Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 29 marzo 2010

Riaprirà la biglietteria della stazione di Gemona !

E’ questa la notizia bomba che è emersa dalla Conferenza dei Sindaci dell’Alto Friuli di oggi pomeriggio, alla quale erano presenti l’Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, il Direttore Regionale Trenitalia, Mario Pettenella, i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Gemona, Artegna, Pontebba, Forgaria e Tarvisio, l’Assessore ai Trasporti Provinciale, Fabio Marchetti, i responsabili di SAF Autoservizi FVG, nonché alcuni consiglieri regionali del collegio Alto Friuli.
Dopo una “battaglia” iniziata lo scorso mese di maggio e dopo aver raccolto una petizione a difesa della biglietteria, formata da 2.098 firme – consegnata dal nostro Presidente Giorgio Picco, all’Assessore Riccardi (nella foto), - possiamo dire che è stato raggiunto uno degli obbiettivi per cui il Comitato si è costituito.
L’Assessore Riccardi ha dichiarato che la biglietteria con operatore della stazione di Gemona riaprirà i battenti entro il prossimo 30 aprile, grazie ad una convenzione sottoscritta con Trenitalia.
Questa è una vittoria di tutti noi Pendolari e di tutte quelle persone, che in questi mesi ci sono state sempre vicino; una grande soddisfazione per tutti i rappresentanti del nostro sodalizio, che con grande serietà e abnegazione nel lavoro, si sono prodigati per l’ottenimento di questo importante risultato in soli 10 mesi.
Le nostre richieste e le nostre rivendicazioni, seppur talvolta dure nei toni ma sempre volte alla critica costruttiva, hanno permesso alla politica regionale e alla Direzione Trenitalia di ravvedersi nelle loro determinazioni, le quali avevano duramente penalizzato il nostro territorio tagliando un servizio pubblico di base, quale quello della biglietteria.
Ampie rassicurazioni sono state date anche in ordine al mantenimento in esercizio della linea Gemona-Sacile, la quale verrà temporaneamente chiusa durante il periodo estivo solo per 5 settimane per permettere l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione.
Ancora in alto mare invece la risoluzione della questione della tariffa integrata SAF, ove non è stato raggiunto alcun accordo, rimanendo le parti molto distanti fra loro.
L’Assessore Riccardi, seppur conscio della criticità, ha dichiarato che tale problematica verrà discussa in sede di rinegoziazione dei contratti (quello gomma scade il 31.12.2010), ovvero al momento in cui la Regione provvederà ad allineare ed uniformare tutte le tariffe del T.P.L., sia quelle relative al servizio su gomma, sia quelle della rotaia, operazione che la Regione intende portare in porto non prima del 2011.
A tal fine non possiamo altro che ribadire la nostra contrarietà, attesa la nota disparità di trattamento economico applicata ai pendolari gemonesi, i quali sono costretti al pagamento di una maggiorazione di circa 7 euro mensili lungo la tratta Gemona-Udine.
Nel ringraziare nuovamente tutti per il Vostro prezioso contributo, ora possiamo credere effettivamente che domani sia l’inizio di un Buon Viaggio !
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine

martedì 23 marzo 2010

Problematiche ferroviarie Alto Friuli: gli Stati Generali a confronto il prossimo 29 marzo

Su iniziativa della Comunità Montana del Gemonese - Canal del Ferro - Val Canale, il prossmo 29 marzo alle ore 15.30 presso la sede di Gemona del Friuli della Comunità Montana, si svolgerà la tanto attesa Conferenza dei Sindaci, la quale sarà chiamata a discutere in ordine alle problematiche relative al servizio ferroviario in Alto Friuli.
Alla riunione, in rappresentanza dei Sindaci dell'Alto Friuli, parteciperanno i Primi Cittadini di Artegna, Forgaria, Gemona, Pontebba e Tarvisio, l'Assessore Regionale ai Trasporti, dott. Riccardo Riccardi, il Direttore Generale di SAF Autoservizi FVG, dott. Paolo Zaramella, il Direttore Regionale Trenitalia, dott. Mario Pettenella, il Direttore Regionale alla Mobilità, Infrastrutture di Trasporto, dott. Dario Danese, l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Udine, dott. Fabio Marchetti, il Codacons del Friuli Venezia Giulia, nonchè i consiglieri regionali del collegio Alto Friuli, rispettivamente Franco Baritussio, Luigi Cacitti, Sandro Della Mea, Enzo Marsilio, Paolo Menis ed Enore Picco, oltre ovviamente ad una rappresentanza del nostro Comitato.
Sarà l'occasione per proseguire il proficuo dialogo instaurato con le Autorità competenti e discutere in maniera dettagliata su alcune specifiche questioni, quali :
- tariffa integrata Saf;
- biglietteria stazione di Gemona - riqualificazione delle stazioni minori;
- potenziamento del servizio lungo l'intera tratta Udine-Tarvisio mediante nuovi collegamenti;
- pulizia e standard qualitativi del servizio;
- problematiche inerenti la linea Gemona - Sacile.
Per rafforzare le richieste dell'Utenza, il nostro Presidente Giorgio Picco, consegnerà a mani dell'Assessore Riccardi la petizione di ben 2.098 firme, raccolte lo scorso anno fra gli utenti gemonesi e non.
A tal fine ringraziamo nuovamente tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato.
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine

sabato 13 marzo 2010

Ferrovie/Pendolari, Moretti minimizza: "Le proteste? Ci saranno sempre"

Non possiamo altro che condannare e manifestare il nostro totale disappunto in ordine alle recenti dichiarazioni dell’AD di Ferrovie, Mauro Moretti, relative al cronico problema dei Pendolari.
E’ vero che al peggio non c'è mai fine…. non si spiegherebbero altrimenti i continui record mondiali di superamento dell'asticella della decenza, di cui l'ultimo migliorato proprio l’altro ieri.
Dopo il famoso "portatevi i panini e le coperte da casa" cui ha fatto seguito l'aver definito in Commissione al Senato uno "spiacevolissimo episodio" la strage di Viareggio con i suoi incolpevoli 32 morti, oplà, eccoti l'ennesima dichiarazione dell’Ing. Moretti: ''per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perchè l'affollamento e' tale per cui la difficoltà di avere posti e treni per tutti e' difficile. Non si puo' pensare a una flotta solo nelle due ore di punta.”
Complimenti Ingegnere ! … peccato che quei treni sovraffollati, vecchi, luridi e perennemente in ritardo li paghiamo noi con le nostre tasse, così come paghiamo il suo lauto stipendio, pari ad Euro 690.000,00 l’anno, più 190.000,00 Euro di bonus obbiettivi … 57.500 euro al mese, 1.900 al giorno, che Lei ritiene di meritarselo tutto !
Non possiamo che sottoscrivere in toto quanto affermato in risposta da Adusbef, Federconsumatori, Movimento Consumatori e Associazioni Pendolari Piacenza: "si tratta di dichiarazioni inaccettabili e che fanno il paio con quelle rilasciate qualche settimana fa circa l'intenzione di istituire addirittura 4 classi di viaggio. Viste le condizioni in cui viaggiano attualmente i passeggeri non osiamo immaginarci quali risultati disastrosi possa avere un'operazione di questo tipo. Chiediamo un intervento urgente da parte del Ministero dei Trasporti, affinché Trenitalia rientri nei binari, riportando al centro dei propri dibattiti e delle proprie strategie l'importante ruolo di servizio svolto per i cittadini ''.
Queste ultime dichiarazioni dell’AD di Ferrovie confermano la totale mancanza di rispetto nei confronti di quei due milioni di Pendolari che quotidianamente utilizzano il treno per i propri spostamenti.
Ci piacerebbe che il Ministro competente, proprietario del 100% delle azioni di Ferrovie dello Stato, fosse lui a dettare l’indirizzo della politica dei trasporti ferroviari in Italia, e non lasciasse al suo “sottoposto”, questa incombenza, atteso che l'AD delle FS è un manager di un’azienda pubblica.
I due miliardi di euro di investimenti, di cui l’ AD Moretti, pontifica, non ce li mette lui, ma vengono raccolti con i soldini delle nostre tasse, e servono per garantire il trasporto pubblico su rotaia, atteso che il nostro Ordinamento prevede il sacrosanto diritto di mobilità e spostamento dei Cittadini.
Come quindi non sottoscrivere in toto le ultime frasi della lettera aperta, che il Segretario Generale dell' O.R.S.A., Armando Romeo, ha inviato proprio l'altro giorno ( 5 marzo 2010) al suo ex-collega sindacalista : "Tuttavia, ci consenta di dichiararLe, altrettanto apertamente e lealmente, che a causa del giudizio severo sulla Sua gestione, sulla scarsa sensibilità mostrata nei confronti delle vittime degli incidenti ferroviari e non ultimo per lo scarso rispetto mostrato nei confronti dei clienti e dei lavoratori, l’ORSA auspica vivamente che Lei non sia confermato nel Suo incarico, considerando questa evenienza una vera iattura per l’Azienda. Questa Azienda ha bisogno di dipendenti motivati che si identifichino nel management e non lo vedano come un nemico, così come ha bisogno di una Dirigenza che recuperi la necessaria motivazione, affrancata dal giogo dell’unico uomo al comando. La parola d’ordine per l’ORSA da oggi sarà: "Una nuova primavera per le FS ".
Chiedendo scusa al Campionissimo Fausto Coppi, lui sì vero uomo solo al comando, speriamo che, per tutti i viaggiatori italiani questa primavera arrivi veramente, ed alla svelta.
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine

giovedì 4 marzo 2010

Pendolare denunciato: ma è Trenitalia quella che interrompe, ogni giorno, il pubblico servizio

Pubblichiamo di seguito la segnalazione pervenuaci dai colleghi del Coordinamento dei Pendolari Liguri relativa al grave episodio verificatosi oggi presso la stazione di Santa Marghertita Ligure, ove un pendolare, esasperato dai continui disservizi, ha bloccato i binari per qualche minuto e per questo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio.
Il Comitato Pendolari Gemona-Udine esprime la sua piena solidarietà all'utente ligure, ritenendo il provvedimento in questione del tutto sproporzionato e discriminatorio, atteso che le vere "vittime" di questa dolorosa situazione sono i Pendolari, che quotidianamente subiscono la cronica inefficienza gestionale delle Ferrovie, agevolata dal disinteresse delle Istituzioni, impassibili dinanzi questo sfacelo e incapaci a garatire al Cittadino quel fondamentale diritto di mobilità e spostamento prevsto dal nostro Ordinamento giuridico.

"Alla fine è successo, anche qui da noi: presso la stazione di Santa Margherita un pendolare, esasperato per l’ennesimo disservizio, non ce l’ha fatta più e si è messo di traverso sui binari. Il treno, il regionale 11264 era partito alle 7.12 dalla Spezia con due vetture in meno “per problemi tecnici” ossia a causa della carenza di manutenzione che affligge le vecchie e malandate carrozze circolanti da tempo immemorabile sulle nostre rotaie.Carrozze tanto vecchie che, una volta (pre) pensionati gli anziani ed esperti meccanici di una volta, i “nuovi” non sanno neppure dove mettere le mani, figuriamoci poi se si trovano i pezzi di ricambio: provate voi a reperirli per vetture che hanno a volte 40 anni! Allora si cannibalizzano le vecchie, un pezzo di qua lo mettiamo di là, se va bene, altrimenti via, si sopprime la carrozza. L’alternativa? Si sopprime direttamente il treno, che tanto ormai sono abituati a questo ed altro.Oggi a Santa Margherita l’aria si è fatta pesante, Trenitalia ha persino “permesso” ai pendolari del regionale che non trovavano posto di salire sull’IC successivo, una graziosa concessione e non un diritto, come da tempo andiamo chiedendo e che un tempo era previsto sulla Carta dei Servizi. Si, perché un tempo vi era scritto che il viaggiatore ha il diritto di proseguire il viaggio con qualunque mezzo in caso di problemi. Oggi non più, del resto Trenitalia si fa le regole come le aggradano e nessuno le dice nulla…Noi invece chiediamo che in caso di problemi (ritardi, soppressioni, tagli di carrozze, ecc.) il viaggiatore possa usufruire di qualunque treno sia per lui utile a proseguire il viaggio che ha pagato (tra tasse e biglietto), non per gentile concessione, ma perché ne ha il sacrosanto diritto.Purtroppo capita che, per vedere riconosciuti i propri diritti, si arrivi a compiere gesti estremi: il pendolare che ha bloccato il treno è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, un provvedimento certo del tutto sproporzionato se guardiamo alle cause che hanno provocato il gesto.Dal Coordinamento dei Pendolari Liguri tutta la solidarietà al collega esasperato, con la richiesta che sia la Regione Liguria ad offrire il patrocinio legale a questo pendolare che ha deciso di non subire più passivamente il quotidiano sfacelo delle ferrovie: se c’è chi interrompe il servizio, da anni, è proprio Trenitalia, e non certo chi subisce ogni giorno ogni sorta di soprusi.Cordiali saluti e, come sempre, buon viaggio! "
Sonia Zarino

Coordinamento dei Pendolari Liguri