Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 23 dicembre 2014

Caro Babbo Natale ...

Caro Babbo Natale,
siamo i pendolari del FVG che quotidianamente utilizzano il treno per andare a lavorare o a scuola.
Si avvicina la festa più amata da grandi e bambini anche in questo travagliato 2014, un anno difficile per tutti, anche per noi viaggiatori, che abbiamo subito i più fantasiosi disservizi, a tal punto che ci riteniamo fortunati se il treno c'è ancora!
Vorremmo chiederti tante cose, ma soprattutto vorremmo viaggiare su treni nuovi e funzionati e non su quelle vecchie carcasse che abbiamo ora.
In realtà i treni nuovi ci sarebbero pure, ma sono fermi per inspiegabili motivi da quasi tre anni allo scalo di Cervignano, in attesa che qualche "illuminato" burocrate dia il suo benestare a utilizzarli.
Non capiamo perché i nostri colleghi pendolari pugliesi (fortunati loro!) viaggiano già sui treni nuovi, identici ai nostri, ma comprati dopo ...
Vorremmo meno guasti alle linee e un orario veramente cadenzato che sia in grado di garantire le coincidenze.
Desidereremmo che l'abbonamento integrato fosse facilmente acquistabile, anche alle self-service costate 30.000 €/caduna e che ci fossero più biglietterie con operatore aperte anche nelle stazioni minori.
Ci piacerebbe sentire più spesso la voce dei capitreno a bordo e vedere che i viaggiatori si comportino educatamente; vedere meno evasori in treno e soprattutto più funzionari regionali e politici utilizzare il treno al posto delle auto blu.
Sarebbe bello che la Regione incominciasse a prendere sul serio le nostre proposte e capisca che le lamentele nascono da un reale disagio sociale.
Vorremmo che le promesse vengano mantenute e che non si ricordino di noi solo quando dobbiamo mettere una ics sulla scheda elettorale.
Sarebbe bello che si capisse che usufruire dei mezzi pubblici non è da sfigati, ma da Cittadini virtuosi.
Il nostro sogno è che il servizio ferroviario diventi un servizio d'eccellenza di cui essere fieri all’estero, caratterizzato da alti standard qualitativi, con precise garanzie per gli utenti in caso di disservizio, a partire dalla previsione di un bonus in caso di ritardi e soppressioni.
Possono sembrare tanti desideri, ma per noi è solo il minimo per iniziare un nuovo anno da pendolari.
Ci auguriamo davvero che questo 2015 sia l'anno della svolta; l'anno in cui tutti possano capire che investire nel trasporto pubblico vuol dire investire sul futuro del nostro Paese.
Grazie Babbo Natale, sappiamo che tu cercherai di esaudire i nostri desideri, ma se questi fossero troppi, ci basterebbe solo che tu regalassi un po’ di buon senso a chi da mesi dovrebbe fare il suo dovere e invece ci costringe a viaggiare ancora sui treni dei nostri nonni!
Tanti auguri anche a tutti i pendolari italiani che si trovano nelle nostre stesse condizioni, a tutti i viaggiatori occasionali, a chi non viaggia ma vorrebbe farlo se solo il servizio fosse migliore, e ai ferrovieri che si impegnano ogni giorno per far funzionare questo complicato sistema.
Buon Natale !
I Pendolari FVG
 

