Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 26 maggio 2010

E' ufficiale, il 1° giugno riapre la biglietteria di Gemona

E' fatta ! Dal prossimo 1° giugno verrà finalmente riaperta la biglietteria della Stazione di Gemona del Friuli.
La notizia della riapertura è stata ufficializzata oggi dalla Regione e da Trenitalia. Annunciata per il mese di maggio, ha invece dovuto subire qualche settimana di ritardo a causa del fatto che i sistemi informatici di Trenitalia permettono un'operatività che abbia inizio con il primo giorno del mese.
La biglietteria (per l'acquisto di ticket regionali, nazionali ed internazionali) sarà aperta tutti i giorni feriali dalle 6.40 alle 11.25 e dalle 12.15 alle 15.30; soltanto il 1° giugno aprirà alle ore 10.00.
La biglietteria (che risultava chiusa dal maggio 2009) potrà essere utilizzata anche per l'acquisto dei biglietti del servizio bus SAF.
Resteranno operative anche le due biglietterie self-service; a tal fine restiamo in attesa che una di queste venga sostituita con una di nuova generazione (modello touch screen), come promessoci lo scorso mese di novembre.
Nel ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e supportato in questa "battaglia", permetteteci di congratularci con noi stessi per ciò che siamo riusciti a fare: è una vittoria "a mani alzate", uno splendido regalo agli utenti e a tutti i Pendolari, gemonesi e non.
Ora senza adagiarsi sugli allori, con la solita grinta e con lo spirito che ci contraddistingue vogliamo proiettarci immediatamente sul prossimo obbiettivo da raggiungere. Noi crediamo ci crediamo !
L’abbiamo detto e lo dimostriamo ogni giorno di più, per questo non molleremo !
Segreteria Comitato Pendolari Alto Friuli

venerdì 21 maggio 2010

Solidarietà all'Utente multata dal controllore Trenitalia

Gentile signora Lauretta,
abbiamo letto con rammarico e un pizzico di rabbia la sua lettera pubblicata sul Messaggero Veneto in data 23 aprile scorso (che le alleghiamo in copia), relativa alla sua “disavventura” in treno con uno degli addetti di controlleria Trenitalia.
Non è stato semplice rintracciarla, ma ci tenevamo molto a esprimerle tutta la nostra solidarietà in ordine al sopruso da Lei subito.
Il nostro Comitato, come molti altri, si batte da tempo per un sensibile miglioramento del servizio ferroviario, con particolar riguardo a quello rivolto ai Pendolari, che quotidianamente usufruiscono del treno come mezzo di spostamento per lavoro o studio.
Purtroppo nonostante le tante belle parole dei super pagati manager FS, siamo spettatori quotidiani di disservizi e purtroppo anche di queste scene: condotte arbitrarie poste in essere da taluni addetti di Trenitalia, che forti della loro qualifica di pubblico ufficiale, si permettono il lusso di assumere atteggiamenti arroganti e indisponenti verso l’utenza.
Il suo racconto ci ha particolarmente toccato, in quanto la mancanza di sensibilità dimostrata dal “capotreno sceriffo” di turno, ci ha fatto ricordare altre scene analoghe, dalle contestazioni a bordo treno in ordine alla questione del biglietto integrato Trenitalia-Saf (per il quale i viaggiatori della linea Udine-Tarvisio sono soggetti ad una illegittima, quanto discriminatoria maggiorazione tariffaria), ad altre in cui l’addetto di controlleria si è particolarmente distinto nella mancanza di sensibilità verso portatori di handicap o anziani in difficoltà con la timbratura del biglietto.
E' ben vero che il capotreno, nell'esercizio delle proprie mansioni, riveste la qualifica di pubblico ufficiale, e deve far rispettare il regolamento di viaggio, tuttavia un pizzico di buon senso non guasterebbe mai in determinate circostanze.
Rispettando la professionalità della categoria del ferrovieri, uomini e donne che quotidianamente si impegnano per fornirci un servizio pubblico che si possa definire decoroso, non possiamo tuttavia tollerare i comportamenti di questi sceriffi, salariati delle FS e dipendenti di un’azienda pubblica, che abusando della loro Autorità, si permettono di offendere e calpestare la dignità dei viaggiatori, i quali risultano sia utenti, in quanto paganti di un servizio, che contribuenti di un pubblico servizio, qual è quello ferroviario.
Non possiamo altro che esserle vicino e dimostrarle la nostra piena solidarietà per quanto accaduto, augurandoci che scene del genere non si ripetano in futuro, anche se visto l’andazzo sarà molto difficile.
Distinti saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

