile (a.7.59): una prima modifica riguarda il treno delle ore 7.22 da Maniago che arriva a Sacile alle 7.59, fermandosi a San Liberale alle 7.52. Si è chiesto di anticipare la partenza da Maniago alle ore 7.13 per due motivi: per permettere agli studenti di arrivare presso gli Istituti Scolastici di Sacile prima delle 8.00 (Isis Sacile, Liceo Pujatti che distano circa 1 km dalla stazione di S. Liberale) e per garantire a studenti universitari e pendolari la coincidenza per Venezia con il treno delle ore 7.53, visto che oggi tale coincidenza sfumerebbe per appena 6 minuti, obbligando l’utente a fermarsi a Sacile sino alle 8.24 per prendere poi il regionale (non veloce) che arriva a Venezia alle ore 9.46 anziché alle 9.00.
La modifica permetterebbe inoltre a Mestre la possibilità di usufruire delle coincidenze con i treni dell’Alta Velocità; la soluzione nell'insieme risulterebbe molto competitiva coprendo la tratta Maniago-Venezia in meno di 2 ore rispetto alle 2 ore e 24 min. attuali.
Per risolvere questa problematica sarebbe da anticipare anche la corsa del treno in partenza alle 6.34 da Sacile verso Maniago di qualche minuto (6.30), in maniera poi che da Maniago lo stesso materiale possa riprendere la corsa verso Sacile alle ore 7.13 anziché alle 7.22. L'incrocio con il treno successivo da Sacile (ore 6.55) resterebbe invariato, ma avverrebbe ad Aviano e non a Montereale.
Maniago (p. 8.24) - Sacile (a. 8.58): anche in questo caso a Sacile si perde la coincidenza con il regionale diretto a Venezia per soli 6 minuti.
Sacile (p. 13.19) - Maniago (a. 14.00): perplessità si pongono sull’orario di San Liberale (p. 13.24). Ci domandiamo se tutti gli studenti degli Istituti, soprattutto quelli distanti circa 1 km, riusciranno a raggiungere in tempo utile la stazione. A tal fine è stato proposto di posticipare la partenza da Sacile alle ore 13.41, con fermata a San Liberale alle 13.46 e arrivo a Maniago alle 14.16. L’incrocio con il treno proveniente da Maniago delle ore 13.46 si farebbe quindi ad Aviano.
Ci sono state segnalate anche la necessità degli studenti dell’Isis di Brugnera, di poter usufruire una corsa nella fascia oraria 13.45/14.15 e altra analoga segnalazione ci è pervenuta dagli studenti (una dozzina) che frequentano l’Istituto Alberghiero di Vittorio Veneto, i cui orari a Sacile non risulterebbero congrui con nessuna corsa prevista dalla bozza provvisoria d’orario.
Ultimo Treno serale Sacile-Maniago: disporre di un’offerta di corse così ricca da Sacile a Maniago, (ogni ora al pomeriggio), non ha molto senso se poi l'ultimo treno è previsto alle 19.10. La Sacile-Maniago deve considerarsi come una propaggine della Udine-Venezia e pertanto salvo gli studenti/pendolari con destinazione finale Sacile o Maniago si dovranno garantire i viaggiatori verso Pordenone/Udine o Venezia.
Questo significa partire da Venezia al massimo alle 18.04 (e da Roma o Milano quasi al mattino). Troppo presto. Ottimale sarebbe prevedere un treno serale alle 20.10, il quale troverebbe coincidenza con il regionale che arriva a Sacile alle 20.04.
Il treno delle ore 19.10 come programmato non potrebbe infatti essere utilizzato neanche da una commessa che lavora a Sacile …
PROGETTO TURISTICO: l’avvio in primavera del servizio turistico lungo l’intera linea Sacile-Gemona, a cura di Fondazione Fs, rappresenterà un valore aggiunto, in grado di valorizzare e promuovere le eccellenze del territorio. Il treno però è solo uno strumento per sviluppare l’attività turistica, alla base della quale però vi deve sussistere un serio progetto di territorio strutturato, che ad oggi non pare neanche concepito da chi di dovere.
Speriamo di sbagliarci, ma si arriverà tardi all'appuntamento, dimostrando immaturità e scarsa visione della politica locale e regionale che non sono riuscite ancora una volta a cogliere l'opportunità neanche quando sono altri (in questo caso FS) ad investire denari sul nostro Territorio.
L’auspico è che la gioia dei politici non si limiti solo ad organizzare la solita passerella per le foto di rito il giorno dell’inaugurazione, ma si traduca in un concreto impegno per realizzare quell’ambizioso progetto che altrove sta già dando soddisfazione e importanti riscontri economici.

