Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 29 gennaio 2018

Sacile-Maniago situazione imbarazzante, treni sostituiti con i taxi. Treno storico rinviato a luglio?


Dopo qualche giornata di tregua e di servizio quasi regolare, che ha fatto registrare finalmente numeri degni di una ferrovia (puntualità 94,8%), stasera la linea Sacile-Maniago è andata nuovamente in tilt con utenti costretti a raggiungere la propria destinazione in taxi messo a disposizione da Trenitalia. 
Il R 24888 Sacile-Maniago delle ore 17.10 si è fermato infatti in prossimità di Aviano, a causa di un passaggio a livello guasto che non si è chiuso, impedendo così al treno di passare. I due utenti presenti a bordo treno sono stati fatti scendere e accompagnati in taxi a destinazione a Maniago. 
Il guasto al PL ha determinato a cascata una serie di soppressioni sulle altre corse, rispettivamente: R 24897 Maniago-Sacile delle ore 18.29 è stato soppresso da Maniago ad Aviano e sostituito con servizi taxi nel tratto soppresso; R 24890 Sacile-Maniago delle ore 18.10 è stato limitato ad Aviano e soppresso da Aviano a Maniago, mentre il R 24892 Sacile-Maniago delle ore 19.10 è stato soppresso.
Non ci sono più parole per commentare una "Caporetto ferroviaria" senza precedenti per il FVG. A distanza di un mese dalla consegna della petizione con 759 firme all'Assessore regionale alla mobilità, Marigrazia Santoro, nessuna risposta è stata data e poco o nulla è cambiato. 
Che manchi ogni tipo di programmazione e che si viaggi alla giornata, incrociando le dita e sfidando il "fato ferroviario" ormai lo hanno capito tutti.
Un'apertura affrettata a dir poco, che ora seriamente rischia di compromettere ogni tipo di progetto, in primis quello del treno turistico della Fondazione FS.
A questo punto è bene lasciare a RFI il tempo per risolvere le criticità infrastrutturali, senza farsi illusioni su faraonici progetti turistici di territorio che non esistono, se non sui giornali o nella testa di qualche Sindaco.
Auspichiamo che il buon senso faccia capolino nelle teste dei politici, che fino ad oggi non ne hanno azzeccata una ! 
In ferrovia non ci si improvvisa, serve lavorare con criterio, garantendo l'infrastruttura della linea e di conseguenza la sua funzionalità.
E' quasi certo che RFI non riuscirà a garantire la riapertura dell'intera linea fino a Gemona per la primavera per l'avvio del treno storico, l'ipotesi più probabile è che l'avvio del treno turistico lungo l'intera linea venga rinviata a fine luglio.
Voci ancora ufficiose parlano però dell'organizzazione di un treno storico spot Sacile-Maniago ad aprile, che ha tutto il sapore dell'ultima disperata e patetica passerella pre-elettorale, visto che non esiste alcun progetto strutturato, che le stazioni sono desolatamente vuote e nessuna ancora assunta in comodato dai Comuni.
Avevamo messo in guardia per tempo la Regione e i Sindaci, inviando proposte concrete su orari e iniziative turistiche, purtroppo nessuna delle nostre proposte è MAI stata riscontrata dalla Regione. 
Oggi apprendiamo dalla stampa (Il Gazzettino) che "per le modifiche all'orario estivo la Regione segnala che Trenitalia deve inserirle a sistema entro il 6 febbraio e che quindi eventuali proposte e suggerimenti devono pervenire alla Regione, che le esaminerà con Trenitalia per la relativa fattibilità, non più tardi del 1 febbraio". 
Se non è una presa in giro poco ci manca ... la farsa continua !
In tutta questa situazione non vi è la parvenza minima di un servizio pubblico, degno di questo nome. E' evidente che l'attuale servizio, per come è strutturato ed organizzato, non potrà mai attrarre utenti. Sul progetto turistico non serve aggiungere altro visto che non esiste.
Le responsabilità sono ormai chiare e hanno nomi e cognomi.

domenica 28 gennaio 2018

Sindacato Fit-Cisl critica il contratto ponte Regione/Trenitalia e la fretta nella riapertura della Sacile-Maniago

Luci e ombre sulla gestione della mobilità ferroviaria da parte della Giunta  Serracchiani. E' questo il giudizio sintetico espresso della Segretaria Generale del Sindacato Fit-Cisl, Lilli Bigoni, sull’operato dell’esecutivo regionale, che mette in luce le criticità che andranno sanate assolutamente nella prossima legislatura.
Quanto ai nodi critici da superare, il “rammarico” corre, ad esempio, al silenzio della Regione rispetto alla sottoscrizione del nuovo Contratto di Servizio sul trasporto pubblico locale su ferro con Trenitalia: "ad oggi il Friuli Venezia Giulia è, infatti, una tra le pochissime Regioni a non averlo ancora stipulato. Saremo costretti – commenta Bigoni - ad un contratto ponte di 2 anni, che non è né carne né pesce. Spiace che, nonostante i nostri solleciti, si sia arrivati a questa soluzione fallimentare e spiace soprattutto considerate le performance positive registrate proprio da Trenitalia nell’ambito del trasporto regionale in termini di puntualità, efficienza e soddisfazione della clientela. Obbiettivi conseguiti con enormi sacrifici, sforzi, impegno e spirito di abnegazione da parte di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del comparto”. 
Altro punto critico, per la Fit Cisl, quello della linea, inaugurata con “troppa fretta” le scorse settimane, tra Gemona e Sacile, già oggetto di problemi, e soprattutto di un paradosso macroscopico: finanziata con risorse riconosciute al Friuli Venezia Giulia ed il cui controllo operativo spetterà alla Regione Veneto, visto che i Minuetto che servono la linea fanno parte del materiale rotabile a disposizione del Deposito di Treviso. 
Dichiarazioni queste che condividiamo in toto e che dimostrano la mancanza di una programmazione della Regione in ambito ferroviario, che in tre anni non è riuscita a stipulare un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, contratto che rappresenta la base del futuro servizio fs del FVG.
Una grande occasione persa, visti i risultati e le garanzie offerte dalla Direzione FVG Trenitalia, la quale ha fatto registrare le migliori performance d'Italia per puntualità; un'occasione che si sta perdendo anche per quanto concerne il progetto della Pedemontana (Sacile-Gemona), a causa della fretta elettorale, linea inserita dalla legge n. 128/2017 tra le diciotto linee di interesse turistico e nel progetto di Fondazione FS "Binari senza tempo".

venerdì 26 gennaio 2018

Lettera dei Pendolari alla Direttrice di Trenitalia: "operazione simpatia" per la Sacile-Maniago con gli studenti protagonisti

Pendolari e ferrovieri all'inaugurazione
della Sacile-Maniago
Pubblichiamo la lettera inviata dai nostri portavoce, Giorgio Picco e Andrea Palese alla Direttrice della Direzione Regionale FVG Trenitalia, dott.ssa. Elisa Nannetti e per conoscenza ai Dirigenti Scolastici dell'Istituto Statale d’Istruzione Superiore di Sacile e Brugnera, dell'Istituto Superiore d’Istruzione Secondaria Pujatti di Sacile, dell'Istituto d’Istruzione Superiore Torricelli di Maniago e dell'Istituto d’Istruzione Superiore Il Tagliamento di Spilimbergo.


Gentilissima Direttrice,
Le scriviamo per esprimere la nostra preoccupazione per la situazione che sta affliggendo la linea Sacile-Maniago, recentemente riaperta al traffico passeggeri.
Un mese pesantissimo, caratterizzato da continui ritardi e soppressioni, come testimoniato dai numeri su puntualità ed affidabilità, non degni del nostro servizio regionale, che nel 2017 - grazie al grande lavoro della Sua Direzione - ha registrato la migliore performance d'Italia in termini di puntualità con il 94,7%, come pubblicato dal Corriere della Sera.
Nelle prime sei settimane dall’avvio del servizio, la puntualità entro i 5 min. lungo la Pedemontana è stata pari al 75,7%, lontanissima quindi dalla media FVG del 2017. L’indice di affidabilità (92,20%) è altresì impietoso, con un preoccupante 7,8% di soppressioni sui treni programmati. 
Una situazione che rischia, non solo di farci retrocedente nelle classifiche nazionali, ma che non gratifica il lavoro degli operatori, che con professionalità e dedizione lavorano quotidianamente per offrire agli utenti un’elevata qualità del servizio. Sappiamo che RFI e Trenitalia sono impegnate h24 per superare le criticità, soprattutto quelle di natura infrastrutturale, causa di gran parte dei disagi.
Non vogliamo polemizzare, né cercare capri espiatori per questa apertura, a nostro parere, assolutamente affrettata, voluta da taluni che nulla hanno a che vedere con il mondo ferroviario.
E’ evidente però che è mancato ogni tipo di coordinamento tra Gruppo FS, Regione FVG e Comuni. Non sono stati coinvolti i Comitati dei Pendolari e le Scuole: un grave errore visto che nella formulazione degli orari non sono state tenute conto delle esigenze di mobilità degli utenti ed in particolare i tempi di percorrenza stazione/scuole.
Emblematico poi il fatto che prima dell’avvio del servizio non si sia previsto a garantire i servizi minimi di stazione: dall’apertura delle sale d’aspetto, alla sistemazione delle biglietterie self service, allo svolgimento di una vera campagna informativa sul Territorio in ordine ad orari e tariffe promozionali.
E’ presto per fare un bilancio circa i flussi dell’utenza, ma non possiamo nascondere che i numeri attuali non possono essere ritenuti soddisfacenti viste le aspettative. A causa della inaffidabilità del servizio, l'utenza è sfiduciata e difficilmente sarà possibile – nonostante le potenzialità – attrarne di nuova in tempi brevi, anche a causa di orari infelici e coincidenze a Sacile per nulla comode per coloro che devono viaggiare verso Venezia.
Fidelizzare l’utenza dopo 5 anni costituisce certamente un processo complesso che richiede del tempo, ma per raggiungere risultati positivi e non incorrere negli errori del passato, si dovrà apportare dei significativi correttivi all’odierno programma d’esercizio.
Molto apprezzata dagli studenti, che rappresentano lo "zoccolo duro" dell’utenza, è stata l’organizzazione di un presidio di assistenza con personale Trenitalia: gli operatori con professionalità e tempestività sono riusciti anche nei casi di disservizio più grave a limitare i ritardi, coordinando i bus sostitutivi e garantendo così ai ragazzi l’entrata a scuola. La presenza dei bus di riserva ha senza dubbio limitato i disagi, soprattutto nella fascia calda dalle 6.00 alle 9.00: nel sottolineare la bontà di questi correttivi rileviamo la necessità di mantenerli in essere fino a quando la linea non garantirà una certa funzionalità ed affidabilità.
Nell’ultimo mese infatti i ragazzi dei Poli scolastici di Sacile, Brugnera, Maniago e Spilimbergo, sono entrati ripetutamente tardi alle lezioni, una situazione che ha avuto evidenti ripercussioni sull’attività didattica.
Il treno per gli studenti doveva rappresentare un vantaggio, visto che garantisce tempi di percorrenza dimezzati rispetto ai bus, invece è diventato una causa di disservizio.
Nelle settimane scorse come a Lei noto, i ragazzi delle Scuole sono stati promotori di una petizione che ha raccolto ben 759 firme tra gli Istituti Scolastici, che nostro tramite è stata consegnata all’Assessore Regionale, Mariagrazia Santoro, ai Sindaci di Sacile, Budoia, Aviano, Montereale Valcellina e Maniago.
In un’ottica di fattiva collaborazione, con gli studenti fruitori del servizio, avvieremo nelle prossime settimane varie iniziative volte a raccogliere informazioni e proposte per cercare di migliorare l’attuale servizio, dalla modifica degli orari e delle coincidenze bus tenendo in particolare conto dei tempi di percorrenza stazione/scuole.
L’abbiamo chiamata “operazione simpatia” che permetterà agli utenti di avvicinarsi al mondo della ferrovia e fornire un feedback a Trenitalia e alle Istituzioni competenti in materia.
Sabato pomeriggio, grazie all’Amministrazione Comunale di Aviano, ci sarà un primo momento di confronto tra gli utenti e gli studenti.
Successivamente grazie all’interessamento di alcuni docenti degli Istituti sacilesi, che hanno già dato la loro disponibilità, verranno organizzate alcune Assemblee dedicate alla ferrovia per assumere le informazioni necessarie per formulare una proposta di ritaratura del servizio a misura d'utente.
Contiamo infatti entro la fine di febbraio di formulare una proposta articolata su orari e servizi accessori, in maniera che possa essere analizzata e vagliata per tempo, consci che tali correttivi non potranno essere apportati prima dell’entrata in vigore dell’orario estivo del prossimo 10 giungo 2018.
Certi che accoglierà con favore questa nostra iniziativa, confermiamo il nostro pieno supporto e collaborazione alla Direzione FVG Trenitalia che in questi ultimi due anni ha offerto un elevato standard qualitativo del servizio ai pendolari del FVG.
I risultati ottenuti lungo le altre linee fs regionali e in particolare lungo la Tarvisio-Udine-Trieste, grazie a questo tipo di collaborazione, ci fanno guardare al futuro con ottimismo, convinti che anche in Pedemontana si riuscirà a raggiungere quegli elevati standard qualitativi già presenti altrove, a patto che tutti facciano la loro parte, risolvendo in primis le criticità infrastrutturali e garantendo un programma d’esercizio adeguato alle effettive esigenze degli utenti e del territorio. Cordiali saluti.
Giorgio Picco e Andrea Palese

giovedì 25 gennaio 2018

Treno ferrovie Trenord deragliato a Milano, due morti e dieci feriti gravi. La solidarietà dei pendolari del FVG


Il treno regionale  10452 delle ferrovie Trenord è deragliato questa mattina poco prima delle 7.00 nel milanese tra Seggiano di Pioltello e Segrate, alle porte di Milano. Il convoglio di pendolari era partito da Cremona ed era diretto a Milano Piazza Garibaldi.
Sul luogo dell'incidente sono all'opera i Vigili del fuoco: il bilancio provvisorio di quanto accaduto è di due morti e dieci feriti gravi, un centinaio i feriti lievi.
Dal sito dell'Ansa si apprende che ci sono ancora diverse persone incastrate nel treno deragliato. Sulla massicciata le immagini dei Vigili del fuoco permettono di vedere due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l'una rispetto all'altra. Nel punto di giuntura, in quell'angolo, decine di pompieri sono a lavoro con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.
A causa del deragliamento del treno regionale 10452, fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è sospeso sia sulla linea direttissima, sia sulla linea "lenta".
Esprimiamo la nostra solidarietà per le vittime e ai pendolari lombardi coinvolti in questa tragedia che ci ha lasciati senza parole.

mercoledì 24 gennaio 2018

Sabato 27 gennaio incontro – dibattito ad Aviano con gli utenti della ferrovia Sacile-Maniago. Proposte e suggerimenti per migliorare il servizio fs

Sabato 27 gennaio 2018, l’Amministrazione Comunale di Aviano, a seguito della riapertura della linea ferroviaria Sacile-Maniago, avvenuta l'11 dicembre 2017, promuove un incontro pubblico alle ore 16.00, presso Palazzina Ferro, Piazza Duomo, per condividere informazioni, consigli, migliorie degli orari, con lo scopo di raccogliere le necessità ed i suggerimenti ed aprire un colloquio con tutti i fruitori del servizio.
Si tratta del primo Comune che a fronte delle criticità emerse in questo mese, organizza un incontro pubblico con gli Utenti. Sarà quindi l’occasione per confrontarsi tra pendolari e studenti fruitori della ferrovia, unitamente alle Amministrazioni Comunali interessate.
Anche noi parteciperemo attivamente portando il nostro contributo fattivo di proposte che verranno illustrate nel corso dell’incontro.
Successivamente alle ore 18.00, si terrà il Convegno “I testimoni del tempo”: un incontro dedicato alle testimonianze di storici, ferrovieri e appassionati, che si confronteranno, raccontando storie e aneddoti legate alla Pedemontana che fu. Interverranno Venir Pier Angelo (Classe 1939) macchinista, Zucchini Pier Angelo (Classe 1937) macchinista e Vivian Bruno (Classe 1946) casellante presso Villotta Km 14.786 dal 1951 al 1970).
La serata terminerà con la proiezione del video "Nascita e Rinascita della Ferrovia Pedemontana del Friuli: 1930 – 2017 … sognano Gemona”.
Si tratta di un video con immagini inedite, a cura di Italo Paties Montagner, che ripercorrerà le principali tappe della storia della linea Pedemontana, dall’inaugurazione del 28 ottobre 1930, all’incidente del 6 luglio 2012, alle varie iniziative organizzate per richiedere la riapertura, ai lavori di riammodernamento della ferrata, alla festa della riapertura del 10 dicembre 2017, con la rinascita fino a Maniago… sognando Gemona.