giovedì 20 maggio 2010

Moretti verso la riconferma

Domani 19 maggio sarà rinnovato il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie Spa ed è annunciata la riconferma dell’incarico ad Amministratore delegato a Mauro Moretti. Come familiari delle vittime dell’Associazione “Il mondo che vorrei”, Comitato “Abitanti di via Ponchielli”, Comitato AVIF e Assemblea 29 giugno, da settimane siamo impegnati nella raccolta di firme “Moretti è ora di andare a casa”. Il disastro ferroviario del 29 giugno ha causato 32 vittime, feriti gravi e gravissimi, danni morali e materiali a centinaia di persone ed è stato preceduto e seguito da numerosi analoghi incidenti che, solo per caso, non hanno avuto gravissime conseguenze. E’ inaccettabile, quindi, ed è inevitabilmente segno di indifferenza e disprezzo verso le vittime, i feriti, i sopravvissuti e la città di Viareggio, la riconferma alla direzione di un settore strategico del trasporto di chi, come Moretti ha dichiarato, dopo la strage di Viareggio, che “Le ferrovie italiane sono le più sicure d’Europa…”, “… quando c’è un incidente sembra che caschi il mondo” e “… l’incidente è stato uno spiacevole episodio”! Fino ad oggi sono state raccolte migliaia di firme durante i numerosi banchetti e presìdi organizzati dall’Associazione, dall’Assemblea e dai Comitati, di cui i più significativi sono stati: - quello di 32 ore del 29-30 marzo alla Procura di Lucca, - quello del 9 aprile alla sede dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) a Firenze e quelli del 1° Maggio al ‘concertone’ di Roma, e alle manifestazioni sindacali di Stiava e di Seravezza. E molte continuano ad arrivare, ogni giorno, da chi è impegnato a raccoglierle nelle realtà in cui è presente. Vogliamo e pretendiamo verità, giustizia e sicurezza ! Continueremo con le iniziative e con la raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Moretti e contro la sua nuova nomina ad A.D. di Ferrovie. Il 20 maggio saremo di fronte a Montecitorio a Roma. Ad un anno dalla strage, il 29 giugno a Viareggio, avrà luogo la manifestazione-fiaccolata. L’appuntamento è dalle ore 20.30 allo Stadio dei Pini.
Associazione “Il Mondo che vorrei”
Comitato Abitanti di via Ponchielli
Comitato AVIF
Assemblea 29 giugno

mercoledì 12 maggio 2010

Tanti auguri Comitato, 12 mesi sempre in prima linea !

