Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 9 settembre 2012

Riflessioni in merito alle soppressioni dei treni

Pubblichiamo di seguito alcune riflessioni dell'amico Andrea Palese in ordine ai recenti disservizi registrati lungo la nostra tratta. 
Buona lettura.

Lunedì 3 settembre è stato un pomeriggio nero per il trasporto ferroviario dell’Alto Friuli, con ben 5 soppressioni e ritardi inspiegabili. Martedì 4 e venerdì 7 si è replicato, fortunatamente con solo 2 soppressioni e ancora qualche ritardo entro i 15 minuti.
Nulla di nuovo si direbbe. Peccato perché il trend era decisamente positivo.
Dopo il pesante avvio 2012 (dal 1 gennaio al 13 marzo) si erano contate ben 65 soppressioni e 26 ritardi superiori ai 10 minuti, successivamente i dati sono nettamente migliorati, con un l’indice delle soppressioni rientrato entro i parametri contrattuali.
Lunedì si è invece assistito ancora una volta all’ennesima dimostrazione, se ci fosse stato ancora bisogno, d’inefficienza e disorganizzazione di Trenitalia.
Parto da alcune premesse di fondo legate alla mentalità manageriale di gestione del servizio, nonché a motivi tecnici, che non possono essere tralasciati: 1) Trenitalia esercita il servizio secondo il programma d’esercizio previsto da un contratto di servizio, il quale prevede penali o incentivi a seconda che il gestore raggiunga o non raggiunga determinati standard di puntualità o affidabilità (si veda Art. 12 del contratto). 2) qualora sorga un problema legato all’indisponibilità di un treno 8per guasti, mancanza di personale ecc) la sua soppressione determina di conseguenza anche la cancellazione della corsa di ritorno.
Lunedì probabilmente si sono guastati alcuni treni (almeno 3 o 4) visto che sono saltate 5 corse solo sulla Udine-Tarvisio e altre lungo la Casarsa-Portogruaro (quest’ultima da tempo falcidiata da soppressioni a fronte dei frequenti guasti al materiale Minuetto diesel che viene utilizzato). La mancanza poi dei treni di scorta ha fatto si che Trenitalia ha dovuto scegliere quali corse far saltare.
Probabilmente si è scelto il male minore: quindi si è penalizzato le due tratte secondarie, dove vi è minor utenza per non recare danno alla Trieste-Udine-Venezia.
L’elenco dei treni saltati lunedì comprende il R. 5986 Udine-Carnia delle ore 17.05, la corsa di ritorno Carnia-Udine R. 6033 delle ore 17.56, il R. 5988 Udine-Carnia delle ore 18.15, la corsa di ritorno Carnia-Udine R. 6035 delle ore 19.16, nonché l’ultimo treno delle ore 19.28 il R. 6034 Cervignano-Udine-Carnia delle ore 20.00.
Il disservizio è stato poi implementato dalla mancanza (come al solito) di un’idonea e tempestiva informazione all’utenza, nonché dall’ulteriore disagio causato dal servizio sostitutivo bus, organizzato nella maniera peggiore che si possa immaginare.
Per chi ha vissuto in prima persona quel pomeriggio è stato indubbiamente una vera sofferenza. In realtà però il disagio delle soppressioni è stato ridotto a un ritardo quantificato in circa 30 – 35 minuti. Perché?
-       La soppressione del treno Udine-Carnia delle 17.05 determina in realtà un ritardo di 31 minuti, data la presenza del R. 6030 (proveniente da Trieste) la cui partenza è prevista per le 17.36; ritardo che viene ulteriormente diminuito, se non azzerato per gli utenti che possono utilizzare il Micotra in partenza da Udine alle ore 17.15;
-       stesso discorso per il R. 5988 delle ore 18.15: gli effetti negativi della soppressione vengono ridotti dalla presenza del RV. 2862 delle ore 18.47 proveniente sa Trieste. Anche in questo caso la soppressione determina un ritardo di circa 30 minuti.
L’utilizzo del servizio sostitutivo (es. Udine-Gemona) in questi casi è generalmente sconveniente per l’utente, atteso che i tempi di percorrenza del bus sono decisamente lunghi (circa 1 ora): nella sostanza il bus arriva concomitante con il treno successivo, sempre che la partenza del bus coincida con quella prevista!
Questa breve riflessione vuole solo essere uno spunto per ricordare agli amici pendolari che qualora un treno venga soppresso, è bene ragionare e non farsi prendere dal panico.
Si deve tener conto dei tempi di percorrenza, dell’opportunità di utilizzare un mezzo rispetto ad un altro e soprattutto delle informazioni a disposizione.
Questo ragionamento vale per i collegamenti da Udine verso Carnia.
Da Carnia a Udine invece è tutta un’altra storia, ovviamente molto più triste …
Andrea Palese

Nessun commento: