Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 9 luglio 2013

Caro Senatore si informi per favore, anche se dovrebbe già sapere certe cose …

E difficile non replicare alle affermazioni del senatore Lodovico Sonego; un intervento che lascia l’amaro in bocca per noi utenti, non solo per le inesattezze, ma soprattutto per l’incapacità ad approcciare seriamente la problematica, che dovrebbe già conoscere, visto che è stato assessore regionale ai trasporti.
A rendere ancora più avvilente il quadro è che i politici sono più impegnati a rilasciare dichiarazioni alla stampa, cercando di difendere il loro finora fallimentare operato, piuttosto che lavorare nelle sedi deputate per risolvere la questione della Gemona-Sacile.
Sia chiaro il nostro non è un intervento politico: non ci interessa parteggiare per nessuno, perché il servizio ferroviario non è né di sinistra, né di destra. Ci interessa solo vedere risultati pratici, affinché il sistema ferroviario regionale migliori e aumenti l’offerta qualitativa del TPL.
A tutto però c’è un limite però … andremo per punti:
 
1) TRASFERIMENTO DELLA LINEA DALLO STATO ALLA REGIONE FVG: Sonego afferma che “chi propone il passaggio di proprietà della ferrovia dallo Stato alla Regione (ovvero noi), chiede che quest'ultima spenda subito 19 milioni di euro del suo bilancio, più le spese per manutenzioni e rischi futuri, per mantenere attiva una linea che Rfi ha, per legge, l’obbligo di tenere aperta in quanto concessionaria dello Stato... Rfi ha comunicato che la ferrovia richiede a breve un investimento di 10,5 milioni di euro per manutenzione straordinaria, di cui 3,1 milioni subito come precondizione per fare circolare il primo treno. Oltre a ciò, Rfi precisa che il trasferimento della proprietà alla Regione deve avvenire con un corrispettivo almeno pari al valore per il quale l’infrastruttura è iscritta nel proprio bilancio, ossia 8,5 milioni di euro”.
Caro senatore, forse Lei non comprende ciò che diciamo da mesi: noi chiediamo che la linea venga trasferita a titolo gratuito dallo Stato alla Regione, perché la linea è già di proprietà dello Stato. RFI è solo concessionaria dell’infrastruttura e non proprietaria.
RFI opera secondo quanto previsto dall'Atto di Concessione ed in base al Contratto di Programma (Decreto Legislativo n. 188/2003), che prevede, nei limiti delle risorse annualmente iscritte nel bilancio dello Stato, la concessione di finanziamenti per far fronte a nuovi investimenti, alla manutenzione ed al rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria, allo sviluppo dell'infrastruttura stessa e al rispetto dei livelli di sicurezza.
RFI quindi non solo non è proprietaria della linea, per la quale ha chiesto 8,5 milioni di euro, ma annualmente riceve finanziamenti dallo Stato per la sua manutenzione (che non fa !) … Se non basta questo, è bene ricordare che RFI è partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato e quest’ultima ha un unico azionista, lo Stato, tramite il Ministero del Tesoro. Quindi RFI è un’azienda partecipata interamente dallo Stato !
Perché quindi si deve pagare RFI se la proprietà dei binari è già dello Stato? Pagare RFI è come se si emettesse un assegno all’ordine mio proprio …
A tal proposito invitiamo il sen. Sonego a leggersi l’art. 10 del Decreto Legislativo 01.04.2004 n. 111 il quale recita: “Trasferimento della ferrovia Udine-Cividale: dalla data di consegna … entro sei mesi dalla data di decorrenza dell'efficacia del presente decreto, sono trasferiti a titolo gratuito dal demanio e patrimonio disponibile e indisponibile dello Stato al demanio e patrimonio disponibile e indisponibile della Regione FVG i beni, gli impianti e le infrastrutture della ferrovia Udine-Cividale ... In altre parole la linea è stata trasferita gratuitamente dallo Stato alla regione nel 2004 !
 
2) COSTI PER IL RIPRISTINO DELLA LINEA: Sonego afferma che “la ferrovia richiede a breve un investimento di 10,5 milioni di euro per manutenzione straordinaria, di cui 3,1 milioni subito come precondizione per fare circolare il primo treno”.
Credere a tutto quello che dice RFI ci sembra paradossale, visto che solo quattro mesi fa (nel dossier inviato dalla Regione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), si sono quantificati gli interventi di ripristino e gestione tra i 4 e i 5 milioni di euro, oltre agli oneri per le manutenzioni straordinarie (500-700 mila euro l’anno).
Ora le spese sono raddoppiate … perché?
Credere a quello che dice RFI è come fidarsi di Giuda … è evidente che la questione della Gemona-Sacile è un’ottima occasione per RFI per fare cassa e disfarsi di un fardello ingombrante.
Ci domandiamo perché non si procede invece ad una accurata e autonoma due diligenge?
RFI è colpevole della mala gestio della linea e non può dettare condizioni. Serve un soggetto terzo, che valuti e analizzi le condizioni necessarie per il trasferimento e proceda alla esatta quantificazione dei costi.
 
