Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 26 ottobre 2014

Puglia, la truffa dei treni più cari del mondo

Articolo di Giuliano Foschini pubblicato il 26 ottobre 2014 su La Repubblica.it
25 convogli usati acquistati in Germania a 900 mila euro, poi ristrutturati in Polonia per 22 milioni. “Società fantasma dietro l’affare: sospette tangenti a politici”. La Regione: “Ferrovie Sud Est da commissariare”
BARI: Bisogna venire qui in Puglia per provare un'esperienza straordinaria: il viaggio sul treno più costoso del mondo.
Pagato 900mila euro in Germania, è stato riacquistato dopo nemmeno un anno, ristrutturato, da una società polacca per 22 milioni e 500 mila euro. Ma gran parte di questi soldi arrivavano da fondi pubblici. Un incredibile "affare" da cui è partita l'inchiesta della procura di Bari sulle Ferrovie Sud est, azienda interamente del Ministero dei trasporti, che ha in concessione più di 500 chilometri di ferrovie pugliesi.
I reati ipotizzati vanno dalla truffa, all'abuso di ufficio, ma gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari sospettano anche che dietro questo vorticoso giro di denaro si nasconda "una tangente per la politica e per la burocrazia".
La storia nasce nel 2009 in seguito a un normale controllo fiscale dell'Agenzia delle Entrate. Viene fuori che le Sud est hanno acquistato per 912 mila euro 25 carrozze passeggeri dismesse da due distinte società tedesche.
Poco dopo vengono però vendute a una società polacca, la Varsa, nello stesso stato.
Ma con un prezzo diverso: sette milioni di euro.
Sembra un grande affare per le Ferrovie ma in realtà qualcosa non funziona. Perché pochi mesi dopo le stesse carrozze vengono vendute dalla Varsa alle Fse, seppur questa volta ristrutturate. Ma a un prezzo molto maggiore. Molto, anzi troppo: ventidue milioni e mezzo di euro, precisamente.
"Ci troviamo di fronte a una delle ristrutturazioni più costose della storia", scherza oggi, ma non troppo, un investigatore.
Secondo una perizia infatti il prezzo è stato nella migliore delle ipotesi raddoppiato rispetto ai reali valori di mercato. Non c'è poi molto da sorridere anche perché la Varsa non è esattamente un colosso del settore.
Anzi, in realtà non ce l'ha un settore. Perché nella sua vita questa azienda creata in Polonia qualche giorno prima di chiudere il primo affare (è registrata alla camera di commercio locale il 29 dicembre del 2006) da un italiano, Marco Mazzocchi, oggi indagato, nella sua vita ha fatto soltanto questo affare con le Sud Est. Più un altro, sempre con i treni, sempre con le Sud Est.
Le ferrovie regionali nel 2009 hanno comprato infatti, sempre da un'azienda polacca, 27 treni nuovi questa volta per circa 50 milioni di euro. Si tratta di un'azienda seria, che realizza i treni Pesa. Ma anche in questo caso interviene la Varsa facendo "attività di consulenza", si legge negli atti.
Un'attività di mediazione che viene riconosciuta con 11 milioni e 369mila euro. Circa il 20 per cento dell'affare. Insomma tante, troppe circostanze strane. Che rafforzano la convinzione della Finanza che la Varsa sia soltanto una scatola vuota, uno schermo societario, essendo priva di una struttura aziendale, creata unicamente per ottenere i fondi erogati dalla Regione e dall'Unione Europea. Dietro alla quale in realtà si nasconderebbe qualcun altro, che al momento non è stato però ancora individuato.
La Regione sta cercando ora di mettere una pezza. Dopo aver ricevuto una serie di visite da parte della Finanza e aver saputo del primo avviso di garanzia all'attuale numero uno delle Fse, Luigi Fiorillo (contattato il suo legale ha preferito per il momento non rispondere), chiese al governo Monti (allora il ministro delle Infrastrutture era Corrado Passera) il commissariamento dell'ente, ottenendo però risposta negativa. A quel punto, dopo un audit interno, hanno inviato (due mesi fa) una relazione alla Commissione europea che ha erogato il finanziamento che ora potrebbe essere restituito.

giovedì 23 ottobre 2014

Proposte modifica orario linea Tarvisio-UD-TS

Pubblichiamo le proposte di modifica degli orari della linea 15 (Tarvisio-UD-TS e viceversa) inviati alla Regione FVG. Le proposte sono il risultato delle segnalazioni pervenute dagli utenti.
Il lavoro è stato in gran parte svolto tenendo conto dell’attuale struttura d’orario, basato sulle 22 corse quotidiane Trenitalia e sulle 4 del Mi.Co.Tra.
 
