Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 28 agosto 2018

Mandi Iolanda, ci mancherai !

E’ mancata ieri dopo una lunga malattia l’Onorevole Iolanda Nanni, nata a Pavia il 29 novembre 1968 è stata la storica portavoce dei Pendolari Pavesi, nonché fondatrice del Coordinamento Provinciale Pendolari Pavese, Oltrepò, Lomellina
Siamo vicini al dolore della famiglia di Iolanda, per la sua prematura scomparsa. Con lei avevamo iniziato nel 2009 a condividere tante battaglie per migliorare la qualità dell’offerta del servizio ferroviario.
Era il riferimento per tanti pendolari, non solo lombardi; profonda conoscitrice del sistema dei trasporto ferroviario italiano, è stata protagonista e di tante tante campagne in favore dei pendolari.
Il suo impegno e le sue competenze l’hanno portata a ricoprire prima la carica di Consigliere Regionale in Lombardia e poi quella di Onorevole in Parlamento.
Una determinazione esemplare, che testimonia il suo grande impegno civico. Iolanda ha lottato come una leonessa fino alla fine, continuando ad impegnarsi con determinazione su ciò che credeva, cercando di sdrammatizzare su quella maledetta malattia che l’aveva colpita diversi mesi fa.
Mandi Guerriera, ci mancherai tanto!
Il Direttivo Comitato Pendolari Alto Friuli

domenica 12 agosto 2018

Sacile-Maniago prima linea del FVG dove le biciclette viaggiano gratis

Dopo il grande successo dei treni storici organizzati lungo i binari della Ferrovia turistica Pedemontana del Friuli, i quali stanno registrando il tutto esaurito, c'è un'altra bella notizia per gli utenti della linea Sacile-Maniago.
Grazie ad un accordo tra Regione e Trenitalia, la Pedemontana è la prima linea del FVG dove le biciclette possono viaggiare gratis, senza il pagamento del supplemento di 3,5 €.
Sarà possibile trasportare gratuitamente una bicicletta per ogni viaggiatore munito di valido titolo di viaggio, fino all'esaurimento dei posti disponibili a bordo. Sarà sufficiente che il viaggiatore all'atto della salita si presenti al personale di bordo, il quale rilascerà un apposito titolo per la bici, senza riscossione di alcuna tassa.
Il trasporto gratuito di biciclette è possibile anche a bordo dei treni storici della Fondazione FS, la cui composizione prevede sempre la presenza di un bagagliaio capace di trasportare fino a 19 biciclette.
Oltre alla gratuità del servizio treno+bici, Regione e Trenitalia, hanno previsto una promozione tariffaria che permetterà - lungo la tratta Sacile-Maniago - di acquistare il titolo di viaggio di corsa semplice ad un prezzo scontato del 50%: il biglietto Sacile-Maniago costerà così 2 €, Sacile-Aviano e Aviano-Maniago € 1,4.
Nelle stazioni sono già presenti i cartelli informativi che avvisano la clientela delle due promozioni.
Si tratta di ottimi iniziative che accolgono le nostre richieste, soprattutto sulla gratuità del servizio treno+bici, già realtà in altre regioni d'Italia, ma soprattutto si tratta della prima vera promozione organica della ciclovia FVG3.
La gratuità del servizio treno+bici si accosta infatti al servizio BiciBus già attivato nei fine settimana e nei festivi dalla Regione in collaborazione con Atap lungo la relazione Maniago-Gemona.
Il servizio BiciBus, curato da Atap, prevede quattro corse corse che consentiranno il trasporto massimo di 19 biciclette a corsa:
- da Maniago (autostazione) con partenza alle ore 7.34 e 14.56 e arrivo a Gemona alle 9.03 e alle ore 16.25. A Gemona possibilità di coincidenza con il treno R21000 delle 9.19 diretto a Tarvisio, con il R21009 delle 16.40 diretto a Udine o con il Mi.Co.Tra. delle 17.41 diretto a Villach;
- da Gemona (autostazione) invece le partenze sono previste alle ore 9.31 e alle ore 16.52, con arrivo a Maniago alle ore 11.00 e 18.21.
I bus fermeranno a Osoppo (stazione fs), Rivoli d'Osoppo (Via Rivoli), Pinzano (stazione fs e piazza), Travesio (stazione fs), Meduno (poste).
I primi risultati legati alla promozione rileva un boom di presenze, soprattutto di cicloturisti a bordo treno, provenienti sia dal vicino Veneto che dall'Alto Friuli e in particolare dall'AlpeAdria.
Si tratta dei primi indispensabili servizi che in chiave turistica dovranno però essere strutturati con ulteriori interventi a cura del Territorio, in primis il miglioramento della segnaletica lungo la Ciclabile FVG3 e la realizzazione dei tratti oggi mancanti. 

