Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 30 dicembre 2011

Grazie Direttore Pettenella


Egregio Direttore dott. Mario Pettenella,
nel corso dell’ultima riunione del 7 dicembre abbiamo appreso della Sua decisione di lasciare l’incarico da Lei ricoperto per andare in pensione.
Caro Direttore, abbiamo deciso di scrivere questa lettera per ringraziarLa per tutto il lavoro svolto in questi anni nell’interesse degli Utenti del Friuli Venezia Giulia e soprattutto per aver condiviso per la prima volta un cammino “virtuoso” di dialogo fra Trenitalia e l’Utenza.
Un cammino che grazie all’impegno reciproco, alla passione per il lavoro e alla Sua professionalità ha già permesso di raggiungere importanti risultati, quasi impensabili, ma soprattutto ha permesso di gettare le basi per il servizio ferroviario regionale del futuro.
In questi tre anni abbiamo avuto modo di conoscerci, discutere e talvolta anche scontrarci, ma sempre in maniera civile e costruttiva. Abbiamo conosciuto una persona d’altri tempi, dai modi garbati e sempre disponibile al dialogo, un interlocutore serio, preparato e soprattutto appassionato del suo lavoro.
A riguardo non possiamo dimenticare l’emozione che traspariva dal suo volto quando, nel corso della riunione del 30 marzo 2010, ci ha comunicato la riapertura della biglietteria di Gemona del Friuli. Non solo, i passi avanti fatti in questo triennio sono molti altri (dal restyling delle vetture alla soluzione della questione della pulizia a bordo treno, ecc.), anche se tanto lavoro resta ancora da fare.
Con questi ricordi, uniti alla consapevolezza di aver incontrato non solamente un funzionario capace, come la Sua carriera ampiamente dimostra, ma soprattutto, “un galantuomo”, non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni: solo con il continuo confronto tra le parti e la reciproca disponibilità ad accogliere l’idea e le osservazione altrui si potrà migliorare qualitativamente il servizio offerto.
La strada intrapresa è certamente quella giusta, ci auguriamo che il suo sostituto sappia continuare questo lavoro con il medesimo impegno e professionalità da Lei dimostrata.
In una società governata dal mero profitto e dai freddi numeri, Lei ha saputo trovare sempre le soluzioni in grado da contemperare le esigenze aziendali con quelle degli Utenti, da sempre ritenuti il vero e unico “termometro” del servizio. E’ quindi all’uomo Pettenella più che al professionista che qui vogliamo rivolgerci, ben consapevoli che i valori umani che Lei ha incarnato e dimostrato nella sua esperienza “sul campo” sono forse il ricordo più bello e duraturo che di Lei avremo caro Direttore.
Grazie per il tempo e per la passione che ha dedicato, dando un contributo importante durante il suo periodo di attività in questa Regione.
Speriamo anche noi di averle lasciato dei ricordi positivi che si andranno ad unire a quelli che avrà di certo accumulato negli anni della sua carriera.
Un saluto e tanti auguri sinceri per il Suo nuovo percorso di vita, nella speranza di incontrarci in futuro a bordo di quello strano mezzo di locomozione che è il treno, croce e delizia, ma al tempo stesso così unico.
Mandi Direttore !

