Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 20 aprile 2010

Lettere: Diario di un Pendolare – 2° Puntata: In caso di bisogno ... non portate panini e coperte ma il pannolone !

Buongiorno,
volevo mettere al corrente il Comitato Pendolari Gemona-Udine di un altro disservizio.
Il giorno 16 aprile mi trovavo sul treno (il minuetto, precisamente) che parte da Udine alle 17.05 con direzione Carnia. Poco dopo la partenza alcuni ragazzi chiedono al capotreno la chiave poiché la porta dei servizi igienici risultava chiusa. Il capotreno, molto gentile e disponibile, informava che purtroppo malgrado più segnalazioni fatte a chi di competenza di tale problema, due treni viaggiavano con i servizi igienici bloccati ma che a quanto pare non ci sarebbe stato nessun intervento per risolvere il problema, in quanto avrebbe comportato la soppressione del treno stesso.
Il capotreno concludeva dicendo che nell'eventualità ci fosse un'urgenza, il treno si sarebbe fermato nella/e stazioni dove ci fosse un locale wc (il che solo a Gemona !!!). Ricordava inoltre che un treno con tale carenza non potrebbe nemmeno circolare...
...non mi rimane che dire a questo punto che siamo proprio nella m...a!!!! (...a buon intenditor...)
Grazie
Donatella

Di tutte le segnalazioni ricevute in ordine alle problematiche esistenti, questa è senza ombra di dubbio, quella che necessità di una prontissima soluzione ...
Abbiamo prontamente informato di un tanto la Direzione Regionale Trenitalia e il competente ufficio della Regione.
Ci domandiamo come possano - l’Assessore Riccardi e la Direzione Regionale Trenitalia - continuare a pontificare sulla stampa sulla qualità del servizio, quando neppure sui moderni Minuetto non è garantito all’utenza l’accesso ai servizi igienici !
La normativa prevede che un treno non possa circolare senza servizi igienici utilizzabili ... come direbbe l'Ing. Moretti in caso di necessità portate panini, coperte e il pannolone !
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine

domenica 18 aprile 2010

Richiesta di ”bonus per gli abbonati”: Friulani pendolari di serie B ?

Il Comitato ha richiesto ufficialmente alla Regione Friuli Venezia Giulia l’emissione di bonus in favore dei pendolari, come risarcimento dei disservizi subiti nel corso degli ultimi mesi.
Abbiamo ribadito la necessità di riconoscere all’utenza pendolare uno sconto sull’abbonamento, a fronte delle inadempienze contrattuali di Trenitalia (ritardi, soppressioni, insufficienza di informazioni, scarsa pulizia).
Tale provvedimento risulta ampiamente già applicato da altre Regioni, quali il vicino Veneto, la cui Giunta ha recentemente multato Trenitalia per 3,7 milioni di euro, ridistribuendo tale somma in favore dei pendolari, circa 120 euro pro capite grazie ai bonus abbonamento.

Sulla stessa linea si sono attestate anche la Regione Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana.

L’Amministrazione regionale dovrebbe garantire all’utenza il diritto di essere risarciti, mediante lo strumento del bonus: questo sarebbe un chiaro segnale di civiltà e rispetto nei confronti degli oltre 20.000 pendolari regionali, che quotidianamente usufruiscono del servizio ferroviario e subiscono i disagi e i disservizi causati dalle inefficienze del Gestore.
Mentre in Emilia Romagna stanno rilasciando abbonamenti mensili gratuiti, come risarcimento parziale dei disservizi subiti, da noi si parla e si sproloquia in ordine al miglioramento della qualità del servizio, che non c’è ...
Ci auspichiamo che anche da noi si incomincino a studiare misure risarcitorie analoghe o similari a quelle attuate dalle altre Regioni in favore dell’utenza, onde evitare che i pendolari Friulani vengano trattati come utenti di “serie B” rispetto a quelli delle altre regioni italiane!
Nella seguente tabella si riassumono i bonus abbonamenti recentemente riconosciuti ai pendolari nelle altre Regioni

Regione

Penali

Bonus- Abbonamenti

VENETO

E’ di 3.735.935,22 euro la sanzione comminata dalla Regione Veneto a Trenitalia per le inadempienze riscontrate nel servizio di trasporto pubblico regionale nel corso del 2009.

