Anche per la presente settimana il trasporto ferroviario regionale seguirà il programma ormai consolidato, con una riduzione di oltre il 70% delle corse.
La nostra attenzione però è già incentrata alla Fase 2 dell’emergenza Covid-19, ovvero quando cesseranno le attuali limitazioni di mobilità e spostamento e verranno autorizzate le riaperture delle attività produttive.
Il ritorno alla vita normale dovrà essere scandito da cautele e precauzioni, per quanto riguarda i trasporti pubblici questa fase richiederà di adottare forme di contingentamento dell’accesso ai treni e nelle stazioni, per assicurare il distanziamento tra i passeggeri.
Ciò dovrebbe implicare un maggiore utilizzo di mezzi con una diversa composizione dei treni e un incremento del numero di corse nelle ore di punta.
In FVG sulla carta la domanda di mobilità dovrebbe risultare gestibile visto che una bella fetta dell’utenza pendolare è formata da studenti che non dovrebbero riutilizzare il treno nel corso della Fase 2. A questi dovrebbero aggiungersi anche tutti i lavoratori che continueranno ad usufruire forme di lavoro in smartworking.
In ogni caso si dovrà assolutamente essere rigidi nell’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico, prevedendo l’obbligatorietà dell’uso di mascherine o in alternativa foulard, sciarpa, copricollo che garantiscano la copertura di naso e bocca.
Par garantire il distanziamento tra i passeggeri si dovrà inoltre consentire di viaggiare solo seduti in posti spaiati; questo accorgimento andrà a ridurre della metà la capienza dei treni.
Da qui sorge la necessità di potenziare la composizione dei treni con più carrozze, accorgimento non sempre fattibile sotto il profilo tecnico, ovvero prevedere una rimodulazione del servizio con nuove corse e una sostanziale modifica del normale programma d’esercizio.
A bordo treno dovranno essere garantiti i liquidi igienizzanti e una costante pulizia con la sanificazione dei mezzi.
Le diposizioni dovrebbero riguardare inoltre anche gli accessi presso le stazioni, prevedendo percorsi unidirezionali o l’entrata uno per volta nei casi dove non sia possibile garantire il distanziamento sociale.
I controlli dovranno essere rigidi: i capitreno dovranno a nostro parere essere assistiti da scorte del personale della Polfer. Non è ipotizzabile che un solo operatore riesca infatti a controllare un convoglio lungo più di 100 metri.
Siamo certi che la civiltà e il senso delle regole degli utenti del FVG agevolerà di molto questa fase che permetterà il ritorno alla normalità.
Ci appelliamo proprio al senso civico dei passeggeri per prepararci con diligenza ed organizzazione ad affrontare la Fase 2.
Nei prossimi giorni ci confronteremo con la Direzione Trenitalia FVG e la Regione FVG che stanno seguendo la situazione mediante la cabina di regia del tpl.
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