Direttrice Tarvisio-Carnia-UD-TS
R. 6013 Carnia (p. 5.39) – TS (a. 7.40): si è chiesto di ridurre la sosta a UD (attualmente di 21 min. dalle ore 6.17 alle 6.38), mantenendo la coincidenza con R. 11011 per VE delle ore 6.31.
R . 6015 Tarvisio (p. 6.00) – TS (a. 8.40): si è chiesto di ridurre la sosta a UD (attualmente di 23 min. dalle ore 7.15 alle 7.38), mantenendo la coincidenza con R. 11015 per VE delle ore 7.31. Si è chiesto altresì di anticipare l'orario di ripartenza da UD in maniera da arrivare a Cervignano verso le 7.55 (come orario ante cadenzato) per permettere di raggiungere in tempo utile gli Istituti scolastici
R . 6017 Tarvisio (p. 6.35) – TS (a. 9.10): si è chiesto di ridurre la sosta a UD (attualmente di 19 min. dalle ore 7.49 alle 8.08), mantenendo la coincidenza con R. 2445 per VE delle ore 8.07. Una volta terminati i lavori lungo la linea si chiede di ripristinare il vecchio orario di partenza da Tarvisio alle 6:45 con arrivo a UD alle ore 7.57
R. 6023 Carnia (p. 8.21) – UD (a. 8.59): si propone di anticipare il treno di 10' in maniera da poter usufruire della coincidenza per TS delle ore 8.56 (RV 2443) e permettere l'entrata agli uffici / università entro le ore 9:00
R. 1881 MiCoTra Villach – Udine (a. 12.13): ridurre la sosta a Tarvisio BV (treno fermo dalle 10.13 alle 11.05?) Si segnala che attualmente vi è l'impossibilità di coincidenza con R. 2453 delle ore 12.07 per VE. Si propone il prolungamento del treno da e per Trieste
R. 6035 Carnia (p. 14.20) – TS (a. 16.10): si è chiesto di ridurre la sosta a UD (attualmente di 19 min. dalle ore 14.49 alle 15.08)
R. 6039 Carnia (p. 15.42) – UD (a. 16.20): si segnala che attualmente vi è l'impossibilità di coincidenza con R. 20987 delle ore 16.17 per TS.. Si chiede di anticipare la partenza da Carnia
R. 6041 Tarvisio (p. 15.45) – TS (a. 18.10): si è chiesto di ridurre la sosta a UD (attualmente di 19 min. dalle ore 16.49 alle 17.08)
R. 6047 Carnia (p. 19.21) – TS (a. 21.10): si è chiesto di garantire la coincidenza delle 20l07 per VE del RV 2469
R. 1883 MiCoTra Villach – Udine (a. 21.15): manca una vera e propria coincidenza per VE (attualmente solo RV 2473 delle ore 22.07 oppure ICNotte delle ore 21.58)

Direttrice TS-UD-Carnia-Tavisio
R. 1880 MiCoTra Udine (p. 8.07) – Villach (a. 8.54): si chiede anticipo della partenza alle 7.01 per evitare i conflitti in linea con il R 6015
R. 6010 TS (p. 6.20) – Carnia (a. 8.13): si chiede di ridurre la sosta a UD (attualmente dalle ore 7.22 alle 7.35), anticipo di 10' la ripartenza in maniera da permettere l'anticipo della partenza del R 6023 da Carnia alle 8.10 circa (vedi sopra);
R. 6018 UD (p. 12.35) – Carnia (a. 13.13): proposta di anticiparlo alle 12:00 previa analisi dei flussi di studenti/lavorator • R.6020 UD (p. 13.01) – Carnia (a. 13.40): proposta di anticiparlo alle 12:45 previa analisi dei flussi di studenti/lavoratori
R. 6032 UD (p. 16.35) – Carnia (a. 17.13): si chiede di prolungare il treno da TS prevedendo la partenza alle ore 14.50 - Cervignano (a. 15.26) - UD (a. 15.52 - p. 16.05) - Carnia a. 16.43.
• A fronte dell’anticipo della partenza da UD del R. 6035 si chiede il ripristino del treno UD-Carnia delle 17:05 atteso che si creerebbe un buco d'orario di un'ora e mezza
R. 1882 MiCoTra Udine (p. 17.07) – Villach (a. 19.07): si chiede che la partenza del treno venga effettuata da TS e aggiunta della fermata di Tarcento (qualora non sia possibile ripristinare il R. in partenza da UD per Carnia delle ore 17.05).
R. 6044 TS (p. 18.50) – Carnia (a. 20.40): trattandosi dell’ultimo treno si chiede la garanzia d’ufficio di tutte le coincidenze a UD e a Carnia con i bus del servizio integrato della SAF
• Si propone di creare un nuovo collegamento serale verso Carnia dopo le ore 22.00: a tal fine vi è la possibilità di:
- ripristinare la fermata di Gemona dell'Eurocity OBB (Udine p. 22.47) per Vienna/Monaco (es Allegro Johan Strauss), oppure;
- il prolungamento del R. 11066 VE (p. 21.15) – UD (a. 23.30) fino a Carnia.

Ringraziamo tutti i pendolari che hanno contribuito a svolgere questo lavoro.
Non facciamoci però tante illusioni; siamo consapevoli che queste modifiche difficilmente verranno da subito prese in considerazione da Trenitalia e dalla Regione FVG, atteso che il sistema ferroviario è un sistema complesso, nel quale una variazione ha riflessi su tutto il territorio regionale e non solo.
Auspichiamo che questo sia l’avvio di un dialogo fattivo e costruttivo tra Utenza, Regione FVG e Trenitalia, in grado di condividere le scelte future del nostro trasporto ferroviario regionale.

martedì 21 ottobre 2014

Comunicato congiunto: le richieste di modifica presentate dai Comitati dei Pendolari alla Regione FVG

I tre Comitati Pendolari del FVG hanno promosso per una settimana una campagna di raccolta di desiderata relativamente alle modifiche d’orario di prossima attuazione (dicembre 2014 o giugno 2015).
Il dato incoraggiante riguarda la partecipazione che ha superato il centinaio di richieste, inoltrate pochi giorni fa all’ufficio TPL della Regione Friuli Venezia Giulia, suddivise per linea ferroviaria.
Tra le principali richieste si rileva:
- diminuzione dei tempi di percorrenza;
- diminuzione dei tempi di attesa dei treni provenienti dall’Alto Friuli presso la stazione di Udine;
- il ripristino collegamenti di tarda serata da Venezia per Udine e Trieste;
- il ripristino della stazione di Capriva;
- modifiche orarie per favorire coincidenze ora impossibili o improbabili;
- estensione del servizio transfrontaliero MICOTRA fino a Trieste e richiesta di migliore collegamento a questo treno anche dall’area pordenonese;
- velocizzazione percorrenza Freccia in partenza da Udine;
- aggiunta fermata per il Freccia Trieste – Milano;
- richiesta treno veloce Udine-Trieste (50′), uno al mattino, uno alla sera;
- miglioramento o introduzione di coincidenze tra treni regionali e Frecce;
- richieste aggiuntive di fermate sia a Buttrio che a Cusano e stazioni tra Udine e Tarvisio.
Il documento sará ora esaminato dagli uffici tecnici della Regione.
Si possono tuttavia fare delle considerazioni sulle richieste:
– l’attivitá faticosa dei Comitati sta convogliando l’esigenza di traporto pubblico attraverso i suoi canali informali verso quelli istituzionali;
- è in aumento la domanda di TPL su gomma e ferro, ma queste devono essere necessariamente integrate e funzionali;
- i tempi di percorrenza saranno mantenuti o addirittura peggiorati se i nuovi treni CAF non entreranno in servizio il prima possibile. Infatti per le ALE, Trenitalia sta facendo i salti mortali affinché vengano garantite le corse con materiale rotabile che è ad un passo dalla rottamazione. Se non vedremo viaggiare i nuovi elettrotreni entro giugno p.v. il sistema del TPL su rotaia rischierà di collassare essendo prevedibile un repentino degrado delle ALE in quanto, queste ultime, ricoprono quasi la metà del parco circolante nel FVG;
- come giá rilevato, la coperta finanziaria per il TPL su ferro è stretta e purtroppo sará molto improbabile ottenere nuovi servizi. La nostra posizione in questo senso è chiara, ferro e gomma devono essere integrate.
In attesa del prossimo incontro con gli uffici regionali, ringraziamo tutti coloro che hanno espresso le loro richieste.
Si riportano tutte le richieste di modifica ricevute e inviate agli uffici Regionali Proposte modifica altre linee (1)