L’introito delle multe sarà restituito ai pendolari, sotto forma di “bonus” sull’acquisto degli abbonamenti settimanali, mensili, trimestrali e annuale, a parziale ristoro, almeno materiale dei disagi, e dei disservizi subiti dagli utenti.

Ad ogni abbonato spetterà in media uno sconto complessivo di circa 120 euro

· Abbonamento settimanale: 50% di sconto sul prezzo e sarà applicato da maggio a ottobre per 12 abbonamenti;

· Abbonamento mensile: 75% di sconto sul prezzo, utilizzabile per tre mensilità tra maggio e ottobre 2010;

· Abbonamento trimestrale: 80% di sconto per coloro che sono in possesso di abbonamento trimestrale per un rinnovo;

· Abbonamento annuale: 25% di sconto sul costo dell’abbonamento annuale per un rinnovo.

PIEMONTE

Dal 9 marzo 2010 e fino al 25 dello stesso mese, i pendolari piemontesi hanno potuto esercitare lo sconto sugli abbonamenti a fronte delle sanzioni comminate dalla Regione a Trenitalia a fronte dei disservizi registrati nel corso dei mesi di novembre e dicembre 2009.

La percentuale di rimborso/bonus

· Abbonamento annuale: 11,67% di sconto, sul prezzo del rinnovo dell’abbonamento;

· Abbonamento mensile: 5% di sconto sul prezzo del rinnovo

LOMBARDIA

Da gennaio 2010, a fronte del nuovo contratto di servizio stipulato tra Regione e Trenitalia è rientrato in vigore il bonus pendolari in caso di servizi non corrispondenti agli standard di qualità.

Il bonus verrà riconosciuto come sconto sull'abbonamento.

Per gennaio 2010 gli abbonati hanno beneficiato del 20% di sconto sulle direttrici Milano-Novara, Milano-Arona-Domodossola, Milano-Gallarate-Luino, Milano-Como-Chiasso, Como-Molteno-Lecco, Milano-Codogno-Piacenza, Milano-Pavia-Stradella-Piacenza, Pavia-Casalpusterlengo-Codogno, Alessandria-Voghera-Piacenza.

Per febbraio e marzo 2010 gli sconti sono aumentati sino al 50% su alcune direttrici: Milano-Mortara-Alessandria, Milano-Novara, lecco-Bergamo-Brescia;

LIGURIA

La Regione ha sanzionato Trenitalia con 1.400.000 euro per le inadempienze riscontrate nel servizio di trasporto pubblico regionale nel corso del 2009. Le somme, d’intesa con i rappresentanti dei Pendolari, verranno utilizzati:

- 700.000 euro a titolo di bonus-abbonamenti;

- 350.000 euro per interventi di implementazione, in particolare nelle piccole stazioni prive di biglietteria, di macchine automatiche per l'emissione di biglietti ferroviari regionali

- 350.000 euro a progetti legati all'integrazione modale mediante l'installazione di schermi informativi per l'utenza e di antenne WI FI nelle principali stazioni e nodi d'interscambio della rete ferroviaria ligure

Il bonus abbonamenti permetterà ai Pendolari di viaggiare due mesi gratis, in ragione dei 700.000 euro di sanzioni comminati a Trenitalia

EMILIA ROMAGNA

A partire dal 24 aprile, in tutte le biglietterie di Trenitalia dell’Emilia-Romagna saranno in distribuzione i bonus 2010 con cui gli abbonati potranno viaggiare a costo zero per una mensilità a partire dal mese di maggio, a parziale risarcimento dei disservizi subiti.

Nello specifico, il bonus è indirizzato a chi ha un abbonamento annuale o due abbonamenti mensili acquistati nel periodo gennaio-aprile 2010.

Abbonamento gratis per una mensilità da utilizzarsi nei 30 giorni successivi alla scadenza del proprio abbonamento.

TOSCANA

Ad aprile i pendolari toscani avranno uno sconto del 50% sull'abbonamento regionale grazie alla penale da 1.000.000 euro che la Regione ha incassato da Trenitalia

50% sul prezzo degli abbonamenti di aprile 2010

sabato 17 aprile 2010

Monitoraggio: ritardi & soppressioni

Da inizio anno sono state 13 le segnalazioni fatte dal Comitato alla Regione per denunciare ritardi o soppressioni di treni circolanti lungo la linea Udine-Tarvisio, praticamente una a settimana.
Le segnalazioni sono state effettuate a mezzo mail all’indirizzo dedicato intreno@regione.fvg.it al quale i passeggeri dei treni regionali possono rivolgersi per avvertire i competenti uffici dell'Amministrazione regionale circa problemi e disfunzioni.
La sottostante tabella riassume i maggior ritardi e le soppressioni rilevate dall’inizio della nostra attività di monitoraggio (dal 04.01.2010) sino ad oggi.
La tabella tiene conto solo dei ritardi superiori ai 15 minuti che l’utenza ha segnalato al Comitato.
E’ quindi assai probabile che vi siano stati altri disservizi di cui non siamo a conoscenza in quanto non abbiamo avuto notizia diretta.

DATA

TRENO N.

