Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 febbraio 2014

Gemona-Sacile: oltre al piano di fattibilità serve procedere per la regionalizzazione della linea

Pubblichiamo l'articolo di Giulia Sacchi del Messaggero Veneto del 28.02.2014.
«Ben venga lo studio di fattibilità, ma ora si punti alla regionalizzazione della ferrovia Sacile-Gemona. Sulla scorta di quanto fatto per la Udine-Cividale nel 2004, e pure per la Merano-Malles negli anni Ottanta, lo Stato ne trasferisca gratuitamente la proprietà alla Regione». Secondo Andrea Palese del Comitato dei Pendolari Alto Friuli, nonché consigliere comunale a Gemona, questa è l'azione necessaria per salvare la ferrovia della Pedemontana, chiusa da quasi due anni. 
Di più: Palese chiede che si valuti la possibilità di affidare lo studio di fattibilità, che verrà organizzato da Ferrovie Udine-Cividale (Fuc), a soggetti che operano fuori dei confini nazionali. «In Italia ruota tutto attorno ad Rfi e Trenitalia, che hanno già messo in luce come la Sacile-Gemona sia un ramo secco - dice - Lo studio per la manutenzione e l'ammodernamento della Merano-Malles è stato affidato a un ingegnere di Zurigo, che ha dimostrato non solo che la tratta era riutilizzabile, ma anche remunerativa. Questa linea fino ad oggi ha imbarcato 2 milioni di bici dalla sua riattivazione, tant'è che per servirsene è necessario prenotare». Un esempio concreto insomma di come una ferrovia prima giudicata di scarso interesse, sia divenuta un fiore all'occhiello del territorio. 
Palese invita le Istituzioni a riprendere quel percorso iniziato dalla commissione paritetica a fine 2012. «Va chiesto al Ministero il trasferimento della linea a titolo gratuito e delle risorse che annualmente lo Stato garantisce a Rfi in base al contratto di programma - sostiene - La tratta è di proprietà dello Stato e ammesso e non concesso che a Rfi spetti una certa contropartita economica, ritengo non secondario il fatto che tale società sia controllata totalmente da Ministero del tesoro e che la ferrovia, costruita negli anni Trenta, sia stata adeguata grazie a contributi pubblici. Pare quindi assurdo che ora, coi soldi dei contribuenti, si ripaghi un’infrastruttura già di proprietà dei cittadini. E’ un concetto che a Roma qualcuno dovrebbe far comprendere a chi di dovere, vista la sua semplicità»
Palese, inoltre, ricorda che entro il 2014 la Regione dovrà indire il nuovo bando per affidare la gestione del servizio ferroviario, che avrà durata decennale. «Se la gara non avrà altri concorrenti oltre a Trenitalia - osserva -, quest'ultima detterà le condizioni che ritiene più opportune, con ovvie conseguenze per la Sacile-Gemona, che non verrà riaperta, ma sostituita col servizio su gomma. L'auspicio è che si pensi a una formula di redazione del bando in compartecipazione col Veneto e a una valorizzazione, per linee minori, del gestore regionale Fuc, che sta gestendo con elevati standard di efficienza il servizio Micotra e la Udine-Cividale».

