Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 4 marzo 2017

Maniago vota contro la sua ferrovia

Diceva Agatha Christie: “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.
Ebbene, i tre indizi ci sono e la prova che l'Amministrazione Comunale di Maniago non sia interessata al progetto di rilancio della ferrovia Gemona-Sacile ora è cosa evidente.
Quello che è successo giovedì 23 febbraio in Consiglio Comunale ha dell’incredibile, visto che il Sindaco, Andrea Carli e la sua maggioranza, hanno respinto un Ordine del Giorno presentato dal consigliere d’opposizione, Francesco Busetto.
Non ci sono spiegazioni plausibili, se non che ormai il buon senso non fa più capolino nella Città del Coltello.
Si tratta di un atto politicamente irresponsabile che rischia di pregiudicare l’unità d'intenti che fino ad oggi ha caratterizzato la vertenza della Ferrovia Pedemontana e soprattutto far venire meno la fiducia del Gruppo FS, che ha deciso di riattivare la linea, investendo nel progetto ben 17 milioni di euro.
Sino ad oggi il fronte dei Sindaci era rimasto sempre unito e compatto, nonostante le diversità di vedute politiche e di schieramenti di partito.
Maniago probabilmente per "beghe di bottega" (si va ad elezioni a giugno e in Paese sta impazzando la campagna elettorale) con questa sconcertante votazione è il primo Comune che rompe il fronte sulla ferrovia.
L’Odg bocciato è nella sostanza una fotocopia di quello già approvato dal Consiglio Comunale di Cavasso Nuovo e dal Consiglio Regionale lo scorso dicembre; votazioni è bene ricordare all’unanimità con il consenso di tutte le forze politiche.
Le giustificazioni del Sindaco Carli apparse sulla stampa (LEGGI ARTICOLO) raggiungono il grottesco, visto che si tratterebbe di "un documento doppione" e che "non c'è bisogno di assumere impegni ulteriori" dato che "l'Amministrazione da tempo è al lavoro su questo fronte".
A detta di Carli “l’odg presenta lacune rispetto ai passi che sono stati compiuti in questi anni e hanno portato all'annuncio della riapertura della linea nel 2018”, nel documento mancherebbe a detta del Sindaco “il riconoscimento di quanto fatto sinora, che è il risultato del mandato dato dal consiglio comunale nel 2012”.
Parole quelle di Carli che manifestano una manifesta grettezza della materia e una limitata visione che ci lascia allibiti, visto che proprio Maniago sarà il Comune che beneficerà maggiormente dalla riattivazione della ferrovia, recuperando il traffico passeggeri (studenti e pendolari) lungo la direttrice Sacile/Maniago e diventando, grazie alla sua posizione geografica, uno dei centri d’interesse più importanti del servizio turistico che verrà attivato lungo l’intera linea.
Mentre altri Comuni si stanno impegnando per arrivare preparati al 2018, si pensi a Gemona, Cavasso Nuovo e Pinzano che hanno già ottenuto finanziamenti regionali (80mila € ciascuno) per il restyling delle proprie stazioni, o Budoia e Montereale dove si stanno sviluppando in sinergia con alcune Associazioni progetti volti a sfruttare gli spazi di stazione per attività turistiche e culturali, Maniago è disinteressata alla questione, dimostrando un "immobilismo quasi galattico".
L’Odg bocciato è tutt’altro che lacunoso, visto che riassume passo passo le fasi dal 2012 ad oggi che hanno portato all'impegno di Regione FVG e Gruppo FS di riattivare la ferrovia; non è poi "un doppione" di quello approvato nell'ottobre 2012 e votato anche dalla maggioranza Carli (Delibera n. 82 dd 28.10.2012 - clicca e leggi), visto che si tratta di documenti radicalmente differenti.
Quello del 2012, redatto dal consigliere comunale di Gemona, Andrea Palese, nasceva sulla spinta popolare e in particolare dalla Staffetta "Treni-Taglia ridacci il nostro treno" promossa dal nostro Comitato; quel documento, votato da tutti i Consigli Comunali della tratta, chiedeva l'impegno della Regione e del Gruppo FS alla riattivazione della ferrovia.
L'Odg odierno, preso atto che la ferrovia verrà riattivata nel 2018, chiede invece ai Comuni, d'intesa con la Regione, RFI, la Fondazione FS e Promoturismo FVG, con il supporto delle Associazioni, di attuare un programma di interventi per la realizzazione degli investimenti di sviluppo territoriale a supporto del progetto turistico della ferrovia, in grado di creare un indotto economico. In particolare l'Odg domandava di investire per migliorare la Ciclabile FVG3, l'accessibilità di stazione, individuando spazi da dedicare ad attività turistiche, avviare inoltre specifiche iniziative a supporto del progetto di Fondazione FS "Binari senza Tempo" (che nel 2016 ha permesso di far viaggiare lungo le sue linee ben 60mila turisti), coinvolgendo operatori specializzati nel settore turistico e avviare una campagna di promozione e marketing, individuando una brand unico, promuovendo le eccellenze del Territorio.