Oggi festeggiamo il nostro primo anno di attività, 12 mesi particolarmente intensi che ci hanno visto sempre in prima linea per rivendicare il giusto ruolo dell’Utenza pendolare in un’ottica migliorativa del servizio offerto.
La disponibilità del Comitato a dialogare e collaborare attivamente con le Istituzioni e con Trenitalia ha portato concreti risultati per il nostro territorio, basti pensare all’impegno assunto dall’Assessore Regionale Riccardi a riaprire la biglietteria a Gemona entro il corrente mese di maggio, ovvero all’impegno assunto da Trenitalia ad installare una nuova biglietteria self service di nuova generazione, la quale peraltro doveva già essere operativa da marzo. Ulteriori risultati sono arrivati in ordine alla condivisione degli orari e grazie alla disponibilità dell’Amministrazione di Gemona, la quale ha dato rassicurazioni circa il completamento del locale Centro Intermodale degli autobus, in maniera da favorire quell’intermodalità ferro-gomma, assolutamente indispensabile per il nostro territorio, nonché l’installazione di più rastrelliere per le biciclette sul piazzale della stazione e una maggior illuminazione dei passaggi pedonali.
Il Comitato non rappresenta tuttavia solo l’utenza gemonese: in questi mesi sempre più persone si sono avvicinate a noi, contattandoci e segnalandoci casi di disservizi o manifestandoci la loro opinione su determinati argomenti. Un ruolo importante è stato svolto dall’informazione fornita tramite il nostro portale internet, creato volutamente nella forma del blog, per consentire lo scambio di opinioni tra gli Utenti e mediante la nostra newsletter a cui tutti possono iscriversi (comitatopendolarigemonaudine@gmail.com).
Il Comitato è divenuto il “punto di riferimento” dell’utenza della linea Udine-Tarvisio e proprio per tale motivo abbiamo deciso di mutare la nostra denominazione in Comitato Pendolari Alto Friuli, in maniera da rappresentare tutte le esigenze territoriali dell’utenza, da quella della montagna della Val Canale e Canal del Ferro a quella della Pedemontana Gemonese.
Abbiamo più volte chiesto alla Regione Friuli Venezia Giulia l’emissione di un bonus a favore dei pendolari, come risarcimento dei disservizi subiti nel corso degli ultimi mesi. Riteniamo infatti, necessario riconoscere all’utenza pendolare uno sconto sull’abbonamento o sul titolo di viaggio, a fronte delle inadempienze contrattuali di Trenitalia (ritardi, soppressioni, insufficienza di informazioni, scarsa pulizia): tale provvedimento risulta ampiamente già applicato da altre Regioni (Veneto, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana)
Da ultimo, ma non meno importante, rimane ancora irrisolta la questione della tariffa integrata Trenitalia-Saf, atteso che la Regione ha procrastinato la risoluzione del problema al 2011. Tale decisione non ci trova ovviamente d’accordo e per questo continueremo a sensibilizzare le Autorità competenti per un immediato ripensamento, in maniera da eliminare l’attuale disparità di trattamento tariffario.
Per rafforzare il ruolo dei Pendolari, in concomitanza del nostro primo compleanno, abbiamo richiesto a tutte le Autorità competenti (Regione, Provincie, Parlamentari, Trenitalia, ecc.), nonché agli altri Comitati Pendolari regionali, e alle Associazioni dei Consumatori, di condividere due importanti progetti :
- la costituzione della Consulta Regionale del Trasporto Pubblico Locale (TPL), organo già presente in altre Regioni e Province, simbolo di trasparenza, democrazia e buon governo, con la quale si istituzionalizza il ruolo dei Pendolari, portandoli al “centro del progetto” di sviluppo del servizio;
- l’inserimento nella prossima Carta dei Servizi della Piattaforma delle garanzie dell’Utente denominata “Diritti sui Binari”. La Piattaforma costituisce un documento, ampiamente condiviso dalla Rete dei Pendolari Italiani, con il quale si riconoscono i basilari diritti in favore dell’Utenza, nonché si individua un modello di servizio a cui far riferimento.
Ci auguriamo di cuore che le Istituzioni e le parti sociali interessate accolgano con favore queste nostre proposte e non perdano l’ennesima occasione per condividere un percorso comune volto alla valorizzazione e allo sviluppo del servizio pubblico in questione.
Noi crediamo che il Friuli Venezia Giulia possa dotarsi nei prossimi anni di un servizio di trasporto ferroviario moderno ed efficiente, al passo con i tempi.
L’abbiamo detto e lo dimostriamo ogni giorno di più, per questo non molleremo !