PARTENZA

RITARDO REGISTRATO

04/01/2010

07/01/2010

07/01/2010

19/02/2010

19/02/2010

20/02/2010

22/02/2010

09/03/2010

09/03/2010

09/03/2010

30/03/2010

06/04/2010

14/04/2010

6024

2843

5963

5998

2862

2843

5963

6024

5998

2862

5963

2843

6024

Udine p. 17.35

Tarvisio p. 6.06

Tarvisio p. 6.36

Udine p. 18.15

Udine p. 18.47

Tarvisio p. 6.06

Tarvisio p. 6.36

Udine p. 17.35

Udine p. 18.15

Udine p. 18.47

Tarvisio p. 6.36

Tarvisio p. 6.06

Udine p. 17.35

20 minuti

38 minuti

Soppresso

15 minuti

Soppresso

Soppresso

Soppresso

1 ora 30 minuti

45 minuti

40 minuti

25 minuti

Soppresso

45 minuti

giovedì 15 aprile 2010

Lettere: disservizi, bonus per i pendolari e sentenze

Pubblichiamo di seguito la lettera pervenutaci dall'Associazione Pendolari Piacenza, la quale si batte da tempo per garantire ai Pendolari il riconoscimento ad un giusto risarcimento del danno a fronte dei disservizi e alle inadempienze contrattuali di Trenitalia.
"Potremo affermare che, oggi, grazie alla formulazione dei nuovi Contratti di Servizio, è chiaro che l’incremento di treni non dipende da Trenitalia ma anche dai contributi finanziari della Regione ad acquistare nuovi servizi. Su questo argomento nel passato è stata fatta anche qualche affermazione di troppo su Laguzzi, che capirà che per noi era possibile equivocare non essendo allora chiari i ruoli tra Regione e Trenitalia. Resta il fatto che rimangono incomprensibili i motivi per i quali sistematicamente stiamo assistendo a continui disservizi rispetto a quanto stabilito dai Contratti stessi e non se ne vede una fine.
Di chi è la colpa ? Di chi sono responsabilità ? Di chi il servizio lo paga ? Di chi lo eroga ? Ai posteri l’ardua sentenza di risposta, ance se la nostra è chiarissima.
Nel mentre continuiamo a viaggiare malissimo, indipendentemente da un committente (la Regione) che paga per avere dei treni, e da un fornitore (Trenitalia) che sistematicamente non rispetta gli standard qualitativi.
Lo dimostrano il fatto che da inizio 2010, per due mesi sono stati erogati bonus sulla Milano- Piacenza afferenti al mancato raggiungimento dell’indice di affidabilità sulla tratta (Contratto di Servizio Regione Lombardia) e nel mese di maggio verrà erogato abbonamento gratuito sulla Piacenza-Milano (Contrato di Servizio Regione Emilia-Romagna) quale parziale e mai sufficiente ristori dei disservizii subiti dai viaggiatori emiliani, i piacentini in primis.Ricordiamo che questi bonus derivano dai soldi delle penali che le Regioni comminano a Trenitalia, e non sono erogati da Trenitalia, bensì in totale autonomia dalle Regioni stesse, le quali potrebbero decidere anche di non dare un soldino ai pendolari, ma destinarli ad altro.
E secondo noi farebbero meglio a darceli tutti, visto che i danneggiati siamo noi viaggiatori, ed i servizi erogati malissimo vengono già pagati sin troppo profumatamente. Lo dimostrano anche le 6 sentenze di condanna per il risarcimento dei danni esistenziali subiti dai pendolari che hanno fatti causa, emesse dai Giudici di Pace di Piacenza.
Ed altre 40 cause dello stesso tenore aspettano di andarci, a sentenza.
Per cui se proprio non potete fare a meno di viaggiare, fatelo in bicicletta.
E se le FS vi rovinano la vita, fate loro causa. Potreste anche avere ragione.
Cordiali saluti".
Ettore Fittavolini
Associazione Pendolari Piacenza

lunedì 12 aprile 2010

Lettere: progetti, promesse, speranze e tante parole ...

Pubblichiamo di seguito la lettera pervenuta da Andrea Palese, ex portavoce del Comitato e attuale consigliere delegato alle politiche dei trasporti del Comune di Gemona del Friuli, relativa alla situazione del trasporto pubblico ferroviario regionale.
Nel ringraziare il dott. Palese - senpre sensibile alle problematiche dei Pendolari in Alto Friuli - per il suo impegno in favore del Comitato, non possiamo altro che condividere la sua precisa analisi.
Attendiamo fiduciosi che le promesse dell'Assessore Regionale Riccardi e della Direzione Trenialia si traducano in fatti concreti a incominciare dalla riapepertura della biglietteria con operatore della stazione di Gemona prevista per il prossimo mese di maggio.
Comitato Pendolari Gemona-Udine
Cari amici,
colgo l’occasione per complimentarmi pubblicamente per l’eccellente risultato ottenuto dal Comitato Pendolari Gemona-Udine.
Ritengo che questa sia la vittoria dei Pendolari gemonesi e di tutte quelle persone che hanno “lottato” e rivendicato legittimamente il loro diritto alla mobilità e spostamento in Alto Friuli, richiedendo a gran voce la riapertura del servizio di biglietteria, da sempre presente a Gemona.
Sono estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, il cui merito va riconosciuto a quel gruppo di persone, che con una passione smodata si sono impegnati tenacemente e costantemente in questo lavoro, dedicando ore e ore del loro tempo libero.
I risultati ottenuti superano ogni più rosea aspettativa: è doveroso da parte mia ringraziare il mio successore, Giorgio Picco, il quale ha saputo guidare il Comitato con il giusto equilibrio, riuscendo con il garbo che lo caratterizza a valorizzare tutte le risorse, ottimizzando ogni sforzo.
Quello che però non mi è piaciuto è l’atteggiamento tenuto dall’Assessore Regionale ai Trasporti, il quale, nonostante le belle parole pubblicate sulla stampa in ordine al dialogo instaurato con l’utenza, ha sempre accentrato su di sé ogni tipo di decisione, utilizzando l’utenza solo come cassa mediatica di risonanza, minimizzando ogni critica ed osservazione che non fosse in linea con il suo operato. Più volte ha affermato che “i pendolari sono al centro di ogni progetto” … sarà, ma la strada a mio giudizio è ancora lunga e tortuosa, almeno fino a quando non si riuscirà a garantire ai Pendolari il giusto riconoscimento a livello istituzionale.
L’Assessore Riccardi più volte mi ha "bacchettato" di aver alzato troppo i toni, anche durante l’ultima riunione tenutasi a Gemona lo scorso 29 marzo, accusandomi di rivendicare risultati non miei.
Non voglio polemizzare, in quanto non fa parte del mio modo di agire, ognuno è libero di credere ciò che vuole, tuttavia ritengo che il movimento dei pendolari di Gemona abbia insegnato tanto e non può essere sminuito dalla politica, la quale ha il preciso dovere di garantire ai Cittadini i servizi pubblici indispensabili, come nel caso in questione.
Ritengo che il mio atteggiamento istituzionale e quello del Comitato siano sempre stati improntati in un’ottica di fattiva e seria critica costruttiva, parimenti altri hanno paventato sempre la logica del vorrei ma non posso.
Sbaglia chi crede di avere la “verità in tasca”, e soprattutto sbaglia chi fa calare dal’alto decisioni senza ascoltare chi “sul campo” è direttamente e quotidianamente interessato al servizio.
Questo comportamento è purtroppo figlio dei nostri tempi, l’Assessore Riccardi, come i suoi predecessori, non fa certamente uso del treno, salvo qualche sporadica apparizione ben programmata per il piacere dei fotografi della stampa, altrimenti non si comprenderebbe questo suo rigido atteggiamento, a difesa di un servizio indifendibile, foriero sempre più spesso di disservizi e disagi.
