Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).
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sabato 27 giugno 2020

Pendolari lungimiranti: accolte le richieste. Stop al contingentamento dei posti. Ora si torni alla normalità con il ripristino di tutte le corse da programma d'esercizio pre-Covid

A partire oggi sabato 27 giugno cessano le limitazioni imposte al trasporto pubblico locale regionale per contenere la diffusione del Covid-19 in Friuli Venezia Giulia. 
Viene eliminato il contingentamento dei posti, i quali saranno nuovamente utilizzabili al 100% a bordo degli autobus urbani ed extraurbani, dei treni, compresi i servizi transfrontalieri. È quanto previsto dall'ordinanza n. 19 di Protezione Civile firmata dal Governatore, Massimiliano Fedriga
Resta fermo il mantenimento dell'obbligo di utilizzo della mascherina a bordo dei mezzi
La decisione è stata assunta anche da Emilia Romagna, Veneto e Liguria, tenendo conto sia dell'evoluzione dell'epidemia sia del costante incremento della domanda di servizi di trasporto collegata alla ripresa delle attività economiche e al conseguente movimento dei pendolari, nonché alla ripresa dell'attività turistica.  
Le disposizioni dell'ordinanza valgono solo per il territorio regionale, quindi nel caso di viaggi che interessino anche altre regioni devono essere osservate le disposizioni in vigore nei singoli territori. 
ACCOLTA LA PROPOSTA DEI COMITATI: una decisione di buon senso, che segue la nostra richiesta del 6 giugno scorso (CLICCA E LEGGI), quando con una nota congiunta i Comitati dei Pendolari del FVG e del Veneto, avevamo richiesto ai Governatori Fedriga e Zaia di impegnarsi per giungere all'eliminazione del contingentamento dei posti a bordo e il ripristino di tutte le corse dei treni a partire da luglio. 
Tutti i Comitati dei Pendolari sottoscrittori della nota esprimono soddisfazione, si tratta di un ulteriore passo avanti verso il ritorno alla normalità. Ringraziamo in particolare i Governatori del FVG e del Veneto, Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, nonché gli Assessori alla Mobilità, Graziano Pizzimenti ed Elisa De Berti, destinatari della nostra lettera, che in queste settimane hanno dimostrato grande sensibilità ed impegno, lavorando con metodo per garantire il ritorno alla normalità del servizio tpl. 
RIPRISTINO DI TUTTI I TRENI: ora con l'eliminazione del contingentamento dei posti e il ritorno alle composizioni normali dei treni, la parola d'ordine è ripristinare tutte le corse del programma d'eserizio pre-Covid (attualmente limitato all'80%).
Chiederemo a breve la convocazione di un incontro con l'Assessore Pizzimenti e la Direzione Trenitalia per fare il punto della situazione, visto che il Tavolo di Lavoro programmato per metà marzo è saltato causa Covid.
In tale sede sarà necessario cercare di programmare già, con lungimiranza il servizio da settembre, quando con la riapertura delle scuole torneranno a viaggiare anche gli studenti. 
All'ordine del giorno ci sono già varie proposte di modifica dell'orario di alcune corse lungo la Udine-Tarvisio, che garantirebbero una migliore copertura delle fasce ed un migliore cadenzamento. 
Da luglio auspichiamo pertanto che vengano reintrodotte le corse dei treni attualmente sospese, in particolare quelle serali lungo la Venezia-Udine, la Venezia-Trieste e almeno quelle festive lungo la Sacile-Maniago
L'emergenza Covid-19 ha dimostrato che è possibile modificare il programma d'esercizio in corso d'opera e ha fatto venir meno tanti protocolli del sistema FS che parevano insuperabili. 
Proprio questa flessibilità e la reattività di Trenitalia e RFI a recepire proposte e suggerimenti è senza dubbio l'aspetto più positivo dell'emergenza Covid-19 in tema fs. 
TRENI TURISTICI: si sta puntando molto, soprattutto nei fine settimana, sul servizio treno+bici, con l'introduzione di nuove carrozze portabici lungo la tratta Trieste-Udine-Tarvisio e con il ripristino a pieno regime del servizio Mi.Co.Tra. lungo la tratta Udine-Villach; sicuramente un ottimo strumento per valorizzare il nostro territorio a sostegno del turismo. Con il medesimo spirito riteniamo che ci siano le condizioni anche per pensare di riattivare alcuni servizi legati ai treni storici della Fondazione FS, soprattutto lungo la ferrovia Pedemontana del Friuli (Sacile-Gemona), linea che quest'anno festeggia i 90 anni di attività, riconosciuta come ferrovia turistica dalla legge 128/2017 e annoverata tra una delle più belle d'Europa per paesaggi attraversati. Nel 2017 e 2018 l'iniziativa aveva riscontrato un grande successo di pubblico (oltre 6.000 passeggeri trasportati) e di gradimento, con convogli esauriti e turisti provenienti soprattutto dall'estero e dalle altre regioni. Un bel biglietto da visita per la nostra Regione con significative ricadute economiche sul Territorio.