Nuovi treni: in servizio i CAF pugliesi, quelli FVG fermi da 3 anni

Una bella notizia per i pendolari, quelli pugliesi pero, visto che da giovedì 18 dicembre sono entrati in esercizio i due nuovi elettrotreni Civity di ultima generazione costruiti dalla società spagnola “CAF”.
I treni sono entrati in servizio dopo una breve inaugurazione svolta presso la stazione di Bari: i Civity acquistati e gestiti da Ferrotramviaria spa viaggeranno sui binari della ferrovia FR2 Bari C.le-Barletta, via aeroporto internazionale “Karol Wojtyla”.
Le rotabili possono trasportare fino a 448 passeggeri (243 a sedere e 205 in piedi) e sono dotati di vano per il trasporto biciclette.
I due nuovi treni, consegnati a settembre 2014, sono i primi di una serie di cinque; gli altri tre entreranno in esercizio nel 2015 e saranno a loro volta impiegati sulla stessa linea, portando così complessivamente a nove il numero dei convogli che presentano l’entrata a raso rispetto alla banchina, a riprova della grande attenzione e del rispetto che la Ferrotramviaria ha nei confronti dell’utenza con mobilità ridotta.
Con l’entrata in esercizio dei Civity sale a 18 il numero dei treni di ultima generazione della flotta Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord Barese, che può vantare un parco di materiale rotabile tra i più moderni del panorama ferroviario d’Italia.
Entrambi gli elettrotreni “vestono” la nuova livrea dell’Azienda pugliese: gialla con l’onda grigia e sono destinati, in futuro, a viaggiare anche sui binari della rete RFI.
I Civity pugliesi sono stati ordinati nel dicembre 2012 e risultano tecnicamente uguali a quelli “friulani”, eccetto per il numero di casse (4 anziché 5) e per il numero di carrelli motore (2 per i CAF Puglia, 3 per quelli FVG).
Mentre i pendolari pugliesi grazie all’entrata in esercizio lampo dei Civity (2 anni tra acquisto, costruzione ed omologazione), potranno viaggiare con materiale moderno, i pendolari friulani continuano il loro calvario.
A distanza di 4 anni dall’acquisto e a 2 anni dall’immatricolazione del primo treno, i Civity FVG non sono ancora impantanati nella fase di omologazione.
Una vergogna senza fine visto che persino i Civity della montenegrina ZPCG (Željeznica Crne Gore), acquistati nel 2011 sono già entrati in servizio a luglio 2013 lungo la linea Podgorica-Nikšić.
 
Classificazione
Quantità
Anno
Acquirente
Configurazione
Note
ETR 563
001-008
8
2012
FVG
5 casse
In fase di
omologazione
94 62 6111
101-103
3
2013
ŽPCG
3 casse
in servizio
da luglio 2013
ETR.563
TR.01-02
2
2014
Ferrotramviaria
4 casse
in servizio
 dal 18.12.2014
 

venerdì 19 dicembre 2014

Nuovo orario: la Regione scrive a Trenitalia e chiede stabilità dell’orario

Pubblichiamo la mail inviataci dalla Segreteria dell’Assessore regionale Mariagrazia Santoro in risposta  ad una nostra nota, con la quale avevamo segnalato alcune criticità determinate dal nuovo orario invernale.
 
Gentile Comitato Pendolari Alto Friuli,
abbiamo trasmesso a Trenitalia la Vostra segnalazione inerente diffuse e persistenti criticità ad avvio del nuovo orario di alcuni treni in fascia pendolari.
Abbiamo evidenziato come l’allungamento di 10’ dell’orario dei treni sulla direttrice Udine-Tarvisio è stato accolto proprio a seguito delle rassicurazioni fornite dalla società sulla stabilità di orario che ne sarebbe derivata, ma stante la Vostra presente segnalazione abbiamo rilevato che tale situazione non si stia realizzando quanto meno rispetto alle criticità sotto-riportate.
A prescindere dalle singole cause di ritardo abbiamo richiesto un’azione tempestiva per evitare il ripetersi di tali criticità.
In attesa di ricevere un riscontro di merito e trasmettervelo, Si porgono Cordiali Saluti
Andrea Simone Lerussi
Capo-Segreteria Assessore Santoro

mercoledì 17 dicembre 2014

Servizio ferroviario FVG da guinness dei primati ... solo nei sogni del nostro Assessore !