Treni regionali nel 2017 a livello nazionale sono arrivati in orario 9 regionali su 10. FVG Regione più puntuale d'Italia

Nel 2017 sono arrivati a destinazione puntuali o con non più di 5 minuti di ritardo 9 treni regionali su 10 di Trenitalia, un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2014. 
È quanto riferisce Trenitalia secondo cui nelle ore di punta del mattino l’arrivo in orario dei regionali è anche superiore alla media generale: nella fascia 6-10 è il 92% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno. 
Il bilancio del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti in tutt’Italia, pari a un milione e 930.014 treni circolati in tutte le Regioni e Province Autonome dove Trenitalia gestisce il servizio, percorrendo complessivamente 155 milioni e 250.085 km con 451 milioni e 56.796 passeggeri saliti a bordo, in crescita dello 0,5% rispetto al 2016. 
Il primato del Friuli Dall’analisi più dettagliata delle singole regioni si evidenzia come le migliori performance in fatto di puntualità reale si registrano in Friuli Venezia Giulia, con il 94,7% dei treni puntuali, a seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, con il 94,1%, l’Abruzzo con il 93,5%, la Provincia Autonoma di Trento con il 93%, poi il Veneto 92,6%, le Marche 92,1%, il Lazio 91,9%, la Toscana 90,8% e la Valle d’Aosta 90,5%. 
Trento la più «regolare» Quanto alla regolarità del servizio, nel 2017 è stata raggiunta la percentuale del 98,9%, con cancellazioni totali ridotte all’1,1% e inferiori allo 0,4% per cause imputabili alla società. Per questo aspetto, il primato spetta a Provincia Autonoma di Trento, Marche e Umbria: appena lo 0,4% delle cancellazioni. 
La soddisfazione dei clienti A confermare il trend positivo del 2017 è il giudizio dei clienti: nell’ultima indagine chiusa a novembre l’83,2% si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, facendo salire la media del periodo da gennaio a novembre dal 76,1% del 2015 all’82,7% del 2017, con una crescita in due anni di 6,6 punti percentuali.

lunedì 22 gennaio 2018

Sacile-Maniago: una “Freccia” spuntata, un mese tra ritardi, soppressioni e disservizi

Indice puntualità entro 5 min.
Ad oltre un mese dal suo avvio, il servizio fs Sacile-Maniago risulta ancora gravemente insufficiente, con ritardi e soppressioni, causati da guasti e problemi infrastrutturali di linea e alle apparecchiature dei tanti passaggi a livelli presenti lungo la tratta. 
Dati molto lontani dalla media del FVG, il cui servizio nel 2017 ha rilevato le migliori performance in fatto di puntualità reale, con il 94,7% dei treni puntuali entro i 5 minuti, precedendo la Provincia Autonoma di Bolzano (94,1%, l’Abruzzo (93,5%), la Provincia Autonoma di Trento (93%), il Veneto (92,6%), le Marche (92,1%), il Lazio (91,9%), la Toscana (90,8%) e la Valle d’Aosta (90,5%). 
Indice delle soppressioni
PUNTUALITA' E AFFIDABILITA: nelle prime sei settimane, dal 11 dicembre 2017 al 20 gennaio 2018, il monitoraggio effettuato dal blog TreniBelluno, sui 618 treni programmati, ha rilevato una puntualità entro i 5 min. del 75,7% (ben 19 punti percentuali al di sotto della media FVG del 94,7%), una puntualità entro i 15 min. del 83,8% (contro una media FVG 99,3%) ed un preoccupante tasso di soppressioni, pari al 7,8% (contro una media FVG dello 0,2%).
Particolarmente grave la situazione dei treni del mattino, utilizzati dagli studenti, spesso costretti ad essere trasbordati sui bus sostitutivi e arrivare tardi a scuola o peggio ancora, per chi frequenta l'ISIS Brugnera o l'Istituto Superiore "Il Tagliamento" di Spilimbergo, a perdere la prima ora di lezione a causa della perdita delle coincidenze bus a Sacile o a Maniago. 
Pesanti anche i disagi causati agli automobilisti, spesso intrappolati in lunghe code ai passaggi a livello in tilt.
Anche oggi la settimana è iniziata male, con due corse soppresse (R24862 e R24864) e autosostiuite e con il R24867 giunto a Sacile in forte ritardo (20 min.).
Disagi che hanno comportato i soliti ritardi per gli studenti dell'Ipsia Della Valentina, del Liceo Pujatti e del Marchesini. All'Isis Brugnera alcuni studenti sono arrivati a scuola alle 9.30 con un taxi, messo a disposizione da Trenitalia, a causa della perdita della coincidenza bus Atap a Sacile.
Nella sottostante tabella riportiamo i dati per singola settimana monitorata. 