La riapertura della biglietteria di Gemona non è pertanto una gentile concessione dell’Assessore di turno o un favore di qualche politico, ma rappresenta il giusto riconoscimento del diritto alla mobilità e spostamento dei pendolari gemonesi e dei Comuni contermini, che con caparbietà e determinazione sono riusciti a convincere la Regione e Trenitalia a tornare sui loro passi.
La biglietteria permetterà di calamitare nuovamente sulla stazione ferroviaria quelle centinaia di utenti, che attualmente sono costretti a servirsi della stazione di Udine per l’acquisto dei titoli di viaggio: da utente aspetto questo momento, anche se crederò - come San Tommaso - alle promesse solo quando rivedrò riaccese le luci della biglietteria, mi auguro già nei primi giorni di maggio, come dichiarato da Riccardi, visto che promettere è una cosa e mantenere è un’altra !
Credo che la gente abbia bisogno di risposte concrete ai problemi e alle criticità tristemente note, soluzioni che non sono più procrastinabili nel tempo; da utente, che utilizza il treno da oltre quindici anni, non mi aspetto che qualcuno risolva dall’oggi al domani il “problema Ferrovie”, visto che nessuno dispone della bacchetta magica, tuttavia noto che siamo quotidianamente ammorbati dai “ragli” dei super pagati manager delle FS, a cominciare dal loro Amministratore delegato, i quali sproloquiano su libero mercato, concorrenza, offerta commerciale e poi ci invitano alla prima nevicata a “portare panini e coperte”, oppure liquidano la tragedia di Viareggio come uno “spiacevolissimo incidente”, fino alle recenti affermazioni che “per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perché nei giorni feriali e nelle due ore di punta l'affollamento è tale per cui avere posti e treni per tutti è difficile”.
Senza nessun intento polemico, vorrei ricordare ancora una volta a questi salariati con i soldi delle nostre tasse, dipendenti di una azienda pubblica, che sono stati messi lì per fare gli interessi della collettività, non i loro, e che i treni non sono i loro, ma i nostri, così pure l’azienda che gestiscono !
Mi attendo che le Autorità competenti riescano a focalizzare la loro attenzione su precise problematiche, a partire dai problemi di routine, che quotidianamente il pendolare si trova di fronte, quali una corretta informazione e una degna pulizia dei convogli, questioni che in altri Paesi sarebbero risolte in tempo zero, mentre da noi siamo ancora in attesa che qualcuno prenda in mano la ramazza - utensile domestico il cui uso sembra caduto in desuetudine - per pulire i nostri treni !
Tornando ai nostri problemi, resta ancora in piedi (da oltre 10 anni) la questione della tariffa integrata Saf, per cui non si è trovata ancora una soluzione, ma solo promesse; bisognerà pertanto continuare a lavorare, seriamente e soprattutto con volontà per risolvere questo annoso problema, considerato che la disparità di trattamento tariffario esistente risulta troppo penalizzante, soprattutto in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo.
Nel ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo importante risultato, vorrei ricordare quel nutrito gruppo di utenti, compagni di viaggio, che ogni giorno utilizza il treno per i propri spostamenti e come una grande famiglia condivide serenamente “l’inferno” quotidiano della vita da pendolare, ma anche i piaceri che il pendolarismo offre, primo fra tutto l’amicizia.
Buon Viaggio !
Andrea Palese
Consigliere delegato alle politiche dei trasporti del Comune di Gemona del Friuli