venerdì 23 dicembre 2011

Auguri di Buone Feste

E’ stato un altro anno intenso, di duro lavoro, che non sempre però ha portato ad un effettivo miglioramento del servizio.
Se il 2010 è stato decisamente un anno pieno di soddisfazioni con la riapertura della biglietteria di Gemona e l’avvio dei lavori di restyling della stazione di Udine, il 2011 lo ricorderemo come un anno interlocutorio, durante il quale si sono poste le basi per il futuro servizio ferroviario del FVG.
L’anno della svolta per il servizio ferroviario regionale sarà certamente il 2013 quando entreranno in esercizio tutti i nuovi treni e verrà così completato il rinnovamento del parco rotabile, causa di gran parte dei mali dell’attuale servizio.
Il 2011 lo ricorderemo però soprattutto per la risoluzione di alcune criticità particolarmente antipatiche, fra tutte
la questione della pulizia a bordo treno, risolta grazie alla sostituzione di ben 12.000 foderine dei sedili.  
Se i ritardi rilevati nel corso del 2011 sono essenzialmente in linea con quelli del 2010, così non si può dire per le soppressioni, il cui tasso è aumentato in maniera preoccupante, sia a causa di guasti al vetusto materiale rotabile, ma soprattutto per la mancanza di personale FS disponibile, dovuta a scioperi (oltre 1 al mese), improvvise malattie e all’introduzione di un nuovo turno di lavoro per macchinisti e capitreno.
E’ proseguito con profitto il cammino intrapreso con la Regione FVG e la Direzione Trenitalia: un dialogo costante che ha portato alla notizia più bella, ovvero all’eliminazione della tanto odiata maggiorazione tariffaria Trenitalia-SAF per i pendolari gemonesi dal 01.01.2011: una grande vittoria del Comitato che ha permesso a  tutti gli utenti gemonesi un risparmio annuo effettivo di circa 80 euro, e di questi tempi non ci pare cosa da poco !
Un grande risultato, confermato da una politica tariffaria molto attenta della Regione FVG, la quale per tutto il 2011 non ha aumentato le tariffe (fatto salvo l’adeguamento Istat), mantenendo inoltre inalterato il numero di corse del servizio.
Anche per il 2012 questo indirizzo sarà confermato, visto che la Regione ha deciso di adeguare le tariffe alla mera indicizzazione Istat, in media circa 4,5%.
Una scelta che ci gratifica per tutto il lavoro di sensibilizzazione svolto, atteso che proprio il congelamento delle tariffe è stata la prima richiesta posta dal ns Comitato all’Assessore regionale Riccardo Riccardi.
Un buon risultato se confrontato alle altre Regioni che nel corso del 2011 hanno aumentato le tariffe (+23,4% Lombardia, +25% Abruzzo, + 20% Liguria) ed altri aumenti tariffari si prospettano già nel corso del 2012 nell’ordine del 10-20% con tagli significativi alle corse.
