Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 20 luglio 2012

Servizio integrato Trenitalia-Saf: un primo passo avanti, ma serve cambiare marcia !

Si è tenuta ieri presso la sede della Provincia di Udine l’attesa riunione richiesta dal nostro Comitato in ordine alle problematiche del servizio integrato Trenitalia–Saf lungo la linea Udine-Tarvisio.
Presenti oltre all’Assessore ai Trasporti Franco Mattiussi per la Provincia di Udine, tutti gli stati generali di Saf con in testa il Presidente Silvio Barbiero, l’AD Gino Zottis e il Direttore d’esercizio Paolo Zaramella; presente anche Trenitalia con il funzionario della Direzione Regionale FVG Alessandro Signorini.
Il nostro Comitato rappresentato dal Presidente, Giorgio Picco, dalla Vice, Giusy Gubiani e dai consiglieri Andrea Palese e Lodovico Copetti, ha presentato un documento con alcune richieste e suggerimenti per il miglioramento del servizio lungo la linea.
Da parte sua la Provincia, dopo la nostra denuncia sulla stampa dei recenti disservizi, ha ribadito che “gestisce in maniera corretta, regolare e qualificata la delega sui trasporti ricevuta dalla Regione”, come affermato dall’assessore ai Trasporti, Franco Mattiussi.
Di rilievo non è particolarmente piaciuto sia alla provincia che a Saf qualche titolo apparso sui giornali, e dopo un primo momento di serrato confronto – parimenti sempre civile - si è passati alla discussione dei punti del nostro documento. A parer nostro chi gestisce un servizio pubblico come il trasporto pubblico locale non dovrebbe badare tanto a cosa scrivono i giornali, ma dovrebbe badare al sodo ovvero a garantire ai Cittadini un’adeguata offerta in ordine al servizio. Altrimenti questi Signori si assumano la responsabilità e soprattutto il coraggio di manifestare pubblicamente alla gente il loro reale pensiero 
E’ evidente che il rispetto deve essere la condizione imprescindibile per iniziare a dialogare; è parimenti evidente che le istituzioni e il mondo della politica in generale, soprattutto di questi tempi dovrebbe assumersi certe responsabilità e soprattutto dovrebbe avere il coraggio di prendere decisioni sino ad oggi procrastinate o scaricate sugli altri giustificando la mancanza di competenza o altro. Da qui il nostro attacco sulle deleghe della Provincia, la quale ha palesato tutte le difficoltà legate alla mancanza di una vera e propria coordinazione con gli uffici mobilità della Regione FVG, nonché fra i vettori su ferro e gomma.
Quanto al documento prodotto, le problematiche affrontate riguardavano la creazione di un vero e proprio coordinamento gestionale fra Trenitalia e Saf, in modo che l’integrazione non sia meramente tariffaria ma anche relativa al servizio; la riattivazione della fermata di Tricesimo San Pelagio (soppressa da quasi 2 anni a causa di un albero ubicato all’interno del piazzale della stazione che impedisce la manovra dei bus; la realizzazione di un passaggio pedonale all’interno del piazzale della stazione FS di Udine e la possibilità di acquistare il titolo di viaggio Saf a bordo senza alcuna maggiorazione qualora non ci siano punti vendita autorizzati nelle vicinanze.
In previsione dell’entrata in vigore dell’orario ferroviario cadenzato a partire da dicembre 2012, il Comitato ha sottolineato la necessità di condividere con tutti i gestori e l’utenza in ordine alle variazioni d’orario e ha chiesto altresì l’eliminazione dei doppioni delle corse dei bus, che partono alla stessa ora di quelli ferroviari; tutto ciò comporterebbe di razionalizzare il servizio e evitare sprechi di km che potrebbero essere utilizzati in altre fasce orarie o in altre località non servite dai mezzi.
Nell’ottica del miglioramento qualitativo del servizio si è richiesto alla Provincia di investire risorse per installazione dei tabelloni elettronici partenze-arrivi nei maggiori Centri Intermodali (Gemona, Carnia): pare impossibile che nel 2012 gli orari debbano essere tutti cartacei e gran parte dei quali praticamente illeggibili.
Da ultimo, il Comitato ha fatto emergere un’altra urgenza: collegare la stazione di Tarvisio Boscoverde con il centro di Tarvisio negli orari coperti dal servizio ferroviario Micotra, anche per assicurare un servizio di qualità a chi arriva dall’Austria.
La riunione si è conclusa con un esito interlocutorio: è stata l’occasione per far emergere una serie di problematiche, mai prima sollevate, fra tutte quella di creare al più presto un vero e proprio coordinamento tra i vettori.
A tal fine la Provincia si è impegnata a richiedere la convocazione di un tavolo di confronto a quattro con Saf, Trenitalia e Regione FVG per ricercare alcune soluzioni ai problemi da noi esposti.
Soluzioni probabili saranno individuate per Tricesimo San Pelagio e per l’attraversamento pedonale della stazione di Udine, dove il nostro Presidente Giorgio Picco è stato invitato a far parte della Conferenza dei Servizi che sarà deputata entro settembre a presentare il progetto dell’opera.
La Provincia si è resa disponibile anche a valutare la necessità di finanziare progetti volti all’installazione dei tabelloni elettronici nelle Centri Intermodali, opere che peraltro dovranno essere richieste dai rispettivi Comuni proprietari delle infrastrutture: spetterà ora ai singoli Comuni muoversi senza tentennamenti di sorta!

giovedì 19 luglio 2012

Oggi riunione per il servizio integrato Trenitalia-Saf: speriamo che sia la volta buona !

Oggi alle ore 16.00 presso il Palazzo della Provincia di Udine, su nostra espressa richiesta, è stata convocata una riunione per discutere sulla questione del servizio integrato Trenitalia-SAF lungo la linea Udine-Tarvisio.
Alla riunione, convocata dall'Assessore provinciale ai Trasporti Franco Mattiussi, sono stati invitati Saf Autotrasporti FVG Spa, gestore del trasporto su gomma in provincia, Trenitalia, gestore del servizio ferroviario, Regione FVG e tutti i Comitati Pendolari regionali.
Sarà l'occasione per intraprendere un metodo di lavoro condiviso fra tutte le parti, utile a risolvere i disservizi causati dal mancato coordinamento tra Trenitalia e Saf lungo la linea Pontebbana.
E' noto che lungo la Pontebbana il servizio risulta integrato, a partire dal sistema tariffario, che permette di viaggiare con un unico biglietto indistintamente sia sul treno che sul bus.
Un'integrazione, che come denunciato più volte è tuttavia rimasta solo sulla carta, o meglio alla mera tariffa che gli utenti pagano ai gestori, atteso che più volte è mancato un coordinamento tra i due vettori con decine di pendolari lasciati a piedi.
L'integrazione treno-bus è dal 1995 una scelta obbligata, dopo la realizzazione della nuova linea ferrata, che ha tagliato varie stazioni del Canale del Ferro e della Val Canale prima servite dal treno; per questo motivo oggi per alcuni di questi paesini di montagna dell'Alto Friuli l'unico collegamento possibile è dato dal bus.
Per questo motivo riteniamo assolutamente necessario che i due gestori del servizio debbano coordinarsi fra loro per offrire un servizio di qualità e garantire agli utenti dell'Alto Friuli quel fondamentale diritto di mobilità e circolazione previsto dal nostro ordinamento.
Il nostro Comitato chiederà pertanto:
-   la creazione di un vero e proprio coordinamento gestionale tra Trenitalia e Saf, in maniera che episodi come quelli recentemente denunciati non si verifichino più;
-   la risoluzione di alcuni questioni non più prorogabili, quali ad esempio la situazione di Tricesimo San Pelagio, dove da quasi 2 anni è stata soppressa la fermata dei bus a causa di un albero; fermata sostituita con quella fantasma (non segnalata) posta in corrispondenza del bivio di San Pelagio;
-   la realizzazione di un adeguato passaggio pedonale all'interno del piazzale della stazione ferroviaria di Udine, in grado di garantire la sicurezza dei cittadini che oggi sono costretti a zigzagare tra autobus e taxi. Al riguardo segnaliamo che dopo il nostro intervento qualcosa si sta muovendo, atteso che la Provincia ci ha chiesto di farne parte della Conferenza dei Servizi che sarà chiamata a decidere sulla questione. Si tratta di una buona notizia senza dubbio, un ulteriore riconoscimento della nostra attività. Se son rose fioriranno …
-   con l'avvio a dicembre dell'orario ferroviario cadenziato, vi è la necessità di condividere con tutti i gestori le variazioni d'orario, necessarie per garantire la copertura del servizio di trasporto sul territorio;
-   per migliorare e razionalizzare i costi si chiede peraltro l'eliminazione dei doppioni delle corse dei bus. E' infatti una questione di buon senso eliminare i collegamenti bus che partono praticamente alla stessa ora di quelli ferroviari, atteso che l'utenza utilizza o uno o l'altro. I due vettori non devono infatti essere in concorrenza tra loro, bensì devono integrarsi garantendo l'intermodalità.
     Questa razionalizzazione permetterebbe senza dubbio un risparmio di km, da utilizzare meglio in altre fasce o in altre località, potenziando in tal modo il servizio e riducendo in maniera sensibile gli sprechi;
-   la previsione di poter acquistare il titolo di viaggio a bordo dei bus della Saf senza alcuna maggiorazione ove non vi siano punti vendita autorizzati (es. Dogna), oppure dove tali risultino chiusi per turno o altri motivi non imputabili all'utenza;
-   provvedere da subito senza tentennamenti a collegare Tarvisio B.V con il Centro negli orari coperti dal servizio ferroviario MICOTRA Udine-Villach e viceversa, vista la necessità di garantire un servizio di qualità a chi giunge dalla vicina Austria;
-   rendere gli orari cartacei di Saf più leggibili, visto che gli attuali tabelloni partenze/arrivi della Saf risultano difficilmente comprensibili, soprattutto per gli anziani e ai portatori di handicap, in considerazione delle dimensioni dei caratteri. Per questo si chiede alla Provincia di provvedere a investire risorse soprattutto nei Centri intermodali di Gemona del Friuli, di Carnia e di Tarvisio per acquistare tabelloni elettronici informativi, divenuti nel 2012 indispensabili per garantire un servizio di qualità.