Tragedia ferroviaria in Alto Adige. 9 morti, oltre 20 feriti

Il Comitato Pendolari Gemona-Udine esprime il più sentito cordoglio ai familiari delle undici vittime dell’incidente ferroviario verificatosi oggi in Alto Adige.
Siamo vicini alle famiglie delle vittime e auguriamo una prontissima guarigione ai pendolari e ai ferrovieri rimasti feriti.
Non conoscendo le cause che hanno provocato a questo ennesimo incidente ferroviario, che segue solo di pochi giorni quello di Recco, fortunatamente senza vittime, auspichiamo che le Autorità compenti sappiano fare chiarezza sull’accaduto; ci auguriamo che si sia trattato solo “di un incidente dovuto ad un’incredibile serie di circostanze negative” così come dichiarato dal Ministro Matteoli prontamente recatosi sul luogo della tragedia.
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine

sabato 10 aprile 2010

L'ultima perla dell'Ingegnerissimo

Pubblichiamo di seguito il post del Coordinamento dei Pendolari Liguri, relativo al recente incidente ferroviario di Recco, che ha paralizzato per una giornata intera il traffico ferroviario in Liguria.
Il malfunzionamento di uno scambio ha provocato il deragliamento di un carrello utilizzato per la manutenzione della massicciata ferroviaria; il locomotore e gli altri due pezzi del carro ferroviario hanno preso fuoco, fortunatamente solo ferite lievi per i 5 operai che stavano eseguendo le manutenzioni lungo la massicciata.
Di fronte ad un incidente che ha comportato conseguenze per alcune persone non intendiamo fare un'inutile polemica, ma vogliamo denunciare nuovamente l'incapacità di Trenitalia a gestire in maniera seria ed organizzata lo stato di emergenza, a partire dall'informazione agli utenti.
Anche in questo caso gli utenti si aspettavano delle scuse da Trenitalia, incapace di far fronte alla soppressione dei treni con dei servizi sostitutivi, ma evidentemente l’ad di Ferrovie ha difficoltà, come Fonzie, a scusarsi ... così ha pensato bene di regalarci un'altra delle sue "perle di saggezza".
Concludiamo augurando una pronta guarigione agli operai rimasti coinvolti nell’incidente.
Segreteria Comitato Pendolari Gemona-Udine
"L'ING. MORETTI E LA LIGURIA FERMA AI TEMPI DEI ROMANI"
Il giorno dopo l’ennesima brutta figura di Trenitalia (Liguria paralizzata dall’incidente di Recco, passeggeri bloccati nelle stazioni, disagi rilevantissimi per gran parte della giornata) ci si potrebbe aspettare, che so, un comunicato di scuse, e magari la promessa di organizzare meglio, la prossima volta, la macchina delle emergenze. Invece, cosa leggiamo sul giornale? Che l’ineffabile Moretti, ancora una volta ne dice una delle sue, e rispondendo alle critiche dei pendolari che gli chiedevano per quale motivo non si fossero messi a disposizione degli utenti del mezzi sostitutivi (leggi: autobus) dice testualmente che “gli autobus necessari avrebbero intasato l’Aurelia”. Ma che cartografia usano a Roma? Quella del Regno d’Italia? Non sa, il Sommo Ingegnere, che da decenni oramai la Liguria è attraversata dall’autostrada e che proprio a Recco vi è anche, udite udite, un casello? Evidentemente per lui la viabilità ligure si è fermata al tempo degli antichi romani che fecero l’Aurelia, non a caso voluta per consentire un agevole transito alle legioni incaricate di sottomettere una buona volta gli infidi Liguri che già all’epoca erano parecchio ribelli.
Moretti non è nuovo del resto a sparate di questo genere: si pensi ai consigli di viaggio dispensati ai viaggiatori bloccati dalla neve -“portatevi panini e coperte”- o al suo liquidare la tragedia di Viareggio come un “spiacevolissimo incidente” fino al recente “per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perché nei giorni feriali e nelle due ore di punta l'affollamento è tale per cui avere posti e treni per tutti è difficile. È un problema non solo italiano, ma mondiale”.
Tutte frasi che nessun altro responsabile di una compagnia di trasporti si sarebbe mai sognato di pronunciare, senza essere subito dopo cacciato a furor di popolo. Qui da noi invece un siffatto personaggio non solo resta al suo posto, ma verrà anche presumibilmente riconfermato dal Governo in carica.
Poi ci si stupisce che la gente invece che a votare se ne vada al mare (in auto): fino a quando la politica non si dimostrerà in grado di correggere queste vistose storture, la fiducia della gente nella sua capacità di risolvere i problemi non potrà che diminuire. L’astensionismo è una spia importante di questo malessere, ma nessuno fino ad ora sembra intenzionato a porvi seriamente un rimedio.
Cordiali saluti e, come sempre, buon viaggio!
Sonia Zarino
Coordinamento dei Pendolari Liguri

mercoledì 7 aprile 2010

Tutto il mondo Trenitalia è un disservizio !

Pubblichiamo di seguito la mail di Iolanda Nanni, Portavoce del Coordinamento Provinciale Pendolari di Pavia e Provincia.