martedì 25 febbraio 2014

Gemona-Sacile: qualcosa si muove, ma serve più coraggio

Articolo di Giulia Sacchi pubblicato dal Messaggero Veneto del 25.02.2014)
Sarà F.U.C. (Ferrovie Udine-Cividale), braccio operativo della Regione, a occuparsi dell'organizzazione dello studio di fattibilità per il recupero e il rilancio della Sacile-Gemona, nell'ottica anche di una futura gestione della tratta ferroviaria, in sostituzione di Trenitalia.
La società gestisce già il servizio Micotra e la linea Udine-Cividale con standard di efficienza elevati.
Nelle scorse settimane, ci sono stati alcuni tavoli di concertazione tra F.U.C., Comitato dei Pendolari Sacile-Gemona e amministratori locali ed è in fase di redazione un accordo tra le parti. In regia la Regione.
I soggetti che possono finanziare lo studio di fattibilità sono stati individuati: la spesa si aggira intorno ai 50 mila euro ed è prevista una compartecipazione di pubblico e privato, quindi enti e, da quanto è emerso, qualche istituto di credito.
Dopo due anni di intenso lavoro, in primis da parte dei Comitati, che avevano pure organizzato la staffetta "Treni-taglia ridacci il nostro treno", un risultato positivo è stato ottenuto.
Ora, però, è necessario stringere i tempi e ottenere al più presto la riapertura della tratta. Obiettivo dello studio di fattibilità fare emergere le potenzialità della Sacile-Gemona: se il piano dovesse dimostrare che è più costosa la riattivazione rispetto al potenziale della ferrovia, gli amministratori si sono dichiarati pronti, seppur a malincuore, ad accertarne la chiusura. «E' necessaria una valutazione attenta di benefici e costi - ha dichiarato il sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, che assieme al collega Andrea Carli sta seguendo da vicino la vertenza -. I costi, però, non vanno intesi come mere spese di gestione, che è scontato che siano elevate. Bisogna effettuare, e quindi prendere in considerazione, un bilancio più esteso, calcolando l'indotto derivante da uno impiego della linea in primis per fini scolastici, turistici e industriali. Questo, nel complesso, fa il risultato economico. Noi comunque siamo fiduciosi di poter ottenere un risultato positivo».
Sul progetto d'impiego dell'infrastruttura per trasportare la ghiaia asportata in Valcellina, quando per esempio verranno avviati i lavori per risolvere il problema del Varma, ma anche per interventi analoghi su torrenti e bacini, è stato convocato a Cavasso un tavolo per verificarne la fattibilità.
«Un primo incontro tra tecnici e amministratori - ha precisato Zanon -, per avere una visione più chiara su questa possibilità».
Tornando a F.U.C., i Comitati si sono detti soddisfatti in quanto hanno sempre spinto su questo linea, rimarcando come per salvare la ferrovia fosse necessario toglierla a Trenitalia-Rfi. A gennaio, il Comitato Pendolari Alto Friuli aveva infatti proposto che, in vista del bando che entro l’anno la Regione dovrà indire per affidare a un gestore unico le tratte del Friuli, venissero creati dei “pacchetti” relativi a linee maggiori e minori, facendo proprio il nome di F.U.C. come società che potrebbe prendere in carico la Sacile-Gemona.

venerdì 21 febbraio 2014

Nuovi treni CAF: un utente scrive al costruttore spagnolo

La Questione dei Nuovi Treni CAF continua una notizia lontano.
DOPO le spiegazioni poco convincenti della Regione FVG, ONU Gemonese intraprendete utente, Fabio Lamanna, ha Preso Carta e penna e ha scritto direttamente al Costruttore spagnolo CAF, chiedendo chiarimenti circa l'iter della Messa in Esercizio dei Treni.
CAF ha Riposto gentilmente invitando l'utente a contattare direttamente la cliente (Regione FVG) per Avere le Informazioni circa il Ritardo della Messa in Esercizio Dei Treni
Della serie: chiedete alla Regione (ovviamente), di sicuro non è colpa nostra ...
Ecco la mail di Fabio e la risposta ricevuta da CAF

 ---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: CAFGENERAL
Data: 2014/02/18 15:46 GMT +01:00
Oggetto: Re: Treni Civity | Friuli-Venezia Giulia Informazioni
A: Fabio Lamanna

Dear Mr. Lamanna, 
Thank you very much for your interest in our Company, but for information on the delay of the launch of our units, please, contact directly our client. 
Yours sincerely
CAF 
Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles, 
S.A. Jose Miguel Iturrioz, 26 
20200 Beasain (GIPUZKOA)


De: Fabio Lamanna
Para: caf@caf.net
cc: "comitatopendolarialtofriuli@gmail.com" , Pendolari ferroviari FVG
Data: 2014/08/02 13:18
Asunto: treni Civity | Friuli-Venezia Giulia Informazioni

Dear CAF, 
I am an italian citizen living in Friuli-Venezia Giulia. Together with thousands of local commuters, I’ve been waiting since about a couple of years for your new Civity trains running on our territory. 
I know that the reasons of the long delay are not to be ascribed to you (because trains are still recovered in some stations in Friuli-Venezia Giulia, but not operating). 
I would appreciate very much if you may explain and give us some information about the status of the process that should let us traveling with your trains in the (hoping) near future. Best Regards
Fabio Lamanna

mercoledì 19 febbraio 2014

Moretti ministro? Viareggio e i Comitati dei Pendolari insorgono uno schiaffo alla dignità !

Moretti chi ? Quello della birra ?
No non è uno scherzo, le fovi sono fondate e nel toto ministri che sta impazzando per la formazione del Governo Renzi c’è anche quel nome. Mauro Moretti, attuale AD di ferrovie, nonché uno dei principali attori e responsabili delle scelte e strategie del sistema ferroviario italiano negli ultimi 10 anni.
L’ipotesi di Mauro Moretti nel Governo Renzi non quasi a nessuno a cominciare dal Sindaco di Viareggio e dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.
«Caro Matteo Renzi, non si azzardi neanche a pensare di fare questa cosa... È così offensivo per noi ma soprattutto per i nostri cari morti che è impensabile...». Scrive così Daniela Rombi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, dopo aver appreso dell’ipotesi di un ministero nel Governo Renzi per Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs, a processo per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009 a Viareggio.
«Renzi - continua Rombi - smentisca subito l'ipotesi che un imputato per la morte di 32 persone bruciate vive nella sicurezza delle loro case possa diventare ministro!».
Anche il sindaco Leonardo Betti ha scritto una lettera a Renzi sottolineando che l’eventuale nomina a ministro dell’ad di Ferrovie Mauro Moretti sarebbe «uno schiaffo ad una città che ancora piange i suoi morti ed i suoi feriti e per utilizzare le identiche, quanto mai inaccettabili, parole con cui lo stesso Moretti definì la strage di Viareggio in una audizione al Senato nel febbraio 2010, la sua nomina a Ministro sarebbe ben di più che uno “spiacevole episodio”».
E sulla scia del niet di Viareggio anche il Comitato Pendolari Siciliano esprime il massimo dissenso nei confronti di un eventuale ingresso nella compagine governativa dell’ingegner Moretti, in quanto lo ritengono uno dei maggiori responsabili delle condizioni di degrado che caratterizzano la realtà ferroviaria meridionale e in particolare della Calabria e della Sicilia.
Anche noi ci opponiamo alla nomina di Moretti, al quale peraltro dovrebbe essere revocata anche l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
Pensare che Mauro Moretti, uno dei principale responsabili dei problemi del nostro sistema ferroviario, possa diventare Ministro per lo Sviluppo Economico in un momento di crisi economica come quello attuale è un’offesa al buon senso, ma soprattutto uno schiaffo a quei tre milioni di pendolari che giornalmente subiscono le vessazioni di un’azienda da lui gestita, incapace ad offrire un servizio minimo decoroso.
Se questo è il nuovo che avanza, forse è bene pensare di dare avvio a una seria raccolta differenziata …

martedì 18 febbraio 2014

Ancora disservizi: segnalateli alla Regione FVG scrivendo alla mail cadenzato@regione.fvg.it !

Cerchiamo di riscontrare alcune mail pervenute oggi in ordine ai tanti disservizi verificati in questi ultimi giorni lungo la linea Pontebbana. 
Senza entrare nei particolari delle statistiche è evidente che la puntualità è ormai ai minimi termini in considerazione dei tanti ritardi > 10 min. rilevati. 
Particolarmente critici risultano i problemi legati alle coincidenze mattutine a Udine tra il R. 6015 (Tarvisio-Udine) e il R. 11015 (Udine-Venezia) e tra il R. 6017 (Tarvisio-Udine) e il R. 2445 (Udine-Venezia). 
Ogni giorno i pendolari provenienti dall’Alto Friuli sono costretti a vere e proprie corse da binario a binario e spesso sono inutili sforzi visto che le coincidenze non vengono rispettate. 
Stiamo segnalando puntualmente alla Regione FVG i disagi, chiedendo le opportune verifiche e chiarimenti del caso. A tal riguardo invitiamo tutti i pendolari a segnalare ogni disservizio scrivendo a cadenzato@regione.fvg.it  inviando altresì in copia il messaggio a comitatopendolarialtofriuli@gmail.com
Oggi è stato parzialmente soppresso il R. 6015 Tarvisio-Trieste: di seguito pubblichiamo la risposta ufficiale ricevuta dalla Regione FVG al riguardo: ”il treno è stato soppresso tra Tarvisio e Udine a causa di un guasto avvenuto la sera del 17 febbraio al sistema di controllo della marcia del treno 6047, che è rimasto fermo nella Stazione di Carnia. Pertanto, per consentire ai viaggiatori del treno 6047 di raggiungere Udine è stato utilizzato un altro complesso che, da programma, era destinato ad essere utilizzato per il 6015 del 18 febbraio. Al fine di limitare, per quanto possibile, il disagio degli utenti, il treno 6015 è stato sostituito da un bus nella tratta Carnia Udine. I viaggiatori in partenza da Tarvisio B.V., Ugovizza e Pontebba hanno usufruito del treno successivo (6017). Da Udine il treno 6015 è stato effettuato anche se con un materiale diverso da quello programmato. Stanti le criticità da voi segnalate, compreso l'utilizzo di materiale insufficiente già da Udine per i viaggiatori presenti a bordo treno, abbiamo avviato un ulteriore approfondimento verso Trenitalia sulla complessiva gestione dell'evento.” 
Nella sostanza il treno R 6015 è partito da Udine, mentre un bus sostitutivo è partito da Carnia. Peccato che nessun utente delle stazioni intermedie di Venzone, Gemona, Artegna, Tarcento e Tricesimo abbia potuto usufruire del bus sotitutivo per mancanza delle necessarie informazioni. 
Nella sostanza tutti i viaggiatori del R. 6015 hanno dovuto usufruire del treno successivo (R. 6017) e il caso è chiuso. 
Arrivederci e grazie di aver viaggiato con Trenitalia !