giovedì 9 novembre 2017

Nuove tariffe per le tratte sovraregionali, in vigore dal 1 ottobre 2017

La Conferenza delle Regioni, d’intesa con Trenitalia e le Associazioni dei Consumatori e dei Pendolari ha recentemente ratificato un’intesa per la definizione del nuovo sistema di calcolo delle tariffe sovraregionali, risolvendo la questione denunciata dagli Utenti all’errato calcolo delle tariffe a causa di un algoritmo sbagliato.
Cambia l’algoritmo di calcolo, che era alla base di distorsioni nei prezzi degli abbonamenti (anche superiori dal 15 al 33% rispetto a quelli pagati per uguali percorsi nei singoli territori attraversati), dopo un lungo e
puntuale confronto, la Conferenza delle Regioni ha accolto la richiesta delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari di modificare dal 1 ottobre 2017 l’algoritmo di calcolo delle tariffe sovraregionali su base proporzionale rispetto ai chilometri percorsi in ogni regione attraversata e che comporterà una riduzione dei prezzi degli abbonamenti, anche notevoli, per oltre il 90% dei passeggeri.
Le nuove tariffe sono già in vigore dal 1 ottobre; da tale data e fino a quando, in conseguenza dei tempi tecnici necessari all’adeguamento del sistema informativo di Trenitalia, entrerà materialmente in vigore la nuova tariffa (aprile 2018), i titolari di abbonamento mensile o annuale matureranno il diritto a un rimborso, se dovuto dal conguaglio tariffario, solo esibendo gli abbonamenti per i mesi interessati.
Anche il FVG ha recepito questo nuovo metodo di calcolo della tariffa, con la delibera di Giunta n. 2154 (vedi immagine) che formalizza l’accordo intervenuto con Trenitalia in seno alla Conferenza delle Regioni.
La delibera però non quantifica le nuove tariffe, ma indica il criterio di calcolo dell’algoritmo: una formula matematica che con i dati in possesso è di difficile sviluppo per permettere di comprendere quali saranno le ricadute per i pendolari friulani.
RIMBORSI: dalla lettura della delibera della Giunta tuttavia non si evince con chiarezza la questione degli eventuali rimborsi spettanti agli utenti friulani. La Conferenza delle Regioni ha inteso, infatti, preservare le esigenze dell'utenza pendolare, garantendo a tutti gli abbonati, sia mensili che annuali, il rimborso di quanto eventualmente pagato in più dall'1 ottobre 2017 fino all'entrata in esercizio della nuova tariffa, prevista per aprile 2018. La Regione ha liquidato la questione riconoscendo che eventuali effetti dell’applicazione della nuova tariffa sovraregionale saranno trattati nell’ambito della proroga del contratto di servizio con Trenitalia per l’anno 2018.
CONTRATTO DI SERVIZIO: in realtà a fine anno scadrà la terza proroga del contratto di servizio, una telenovela infinita visto che il contratto madre dell’8.5.2009 è scaduto il 31.12.2011, prorogato al 31.12.2014, ulteriormente prorogato prima sino al 31.12.2016 e poi esteso al 31.12.2017 qualora non risultasse ancora conclusa la procedura di gara ad evidenza pubblica.
Ad oggi nessuna gara o procedura di aggiudicazione del servizio è stata avviata pertanto la Regione sarà costretta per garantire la continuità del servizio a stipulare con Trenitalia un “contratto ponte” (validità 2 anni?) o l’ennesima proroga, la quarta (!), in attesa che venga avviata la procedura per la stipula del nuovo contratto.
E’ evidente che in regime di proroga contrattuale sarà impossibile prevedere nuovi servizi o corse, nonché eventuali correttivi al programma d’esercizio attuale.
Una magra consolazione e la presa d’atto dell’immobilità della Regione che, nonostante il miglioramento della qualità del servizio, non è stata in grado di pianificare il futuro del servizio ferroviario regionale, il quale continuerà ad essere disciplinato da contratti provvisori.
ADEGUAMENTI TARIFFARI: è stato inoltre deciso che eventuali adeguamenti delle tariffe sovraregionali saranno effettuati semestralmente il 1° febbraio e il 1° agosto di ogni anno e che il primo adeguamento con la nuova applicazione sovraregionale si effettuerà sia per gli abbonamenti che per le corse semplici il 1 agosto 2018.
CORSE SEMPLICI: il prezzo delle corse semplici verrà bloccato ai valori del 1 agosto 2017, mentre solo dal 1 agosto 2018 si attribuirà il prezzo della nuova tariffa sovraregionale nel caso in cui esso sia superiore al prezzo bloccato al 1 agosto 2018.