LA RECIDIVA: ERRARE HUMANUM EST SED PERSEVERARE DIABOLICUM!
C’è un’indagine della Procura in corso, da quando il Sindaco di Stradella ha avviato un esposto alla Procura contro Trenitalia per interruzione di pubblico servizio appoggiato dal nostro Coordinamento Provinciale Pendolari di Pavia e Provincia e dall'aderente Comitato Pendolari di Stradella, i quali hanno immediatamente solidarizzato con la virtuosa iniziativa del Sindaco e rilasciato in data 27 marzo 2010 deposizioni a testimonianza dei fatti presso il Comando di Polizia Locale.
Dopo10 gg di chiusura (PER MALATTIA DELL'UNICO BIGLIETTAIO PRESENTE), la biglietteria della Stazione di Stradella era stata riaperta, ma ecco che oggi 7 APRILE i pendolari di Stradella si sono di nuovo trovati un’amara sorpresa: BIGLIETTERIA CHIUSA e 3 cartelli affissi recanti i seguenti messaggi:
- la biglietteria è chiusa nei giorni 7, 8, 9 aprile 2010 (con buona pace dei pendolari che, di rientro dalle ferie pasquali, intendessero rinnovare oggi gli abbonamenti per il mese corrente, in quanto la biglietteria automatica è di nuovo guasta!)
- i monitor degli orari non funzionano e nemmeno i messaggi sonori, per cui Trenitalia “invita” l’utenza a recarsi agli abituali binari dei propri treni, salvo improvvisi cambi binario, ritardi o soppressioni di treni che evidentemente non possono essere in alcun modo segnalati in quanto tutti i sistemi informativi di Trenitalia/RFI paiono essere K.O.
Il Coordinamento Provinciale Pendolari si è dunque attivato nuovamente con una email al Comandante della Polizia Locale di Stradella ed al Sindaco di Stradella che abbiamo ritenuto di dover informare tempestivamente dell’accaduto, anche alla luce del recente esposto in procura. E' già stato aperto un reclamo a Trenitalia dai singoli pendolari, mentre il Coordinamento Provinciale Pendolari provvede ad informarVi con questa email, sempre che qualcuno si degni di darci una risposta che non sia la solita evasiva. Ci domandiamo: quant’ è che dovremo andare avanti a sopportare questi vergognosi disservizi da parte di Trenitalia la quale ancora una volta non solo ha recidivato la chiusura della biglietteria senza preavviso alcuno e senza sostituzione del personale, ma non è neanche in grado di fornire ai pendolari un servizio informativo decente! Noi pendolari siamo davvero indignati ma ne chiederemo conto al prossimo tavolo regionale Quadrante Sud, dove per il territorio pavese, dati alla mano, ve ne diremo delle belle! Inoltre, riteniamo inammissibile che, nell'erogazione dei BONUS, si tenga conto SOLO dei parametri relativi alla puntualità dei treni e non dei disagi e disservizi subiti dai pendolari per chiusure biglietteria, guasti alle macchinette emettitrici e mancanza di informazione video-audio ai binari!!! NOI NON MOLLEREMO E DAREMO BATTAGLIA A QUESTO SISTEMA INEFFICIENTE! Purtroppo non ci sono possibilità sul nostro territorio e siamo costretti a viaggiare per lavoro, non per divertimento!
Iolanda Nanni

Coordinamento Provinciale Pendolari di Pavia e Provincia

lunedì 5 aprile 2010

Lettere: Diario di un Pendolare - 1° Puntata - Quel treno lurido

Il giorno 13 marzo scorso alle 18.29 sono salita sul treno numero 5995 della tratta Trieste-Venezia, che non era soltanto sporco, ma lurido. I sedili, in origine a fantasia blu elettrico, erano color marrone, sia la seduta sia il poggiaschiena. Ho percorso cinque o sei vagoni prima di trovare un sedile soltanto sporco. A parte lo schifo provato, ho avuto anche timore che vi fossero parassiti o insetti che avrebbero potuto provocarmi qualche ulteriore, sgradevole inconveniente. Al capotreno ho fatto presente ciò e mi ha risposto che sono decenni che c’è questa situazione e che avrei potuto fare reclamo e gentilmente mi ha fornito i dati del treno. Io non voglio essere costretta in futuro a servirmi di nuovo di un treno lurido. Pare però che oltre al reclamo a Trenitalia, che penso lasci il tempo che trova, rimanga un pio desiderio trovare una soluzione al problema perché non si sa quale organo sia competente per tutelare il cittadino. Mi indigna che non ci sia il modo per contrastare questo abuso, abuso in quanto la gente è costretta, suo malgrado, a servirsi di quel ricettacolo di sudiceria viaggiante. Scrivo al Messaggero Veneto perché non so davvero a chi rivolgermi per ottenere quello che penso sia oltre un segno di civiltà, anche un diritto: quello di poter viaggiare su un treno decoroso. Paola Peressini (lettera pubblicata sul Messaggero Veneto del 04.04.2010)