giovedì 9 agosto 2018

Boom di passeggeri per la Ferrovia Turistica della Pedemontana del Friuli

L'avvio del servizio dei treni storici della Ferrovia Turistica Pedemontana del Friuli registra già numeri da record. 
Oltre 1200 i passeggeri che hanno già viaggiato lungo i binari della Pedemontana a bordo dei treni organizzati per Aria di Festa a San Daniele, per Coltello in Festa di Maniago e in occasione del Tempus est Jocundum di Gemona del Friuli. 
La ferrovia Sacile-Gemona è stata inaugurata ufficialmente lo scorso 29 luglio con il viaggio del treno a vapore, alla presenza di una folla straripante che ha salutato il ritorno del treno e da numerose Autorità, tra cui il Presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga, il Presidente e il Direttore Generale della Fondazione FS, Mauro Moretti e Luigi Cantamessa, e da tutti i Sindaci del Territorio.
Come detto, la ferrovia turistica è già un boom: tutti i treni storici organizzati da maggio ad oggi hanno fatto registrare il tutto esaurito e in alcuni casi l'overbooking.
E' alto l'interesse e il gradimento del pubblico e degli operatori commerciali verso questo nuovo modello di turismo slow, che grazie al treno storico permette di far conoscere le bellezze e scoprire le eccellenze della Pedemontana del Friuli. 
CALENDARIO: molto ricco è il calendario dei treni storici in programma quest'anno.
Ben 11 gli appuntamenti, quasi con cadenza settimanale, che offriranno la possibilità di viaggiare a bordo di splendidi treni storici fino all'8 dicembre.
Su tutti i treni ci sarà anche la possibilità di trasportare biciclette grazie alla presenza di un bagagliaio (19 posti bici disponibili).
Sabato è in programma il Treno del Folklore, che da Treviso (partenza alle ore 9.25) viaggerà alla volta di Aviano e poi di Travesio, facendo tappa nel cuore della Pedemontana.
Il treno è collegato al 50° Festival Internazionale del Folklore di Aviano; molto ricco è il programma turistico con lo spettacoli dei danzerini ad Aviano, dove è previsto il pranzo e tanta musica e animazione.
L'offerta dei treni turistici in FVG poi continuerà con i seguenti appuntamenti:
Domenica 19 agosto Twitter Express Udine-Sacile. Il treno è collegato alla Sagra degli Osei.
Si tratta del primo treno che scenderà da Gemona del Friuli verso Sacile. Fermate: Gemona, Cornino, Pinzano e Maniago.
Domenica 26 agosto "Treno dei Sapori e della Natura" Udine-Cornino. Fermate: Pordenone, Sacile, Montereale Valcellina. 
Sono previste viste guidate alla ex Centrale idroelettrica A. Pitter di Malnisio e alla Riserva Naturalistica del Lago di Cornino. 
Domenica 2 settembre "Treno dell’Arte – Alla scoperta del Pordenone" Pordenone-Pinzano al Tagliamento. Fermate: Sacile, Aviano, Travesio.
Previste visite guidate alle opere dell'artista Giovanni Antonio De Sacchis, detto il Pordenone e una sosta ad Aviano alla mostra mercato-antiquariato “Anticamente”.