martedì 17 luglio 2012

Una proposta poco illuminante, praticamente indecente !

Sul Messaggero Veneto di venerdì 13 luglio scorso è stato pubblicato un articolo dal titolo “Via i treni dalla città, sono pericolosi “ (clicca sull'immagine e leggi l'articolo).
La proposta proviene dal consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Matteo Mansi, il quale annuncia l’avvio di un referendum popolare consultivo per chiedere l’abrogazione della linea Udine-Tarvisio in ordine al tratto di ferrata che attraversa Via del Bon – Via Cividale e Viale Vat, per trasformarla in via ciclopedonale.
Premettendo che le beghe politiche non ci riguardano, visto che il nostro sodalizio è assolutamente apolitico e apartitico, non possiamo esimerci dal replicare alle dichiarazioni di Mansi, probabilmente frutto di una grossa insolazione estiva!
Le dichiarazioni del consigliere Mansi sono volte unicamente a creare allarmismi, visto che a parere dell’esponente di RC, sarebbe a rischio la sicurezza di ben 50.000 residenti di Udine, messi in pericolo dal continuo passaggio dei treni lungo quel tratto di ferrata.
Affermazioni che si commentano da sole, utili solo a creare sterili polemiche sulla gestione del trasporto ferroviario, che già risulta ampiamente penalizzato da una politica nazionale assolutamente inadeguata, con significativi tagli agli investimenti e alle risorse.
Probabilmente siamo già in campagna elettorale e il consigliere Mansi, forte delle sue 48 preferenze ottenute nell’ultima tornata elettorale, sta cercando di fare incetta di "nuovi sostenitori" in città in vista delle prossime elezioni …
La proposta del consigliere di RC risulta infatti alquanto strana, soprattutto in ordine alla tempistica, visto che in tutti questi anni in cui Mansi stava comodamente seduto sulla sua poltrona di consigliere a Udine non ha mai mosso un dito in favore dei pendolari; mai interessandosi alla materia del trasporto ferroviario, neppure per la sua città.
Dov’era il consigliere Mansi quando abbiamo denunciato il grave stato di degrado in cui versavano le pensiline della stazione di Udine?
 
E’ bene ricordare che se non fosse stato per il nostro intervento la stazione di Udine si troverebbe ancora in condizioni igieniche sanitarie di degrado tali, da considerarla da Terzo Mondo.
Restiamo quindi basiti da certe “sparate”, tipiche della tradizione politica italiana. Probabilmente il consigliere Mansi non è mai salito su un treno, e non conosce quale sia la vita dei pendolari.
Proposte del genere lasciano il tempo che trovano, ma non sono certo delle novità, visto che anche il partito di riferimento di Mansi non è nuovo a certi exploit: contrari alla TAV, contrari alla terza corsia dell’A4, contrari al completamento della Cimpello-Gemona, ecc… Insomma contrari a tutto, magari senza conoscere neppure nel dettaglio il problema, l’importante è dire sempre di NO! 
Ora siamo persino contrari al treno che da Tarvisio raggiunge Udine … al peggio proprio non c’è mai fine!
Caro consigliere Mansi o Lei vive sulle nuvole, o forse noi poveri pendolari della Montagna dovremmo trasferirci tutti a Udine, magari a casa sua (!), così non daremo più disturbo a quella esigua minoranza dei residenti del capoluogo, disturbati dal continuo transito dei treni della nostra linea, costata solo 1.000 milardi delle vecchie lire e ampiamente sottoutilizzata rispetto alle sue reali potenzialità.
Una linea che dal giugno scorso è tornata a essere il fulcro dei collegamenti transfrontalieri grazie al progetto UE Micotra, promosso da Regione FVG e Carinzia, il quale permette nuovamente a Udine e al Friuli intero di essere nuovamente collegati via ferrovia con l'Austria e l'Europa.
Se Mansi vuole essere utile alla causa, faccia proposte serie e concrete: chieda ad esempio al suo Sindaco la realizzazione di un banalissimo attraversamento pedonale all’interno del piazzale della stazione FS. Lì si c’è un vero problema di sicurezza, atteso che tra bus e taxi la gente che entra e esce dalla stazione è obbligata a fare un vero e proprio slalom a proprio rischio e pericolo! Basta chiacchiere serve serietà e responsbilità, il prossimo anno si vota e la gente non avrà certamente la memoria corta! 

venerdì 13 luglio 2012

Saf lascia a piedi altri viaggiatori a Carnia: servizio integrato disastroso!

E’ successo di nuovo: a fronte di un ritardo di un treno, Saf ha lasciato a piedi altri 6 utenti diretti in Alto Friuli. Nulla è cambiato la storia si ripete!
Questa volta però l’epilogo non è di quelli a lieto fine, in quanto gli sfortunati passeggeri non hanno trovato l’eroina, come accadde lo scorso 15 giugno, quando una giovane e professionale capotreno  di Trenitalia chiamò un taxi, assicurando a tutti di far ritorno a casa.
E’ ormai una situazione che si ripete da mesi e sicuramente non episodica.
E’ successo a Tricesimo S.P., con utenti scaricati sul bordo della SS 13, dove peraltro il bus non può entrare nel piazzale della stazione a causa di un albero che da anni aspetta di essere abbattuto; è successo a Udine, dove il bus sostitutivo è partito prima dell’orario, lasciando in stazione i viaggiatori ancor prima di iniziare il loro viaggio; è ricapitato a Carnia.
Ora basta (!), la misura è colma, serve assumere le necessarie contromisure, specialmente per quanto concerne il servizio integrato treno-bus lungo la Udine-Tarvisio.   
L’episodio si è verificato lo scorso 6 luglio, quando il treno R. 5982, partito in perfetto orario da Udine alle 12.00, ha maturato a Carnia un ritardo di 8 minuti a causa di un segnale bloccato tra Gemona e Venzone. Il ritardo è stato fatale a 6 viaggiatori dell’Alto Friuli (residenti a Chiusaforte, Resiutta e Moggio), in quanto l’autobus del servizio integrato della SAF delle ore 12.44 non ha atteso la coincidenza del treno, lasciandoli così a piedi.
La situazione ha dell’incredibile vista la tempistica: l’arrivo del treno a Carnia era programmato per le ore 12.38 + 8 min. ritardo, l’arrivo effettivo è avvenuto quindi alle ore 12.46, ovvero soli 2 min. dopo la partenza del bus SAF …  Parliamo di 2 minuti non di 40! Una vergogna!
Nonostante le rassicurazioni avute da SAF, constatiamo l’assoluta insensibilità del gestore su gomma, il quale continua a gestire in tutta autonomia il servizio pubblico, secondo regole  proprie, senza minimamente coordinarsi con Trenitalia. Probabilmente, qualcuno glielo lascia fare tranquillamente…
E’ arcinoto che il servizio lungo la Pontebbana è integrato, a partire dalla tariffa, che gli Utenti pagano, e che Trenitalia e SAF incassano! Un esempio: gli abbonati dell’Alto Friuli sono gli unici in regione obbligati a munirsi di tesserino di riconoscimento valido 5 anni rilasciato da Saf al modico costo di €  4,65.  
Nonostante l’integrazione tariffaria, pare però che ogni vettore continui a gestire il proprio servizio in autonomia, non badando alle coincidenze altrui. A questo punto ci domandiamo: è possibile definire integrato un servizio del genere? E soprattutto, qual è l’organo deputato a vigilare sull’operato di Saf?
Manca un protocollo che possa garantire un coordinamento efficiente tra servizio su rotaia e quello su gomma.
Ricordiamo che il servizio lungo la linea è integrato per necessità, visto che con la nuova Pontebbana alcuni Paesi del Canale del Ferro – Val Canale sono stati tagliati dai collegamenti ferroviari e pertanto il bus rappresenta l’unico mezzo di trasporto possibile.
Se poi questo servizio viene gestito separatamente dai due gestori (Trenitalia e Saf), allora oltre al disagio di vivere in montagna, si aggiunge anche la beffa, come quella che stanno subendo gli utenti di Dogna, ove non esiste più un punto autorizzato alla vendita dei biglietti e sono costretti ad acquistare il titolo di viaggio a bordo bus, pagando una maggiorazione di 1 euro!
Trattamenti questi che non risultano nuovi agli utenti dell’Alto Friuli, visto che fino allo scorso anno i pendolari gemonesi sono stati vessati da un’iniqua maggiorazione tariffaria (pari a 85 euro all’anno), eliminata con l’adeguamento delle fasce kilometriche treno-gomma, imposto dalla Regione FVG dopo una battaglia durata oltre 10 anni!  
Ci appelliamo quindi alla Provincia di Udine, competente per materia del servizio TPL gomma, ad attivarsi per ricercare da subito le soluzioni a questi problemi, nonché a vigilare meglio su questi episodi e soprattutto sull’operato di Saf, sanzionando parimenti il gestore per questi disservizi che non possono più essere tollerati.
In tempi di crisi economica e di tagli, ventilati anche per le Province, riteniamo che la politica debba cambiare nettamente marcia, dimostrando sul campo che questi Enti sono necessari al Territorio e non meri “baracconi” forieri di spese per la collettività e di poltrone!
Se la Provincia non riesce a gestire al meglio la delega ricevuta sul TPL dalla Regione, è bene che la restituisca, lasciando ad altri gestire un servizio pubblico indispensabile per chi vive in montagna.
In campo ferroviario, la Regione sta dimostrando coi fatti come una materia difficile e complicata possa essere approcciata con il piglio giusto: i risultati ottenuti grazie ad ingenti investimenti, interventi mirati e ad un continuo dialogo con gli utenti e con i loro rappresentanti sono davanti agli occhi di tutti, nonostante la qualità del servizio non possa ancora essere ritenuta soddisfacente. Questa è la strada da percorrere!
Siamo stufi delle chiacchiere di certi politici e soprattutto dei loro anatemi: dimostrino con i fatti che sono in grado di gestire un servizio pubblico essenziale come il TPL su gomma, altrimenti non resta che aderire alla tesi di chi vuole tagliare le Province, viste come inutili Enti.  
Nella prossima riunione convocata dalla Provincia di Udine per il giorno 19 luglio, faremo presente tutte queste problematiche, attesa la necessità di creare un coordinamento tra il servizio su ferro e quello su gomma.
Riteniamo assolutamente necessario incominciare a lavorare tutti assieme  per organizzare in maniera seria l’integrazione ferro-gomma in Alto Friuli, la quale non può rimanere ferma alla mera tariffa, ma deve sfruttare in maniera adeguata la tecnologia esistente.
A tal fine, rilanciamo l’idea della costituzione di un Osservatorio o di una Consulta regionale sul TPL , dando così voce a tutte le parti interessate e istituzionalizzando il ruolo degli utenti.
Un organo snello e operativo, senza oneri e senza gettoni di presenza (!), che dovrà fare da raccordo tra Utenza rappresentata, Istituzioni e Gestori del servizio, in maniera da migliorare la qualità dell’attuale offerta.
In altre parti d’Italia questo è già realtà. Non si perda quindi ulteriore tempo e si osi, altrimenti non resta che continuare a piangersi addosso per un servizio indecente, di cui pero' i responsabili sono noti e dei quali ci si ricorderà al momento giusto, ovvero alle prossime elezioni!