Il nostro è stato un lavoro continuo, sempre in prima linea, come dimostrano le oltre  50 segnalazioni inviate alla Regione per denunciare ritardi, disservizi, ma anche proposte e segnalazioni. Tante sono le novità e i miglioramenti che ci attendiamo per il 2012:
-     da gennaio entrerà in vigore il nuovo regolamento sulle sanzioni: dimenticare l’abbonamento a casa non sarà più un dramma; non ci sarà più il rischio di vedersi appioppare una multa da 50 euro, così pure sarà possibile prendere il treno “al volo” sprovvisti di biglietto e regolarizzarsi a bordo con il pagamento di una minima maggiorazione di 5 euro oltre il prezzo del biglietto.
-     Stazione di Udine: il Comune di Udine ci ha assicurato che entro breve verrà realizzato un passaggio pedonale che risolverà l’annoso problema dell’attraversamento del piazzale esterno della stazione. Si attende inoltre che RFI provveda a concludere i lavori di restyling della tettoia del binario 7 e 8.
-     Progetto Micotra: a giugno 2012 verranno attivati 4 nuovi collegamenti tra Udine-Villach, aumentando così l’offerta del servizio lungo la linea Pontebbana.
-     Settimana dell’abbonato: abbiamo chiesto l’estensione dell’orario di apertura della biglietteria di Gemona durante gli ultimi giorni del mese per permettere ai pendolari di ritorno dal lavoro (dopo le 17.00) di poter rinnovare con più facilità il proprio abbonamento.
-     Il 2012 sarà l’anno delle nuove biglietterie self service, che Trenitalia si è impegnata a installare lungo tutte le stazioni della tratta Udine-Tarvisio. Verranno quindi sostituite le vetuste emettitrici con delle altre di nuova generazione, che permetteranno l’acquisito del biglietto anche mediante il pagamento carte di debito bancomat e carte di credito. E’ stata accolta la nostra richiesta di installare le biglietterie anche a Venzone, Pontebba e Ugovizza-Valbruna, oggi stazioni sfornite di ogni tipo di servizio.
-     Ad aprile 2012 arriveranno 4 nuovi treni Vivalto a due piani, che probabilmente però andranno a servire le più affollate tratte a medio lungo raggio TS-UD-VE.  Gli altri 8 nuovi treni arriveranno a marzo del 2013.
E’ importante continuare lungo questa strada, senza stancarsi e senza mollare. Per questo serve il contributo e il supporto di tutti gli utenti, vero e proprio “termometro” del servizio.
A gennaio partirà la nuova campagna di tesseramento gratuito del Comitato: è fondamentale il vostro supporto per sostenere la nostra attività, dandoci legittimazione e forza negoziale dinanzi alle Autorità competenti.
Tanti Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno nuovo, sperando che il 2012 sia un anno migliore di quello trascorso. Gli auspici e le basi ci sono tutte, noi ci crediamo e con la solita determinazione che ci caratterizza continueremo a sensibilizzare le Istituzioni, vigilando sul loro operato.
Auguri e buon viaggio cari amici Pendolari !