Balle spaziali, è questo l’unico commento che possiamo fare alle infelici dichiarazioni rese dall’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro, la quale ha definito il “FVG virtuosa per qualità dei treni pendolari”.
Non si tratta di uno scherzo purtroppo, visto che l’Assessorebello sognare  è andata ben oltre, specificando che “il FVG è al secondo posto tra le regioni italiane per conferma di servizi ferroviari dedicati ai pendolari e contemporaneo contenimento dell'incremento tariffario".
Il tutto prende spunto dai risultati pubblicati dal rapporto annuale Pendolaria 2014, stilato da Legambiente, che misura servizi e disservizi del trasporto pubblico ferroviario, regione per regione.
Il report ambientalista vedrebbe il FVG assieme a Lombardia e Molise, come uniche regioni a non aver effettuato tagli alle corse del trasporto pubblico locale dal 2010 al 2014.
Inoltre, secondo i dati di Legambiente, anche sul fronte degli aumenti delle tariffe, la percentuale di incremento del FVG sarebbe ferma al 14,9%; a fare meglio sono solo Molise (+9%) e Puglia (+11,3% a fronte però' di un taglio del 15% dei servizi), mentre per tutte le altre regioni ci sono incrementi tariffari che raggiungono anche il 47,3% in Piemonte.
Il report di Legambiente appare caratterizzato da macroscopici errori, visto che non corrisponde al vero che il FVG negli ultimi quattro anni abbia mantenuto inalterato il medesimo numero di corse: solo con l’avvio dell’orario cadenzato a partire da dicembre 2013 lungo la linea 15 TS-Cervignano-UD-Tarvisio la regione ha ridotto le corse da 24 a 22 (-8%).
Stesso discorso per gli incrementi tariffari; è ben vero che altre regioni hanno fatto peggio, aumentato il costo di biglietti e abbonamenti in maniera significativa (oltre il 40%, vedi Umbria, Piemonte e Liguria), tuttavia il dato dell’incremento tariffario del FVG pubblicato da Legambiente (+14,90% dal 2010 al 2014) non corrisponde a verità.
Dai nostri calcoli negli ultimi 4 anni le tariffe ferroviarie del FVG sono aumentate in media del 21,50% e non del 14,9%, così come specificato nella seguente tabella.
 
Anno
Aumento tariffa FS in FVG
2010
+1,54%
2011
+1,56%
2012
+5,50%
2013
+ 8,5%
2014
+4,40%
TOTALE
+ 21,50%
Alcuni esempi renderanno meglio l’idea:
• un biglietto di corsa semplice (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 2,70 €, nel 2014 € 3,25 (+20,37%);
• un abbonamento mensile (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 46,55 €, nel 2014 € 56,60 (+21,58%)
• un abbonamento annuale (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 465,50 €, nel 2014 € 566,00 (+21,58%)
Il FVG è pertanto allineato con la media nazionale degli incrementi tariffari, pari al 22% circa, nulla quindi di particolarmente virtuoso.
Non c’è proprio nulla di che vantarsi, considerato poi che il 2014 è stato caratterizzato da una serie interminabile di disservizi che hanno colpito tutte le linee regionali, facendo sprofondare la qualità del servizio a un livello mai visto in precedenza.
Siamo quindi ben lontani dal poter definire “virtuoso” il sistema ferroviario del FVG: forse se i nostri politici prima di fare certe affermazioni, verificassero con gli uffici i dati e viaggiassero in treno una volta tanto, capirebbero in che stato versa effettivamente il nostro servizio ferroviario.

martedì 16 dicembre 2014

Giorno 2°: nuovo orario vecchi disservizi

Ieri il primo giorno con il nuovo orario invernale è trascorso praticamente come "il primo giorno di scuola", tutto liscio o quasi, con treni puntuali e persino in anticipo e con coincidenze rispettate a Udine.
E ci mancherebbe altro (!) visto l'aumento dei tempi di percorrenza lungo la tratta Tarvisio-Udine (10 min. su 88 km) e la contestuale diminuzione della velocità media da 70 a 62 km/h.
Purtroppo l'illusione di un servizio regolare è durata meno di 24 ore, visto che già stamattina il R. 6017 ha viaggiato in pesante ritardo, accumulando a Udine ben 13 minuti di ritardo, che hanno fatto saltare la coincidenza delle ore 8.07 per Venezia S.L.
Nessuna informazione è stata fornita a bordo treno, né in merito al ritardo, né in merito alla coincidenza.
Non bastasse il ritardo a bordo il riscaldamento era acceso “a palla” da rendere il clima equatoriale (quasi 30° C), non certamente ideale per un sano viaggio in treno.
In serata si è registrato anche il ritardo del R. 6040, il quale ha raggiunto il capolinea Tarvisio con 25 min. di ritardo.
Ora se oltre all’allungamento della tracce orarie di 10 minuti, con la strutturazione dei ritardi causati dai lavori all'infrastruttura, si aggiungono anche altri disagi è ovvio che viaggiare lungo la linea 15 diventerà un disagio continuo.
Riteniamo fondamentale che Trenitalia debba :
1) garantire le coincidenze per Venezia da Udine, con particolar riferimento quelle dei treni R. 6015 e R. 6017;
2) istruire i controllori a bordo treno a svolgere annunci in grado di informare l'utenza dei possibili ritardi e delle coincidenze a Udine.
Ci domandiamo è così difficile?
Ci sembra che tutto ciò rientri nelle mansioni ordinarie di un capotreno/capostazione.