mercoledì 8 novembre 2017

Sacile, capitale antiferroviaria o semplice disinformazione?

Le recenti prese di posizione sulla stampa locale (articolo Gazzettino del 07.11.2017) di alcuni Amministratori contro il ritorno del treno in Pedemontana dimostrano la superficialità di certa politica, la quale si dimostra poco lungimirante verso il proprio territorio.
Il tema della ferrovia sta diventando purtroppo solo motivo di scontro politico per fomentare la campagna elettorale.
Dopo una battaglia durata 5 anni, pare che qualcuno abbia la memoria corta al riguardo e si sia dimenticato che tutti i Comuni della tratta hanno sottoscritto nel febbraio 2016 il Protocollo di Pinzano, con il quale i Sindaci richiedevano alla Regione la riattivazione della ferrovia e che dal 2012, tutti i Consigli Comunali hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno a difesa della Sacile-Gemona.
A Sacile la smania forse di seguire le orme del padre sta giocando un brutto scherzo al giovane e poco informato assessore, Alberto Gottardo, figlio d’arte del più noto ed un tempo potente Isidoro, anch’esso ancora oggi consigliere comunale della città liventina.
E’ infatti quanto mai singolare che un Assessore al Turismo, critichi un progetto come quello della ferrovia turistica Sacile-Gemona, la quale è stata recentemente inserita nell’elenco delle 18 ferrovie turistiche di rilevanza nazionale da parte del Parlamento con la legge n. 128 del 8.8.2017, nonché inserita nel progetto di Fondazione FS “Binari senza tempo”.
E’ assai strano infatti che chi si occupa di turismo non comprenda le potenzialità che verranno date alla sua città dall’avvio di questo servizio, il quale sta registrando in tutt’Italia un boom di presenze soprattutto straniere.
Il giovane assessore, da amministratore responsabile, dovrebbe sapere che l’investimento che verrà fatto sulla Pedemontana è a totale carico di Rfi e non dei contribuenti friulani; soldi che altrimenti non verrebbero investiti in Friuli, ma dirottati per la loro felicità in altre regioni, pronte sicuramente ad accogliere l’opportunità. Non succede infatti ogni giorno che una società decida di investire sul nostro territorio, dando la possibilità non solo di riattivare un servizio pubblico che porterà da subito benefici soprattutto ai poli scolastici di Sacile e Maniago, ma soprattutto un’opportunità di sviluppare le potenzialità turistiche del territorio oggi in gran parte inespresse.
La scarsa visione del "papabile candidato sindaco" Gottardo jr, si palesa nell’idea di trasformare la ferrovia in ciclabile, atteso che la Pedemontana è già attraversata da una ciclabile, la FVG3, che si sviluppa parallela alla ferrovia da Gemona a Budoia.
Pensare inoltre che una ciclabile abbia successo senza una ferrovia di supporto è pura follia, visto che sia la San Candido-Lienz, che la Merano-Malles sono supportate dalla ferrovia e che anche la nostra Alpe Adria, deve il suo successo al treno Micotra Udine-Villach che trasporta migliaia di bicilette l’anno.
I problemi legati al ritorno del treno sicuramente esistono e vanno affrontati dalla politica seriamente, non sulle pagine dei giornali, ma confrontandosi.
La questione del passaggio a livello sulla SS13, non è attuale, visto che il treno dal 1930 al 2012 ha viaggiato ininterrottamente, senza che mai nessuno chiedesse a FS di intervenire al riguardo.
L’assessore Gottardo siede in consiglio comunale dal 2009 e solo oggi si accorge del problema e del fatto che la ciclabile FVG3 termina a Budoja a pochi km dalla sua città?
Pochino per chi aspira alla poltrona di Sindaco sperando di continuare la saga di famiglia. Per il suo futuro politico, onde evitare ulteriori figuracce è preferibile se prendesse qualche ripetizione dal papà, persona che negli anni si è invece distinta per la sua profonda conoscenza del territorio.

venerdì 3 novembre 2017

Ferrovie.Info anticpa gli orari della Sacile-Maniago. Il treno ripartirà lunedì 11 dicembre


La prestigiosa rivista Ferrovie.Info ha pubblicato un'anticipazione giornalistica in ordine agli orari della tratta Sacile-Maniago che verrà riattivata il prossimo 11 dicembre (CLICCA E LEGGI).
Gli orari erano molto attesi e anche il nostro Comitato aveva lo scorso luglio inviato alla Regione ed a Trenitalia/RFI una proposta d’orario.
La stessa Assessore regionale alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, aveva annunciato urbi e torbi lo scorso 25 settembre che gli orari sarebbero stati resi pubblici a distanza di qualche giorno e che sarebbe stata avviata una campagna informativa sul Territorio, oltre che garantita un'integrazione tariffaria Trenitalia-Atap.
In realtà il lavoro di Trenitalia/RFI ha richiesto maggior tempo, soprattutto per garantire a Sacile i giusti incastri con le coincidenze da e per Venezia e da e per Pordenone e Udine.
GLI ORARI: molto ricca è l’offerta di corse messa a disposizione da Trenitalia, forse anche abbondante per questa prima fase di avvio del servizio.
Saranno infatti 20 le corse quotidiane (10 coppie di treni) dal lunedì al venerdì, 16 il sabato e 12 nei festivi che in circa 35 minuti collegheranno Sacile a Maniago e viceversa.
Due i mezzi (probabilmente Minuetto diesel) che verranno utilizzati nei giorni feriali, con incrocio ad Aviano (dove Rfi sta completando il rifacimento della banchina del 2° binario), mentre nei giorni festivi è previsto un servizio a spola con un solo treno.
Non si tratta di un orario cadenzato rigido, visto che alcune partenze fuori cadenzamento sono state imposte da questioni tecniche legate all'utilizzo del primo binario a Sacile.
GIORNI FERIALI: il debutto sarà lunedì 11 dicembre. Il primo treno che tornerà a sferragliare sui binari della Pedemontana partirà da Maniago alle ore 5.52 per raggiungere Sacile alle ore 6.26, con fermate intermedie a Montereale Valcellina, Aviano e Budoja, mentre da Sacile il primo convoglio partirà alla volta della città del coltello alle ore 6.34.
Cinque anni fa partiva da Gemona la Staffetta “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, l’iniziativa che ha dato il via alla battaglia per chiedere la riattivazione della ferrovia, oggi in maniera simbolica chiederemo a Trenitalia di riavviare il servizio proprio con quel Minuetto 041, che sviò il 6 luglio 2012 a Meduno. Vogliamo ripartire da dove eravamo rimasti, vincendo ogni tipo di scaramanzia e augurando un futuro radioso alla nuova Pedemontana, non più solo linea passeggeri ma anche turistica dalla prossima primavera.
Direttrice Sacile-Maniago: sono 10 le corse previste con partenze da Sacile rispettivamente alle ore 6.34, 6.53, 9.10, 12.29, 13.19, 15.10, 16.17, 17.10 18.10 e 19.10, e arrivi a Maniago alle ore 7.08, 7.37, 9.44, 13.11, 14.00, 15.44, 16.53, 17.44, 18.44 e 19.44. Il treno fermerà a Sacile San Liberale solo per le corse scolastiche alle ore 6.58, 12.34, 13.24 e 16.22, mentre le altre fermate previste sono Budoja, Aviano e Montereale Valcellina.
Direttrice Maniago-Sacile: partenze alle ore 5.52, 7.22, 8.24, 12.38, 13.46, 15.14, 16.18, 17.09, 18.09 e 19.09 con arrivi alle ore 6.26, 7.59, 8.58, 13.11, 14.19, 15.48, 16.57, 17.48, 18.48 e 19.48. In questo caso solo una corsa si fermerà a San Liberale alle ore 7.52.
Osservazioni: l’orario di Trenitalia e RFI rispecchia in linea di massima l’impostazione della nostra proposta che prevedeva 12 corse rispetto alle 20 programmate oggi. Alcuni dubbi si pongono sugli orari delle corse scolastiche che si fermano a San Liberale, dove forse la partenza è troppo anticipata rispetto all’uscita delle scuole e sulle ultime corse serali, le quali era preferibile programmarle verso le ore 20, garantendo così ai pendolari o ai viaggiatori provenienti da Venezia che utilizzano l'Alta Velocità un rientro più facile.
Buone le coincidenze a Sacile con i treni provenienti da e per Udine/Pordenone e da e per Venezia, sicuramente un valore aggiunto per la linea che beneficerà di maggior appetibilità da parte dell’utenza.
L’orario è migliorabile, ma rappresenta una buona base di partenza perché solo con l’avvio il servizio si potrà capire come e dove intervenire, tenendo conto delle esigenze di mobilità del Territorio che da oltre 5 anni si è disabituato al treno.
Un primo assestamento per ricalibrare qualche corsa potrà avvenire già in primavera, in attesa della riapertura dell’intera linea fino a Gemona che avverrà a dicembre 2018.
FESTIVI: per ora non ci saranno corse festive, in quanto il servizio ferroviario verrà avviato solo in primavera il prossimo 25 marzo 2018, con ogni probabilità con l’avvio del servizio turistico a cura della Fondazione FS. Nei festivi fino a marzo ci sarà ancora il servizio sostitutivo.
Direttrice Sacile-Maniago partenze alle ore 9.10, 11.10, 13.10, 15.10, 17.10 e 19.10 con arrivi alle ore 9.44, 11.44, 13.44, 15.44, 17.44 e 19.44
Direttrice Maniago-Sacile partenze alle ore 8.14, 10.14, 12.14, 14.14, 16.14 e 18.14 con arrivi alle ore 8.48, 10.48, 12.48, 14.48, 16.48 e 18.48.
L’orario festivo rispecchia le nostre proposte presentate a Regione e Trenitalia lo scorso luglio. Basilare sarà avviare da subito un servizio treno+bici per valorizzare la Ciclovia FVG3 che corre parallela alla ferrovia. Ottime le coincidenze da e per PN/UD e da e per VE.
CAMPAGNA INFORMATIVA Quello che manca invece è una campagna informativa sul Territorio, coinvolgendo in particolare le Scuole di Maniago e Sacile, i cui studenti saranno certamente i primi a beneficiare dal ritorno del treno, i Comuni e le Associazioni che in questi anni si sono dimostrate il vero valore aggiunto. Si resta in attesa anche di capire la questione delle tariffe integrate treno/bus, visto che ad oggi nessuna delibera di giunta regionale prevede questa possibilità.
PROGETTO TURISTICO: se il ritorno del servizio ferroviario rappresenta una rivincita del Territorio, che lo ha voluto con determinazione, resta ancora tutto da scrivere il progetto turistico, sul quale è calato il silenzio.
Le promesse da parte dell’Assessore Santoro sono rimaste tali ed i progetti solo sui giornali. Nulla si sa infatti sul progetto affidato a Montagna Leader, che doveva coinvolgere soprattutto gli operatori privati.
Nonostante tutto restiamo fiduciosi, perché la garanzia del progetto nazionale della Fondazione FS che dal prossimo marzo abbraccerà la Gemona-Sacile nell’ambito di “Binari senza tempo” ci permette di guadare con ottimismo al futuro.
Ci sarà da lavorare sodo per far sistema, trovando la giusta quadra ed un soggetto che sappia veramente far turismo. Sicuramente non sarà Montagna Leader che ha dimostrato di non essere all'altezza. Preferibile invece è affidare ad un tour operator privato la promozione e la gestione delle iniziative legate al treno turistico, così come hanno già fatto con successo altre realtà italiane.
Gli orari della Sacile-Maniago sono solo il primo passo per la rinascita della Pedemontana, che grazie all’investimento di 17 milioni di RFI e alla riapertura nel dicembre 2018 dell’intera linea fino a Gemona, permetterà al Territorio una occasione di sviluppo, sfruttando quelle potenzialità turistiche oggi in gran parte inespresse.

5 anni fa partiva la Staffetta "Treni-taglia ridacci il nostro treno", simbolo della lotta per il ripristino della ferrovia Gemona-Sacile

Gemona del Friuli 3 novembre 2012
5 anni fa con la partenza da Gemona della “Staffetta Treni-taglia ridacci il nostro treno” iniziava ufficialmente la battaglia per salvare la ferrovia Gemona-Sacile.
Quello striscione partito da Palazzo Boton e la nascita spontanea del primo gruppo di persone del Comitato Gemona-Sacile, ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione che ha permesso – sicuramente in maniera inaspettata – di riconquistare la ferrovia e il suo immenso patrimonio storico-culturale.
Il 3 novembre 2012 è una data storica, visto che questo "folle gruppo" di Cittadini della Pedemontana e non, è riuscito a chiamare all’ordine tutti i Sindaci dei Comuni interessati ed i vertici della politica regionale, chiedendo loro una cosa sola: tutti uniti per riattivare la ferrovia!
Cavasso Nuovo 25 novembre 2012
Quello striscione con quello slogan così singolare, nato in maniera quasi casuale e ironica è diventato il simbolo di questa lotta, percorrendo da Gemona a Sacile tutti i 72 km della linea, facendo tappa in tutte le sedi municipali dove è stato esposto.
Cavasso Nuovo 25 novembre 2012
Una “staffetta” con 18 tappe - Gemona del Friuli (3 novembre), Osoppo (5 novembre), Majano 7 (novembre), Forgaria (9 novembre), Vito d’Asio (12 novembre), Pinzano (14 novembre), Castelnuovo (16 novembre), Travesio (19 novembre), Sequals (21 novembre), Meduno (23 novembre), Cavasso Nuovo (25 novembre), Fanna (26 novembre), Maniago (28 novembre), Monterale Valcellina (30 novembre), Aviano (3 dicembre), Budoia-Polcenigo (5 dicembre), Sacile (7 dicembre) -, durata ben 34 giorni di viaggio che ha visto per ben due volte la gente e gli studenti scendere in piazza a Cavasso Nuovo ed a Sacile per rivendicare il loro diritto alla mobilità.
La meta oggi è molto vicina, visto che il primo treno tornerà a viaggiare sui binari della Pedemontana il prossimo 10 dicembre, ma la strada però è ancora in salita, perché il progetto del treno turistico è tutto da inventare. Siamo certi però che se si continuerà a lavorare con la stessa determinazione e caparbietà dimostrata in questi anni si raggiungeranno presto importanti risultati.
Un Grazie a tutte queste persone "speciali" che si sono impegnate non solo per passione e con passione, ma si sono battute in nome di un bene comune, di un servizio al cittadino, per la nobile causa di non gettare nel nulla dell’indifferenza e dell’ignoranza quasi un secolo di storia civile, locale, ferroviaria.
Si tratta di un viaggio emozionante lungo il quale numerose persone si sono conosciute e seppur con interessi differenti hanno contribuito fattivamente portando acqua al mulino della causa della Pedemontana.
