Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 14 aprile 2012

Tavolo di Lavoro: Comitati dei Pendolari soddisfatti. Niente bonus sconto ma presto arrivano nuovi servizi

Nessun bonus-sconto per i 20 mila pendolari della Regione, ma un servizio migliore e da subito. Questo è l’esito dell’incontro di martedì scorso tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari e Trenitalia. Nonostante la Regione FVG non sia contraria al riconoscimento del bonus, la normativa vigente non permette l’erogazione di una siffatta agevolazione, la quale risulterebbe contra legem.
I Comitati non fanno drammi: il bonus non è un dogma, anche se certamente rappresenta una forma di ristoro del danno civile.
Come detto, non ci sono le condizioni normative, atteso che la Legge Regionale n. 23/2007 e lo stesso contratto di servizio non prevedono la possibilità di destinare le penali contrattuali a sconti in favore della clientela, ma unicamente ad interventi volti a miglioramenti della qualità del servizio.
Si tratta indubbiamente di un handicap da superare al più presto; a tal fine il nostro Comitato ha richiesto all’Assessore Riccardi di procedere nel più breve tempo possibile ad adeguare la normativa regionale in materia, apportando le necessarie modifiche, svolgendo tra l’altro uno studio comparato con quelle delle altre regioni, ove il bonus è già una realtà e con la stessa normativa UE.
Le penali contrattuali verranno ugualmente utilizzate per migliorare la qualità del servizio. Regione FVG e Comitati hanno deciso di destinare l’importo delle multe per un intervento mirato e simbolico, che potrebbe essere individuato nell’acquisto o nella riqualificazione di una carrozza per la formula “Treno+Bici”, per favorire il turismo verde, specie lungo le linee ferroviarie ove sono presenti Ciclovie, come l’Alpe Adria
A prescindere dalla destinazione della penale contrattuale, la notizia più attesa è però quella che il servizio è pian piano rientrato nella normalità, dopo che si era registrata una situazione insostenibile. Le soppressioni sono quasi scomparse, mentre i ritardi sono più contenuti.
I pendolari dell’Alto Friuli dovranno tuttavia "stringere ancora i denti" ancora fino a fine maggio, quando si concluderanno i lavori di manutenzione alla galleria posta tra Carnia e Pontebba; lavori che sono causa di alcuni ritardi. La situazione è tuttavia migliorata dopo la dura presa di posizione del nostro Comitato, che ha denunciato i disservizi a Trenitalia con la lettera del 4 aprile scorso. Il Direttore di Trenitalia, Maria Giaconia, ha garantito che gli eventuali ritardi saranno contenuti entro i 10 minuti e che l’informazione verrà migliorata sia a bordo treno che in stazione, specie per garantire le coincidenze a Udine. I risultati del lavoro di Trenitalia negli ultimi giorni ci rendono fiduciosi.
La riunione è servita poi per discutere su altre tematiche quali:
1) bando di gara per l’affido del servizio: dopo l’incontro svolto a Roma il 2 aprile scorso tra l’Assessore Riccardi e l’AD di FS Mauro Moretti, l’Assessore ha confermato che "c’è piena condivisione sull’importanza dello strumento contrattuale, sulle modalità e sui tempi per arrivare alla gara per l’assegnazione del servizio". La predisposizione del bando non tarderà, anche se i tempi della gara non saranno certamente brevi (un anno circa), visto che l’iter burocratico non appare dei più semplici. A prescindere delle tante “fantasie” che si leggono sui giornali, non sembra che ci siano tante compagnie (es gli austriaci di OBB) pronte a partecipare alla gara, vista la marginalità del mercato friulano. Anche a tal proposito Riccardi ha confermato, come «ipotesi di lavoro», l’idea di una partnership Regione FVG-Trenitalia per gestire il servizio. Questo permetterebbe la presenza della Regione come garante del servizio, riferendosi alla compagnia ferroviaria regionale Ferrovia Udine-Cividale (FUC). Ipotesi di lavoro che verrà valutata attentamente visti i tempi di ristrettezza economica, che non ci vede per nulla contrari e che ci auguriamo venga approfondita nelle sedi competenti in maniera seria, evitando le solite strumentalizzazioni da parte di certi politici “tuttologhi”.