Periodo
Num
corse
Soppressioni
Puntualità
entro 5 min.
Puntualità
entro 15 min.
1° settimana
11- 6 dicembre 2017
116
15 (12,9%)
62,1%
70,7%
2° settimana
18-23 dicembre 2017
110
14 (12,7%)
67,3%
79,1%
3° settimana
27-30 dicembre 2017
74
8 (10,8%)
81,1%
87,8%
4° settimana
2- 5 gennaio 2018
80
2 (2,5%)
87,5%
91,3%
5° settimana
8 -13 gennaio 2018
116
2 (1,7%)
81,0%
90,5%
6° settimana
15-20 gennaio 2018
80
8 (6,8%)
88,90%
92,50%
TOTALE
dal 11.12.2017
al 13.01.2018

618

49 (7,8%)

75,7%

83,80%

Indice puntualità entro 15 min.
LE RESPONSABILITA’: la frittata è servita ! 
Dati fallimentari che fanno balzare all'onore delle cronache la Ferrovia Pedemontana come “la pecora nera d'Italia per puntualità”. 
Noi non ce la prendiamo con i ferrovieri, che stanno facendo salti mortali, lavorando h24 per completare l'adeguamento della linea, ma con la politica, che ha voluto, per evidenti motivi elettorali, affrettare la riapertura della ferrovia solo per organizzare la grande festa dell'inaugurazione.
I politici, sia quelli regionali che quelli locali, cercano ora come Gatto Silvestro di arrampicarsi sugli specchi, scaricando le proprie responsabilità su RFI e Trenitalia. Un comportamento imbarazzante, a partire dall’Assessore regionale alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, che senza mai scusarsi con gli utenti, ha persino cercato di giustificare questo disastro come “periodo di rodaggio”, dimenticandosi che le maggiori responsabilità di questa debacle sono da imputare ai funzionari regionali a cui spettava l'attività di programmazione e coordinamento.
Un'impreparazione a tuttotondo, visto che – nonostante le proposte e i suggerimenti dei Comitati dei Pendolari - sono stati sbagliati gli orari, ed è mancata ogni tipo di informazione sul territorio.
Non sono esenti da responsabilità neppure i Sindaci, in primis il “cerchio magico maniaghese” di Andrea Carli, pronto a prendersi meriti non suoi sul palco il giorno dell’inaugurazione e ad annunciare sui giornali fantomatici progetti per la “Freccia delle Dolomiti friulane” per poi disinteressarsi della questione, non degnandosi neppure, al contrario di altri suoi colleghi, di dare una risposta alla petizione di 759 firme di studenti e pendolari.
L'apertura della sala d’aspetto a Maniago è l’emblema di questo modo superficiale di lavorare, visto che per sistemare 7 sedie e aprire e chiudere una stanza si è attesa la bellezza di ben 37 giorni! Era troppo pensare di prendere in carico le stazioni prima che il servizio venisse riattivato?
Regione e Comuni sapevano da oltre un anno che la ferrovia sarebbe stata riaperta e in tutto questo periodo nessuno ha mosso un dito per chiedere a RFI in comodato le stazioni, nonostante sui giornali si siano fatti roboanti annunci, come a Maniago, con il progetto di trasformare la stazione nella “Casa del Turismo”.
Mancano ancora le biglietterie self-service: una verrà installata da Trenitalia all'interno della'autostazione di Maniago, come richiesto dal Sindaco Carli: l’ennesima scelta assurda e lontana dalle esigenze di chi utilizza il treno ogni giorno …
Una “Freccia” spuntata, dove oltre ai problemi ferroviari, si aggiunge la mancanza di un vero progetto turistico sul quale si doveva basare il rilancio della ferrovia, inserita dalla Legge n. 128/2017 tra le 18 linee di rilevanza turistica nazionale.
Montagna Leader, soggetto delegato a seguire la programmazione turistica, non è assolutamente in grado di realizzare il progetto di Territorio, il quale non è stato nemmeno abbozzato, senza pensare che tale non coinvolge né Sacile, né Gemona nè gli altri Comuni udinesi. Ci domandiamo come si possa pensare di sviluppare un progetto turistico di area vasta senza tenere in considerazione le due stazioni capolinea, che sono peraltro le più popolose della tratta?
Si sta rischiando di rovinare tutto il lavoro di anni, di chi – come noi – aveva con buon senso chiesto il rilancio della Pedemontana con ben altre modalità: un numero di treni/giorno adeguato alle esigenze del Territorio (12 e non 20), orari e coincidenze confacenti alla domanda di mobilità di studenti e pendolari, una promozione del servizio mediante un’informazione capillare sul territorio e l’avvio di servizi in stazione a supporto del progetto turistico.
Purtroppo nulla di questo è stato nemmeno preso in considerazione e si continua da un lato a giocare sulla pelle degli utenti, dall'altro a perdere una grande occasione di sviluppo per il Territorio sfruttando il progetto della ferrovia turistica.

venerdì 19 gennaio 2018

Maniago aperta la sala d'aspetto in stazione dopo 37 giorni ! Ancora forti disagi con soppressioni e ritardi.