giovedì 13 febbraio 2014

Sabato 15 febbraio Stati Generali dei Pendolari Veneti

Sabato 15 febbraio Legambiente Veneto organizzerà un grande evento che dà seguito all’impegno che da anni l’associazione profonde per la tutela dei diritti dei pendolari; con la collaborazione del “Comitato di Pendolari Quarto d'Altino” e del “Comitato Pendolari Veneto Orientale”, sabato 15 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 14.00, a Venezia (sala San Leonardo – Cannaregio –Strada Nuova a 5 min. dalla stazione FS) sono convocati gli Stati Generali dei Pendolari Veneti (clicca sull’immagine).
Sarà un momento di dialogo, scambio di opinioni e proposte di miglioramento del servizio attuale.
Il recente avvio dell’orario cadenzato, con tutte le criticità e problematiche emerse ha posto all’attenzione di tutti la necessità di migliorare un sistema ferroviario vecchio e di scarsa qualità, in modo da far crescere una cultura della mobilità collegata al trasporto pubblico. È un appuntamento molto importante a cui tutti sono invitati a partecipare.

Comunichiamo che lunedì 10 febbraio si è tenuto il Tavolo di Lavoro dei Pendolari del FVG a cui non ha partecipato l’Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro a causa di un’influenza.
E’ stata l’occasione per confrontarsi sotto il profilo tecnico con i funzionari della regione sui temi dell’orario cadenzato e dei nuovi treni CAF.
D’intesa con la Regione FVG abbiamo deciso di mantenere un silenzio stampa in ordine ai lavori del Tavolo, attesa la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti e analisi.
Il Tavolo di Lavoro verrà aggiornato a breve non appena saranno state svolte le analisi tecniche richieste.

lunedì 10 febbraio 2014

Stasera Tavolo di Lavoro dei Pendolari. orario cadenzato quali le modifiche possibili?

Stasera alle ore 18 presso la sede di Udine della Regione FVG è stato convocato il Tavolo di Lavoro dei Pendolari. 
L’Assessore regionale alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, ha comunicato gli argomenti posti all’ordine del giorno che verranno trattati: 
  • aspetti inerenti le criticità emerse con il nuovo orario e le possibili soluzioni da proporre a Trenitalia;
  • entrata in servizio del nuovo materiale rotabile;
  • la nuova procedura in atto di selezione tramite gara del gestore del servizio ferroviario 
I Comitati hanno già formulato per tempo le loro proposte da oltre un mese sulla base delle segnalazioni ricevute dagli utenti.
Saremo tutt’orecchi per sentire quali correttivi la Regione intende assumere per migliorare le criticità emerse con l’avvio del nuovo orario cadenzato e di certo non mancherà la nostra collaborazione al riguardo. 
Ci aspettiamo tante risposte anche in merito alla questione dei nuovi treni e del bando di gara europeo per l’affidamento del servizio ferroviario.
Temi scottanti che necessitano di decisioni coraggiose e soprattutto di una programmazione seria e trasparente.

domenica 9 febbraio 2014

Nuovi treni CAF: riflessioni, e tante domande a cui qualcuno dovrebbe dare una risposta

Pubblichiamo le riflessioni di Andrea Palese, storico rappresentate dei pendolari friulani e cofondatore del ns. Comitato in ordine alla questione dell’acquisto e della messa in esercizio dei nuovi treni CAF.
Buona lettura. 

"La questione della messa in esercizio dei nuovi treni Civity-CAF ha sollevato già tante polemiche e una vera e propria levata di scudi da parte dei Comitati dei Pendolari. 
A tal proposito Vorrei lanciare alcune riflessioni sul punto, cercando di fare una sintesi della triste vicenda. 
La competenza regionale in ordine ai servizi ferroviari regionali è divenuta effettiva solo a partire dal 01.01.2008, dopo il trasferimento dallo Stato alla Regione delle funzioni di programmazione ed amministrazione in materia di servizi pubblici di trasporto di interesse regionale e locale, con qualsiasi modalità di trasporto effettuate. 
Nel 2009 la Giunta Tondo ha deciso di investire oltre 60 milioni di euro per acquistare 8 nuovi elettrotreni, finalizzati a rinnovare un parco rotabile vecchio da oltre 30 anni, considerato che il gestore Trenitalia non ha dimostrato alcun interesse a investire sul trasporto regionale, anche a causa del blocco dei finanziamenti da parte dello Stato. 
Questa è stata una decisione storica per la nostra regione, visto che mai prima si era deciso l’acquisto in proprio di treni (precedentemente la Giunta Illy aveva cofinanziato nel 2004 e 2005 l’acquisto dei Minuetto per circa 15 milioni di euro su 50 spesi da FS). 
L’acquisto dei nuovi treni è avvenuto sulla base di un bando europeo, che prevedeva determinati parametri, in primis quello della miglior offerta economica. 
La società spagnola Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles - CAF, non certamente una sconosciuta nel settore, leader mondiale nella costruzione di rotabili e metropolitane, è risultata la vincitrice della gara. E’ bene ricordare che la gara è stata caratterizzata da alcuni ostacoli di carattere giuridico, visto che un concorrente aveva fatto ricorso prima al TAR e poi al Consiglio di Stato; tutte le cause sono terminate con un giudicato in favore della Regione e con la conferma della correttezza del bando e della relativa gara. 
A marzo 2011 è stato firmato il contratto di fornitura e di acquisto dei treni tra Regione FVG e CAF. A fronte dei ricorsi al TAR e di alcuni ritardi legati alla produzione, l’entrata in esercizio dei nuovi treni è slittata ai primi mesi del 2013. Un anno di ritardo circa rispetto al piano originario. 
A prima vista sembrava sotto controllo l’iter legato all’omologazione delle rotabili da parte dell’ANSF (Autorità Nazionale Sicurezza Ferroviaria), che in realtà è ancora il vero e proprio nodo da sciogliere. 
Chi è l’ANSF e cosa fa ? E un’agenzia istituita in base all’Art. 4 del D.Lgs del 10.08.2007 n. 162/2007, il quale ha dato attuazione alle Direttive n. 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie. 
E’ un organo - formalmente - indipendente, che opera nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, sottoposto a poteri di vigilanza del Ministero dei Trasporti, che annualmente relaziona al Parlamento sull’attività svolta. 
L’agenzia è preposta alla sicurezza del sistema ferroviario nazionale e in tale ambito svolge i compiti e le funzioni previste dalla normativa di riferimento, con poteri di regolamentazione tecnica del settore e detta i principi e i criteri necessari per la sicurezza della circolazione ferroviaria. 
L’ANSF ha in particolare competenza di controllo e di definire il quadro normativo in materia di sicurezza, nonché autorizza la messa in esercizio di materiale rotabile, nei termini dell’Art. 6 del D.Lgs n. 162/2007. 
L’ANSF è formata sia da personale di derivazione R.F.I. S.p.A. (Gruppo FS), o da società controllate da FS S.p.a., che da funzionari del Ministero dei Trasporti, come indicato dall’Art. 4 comma 8 lett. a) e b) del D.Lgs n. 162/2007. 
Chi dirige l’ANSF ? Un direttore e un comitato direttivo, entrambi nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dei Trasporti. 
Dove ha sede l’ANSF ? A Firenze, presso la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. 
Sulla terzietà e indipendenza dell’ANSF è ovvio che alcuni sollevino seri dubbi, vista la sede e la derivazione del suo organico. 
Ai pendolari e ai contribuenti del FVG interessa sapere tuttavia chi è responsabile del ritardo dell’omologazione dei nuovi treni? 
La burocrazia dell’ANSF? Il costruttore CAF ? Oppure c’è una responsabilità addebitabile a più soggetti? 
La Regione si difende dicendo che spetta al costruttore CAF, consegnare i treni “chiavi in mano” e pertanto l’attività di omologazione spetta a CAF, la quale risulta inadempiente rispetto agli obblighi contrattuali. 
D’altra parte mi domando che interesse ha una società privata, come CAF, - che peraltro non è stata pagata integralmente -, a ritardare l’omologazione, col rischio concreto di risultare contrattualmente inadempiente e vedersi applicare penali se non il recesso del contratto. 
I treni sono arrivati in FVG a marzo 2013 e a più riprese la Regione FVG ha cambiato le carte in tavola mai comunicando una data precisa in ordine alla messa in esercizio dei treni. 
A novembre 2013 l’Assessore Santoro ha dichiarato che i treni sarebbero entrati in esercizio a fine marzo, visto che ANSF, CAF e la Regione avevano raggiunto un’intesa sulla definizione del cronoprogramma d’omologazione. 
Ora invece pare che i tempi vengano nuovamente dilatati: l’Assessore Santoro ha dichiarato il 5 febbraio scorso che “sono state superate le fasi autorizzative e documentali che finora avevano impedito l'avvio dei collaudi grazie anche ad un controllo serrato che la Regione ha impresso al cronoprogramma e alla supervisione nei rapporti tra CAF, Trenitalia, RFI e ANSF … queste prove dovrebbero concludersi nell'arco dei tre mesi con l'emissione dei relativi rapporti, consentendo di avviare le ulteriori fasi autorizzative per la messa in servizio del materiale rotabile". Per le prove si utilizzeranno due degli otto elettrotreni, e si svolgeranno sulla tratta Pisa-Viareggio della linea Genova-Pisa. 
Qualcosa non torna: ad ottobre 2012 - quando una delegazione dei Comitati dei Pendolari si è recata in Toscana a Monte San Savino a visionare i nuovi treni unitamente all’Assessore Riccardi -, i treni stavano già facendo delle prove tecniche in linea. A marzo 2013, quando il Civity ETR 563 è stato ufficialmente presentato a Trieste, gli ingegneri della CAF hanno dichiarato che erano già stati fatti 3000 km di prove in linea. 
Ora i treni tornano in Toscana. Perché ? Supponiamo che le attuali prove in linea siano direttamente finalizzate ad ottenere l'omologazione dei mezzi e che quelle svolte nel 2012 siano servite come prove di collaudo "interne" alla CAF per testare il prodotto. E' così? Altrimenti non si spiegherebbe perché si debbano ora rifare daccapo le prove in linea. Altra domanda: gli esiti delle prove del 2012 non potevano servire per ottenere l'omologazione? 
Mancano risposte, ma soprattutto manca la necessaria trasparenza, forse anche a causa di un endemico conflitto d’interesse che colpisce il sistema ferroviario italiano, il quale soffre la situazione di monopolio che ancora oggi domina il mercato
Di certo siamo ancora lontani dal vedere correre i nuovi treni sui binari friulani. Forse giugno con il cambiamento d’orario? Chissà … 
Certamente la politica regionale ha le sue responsabilità, visto che il 2013 è passato senza risultati, tra la campagna elettorale e il cambio della Giunta Tondo con quella Serrachiani, vincitrice delle elezioni d’aprile. 
Anche la Direzione Centrale Infrastrutture, competente a seguire l’iter amministrativo, nell’ottica dell’italico spoils system ha visto il cambio del vertice e una sorta di riordino dell’organico dirigenziale. 
Ultimi baluardi i Comitati dei Pendolari, che continuano a chiedere a gran voce risposte concrete e trasparenza sull’iter del cronoprogramma
Una situazione a mio parere imbarazzante per il “virtuoso” Friuli, visto che il Montenegro ha acquistato dopo di noi gli stessi treni, i quali già circolano lungo la linea Podgorica – Niksic
Non solo, c’è da chiedersi se questa problematica possa influire sulla prossima gara di affidamento del servizio ferroviario in programma nel 2014? Se i nuovi treni non verranno omologati per tempo, il bando di gara dovrà prevedere materiale aggiuntivo fino a che i nuovi treni di proprietà della Regione non saranno pronti. L’unico che potrà competere sarà quindi Trenitalia, la quale non avrà presumibilmente competitors, visto che questi saranno costretti a rivolgersi alla stessa Trenitalia per ottenere il nolo dei mezzi, alle condizioni che l’ex monopolista di Stato detterà. 
Se veramente il problema è legato esclusivamente a questioni burocratiche e autorizzative dell’ANSF, c’è forse da chiedersi perché la Regione FVG non abbia già sensibilizzato nelle sedi competenti il Ministro dei Trasporti Lupi, unico soggetto in grado di vigilare e controllare l’operato dell’ANSF
Poi però c’è da chiedersi se il piccolo e autonomo FVG, decidendo di fare il bando europeo e di acquistare i treni dalla spagnola CAF non abbia pestato i piedi a qualcuno che non doveva … e ora stiamo solo pagando questo sgarro ... A pensar male si fa peccato, ma ogni tanto ci si azzecca !" 
Andrea Palese

venerdì 7 febbraio 2014

Basta poco per essere felici !

Pubblichiamo la mail del 5 febbraio scorso inviata da Fabio, pendolare Gemona-Trieste, alla Regione FVG e alla Direzione FVG di Trenitalia.
La segnalazione dimostra che gli Utenti e i Comitati dei Pendolari non sono dei meri rompiscatole lamentosi, come dichiarato tempo fa dall’AD di FS Mauro Moretti, ma se il servizio viene offerto in maniera decorosa siamo i primi a riconoscere i meriti di Trenitalia e a farlo rilevare pubblicamente.

"Con la presente desidero segnalare che il treno odierno 6017 è finalmente composto da una comoda composizione di vetture Medie Distanze.
Vi segnalo lo stupore e la felicità dei passeggeri a non dover salire sulla solita Ale 801, con tutti i problemi del caso.
Segnalo inoltre che prima di Udine il capotreno ha continuamente informato l’utenza del ritardo accumulato (a Udine 8’), e delle coincidenze nella stessa stazione.
Come vedete non occorre la luna per rendere un servizio confortevole: materiale adeguato (le carrozze medie distanze hanno una certa età ma consentono di viaggiare in modo “civile”), e la cortesia e la buona volontà del capotreno consentono di sopportare meglio anche disagi in termini di ritardo.
Grazie dell’attenzione
Cordiali Saluti
Fabio"

mercoledì 5 febbraio 2014

Monitoraggio gennaio 2014: AAA puntualità cercasi

Se il buon giorno si vede dal mattino … il 2014 non pare portare niente di buono per i pendolari dell’Alto Friuli. 
Il monitoraggio effettuato sui 505 treni programmati a gennaio (dal lunedì al sabato, festivi esclusi) ha evidenziato un netto peggioramento delle condizioni di viaggio rispetto al medesimo periodo del 2013. 
L’indice di disservizio, dato da soppressioni+ritardi>10 min./numero treni programmati, è schizzato al 10,29%, contro il 3,04% fatto registrare un anno fa e contro una media del 4,87% dell’intero 2013. 
Un risultato pesantissimo, visto che 1 treno su 10 ha viaggiato con oltre 10 min. di ritardo

SOPPRESSIONI / RITARDI GENNAIO 2013 -2014
Anno
Num.
Soppr.
Num.
Ritardi
Media
Ritardo
Indice di
disservizio
Gennaio 2013
2
16
25’ 55’’
3,04%
Gennaio 2014
3 parziali
49
16’ 36’’
10,29%

In realtà la situazione è precipitata dopo il 15 dicembre, data d’avvio del nuovo e contestatissimo orario cadenzato, come si evince dalla seguente tabella. 

Mese
Soppres.
Ritardi
Indice di
disservizio
Ritardo
medio
Dicembre: dal 15.12.2013
4
34
16,23%
17‘26’’
Gennaio 2014
3 parziali
49
10,29%
16’36’’

Una situazione molto negativa: 49 ritardi e 3 soppressioni parziali
Paragonando questo risultato con quello del 2013, salta subito all'occhio l’aumento esponenziale dei ritardi>10 min. (+306%), mentre l’affidabilità mantiene il medesimo standard. 
Il ritardo medio cala da 25 min. e 55 sec. ai 16 min. 36 sec.: magra consolazione visto il significativo peggioramento dell’indice della puntualità. 
Un bilancio tutt’altro che incoraggiante, visto che in un solo mese si sono registrati i ritardi rilevati nel 2013 in oltre due e mesi e mezzo! 
Segnaliamo che il monitoraggio di gennaio non ha tenuto conto dei ritardi e delle soppressioni causate della straordinaria nevicata che ha colpito il Tarvisiano il 31 gennaio e che ha interrotto la linea tra Carnia e Tarvisio (2 soppressioni e 6 soppressioni parziali). 
I motivi di questa Caporetto ? I soliti già noti. 

GIUDIZIO SUL SERVIZIO OFFERTO:
  • affidabilità (soppressioni): 6,5 
  • puntualità (ritardi>10 min.): 3
  • informazione all’utenza: 4
  • voto complessivo: 4,5 gravemente insufficiente 
Così non va, c’è molto da fare e da lavorare !

lunedì 3 febbraio 2014

L’emergenza mette a nudo problemi antichi: chi pulisce i piazzali delle stazioni?


Gli amici Marisa ed Enzo ci hanno inviato alcune fotografie scattate sabato 1 febbraio nei pressi della stazione di Valbruna-Ugovizza.
Come si vede i binari sono letteralmente coperti dalla neve.
Una nevicata straordinaria che ha messo in ginocchio tutto l’Alto Friuli, bloccando la linea Pontebbana dal pomeriggio di venerdì 31 gennaio.
Ieri purtroppo le condizioni meteo non sono migliorate e anche oggi si prevedono nevicate al di sopra degli 800 metri.
Anche stamattina la circolazione dei treni lungo la Pontebbana è stata limitata a Carnia.
Da Carnia a Tarvisio il servizio viene garantito con bus sostitutivi.  
Interrotti i treni internazionali e anche il collegamento MIcotra subirà limitazioni alla circolazione.
Superata l’emergenza, vista l’eccezionale nevicata, questa sarà l’occasione per risolvere anche la questione della pulizia delle aree esterne delle stazioni di Ugovizza-Valbruna e Tarvisio Boscoverde.
Già dopo la precedente nevicata di metà gennaio (cm 20 circa) i piazzali non erano stati sgomberati dalla neve.
L’Assessore Renzo Zanette del Comune di Tarvisio ha sottolineato che i piazzale esterni delle stazioni di Tarvisio Boscoverde e Ugovizza-Valbruna sono di proprietà delle Ferrovie, come pure tutte le strade (che dalle Statali e Comunali) immettono verso i fabbricati viaggiatori.
Il 31 gennaio è scaduta la convenzione tra FS e Comune di Tarvisio per la pulizia della strada che dalla Statale porta alla Stazione di Boscoverde.
E ora ? Chi pulirà le strade e il piazzale della stazione? A Ugovizza-Valbruna la situazione è ben peggiore visto che non c'è alcuna possibilità per gli Utenti di attendere i treni in uno spazio interno e riparato in quanto la sala d'aspetto è chiusa e sbarrata da novembre (come pure i bagni).
Queste situazioni sono ormai divenute ordinarie, atteso che Ferrovie dello Stato - proprietaria delle stazioni e delle aree prospicienti - da tempo non svolge la necessaria manutenzione.
La chiusura delle sale d’aspetto e dei bagni è diventata ormai "una barbarie" tollerata e ignorata da tutti.
Questa è la nuda e cruda verità e non è possibile farsi illusioni o vivere di filosofia, visto che la politica di FS è da anni nota.
E la Regione FVG, competente in materia cosa fa? Tace. La proprietà delle stazioni è di FS, questa è la gistificazione ...
L’unico rimedio rimane quindi il fasìn di bessôi !
A ottobre, come noto, il Comune di Gemona ha assunto in comodato alcuni locali della stazione ferroviaria. L’operazione ha permesso la riapertura dei bagni (chiusi dal 01.01.2012) e garantisce una pulizia quotidiana dei locali.
Non spetta certamente ai Sindaci prendersi carico dei problemi di Ferrovie e delle Regioni, ma è evidente che se nessuno intende più curare o gestire questi impianti, gran parte dei quali risultano abbandonati, è necessario inventarsi qualcosa.
Le stazioni rappresentano un patrimonio per ogni Comunità, in quanto da sempre sono uno dei biglietti da visita delle nostre città. Se FS non intende farsi carico più delle sue proprietà (nostre, visto che sono state costruite con fondi pubblici) è opportuno che la Regione FVG favorisca la stipula di convenzioni tra FS e i Comuni, in maniera da garantire agli utenti l’accesso ai servizi di stazione (sale d’aspetto e wc).
Non si chiede la luna … solo coraggio e voglia di fare: Gemona docet !

sabato 1 febbraio 2014

Linea Udine-Tarvisio bloccata da Carnia

Circolazione ferroviaria bloccata lungo la linea Udine-Tarvisio da Carnia a Tarvisio a fronte della straordinaria nevicata di ieri. 
Oggi purtroppo le condizioni meteo continuano ad essere pessime. 
Tutti i treni in direzione Tarvisio verranno limitati a Carnia, mentre alcuni treni Tarvisio-Udine partiranno da Carnia (R. 21001, R. 6021, R. 21013), soppresso invece da Tarvisio a Udine il R. 21009 che oggi circolerà solo da Udine a Trieste. 
Stamattina il treno internazionale EN 237 Venezia-Vienna è stato cancellato; stessa sorte per i quattro collegamenti della Micotra Udine-Villach. 
La nevicata è di quelle eccezionali (oltre 1 metro e 60 cm) e la situazione è emergenziale in tutto il Tarvisiano.
RFI è impegnata nella pulizia delle linee aeree e dei binari per garantire al più presto la ripresa della circolazione ferroviaria. 
Da fonti ufficiose FS il blocco durerà sino a lunedì. 
Speriamo che le condizioni meteo migliorino in maniera da permettere lo svolgimento degli interventi di sgombero neve. 
Un ringraziamento a tutti coloro che stanno lavorando in queste condizioni per ripristinare la regolare circolazione. 
La speranza è che la linea venga riaperta lunedì mattina, ma questo dipenderà dal meteo e dal buon Dio …