Domenica 9 settembre "Treno della Musica – JazzRail" da Sacile a Osoppo col treno a vapore. Fermate: Aviano, Maniago, Meduno, Pinzano al Tagliamento. Sono previsti momenti musicali sia a bordo treno che in stazione. L’evento principale sarà il concerto jazz sul Forte d’Osoppo a cura dell'Associazione Controtempo.
Domenica 16 settembre "Treno dello Sport – Rotaie in bici" Pordenone-Cavasso Nuovo. Fermate: Sacile, Budoia, Aviano, Montereale Valcellina e Maniago. Il treno è collegato alla Settimana della Mobilità Europea. Sarà disponibile un bagagliaio per il trasporto di circa 80 biciclette: previste gite in bicicletta lungo la ciclovia FVG3 in collaborazione con Fiab.
Domenica 23 settembre "La Grande Guerra – Viaggio lungo il Confine da Trieste a Redipuglia lungo il Confine del 1918". Fermate: Monfalcone, Cervignano del Friuli, Palmanova, Udine, Cormons, Gorizia.
Domenica 7 ottobre "Treno dei Sapori d’Autunno" Treviso-Pinzano al Tagliamento. Fermate: Conegliano, Sacile, Cavasso Nuovo. Il treno è collegato alla Festa d’Autunno di Cavasso Nuovo.
Domenica 14 ottobre "Barcolana Express" da Udine a Trieste col treno a vapore in occasione della 50° edizione della Barcolana. Fermate: Cormons, Gorizia, Sagrado, Monfalcone. 
Domenica 14 ottobre "Treno delle Mele Antiche" da Treviso a Meduno con la vecchia littorina. Treno collegato alla manifestazione delle Mele Antiche di Meduno. Fermate: Conegliano, Sacile, Montereale Valcellina. Previste viste guidate a cura del Gruppo Fai di Montereale Valcellina.
Domenica 21 ottobre "I luoghi di Pasolini" Trieste-Pordenone. Fermate: Monfalcone, Gorizia, Udine, Casarsa della Delizia.
Domenica 28 ottobre "Treno della Zucca" da Trieste a Venzone col treno a vapore. Treno collegato alla Festa della Zucca di Venzone. Fermate: Monfalcone, Sagrado, Gorizia, Cormons, Udine.
Domenica 4 novembre "Treno della Grande Guerra" da Udine a Pinzano al Tagliamento col treno a vapore, in occasione del 100° anniversario della Vittoria.
Fermate: Gemona del Friuli, Cornino. Previste visite guidate al Museo di Ragogna e agli itinerari della Grande Guerra. 
Domenica 11 novembre "Treno degli Alpini" Treviso-Gemona del Friuli. Treno in occasione della festa Formaggio e dintorni di Gemona. Fermate: Conegliano, Sacile, Aviano, Maniago, Meduno, Pinzano al Tagliamento.
Sabato 8 dicembre "Treno dei Mercatini di Natale" da Gemona del Friuli a Sacile col treno a vapore. Treno collegato ai mercatini di Natale di Sacile. Fermate: Cornino, Pinzano al Tagliamento, Maniago. Previste visite ai presepi di Poffabro.
BIGLIETTI E TARIFFE: i biglietti si acquistano da Trenitalia (biglietteria, self service, web ed agenzie viaggio autorizzate). E’ prevista una tariffa unica, corsa di andata e ritorno a € 15 adulto se il treno è a trazione a vapore / € 10 se a trazione diesel. Riduzione ragazzi (4-12 anni non compiuti) € 7,5 se a trazione a vapore / € 5 se diesel. Viaggiano gratis i bambini 0-4 anni non compiuti accompagnati da almeno un adulto pagante e senza garanzia di posto a sedere. Info su fondazionefs.it.

martedì 7 agosto 2018

FUC, i nodi sono arrivati al pettine. Quale futuro per la Udine-Cividale?

Nuovo orario Udine-Cividale
Da ieri lunedì 6 agosto è operativa anche lungo la linea Udine-Cividale la disposizione n. 10.745 del 28.06.2018 dell'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) che impone la riduzione della velocità a 50 km/h lungo tutte le linee ferroviarie secondarie che non risultino ancora in regola con l'adeguamento del sistema di sicurezza SCMT.
Da ieri è terminato così il regime di tolleranza, che dopo la strage di Corato in Puglia, aveva portato Governo e ANSF ad emanare varie norme che impongono l'obbligo per tutti i Gestori ad adeguare le linee agli standard di sicurezza europei.
In ottemperanza alla disposizione dell'Agenzia, Ferrovie Udine Cividale ha dovuto procedere alla rivisitazione della propria offerta ferroviaria.
Nello specifico, per il periodo estivo ovvero dal 06/08/2018 al 09/09/2018, gli orari subiranno sia variazioni d'orario, sia le seguenti soppressioni:
- da Cividale soppressi i treni delle ore 07:30 (treno 153) e delle ore 17:30 (treno 173);
- da Udine soppressi i treni delle ore 08:00 (treno 154) e delle ore 18:00 (treno 174).
Dal 10 settembre, con la ripresa dell'anno scolastico, ferme restando le variazioni già citate, alcune corse verranno effettuate tramite bus sostitutivi.
Comprensibile la preoccupazione dei pendolari, studenti e lavoratori, che quotidianamente utilizzano questa tratta e che al momento non hanno ancora garanzie su quali saranno le corse sospese da settembre in poi, né sui tempi di percorrenza della tratta.
Non è bastata l'emanazione del D.L. n. 50 del 24.04.2017 che ha varato il Piano Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria e la firma del Protocollo d'Intesa stipulato tra Regione FVG e Ministero dell'Infrastrutture, a sbloccare la questione sicurezza lungo la Udine-Cividale. E così le limitazioni alla velocità e le soppressioni alle corse operative da ieri, sono solo il risultato scontato, di un'evidente mala gestione di FUC.
Nulla sono serviti gli allarmi e gli appelli lanciati nei mesi scorsi affinché si provvedesse all'adeguamento dell'infrastruttura e al riassetto aziendale di una società che pare allo sbando, diretta da persone non all'altezza del ruolo. 
Le soppressioni causate da un'errate programmazione delle rotabili e "la fuga" con le dimissioni di una decina di macchinisti, sono state solo le avvisaglie di un malessere della società che è ben noto agli addetti ai lavori.
Nonostante le risorse finanziarie per l'adeguamento dell'infrastrutture fossero già disponibili da anni, FUC non è stata in grado di avviare per tempo i lavori richiesti dall'ANSF. Da tempo infatti la Regione ha finanziato il progetto dell'installazione del sistema di sicurezza SCMT con oltre 8 milioni, diventato una priorità nazionale soprattutto dopo l’incidente di Corato che ha evidenziato tutte le pericolosità delle linee a binario unico sfornite di tale sistema.
Anche lungo la linea friulana non sono mancati in passato preoccupanti episodi di quasi collisione.
Da parte di FUC, l'AD Maurizio Ionico, continua a rilasciare dichiarazioni rassicuranti, annunciando che l'appalto dei lavori per l'adeguamento della linea partiranno a settembre e che termineranno nell'arco di due anni.
Come in passato le giustificazioni di Ionico non convincono affatto, visto che non si comprende perché si sia aspettato fino ad oggi; ennesima dimostrazione dell'inadeguatezza di un manager non all'altezza del ruolo, nominato dalla Giunta Serracchiani per evidenti motivi politici, ben poco legati alle competenze in materia ferroviaria.
Le difficoltà di FUC erano peraltro ben note alla Regione, che ne controlla il 100% delle quote. Non a caso nel Protocollo d'Intesa sottoscritto lo scorso anno tra Regione e il Ministero delle Infrastrutture ove si indica FUC, quale soggetto attuatore per l'adeguamento del sistema di sicurezza, si prevede altresì che in difetto l'intervento verrà svolto da RFI, entro il termine del 31.12.2019.
Di certo  il futuro di FUC dovrà essere valutato: i nodi sono arrivati al pettine e le criticità sono divenute non più prorogabili.
Bisognerà capire ora se il servizio in house offerto da FUC è ancora strategico per la Regione o meno e soprattutto se la struttura di FUC sarà in grado di far fronte agli adempimenti previsti dalle vigenti normative.
Nel mentre RFI e Trenitalia stanno alla finestra: se l'adeguamento infrastrutturale della linea non verrà svolto da FUC, subentrerà certamente RFI, che nel breve periodo potrebbe diventare pure il gestore della linea Udine-Cividale, il cui servizio, unitamente al Mi.Co.Tra potrebbe passare nelle mani di Trenitalia.
Fantaferrovia o meno lo scenario per FUC non pare per nulla roseo e ancora una volta tutte le conseguenze ricadranno sugli utenti e sui cittadini del FVG.
Confidiamo che la nuova Amministrazione Regionale, targata Fedriga, assuma le determinazioni più opportune, valutando se per il FVG è ancora utile disporre di un servizio ferroviario in house con una propria società o se invece è venuto il momento di tagliare con le logiche del passato e chiudere definitivamente i ben noti "poltronifici" utili a piazzare i politici trombati o raccomandare gli amici.

giovedì 2 agosto 2018

Il sogno dei testardi è realtà!

Stazione di Gemona: 29 luglio 2018
L’inaugurazione della ferrovia turistica Pedemontana del Friuli è stata una vera e proprio festa, con interi Paesi che hanno atteso l’arrivo del treno a vapore.
Inaugurata nel 1930, chiusa nel luglio 2012, la ferrovia sembrava destinata a morte certa, invece domenica ha avuto inizio la seconda vita della Pedemontana, grazie ad una mobilitazione del Territorio durata 6 anni e 23 giorni e alla Fondazione FS che l'ha inserita nel progetto nazionale di recupero a fini storico turistici "Binari senza tempo": unica in Italia, però, a essere sia linea turistica che passeggeri.
Un lavoro continuo – come solo i friulani, cocciuti e determinati sanno fare – che ha permesso di non molare mai la presa sulle Istituzioni locali e regionali e di non spegnere la fiammella della speranza.
Il viaggio inaugurale è stato un’incredibile bagno di folla che aspettava festante il ritorno del suo treno, ripagando così tanti anni di sacrifici.
Una gioia immensa difficile da descrivere.
Non è stato però semplice, anche se ora tutti inneggiano in pompa magna al progetto turistico della Pedemontana, tanti sono stati i detrattori e tanti sono stati i momenti di difficoltà, dove si era pronti a buttare la spugna.
Andare fino in fondo” questo è stato il dogma per quei “sognatori” che fin dal novembre 2012 hanno creduto in questo progetto, nato in una cantina a Gemona con la realizzazione di quello striscione, diventato l’emblema poi della battaglia grazie alla staffetta “Treni-taglia ridacci il nostro treno” che ha percorso tutti i Comuni della linea.
Non era infatti possibile che un piccolo smottamento e il deragliamento del Minuetto senza conseguenze a Meduno cancellasse la storia di questa gloriosa ferrovia che ha servito non solo semplici pendolari che utilizzavano il treno per lavoro o studio, ma che per quasi 80 anni ha trasportato militari, prima per motivi di guerra e poi per le innumerevoli caserme e per la base Usaf di Aviano.
Una storia non banale quella della Pedemontana, divenuta strategica nel 1976 per il trasporto degli aiuti alle popolazioni terremotate, ma soprattutto per il ruolo sociale che ebbe nel dopoguerra: una ferrovia d’emigrazione che ha permesso ai nostri nonni di partire e cercare una vita migliore all’estero.
Come accade in certe storie d'amore, quando la littorina è scomparsa dall'orizzonte la mancanza è diventata struggente. E allora, grazie ad un gruppo di “folli sognatori”, è nato il Comitato dei cittadini dei tanti paesi sulla linea, ognuno una fermata e almeno un attivista, e sono partite le tante iniziative che hanno mobilitato il Territorio.
Come non dimenticare, Claudio e Giuliano, due ragazzi di Roma - bizzarro ma vero – che nel giugno 2015 si sono fatti tutta la tratta a piedi, ci hanno messo 5 giorni, come pure gli studenti di Sacile e Maniago che hanno realizzato i ferrocicli, i primi mezzi a tornare a sferragliare i binari.
Nel marzo 2016, quando le speranze erano quasi morte, l’arrivo del "cavaliere bianco": qualcuno ha avuto il coraggio di bussare alla porta della Fondazione FS, volando fino ad Agrigento e studiando il modello vincente del progetto nazionale dei “Binari senza tempo”. E’ stata la svolta, l’incontro con l’ing. Luigi Cantamessa, che non solo ha aperto le porte della Fondazione FS alla Pedemontana, ma che grazie al Gruppo FS, ha stanziato 17 milioni di euro per rimetterla in funzione, mentre localmente si consumavano battagliette fra chi rivoleva il treno e chi invece "soldi buttati, mettete a posto le strade, tanto quel treno non lo usava più nessuno", e c'era pure chi a suo modo ecologista voleva trasformare i binari in pista ciclabile (ma c'è già, e corre parallela).