giovedì 15 dicembre 2011

Biglietterie self service: il caso di Tarcento

Nell’ultimo incontro del 7 dicembre scorso, Trenitalia, ha comunicato che entro la fine del 2012 verranno sostituite tutte le biglietterie self service attualmente presenti nelle stazioni friulane, con altre di nuova generazione (modello FastTicket, già presenti nelle grandi stazioni), che permetteranno all’utente un più facile utilizzo e soprattutto la possibilità di acquistare il titolo di viaggio anche con carte di debito bancomat o carte di credito.
Una vera e proprio rivoluzione tecnologica che permetterà un sensibile aumento della qualità del servizio.
Con viva soddisfazione rileviamo che è stata accolta in toto la nostra richiesta di dotare tutte le stazioni della linea Udine-Tarvisio con le nuove biglietterie. I nuovi erogatori verranno così installati anche nelle stazioni di Venzone, Pontebba e Ugovizza-Valbruna, oggi sfornite, ampliando così il servizio e offrendo all’utenza un più facile accesso ai titoli di viaggio.
Fin qui le belle notizie, la realtà però presenta ancora una situazione molto precaria, atteso che le biglietterie self service in esercizio risultano sempre più spesso soggette a guasti o fuori servizio per i più disparati motivi, compresi purtroppo i deprecabili atti vandalici.
Questa situazione di precarietà è causata anche dalla scarsa manutenzione effettuata da Trenitalia, che costringe di conseguenza l’utenza a veri e propri salti mortali per procurarsi il titolo di viaggio per evitare il rischio di vedersi elevare salatissime multe a bordo treno.
L’esempio più emblematico è sicuramente quello di Tarcento, dove dal 3 settembre la biglietteria risulta guasta e non utilizzabile. Nonostante le segnalazioni effettuate da parte di alcuni utenti e le rassicurazioni ricevute da Trenitalia, peraltro formalizzate per iscritto con la lettera del 14 ottobre (vedi immagine a lato), la biglietteria è ancor oggi non utilizzabile. Il display segnala da giorni il messaggio d’errore “allarme scasso” …
Dopo l’ultimo nostro intervento del 7 dicembre scorso, speravamo in una soluzione rapida della problematica, ma purtroppo il Gestore ad oggi non ha ancora provveduto ad attivarsi per riparare il guasto o sostituire la biglietteria.
E’ fin troppo facile bacchettare Trenitalia, facile come “sparare sulla Croce Rossa !” Non intendiamo pertanto infierire, in quanto l'attività del nostro Comitato si pone sotto un’ottica di critica costruttiva, come movimento civico di supporto alle Istituzioni e allo stesso Gestore. Lasciamo pertanto ad altri, sicuramente più bravi di noi i panni delle vittime e l'attività di mera e sterile protesta.  
In questo contesto è a nostro avviso necessario che la Regione faccia rispettare in maniera rigorosa il contratto di servizio, sanzionando con multe l’inefficienza e le inadempienze del Gestore.
Crediamo che alle promesse e alle belle parole debbano seguire dei fatti concreti con dei risultati visibili sul campo; solo così si eviterà di tradire quell’affidamento che abbiamo riposto nell’ambizioso progetto di rinnovamento del servizio ferroviario regionale che da tre anni ci vede impegnati in prima linea con la Regione FVG e Trenitalia.    
Da ultimo il nostro auspicio è che la Regione FVG, R.F.I., proprietaria delle stazioni e Trenitalia, gestore del servizio, unitamente alle Amministrazioni Comunali interessate, ricerchino in comune una soluzione al problema della sicurezza delle stazioni minori, prestando una maggiore attenzione a questi luoghi, non più presenziati dal personale FS, spesso presi di mira dai vandali.
Non si tratta purtroppo di fatti episodici: furti e danneggiamenti si sono già verificati nel parcheggio della stazione di Tricesimo, ora è toccato alla biglietteria di Tarcento, la prossima volta a chi toccherà?
Forse qualche telecamera in più e un idoneo sistema di videosorveglianza collegato con gli uffici della Polfer sarebbe di per sé sufficiente a disincentivare ogni malintenzionato, garantendo quella necessaria sicurezza agli utenti e alle loro autovetture. Prevenire è meglio che curare !