Sala d'aspetto della stazione di Maniago
Con ieri la sala d’aspetto della stazione di Maniago è finalmente aperta al pubblico. Ci sono voluti ben 37 giorni dall’avvio del servizio ferroviario per sistemare 11 sedie e aprire una stanza!
L'apertura verrà garantita dal Comune, tramite il personale di una cooperativa, mentre RFI svolgerà la pulizia.
Nulla di cui vantarsi, anzi l’emblema della assoluta mancanza di programmazione, dimostrazione che l’apertura della ferrovia è stata affrettata. E' mancata ogni tipo di campagna informativa sul territorio e la previsione di ogni minimo servizio in stazione.
Mancano ancora le biglietterie self service, che pare Trenitalia posizionerà a breve. A Maniago l’emettitrice verrà probabilmente istallata – su richiesta del Sindaco, Andrea Carli - all’interno della vicina autostazione, un’altra scelta assurda ...
Se è questo il modo di agire da parte delle Amministrazioni Comunali ci pare difficile che si possa ipotizzare la gestione diretta delle stazioni da parte dei Comuni.
Le idee non mancano (dalla Casa del Turismo all'Infopoint, ecc.) , ma restano purtroppo solo parole sulle pagine dei giornali, visto che se per sistemare alcune sedie ed aprire una stanza ci hanno messo ben 37 giorni, chissà quanto ci metteranno per assumersi la gestione dell’intero fabbricato!
Nel mentre la situazione del servizio fs non migliora, anche oggi si sono registrate pesanti disservizi che hanno colpito in particolare l’utenza scolastica e i treni della mattina.
Quattro sono state le corse soppresse (R24864, R54867, R 24868 e R 24869) e due in pesante ritardo. Disagi causati dall'ennesimo guasto agli apparati di circolazione. Ad Aviano e a Montereale i viaggiatori sono stati trasbordati sui bus e come ormai da prassi gli studenti sono giunti in ritardo all’inizio delle lezioni.
Una triste situazione, diventata quasi una normalità, visto anche l'imbarazzante silenzio delle Istituzioni (Regione e Comuni).
L’Assessore regionale alla mobilità, Mariagrazia Santoro, dopo aver ricevuto la petizione con 759 firme degli studenti si è limitata alle promesse, mentre i Sindaci – fatto salvo quello di Aviano – manifestano un chiaro disinteresse alla materia diventata sicuramente indigesta.
Per testimoniare questa situazione di disagio, pubblichiamo di seguito la lettera che abbiamo ricevuto qualche giorno fa da una mamma esasperata di uno studente


Buongiorno,
sono la mamma di uno studente dell'Istituto Tecnico “Il Tagliamento” a Spilimbergo e vi scrivo per esprimere le mie lamentele in ordine al servizio ferroviario della linea Maniago-Sacile.
Dall'inizio del servizio, a causa dei ritardi o soppressioni, mio figlio, da Aviano per raggiungere l'Istituto Tecnico “Il Tagliamento” a Spilimbergo, ha fatto ben 7 entrate in ritardo, con la conseguente perdita della prima ora ... i ritardi hanno infatti perdere la coincidenza del bus, costringendo i ragazzi ad attendere il bus successivo oltre 3/4 d'ora in stazione delle corriere di Maniago.
Oggi poi giornata TOP.... sospesa la corsa ad Aviano delle 6:51, la quale è stata autosostituita fino a Montereale, da dove poi sono risaliti in treno fino a Maniago. Ebbene secondo l’App di Viaggiatreno il R 24862, alle 07:06 segnalava ben 2' di anticipo, quando in realtà, da Aviano il pullman è partito alle 7:15, con ben 24 min. di ritardo rispetto all'orario programmato!
Posso dire a mio figlio: "Prendi la corriera per l'andata, per arrivare puntuale e il rientro lo fai in treno (anche se avrà ritardi, che li ha avuti....)" però preciso che la corriera deve prenderla allo stadio di Aviano alle 6:30 anziché alle 6.51 del treno ...,  con un viaggio poi che lo aspetta da Maniago a Spilimbergo di 1 ORA, sarebbe se tutto funzionasse una grande cosa, ma come posso permettere che arrivi sempre tardi......?
Grazie dello sfogo!!!!!
Buon Lavoro
Saluti
Lettera firmata

martedì 16 gennaio 2018

Polo Intermodale di Ronchi, un'opportunità da non perdere per il FVG

Pubblichiamo un’interessante riflessione di Marco Chiandoni, appassionato ferroviario e storico portavoce dei pendolari friulani. Semplici pensieri e ragionamenti che condividiamo. Buona lettura!
 
Tra pochi mesi la fermata Ronchi Aeroporto diventerà realtà, permettendo anche al Friuli Venezia Giulia di collegare il proprio aeroporto con la ferrovia: si contano su due mani gli aeroporti italiani che godono della fermata del treno e non è poco.
È stata un'attesa lunga, sofferta, burocraticamente esasperante, come sempre in ritardo, rispetto a Paesi più illuminati, ma guardiamo al positivo, ormai manca davvero poco.
La Regione inoltre si è impegnata, anche grazie al forte contributo dei Comitati dei Pendolari, ad attivare collegamenti transfrontalieri con Villach, polo ferroviario che permette di raggiungere buona parte delle capitali europee e Lubiana, capitale della nostra vicina di casa Slovenia.
Attuare questi collegamenti tuttavia rappresenta il passo più facile, paradossalmente. Quello che ci attende è un lavoro sulle menti dei cittadini, convincerli che col treno è meglio, sia dal punto di vista ambientale, ma soprattutto, e dovrà essere senz'altro questo il fattore determinante, frequenza, puntualità, comodità, facilità di acquisto dei biglietti, biglietti a prezzi molto scontati per gruppi e famiglie, trasporto di biciclette, offerte promozionali relative alle possibilità turistiche che incontreremo in regione e oltre confine.
Dal punto di vista aeroportuale, va da sè, conterà molto l'offerta in termini di voli e prezzi e un collegamento, appunto, frequente, con il trasporto pubblico, per dimenticare l'auto a casa. E per fare questo la Regione dovrebbe contrattare con forza con le compagnie aeree assieme a turismo fvg per garantire ai turisti in ingresso e agli elettori FVG un sistema di traporto di livello europeo.
Ultima nota: le stazioni vanno modernizzate, Udine è una stazione degli anni '90, non è funzionale, non è commerciale, non ha alcuna vocazione turistica. E si che dovrebbe essere uno dei capisaldi della ciclabile Alpe Adria... Visitate la stazione di Villaco, gente, rimarrete basiti da cosa si può realizzare, quando si progetta per bene.

venerdì 12 gennaio 2018

Lubiana-Trieste: anticipazioni sugli orari del nuovo servizio che verrà avviato dal 10 giugno 2018

La prestigiosa rivista on line Ferrovie.Info ha anticipato gli orari  dei nuovi treni che collegheranno dal prossimo 10 giugno 2018 Lubiana a Trieste.
Il ripristino di tali collegamenti era stato annunciato la scorsa estate dall’assistente del direttore del traffico passeggeri delle Ferrovie Slovene (Sž), Miloš Rovšnik.
Gli orari in Italia non sono ufficiali ma i treni dovrebbero circolare in base a questa tabella:
Treno 1824: Ljubljana partenza 5:57, Sezana (arr. 7:34/part. 7:35), Villa Opicina (arr. 7:44/part. 8:05), Trieste C.le arrivo 8:39.
Treno 1825: Trieste C.le partenza 9:01, Villa Opicina (arr. 9:26/part. 9:46), Sezana (arr. 9:56/part. 9:57), Ljubljana arrivo 11:36.
Treno 1896: Ljubljana partenza 16:10, Sezana (arr. 17:49/part. 17:50), Villa Opicina (arr. 18:00/part. 18:15), Trieste C.le arrivo 18:43.
Treno 1897: Trieste C.le partenza 19:09, Villa Opicina (arr. 19:36/part. 19:58), Sezana (arr. 20:08/part. 20:09), Ljubljana arrivo 21:48.
Tutti i convogli fermerebbero a Ljubljana Tivoli, Borovnica, Logatec, Rakek, Postojna, Pivka e Divaca, mentre non sono ancora note, le soste in territorio italiano.
Nulla si sa in particolare dell’estensione del collegamento su Venezia e della prevista nuova fermata dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari.
Non è noto altresì se il servizio verrà effettuato con gli ETR 563, treni di proprietà della Regione FVG, operativi sotto i 3 kV, tensione che accomuna Italia e Slovenia, oppure con le rotabili in dotazione alle Ferrovie Slovene.

mercoledì 10 gennaio 2018

Sabato 13 gennaio presso l'Auditorium Concordia di Pordenone: Convegno-Concerto "Sacile-Gemona una ferrovia piena di futuro”

La Ciampore asd dà il via alle attività del 2018 con il primo di una serie di “Convegni-Concerto” denominati “Sacile-Gemona una ferrovia piena di futuro” nel corso dei quali si svilupperanno i temi legati al turismo slow sfruttando la Ferrovia Pedemontana e la Ciclabile FVG3.
Il primo appuntamento è fissato per sabato 13 gennaio alle ore 18.00 presso l’Auditorium Concordia di Pordenone.
Il programma della serata prevede gli interventi di Gabriele Cragnolini (Presidente di Italia Nostra sezione di Udine e Pordenone), Massimo Bottini, rappresentante nazionale di AMoDo (Alleanza per la Mobilità Dolce), Roberto Zamparini (docente dell’ISIS Sacile-Brugnera), Ivano Marcolin (Green Station di San Stino di Livenza), Fabio Paolini (Stazione Chiusaforte) e Mauro Giannelli (Ciampore asd).
L’evento è patrocinato da AMoDo, Comitato Pendolari Alto Friuli, Fiab, Legambiente e Italia Nostra.
Il convegno è occasione per mettere la ferrovia e il suo itinerario al centro di un dibattito tra i soggetti che partecipano a un vero e proprio “rinascimento ferroviario” mettendo in comune esperienze e buone pratiche estese in tutto il Paese.
Nel corso della serata verrà in particolare presentato il progetto della Green Station di Budoia a cura della Ciampore asd, che dall’aprile 2017 ha in concessione temporanea da RFI l’area dello scalo merci e dei bagni/docce della stazione. Un progetto che il sodalizio del Presidente Mauro Giannelli porta avanti con determinazione e la convinzione che il ritorno del treno possa trasformarsi in un vantaggio reale ed economico per il territorio.
Grazie al “Progetto Scuole e Ferrovia 2017/2018”, promosso da Comitato dei Pendolari Alto Friuli, Italia Nostra e Ciampore, la stazione di Budoia diventerà nella prossima primavera una delle basi dove sviluppare attività didattiche legate alla ferrovia, coinvoglendo le scuole d tutto il FVG.
Il messaggio è quindi “fare rete” per organizzare l'accoglienza turistica slow lungo la ciclabile FVG3 sfruttando la Ferrovia Pedemontana anche mediante il linguaggio musicale e poetico come mezzo espressivo per meglio comunicare.
La serata si concluderà con il concerto della Littorina Blues Band, Echi di Terre e i Cantalicunti, che si esibiranno sul palco del Concordia.

mercoledì 3 gennaio 2018

Sacile-Maniago, non ci resta che pregare SanToro !