lunedì 15 dicembre 2014

Nuovo orario invernale: tracce più ampie e treni che viaggiano con il freno a mano tirato

Tutto liscio o quasi per il primo giorno con il nuovo orario lungo la linea 15; unico ritardo superiore ai 10 min. è stato quello del R. 6041 Tarvisio-Ts delle ore 15.45 (rit. 14 min.).
Sui 22 treni circolati lungo la linea si registrano: un ritardo di 14 min. (R. 6041) e due di 6 min. (R 6044 e R 6045), poi tutti i treni più o meno puntuali (entro i 3 min. di ritardo) o persino in anticipo di qualche minuto.
Pare strano non rilevare più ritardi significativi e constatare persino che i treni arrivano puntuali al capolinea o in anticipo.
Nessun problema per le coincidenze a Udine, tutte garantite.
La giornata di oggi ha evidenziato che le nuove tracce orarie risultano "abbondanti", con treni che viaggiano con "il freno a mano tirato"; per garantire l'orario di partenza alcuni treni devono sostare qualche minuto nelle stazioni intermedie.
Soddisfatti? No, ma di necessità bisogna far virtù, vedremo se questa situazione si consoliderà nei prossimi giorni e troverà conferme.
Di certo questa non è una vittoria visto che i tempi di percorrenza si sono allungati di 10 min. su una tratta (UD-Tarvisio) di circa 100 km; questo è in realtà solo un escamotage per migliorare i dati dell'indice di puntualità, la quale da oggi si valuterà sulle nuove e più larghe tracce orarie.

mercoledì 10 dicembre 2014

I Comitati dei Pendolari Regionali disertano il Tavolo di Lavoro con la Regione

Assistiamo all’ennesima convocazione generica del Tavolo di Lavoro, peraltro in un orario scomodo per chi arriva da fuori Udine; questa è la riprova della scarsa considerazione che l'Amministrazione regionale ha nei confronti del lavoro dei Comitati dei Pendolari, i quali vengono convocati solo a giochi fatti per salvare le apparenze.
Abbiamo più volte richiesto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, in maniera che venga garantita la presenza del gestore del servizio (Trenitalia) e dell'infrastruttura (RFI), gli unici che sono nelle condizioni di rispondere puntualmente ai quesiti concernenti l’andamento del servizio.
A tal fine rammentiamo che la Regione negli ultimi 12 mesi non ha quasi mai riscontrato le decine e decine di mail spedite dai Comitati, omettendo di dare risposte concrete alle criticità lamentate.
Se l'incontro del 10/12 deve essere l'occasione per illustrarci i dati sulla qualità del servizio e comunicarci i nuovi orari invernali, è bene che sappiate che i primi li carpiamo già in tempo reale essendo gli usufruitori del servizio, mentre i secondi li abbiamo già appresi dalla stampa e dal sito di Trenitalia.
Come con l'orario cadenzato, continuate a convocare i Comitati a cose fatte, chiedendoci però prima la nostra collaborazione. A settembre, nel corso dell'ultimo incontro, avevate richiesto espressamente il nostro contributo in ordine alla redazione dei nuovi orari invernali; apporto fornito in tempo zero.
Prendiamo atto che non solo nessuna delle nostre proposte è stata accolta, ma che nessuna informativa da parte degli uffici regionali è stata inoltrata ai Comitati.
D'altronde gli unici danneggiati siamo noi Pendolari, contribuenti ed utenti di un servizio ferroviario sempre più allo sbando.
Siamo persone serie che dedicano parte del proprio tempo libero nel tentare di migliorare il servizio pendolare, fornendo un apporto totalmente gratuito alle Istituzioni, affiché facciano buon uso delle informazioni che rileviamo quotidianamente.
Ci sono migliaia di utenti che utilizzano questo mezzo di trasporto, che risulta il meno inquinante, il più rapido e sicuro per i propri spostamenti e che non deve continuare a provocare incertezze e disagi per la sua scarsa affidabilità e puntualità.
La matematica non è un'opinione, ma Voi per giustificare l'ingiustificabile siete giunti persino a strumentalizzare i numeri: se fino a qualche mese fa i disagi della linea 15 li giustificavate con la presenza dei cantieri tra Pontebba e Ugovizza, ora sembra che la UD-Tarvisio sia diventata una "linea modello" (con il 94,79% di puntualità 0-5 min. nei primi 10 mesi del 2014) e che tutte le sciagure delle 15 trovano invece la loro origine lungo la Cervignano-Udine (85,35% di puntualità).
La realtà è desolante invece con tutte le linee regionali che presentano indici di puntualità ben al di sotto della soglia dell'obiettivo contrattuale.
L'aumento dei ritardi (in alcuni casi quasi triplicati) riscontrato quest'anno denota la scarsa attenzione e l'omessa vigilanza degli uffici preposti nei confronti di Trenitalia e RFI, ma soprattutto è indice di un'inesistente tutela per chi fa utilizzo del treno.
Sono troppi, a nostro parere, i quesiti e le domande a cui la Regione in questi mesi non ha risposto:
  • All'ultima riunione l’Assessore si era premurata di informarci che avrebbe trattato l’argomento “bando di gara tpl rotaia” in un tavolo di lavoro ad hoc, per illustrare e condividere assieme le linee guida del bando di gara, la quale deciderà il futuro del servizio in FVG. Ebbene, il contratto di servizio con Trenitalia scadrà a fine anno: esso peraltro non più prorogabile e allo stato attuale non si conoscono quali saranno le condizioni contrattuali previste dal “contratto ponte” che la Regione dovrà stipulare con Trenitalia sino all'esito della gara.
  • Non dimentichiamo la penosa situazione dei nuovi treni CAF, sulla quale è caduto un silenzio imbarazzante nonostante la Regione avesse a più riprese annunciato l'esistenza di un cronoprogramma in grado di garantire la messa in esercizio dei treni. A tale proposito ricordiamo che sono passati ormai quasi tre anni dall'arrivo del primo treno spagnolo in Italia.
  • La mancanza di un dialogo tra Regione e Trenitalia/RFI è lampante. Ci domandiamo perché fino a un anno e mezzo fa Trenitalia era sempre presente al Tavolo di Lavoro mentre ora non viene neanche invitata? Un esempio della deriva del sistema lo abbiamo riscontrato in aprile, quando la sera del 7 l'Assessore Santoro ci aveva comunicato l'avvio dei lavori lungo la linea 15, garantendo che nessun treno sarebbe stato soppresso. Puntualmente invece il giorno dopo senza alcuna informazione Trenitalia sopprimeva causa lavori il R. 6023! Giova ricordare che le attività di potenziamento infrastrutturale, che prevedano la rimozioni di traversine e binari su tratte di quasi 50 km, non vengono certamente programmate in due giorni!
Auspichiamo che il 2015 sia foriero di una relazione più rispettosa del ruolo dei Comitati Pendolari, il cui unico intento, lo ripetiamo, è un servizio ferroviario all'altezza dei tempi, di qualità, gestito con la dovuta attenzione e pianificazione, ascoltando le esigenze di chi lo utilizza.
Non essendoci per ora le premesse di cui sopra, il Coordinamento dei Comitati ha deciso di comune accordo di non partecipare a incontri istituzionali il cui unico fine pare quello di dimostrare alla opinione pubblica l'attenzione della politica verso i cahiers de doléances che provengono dal basso, o meglio, da chi il treno lo utilizza per davvero.
Distinti saluti.
Udine, lì 09.12.2014
 
Coordinamento dei Pendolari del Friuli Venezia Giulia

Lettera aperta alla Presidente Serracchiani e all'Assessore Santoro: premiamo il merito e la competenza, basta dirigenti tuttologi

