Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 4 dicembre 2012

Pendolari e studenti non si arrendono: «Rivogliamo il treno»

Pubblichiamo l’articolo del Messaggero Veneto del 1 dicembre 2012 a firma di Giulia Sacchi relativo alla manifestazione di venerdì 30 novembre svoltasi a Montereale Valcellina.

MONTEREALE. «Una battaglia pacifica e propositiva che sta unendo il Friuli, senza distinzioni tra province e ragionamenti in ottica campanilistica». È stata definita così la lotta per la tutela della tratta Sacile-Gemona, a Montereale Valcellina, dove ieri ha fatto tappa la staffetta per salvare la linea. L’accoglienza riservata allo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, appeso poi sulla facciata della stazione locale, è stata calorosa: numerosi i cittadini presenti, nonché gli amministratori locali, tra cui i sindaci di Montereale, Maniago, Cavasso Nuovo e Sacile, i componenti del comitato Gemona-Sacile, lo storico della tratta Romano Vecchiet e i rappresentanti dei pendolari. Immancabile l’appello a riaprire al più presto la linea, lanciato direttamente dagli studenti-pendolari.
«Rivogliamo il nostro treno – ha affermato la monterealina Alice Borghese, che frequenta un istituto superiore a Sacile –. Il tempo per andare a scuola, col treno, era dimezzato rispetto al bus e a ciò si aggiunge tutta una serie di comodità e vantaggi di cui sentiamo la mancanza. Questa linea per noi è importante e lo stiamo dimostrando anche col lavoro di sensibilizzazione che stiamo portando avanti con impegno, perché ci crediamo davvero».
A ribadire la necessità di riaprire e rilanciare la Gemona-Sacile «nell’ottica di un potenziamento del servizio ai pendolari, del turismo sostenibile e del trasporto delle merci intermodale» sono stati Massimiliano Verdini per il comitato dei pendolari e Laura Magris, la quale ha sottolineato le ricadute positive, anche in termini di un minore impatto ambientale.
«È necessario trovare una soluzione progettuale per creare il fondamentale collegamento con Pordenone – ha rimarcato il sindaco di Montereale Pieromano Anselmi –. Così si otterrebbero due risultati, in primis un maggiore utilizzo della linea, anche per scopi turistico-culturali, e in secondo luogo si creerebbe una valida alternativa al trasporto su gomma. È chiaro che l’elaborazione di questo progetto, con un’attenta valutazione anche delle sue ricadute, andrà discussa in un tavolo di concertazione tra più soggetti».
Una battaglia difficile, quella della riapertura, perché pare che Rfi non abbia intenzione di riattivare il servizio con dicembre, ma che, come ha sottolineato Roberto Ceraolo, sindaco di Sacile, dove venerdì prossimo si chiuderà la staffetta, vale la pena di combattere in sinergia.

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