lunedì 3 febbraio 2020

Mi.Co.Tra: chiesta una fermata intermedia del treno nella tratta Gemona-Udine

Particolarmente frizzante è il panorama delle proposte nell'ambito del trasporto pubblico locale su rotaia.
L'ultima è quella del Consigliere Regionale Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) che chiede "una fermata intermedia, a servizio della zona collinare a Nord di Udine, per la tratta ferroviaria che collega il capoluogo friulano con l’austriaca Villach nell’ambito del progetto MiCoTra per il miglioramento dei collegamenti transfrontalieri”.
La proposta è stata formalizzata dal consigliere Morandini nel testo di un’interrogazione sottoscritta anche dai suoi colleghi di Gruppo, Mauro Di Bert e Giuseppe Sibau (quest'ultimo sostenitore del trasferimento dei treni passeggeri della Udine-Tarvisio in linea di cintura).
L’indicazione rivolta alla Giunta regionale è di “valutare la possibilità di ampliare le fermate attualmente previste sulla tratta, conglobando la stazione di Tricesimo-San Pelagio o in alternativa la stazione di Tarcento. Il servizio avviato dalla Regione e gestito in collaborazione dalla società Ferrovie Udine-Cividale (Fuc) con Ferrovie Austria (Obb), collega con più corse giornaliere Udine alla Carinzia e, nei fine settimana, la tratta è estesa a Trieste con fermate a Palmanova, Cervignano del Friuli, Trieste Airport e Monfalcone. Dalla sua istituzione – sottolinea Morandini – il servizio ha subito riscontato un ampio successo, dovuto anche alla possibilità di trasportare le biciclette per una tratta ferroviaria che viaggia a ridosso della ciclovia Alpe-Adria. Attualmente – spiega ancora il consigliere – nei circa 30 chilometri fra Udine e Gemona del Friuli non ci sono fermate intermedie, mentre nella tratta successiva, fra Gemona e Tarvisio Boscoverde, ce ne sono diverse a una decina di chilometri di distanza una dall’altra. Il Comune di Tricesimo – aggiunge – si trova lungo l’asse della ciclovia Alpe-Adria e l’istituzione di una fermata intermedia alla stazione San Pelagio potrebbe rappresentare un incentivo allo sviluppo della mobilità lenta, dai Colli Orientali e fino al Tagliamento, unendo le ciclabili Fvg3 Pedemontana alla Fvg6 del Tagliamento attraverso le colline moreniche, territorio ricco di beni culturali e ambientali. In alternativa – conclude Morandini – la fermata potrebbe essere istituita a Tarcento, dal momento che anche questo Comune, grazie a uno stanziamento regionale, avrà un collegamento con la ciclovia Alpe-Adria”.
Non abbiamo nessuna obiezione a che il Mi.Co.Tra fermi a Tarcento o a Tricesimo, visto che sono due stazioni molto frequentate e visto che soprattutto il R1822 in partenza alle ore 17.22 da Udine potrebbe essere sfruttato da molti utenti, specie se venisse anticipato di qualche minuto (verso le 17.10), in maniera da non creare conflitto con il successivo R21010 delle ore 17.35.
Oggi il Mi.Co.Tra percorre la tratta Udine-Gemona in 18 min., mentre il tempo di percorrenza dei treni regionali Udine-Tarcento è di 15 min., e quello Udine-Tricesimo è di 8 min.; l'eventuale fermata intermedia allungherebbe di alcuni minuti il viaggio del Mi.Co.Tra, ma nulla di trascendentale.  
Tuttavia ci pare che ci sia tanta confusione su queste proposte: è da capire infatti se nascono da un'esigenza turistica, legata al cicloturisti dell'AlpeAdria, oppure più propriamente da esigenze di mobilità tpl.
Se la richiesta è finalizzata a supportare unicamente il cicloturismo lungo l'AlpeAdria, i proponenti forse non sanno che il tracciato ufficiale della ciclabile non passa né per Tarcento né per Tricesimo, quest'ultimo solo sfiorata, in quanto una volta raggiunta Gemona la ciclopista devia in direzione di Osoppo e Buja e da lì poi prosegue verso Udine lungo l'Ippovia.
Qualora invece si prediliga, come ci auguriamo, l'esigenza di mobilità del territorio, è bene evidenziare che la sosta intermedia sarebbe di fatto inutile se verrà portato a termine la folle idea di trasferire 9 treni (tra cui i Mi.Co.Tra.) lungo la linea di cintura.
Questo di fatto andrebbe ad allungare significativamente i tempi di percorrenza, raddoppiandoli, tanto che gli utenti delle prime stazioni intermedie (Tricesimo, Tarcento, ma anche Artegna e Gemona), potrebbero optare per non utilizzare più il treno, mezzo che diventerebbe più lento e meno performante rispetto ad altri mezzi, in primis l'auto.
La proposta di inserimento di una fermata intermedia (Tarcento o Tricesimo) per Mi.Co.Tra. è senza dubbio positiva, purché ovviamente i tempi di percorrenza non aumentino seguendo il folle progetto della linea di cintura.