3) ACQUISTO DEI MINUETTO: Sonego si pregia poi di aver fatto acquistare i nuovi Minuetto quando era assessore regionale tra il 2004 e il 2008. Più che un merito si è trattato di una vera e propria sciagura per i pendolari e per le casse della Regione FVG (15,5 milioni di euro spesi).
E’ stato infatti uno dei peggiori investimenti fatti visti i risultati: i Minuetto diesel in particolare sono spesso guasti e causa dei maggiori disagi per l’utenza. Basti pensare alle ormai note e ripetute soppressioni lungo la linea Casarsa-Portogruaro dove i Minuetti vengono utilizzati.
 
4) SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE: ma la vera perla del senatore è quella di aver millantato che l’organizzazione e il costo del servizio del trasporto ferroviario dei passeggeri sono stati trasferiti alla Regione su sua iniziativa quando faceva parte dell'esecutivo Illy … Balle, ma balle galattiche !
Il senatore forse non conosce il Decreto Legislativo del 01.04.2004 n. 111Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia concernenti il trasferimento di funzioni in materia di viabilità e trasporti”, il quale ha trasferito la materia concernente il servizio ferroviario regionale dallo Stato alla Regione FVG. La Regione ha solo dato attuazione a quanto già disposto dal Parlamento con la Legge Regionale 23 agosto 2007, n. 23.
 
Ribadiamo che il trasferimento a titolo gratuito della linea è essenziale, per poterla successivamente gestirla in house, visto che RFI ha dato ampia prova del suo disinteresse.
Anche l’AD di Ferrovie Udine-Cividale, Corrado Leonarduzzi, ha recentemente dichiarato un interessamento da parte di FUC alla linea; non capiamo quindi perché si continui a perdere tempo in chiacchiere e soprattutto a raccontare barzellette sui giornali.
Invitiamo i nostri parlamentari a informarsi bene e soprattutto a interrogare chi di dovere: non certamente RFI, ma il suo e unico azionista, ovvero il Ministro del Tesoro, che spesso siede nella loro stessa aula !
Speriamo che la Presidente Serracchiani abbia le idee più chiare del senatore Sonego: durante l’incontro del 9 aprile scorso, la Presidente si era dichiarata favorevole alla riapertura della linea e alla sua regionalizzazione, mediante un “piano che non dovrà limitarsi ad enunciare l’obiettivo, ma dovrà invece essere una reale occasione per il ripristino e il potenziamento della linea”.
Invitiamo i nostri politici a ragionare con la propria testa e non con quella dei dirigenti di RFI, altrimenti il destino della Gemona-Sacile è già segnato, così come successo lo scorso anno in Piemonte dove sono state chiuse ben 11 linee ferroviarie.

4 commenti:

DB ha detto...

Aldilà delle gaffes di Sonego, è effettivamente strano che Rfi abbia la facoltà di chiudere una linea di propria iniziativa per la quale riceve dei finanziamenti dal Ministero.

Daniele

Tony69 ha detto...

Ma è mai possibile che questi parlamentari riescano una volta ad informarsi su come stanno le cose?
Hanno a disposizione portaborse, segretari ecc. oltre ad aver accesso agli uffici nell'esercizio delle loro mansioni ...
Tony69

Giorç ha detto...

Decisamente il sig. Sonego ha deragliato come il Minuetto sulla Gemona-Sacile. E’ mai possibile che tutto il lavoro svolto fino ad oggi debba essere cestinato perché non gradito ai politici che attualmente cavalcano l’onda. Viene spontaneo chiedersi se l’iniziativa del trasferimento della proprietà della linea, dallo Stato alla Regione, fosse stata sviluppata da “altri soggetti”, quale gradimento avrebbe attualmente riscosso nei palazzi romani. La sensazione è che si voglia puntare ad altri obiettivi per distogliere l’attenzione, e quindi risorse, al progetto di rilancio della Gemona-Sacile, al fine di accontentare altre realtà…
Mandi dal Giorç

ciapaka ha detto...

Ho partecipato alla recente serata di Maniago ove quel poco tempo lasciato a eventuali interventi delle persone normali è stato riempito, senza rispetto verso i presenti, dal senatore Sonego e dalle sue ipocrite monate, le stesse della debora che ci ha preso per i fondelli parlando di tutto tranne che della Sacile Gemona. CHE SCHIFO ........QUI BISOGNA INVENTARSI QUALCOSA DI NUOVO.