Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 17 luglio 2012

Una proposta poco illuminante, praticamente indecente !

Sul Messaggero Veneto di venerdì 13 luglio scorso è stato pubblicato un articolo dal titolo “Via i treni dalla città, sono pericolosi “ (clicca sull'immagine e leggi l'articolo).
La proposta proviene dal consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Matteo Mansi, il quale annuncia l’avvio di un referendum popolare consultivo per chiedere l’abrogazione della linea Udine-Tarvisio in ordine al tratto di ferrata che attraversa Via del Bon – Via Cividale e Viale Vat, per trasformarla in via ciclopedonale.
Premettendo che le beghe politiche non ci riguardano, visto che il nostro sodalizio è assolutamente apolitico e apartitico, non possiamo esimerci dal replicare alle dichiarazioni di Mansi, probabilmente frutto di una grossa insolazione estiva!
Le dichiarazioni del consigliere Mansi sono volte unicamente a creare allarmismi, visto che a parere dell’esponente di RC, sarebbe a rischio la sicurezza di ben 50.000 residenti di Udine, messi in pericolo dal continuo passaggio dei treni lungo quel tratto di ferrata.
Affermazioni che si commentano da sole, utili solo a creare sterili polemiche sulla gestione del trasporto ferroviario, che già risulta ampiamente penalizzato da una politica nazionale assolutamente inadeguata, con significativi tagli agli investimenti e alle risorse.
Probabilmente siamo già in campagna elettorale e il consigliere Mansi, forte delle sue 48 preferenze ottenute nell’ultima tornata elettorale, sta cercando di fare incetta di "nuovi sostenitori" in città in vista delle prossime elezioni …
La proposta del consigliere di RC risulta infatti alquanto strana, soprattutto in ordine alla tempistica, visto che in tutti questi anni in cui Mansi stava comodamente seduto sulla sua poltrona di consigliere a Udine non ha mai mosso un dito in favore dei pendolari; mai interessandosi alla materia del trasporto ferroviario, neppure per la sua città.
Dov’era il consigliere Mansi quando abbiamo denunciato il grave stato di degrado in cui versavano le pensiline della stazione di Udine?
 
E’ bene ricordare che se non fosse stato per il nostro intervento la stazione di Udine si troverebbe ancora in condizioni igieniche sanitarie di degrado tali, da considerarla da Terzo Mondo.
Restiamo quindi basiti da certe “sparate”, tipiche della tradizione politica italiana. Probabilmente il consigliere Mansi non è mai salito su un treno, e non conosce quale sia la vita dei pendolari.
Proposte del genere lasciano il tempo che trovano, ma non sono certo delle novità, visto che anche il partito di riferimento di Mansi non è nuovo a certi exploit: contrari alla TAV, contrari alla terza corsia dell’A4, contrari al completamento della Cimpello-Gemona, ecc… Insomma contrari a tutto, magari senza conoscere neppure nel dettaglio il problema, l’importante è dire sempre di NO! 
Ora siamo persino contrari al treno che da Tarvisio raggiunge Udine … al peggio proprio non c’è mai fine!
Caro consigliere Mansi o Lei vive sulle nuvole, o forse noi poveri pendolari della Montagna dovremmo trasferirci tutti a Udine, magari a casa sua (!), così non daremo più disturbo a quella esigua minoranza dei residenti del capoluogo, disturbati dal continuo transito dei treni della nostra linea, costata solo 1.000 milardi delle vecchie lire e ampiamente sottoutilizzata rispetto alle sue reali potenzialità.
Una linea che dal giugno scorso è tornata a essere il fulcro dei collegamenti transfrontalieri grazie al progetto UE Micotra, promosso da Regione FVG e Carinzia, il quale permette nuovamente a Udine e al Friuli intero di essere nuovamente collegati via ferrovia con l'Austria e l'Europa.
Se Mansi vuole essere utile alla causa, faccia proposte serie e concrete: chieda ad esempio al suo Sindaco la realizzazione di un banalissimo attraversamento pedonale all’interno del piazzale della stazione FS. Lì si c’è un vero problema di sicurezza, atteso che tra bus e taxi la gente che entra e esce dalla stazione è obbligata a fare un vero e proprio slalom a proprio rischio e pericolo! Basta chiacchiere serve serietà e responsbilità, il prossimo anno si vota e la gente non avrà certamente la memoria corta! 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregio sig.Mansi,
non ha mai considerato che tutti i distributori di carburante (benzine, GPL e metano) presenti in città, risultano più pericolosi dei carri cisterna? Alla stessa stregua può reputare gli automezzi che trasportano materiale infiammabile od esplosivo e che attraversano senza alcuna difficoltà la città. Raggruppi anche queste casistiche nel prossimo referendum per garantirsi un successo alle prossime elezioni (benzinai ed automobilisti permettendo)...