Gentilissima Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia,
Gentilissima Assessore alla Mobilità della Regione Friuli Venezia Giulia,
 
con la presente vogliamo sottoporre alla Vostra attenzione alcuni aspetti e criticità relativi alla linea 15 (Tarvisio-UD-Cervignano-TS), il cui servizio come noto versa in una situazione assai precaria.
I dati di novembre e dicembre (sino al 6) confermano il trend negativo, già comunicatoVi con il ns. report in data 01.12.2014.
La fotografia è quella di un servizio caratterizzato da continui ritardi ben oltre la soglia dei 10 min. annunciati da Trenitalia/RFI a causa dei lavori all'infrastruttura.
Novembre è stato il peggior mese dell’anno, con 85 ritardi>10 min. e 2 soppressioni su 463 treni programmati (già al netto delle giornate di sciopero e dei gg di chiusura della linea per frana), facendo rilevare un indice di disservizio del 18,79%.
La prima settimana di dicembre è stata ancora peggio, con 28 ritardi>10 min. e 2 soppressioni su 122 treni programmati, con l’indice di disservizio schizzato al 24,59%.
Come più volte segnalato agli uffici regionali sono mancate del tutto le misure correttive volte a limitare i disagi all'utenza, causati soprattutto dall'avvio dell’orario cadenzato.
Non è possibile infatti che sino al 15.12.2013 il servizio presentasse uno standard qualitativo accettabile (con un indice di disservizio pari al 4,5%) e quest'anno con l'introduzione dell'orario cadenzato, ritardi e soppressioni, hanno fatto più che raddoppiare l'indice, schizzato oltre il 10%.
Dai media (Rai3 TGR) abbiamo appreso che l'indice di puntualità (0-5 min.) lungo la UD-Tarvisio sarebbe in linea con gli obiettivi contrattuali (94,79%), mentre lungo la TS-Cervignano-UD si fermerebbe ad un deludente 85,35%.
Se fino ad ottobre gli uffici regionali giustificavano i ritardi lungo la linea dalla presenza di lavori tra Pontebba e Ugovizza; ora questi dati sembrano smentire clamorosamente tutto ciò, in quanto gran parte dei disagi troverebbero origine lungo la Cervignano-Udine.
Ci pare che gli uffici regionali abbiano gestito male la situazione: è mancata un'informazione tempestiva all'utenza, nonché l’adozione di misure correttive volte in particolare a garantire le coincidenze a Udine.
Dal 1 gennaio ad oggi abbiamo spedito ben 65 mail agli uffici regionali, segnalando non solo disservizi, ma anche proposte, suggerimenti e report. Segnalazioni quasi sempre mai riscontrate.
Ora con il nuovo orario invernale secondo l'Assessore Santoro "di fatto sono stati formalizzati quelli già effettivi. In questo modo gli utenti hanno certezza dell'orario di partenza e di arrivo di alcuni treni da Tarvisio a Udine". Nella sostanza con lo slittamento in avanti di 10 min. dell'orario di arrivo a Udine si va a strutturare i ritardi, mettendo in pericolo le coincidenze per Venezia, che già ora non venivano garantite.
Una situazione intollerabile perchè gli utenti sono continuamente vessati da disservizi senza la possibilità di alcuna tutela.
Per comprendere le ragioni di chi utilizza giornalmente il treno, Vi invitiamo a servirVi di questo mezzo di trasporto per i Vostri spostamenti sul territorio regionale, lontano però da fotografi e giornalisti e soprattutto senza preavvisare Trenitalia della Vostra presenza. Solo calandovi nei panni di un pendolare potrete verificare di persona le condizioni in cui viaggiamo.
Condividendo la filosofia della Presidente Serracchiani, la quale ha più volte manifestato l'intenzione di "far scelte che in passato sarebbero state impensabili", premiando in particolare il merito di dipendenti e dei dirigenti che ricoprono incarichi apicali, riteniamo che sia il caso che ci si guardi attorno, tirando le somme di questo anno e mezzo, poiché non è più possibile continuare a far gestire il servizio ferroviario in questa maniera.
Un servizio pubblico che costa ai contribuenti del FVG 40 milioni/annui, per il quale a nostro parere è necessario mutare radicalmente e culturalmente l'approccio, intervenendo sugli "intoccabili", che quotidianamente perseverano nell’ignorare le richieste degli utenti e giustificano uno standard qualitativo che rasenta prestazioni da Terzo Mondo.
Non ci aspettavamo miracoli in tempi brevi, ma neppure constatare questo significativo e repentino peggioramento.
I dati e la pochezza dei risultati raggiunti parlano da soli e non sono altro che la conseguenza di scelte sbagliate e di un metodo di lavoro poco lungimirante. Il caso delle carrozze chiuse e poi riaperte dopo appena 52 giorni tra FVG e Veneto ne è l'esempio più lampante: in friulano si direbbe "fa e disfaa".
Il TPL è uno dei settori strategici della nostra Regione, che deve essere gestito con cognizione di causa: il Direttore Centrale alle Infrastrutture, Magda Uliana, alla quale viene corrisposto un lauto stipendio di 140.000 euro/l'anno, non si è distinta per il raggiungimento degli obiettivi e non ha dimostrato di essere all'altezza dell'incarico.
Leggendo il suo curriculum ci sembra strano che una persona che per anni si è dedicata ad altro (sanità o diritto allo studio), venga "catapultata" a dirigere una delle Direzioni più tecniche della Regione.
Quali titoli giustificano questo incarico? Una laurea in giurisprudenza?
Non ce ne voglia la dott.ssa Uliana, ma a nostro parere si è trattato di una scelta sbagliata, forse dettata dall'italica prassi dello spoils system, visto che in questi mesi abbiamo assistito da parte della dirigente solo a un monologo di giustificazioni e scuse o ancor peggio a scarichi di responsabilità su altri soggetti o enti.
Il nostro Paese deve cambiare verso e la nostra Regione pure, Vi chiediamo pertanto di assumere le necessarie determinazioni affinché gli uffici regionali competenti vengano diretti secondo merito e da persone in grado di dare risposte ai Cittadini, in grado di essere all'altezza sia dell'incarico che dello stipendio pagato dai contribuenti del FVG. Distinti saluti.

lunedì 8 dicembre 2014

Un calendario per la Gemona-Sacile

Il primo dicembre 1914 veniva inaugurata la linea Spilinbergo-Gemona: “Finalmente il primo convoglio ferroviario imbandierato parte da Cornino, carico della gente del Forgiarino, di Cimano, San Daniele, Majano ed Osoppo e percorre lentamente la nuova ferrovia fino a Gemona.”
La linea ebbe notevole importanza nella movimentazione militare nel corso delle due guerre mondiali e nella movimentazione di passeggeri tra la Pedemontana e la pianura friulana.
La tratta tra Casarsa e Pinzano fu chiusa al traffico passeggeri nel 1967 ed al traffico merci nel 1987. La tratta chiusa è ancora armata e più volte si sono valutati progetti di riqualificazione per convertirla in pista ciclabile ovvero di trasformarla in una ferrovia turistica.
La tratta Pinzano-Gemona è attualmente in esercizio anche se dal 6 luglio 2012 nei pressi della stazione di Meduno, posta sulla linea Sacile-Pinzano, si verificò lo sviamento di un treno a causa di una frana sulla sede ferroviaria. Di conseguenza, il servizio ferroviario è attualmente sospeso e sostituito da un autoservizio.
Per festeggirare le 100 candeline della linea Pedemontana del Friuli (Spilimbergo – Gemona), venerdì 12 dicembre alle ore 18.00 presso la sala consigliare di Gemona (palazzo Boton) verrà presentato dall'Associazione Culturale Pense e Maravee il calendario 2015 dedicato alla ferrata.
Interverrà il dott. Romano Vecchiet, Direttore della Biblioteca civica "V. Joppi" di Udine che ha curato il testo di presentazione del calendario.
Il calendario contiene foto d'epoca e recenti immagini dei luoghi, delle strutture e delle persone che hanno avuto a che fare con il passaggio del treno.
Sarà un'occasione per sentire alcuni racconti della storica ferrovia, grazie a filmati che riporteranno immagini di altri tempi, ma anche un momento per porsi delle domande circa il futuro della ferrovia.

giovedì 4 dicembre 2014

Nuovo orario invernale: nulla di buono all'orizzonte

Pubblichiamo la mail inviata all’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro, al Direttore della Direzione Centrale Infrastrutture e Mobilità, Magda Uliana e agli uffici regionali competenti relativa ai nuovi orari fs
 
Buongiorno,
con stupore abbiamo appreso ieri la pubblicazione on line da parte di Trenitalia dei nuovi orari invernali, i quali entreranno in vigore il prossimo 14 dicembre.
Al contrario di quanto riferito nel corso dell’ultimo incontro nessuna informazione è stata fornita al riguardo dagli uffici regionali ai Comitati dei Pendolari.
Da una sommaria comparazione delle nuove tracce con quelle attuali (clicca sull'immagine) riscontriamo che nessuna delle nostre proposte di modifica d’orario è stata accolta.
Eravamo consapevoli e consci dell’impossibilità che tutte le proposte potessero trovare accoglimento, tuttavia mai avremmo pensato di vedere un orario sensibilmente peggiorato.
Assistiamo a modifiche (specie per i treni più utilizzati dai pendolari, quelli mattutini R. 6015 e 6017) particolarmente penalizzanti per l’utenza, in quanto in caso di ritardo dei treni a Udine salteranno tutte le coincidenze per Venezia. Ipotesi questa tutt’altro che remota visto che già con gli orari attuali le coincidenze non vengono garantite con i disagi a voi ben noti.
Grave è poi il non accoglimento delle modifica del R 6004 e del R 6023, che avrebbe permesso la possibilità di coincidenza a UD con il R. 2443 delle ore 8.56; idem il mancato anticipo del R. 6032 da Udine alle ore 16.05 richiesto da numerosi utenti.
I tempi di percorrenza dei R. 6015, 6017, 6034, 6041 e 6040 saranno dilatati di 10 min. lungo la tratta Udine-Tarvisio, immaginiamo a causa dei lavori all’infrastruttura, oltre al fatto che gran parte delle corse è assicurata da materiale Ale801.
Ci auguriamo che le coincidenze dell’ultimo treno serale verso l’Alto Friuli vengano garantite in maniera certa e non in base alla buona volontà del personale viaggiante.
Da oltre un anno vi segnaliamo quasi quotidianamente le criticità esistenti e vi proponiamo quali migliorie apportare per diminuire il disagio all’utenza; migliorie anche a costo zero come quella riguardante l’informazione a bordo treno.
Siamo stati sempre collaborativi e propositivi con decine e decine di segnalazioni e invece si continua con cocciutaggine a perseguire l’esatto contrario di quello che l’utenza richiede.
Difronte a questi risultati è giusto che qualcuno si assuma la responsabilità, in primis chi dirige l’ufficio mobilità regionale, il quale dimostra di non essere assolutamente all’altezza di gestire un servizio pubblico, pagato con i soldi dei contribuenti del FVG.
Mancano 10 giorni all’entrata in vigore dell’orario invernale e nessuno sa e dice niente.
Si è comunicato a mezzo stampa l’avvio della gara per l’affidamento del servizio e ad oggi non si sa assolutamente nulla al riguardo, nemmeno in ordine alle linee guida della gara, la quale deciderà chi gestirà per prossimi 15 anni il servizio ferroviario in FVG.
Mancano 26 giorni alla scadenza del contratto di servizio (non più prorogabile) con Trenitalia e non si sa ancora come verrà strutturato il servizio nel 2015 in attesa dell’esito della gara. Quali saranno le condizioni contrattuali? Quali le tariffe? Quale il programma d’esercizio? Quali le garanzie per l’utenza?
Tante, troppe le domande che attendono una puntuale risposta.
Il nuovo orario invernale è l’ennesima dimostrazione di quanto il lavoro certosino dei pendolari, svolto gratuitamente e senza secondi fini, venga gettato sistematicamente alle ortiche.
Nel frattempo il servizio sta naufragando fra disservizi e una mala gestio che è diventata ormai l’ordinaria amministrazione.

martedì 2 dicembre 2014

Questo non si fa ! E’ inutile lamentarci del servizio se siamo i primi incivili a bordo

Troppo pochi sono i controlli a bordo treno e allora la maleducazione dilaga: il non pagante, il vandalo e l’incivile prendono il sopravvento. Senza distinzione d’età, di sesso e di razza!
Sempre più i furbetti che transitano per i vagoni schivando il capotreno, sempre più gli utenti che si “divertono” a passare il tempo a strappare la tappezzeria dei treni, proprio quei coprisedili richiesti a gran voce per motivi d’igiene nel 2010.
In più uomini, non ragazzini - vedi foto - allungano i loro bei piedini sui sedili, sporcandoli.
Ci vuole più severità e senso civico altrimenti questo Paese peggiorerà sempre più, civicamente e moralmente.
Tutti noi dobbiamo essere più responsabili, perché è inutile lamentarsi sempre per la scarsa qualità del servizio se poi siamo i primi a comportarci male.
Se il capotreno non riesce a reprimere questi comportamenti è dovere civico di tutti segnalarli e attivarsi per farli cessare.
Il treno è un bene comune, quindi è anche nostro. A casa vostra vi comportate così?