mercoledì 11 luglio 2012

I segreti del Micotra: linea Udine-Villach

Con la bella cerimonia di inaugurazione dell’11 giugno scorso, ha preso avvio il progetto UE denominato “Micotra” il quale nasce dall’intesa tra Regione FVG e Carinzia e grazie alla collaborazione di FUC (Ferrovie Udine Cividale) e ÖBB (Ferrovie Federali Austriache).
Si tratta di nuovo servizio ferroviario che sviluppa la mobilità tra le due regioni contermini e si inserisce nell’ambito del programma operativo per il sostegno alla collaborazione transfrontaliera per le zone di confine Italia-Austria Interreg IV.
L’iniziativa propone in via sperimentale, per un anno, due coppie di treni che collegheranno Udine e Villach, garantendo un numero considerevole di coincidenze verso Salisburgo, Monaco e Vienna, un po’ meno per Trieste e Venezia.
Si tratta di un progetto importante, di alto spesso qualitativo, voluto fortemente dalla nostra Regione dopo il taglio di tutti i collegamenti transfrontalieri diurni di Trenitalia effettuato nel dicembre 2009.
L’asse Udine-Villach rappresenta da sempre una direttrice di grande interesse e potenzialità: l’obiettivo del nuovo collegamento sperimentale è di arrivare gradualmente a delle relazioni quotidiane via treno sulla tratta Udine-Klagenfurt, con ciò superando l’attuale vuoto di offerta.
Per questo motivo abbiamo voluto testare il servizio, cercando di offrire agli utenti tutte le notizie utili e svelare alcuni segreti di questo nuovo servizio.
Il treno è composto da tre vagoni, due carrozze destinate al trasporto passeggeri per complessivi 140 persone e un vagone dedicato al trasporto di bici e, in inverno, dell’attrezzatura sciistica, incoraggiando in tal modo il turismo ciclabile e sportivo.
Il treno è trainato da una locomotiva della politensione E190 della FUC, capace di sviluppare una velocità massima di 160 km/h.
I sedili delle carrozze sono nuovi e molto confortevoli, visto che c'è molto spazio. Ogni posto è dotato di presa elettrica e tavolino, oltre alla solita lucetta a led per la lettura.
La disposizione dei sedili è perfettamente allineata con le finestre, bagni nuovissimi, temperatura perfetta grazie ad un ottimo impianto di climatizzazione.
A bordo oltre al macchinista e al controllore, c’è una hostess che a ogni stazione effettua gli annunci a vivo, rigorosamente in italiano e tedesco, indicando persino il binario di discesa e il lato e aiuta i passeggeri con bici a seguito a ricoverare i mezzi nell’apposito vagone.
In questa fase iniziale sono previste due corse di andata e ritorno Udine – Villach HBF. Le fermate intermedie saranno: Gemona del Friuli, Venzone, Carnia, Pontebba, Ugovizza-Valbruna, Tarvisio Boscoverde, Thörl-Maglern, Arnoldstein, Villach Warmbad, Villach Westbf.

ORARI: l’orario è studiato in modo da poter garantire le connessioni con i treni per Vienna, Salisburgo e Monaco di Baviera. Per esempio, partendo alle 7.00 da Udine sarà possibile arrivare alle 11.48 a Salisburgo, alle 13.28 a Vienna e alle 13.33 a Monaco.


Stazione
Corsa 1
Corsa 2
Corsa 3
Corsa 4
Udine
Gemona
Venzone
Carnia
Pontebba
Ugovizza-Valbruna
Tarvisio BV
Thorl-Maglen
Arnoldstein
Villach Warmbad
Villach Westbf
Villach HBF
p. 7.00
7.22
7.29
7.35
7.52
8.04
8.27
8.33
8.38
8.47
8.51
a. 8.54
a. 11.30
11.10
11.03
10.57
10.42
10.30
10.20
10.02
9.58
9.47
9.44
p. 9.40
p. 17.15
17.37
17.44
17.50
18.07
18.19
18.43
18.49
18.54
19.03
19.07
a. 19.10
a. 21.20
21.00
20.53
20.47
20.32
20.20
20.10
19.51
19.47
19.36
19.33
p. 19.29


Tutte le corse del MICOTRA sono regolarmente segnalate nelle stazioni interessate dal sistema informativo di RFI. 

