Pubblichiamo la mail inviata in data 18.05.2013 alla Presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, all’Ufficio Mobilità della Regione FVG e alla Direzione Regionale Trenitalia in merito alle problematiche legate alle biglietterie lungo la linea Udine-Tarvisio
Buongiorno,
con la presente segnaliamo che nonostante lo spiacevole episodio accaduto ad un utente in data 15.05 u.s. a bordo del R. 5988 Udine-Carnia delle 18.15, perdura ancora il grave disservizio relativo al servizio di biglietterie in Alto Friuli.
Ribadiamo quanto già segnalato all’Ufficio Mobilità regionale, è evidente che esiste una vera e propria emergenza al riguardo, atteso che i viaggiatori dell’Alto Friuli sono di fatto impossibilitati ad acquistare i titoli di viaggio integrati (gli unici peraltro validi lungo la tratta Udine-Tarvisio) prima di salire a bordo treno.
La responsabilità è da ascriversi unicamente alla cieca visione di Trenitalia, gestore incapace a garantire il minimo servizio di accesso alle biglietterie e quindi inadempiente rispetto a quanto prevede il contratto di servizio vigente.
E’ emblematico che tutte le nuove biglietterie self service installate lungo la linea Udine-Tarvisio non permettano l’emissione dei titoli integrati Trenitalia-Saf.
Anche un bambino si chiederebbe perché si acquistano biglietterie nuove, che non sono in grado di emettere titoli di viaggio utilizzabili per quella tratta...
Un assurdo che è difficile da giustificare, salvo non ricercando le responsabilità del caso.
Non solo, oltre all’impossibilità di acquistare i titoli integrati, le nuove biglietterie automatiche emettono titoli di viaggio utilizzando solo carte di debito o bancomat, mettendo spesso in difficoltà i tanti studenti universitari che viaggiano verso Trieste o Venezia, visto che non tutti posseggono tali mezzi di pagamento.

A tal riguardo segnaliamo che il contratto di servizio vigente prevede espressamente nell’Allegato 2 - Sezione C “Trenitalia garantisce la rimessa in funzione delle emettitrici entro 2 giorni lavorativi dal verificarsi di ciascun guasto”.
E’ evidente in questo caso l’inadempimento contrattuale di Trenitalia, con tutte le conseguenze del caso di specie.
Gli utenti dell’Alto Friuli devono essere messi nelle condizioni di poter viaggiare come tutti gli altri e non possono subire le vessazioni o le limitazioni di Trenitalia, la quale senza alcuna sensibilità verso l’utenza continua a limitare il diritto di spostamento delle persone, costringendole a fare lunghe code in biglietteria a Udine, ovvero a pellegrinare nei vari punti vendita dislocati sul territorio.

Se questa non è una provocazione o una presa in giro poco ci manca …
Sarebbe utile che Trenitalia facesse ben altri annunci, tipo quelli basilari richiesti (es. fermate, ritardi, coincidenze, ecc.), atteso che l’informazione a bordo treno risulta come noto carente se non inesistente, contravvenendo anche in questo caso a quanto previsto dal contratto di servizio.
E’ necessario pertanto risolvere da subito la questione legata alle biglietterie, modificando il software delle self service in maniera da garantire l’acquisto dei titoli di viaggio integrati, oltre ovviamente a riaprire la biglietteria con operatore di Gemona, stazione strategica lungo la linea visto il suo bacino d’utenza.
Siamo contrari ai punti vendita fuori stazione, i quali per orari e distanza dalla stazione non permettono un servizio efficiente e di qualità all’utenza.
Non è possibile pretendere che un’agenzia viaggi o un tabacchino (anche fronte stazione) possano sostituirsi alla biglietteria FS, visto che tali punti vendita aprono alle 8.30 – 9.00 e rispettano turni di chiusura durante la settimana, mentre la biglietteria in stazione garantiva un servizio di qualità, continuato dalle ore 6.30 alle 17.00, tutelando soprattutto le fasce pendolari.
Oltre all’emissione dei titoli di viaggio, la biglietteria con operatore garantiva un servizio informazioni alla Clientela, che ovviamente un tabacchino non può dare per ovvi motivi.
E’ evidente il disinteresse di Trenitalia, che in base al contratto di servizio, percepisce annualmente un corrispettivo dalla Regione FVG per il servizio pari ad Euro 49 milioni circa.
Restiamo disponibili a confrontarci con tutte le parti interessate e rimaniamo in attesa di ricevere un cenno di risposta motivata in ordine alla soluzione dei disservizi denunciati.
RingraziandoVi per l’attenzione, Vi chiediamo però di evitare di inviarci risposte di cortesia, che non contengano alcun tipo di risposta concreta alle problematiche lamentate.
Non è possibile continuare a perdere tempo con le parole o con le promesse, perché purtroppo i problemi restano e anzi aumentano giorno dopo giorno, disincentivando i Cittadini ad utilizzare un servizio pubblico qual è il treno.
Cordiali saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli
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