Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 17 ottobre 2014

Gemona-Sacile: la Regione affida lo studio di fattibilità a FUC. Sollevato conflitto di interesse

Pubblichiamo l’articolo di Giulia Sacchi del Messaggero Veneto del 15 ottobre 2014

 Lo studio di fattibilità per la riapertura e il rilancio della tratta Sacile-Gemona in capo a Fuc, partecipata della Regione? «Meglio che se ne occupi un altro soggetto, indipendente, per evitare un conflitto d'interesse, che potrebbe inficiare l’esito dello studio, qualora la società non abbia interesse a gestire i servizi ferroviari della linea. E' bene precisare, infatti, che l'esecutivo Serracchiani, nella delibera di aprile, ha previsto la possibilità che a Fuc possa essere affidata direttamente la gestione dei servizi della Sacile-Gemona».
Lo sostiene il consigliere comunale di Gemona, nonché rappresentante del comitato dei pendolari Alto Friuli, Andrea Palese, che ha messo nero su bianco tali perplessità nelle osservazioni al protocollo d'intesa relativo allo studio di fattibilità, inviato nelle scorse settimane dalla Regione al sindaco di Maniago e commissario della Comunità Montana, Andrea Carli, che l'ha poi trasmesso agli amministratori locali.
«Il documento della Regione, che comunque ricalca nella sostanza quello di un altro studio di fattibilità, risulta organico e coerente e almeno a livello di intenti richiama in più punti l’interesse a rilanciare la linea Sacile-Gemona - spiega Palese -. Unico aspetto critico il ruolo riservato a Fuc che, in base a quanto previsto dal protocollo, potrebbe elaborare direttamente, con risorse interne, lo studio. A tal riguardo va evidenziato che Fuc è un’impresa ferroviaria, interamente partecipata dalla Regione e attualmente concessionaria di alcuni servizi ferroviari».
Palese sottolinea che «lo studio di fattibilità non prevede unicamente un’analisi legata allo stato di fatto dell’infrastruttura, definendo gli interventi necessari per la riattivazione del servizio e i costi per riqualificazione, ripristino e manutenzione dell’infrastruttura, ma si propone soprattutto di analizzare la domanda potenziale di mobilità nel contesto territoriale, tenendo conto di peculiarità e capacità attrattiva in base alle diverse tipologie dell’offerta. Va quindi chiarito se Fuc abbia al proprio interno le competenze specifiche per elaborare direttamente lo studio, che si presenta come un articolato strumento di pianificazione territoriale. A mio parere sarebbe giusto che l'analisi fosse eseguita da un soggetto terzo che garantisca un approccio neutrale. Approccio che non può essere garantito da chi potrebbe divenire in futuro il nuovo gestore della linea. Perciò auspico che lo il progetto sia assegnato a un soggetto terzo e indipendente, dotato delle professionalità richieste, preferibilmente scelto tra chi ha già redatto studi similari in altre realtà italiane o estere».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Palese è uno dei pochi che capisce qualcosa di ferrovie.
In regione sono imbarazzanti come gestiscono la questione.
Marco