Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 6 aprile 2012

Martedì 10 nuovo incontro Regione, Comitati Pendolari e Trenitalia

E’ stato convocato per il prossimo martedì 10 aprile, alle ore 18.30 presso la sede della regione a Udine, il Tavolo di Lavoro composto tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari e Trenitalia, la quale stavolta non dovrebbe mancare.
Sul piatto, tanti argomenti da discutere, soprattutto dopo il recente incontro di Roma del 2 aprile scorso tra l’Assessore Riccardi e l’AD di FS Mauro Moretti; quest’ultimo ha assicurato che il servizio ferroviario in Friuli sta progressivamente tornando alla normalità e annunciato che l’arrivo dei 4 nuovi treni Vivalto, acquistati da Trenitalia, è ormai prossimo.
I treni entreranno in esercizio il prossimo mese di luglio e andranno a sostituire il materiale rotabile più vetusto: I nuovi convogli saranno composti da 4 carrozze e una carrozza semipilota e verranno agganciati alle locomotive E 464 già in dotazione nel parco-mezzi Trenitalia; sono a due piani – da 558 posti a sedere, di sola II classe, dotati di tavolini e prese elettriche, impianti di climatizzazione e videosorveglianza in ogni vettura, toilette per disabili. A gennaio 2013 l’arrivo degli altri 8 nuovi treni Civity
Questo sono i punti posti all’OdG del Tavolo che verrà proposto dal nostro Comitato
1)  Discussione sulla situazione generale del servizio: nelle ultime settimane vi è stato un netto miglioramento, tuttavia a fronte dei lavori di manutenzione lungo la Pontebbana vi è la necessità di ricercare rapide soluzioni per ridurre al minimo i ritardi e i disservizi che stanno pesantemente colpendo l’utenza pendolare che usufruisce dei treni del mattino (specie R. n. 6019), così come indicato nella ns. lettera dd. 04.04.2012 (clicca sull’immagine sotto per leggerla).  Riteniamo necessario che Trenitalia provveda ad applicare dei protocolli che garantiscano informazioni più tempestive e coincidenze certe a Udine;
2)  Rinnovo contratto di servizio // indizione bando gara per l’affido del servizio: riteniamo a tal fine necessario provvedere nelle sede competenti ad un adeguamento della normativa vigente (legge regionale n. 23/2007), procedendo ad uno studio comparato con le normative delle altre regioni e con quella Comunitaria, al fine di poter bandire una gara che preveda parametri prestazionali del servizio adeguati alla nostra realtà, regole non più interpretabili e soprattutto forme di ristoro in favore dell’utenza oltre ad un’Autorità di garanzia per gli Utenti che risulti terza.
3)  Destinazione delle penali contrattuali: se l’erogazione del bonus-sconto non sarà possibile per questioni normative, riteniamo opportuno che si debba procedere d’intesa a prevedere un intervento-simbolo mirato. L’acquisto di una carrozza da destinare a portabici o portasci con la dicitura “Turismo FVG” o qualcosa di simile potrebbe essere un’idea. In regione ci sono molte Ciclovie, tra cui quella Alpe Adria, una delle più belle d’Europa, e al tempo stesso manca un vero e proprio servizio di Treno+Bici.
4)  Riapertura immediata dei bagni nelle stazioni di Gemona, Carnia, Tarvisio
5) Interventi nella stazione di Udine: garanzie e tempi circa la conclusione dei lavori di riqualificazione delle pensiline dei binari 1 e 7/8, nonché l’installazione di altre sedie all’interno della hall. Recentemente sono state sostituite le vecchie 17 sedie con altre nuove. In tutto, ora ci sono a disposizione dei viaggiatori 24 sedie; tuttavia c’è la possibilità di inserire almeno un’altra decina di seggiolini nel corridoio di accesso al bar. E’ una questione di civiltà, visto che parliamo di una stazione, ove in un anno vi transitano oltre 7,2 mln di passeggri
6)  Progetto UE MICOTRA (Udine-Villach):  chiediamo di collaborare con la Regione FVG per il lancio del servizio, coinvolgendo anche gli Enti Locali interessati dal nuovo servizio
7) Operazione Stazioni Minori:  chiediamo che RFI metta a disposizione, mediante contratti di comodato gratuito i locali e le aree ferroviarie non più utilizzate, al fine di etterle a disposizione di Comuni e Associazioni in maniera che i beni vengano vandalizzati o anco peggio.

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