mercoledì 14 dicembre 2011

Se Atene piange Sparta non ride ... Caos alla stazione di Montebelluna: treno non parte perché macchinista si rifiuta per motivi di sicurezza

Pendolari in attesa a Bassano. Il caos e la rabbia. Quando hanno visto arrivare nella stazione di Montebelluna (Treviso) le due misere carrozze Aln provenienti da Feltre (Belluno) e dirette verso Padova, alcune centinaia di pendolari hanno dato l’assalto ai mezzi ferroviari incapaci di contenerli tutti. Ressa e urla, spintoni e proteste.
Erano le 9.10 di ieri e la banchina si è trasformata nell’ennesima trincea della guerra quotidiana contro i disservizi per chi prende il treno per andare al lavoro o all’università. Da settimane in quel tratto di linea si verificano ritardi e tensioni, anche a causa dell’interruzione tra Feltre e Belluno per lavori in corso in un sottopasso ad Anzù. E così ieri sono volate parole grosse.
Sono dovuti intervenire gli agenti Polfer per evitare che la situazione degenerasse.
Il treno non è partito per quasi un’ora. È stato lo stesso conducente a rifiutarsi di metterlo in movimento, visto il numero incredibile di persone che sostavano nei corridoi e nelle piattaforme. Questioni di sicurezza (anche perchè il marciapiedi era pieno di gente) lo hanno indotto a chiedere un intervento di Trenitalia.
Si sono dovuti attendere tre pullman (uno dei quali ha poi raggiunto Padova) prima che la ressa si diradasse. Dall’ufficio stampa di Trenitalia è venuta una spiegazione: «L’interruzione della linea a Feltre e lo sciopero del personale ha indotto una variazione di programmazione relativa ai materiali viaggianti. Così si è verificata un’offerta minore per quanto attiene alla capienza, mentre l’afflusso di viaggiatori era particolarmente sostenuto». Fin qui l’analisi. «Ma mezz’ora dopo il convoglio delle 9.10 ci sarebbe stato un altro treno. L’azienda ha predisposto tempestivamente servizi di trasporto su autobus».
Chi glielo va a raccontare ai pendolari? Nemmeno un mese fa sono rimasti fermi per due ore a Fanzolo (Treviso), su un treno già in ritardo, arrivando a Montebelluna alle 23 anzichè alle 20.10.
I convogli soppressi o le mezz’ore di ritardo sono all’ordine del giorno. Commento di Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna e capogruppo del Pd in Regione (che chiede le dimissioni dell’assessore Renato Chisso, ): «In stazione se ne sono viste di cotte e di crude. Di fronte alla calca che si è formata attorno al convoglio, il macchinista si è rifiutato di proseguire il viaggio. Si tratta di un caso di sciopero bianco che rivela in pieno la situazione di caos totale nel quale i trasporti ferroviari regionali sono ormai ridotti».
E l’attuale sindaco Marzio Favero, reduce da molti incontri con gli studenti arrabbiatissimi, spiega. «Ho incontrato la direttrice di Trenitalia che mi ha fatto presente come Trenitalia, a corto di soldi, si trovi a gestire treni vecchi di 40-50 anni. Come dice l’assessore Chisso, sono possibili solo soluzioni tampone. È indubbio che siamo in emergenza».
Purtroppo questa sembra essere solo l’alba del nuovo anno che si preannuncia drammatico. Ne è convinto Ilario Simonaggio della Filt-Cgil del Veneto: «E non sono ancora arrivati i tagli, i cui effetti si vedranno nel 2012. Fatti due conti si tratta di 87 milioni di euro su un totale di 150 milioni impiegati dalla Regione nel trasporto ferroviario in Veneto». Praticamente? «Sarà tagliata una corsa su due (su 600 corse 300 dovrebbero essere cancellate). Ad esempio il servizio dimezzerebbe le frequenze, passando nelle tratte più servite da un treno ogni mezz’ora a un treno ogni ora, rendendo impossibile il trasporto pendolare nelle ore di punta».
Laconica replica dell’assessore Chisso: «Se le dimissioni servissero a far funzionare i treni e a farli arrivare in orario, allora sono pronto». (articolo di Giuseppe Pietrobelli tratto da Il Gazzettino del 30.11.2011)

venerdì 9 dicembre 2011

Sciopero treni FVG dalle ore 21 di sabato 10 alle ore 21 di domenica 11 dicembre

Weekend da bollinio nero per chi utilizzerà il treno per chi viaggerà in treno in Friuli Venezia Giulia. 
La segreteria regionale dell'Orsa ha infatti proclamato uno sciopero del personale di Trenitalia della regione Friuli Venezia Giulia dalle 21.00 di sabato 10 alle 21.00 di domenica 11 dicembre.
I treni Regionali, riferisce Trenitalia, potranno subire cancellazioni o variazioni. L'agitazione sindacale potra' comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell'inizio e dopo la sua conclusione.
Sarà la dodicesima giornata di sciopero proclamato durante questo difficile 2011 dai sindacati dei ferrovieri.
In una lettera pubblica dei ferrovieri dell’Or.S.A. ai cittadini che saranno gravati dallo sciopero si legge: “Non è facile, in una situazione economica come quella attuale, privarci di una giornata di stipendio e rendere difficili i Vostri spostamenti ed anche quelli dei nostri familiari. Per questo, vicini come siamo ai lavoratori ed agli studenti, abbiamo volutamente scelto la giornata festiva per ridurre al minimo i disagi per i pendolari tutti".
Condividiamo le ragioni di tale protesta, perchè sono le stesse che ci spingono a rinnovare al nuovo Governo l'Appello per salvare il Trasporto Pubblico Locale, anche se da parte nostra rileviamo che la proclamazione di una agitazione sindacale al mese in media denota una situazione di "conflitto" permanente tra Lavoratori e Azienda FS, situazione che non vede purtroppo sbocchi e foriera per ora solo di disservizi e disagi per l'incolpevole utenza.

