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mercoledì 2 ottobre 2013

“A.A.A. nuovo gestore treni regionali cercasi": maxi bando europeo della Regione Emilia Romagna

Articolo tratto dal Resto del carlino del 30.09.2013 - Una base d’asta di 153 milioni di euro all'anno contro i 120 spesi attualmente, per un affidamento di 15 anni prorogabili di altri sei e mezzo: una partita, dunque, da tre miliardi e 430 milioni di euro.
E’ la gara predisposta dalla Regione Emilia-Romagna per l’affidamento dei servizi ferroviari, presentata oggi in conferenza stampa dall’assessore ai Trasporti, Alfredo Peri. Oltre alle risorse garantite dalla Regione, il nuovo gestore potrà tenere per sé gli introiti del servizio che, attualmente, si aggirano sui 100 milioni di euro. Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione, la Regione prevede la realizzazione di un’unica società’ di gestione, un “massiccio” rinnovo dei treni e la piena integrazione tariffaria del sistema unificato “Mi muovo”.
In questi giorni Fer, la società in house della Regione individuata come stazione appaltante, invierà’ alla Comunità Europea il bando di prequalifica. In seguito, selezionati i candidati provvisti dei requisiti richiesti, potranno pervenire le offerte e bisognerà’ attendere l’estate del 2014 per l’aggiudicazione del bando.
Il soggetto vincitore a quel punto avrà’ 30 mesi di tempo “per prepararsi con i treni, la logistica e l’organizzazione industriale- spiega Peri- necessaria a poter svolgere il servizio”, così da rendere la gara “più competitiva”.
Il nuovo affidamento, dunque, prenderà il via dall’1 luglio 2016 con la cessazione dell’attuale gestione transitoria in capo al Consorzio trasporti integrati (Cti) formato da Trenitalia e Tper.
Per il primo anno di contratto, il nuovo gestore dovrà garantire 18 milioni di treni-chilometro più 1,2 milioni di bus-chilometro per i servizi sostitutivi. “E’ la prima volta che una Regione italiana produce una gara di questo tipo”, sottolinea l’assessore: quella al via è una partita “importante” ed “impegnativa, che sta dentro- sottolinea Peri- alle regole europee”. Con questo bando “vogliamo dare una svolta alla qualità dei servizi”, per questo “cerchiamo gestore che sia capace- aggiunge l’assessore - ed abbia l’intenzione di produrre un vero progetto industriale” per la definizione di un servizio “ad alta affidabilità’”.
La qualità del materiale rotabile, per viale Aldo Moro, va in primo piano: “Un terzo dei treni circolanti sono nuovi e di fatto sono quelli acquistati dalla Regione, gli altri due terzi contiamo di rinnovarli grazie alla nuova gara”, con l’obiettivo di determinare “un salto di qualità, sapendo che in questi anni è la Regione che sta coprendo i mancati trasferimenti statali”.
Il bando, inoltre, “prevede già, a regime - spiega Peri- il completamento del Servizio ferroviario metropolitano” di Bologna.
Dal futuro gestore si attendono investimenti per mezzo miliardo di euro, continua Peri, con effetti positivi sul piano dell’occupazione, della tecnologia e dell’innovazione. Il bando, inoltre, prevede una clausola sociale “a garanzia dei livelli occupazionali e delle professionalità impiegate oggi sul servizio”, sottolinea Peri: sono circa 1.600 gli operatori attuali.
L’assessore regionale, poi, replica alle accuse lanciate dall’Usb: il sindacato di base “invita i cittadini ad opporsi a quella che definisce una privatizzazione, ma questa è una notizia destituita di fondamento”. Si potrebbe evocare il rischio di una privatizzazione “se si vendessero delle quote”, continua Peri, ma “noi non stiamo privatizzando nulla” perchè “questa è una gara per l’affidamento di servizi, così come si dovrebbe fare in tutti i Paesi normali”. Inoltre, “se qualcuno andasse a cercare in Europa i soggetti che possono partecipare a questa gara, farebbe fatica- fa notare l’assessore- a trovarne privati”.
Peri respinge anche il dubbio che chi vincerà la gara alzerà le tariffe per aumentare i ricavi: “Un’altra sciocchezza, i prezzi li stabilisce la Regione” prestando la dovuta “attenzione sociale” al tema.
Potrebbe non vincere Trenitalia? “E’ una gara europea”, allarga le braccia Peri, “potranno partecipare tutti gli operatori che hanno le caratteristiche previste dalle norme, a partire dalla certificazione di sicurezza”.
Se l’asta andasse deserta, cosa succederebbe? “Vedremo, ma penso - conclude Peri - che ci sia un discreto interesse, il prezzo che mettiamo sul tavolo non è inventato”.-

Anche in Friuli Venezia Giulia si lavora da tempo per mettere in piedi la gara europea per l’affidamento del servizio, atteso che il contratto di servizio con Trenitalia è ormai arrivato a scadenza.
Tuttavia pare che l’iter burocratico per addivenire alla gara abbia subito un brusco rallentamento negli ultimi mesi.
Insomma dopo l’euforismo iniziale e le grandi aspettative di investimenti sul trasporto pubblico locale, sembra che le cose ora si siano complicate.
I nuovi treni CAF acquistati dalla Regione FVG, continuano a stazionare da quasi un anno allo scalo di Cervignano, fermi sui binari, mentre i pendolari sono costretti a viaggiare ancora sulle vetuste e scassate Ale 801; nessuna news neppure in ordine alle penali contrattuali 2011 e 2012.
In realtà quelle del 2011 sono state quantificate in 498.000 euro, ma non si sa come siano stati spesi questi soldi.
Se questo è lo scenario c’è poco da star allegri … visto soprattutto il silenzio di tomba che è calato sulla questione del trasporto ferroviario regionale.

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