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lunedì 31 dicembre 2018

Penali treni CAF: la Regione FVG transa a 3,7 milioni di €

La fine del 2018 porta una notizia molto attesa: è stata infatti posta la parola fine all'annosa vicenda delle penali contrattuali relative ai nuovi treni Civity.
Si chiude così, con una transazione, l’annosa controversia fra la Regione Friuli Venezia Giulia e la società spagnola CAF in merito ai gravi ritardi (di circa due anni e mezzo) nella consegna degli 8 elettrotreni ERT563, pattuita con contratto del 29.03.2011 al prezzo di 45,6 milioni di € complessivi “franco rotaia” (una specie di “chiavi in mano”, ossia con i treni pronti all’immissione in esercizio), completi di attrezzature e omologazione per circolare sia sulla rete ferroviaria italiana che su quella slovena.
La transazione, appena approvata dalla Giunta Fedriga prevede uno stralcio del 20% rispetto all'importo della penale stabilita nel contratto, pari a 5mila €/al giorno per ciascun giorno di ritardo e per ciascun treno fino a un massimo del 10% del valore contrattuale. Si passa così da una penale complessiva di 4,560 milioni di € a 3,648 milioni (Iva esclusa).
A suo tempo la precedente Giunta Serracchiani era stata duramente attaccata per tali ritardi, accusata di immobilismo difronte a questa vertenza che per oltre 2 anni e mezzo ha reso difficile la vita dei Pendolari friulani; il nostro Comitato aveva anche minacciato il deposito di un esposto alla Corte dei Conti visti gli importi in ballo.
Adesso con questo accordo transattivo ciascuna delle parti rinuncia formalmente a promuovere qualsiasi azione legale: ecco il vero scopo, dal punto di vista regionale, del negoziato e del conseguente accordo.
La CAF, infatti, aveva argomentato che i gravi ritardi nella consegna dei treni – innegabili – non erano imputabili all’azienda bensì alle lungaggini nelle procedure di omologazione da parte dell'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria), dovendosi seguire regole e procedure che all’atto di sottoscrizione del contratto non erano conoscibili.
Si è scelta la soluzione più logica e di buon senso, evitando sicuramente un lungo contenzioso che avrebbe paralizzato la vertenza per anni.
Ripercorriamo le principali tappe di questa vicenda:
• la procedura di acquisto dei primi 8 treni Etr563 è stata decisa con delibera n. 1466 dd 24.06.2009 da parte della Giunta Tondo, per un importo complessivo a base d'asta di 53.650.000,00 € (IVA esclusa). Il bando è stato pubblicato il 30.06.2009 e l'aggiudicazione provvisoria alla ditta spagnola CAF è avvenuta il 29.12.2009;
• all'aggiudicazione provvisoria sono seguiti dei contenziosi al TAR, superati a marzo del 2011;
• con atto di data 29.03.2011 (prot. n. 9421), Regione FVG e CAF hanno sottoscritto il contratto “per la fornitura di 8 elettrotreni Etr563, omologati per la circolazione sulla rete italiana, con opzione per l’acquisto di ulteriori complessi, scorta tecnica, materiale di ricambio e servizio di manutenzione” per un importo di 45,6 milioni di €, comprensivo del servizio di manutenzione ordinaria per i primi 12 mesi e correttiva per i primi 36 mesi; il termine di consegna degli otto Etr563 indicato in contratto è il 16.12.2012;
• a settembre 2013 la Regione FVG (Giunta Serracchiani) ha contestato a CAF formalmente il ritardo della consegna degli 8 treni Etr563; il 16 ottobre 2013 la Regione ha comunicato inoltre la sospensione di tutti i pagamenti in favore del costruttore CAF, sia per l'acquisto degli Etr563 che per l'opzione degli ulteriori 4 Etr564;
• la svolta allo stallo è arrivata con l’autorizzazione alle prove dinamiche a gennaio 2014 e l’avvio dell’omologazione dei primi treni Etr563;
• a marzo 2014 l'Assessore regionale, Mariagrazia Santoro (Giunta Serracchiani), ha annunciato l’applicazione delle penali contrattuali, pari a 4,5 milioni, per la ritardata consegna dei treni Etr563;
• il 14 giugno 2015 i primi tre treni Etr563 sono entrati in esercizio mentre gli altri cinque a fine settembre 2015;
• nel corso del 2016 l’Assessore Mariagrazia Santoro, rimangiandosi quanto detto precedentemente annunciava che si provvederà a transare con CAF;
• a dicembre 2018 la Giunta Fedriga chiude l'annosa vicenda con una transazione dell’importo di € 3,648 milioni (Iva esclusa).
Non è chiaro come verranno ora utilizzati questi denari, pare per l’acquisto di scorte tecniche-ricambi.
Non siamo mai stati particolarmente favorevoli all’idea della transazione definita come semplice baratto di ricambi/scorte tecniche, avendo proposto alla Regione a gennaio 2016 di utilizzare quegli importi per l’installazione del wi-fi sui treni o meglio ancora per l’acquisto di un pianale modulare per gli Etr564 destinato al trasporto di biciclette con oltre 100 posto disponibili, utile da sfruttare lungo la tratta transfrontaliera Udine-Villach a servizio della Ciclovia AlpeAdria.
Chiederemo all’assessore Graziano Pizzimenti garanzie affinché gli importi delle penali vengano utilizzati per l’acquisto del materiale necessario, evitando sprechi, ma soprattutto proporremo che i soldi vengano utilizzati per sottoscrivere un contratto di manutenzione ordinaria dei treni Civity Etr 563/564, in maniera che il costruttore spagnolo CAF possa garantire la perfetta fruizione dei treni per i prossimi anni e la valorizzazione del patrimonio rotabile del FVG.
Resta ancora da risolvere la questione delle penali della fornitura dei 4 elettrotreni ETR564 – pari a 2,7 milioni di € - acquistati nel 2012 dalla Regione ed entrati in esercizio a settembre 2018, dopo oltre 2 anni e mezzo di ritardo.
Sicuramente siamo difronte ad una brutta storia che ancora oggi non trova una giustificazione vera, dove la burocrazia dell’ANSF e la “manona” di FS pare abbiano inciso non poco.
Difendiamo la scelta della Regione, la quale in un momento molto difficile (nel 2011) ha deciso di acquistare in autonomia i treni e rinnovare il parco rotabile, non aderendo alle proposte del monopolista di Stato che aveva offerto una fornitura di treni Vivalto, già ampiamente superati tecnologicamente.

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