martedì 6 dicembre 2011

Mercoledì 7 dicembre incontro Regione FVG - Pendolari

E' stata convocata per domani, 7 dicembre alle ore 18.00 presso la sede di Udine della Regione Friuli V.G. la riunione periodica tra Regione FVG, Direzione Trenitalia e Comitati dei Pendolari.
La riunione servirà per fare il punto della situazione sul quest'ultimo anno del servzio ferroviario regionale; sarà in particolare l'occasione per confrontarsi con la Regione FVG e la Direzione Regionale Trenitalia per verificare cosa si è fatto di buono e cosa si dovrà fare in futuro, in considerazione delle criticità rilevate e ancora irrisolte.
Durante la riunione illustreremo alla Regione FVG i risultati del nostro Report - Anno 2011, relativo alla puntualità e alla qualità dei servizio ferroviario lungo la linea Pontebbana
Il report realizzato grazie all'attività dei nostri rilevatori e alle segnalazioni pervenute da molti viaggiatori va a fotografare la situazione del servizio lungo la linea Udine-Tarvisio.
Un documento consultivo che rileva - sotto i profilo della puntualtà e dell'affidabilità - un peggioramento del servizio rispetto al 2010: soppressioni in netto aumento, mentre i ritardi si attestano sui risultati rilevati nel corso del 2010. Unica consolazione il netto miglioramento degli standard di pulizia a bordo treno, mentre il servizio informazioni all'utenza resta ancora un vero e proprio tallone d'Achille.  
Il Report va poi ad analizzare nel dettaglio una serie di problematiche e criticità strutturali del sistema, dall'impianto contrattuale vigente, alla qualità dei servizi offerti alla clientela (es. biglietterie self service, informazione, ecc.), alla riqualificazione della Stazione di Udine, elaborando una serie di proposte e suggerimenti volti al miglioramento del servizio.
Atteso che il dibattito potrebbe vertere su molteplici argomenti, abbiamo riteniamo opportuno richiedere alla Regione la fissazione di un Ordine del Giorno, affinché i lavori si svolgano seguento un dato protocollo, in maniera da prevedere interventi a tema e soprattutto limitati nei tempi, che possano consentire spazi di confronto adeguati ed equi per tutti.
A tal fine abbiamo indicato i seguenti punti, che a nostro parere sono quelli più qualificanti su cui dovrebbe incentrarsi il dibattito della riunione:
1) Relazione sullo stato del servizio: puntualità, affidabilità, informazione, manutenzione del parco rotabile, biglietterie self service, ecc
2) Destinazione delle eventuali penali previste del contratto di servizio comminate dalla Regione a Trenitalia
3) Proposte & suggerimenti dei Comitati Pendolari: revisione del contratto di servizio, previsione dei bonus quale forma di ristoro per gli utenti in caso di disservizio, istituzione della Consulta degli Utenti Ferroviari FVG, altro)
3) Situazione materiale rotabile: tempi per l'entrata in esercizio dei nuovi treni 
4) Politica tariffaria 2012: previsione di aumenti al costo dei biglietti ?  
5) Proposte di modifica agli orari da applicarsi a giugno 2012
6) Progetto Micotra: treno Udine-Villach
7) Revisione del regolamento per l’applicazione delle sovrattasse a bordo treno – allineamento alla normativa prevista dalla Regione Veneto
8) Criticità Stazione di Udine

giovedì 1 dicembre 2011

Coordinamento dei Pendolari Italiani: Appello al Presidente della Repubblica e al Governo Monti