Comitato Pendolari Alto Friuli

giovedì 6 maggio 2010

Lettere: Diario di un Pendolare – 3° Puntata: l'arroganza di alcuni sceriffi. Un film già visto !

Domenica 11 aprile ho preso il treno delle 7.49 a Cormons diretta a Mestre per poi proseguire per Milano. A Cormons la stazione era chiusa e non c’era alcuna macchina per obliterare i biglietti all’esterno. Insieme con me c’erano altre persone ma, all’arrivo del treno, loro sono salite in testa al treno, mentre io a metà.
Stupidamente ho pensato: “il controllore sarà informato del disguido dagli altri” anche perché con la mia valigia e con dei gravi problemi ad una gamba (tutto documentato dai vari ospedali dove cercano di curarmi) non me la sono sentita di attraversare i vagoni per andare a cercare il controllore.
Quando questo signore è arrivato ho cercato di spiegargli le mie ragioni, ma lui mi a subito detto che dovevo pagare una multa di 50 euro. Sono stata trattata come una criminale, ho subito un’umiliazione davanti ad altri passeggeri … eppure avevo acquistato il biglietto, non l’ho obliterato perché non me l’hanno permesso, perché non c’erano le macchinette. Quando ho detto che forse non arrivavo a 50 euro perché non viaggio con soldi nel portafoglio si è messo ad urlare “bene, mi dia un documento così a casa le arriverà la multa d 100 euro”. Grazie al cielo tra i vari nascondigli della borsetta ho racimolato i soldi.
Ho pianto per più di due ore – non ho pianto così neppure quando mi anno detto che non guarirò più e che dovrò convivere con i dolori alle gambe fino alla fine dei miei giorni. Le lacrime erano per l’umiliazione subita, per essere stata trattata come una criminale, per una che voleva fare la furba !
Ripeto: le Ferrovie dello stato mi hanno impedito di obliterare il biglietto. Ho pagato 41 euro per il viaggio e 50 euro per la multa: a me nessuno regala i soldi, non vi sembra esagerata la multa ? Quando qualche persona non ha il biglietto è invitata a scendere dal treno alla prima fermata 8se non ha soldi per pagare), ma non ho mai assistito a scenate, a umiliazioni !
Lauretta Bastiani (lettera tratta dal Messaggero Veneto del 23.04.2010)

Complimenti alla sensibilità del "capotreno sceriffo" in questione, purtroppo scene del genere ne abbiamo già viste tante lungo la nostra linea, basti pensare alle verie contestazioni avvenute a bordo treno in ordine alla "questione del biglietto integrato Saf".
E' ben vero che il capotreno nell'esercizio delle proprie mansioni riveste la qualifica di pubblico ufficiale, tuttavia un pizzico di buon senso non guasterebbe mai in determinate circostanze.
Un ulteriore considerazione in ordine al caso segnalatoci: e se il trasgressore non disponesse dei contanti sufficienti a pagare la multa e volesse pagare con altro mezzo di pagamento riconosciuto dalla Legge (es carta di credito, bancomat) ? Perché Trenitalia applica il raddoppio della contravvenzione nel caso in cui il pagamento non venga effettuato immediatamente e per contanti ?
A tal fine riportiamo una domanda posta da Milena Gabanelli della trasmissione Report di Raitre a Claudio Cristofani della Direzione Commerciale di Mercato Trenitalia:
Domanda: Perché non si può pagare con la carta di credito, a bordo del treno?
Risposta: "Il pagamento con la carta di credito a bordo del treno avrebbe una gestione manuale, quindi la macchinetta, il fatto di passarla sopra la tesserina cartacea, il controllore si muove, non ha dove appoggiare la macchinetta e renderebbe ancora più complicata l'operazione. Capisco che è un po' anacronistico, nel senso che ormai la carta di credito si usa dappertutto. Abbiamo appena fatto una campagna per farla usare di più dai passeggeri, ma nelle biglietterie a terra."
Ci sembra che Trenitalia sia rimasta veramente ai tempi degli antichi Romani ...