Anonimo ha detto...

Non è che avete frainteso? Questa è l'ennesima proposta di deviare i treni sulla linea di "cintura", non isolare la Pontebbana... È comunque una boiata secondo me, ma la vostra reazione mi pare spropositata.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@anonimo: la nostra reazione non è spropositata visto che si tratta di una vera e propria “boiata”, come da te sottolineato!
Questo Signore, consigliere comunale di Udine, deve spiegarci i motivi della sparata e soprattutto perché ora? Dov’era fino ad oggi il consigliere Mansi? Cosa ha fatto per il servizio ferroviario della sua città?
Ricordiamo che Udine è la prima stazione per transito di passeggeri (7,2 milioni all’anno) della regione e una delle maggiori del nord-est.
Ci sembra che in questi anni Udine abbia sofferto di problemi non da poco: basti ricordare che grazie alle nostre denunce e alla nostra continua attività siamo riusciti a far “scucire” a RFI oltre 2 milioni di euro per la riqualificazione delle pensiline della stazione, per il rifacimento dell’impianto elettrico e per l’installazione dei nuovi tabelloni informativi.
Permangono altre problematiche come quella dell’attraversamento pedonale del piazzale esterno: da mesi attendiamo che il Comune di Udine si muova al riguardo. Siamo ancora fermi ad una pseudo riunione del novembre 2011 con il Sindaco Honsell …
Il Consigliere Mansi pensi pertanto a realizzare ciò che può fare, si faccia un passo per volta.
La nostra paura è questi Signori parlino tanto e poi non combinino niente, senza peraltro avere cognizione del problema. Di oratori o chiacchieroni né pieno il mondo, a noi servono lavoratori, persone operative che siano sempre sul pezzo a disposizione della gente! Qui la politica non c’entra, è una questione unicamente di buona amministrazione e gestione del servizio.
E’ di ieri che la notizia che il nostro Presidente Giorgio Picco farà parte della Conferenza dei Servizi con Provincia di Udine, Saf e Comune di Udine per la questione dell’attraversamento pedonale. Bene, un'altra dimostrazione che il nostro Comitato è rispettato e riconosciuto per la sua attività, anche se ci domandiamo se per pitturare 4 banalissime strisce pedonali serva un anno di tempo per assumere una decisione la quale deve essere avvalorata da 3 diversi organi ?

Vity69 ha detto...

Avete ragione, continuate così, altro che deviare la Pontebbana. Procedano a completare il raddoppio della Pontebbana sino a Udine in trincea.
Il resto come dite voi è solo fuffa !
mi piacerebbe tanto conoscere questo sig. Matteo Mansi per ricordargli che i "suoi" piccioni udinesi hanno scaricato sulle teste di noi poveri pendolari abbastanza guano, prima che uno sparito gruppo di viaggiatori riuscisse a far realizzare opere che un'Amministrazione illuminata come Udine doveva richiedere da tempo a FS. La questione dell'attraversamento pedonale ne è un esempio di come il Comune non lavora ! Vorrà dire che ci organizzeremo con pennelli e colori e c'è lo dipingeremo in da soli !
Vittorio

Anonimo ha detto...

Ma sto qua da dove lo hanno tirato fuori? Da un uovo kinder? Ma si rende conto delle scempiaggini che sta dicendo? Dismettere l'intera pontebbana solo perchè non vuole il treno? Ma come fa una persona del genere ad essere consigliere comunale? Mah.