Palazzo Boton: Sindaci ed Autorità 
L'hanno spuntata gli amici del treno, ma soprattutto chi ama questa splendida Terra, attraversata da sud a nord da questa straordinaria ferrovia, inserita dalla legge n.128/2017 tra le 18 linee turistiche più belle d’Italia, che costeggia boschi e montagne per chi guarda dai finestrini di sinistra, campi di mais e vigne per chi guarda a destra e attraversa su antichi ponti gli immensi letti dei fiumi, Cellina, Meduna e Tagliamento, dove l'acqua è ancora un rigagnolo che scava un paesaggio lunare, distese di ciottoli così belle quanto surreali.
Domenica l'apoteosi, con lo spettacolare arrivo al binario 1 a Gemona, dopo una straordinaria manovra ferroviaria d’altri tempi e l’abbraccio caloroso della mia città, che mi ha fatto sentire orgoglioso della mia Terra e mi ha fatto capire, senza se e senza ma, che abbiamo vinto, ottenendo un risultato storico.
Mi hanno sopranominato “la locomotiva della Pedemontana”: da parte mia è stato un piacere, aver "trainato" un treno straordinario, composto da numerosi vagoni, sui quali sono salite tante persone, ognuna delle quali ha svolto un ruolo determinante per la riapertura della nostra amata ferrovia.
A nome di tutti loro e delle nostre Comunità è stato  un grande onore aver conferito all'ing. Luigi Cantamessa, il sigillo della città di Gemona, in segno di riconoscenza.
E’ difficile nominarli tutti, ma è impossibile dimenticare, Emanuele Zanon e Paolo Urbani, i due Sindaci di Cavasso Nuovo e Gemona del Friuli che per primi hanno abbracciato la causa della Pedemontana, gli amici del Comitato Pendolari Alto Friuli, con l'amico Giorgio in primis e quei quattro pazzi sognatori, Giusy, Francesco, Massimiliano ed Enrico, che hanno realizzato lo striscione che ha dato il via a tutto questo.
Senza dubbio l’incontro con Luigi Cantamessa ad Agrigento lungo i binari della Valle dei Templi ha rappresentato il punto di svolta di tutto, merito pure di Giulia, giovane giornalista locale, che credendo nella bontà di questo progetto mi ha fatto volare sino in Sicilia.
E poi la grande famiglia dei ferrovieri, dai responsabili ai tecnici di RFI e della Direzione Trenitalia del FVG, che con professionalità e impegno hanno realizzato il nostro sogno. 
Come dimenticare poi le tante associazioni del Territorio che si sono mobilitate in questi anni: Luana e i ciclisti di Fiab, Mauro della Ciampore, che a Budoia ha riportato l’attenzione sulla ferrovia, Gabriele di Italia Nostra, grazie alla quale si è organizzata la X° Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate, Matteo e Gabriele degli Amici della Ferrovia di Aviano-Piancavallo e infine Alessandro che con gli amici del Museo Ferroviario di Trieste non hanno fatto mai mancare il loro appoggio.
Tante sono state le persone, appassionati, semplici cittadini della Pedemontana, imprenditori ed amministratori, che ho incontrato in questi 6 anni, tante le pacche sulle spalle che ho ricevuto e gli incitamenti a non mollare mai, a tutte loro va il mio più sincero Grazie!
Con l’amico Romano scriveremo un libro di questa storia che merita farla conoscere, con i suoi tanti aneddoti, tutti da raccontare.
Il percorso in salita è adesso riuscire a riempire di turisti quel trenino, in una regione che sul turismo sta investendo tanto.
Un turismo slow, che ama le comodità e i borghi storici e mangiare e bere bene e caricare in treno anche la bici, alla scoperta di quella Terra di confine che già fu.
Signore e Signori, in carrozza! Si parte, anzi si riparte!
Lunga vita alla Pedemontana del Friuli!

Andrea Palese