Non c'è tempo da perdere, nei prossimi giorni il nuovo Governo deciderà le azioni da compiersi per tentare di risollevare le sorti del Paese e per intraprendere il cammino del risanamento dei conti pubblici e del superamento della crisi economica che attanaglia l'Italia da qualche anno.
Anche il trasporto pubblico rischia di scomparire a causa dei "tagli lineari" decisi dal precedente Governo.
L’allarme è già stato lanciato: se il Governo non cambierà idea, dal 2012 potrà essere davvero molto difficile viaggiare in treno o sugli autobus., in quanto le Regioni non avranno più le risorse sufficienti per garantire la copertura finanziaria dei contratti in essere del trasporto pubblico.
Nonostante il Parlamento avesse espresso il suo sostegno a che il trasporto pubblico fosse dotato di necessarie risorse, votando in modo quasi unanime alcune mozioni, il precedente Governo non ha tenuto conto di tale condivisa volontà politica e nella legge di stabilità ha confermato il taglio del 75% delle risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale, sancendone di fatto il completo smantellamento.
Se questa "scure" venisse confermata dai nuovi provvedimenti del Governo Monti, alle Regioni non resterebbe altro che applicare drastiche riduzioni al servizio, con inevitabili tagli alle corse, unite ad aumenti insostenibili dei prezzi di biglietti e abbonamenti.
Togliere risorse al trasporto pubblico è un grave errore strategico poiché se da un lato viene limitato il diritto alla mobilità dei Cittadini, dall’altro si aumentano i costi sociali legati a incidentalità, congestione ed inquinamento, si deprime l’economia e lo sviluppo economico e si causa un generale peggioramento della qualità della vita.
Dopo il Patto dei Pendolari Italiani siglato a Roma il 22 settembre 2010 il Movimento dei Pendolari si è nuovamente attivato in maniera responsabile ed unitaria per far sentire la propria voce ai vertici dello Stato, perché troppo spesso il popolo dei pendolari rimane inascoltato, pur essendo composto da quasi tre milioni di Cittadini.
E’ così nato il Coordinamento dei Pendolari Italiani, che grazie all’attività degli amici Pendolari Liguri e di tanti altri Comitati sparsi in tutta Italia, ha deciso di rivolgere al Presidente della Repubblica e al nuovo Governo un appello, perché vengano riconsiderate le ipotesi di taglio alle risorse per salvare il Trasporto Pubblico Locale, il quale  non è un servizio secondario, ma un servizio che riveste una importanza vitale per tantissimi cittadini e per le loro famiglie, che non possono accettare di vederselo sottrarre senza reagire.
Anche il nostro Comitato ha sottoscritto l’appello e si farà parte attiva per dare massima diffusione all’iniziativa, sensibilizzando Istituzioni, Amministrazioni Locali e i viaggiatori del Friuli. 
Ci faremo pertanto portavoci del Coordinamento per richiedere all'Assessore Regionale dei Trasporti, Riccardo Riccardi, in occasione della prossima riunione del 7 dicembre, di mantenere inalterate le tariffe del servizio e il numero delle corse del TPL.
Il Friuli V.G. lo scorso anno, quando alcune Regioni hanno aumentato il costo dei biglietti e abbonamenti sino al 25%, ha già dato provo della propria virtuosità, mantenendo inalterate le tariffe, fatto salvo l'aumento minimo previsto dall'ISTAT.
Il nostro auspicio è che l'indirizzo politico del Friuli V.G non muti, mantenendo così inalterati gli impegni assunti nei confronti dei Cittadini, sui quali non può essere scaricato il costo della crisi e della politica in generale, mediante la riduzione del servizio ferroviario e l'aumento delle tariffe. 
Appello per salvare il trasporto pubblico: no al taglio delle risorse, no al taglio del servizio
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Ministro dell’Economia
Al Ministro dei Trasporti
Signor Presidente, Signori Ministri,
sono quasi 3 milioni i cittadini che ogni giorno basano sulla disponibilità di mezzi di trasporto pubblici la loro possibilità di andare al lavoro, a scuola, all’università, e, in generale, a svolgere le loro più diverse attività.