Dopo l'increscioso voto in Consiglio Comunale del 23 febbraio, la Giunta Carli, probabilmente conscia dell'errore, ha cercato in tutta fretta "di mettere una toppa", deliberando in data 27 febbraio l'approvazione dello schema di contratto di comodato della stazione con RFI.
Dalla stampa si apprende che è volontà del Comune "procedere alla presa in carico del fabbricato viaggiatori al fine di riqualificare il vuoto urbano creatosi a seguito della chiusura della stazione e realizzare non solo un progetto legato alla valorizzazione e potenziamento del turismo ciclabile ma anche una stazione di ricezione turistica con noleggio di biciclette e angoli informativi riguardanti il patrimonio culturale e architettonico legato in particolar modo all'arte fabbrile con la promozione di prodotti artigianali e gastronomici locali "
Sembrerebbero nobili le finalità della delibera, peccato che lo schema di contratto di comodato approvato dalla Giunta non preveda la possibilità di svolgere tutte queste attività all'interno della stazione.
Il comodato standard (LEGGI) delle "Piccole Stazioni" (quelle bronze) offerto da RFI è rivolto infatti unicamente ai Comuni e alle Associazioni no profit e non prevede la possibilità di destinare la stazione per attività commerciali, bensì solo per scopi istituzionali o associativi.
Il noleggio di biciclette, la vendita di prodotti artigiani e gastronomici, sono pertanto ritenute da RFI attività a scopo di lucro e pertanto non possono rientrare nello schema di comodato.
Dalla lettura dello schema di contratto di comodato (LEGGI) approvato dalla Giunta di Maniago si evince che le proposte di destinazione della stazione non sono state riportate nel testo del contratto, il quale è rimasto vuoto (Art. 3) ...
Per destinare - come auspichiamo da tempo - gli spazi di stazioni anche ad attività commerciali a supporto del progetto turistico della ferrovia è necessario chiedere a RFI, d'intesa con la Regione, una espressa deroga alle previsioni del contratto di comodato standard. Così hanno fatto ad esempio Gemona e Cavasso Nuovo.
Non sappiamo se questa sia mera propaganda o un impacciato tentativo di rientrare nei ranghi; di certo la delibera di Maniago è stata approvata senza la presenza del Sindaco Carli e dell'Assessore al Turismo, Querin, il che è strano vista l'importanza che riveste la questione ferrovia per la città e per l'intera Pedemontana nella quale Maniago è senza dubbio un riferimento importante.
La questione deve far riflettere, visto che un Comune di riferimento per il Territorio dovrebbe avere le idee chiare sulla questione così importante com'è quella della ferrovia.
La bocciatura dell’Odg e la frettolosa approvazione in giunta di una delibera "raffazzonata" sono solo gli ultimi svarioni in cui è incappata l'Amministrazione Carli, la quale si era resa già protagonista in passato della mancata concessione del patrocinio alla Mostra fotografica di Gemona, evento che ha ospitato l'ing. Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, figura basilare per la stipula del Protocollo d’Intesa, nonché l'assenza di rappresentanti maniaghesi durante il Convegno di Cavasso Nuovo, quando è stata ufficializzata da parte del Presidente di Co.Mo.Do., Massimo Bottini, l'investitura ad organizzare proprio in Pedemontana la X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate- Edizione 2017.
Chissà se nel 2018, all'atto dell’inaugurazione della ferrovia, il Sindaco Carli (sempre se verrà rieletto) manifesterà la sua felicità per il ritorno del treno in Pedemontana e per l’avvio del progetto turistico, proprio quel progetto da lui e dalla sua maggioranza bocciato con il voto dell'OdG.
Siamo certi che il disinteresse o la superficialità nella trattazione della questione ferrovia da parte degli Amministratori maniaghesi non precluderà il raggiungimento dell'obiettivo finale, visto che la riapertura della linea e l'avvio del progetto turistico sono supportati da gran parte degli Amministratori Locali (l'Odg. già stato votato da Cavasso Nuovo verrà a breve discusso a Gemona del Friuli, Forgaria, Sacile e altri Comuni), dall'interesse di numerose Associazioni, che si stanno impegnando per l'organizzazione di vari eventi nell'ambito del programma della X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate e dalla stragrande maggioranza dei Cittadini.

2 commenti:

Mario ha detto...

Un comportamento riprovevole da parte di un'amministrazione comunale, che invece di sfruttare al meglio le conoscenze dei Comitati e collaborare con le tante associazioni che si stanno impegnando per far riaprire la ferrovia, sembra quasi che vi faccia la guerra.
Non capisco se è invidia o semplice stupidità politica.
Un grande grazie per tutto quello che state facendo per la Pedemontana
Mario

M.T. ha detto...

Maniago si distingue sempre per mancanza di p***e dei politici e per essere un bastian contrario. Purtroppo non abbiamo politici di spessore e ci si accontenta della sub-normalità.
Mi associo a Mario per i complimenti.
Mandi
Massimo da Maniago