2) E’ stato ufficializzato dalla responsabile di Trenitalia Maria Giaconia l’avvio del progetto del “cadenzamento degli orari”, il quale interessa non solo il Friuli ma anche il vicino Veneto. Entro aprile saranno definite le linee guida, che verranno sottoposte alla Regione e ai Comitati dei Pendolari. Il nostro auspicio è che si vada verso un sistema ferroviario di tipo metropolitano regionale, simile allo SFMR del Veneto, il quale prevede l'attivazione di un servizio a elevata frequenza, con orario cadenzato, favorendo l’interscambio gomma/rotaia. La predisposizione di un orario cadenzato, unito all’arrivo dei nuovi treni (2 Vivalto entro luglio, altri 2 entro settembre e 8 treni CAF entro gennaio 2013), avvicina quella tanto attesa rivoluzione ferroviaria, che permetterà un significativo aumento della qualità del servizio. Appuntamento per il giugno 2013, quando il sistema dovrebbe entrare a regime.
3) Progetto UE MICOTRA: dal prossimo giugno, 4 nuovi treni della FUC collegheranno nuovamente Udine a Villach. Un progetto a cui il nostro Comitato ci tiene in maniera particolare, vista l’importanza strategica che riveste il collegamento per il nostro territorio. Anche noi vogliamo fare la nostra parte e per questo ci siamo resi disponibili a fornire il nostro contributo. A breve renderemo note le iniziative che intendiamo svolgere a supporto del progetto.
4) La riunione si è chiusa con la novità che dal prossimo incontro, anche RFI Spa, parteciperà attivamente al Tavolo di Lavoro. Sarà l’occasione per confrontarsi per ricercare con il proprietario della rete e delle infrastrutture una soluzione e avere risposte concrete in ordine ad alcune problematiche in capo a RFI. A partire dalla riapertura dei bagni in stazione a Gemona, Carnia e Tarvisio, atteso che in questo momento la situazione è in fase di stallo. Se a Gemona la riapertura è scontata, atteso che il Piano Regionale del TPL prevede l’obbligatorietà dell’apertura dei servizi wc nei Centri Intermodali di II° livello, come quello gemonese, per le altre località, si sta invece lavorando per cercare soluzioni concrete. Stesso discorso per il completamento dei lavori di riqualificazione delle pensiline di Udine, dove RFI si è impegnata a investire oltre 1 milione di euro. Dopo l’intervento “tampone” realizzato sul binario 7/8 (costato dicono 42.000 euro!) i problemi causati dai piccioni si sono ridotti, ma i lavori definitivi non sono stati nemmeno appaltati. Le opere in parola dovevano partire ad aprile, ma per ora tutto tace ... Su questo punto non intendiamo transigere. RFI tenga fede agli impegni assunti, e porti a compimnto i lavori. Noi non molleremo “Ferroviere avvisato, mezzo salvato !"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

intanto da oggi anche carnia ha perso il dirigente movimento....quindi terra di nessuno...

Andrea ha detto...

Io non faccio drammi per questo. E’ inutile avere gente a Carnia e il servizio non funziona o ancor peggio stanno lì a fare 0.
Credo che si debba vivere nel mondo moderno, dove le macchine - purtroppo – permettono la gestione in telecontrollo, magari da Mestre o chissà dove! Personalmente non mi interessa se lavorano a Carnia o a Mestre. L’importante è che il servizio funzioni a dovere.
Il fatto che l’orario verrà cadenziato è già un primo passo avanti.
L’arrivo dei treni nuovi determinerà quel salto di qualità che tutti noi aspettiamo da tempo.
Credo che il prossimo anno non ci saranno scuse o giustificazioni per nessuno, specie lungo la nostra linea la quale è certamente quella più semplice da gestire a livello regionale.
Andrea