BIGLIETTI - PREZZI E CONDIZIONI AGEVOLATE: i titoli di viaggio utilizzati saranno rispettivamente:
-     per tratta transfrontaliera la vendita dei titoli di viaggio viene effettuata a bordo treno senza alcun sovrapprezzo;
-    per la tratta italiana (Udine-Tarvisio) valgono tutti gli abbonamenti e i titoli di viaggio emessi da Trenitalia e SAF (tariffa integrata 41/7/A) in vendita presso le loro biglietterie e i punti vendita autorizzati. L’acquisto a bordo treno di questi biglietti comporta invece il pagamento di un sovraprezzo di 5 euro come previsto dal vigente regolamento Trenitalia.
-       per la tratta austriaca valgono i titoli di viaggio emessi da OBB la cui vendita sarà effettuata presso tutti i punti di vendita autorizzati.


Da/Per
Villach
Arnoldstein
Thorl -Maglern
Tarvisio
Ugovizza
Valbruna
Pontebba
Carnia
Venzone
Gemona
Udine
Villach

Arnoldstein
Thorl -Maglern

------
€ 6 ordin.

€ 3 ridotto
€ 8 ordin.

€ 4 ridotto
€ 10 ordin.

€ 5 ridotto
€ 12 ordin.

€ 6 ridotto


Viaggiano gratis i bambini sino a 6 anni non compiuti purché accompagnati da un adulto. Possono invece usufruire del titolo ridotto del 50% i bambini (da 6 a 15 anni non compiuti), diversamente abili, anziani (over 60), cani.
Segnaliamo altresì altre interessanti condizioni:
a)  per gruppi a partire di 6 persone paganti, una persona viaggia gratis;
b)  supplemento bici Euro 3,50. 

SUGGERIMENTI: il servizio ferroviario offerto è assolutamente di qualità, ma abbiamo notato che c'è ancora molta disinformazione tra gli utenti, soprattutto in ordine all'utilizzo dei titoli di viaggio valevoli a bordo.
Vi è poi una carenza di informazioni sul servizio nelle stazioni ferroviarie: fatto salvo le indicazioni non certo visibili degli orari, date nei tabelloni cartacei partenze-arrivi di Trenitalia, non vi è alcuna traccia di alcun cartellone pubblicitario.
Sarebbe infatti preferibile prevedere una bacheca informativa ad hoc in ogni stazione interessata dal Micotra, con l'affissione di un cartellone dedicato unicamente al Micotra, nonché procedere tramite Turismo FVG a dar visibilità al servizio mediante la diffusione di materiale pubblicitario sulla stampa locale e austriaca, nonché tramite gli uffici I.A.T., ampliando così l'informazione anche verso il vicino Veneto e Trieste, potenziali bacini d’utenza.
Come noto il nostro Comitato sta predisponendo un depliant in formato tascabile relativo agli orari della linea Pontebbana, il quale riguarderà tutti i servizi Trenitalia, FUC e SAF: una bella idea sarebbe quella di prevedere dei raccoglitori da sistemare in ogni stazione della tratta o nei punti di maggior interesse dei Paesi, ove collocare i depliant del Micotra, gli orari di SAF e quelli del nostro Comitato.
In un momento di pesante crisi economica come quello attuale, caratterizzato da tagli e razionalizzazione ai servizi, riteniamo che il servizio Micotra rappresenti un fiore all’occhiello della nostra Regione, la quale ha saputo ricercare un’alternativa al monopolio di FS.
Un’opportunità da cogliere al volo, non solo per gli utenti o per quelli potenziali, ma in generale per tutte le Comunità dell’Alto Friuli, le quali potranno beneficiare di alcuni diretti vantaggi, si pensi solo ai tanti pendolari della tratta Tarvisio-Udine, che durante gli scorsi mesi hanno incontrato non poche difficoltà con Trenitalia e SAF, ovvero ai benefici che potrebbero ricadere da subito sull’offerta turistica del nostro territorio, grazie alla promozione di progetti turistici mediante il Treno+Bici sfruttando a dovere la splendida Ciclovia Alpe Adria o alle offerte legate agli sciatori durante la stagione invernale.
Benvenuto Micotra e buon viaggio !

ORARI E TARIFFE:
CONDIZIONI DI VIAGGIO:  
BROCHURE MICOTRA: