Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 7 settembre 2012

Interrogazione al Ministro Passera per la Gemona-Sacile. Lunedì l'Assessore Riccardi incontrerà i Sindaci

La questione della linea Gemona-Sacile sta avendo dei risvolti a livello nazionale.
Grazie all’intervento dell’on. Angelo Compagnon è stata depositata un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Corrado Passera.
Ringraziamo l’on. Compagnon che ha recepito alcuni dei nostri suggerimenti, il quale si è attivato in sede parlamentare per richiedere al Ministro quali iniziative, ritenga di promuovere nei confronti di FS, volte ad avviare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate (Comuni della Pedemontana, Regione Friuli Venezia Giulia e la stessa Ferrovie Spa) per fare chiarezza circa le reiterate chiusure della linea, nonché per progettare seriamente un piano di valorizzazione e rilancio della vallata sfruttando le potenzialità della linea. L'interpellanza è il frutto della presa di posizione del Sindaco di Gemona Paolo Urbani e del consigliere con delega alla mobilità Andrea Palese, che hanno richiesto ai parlamentari friulani un impegno per ricercare una soluzione all'annosa questione.
Nel frattempo anche l’Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Riccardi, si è attivato, convocando per lunedì 10 settembre alle 10.00 presso la sede del municipio di a Cavasso Nuovo tutti i Sindaci dei Comuni interessati dalla linea, per un confronto di idee e proposte riguardanti la suddetta tratta ferroviaria.
Di seguito riportiamo il testo dell’interrogazione presentata dall’on. Compagnon.
  
COMPAGNON - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Per sapere - premesso che:
In seguito a dei danni provocati da una frana che ha interessato la tratta ferroviaria tra Sacile e Gemona, dal 6 luglio 2012 i collegamenti su ferro sono sostituiti da un servizio su gomma.
Ferrovie Spa ha annunciato, tuttavia, che il servizio di autobus sostitutivo è garantito solo fino all’8 dicembre 2012, data dopo la quale non si conoscono le determinazioni della Direzione centrale di FS.
Non è la prima volta che la linea Sacile–Gemona viene messa in discussione: ogni estate, con varie giustificazioni, FS ha quasi sempre sospeso la circolazione dei treni per alcune settimane e nel 2009 la linea è stata chiusa per tre mesi, ufficialmente per lavori di potenziamento.
E’ attualmente vigente il contratto di servizio che prevede il mantenimento della linea fino al 2014 che, peraltro, la Regione è intenzionata a prorogare per il servizio passeggeri.
Il mantenimento dell’operatività della linea Gemona-Osoppo rappresenta una questione annosa e controversa la cui dismissione rischierebbe di ricadere negativamente anche sulle attività produttive e le industrie che operano nell’ambito del Distretto del CIPAF- Consorzio per lo sviluppo industriale ed economico Alto Friuli, ove lo scalo ferroviario movimenta ogni anno oltre 35.000 carri, circa 1,5 milioni di tonnellate di merci.
Secondo Ferrovie Spa la manutenzione della suddetta linea comporta costi (circa 1 milione di euro all’anno) che non troverebbero bilanciamenti nelle entrate, vista la bassa frequentazione di passeggeri, per gran parte rappresentati da studenti.
Non si comprende, peraltro, quali siano i veri motivi dell’attuale sospensione del servizio ferroviario, atteso che la rete appare operativa: nessun segno dei gravi danni causati dalla frana e del deragliamento del Minuetto risultano, infatti, visibili e la ferrata appare in perfetto stato, visto che anche la ghiaia del sedime è stata perfettamente risistemata lungo il tratto interessato.
Il business dei treni storici che tanto successo stanno avendo all’estero, così come il diffusissimo fenomeno della formula “Bici+Treno” (che quest’anno ha avuto un incremento esponenziale lungo la Pontebbana grazie all’introduzione del servizio Micotra Udine-Villach) dovrebbero offrire l’occasione per valutare le potenzialità della  linea che non può essere circoscritta alla solo utenza scolastica e/o pendolare, ma che dovrebbe invece tener conto della vocazione turistica ed economica della zona.
La Regione FVG e le Amministrazioni locali ritengono che il territorio interessato non ha bisogno di nuove e costose infrastrutture - inesorabilmente destinate ad essere abbandonate data la penuria di risorse per la loro manutenzione - ma di progetti chiari, moderni e mirati, adeguati alle nuove esigenze riconducibili alle prospettive di sviluppo testé richiamate.
Si comprendendo le necessità degli equilibri di bilancio societari, ma altresì si ritiene che la gestione di un servizio pubblico universale dovrebbe andare oltre il semplice esercizio contabile - :
quali urgenti iniziative, per quanto di propria competenza, ritenga di promuovere nei confronti dei vertici di Ferrovie Spa volte ad avviare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate (Comuni della Pedemontana, Regione Friuli Venezia Giulia e la stessa Ferrovie Spa) per fare chiarezza circa le reiterate chiusure della linea, nonché per progettare seriamente un piano di valorizzazione e rilancio della vallata sfruttando le potenzialità della linea, soprattutto sotto l'aspetto turistico.

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