I Comitati dei Pendolari del FVG

Sciopero treni 24 ottobre 2014

Non c'è tregua per i viaggiatori, venerdì 24 ottobre 2014 è previsto uno sciopero generale dei Treni e dei mezzi di trasporto pubblici che potrebbe paralizzare tutte le città e i collegamenti ferroviari della nostra penisola sia per Trenitalia che per Trenord.
L'agitazione indetta dai sindacati Or.S.A. e USB, avrà i seguenti orari per quanto riguarda lo stop dei treni: si fermeranno dalle 9 alle 17 i mezzi di Trenitalia e Trenord.
Per entrambe le compagnie, essendo un giorno feriale e non festivo sono garantiti i servizi minimi nelle fasce orarie di maggior utilizzo che vanno dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
Per quanto riguarda lo sciopero dei Treni di Trenitalia, tutte le info saranno date sul sito www.trenitalia.com e sarà possibile chiamare il numero 89 20 21 per maggiori informazioni.
In bocca al lupo !

venerdì 17 ottobre 2014

Gemona-Sacile: la Regione affida lo studio di fattibilità a FUC. Sollevato conflitto di interesse

Pubblichiamo l’articolo di Giulia Sacchi del Messaggero Veneto del 15 ottobre 2014

 Lo studio di fattibilità per la riapertura e il rilancio della tratta Sacile-Gemona in capo a Fuc, partecipata della Regione? «Meglio che se ne occupi un altro soggetto, indipendente, per evitare un conflitto d'interesse, che potrebbe inficiare l’esito dello studio, qualora la società non abbia interesse a gestire i servizi ferroviari della linea. E' bene precisare, infatti, che l'esecutivo Serracchiani, nella delibera di aprile, ha previsto la possibilità che a Fuc possa essere affidata direttamente la gestione dei servizi della Sacile-Gemona».
Lo sostiene il consigliere comunale di Gemona, nonché rappresentante del comitato dei pendolari Alto Friuli, Andrea Palese, che ha messo nero su bianco tali perplessità nelle osservazioni al protocollo d'intesa relativo allo studio di fattibilità, inviato nelle scorse settimane dalla Regione al sindaco di Maniago e commissario della Comunità Montana, Andrea Carli, che l'ha poi trasmesso agli amministratori locali.
«Il documento della Regione, che comunque ricalca nella sostanza quello di un altro studio di fattibilità, risulta organico e coerente e almeno a livello di intenti richiama in più punti l’interesse a rilanciare la linea Sacile-Gemona - spiega Palese -. Unico aspetto critico il ruolo riservato a Fuc che, in base a quanto previsto dal protocollo, potrebbe elaborare direttamente, con risorse interne, lo studio. A tal riguardo va evidenziato che Fuc è un’impresa ferroviaria, interamente partecipata dalla Regione e attualmente concessionaria di alcuni servizi ferroviari».
Palese sottolinea che «lo studio di fattibilità non prevede unicamente un’analisi legata allo stato di fatto dell’infrastruttura, definendo gli interventi necessari per la riattivazione del servizio e i costi per riqualificazione, ripristino e manutenzione dell’infrastruttura, ma si propone soprattutto di analizzare la domanda potenziale di mobilità nel contesto territoriale, tenendo conto di peculiarità e capacità attrattiva in base alle diverse tipologie dell’offerta. Va quindi chiarito se Fuc abbia al proprio interno le competenze specifiche per elaborare direttamente lo studio, che si presenta come un articolato strumento di pianificazione territoriale. A mio parere sarebbe giusto che l'analisi fosse eseguita da un soggetto terzo che garantisca un approccio neutrale. Approccio che non può essere garantito da chi potrebbe divenire in futuro il nuovo gestore della linea. Perciò auspico che lo il progetto sia assegnato a un soggetto terzo e indipendente, dotato delle professionalità richieste, preferibilmente scelto tra chi ha già redatto studi similari in altre realtà italiane o estere».

giovedì 16 ottobre 2014

Diario di un Pendolare 11° puntata: Casarsa-Portogruaro linea di Serie B?

Riprendiamo la rubrica “Diario di un pendolare”, per riportare l’esperienza di viaggio di un utente veneto, pendolare lungo la tratta San Donà-Udine.
La situazione di disagio copre ormai a 360° tutta la Regione e non solo, ma per i nostri governanti tutto va bene … certo loro utilizzano comodamente le “nostre” auto blu!
 
Buongiorno.
Sono un pendolare San Donà-Udine. Volevo raccontarvi ciò che mi è capitato questa mattina.
Viaggio prefissato: San Donà 5.58-Portogruaro 6.23 // Portogruaro 6.49-Casarsa 7.15 // Casarsa 7.27-Udine 7.53 - Totale 1 ora e 55 minuti [che mi sembra uno sproposito per i pochi chilometri percorsi, dato che ancora non è stata raddoppiata ed elettrificata la Casarsa-Portogruaro che avrebbe un potenziale enorme come linea di collegamento rapido tra la alta e la bassa, ma solo politici poco lungimiranti e poco intelligenti sono riusciti a non migliorare questa infrastruttura ] e cambi non troppo stretti, inoltre l'arrivo è consono all'appuntamento delle 8.30, senza nemmeno svegliarsi troppo presto (in ogni caso treni prima non ce ne sarebbero stati).
Una volta a bordo del Regionale 5978 da Portogruaro a Casarsa, poco dopo esser partiti da Cordovado il treno va in frenatura automatica. Trascorrono ben 10 minuti senza alcun annuncio e senza ripresa del viaggio.
Decido di bussare alla cabina anteriore del minuetto che espleta il treno e la Capotreno apre piuttosto scocciata. Non le faccio notare che avrebbe l'obbligo di informare i viaggiatori dopo 5 minuti di sosta in linea, ma le chiedo spiegazioni circa il motivo della sosta e se è possibile far attendere il treno a Casarsa visto il ritardo.
Il macchinista accanto a lei risponde ironicamente "anche io devo prendere quel treno", mentre lei molto svogliatamente spiega che stanno aspettando prescrizioni e che se mi siedo dietro mi farà sapere.
Dopo qualche minuto il treno riparte: marcia a vista su tutti i PL tra Cordovado e San Vito, senza alcuna spiegazione diffusa ai viaggiatori che chiedono al sottoscritto informazioni e che mi dichiarano anche loro la necessità di prosecuzione verso Codroipo e Udine.
Nel frattempo, giunti a San Vito dopo 17 minuti, la Capotreno mi informa che la sala operativa ha detto no alla mia richiesta perché tanto ho un treno anche alle 8.03 che arriva alle 8.30 (anche se non riuscirò ad arrivare in tempo all'appuntamento che naturalmente non è in stazione a Udine). E cosi giungiamo a Casarsa con 22 minuti di ritardo ed una trentina di persone attende mezz'ora il successivo treno.
Vorrei far notare che comunque il treno da Casarsa delle 7.27 è giunto a Udine con 7 minuti di ritardo: sarebbe cambiato tanto se ne avesse accumulati altri 4/5 per attenderci?
Io credo di NO.
Il punto è che chi gestisce queste cose non fa certo il pendolare con cambio a Casarsa, ne tantomeno comprende [è evidente altrimenti avrebbe concesso l'autorizzazione a farci aspettare] che i treni che circolano non sono mai slegati tra loro e slegabili gli uni dagli altri. In altre parole è impensabile che la Portogruaro-Casarsa sia fine a se stessa: molte persone che se ne servono proseguono verso Udine o verso Pordenone. Quindi perché far finta di nulla?
Perché non venire incontro a queste richieste?
Perché rendere invivibile la vita ai viaggiatori?
Forse perché li si vuole allontanare (nemmeno troppo velatamente) dal trasporto pubblico?
Forse perché tanto non c'è interesse a mantenere il trasporto pubblico, figuriamoci a potenziarlo.
Forse perché i nostri politici e tecnici non viaggiano in treno, e se le cose funzionano o meno, loro poi stipendio lo prendono lo stesso?
Mentre io oggi ho saltato il mio appuntamento e quindi perso ore. Il mio viaggio si è allungato di ben 37 minuti senza scuse da parte di nessuno, senza comprensione dei problemi personali che questo potrebbe aver creato, senza che in nessun modo chi è responsabile del ritardo abbia alleviato le conseguenze dello stesso nella mia vita personale.
Figuriamoci poi se viene corrisposto un indennizzo economico.
Buona giornata.
Lettera Firmata

mercoledì 15 ottobre 2014

Cronache di ordinaria follia ferroviaria: si salvi chi può!

Pubblichiamo mail inviata oggi alla Regione FVG
 
Buongiorno, non sono passate neanche 24 ore dalla nostra ultima segnalazione e ancora una volta dobbiamo riportarvi l’ennesima perla di FS, della serie “cronache di ordinaria follia ferroviaria”.
R. 6023 Carnia-Udine delle ore 8.21: i display della stazione di Gemona del Friuli annunciano un ritardo di 155 minuti (!), poi il treno arriva con un solo minuto di ritardo … ma la gente va in macchina!
In tanti vedendo il ritardo sui monitor hanno infatti girato i tacchi e preso l’auto, perché al lavoro non si può arrivare in ritardo specialmente di questi tempi!
I più fortunati (quelli che erano appena usciti dalla stazione o i ritardatari) sentendo il treno che arrivava si sono ricatapultati sui binari riuscendo a prenderlo al volo.
Solite scene a cui i pendolari sono abituati: ieri è toccato agli utenti della Pordenone-UD (leggi articoloM.V.), oggi a quelli dell’Alto Friuli e domani a chi toccherà?
La gente è stufa e sfiancata da queste continue farse e ormai sceglie la macchina al treno. Ci sentiamo abbandonati e sfiduciati e chiediamo solamente il doveroso RISPETTO da utenti e Cittadini!
Nessuno fa niente per risolvere problemi noti e arcinoti, spesso banali a cui basterebbe solo un pizzico di buon senso.
E’ semplicemente una vergogna, e ci vuole tanta, ma tanta faccia tosta a sostenere che si stia lavorando per migliorare il servizio, vista la situazione di continuo disservizio.
Mai abbiamo visto un servizio così precario e la situazione riguarda a tutto tondo tutti i passeggeri del FVG.
E’ da mesi che ve lo diciamo: viaggiate in treno e rendetevi conto di persona delle criticità!
Fate qualcosa per cortesia!
Comitato Pendolari Alto Friuli

martedì 14 ottobre 2014

Viaggiare in treno: storie di disservizi quotidiani

Pubblichiamo la mail di segnalazione inviata stamane all’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro e agli uffici regionali competenti.
Buongiorno,
Vi alleghiamo una fotografia scattata da una passeggera ieri a bordo del R. 6017. La situazione di degrado in cui versano le rotabili Ale801 sono note, porte e finestre bloccate o chiuse con fascette, livree ruggini con pezzi di metallo che si staccano, o ancora porte che non si aprono affatto; a queste criticità si aggiungono spesso altre causate dalla negligenza del personale di bordo / o di chi dovrebbe far la ordinaria manutenzione dei mezzi.
Non è raro trovare infatti finestrini aperti con sedili o scompartimenti allagati dalla pioggia, riscaldamento acceso con temperature equatoriali o annunci automatici fatti con volume altissimo. Nella foto si evince uno sportello di un quadro comandi aperto che blocca l’accesso ad una carrozza.
L’episodio di per sé è banale visto che il quadro è stato chiuso dall’utente con il semplice blocco di un gancio, tuttavia è emblematica la mancanza di vigilanza degli operatori a bordo e quella di chi dovrebbe dirigerli.
Rimarchiamo ancora una volta il problema dell’informazione a bordo treno/stazione: dobbiamo proprio pretendere un corso universitario affinché i capitreno riescano a fare un annuncio?
Si tratta di un problema risolvibile a costo zero, basterebbe solo un pizzico di volontà di fare!
E’ da anni che solleviamo questo problema senza tuttavia vedere risultati apprezzabili. Cordiali saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

giovedì 2 ottobre 2014

Proposte modifiche d'orario: scrivete a coordinamento-pendolari-fvg@googlegroups.com

cari Pendolari,
lunedì si é svolta la riunione tra Comitati Pendolari e l'Assessore regionale ai trasporti FVG Maria Grazia Santoro, assieme ai responsabili dell'ufficio TPL.
E' emersa la proposta di inviare loro le modifiche d'orario che entrerà in vigore a dicembre: i desiderata vanno spediti loro entro una settimana.
Vi chiediamo pertanto di fornirci le vostre idee in merito, tenendo presente che il sistema ferroviario é un sistema complesso, nel quale una variazione ha riflessi su tutto il territorio regionale e non solo. Scrivete per cortesia a: coordinamento-pendolari-fvg@googlegroups.com
Riassumeremo le vostre proposte in un documento da consegnare ai responsabili regionali.
Cordiali saluti,
Comitato Pendolari FVG
Comitato Pendolari Alto Friuli
Comitato Pendolari Nodo Udine