Usare i mezzi pubblici non significa solo poter disporre di un modo economico per spostarsi dalla propria abitazione verso la destinazione prescelta, ma significa scegliere una modalità di trasporto in grado di coniugare con efficacia diversi importanti vantaggi: un minor inquinamento ambientale, un minor congestionamento delle strade, una minore incidentalità con i connessi alti costi sociali, per non citarne che alcuni. Nell’insieme, una mobilità collettiva efficiente è un fattore in grado di migliorare in modo sensibile la qualità della vita percepita dai cittadini.
La Manovra varata dal precedente Governo prevede per il 2012 ulteriori tagli nei trasferimenti alle Regioni, tagli che si abbattono, in particolare, sul trasporto pubblico mettendone in pericolo la stessa sussistenza, atteso che si parla di una riduzione del 75% delle risorse.
Attuare una simile misura impedirebbe da un lato a centinaia di migliaia di studenti e lavoratori di muoversi e dall’altro provocherebbe il caos poiché farebbe aumentare ulteriormente il traffico e la congestione delle nostre strade, che già in molti casi sono oltre il livello di guardia.
Per ovviare parzialmente ai tagli le Regioni non avrebbero altra scelta che aumentare in modo insostenibile il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, e questo nel bel mezzo di una crisi economica che erode stipendi e pensioni sempre più insufficienti a far fronte alle necessità quotidiane.
L’aumento dell’IVA al 21% ha portato inoltre un ulteriore aumento del costo della vita e in particolare dei trasporti, con un ulteriore effetto negativo sul potere d’acquisto dei cittadini, andando a colpire, proporzionalmente, le fasce più deboli, numericamente in costante aumento.
Anche le conseguenze dei tagli al trasporto pubblico sul sistema economico nel suo complesso sarebbero molto negative, abbiamo già accennato ai costi sociali dovuti a congestione, inquinamento e relative malattie, incidentalità, che già oggi costano al Paese ben 2 punti di PIL e che una più attenta politica in favore della mobilità collettiva e sostenibile potrebbe sensibilmente abbassare, liberando risorse per investimenti in grado di creare occupazione e migliore qualità della vita.
Impiegare risorse in trasporto pubblico e mobilità sostenibile non è un costo, ma un investimento che riveste un carattere anticiclico nei confronti di una crisi economica dalla quale sarà possibile uscire solo se saremo in grado di immaginare un futuro diverso e migliore della realtà in cui viviamo oggi. Non è giocando in difesa, ripiegati su noi stessi, così come prefigurerebbe appunto una politica di soli tagli, che potremo vincere le sfide della mondializzazione economica.
Pensiamo che la mobilità collettiva faccia parte di questa visione del nostro futuro, insieme ad una economia che punti con decisione sull’innovazione e sullo sviluppo sostenibile, ed è per questo che ci rivolgiamo a Lei, Signor Presidente,  ed a Voi, Signori Ministri dell’Economia e dei Trasporti, perché sia riconsiderata l’ipotesi di tagliare le risorse ad un settore non solo vitale per milioni di cittadini, ma dal quale l’economia potrebbe trarre grande impulso.
Confidando che questo appello non resterà inascoltato, rivolgiamo a Lei, Signor Presidente, e ai Signori Ministri, il nostro sincero ringraziamento per l’attenzione prestata alla voce di milioni di cittadini.

L'appello è stato lanciato da:
Coordinamento dei Pendolari Liguri - Abbonati Genova-Milano – Associazione Pendolari dell'Acquese - Comitato Pendolari Sicilia - Comitato Pendolari Alto Friuli - Pendolari Alta Valle Scrivia - Comitato Pendolari Alta Valsusa - Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea – Aosta - Comitato Spontaneo Pendolari Cuneo-Torino - Comitato Spontaneo Pendolari Torino-Milano - Associazione Pendolari Novesi - Pendolari della Alessandria – Milano  - Comitato Utenti Trenitalia del Ponente Ligure - Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi - Comitato Pendolaristanchivda – Coordinamento dei Comitati dei Pendolari della Lombardia - Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi – Pendolari Milano-Treviglio  - Comitato Pendolari Roma-Firenze - Comitato Pendolari Genova – Bologna via La Spezia - Associazione Pendolari Piacenza