Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 31 marzo 2012

Trenitalia diserta l’incontro con Regione FVG e Comitati dei Pendolari


E’ andata così lunedì 19 marzo scorso, nel corso di un incontro in cui la delusione ha prevalso fra i rappresentanti dei Pendolari e lo stesso Assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi che ha commentato: «Non ha senso arrivare a un inutile braccio di ferro. Il 2 aprile incontrerò l’AD di FS, Mauro Moretti e mi auguro che in quell’occasione si arrivi a un chiarimento, mi aspetto che mi vengano date garanzie per la qualità del servizio ponendo fine ai disagi che si sono manifestati negli ultimi tempi, altrimenti significa che bisognerà in qualche modo dare seguito alla gara per individuare un nuovo partner».
Quanto ai Pendolari, nel corso dell’incontro è stato illustrato il documento congiunto stilato dai Comitati con il quale hanno proposto alla Regione il ricorso alla gara europea per l’affido del servizio, il riconoscimento in favore dell’utenza del bonus sconto utilizzando il milione di euro dato dalle sanzioni contrattuali applicato a Trenitalia, oltre al coinvolgimento di Rfi al tavolo di lavoro e una serie di impegni, dalla riapertura dei bagni nelle stazioni minori (Gemona, Carnia, Tarvisio), alla conclusione della riqualificazione delle pensiline dei binari 1 e 7/8 della stazione di Udine, al ripristino delle panchine all’interno della stazione di Udine, al miglioramento dell’informazione a bordo treno.
Richieste a cui solo Trenitalia poteva dare una risposta concreta; dopo l’ultimo incontro di febbraio le parti avevano concesso un mese di tempo a Trenitalia per provvedere a riorganizzare il servizio, in maniera da garantire uno standard di qualità ante dicembre 2011, ovvero prima dell’incredibile serie di soppressioni e ritardi. Nonostante le garanzie fornite dal Gestore i ritardi le cancellazioni sono continuate, venendo così meno le promesse fatte.
Dal canto suo Trenitalia ha fatto pervenire durante lo svolgimento dell’incontro una nota, con la quale ha riferito «in merito alle recenti notizie sulla volontà della Regione di non procedere al rinnovo del contratto per la gestione del trasporto ferroviario regionale, la società di trasporto del Gruppo Fs italiane ricorda che tale contratto è già scaduto lo scorso 31 dicembre 2011 e che pertanto non può effettuare ulteriori investimenti sul servizio. Trenitalia sta quindi operando in regime di continuità. Le attuali disposizioni di legge impongono alle Regioni alla scadenza dei contratti con Trenitalia di procedere a gara pubblica per individuare la società alla quale affidare il servizio» si legge nel documento.
La replica della Regione non si è fatta attendere: “chi ha torto farebbe bene almeno a non alzare la voce", ha dichiarato l'Assessore Riccardi subito dopo aver appreso la posizione di Trenitalia. “Nel dicembre 2010 abbiamo attivato le norme del contratto che consentono la possibilità di proroga fino al 2014", ha continuato Riccardi, rendendo noto "che, intanto, la Regione si sta preparando alle gare ad evidenza pubblica".
Nel corso della riunione si è discusso anche sull'utilizzo e sulla destinazione dei fondi derivanti dall'applicazione delle sanzioni 2011, che la Regione ha deciso di richiedere a Trenitalia per le carenze di servizio dello scorso anno, la cui somma si aggira sul milione di euro.
I nostri rappresentanti hanno poi illustrato i risultati del recente sondaggio informativo svolto a bordo treno in base al quale gli Utenti hanno scelto in maniera massiccia la soluzione del bonus (75,02% contro un 24,98 che si è espresso in favore degli interventi mirati per il miglioramento del servizio). Il campione di Utenti intervistato è stato di 1.009 viaggiatori.
Sull’argomento l’Assessore Riccardi non si è dimostrato contrario al bonus quale riduzione dei costi dei titoli di viaggio, tuttavia ha ricordato dovranno sussistere le condizioni normative e regolamentari per farlo. Sono pertanto al vaglio degli uffici, nel caso quest’opzione non sia possibile, altre ipotesi di destinazione delle somme. Tutto rinviato quindi al 2 aprile quando a Roma si incontreranno Riccardi per la Regione FVG e l’AD di FS Moretti. A questo punto il nostro auspicio è che l’Ing. Moretti prenda in mano la situazione friulana, intervenendo in maniera decisa ed efficace assumendo le necessarie determinazioni.

venerdì 30 marzo 2012

Il 2013 l'anno della svolta del servizio ferroviario in FVG? In arrivo i nuovi treni.

In settimana l‘Assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi è volato in Spagna a Beasain (nei Paesi Baschi, a Sud Est di Bilbao) e ha fatto visita allo stabilimento della CAF - Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles vedendo di persona le linee di produzione dei nuovi treni acquistati dalla Regione FVG.
"Stiamo mantenendo la promessa che avevamo fatto agli utenti del trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia, gli otto convogli acquistati saranno consegnati alla Regione FVG a metà dicembre 2012 e dopo alcune necessarie settimane per le ultime verifiche e l'immatricolazione potranno entrare effettivamente in servizio a fine gennaio 2013", ha confermato Riccardi,
La CAF, vincitrice dell’appalto per la costruzione dei nuovi treni friulani è una società leader nella costruzione di rotabili, basti pensare che negli ultimi anni ha dato corso a ben 60 progetti ferroviari, in 28 Paesi di tutto il mondo, per circa 15 miliardi di euro.
Il primo treno "Civity" Friuli Venezia Giulia sarà pronto per il collaudo a fine aprile mentre le prove di omologazione si svolgeranno nello stesso stabilimento a maggio. L'arrivo del primo treno in Italia è previsto a fine luglio, il secondo nei primi giorni di agosto. Ulteriori test di omologazione, cosiddetti in linea, saranno tenuti in Toscana nel mese di settembre.
"Per la nostra Regione si tratta di un impegno finanziario importante - ha ricordato l'assessore - pari a oltre 50 milioni di euro, che ci permettono l'acquisto di otto elettrotreni modulari da quasi 300 posti", ognuno composto da cinque vetture comprese le due di guida, che andranno a sostituire i vecchi e obsoleti "Ale 801" oggi ancora in esercizio in Friuli Venezia Giulia.
Gli otto "Civity" con la livrea bianca, rossa e blu dedicati al Friuli Venezia Giulia permetteranno una capienza di 297 posti a sedere; sono lunghi 91,6 metri e sono dotati di aria condizionata, display in ogni carrozza, videsorveglianza, spazi disponibili per biciclette e carrozzine. Sono in grado di sviluppare una velocità massima di 160 chilometri/ora e una potenza continuativa di circa 3 MegaWatt.
"A fronte di un Paese che, nel suo complesso, non si è mai molto impegnato in campo ferroviario, siamo una delle poche Amministrazioni regionali in Italia che hanno investito così tanto sulla ferrovia", ha inoltre osservato Riccardi, assieme ad altre realtà locali come l'Alto Adige, il Veneto, la Sardegna e la Lombardia, che hanno realizzato o hanno in corso investimenti per il trasporto pubblico locale "su rotaia" analoghi a quelli del Friuli Venezia Giulia.
Ma la vera novità è che oltre ai nuovi 8 elettrotreni la Regione intende proseguire nell’ammodernamento della flotta, in quanto grazie ad alcuni ribassi d'asta e ai fondi FAS recentemente assegnati dal CIPE, la Regione FVG sta definendo l'acquisto di ulteriori 2+2 treni 'Civity', per circa 26/28 milioni di euro, da utilizzare nei prossimi anni sulla linea ferroviaria Udine-Villaco, andando in tal modo a proseguire e rendere permanente il progetto UE di collegamento su ferro Micotra tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia, che in via sperimentale sarà avviato dal prossimo mese di giugno.
 "Sul fronte ferroviario la nostra Regione ha fatto la sua parte; ora non ci resta che attendere, dall'incontro del 2 aprile a Roma con l'AD di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, di sapere esattamente quando giungeranno in regione i quattro treni 'Vivalto' che dovevano entrare in servizio lo scorso dicembre".
12 nuovi treni saranno dunque a disposizione entro l’inizio del 2013 (8 Civity e 4 Vivalto), ed altri 4 potranno essere acquistati in un prossimo futuro.
Bene così, avanti con questa linea, senza tentennamenti di sorta.
Il vero salto di qualità legato all’ammodernamento del parco rotabile potrebbe veramente essere davvero vicino, con la fine di gran parte delle sofferenze dei Pendolari.
Forse il sogno del “treno che vorrei” potrebbe diventare realtà …  Noi ci crediamo!

sabato 24 marzo 2012

UE: dalla Tav fra Mestre e Trieste al Corridoio Adriatico Baltico. Il punto sulle nuove grandi infrastrutture del Nordest

La settimana scorsa la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha fatto visita a Trieste.
L‘esito di questo importante incontro è stata l’ennesima bacchettata nei confronti dell’Italia, cronicamente in ritardo nella realizzazione di infrastrutture che possano garantire lo sviluppo e i collegamenti con il resto dell’Europa.
Il Presidente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, l’inglese Brian Simpson, ha sottolineato che “l’Alta velocità è un’opera essenziale per il Paese. Il Governo decida subito per l’interesse nazionale”. Di fatto, le parole del numero uno della Commissione hanno riecheggiato quelle del primo ministro, Mario Monti. Il presidente del Consiglio aveva richiamato l’esigenza di «fare un passo in avanti ed eseguire l’opera». «Chiaramente – ha dichiarato Simpson – in democrazia si deve ascoltare il dissenso, ma alla fine il Governo deve decidere per quello che pensa sia l’interesse nazionale».
Le parole di Simpson, diplomatiche ma decise, lasciano intravedere un avvertimento all’Italia. La Commissione Trasporti ha infatti un ruolo decisivo: può modificare i tracciati e incidere anche sui finanziamenti comunitari alle opere. Per la Tav l’Italia ha ricevuto risorse europee e deve essere in grado di spenderle.
Strasburgo spinge pertanto l’Italia ad accelerare sulla Tav e include senza mezze parole il Friuli Venezia Giulia tra gli assi prioritari per l’Europa.
La visita italiana della Commissione Trasporti dell’europarlamento va in archivio quindi con un monito all’Italia sulle opere da realizzare e un segnale di apertura alla “piattaforma logistica Friuli Venezia Giulia”.
Simpson è stato accolto a Trieste dalle autorità regionali e locali. «Rappresentate una “croce” nel sistema europeo dei trasporti», ha detto il presidente Simpson al numero uno della giunta regionale, Renzo Tondo.
Dopo l’inserimento del Corridoio Baltico-Adriatico tra i progetti prioritari, la piattaforma-Friuli Venezia Giulia è di fatto al centro dell’Europa.
Non è un caso che la prima questione posta a Simpson dall’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, sia stata proprio la necessità di confermare in sede parlamentare la centralità del corridoio.
Ma Simpson si è spinto oltre. Partendo dal suo viaggio per arrivare in regione, via rotaia: «Il treno va veloce fino a Venezia, poi è più lento», ha notato. L’alta velocità – ha garantito – dovrà arrivare fino al confine più orientale d’Italia. Del resto, per Simpson, l’alta velocità non sarà «la risposta a tutto», ma è «un elemento importante per la rigenerazione economica e l’inclusione sociale. Tutte le città principali devono essere collegate dall’alta velocità, e poi ci deve essere un sistema locale ramificato, e non una rete locale- spazzatura».

sabato 17 marzo 2012

E' nato il Coordinamneto dei Pendolari FVG: uniti per un servizio ferroviario migliore.

Di seguito pubblichiamo il comunicato congiunto illustrato durante la conferenza stampa del 17 marzo.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli
il Comitato Spontaneo Pendolari FVG
i Pendolari Nodo di Udine

a seguito dell’incontro del 6 marzo u.s., perseguendo le medesime finalità e obiettivi,
C O M U N I C A N O
d’aver costituito il Coordinamento dei Pendolari del Friuli Venezia Giulia, il quale sovraintenderà alle iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione volte a ottenere un migliore e più efficiente sistema di trasporto ferroviario regionale in Friuli Venezia Giulia in favore dell’utenza con particolar riferimento a quella pendolare.
Il Coordinamento svolgerà il ruolo di portavoce e permetterà al Movimento dei Pendolari regionali di svolgere un’attività più coordinata ed efficace, nell’intento di rappresentare al meglio l’Utenza.
I singoli Comitati Pendolari manterranno la loro autonomia, soprattutto per il perseguimento degli obiettivi specifici e di carattere locale con riferimento alle criticità e problematiche presenti sulle tratte o linee ferroviarie di riferimento.
I blog dei Comitati continueranno a svolgere un’attività d’informazione di base, sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche del servizio ferroviario regionale, fornendo agli utenti, agli associati e ai Cittadini in generale, una piattaforma ove scambiarsi liberamente suggerimenti e pareri.

Il Coordinamento dei Pendolari del FVG sarà costituito da un singolo rappresentante di ciascun Comitato, affinché possano essere equamente condivise e discusse le diverse istanze.

Il Coordinamento dei Pendolari del FVG a fronte della grave situazione in cui versa il servizio ferroviario regionale si appella alla Regione FVG, perché si faccia garante nei confronti dell'Utenza affinché il servizio offerto da Trenitalia Spa sia erogato nei termini previsti dal contratto di servizio del 08.05.2009, provvedendo ad assumere ogni tipo di iniziativa e determinazione volta al rispetto di tale contratto.

A tal fine sono stati individuati una serie di punti, il cui adempimento risulta prioritario rispetto ad ogni altro intervento. Il Coordinamento dei Pendolari invita pertanto la Regione FVG a:
1)       valutare la possibilità di ricorrere allo strumento della gara europea così come previsto dalla normativa in materia e rispettando la legislazione regionale vigente, favorendo la concorrenza nel settore e incentivando una migliore qualità del servizio.
2)       Procedere ad una pianificazione e riorganizzazione del servizio ferroviario, tenendo conto delle diverse esigenze di mobilità dei Cittadini, favorendo l'intermodalità tra il vettore su ferro e quelli su gomma, rimodulando tempi di percorrenza e orari.
3)       Riconoscere un bonus-sconto agli utenti, utilizzando le penali contrattuali inflitte a Trenitalia Spa dalla Regione per gli inadempimenti contrattuali accertati nel corso del 2011, com’è già avvenuto in altre Regioni d’Italia.
L'esito del sondaggio svolto dal Comitato Pendolari Alto Friuli dimostra come la maggioranza degli utenti coinvolti sia nettamente orientata verso la soluzione del bonus rispetto a quella del reinvestimento per interventi mirati al miglioramento del servizio.
A seguito della richiesta di incontro all’ingegner Moretti inviata dall’Assessore Riccardi la settimana scorsa, a causa del fallimentare esito del mese di prova del servizio concordato tra Regione, Trenitalia Spa e comitati, il Comitato Spontaneo Pendolari FVG ritiene che la possibilità di un reinvestimento dell’importo sanzionato sia venuta meno e pertanto ritiene corretta la destinazione del bonus in favore degli utenti.
Spetterà alla Regione individuare criteri e modalità di erogazione del bonus.
4)       Richiedere la partecipazione dei responsabili di RFI Spa agli incontri periodici tra Regione FVG, Direzione Trenitalia FVG e Comitati dei Pendolari, atteso che tale società riveste un’importanza strategica nell’ambito del sistema dei trasporti regionali, essendo la proprietaria di tutta la rete e di gran parte delle infrastrutture ferroviarie regionali.
5)       Regolare l’orologio di Mestre sugli orari dei treni del Friuli Venezia Giulia, in modo da consentire scambi più rapidi tra i regionali e i treni veloci in partenza da Venezia e garantire una sincronia tra gli stessi e i regionali diretti verso il Friuli Venezia Giulia.
6)     Mantenere gli accordi già presi:
-     immediato ripristino di un adeguato numero di panchine e sedie all'interno delle stazioni di Trieste e Udine, per garantire ai viaggiatori una sosta decorosa in attesa dei treni;
-     il miglioramento e potenziamento dell'informazione a bordo treno e in stazione, soprattutto nei casi di disservizio (es. ritardo, soppressione e informazione coincidenze).
-     l'immediata riapertura dei servizi igienici presenti in stazione (Tarvisio, Carnia, Gemona del Friuli, San Giorgio di Nogaro ecc.);
-     il completamento dei lavori di riqualificazione delle pensiline dei binari 1 e 7/8 della stazione di Udine, con l'adeguamento a norma di legge di tutti gli impianti ivi presenti.
Distinti saluti
Udine, lì 17.03.2012
Coordinamento dei Pendolari del Friuli Venezia Giulia

giovedì 15 marzo 2012

Conferenza stampa congiunta Comitati Pendolari FVG: sabato 17 marzo - ore 11.00

Il Comitato Pendolari Alto Friuli, il Comitato Pendolari Spontaneo FVG e i Pendolari del Nodo di Udine, comunicano che sabato 17 marzo 2012 alle ore 11.00 presso la sala Modotti c/o il Palazzo della Regione di Udine – Via Sabbadini n. 31 si svolgerà una conferenza stampa per illustrare i risultati dei sondaggi effettuati recentemente a bordo treno, nonché le iniziative comuni che si intendono porre in essere nell’immediato futuro, proseguendo quel percorso di lavoro condiviso con la Regione FVG e la Direzione Trenitalia Spa, volto al miglioramento della qualità del servizio ferroviario regionale.

lunedì 12 marzo 2012

Corteo a sostegno del Museo di Campo Marzio

Mercoledì 14 marzo, alle ore 18 i colleghi di pendolarismo del Comitato Spontaneo FVG, organizzano un corteo a sostegno della Sezione Appassionati Trasporti dell'Associazione Dopolavoro Ferroviario di Trieste, che ha curato e difeso per decenni il Museo Ferroviario di Campo Marzio VEDI IL DEPLIANT DELL’EVENTO Per chi non lo sapesse, la gloriosa stazione di Campo Marzio è uno dei più bei musei ferroviari d'Europa; purtroppo però ora è sotto sfratto.
Come denunciato dal giornalista e scrittore Paolo Rumiz sulle pagine di Repubblica, “succede che Trenitalia ha costretto i volontari che lo gestiscono ad andarsene, triplicando loro l'affitto già pesantissimo. Trenitalia sembra avere altre intenzioni per questo luogo magico intriso di storia. “...la vendita della seconda stazione triestina - accusa il giornalista e scrittore triestino - ...la chiusura della linea, la rottamazione dei binari "in sonno" che ancora collegano la città all'Istria, alla Slovenia e al Centro Europa. E poiché i "bravi ragazzi" erano un intralcio a questa operazione immobiliare, si è ben pensato di alzare loro il canone a 140mila euro. Cifra insostenibile, che - in assenza di aiuti dall'esterno - condanna il museo alla chiusura e la stazione al decadimento e alla rovina”.
I volontari e appassionati nel tempo hanno messo insieme un patrimonio collezionistico inestimabile, accollandosi il costo della manutenzione straordinaria e pagando di tasca propria, ogni anno, 54mila euro di affitto e senza ottenere mai finanziamenti pubblici.
Ora RFI vuole fare cassa e il Museo è d’intrigo, perché l’immobile nel quale è ospitato potrebbe rendere molti soldi. Peccato che quell’immobile fosse la stazione di arrivo e partenza per Vienna, e potrebbe essere nuovamente utilizzato per un servizio ferroviario metropolitano e recuperato per un turismo culturale.
Gli amici del Comitato Pendolari Spontaneo FVG hanno proposto all'Assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, al Governatore Renzo Tondo e alla Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat di mettere piuttosto in vendita il palazzo delle ferrovie di fronte alle Poste, sempre a Trieste e spostare i pochi dipendenti rimasti nell'edificio di Campo Marzio.
Come dice Rumiz “una lotta impari quindi, che costringe, come spesso è capitato, a una battaglia contro dei giganti, ma che spero questa volta possa dimostrare che i piccoli, se lasciati fare, possono offrire soluzioni di grande respiro per l’affascinante città mitteleuropea di Trieste”. Un appello, oltre che da Rumiz, raccolto da Etta Carignani, Fulvio Gon, Claudio Boniciolli, Fulvio Camerini, Alessandro Puhali, Claudio Vianello, Roberto Carollo, Leandro Steffè, Franco Gioseffi, Luigi Bianchi e Margherita Hack.
Il corteo partirà dall'atrio della stazione centrale di Trieste alle 18.00 e si snoderà completamente attraverso un percorso pedonale, sulle Rive, fino a raggiungere il Museo di Campo Marzio.
Il corteo sarà pacifico e non avrà altra finalità che quella di sostenere gli amici del Museo. Qualsiasi azione di protesta che esuli da tale finalità comporterà il fallimento di questa iniziativa popolare.
Non sono previste, bandiere di partiti, sindacati o movimenti: vi sarà probabilmente un coordinamento attraverso un megafono, per consentire a tutti di seguire le indicazioni degli organizzatori.
Sarà un corteo di persone che hanno a cuore le sorti del Museo, che, vale la pena sottolinearlo, non è patrimonio della sola città di Trieste, ma è patrimonio internazionale.
Come Comitato Pendolari Alto Friuli aderiamo all’iniziativa e speriamo che tante altre persone partecipino attivamente, facendo sentire la loro voce, cercando di far “rinsavire” questi Signori da scelte assolutamente senza senso.

sabato 10 marzo 2012

Le Stazioni piene di negozi ma senza sale d’attesa

Dai servizi ai viaggiatori ai viaggiatori senza servizi.
Ormai per aspettare un treno ci vuole un fisico bestiale. L'ondata di gelo siberiano che nei giorni scorsi ha sferzato l'Italia da Nord a Sud ha messo a nudo la filosofia che sta dietro alla cosidetta riqualificazione delle grandi stazioni. Niente più sale d'aspetto. Gli scali ferroviari sono destinati a trasformarsi in altrettanti centri commerciali. Dove o si è consumatori o non si esiste.
Non basta nemmeno aver pagato un biglietto per aver diritto a un riparo, se non confortevole almeno riscaldato.
Risultato: donne, bambini e anziani che si aggirano come pinguini infreddoliti tra una libreria e una parafarmacia, tra un negozio di intimo e una boutique di Delicatessen. In attesa di conquistare qualcuna delle sedie sparse negli atri ventosi, nei forum cadenti.
Qualcuno dice che il modello sono gli aeroporti, con i loro spazi d'attesa diffusi. Piccolo particolare, da non trascurare, gli aeroporti sono luoghi chiusi e climatizzati.
In realtà l'odiessea quotidiana cui è condannato l'utente ferroviario medio è la metafora di un fenomeno sociale molto più generale. La cannibalizzazione di tutti gli spazi collettivi, considerati ormai ingestibili, ingovernabili, improduttivi. Spese da tagliare. Poco importa il costo umano. Business is business.
ma se il nostro densista eliminasse la sala d'aspetto cosa penseremmo di lui? (Articolo di Marino Niola pubblicato su Il Venerdì di Repubblica del 17.02.2012).

venerdì 9 marzo 2012

Basta strumentalizzazioni ! I Pendolari chiedono solo RISPETTO !

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta che abbiamo spedito alla stampa, alle Associazione Sindacali e all’Azienda Trenitalia al fine di evitare ogni minima strumentalizzazione e contaminazione di sorta.

Buongiorno,
con tutto il rispetto per tutti coloro che quotidianamente si impegnano per garantire il servizio ferroviario regionale, comunichiamo che il Comitato Pendolari Alto Friuli non pubblicherà nessun comunicato proveniente dalle parti in causa (Trenitalia Spa o Sindacati FS).
Il nostro blog è uno spazio libero dedicato ESCLUSIVAMENTE agli Utenti: una piattaforma dove si possono scambiare opinioni e suggerimenti utili per il miglioramento del servizio ferroviario.
Vogliamo evitare ogni tipo di strumentalizzazione proveniente da chicchessia.
Il nostro Comitato è un’Associazione costituita per legge, rappresentativa unicamente degli utenti che hanno aderito all’Associazione e dei simpatizzanti; siamo apolitici e apartitici è non tolleriamo che nessuno ci tiri per la giacchetta !
Con sdegno e riluttanza il Comitato Pendolari Alto Friuli smentisce ogni tipo di azione o condotta volta a denigrare il lavoro e / o offendere il personale viaggiante, così come riportato impropriamente da certa stampa.
Nessuno dei nostri rappresentanti ha mai posto in essere azioni del genere, anche se è evidente che gran parte dell’utenza risulta esasperata da questa assurda situazione, non più sostenibile, e non più accettabile, dove le parti in causa litigano persino sulle cifre, accusandosi reciprocamente …  
Cari Signori la matematica non è un’opinione, ci auspichiamo che torni al più presto a far capolino il lume della ragione !
Purtroppo le prime vittime di tutto ciò sono gli Utenti e per questo ci appelliamo al buon senso di tutti – compresa la stampa – affinché si possa raggiungere in breve un accordo risolutore.
Ribadiamo che non tolleriamo chi cerca di giocare di sponda, utilizzando i Pendolari per risolvere questioni che non sono di loro competenza.
Siamo Utenti e al tempo stesso Contribuenti di un servizio pubblico essenziale e come tali chiediamo RISPETTO COME PERSONE e di poter usufruire del servizio in base a quanto previsto dal contratto.
A tal fine ci appelliamo al buon senso e alla responsabilità di tutti, abbandonando ogni tipo di conflittualità di sorta, affinché Azienda e Personale FS possano trovare una soluzione soddisfacente che possa da subito far cessare la sofferenza dell’Utenza e in generale evitare ulteriori danni alla nostra comunità, attesa la rilevanza pubblica del servizio ferroviario.   
Comitato Pendolari Alto Friuli

mercoledì 7 marzo 2012

LICENZIAMOLO !

Pubblichiamo l'ennesima "perla" dell'ingegnere Maximo Mauro Moretti, A.D. di Ferrovie dello Stato: "gli abbonamenti ferroviari dei pendolari devono aumentare, almeno raddoppiare, come negli altri Paesi. Almeno come in Spagna dove costano il doppio”.
Secondo Moretti, "50 euro al mese vuol dire nemmeno un caffé al giorno”.
L’AD di FS ha comunque sottolineato che sui treni pendolari, “pur rimanendo tantissimi problemi, la qualità è migliorata in tutti i settori, anche se a Milano, Roma e Napoli ci sono ancora delle criticità”.
Da ora in poi cari Pendoalri risparmiatevi il caffè e devolvete l'euro alle FS !
Ora basta giocare con la pelle dei Pendolari. BASTA !!! 
MANDIAMO A CASA QUESTO SIGNORE !

Treni, Fvg pronto a rivedere il contratto

UDINE. La Regione è pronta a rivedere il contratto con Trenitalia, perché i disservizi sono troppi e non possono continuare. Non è bastata la sanzione di un milione che la Regione, come da contratto, ha inflitto alla società per i disservizi causati nel 2011. L’assessore Riccardo Riccardi guarda i dati del 2011, quelli dei primi due mesi del 2012 e si convince a prendere carta e penna per manifestare, ancora, tutto lo scontento del Friuli Vg all’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Al quale Riccardi chiede un incontro urgente e non esclude di rivedere il contratto, in assenza di risposte concrete fornite dal Gruppo Fs.
A certificare quella che l’assessore chiama “situazione di estrema criticità” ci sono i numeri. Quelli che indicano in 1.552 i treni parzialmente o totalmente soppressi in Friuli Venezia Giulia nel 2011. Ma – è il dato peggiore – solo nei primi due mesi del 2012 le soppressioni hanno già raggiunto un terzo di quella quota, cioè 537 treni non transitati, dei quali circa la metà in fascia pendolari.
Stessa situazione per la linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro dove davanti a circa il 14% dei treni non realizzati nel 2011, a gennaio e febbraio di quest’anno sono già soppressi treni corrispondenti ai un terzo di quella percentuale: sono stati 806 complessivamente nel 2011 e sono 282 nei primi 560 giorni del 2012. C’è di più. L’anno scorso è stato superato di ben tre volte il limite per l’applicazione delle penali previsto in contratto, che ha raggiunto il 2,37% delle ore di servizio programmate contro lo 0,6% “permesso” dal contratto. E nei primi due mesi del 2012 è già superato il limite dell’intero anno per le penali: 0,83% contro lo 0,6% annuo.
«A ciò – scrive Riccardi – si assommano puntuali situazioni di criticità determinate da scelte unilaterali del Gruppo Fs, come ad esempio la chiusura dei servizi igienici in alcune stazioni (peraltro giustificata sulla base di inesistenti normative europee), l’eliminazione (seppur temporanea e senza alcuna preventiva informazione) delle sedute nelle aree di attesa della stazione di Trieste, il significativo prolungarsi dei lavori di riqualificazione delle pensiline nella stazione di Udine e le citate carenze informative a bordo treno e in stazione che hanno determinato un corollario di ulteriori disagi per i viaggiatori. Altro ulteriore elemento di criticità è infine determinato dal ritardo nella consegna del nuovo materiale rotabile (4 complessi Vivalto) la cui messa in esercizio risulta contrattualmente prevista già per il dicembre del 2011 e sulla quale, a tutt’oggi e nonostante le numerose richieste, non disponiamo di informazioni certe».
Riccardi bolla quindi come «inaccettabile l’ulteriore protrarsi di tale situazione in quanto sostanzialmente lesiva del diritto alla mobilità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Ritengo pertanto necessaria una tempestiva e adeguata azione da parte Sua, del gruppo Fs e di Trenitalia in particolare per la risoluzione di tali criticità». L’assessore indica anche quali sono a suo avviso le cause dell’inaccettabile situazione: carenza di personale e stato del materiale rotabile.
«Pur nella specificità dei singoli casi si tratta di situazioni che hanno messo in luce una debolezza strutturale di Trenitalia che, senza adeguate misure correttive – insiste Riccardi –, rischia di protrarre e replicare nel tempo le criticità riscontrate e non consentire quindi ai cittadini di questa Regione e ai viaggiatori in generale di poter fruire dei pubblici servizi contrattualizzati nei termini attesi». Riccardi chiede un incontro urgente a Moretti «per assicurare il non ripetersi di tali situazioni e garantire – continua l’assessore – il pieno rispetto di quanto contrattualmente definito sulla realizzazione dei servizi».
Infine, l’avvertimento. «Nel caso in cui il Gruppo Fs non sia in grado di fornire adeguate risposte la Regione si riserva di avviare una ridiscussione delle prestazioni inserite nel vigente contratto di servizio ai fini – conclude Riccardi – di una rimodulazione dei servizi che Trenitalia si impegna giornalmente a fornire a fronte del corrispettivo contrattuale riconosciuto dalla Regione. L’obiettivo è assicurare regolarità, affidabilità e certezza dei servizi ferroviari ai viaggiatori e ai cittadini del Friuli Venezia Giulia» (Articolo pubblicato dal Messaggero Veneto il 06.03.2012)

lunedì 5 marzo 2012

Ferrovie: Regione FVG a Moretti, situazione inaccettabile

TRIESTE, 5 MAR - La situazione del traffico ferroviario in Friuli Venezia Giulia, con soppressioni e disagi, e' ''inaccettabile''. Lo scrive l'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, in una lettera all'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Nella lettera, Riccardi ricorda che il numero di treni parzialmente o totalmente soppressi in Friuli Venezia Giulia nel 2011 e' pari a 1.552. Nei primi due mesi del 2012 si sono avute gia' 537 soppressioni, pari a circa un terzo dei treni complessivamente soppressi nel 2011. (ANSA)- 05 marzo, 18:26

domenica 4 marzo 2012

F.U.C: Ferrovie Ultima Chiamata ...

Sono state ben 45 le soppressioni di treni in questo fine settimana lungo le linee regionali: 11 solo lungo la linea Udine-Tarvisio, praticamente paralizzata nella giornata di sabato.
Venerdì 2 marzo: 1) R. n. 6031 Udine-Carnia p. 16.04: soppresso; 2) R. n. 6028 Carnia-Udine p. 16.04: soppresso. Sabato 3 marzo: 3) R. n. 20987 Tarvisio-Udine p.6.36: ritardo 15 minuti;  4) R. n. 6025 Carnia-Udine p. 12.52: soppresso; 5) R. n. 6031 Carnia-Udine p. 16.04: soppresso; 6) R. n. 5982 Udine-Carnia p. 12.00: soppresso; 7) R. n. 6028 Udine-Carnia p. 16.04: soppresso; 8) R. n. 21012 Udine-Tarvisio p. 17.36: soppresso; 9) R. n. 21018 Udine-Carnia p. 18.47: soppresso; 10) R. n. 6034 Udine-Carnia p. 20.00: soppresso.Domenica 4 marzo: 11) R. n. 20941 Udine-Tarvisio p. 12.11: soppresso; 12) R. n. 20896 Tarvisio-Udine p. 9.03: soppresso.
Disagi dovuti questa volta non a guasti o a problemi tecnici al materiale, ma "all'improvvisa indisponibilità del personale"; questa è la giustificazione ufficiale fornita ai viaggiatori da Trenitalia. In altre parole assenteismo dei dipendenti.
Già mercoledì le prime avvisaglie di questa "improvvisa influenza", con ben 6 soppressioni lungo la Pontebbana, poi lo sciopero nazionale proclamato giovedì a creare ulteriore disagio, e per finire in bellezza questo week-end nerissimo.
Lasciamo al lettore ogni commento in merito a questa tragica situazione, che sta colpendo pesantemente gli utenti friulani, ma non solo, tutta la nostra regione, atteso che ormai di civile questa situazione ha poco o nulla.
Una situazione che non ammette giustificazioni di nessuna sorta, in quanto è causa solo di danni economici per gli utenti, gran parte dei quali hanno già acquistato l'abbonamento del mese di marzo, anticipando in contanti soldi per un servizio che non viene erogato in base a quanto previsto dal programma d'esercizio.
Ma non solo, una situazione che causa ogni giorno la perdita di una grossa quota di mercato, atteso che sempre più persone decidono di non utilizzare più il mezzo ferroviario per i propri spostamenti, determinando di conseguenza un danno alla collettività, visto che il servizio viene pagato per 2/3 con contributi pubblici.
Non c'è più tempo da perdere, ci appelliamo pertanto al buon senso di tutti, per salvare un servizio pubblico che sino al 2010, con tutti i distinguo del caso, garantiva ancora standard qualitativi ancora accettabili.
Martedì sera i rappresentanti di tutti i Comitati dei Pendolari regionali si incontreranno per affrontare il problema e studiare una linea comune, anche se è evidente che a questo punto, sono ben altri che devono attivarsi per risolvere il problema.
Basta giocare con la pelle dei pendolari e dei contribuenti in generale. Ora basta parlare, questa è l'ultima chiamata. Tolleranza zero per tutti!

giovedì 1 marzo 2012

Vergognatevi !

Ci eravamo promessi di mantenere il silenzio sino al prossimo incontro di marzo, quando i Comitati dei Pendolari, Regione FVG e Trenitalia si incontreranno nuovamente, e di concentrarci unicamente nell'attività del sondaggio informativo lanciato lo scorso 27 febbraio, ma la situazione non lo permette vista la gravità degli episodi.
Durante l’ultimo incontro, le parti avevano deciso di concedere 30 giorni a Trenitalia affinché potesse adottare un piano d’emergenza in grado da permettere di ritornare alla situazione ante 12.12.2011, ovvero prima del tracollo (450 soppressioni in soli 39 giorni).
Ieri pomeriggio purtroppo è stata un’altra durissima giornata per il trasporto ferroviario regionale, che ha fatto rilevare numerose soppressioni di treni.
Lungo la linea Udine – Tarvisio sono state ben 6 le cancellazioni, che hanno coinvolto i seguenti treni:
-          R. n. 6025 Carnia-Udine delle ore 12.52
-          R. n. 6028 Udine-Carnia delle ore 16.04
-          R. n. 6031 Carnia-Udine delle ore 16.53
-          R. n. 5986 Udine-Carnia delle ore 17.05
-          R. n. 6033 Carnia-Udine delle ore 17.56
-          R. n. 6024 Udine-Carnia delle ore 20.00
Ufficialmente la giustificazione è stata “improvvisa indisponibilità del personale”.
Ci piacerebbe sapere cosa significa questo? Indisponibilità dovuta a ferie o improvvise malattie, oppure impossibilità dovute a turni di servizio mal organizzati, che hanno determinato l’impossibilità a comporre i treni?
E’ una VERGOGNA che non ha fine. Oggi c’è lo sciopero nazionale dalle 14 alle 18, che potrebbe causare ulteriori disservizi.
A pensar male si potrebbe anche avere certi dubbi su queste assenze del personale; non sarebbe la prima volta e i precedenti certamente non aiutano, attesa la particolare situazione di conflitto esistente tra Azienda e dipendenti.
Sarebbe bene investigare e chiedere i dovuti chiarimenti del caso, atteso che un servizio pubblico essenziale come quello ferroviario, non può essere ostaggio né delle assurde logiche aziendali di FS, né peraltro del comportamento del personale.
E’ ora di finirla di giocare con la pelle dei pendolari !
A noi nessuno ci risarcirà i danni subiti e sinceramente non ci interessano nulla delle questioni legate al personale, né tantomeno a quelle aziendali di Trenitalia. Paghiamo un biglietto e pretendiamo solo che il servizio venga effettuato come da contratto. Tutto qui !
Ieri a Trieste l’Assessore Riccardi ha incontrato l’AD di FS Moretti, al quale è stata illustrata la pesante situazione del servizio. Di fronte ai troppi problemi che si stanno verificando con i servizi passeggeri e merci, Riccardi ha posto a Moretti una questione di fondo: se Ferrovie dello Stato, che è un'azienda che sta sul mercato ma che è di proprietà statale, abbia o meno interesse a continuare ad essere presente in Friuli Venezia Giulia.
Non possiamo tollerare oltre i continui ritardi e le continue soppressioni di treni", ha detto Riccardi all'AD di Ferrovie dello Stato. "Per migliorare la qualità del servizio - ha aggiunto l'assessore - è fondamentale investire nel rinnovo del parco rotabile: la Regione sta facendo la sua parte, altrettanto deve fare Trenitalia".
Non consociamo quali siano state le risposte di Moretti, ma ormai siamo abituati al modus operandi di questo dirigente e pertanto non ci facciamo tante illusioni.
La situazione è davanti agli occhi di tutti: la qualità del servizio in FVG nel corso dell’ultimo anno è precipitata, raggiungendo livelli d’inefficienza mai visti prima.
Nonostante il grande impegno profuso dalla Regione FVG, nessun risultato concreto è stato ottenuto, anzi, in questi ultimi 30 giorni di riflessione, le soppressioni e i ritardi non sono cessati.
A questo punto Trenitalia e RFI lo devono dire chiaramente che non sono in grado di rispettare i contratti e pertanto, e di conseguenza si ricerchino con tutte le parti, delle soluzioni che possano garantire all’Utenza di superare il 2012 limitando al massimo i disagi.
Ci divide infatti 1 anno dalla messa in esercizio dei nuovi treni acquistati dalla regione,  i quali dovrebbero risolvere ogni problema legato ai gusti del materiale. La situazione però è critica visto che si rischia di avere nuovi treni, ma personale insufficiente a guidarli …
Se Trenitalia non è in grado di garantire il servizio come previsto dall’attuale programma d’esercizio lo dica chiaramente quindi, e si ricerchino da subito alternative, come  sostituire i treni in fascia morbida con bus, in maniera da spostare il materiale rotabile più affidabile per i collegamenti mattutini e serali dedicati alle fasce pendolari.
Ieri sera, dopo tre giorni di intenso lavoro e centinaia di moduli distribuiti a bordo treno (ben 19 treni), comunichiamo che sono stati oltre 500 gli utenti che hanno già espresso il loro parere in ordine a come destinare la penale di 1 milione di euro dalla Regione FVG a Trenitalia. Il sondaggio continuerà durante la giornata odierna e si concluderà domani.