Dopo i primi anni duri della protesta, dove in pochi ci credevano e dove la politica è risultata assente ed inconcludente, oggi, a risultato acquisito, l’impegno appare condiviso da una moltitudine di cittadini e da varie pubbliche amministrazioni, non solo appassionati e addetti ai lavori, tutti uniti dalla tamburellante opera di coinvolgimento protesa in questi cinque anni.
La politica, restia fin dall’inizio, nonostante ne esca sconfitta da questa vicenda, oggi cerca di salire senza merito sul carro dei vincitori, mettendo in scena il solito copione all’italiana.
Va bene così, per noi l’importante è che il treno torni a sferragliare lungo i binari della Gemona-Sacile, offrendo un servizio fs nuovo e moderno.
Si tratta di una riconquista storica per il nostro Territorio, dove appare cristallino, a chi dare il merito di questo degno quanto insperato successo.
Sacile 07 dicembre 2012
E semplicemente la vittoria della Gente per bene, di chi ama profondamente il proprio Territorio e senza secondi fini si è prodigato in questa causa.
La ferrovia bisogna però meritarsela: ora spetta proprio al Territorio dimostrare di voler quel trenino che tanto ha fatto discutere e lottare. Si tratta di un’opportunità unica per le nostre piccole Comunità, visto che lo sbarco in Friuli della Fondazione FS potrà garantire l’avvio di quel servizio turistico dove altrove sta sviluppando una nuova economia legata capace di valorizzare al contempo la ferrovia e le tante bellezze ed eccellenze del nostro Belpaese.

giovedì 2 novembre 2017

100 anni fa Caporetto.Domenica ritorna il Viaggio nella memoria Redipuglia - Caporetto

L’evento che va sotto il nome di Treno Storico è qualcosa che trascende il puro e semplice viaggio, divenendo un viaggio nella storia e nella memoria.
Domenica 5 novembre torna il Treno  della Memoria: la meta è il paese di Kobarid (Caporetto-Karfreit), partendo da Redipuglia, luogo simbolo per eccellenza della comune memoria europea della Grande Guerra.
PROGRAMMA: ore 7.30 accoglienza partecipanti, ore 8.00 partenza in pullman da Redipuglia, ore 9.15 partenza treno storico a vapore dalla Stazione della Transalpina, ore 20.30 circa rientro in pullman a Redipuglia.
Info e prenotazioni: Tel. 0481 489139 info@prolocofoglianoredipuglia.it
Dalla Regia Stazione di Redipuglia si raggiungerà in bus la Stazione della Transalpina dove i partecipanti saliranno su uno splendido treno a vapore che si muoverà sulla storica tratta “Redipuglia Most na Soči (Santa Lucia)”.
A bordo treno uno speaker narrerà ai passeggeri i principali avvenimenti accaduti nella Valle dell’Isonzo mentre la locomotiva lentamente risalirà la Valle, sbuffando il suo bianco vapore.
Una volta giunti a Most na Soči (Santa Lucia) i passeggeri saliranno sui pullman per continuare l’itinerario a Caporetto, dove visiteranno il Museo della Grande Guerra e l’Ossario che custodisce le salme di 7014 soldati italiani.