Altra giornata di passione per la Sacile-Maniago. Tutti i treni della mattina hanno registrato pesantissimi disagi e anche il pomeriggio non è stato migliore: a fine giornata sono state tre soppressioni (R24862, R24867, R24890) e sei ritardi fino a 75 minuti che hanno coinvolto i R24864, R24868, R24863, R24869, R24889 e R24897 a causa ancora di problemi all’infrastruttura e ai passaggi a livello. 
A Maniago gli utenti hanno atteso al freddo e senza informazioni il servizio bus sostitutivo per oltre 40 minuti. Anche il Sindaco, Andrea Carli, riconosciuto da alcuni utenti, è stato vittima dei disagi, testando così di persona il servizio della sua “Freccia delle Dolomiti Friulane”. 
Dopo la consegna della petizione con 759 firme e la pubblicazione dei risultati sul servizio nelle prime tre settimane (puntualità entro i 5 min. al 68,7% contro una media regionale del 95%), si è aperta la ricerca del capro espiatorio.
L’Assessore regionale Santoro - che aveva tentato di giustificare l’ingiustificabile parlando di “periodo di rodaggio” – ora per smarcarsi dall’imbarazzo con una lettera ha puntato il dito contro Trenitalia e RFI. 
Ancora peggio il Sindaco di Maniago, Andrea Carli, dichiarando alla stampa che “i problemi logistici sarebbero emersi anche se la sperimentazione fosse durata di più e la riapertura spostata in primavera”; affermazioni che evidenziano una responsabilità del Primo Cittadino, che pare fosse a conoscenza dei problemi e che nulla ha detto al riguardo, conscio che la riapertura era dettata solo da motivi elettorali
Un servizio pubblico, come quello ferroviario, non ammette né rodaggi, né sperimentazioni sulla pelle dei Cittadini, che si sia trattata di un’apertura affrettata ormai sono i risultati a certificarlo. Dopo 5 anni di sospensione del servizio il periodo delle prove in linea è stato limitato ad appena tre giorni, i lavori nelle stazioni a Maniago ed Aviano si sono conclusi qualche ora prima dell’inaugurazione, mentre a Budoia la stazione è ancora un cantiere, senza pensare che dopo oltre 20 giorni le sale d’aspetto sono ancora chiuse e i Comuni (salvo Aviano) non hanno fatto nulla per ottenerne il comodato. 
Dopo la festa dell’inaugurazione, i nodi sono arrivati al pettine e con loro le responsabilità, che vanno ricercate anche sul territorio, arrivato gravemente impreparato all’appuntamento. 
Il silenzio dei Sindaci (salvo Sacile e Aviano) dopo 20 giorni di disagi è emblematico e per questo riteniamo gli Amministratori corresponsabili di ciò che sta succedendo: il Sindaco Carli in particolare, che per sviare l’attenzione dai veri problemi continua a fare proclami sulla stampa, proponendo megaprogetti da milioni di euro come la realizzazione del Terminal Studenti del Torricelli. Un intervento questo che metterebbe uno studio accurato, visto che la fermata – come per quella di SLiberale a Sacile – è posta tra due passaggi a livello e porrebbe ulteriori criticità e limitazioni alla circolazione fs legate ai tempi di chiusura degli attraversamenti. 
Nessuno ha il coraggio di dire perché siamo giunti a questa situazione, una vera e propria farsa che ha fatto salire la Pedemontana all’onore delle cronache come “barzelletta ferroviaria d’Italia”.
Avevamo fatto proposte concrete e avvisato in tempi non sospetti che si doveva arrivare preparati ed organizzati, ora purtroppo a pagare l’inadeguatezza di certa politica sono come al solito i cittadini. Al contrario di altri non imputiamo però nessuna responsabilità ai ferrovieri, vittime come noi utenti di politici impreparati che pensavano di giocare con i trenini … 
Lunedì riprenderanno le lezioni e ci auguriamo che gli studenti e le loro famiglie non debbano pagare ancora sulla loro pelle le colpe di chi, coscientemente o in maniera irresponsabile, ha voluto a tutti i costi inaugurare la ferrovia solo per farsi bello sui giornali. 
La ferrovia non ammette improvvisazione: si dovevano rispettare i termini previsti dal Protocollo d’Intesa Regione/Rfi del 22 novembre 2016, che prevedeva la riattivazione del servizio nel 2018, solo dopo la conclusione di tutti i lavori di adeguamento tecnologico della ferrovia. 
Ora il danno è fatto e per chi ci crede ancora non resta che pregare SanToro …

martedì 2 gennaio 2018

E' nato il gruppo "Amici della ferrovia Aviano-Piancavallo"

Con molto piacere pubblichiamo la lettera di Gabriele Mamone che unitamente ad altri amici ed appassionati ha fondato il Gruppo "Amici della ferrovia Aviano-Piancavallo".
Una bella iniziativa finalizzata a valorizzare la ferrovia, la prima dopo la sua riattivazione, che siamo certi saprà contribuire a promuovere sul territorio questo importante progetto. 

Da alcuni mesi, il tema della ferrovia, dei collegamenti, delle diverse opportunità è diventato di attualità ad Aviano, visto il particolare obbiettivo di sviluppo della ferrovia e della nostra stazione ferroviaria. 
Molti di noi si sono avvicinati o riavvicinati al tema, perché siamo pendolari, perché abbiamo vissuto in stazione, perché riteniamo che sia una straordinaria opportunità. 
Ci piace l'idea di offrire il nostro tempo per comunicare l'importanza di questa incredibile opportunità, forse, l'ultima per la nostra Pedemontana per non essere vincolata per raggiungerla solo tramite mezzi su gomma. 
La ferrovia ha rappresentato una grande opportunità e lo potrà ancora essere ed è nostro morale compito stare vicino alle Istituzioni che credono in questo progetto, agli utenti che raggiungono Aviano per le più disparate necessità, dal cicloturismo al Piancavallo, dal Cro, ai pendolari.
Desideriamo inoltre sfruttare gli spazi di stazione supportando l'Amministrazione Comunale e dare il nostro contributo nell'ambito del progetto turistico di Fondazione Fs "Binari senza tempo". 
Da questi presupposti vorremmo allargare il gruppo di lavoro, e tramite la nostra pagina facebook "Amici della Ferrovia Aviano/Piancavallo" e mail amicifsaviano@gmail.com rimanere in contatto. 
Non esitate a contattarci, più siamo e più i nostri obbiettivi raggiungeranno i migliori risultati. 
Gabriele Mamone